It'**’ Jfp ORGANO DELL'tlNIONE ANTIFASCISTA ITAIO-SLAVA PER IL CIRCONDARIO DELL'ISTRIA f' ' ! 1. pagina: a) Una vittoria del socialismo. b) Di chi ,1a coif)a • c ) Quando la gimstizia non serve al suo scope-d) Il «trombettiere» dell’irredentismo. 2. pagina: a) Attività preelettorale. b) Gli seamibi eommercia li del distretto di Buie. c) II nostro traffioo. 3. pagina: a) Gli Slavi suill’Adriático b) Trogloditi da Cagliari a MateTa |c) Lo spregiiulleato H. Moore. 4. pagina: Notizie sportive. Direeione — Redaziome — ammiii. V ia San torio 26 - Capodistria tel. 128 «So ibene che dall’altra aponda mi si potra riapondere citando i fatti della guerra ultima, ma essi sono troppo legati agli sviluppi della guerra nazista per conoludere che essi rapp re sentino l'atteggiamenito normale del popolo italiano in un pea-iodo di pace e di libere deci-sioui.» Con queste parole, durante la pro» fanazione di Redipuglia, il Presidente del Consiglio italiano iha cércalo ancora una volta di liquidare dalla storia dii Roma il Capítol® fascista, di minimiizzare, come sua abitadme, il conitributo di «civiltá» elargiito con tanta largheziza dal iittorio su queste sponde. Ancora una volta, appiigliandosi ai «meriti» passati, di signor De Gasperi ha ceircato di convincere gli ascoltatori (quelli non presentí an-zitutto) a non identificare 1’ Italia con il fascismo e gli Italiani con i banditi in camicia ñera. Noi sappiamo bene che «i fa/tti 'della guerra ultima» non Tappresen-tano «1’ atteggiamento normale del popolo italiano»; ma sappiamo al-tresi «he essi sono dovuti aid un aiz-zamenito pervticace, scientifico, magistrale, compiuto con parole altret-tanto nobili, vibranti e oommoveniti come qnelle che il Presidente ha usato per esaltare con rara fimezza la piratería dannunziana e bollare 1’ingratitud.ine dei popoli jugoslavi che, a quanto pare, deibbono únicamente agli inviati italiani della prov-videnza la loro salvezza e la loro liberta. A prescimdere, naturalmente, dal falto che se l’Ita'lia avesse vinito que.Ua trasourabile bazxeoola che é la «guerra nazista», i «magnifica sforzi» delle sue forze armate, «ere-di ed emuli di tanta gloria» avreb-bero oancellato con baldo entusiasmo la Jiiigoslavia dalla carta geográfica, e non soltaimto da quella. Ma, restando alie parole del signor De Gasperi, il passato e sepulto per semipre, e diviene un assurdo, una mostruosa speculazione vedere nella política dell’attuale Governo romano il sanzáomamento e la oointinuazione dei nefasti fascisti. Valerio Borghese, dunque, non e stato a Trieste, i cortei di criminali eomuni non banno portato in proees-sióne corone simbólicamente rievo-canti la X. a Mas, ne il sindaco di Trieste ha, di oonseguenza, assistito a questa inesistente manifestazione, ne ancora le note dell’«inno dei gio-dani fascisti» hanno rallegrato la simpática oerimowia che non ha aeeomunato ¡S redipugliotti in avan-spettaeolo a Trieste. E’ quihdi perfettamente inutile che Democrazia Cristiana, «Socialisti» della V. G. e partitini aífini votino mozioni di protesta ispirate dalla paura della sempre «rescénte eoncor-renza missina al loro monopolio di superitalianita. Ammettendo pero, per assurdo, «he la suecitata dimostrazione litto'ria ab-bia avuito luogo, sarebibe ínteressan-tc sapere ethi lTia resa possibile, tol-lerando che il fronte mus=oliniano si Ticomponesse e ridivenisse operante, incoraggiandola con il riprendere la política imperialosea del fu duce, glorificando i suoi eroi, rimettendo in clrcolazione i suoi slogans ed e tern and o la su a política di snazio-nalizzazione integrale. iNoi, forse, che serondo il signor De Gasperi siamo Tesponsahili di tutto quanto. eonceme le questione di Trieste ed i suoi malaugurati sviluppi? Nbi, mentitori spudorati, che ab-hiamo osato affermare moho prima dell’Esecutivo Provineiale della D.C. di Trieste e. dellTstria (?) ohe la Lega Nazionale «e divemita strumento di quel Movimento Soe. Italiano «he vorrelkbe Habilitare sistemi c uomini responsabili di aver rovinato l’Italia»? Noi, che abbiamo osato chiamare in giifdizio gli agenti di quel nohile so-dalizio prima ohe i «partiti demo-eratiei» della vic.ina zona si degnas-sero di seonfessatlo nel paio di Hghe perse nella seconda pagina del «Gíot-Jiale di Trieste» (lo stesso numero del 5 ecorso, tutto verdeggiante dei lanri di Redipuglia)? Oppure e questa la mano che 11 signor De Gasperi si degnerebbe forse di tendere, come ha annumeiato su qnelle tombe sacre ad ogni ei-vilc vivente, sui Testi di quei poveri morti che ancor oggi, clapo il iloro sacrificio, vengono ohiamati a senvire la megalomanía romana? E verso questa mano dovrebbe andaré la nosftra, «aperta, sincera, ri-paratrice». Proprio cosi, «ripara-trice»: ’lo dice il signor De Gasperi. A che oosa dovremmo ripara re, Dio solo lo sa. Forse ai «fatti della guerra ultima», di cui sono responsabili i rt ostri partigiani, colpevoli di-non aver voiluto far proiteggere il loro cando dagli «aaniei italiani», suH’esempio dell’esercito serbo nel 1915—1916. Forse all’imsana follia clegli Sloveni della Benečija, che ri-fintano di lasciarsi rediimere da qual-ché erede del povero, caro «Comandante», per farsi eoprire, dopo la prosíitna «guerra santa», «con lo stesso lauro e oon la stessa bandie-ra» dei loro civilizzatori. O forse al-rimpudenza di Gruden e Pe.rtot, «he ¡irdieeono essere del 'tuitto all’oscuro del delitto per cui sono stati con-dannati all’ergastolo? Fatto «ta, che dobbiamo riparare, mentre il signor de Gasperi aocon-sente con insperata magnanimitá a tracciore una oroce sulla ,gnerra fascista. Una bella oroce a forma di X, roa-gari, come quella portata a spasso a Trieste dai «puri combattenti» di Valerio Borghese. ANNO V. No. 268 Capodistria, Lunedi 10 novembre 1952 5 Din 20 LIBE ABBONAMENTI: T. L. T. Zona Jugoslava e nella R. F. P. J. Anno dim. 250.—- sem. din. 130,— S,ped. in e. c. ¡postale. I DELEGATI ASCOI.TANO LA RE LAZIONE DEL COMPAGNO TITO NON E' »Ni «NE DEL immiO Dl PUCE LA COHOANNA DEI PARTIGIANI CHUPEN E PEBTOT? Quando la giustizia non serve al suo scopo Le responsabilità del Governo Militare Alleato della Zona Angloamericana E’ noito ehe circa 'uin mese fa, lia Corte d’Assiise di Tries,te ba condamnai» all’ergásitoio gli ex appartement i all’A. P. J., Gruden Ailbin-Bli.sk e Pe'irtot Danilo. La Conte d’Assise di Trieste ha, inflilttq tale, pena ai due pairtigiaiii inooilpanidoli di aiver liquid ait o il fascista Moraindini, ibenicbéttna.nicasse- m. le prove (a me.no che nom si con-siderimo (talli alciuni «sentiito dire» di te,ati lâvaràti 'a dtoivere) e nono-sltanite una testiimoinianza incofuitla-bile, atitesltamite l’aisisotota innccenza dei dlue ipantigiani testimoinianza dhe i giiudici mom hanno voluito nemme-noi aisicolltare! Mario Cok, da Longera (1,a oui te-S'tiimoniainizia avallata dal particolane che eglii si trovava ne,l momento in oui è avvien'uto il faltó', assieme sil Gruden Allbin, non si è volu to udi- re) ,ha diicbiaralto afila , Stamipa di Trieste qiuantë' isegue «II 3 maggio 1945 ve,nni arresitato a domicilio da Franc Marušič. Nel-I’mitomobile che ci portava verso Trieste si trovava anche Gruden Albin. Nei priessi della cava cFran-tupiazione pietre Triestina», I’auti-sta, che guidava a velocità notevo-le, arresto d’un tratto l’auto benchè u¡essuno dall’interno del-l’automobüe gli avesse dato l’ordi-ne. Attraverso i vetri, appannati per la pioggia, potei scorgere un camion ‘militare e un gruppo di Soldati. Ritengo che siano stati quest’ultimi a far segno alVautista di fermare. Dalla macchina us ci il Franc Marušič, che io scorsi poi fra ü gruppo di soldati nei pressi del’a-utomobile. Con lui c’era il Moran-dini, che doveva essere stato già prima arrestato dai soldati. Ritengo che qualcuno abbia accusato il-Morandini di essere un fascista, cià che effettivamente lo era. E’ escluso che Albin Gruden abbia parteci-pato all’arresto del Morandini, da lui nemmeno conosciuto. E’ escluso pare che Albin Gruden abbia in qualche modo avuto a che fare con l’arresto del Morandini, poiche da casa mia fino alla caserma egli rimase seduto nell’automobile senza aprir bocea. Per cià che riguarda Pertot Danilo, posso attestare che questî non era affatto prresente.» La diohiaxazione e albfoastanza e-spliciita e dhiara. Se nom si è voluta assume,ría ('prescindendo anche d,al fatto ehe il itriifciuinaile di Trieste non rpuô .citare* 1 * * * * VI a giudizio um, aippar-tenenlte aille ifottize alleate) ció isiigni-fica che mon è tanita' ,1’amministra-zicme della giiulstizia che initereissia i magistrati de-Lla Gorite d’Alssise di Trieste, quanto 4!i colpire i combatte, nlii défila lotta di .liberazione na-zionale e le sue conquiste. La vara .reisponsabiliità di un taie assurdo 'giuidiiziario a addeib'itata al G. M. A,., che ¡permletlte un simile stato, di coise ntill’amministrazione della giluistizia a Trieate, stato di cose che è in pieno icontraisto con ie dtepoisiiziomi del' ITratitato di Pace' e LEGA DEI COMUNISTI PELLA JUGOSLAVIA socialismo LA CONCLUSIGHE BEI LAVOBI DEL VI CONGBESSC DELLA Una vittoria del I compifi nell’ uBteriore edificazione socialista - La nuova dii*ezione eletta ail'unanimité Venerdi seorso si i concluso a Za-gabria il VI Congresso del P. C.J., dopo cinque giomi di ininterrotto la-voro Dopo avere asooltato la relazione del compagno Tito, di cui abbiamo dato uin’esauriente sintcsi nello ¡scor-eo numero, i seiguita una larga di-seussione «ui hanno partecipaito nu-niCrosi.-xsimi delegati. Fra gli altri il compagno Rodoljub Colakovié. «he ha parlato sili ' problemi della cultura’ e .della scuola; il compagno Kidrič Boris su aicuni principi ibasi-lari del nuova BÍstema económico, con particolare r¡guardo :alld demo-cratizzazione della gestione óperaia dell’economia, e il compagno Regent Ivan, sul problema dei »apporti con lTtalia e sul problema idi Trieste. Martedi, nel pomeriggio, ha -parlato il compagno Edvard Kardelj sui problemi di política ¡ntemazionale, ana-lizz.an.do a fondo il -caratterc iqipe-rialiata della ¡política - soviética, non 6oIo nei riguardi della Jugoslavia, ma anche nei confronti di ogni hitro paese e sottolineanido i principi ¡nformatori delila nostra política estera, che perseguono 1’obb iettivo^del-la collaborazione internazionale e della eonservazione della pace. Nella ¡mattinata di mercoledi ha preso la parola il compagno Milovan Djilas, che ha itTattato il program-md della Lega dei Comunisti della Jugoslavia, per la cui elaborazione Dopo aver tenuto desto dal 1946 ad oggi l’odio razziale e dopo aver alimentato le illusioni di «revanche» dei fascisti vecchi e nuovi coi suoi fatidici «ritorneremo» a Capodistria ,-. nelle altre aitalianissime città e terre, depredate dai senza Dio all Italia degli Eroi e dei Santi», anche in questa circoslanza Santin, nella sua messa dell’odio, ha suonato gli squilli di- tromba per le manifeslazioni fasciste triestine degli scorsi giomi. E la cosa appare lógica quando si tenga conto che quest’anno la cele-brazione della «Vittoria» (le cui ali orano state avergognosamente tarpa-te con la complicité degli imbelli e rinunciatori governi demoliberali» ) assumera un’importanza ed un signi-ficato particolari in quanto lá ricor-renza della sua data cdincideva con quella della «storica Marcia su Roma» che ha aperto una nuova era alVltalia, riavviandola verso le sue mete imperiali, murcia di cui appun- e stata nominata una commissione che avra il compito di formulare la proposta. Al compagno Djilas e seguí t o II gen. Kosta Nágy che si é ¡ntrattemito, fra l’altro, sul problema del rapporti con l’ltalia e, in relazione ad essi, sulla responsabilita del Governo italiano nella campagna di. ealunnie contro il nostro paese, campagna condolía , con particolare violenza daii circoli governativi italiani, dagli irredentisti e dai comin-formisti, i cni comiuni obbiettivi eon- s.istono-' nelTas3oggetfamento di paTti del nostro territorio nazionale. Han-no parlato poi anche i icompagni Pavle Gregorič, sul problema della sarita pubhliea, Marko Belinic sul lavoro' del sitidacati e numerosi de-> legati dei maggiori collettivi di ,1a-vilro. II compagno Miha Marinko, presidente del Governo della R. P-i Slovena, si é soffermato sulla pro-duttivita -del lavoro come mezzo per , l’elevamento del tenore di vita del-, la 'poipolazione e sulle deficenze H-scóntrate nell .lavoro dei Consigli de-. gli operai. A luí ha fatto seguiito Vlájko Bckovié sulla pTeparazione professionale e técnica dei lavora-tofi. Nel pomeriggio ha parlato applau-ditissimo, il compagno Moša Pijade che si é soffermato innanzitutto sulla proposta del bompagno Tito sulla Lega dei Comunisti della Jugo-slavia e.d é passato quindii ad illu- 10 quest anno ricorre il trentesimo an-niversario. Per di piü ilJ952 segna il décimo fui míale di quella «E 42» che doveva documentare le «immense ed im-mortali opere compiute in un venten-uto» dal fascismo che ha «potenzia-to Vitalianita o rivalorizzato la Vit-torian stringendo un «patto d’acciaio» e portando gli italiani a combatiere al fianco di quei tedeschi che hanno hen rifornilo di salmc italiane il ci-mitero di Redipuglia e centinaia d’altri dallo Stelvio alVAdriático. Nulla quindi di piii naturale che 11 vescovo Santin, elogiato da Mus-solini, indicendo dal pergamo di S. Giusto (le cui campane, facendo coro con «le ragazze di Trieste» han-no costato al popolo italiano centinaia di migliaia di morti. per «redi-mere» citta e paesi i cui abitunti go-devano un piü elevato tenore di vita e maggior liberta di quella portata loro dalVltalia imperiale) una nuova crociata contro i piü irriducibili fitrare i principi della nuova legge eostituzionale che verra pTesentata fra breve all’approvazione dell’ As-semblea Federale. E’ seguito il com-pagno Mitar Bakié, che ha trattato del significato della prassi rivoluzio-naria jugoslava per iil movimento ri-voluzionario internazionale. II com-pagno Ko.lj Široka ha aeoennato alio sfruttamento cui è sottoposto il popolo albanese. II compagno Zdravko Bukovié si è intrattenuto sul molo politico sociale della gioveutú codLtadina, mentre il compagno Božidar Maslaric lia traitteggiato la nécessita del mutamento di nome del PCJ jn Lega dei Comunisti della Ju-goslav.ia. Sulla situažione delle donne ha parlato Boža Cvetié :íc Avdo Humo sull istruziome professionale e técnica della classe operaia. Il gen. Nikolič ha. i llustrât o esaurientemente il progresso della industria bollica. Nella maittinata di giovedi il com-pagno Rankovié Aleksander ha let-to la relazione sulla proposita del nu,ovo statuto e su alcumi problemi orgahizzaitivi. Nella sua relazione ii.1 comipagno Rankovié ha rilevato «he una delle differenze essenziali del iiuovo .statuto da quello precedente, sta nei metodi di lavoro delle orga-nizzazioni base del Partito, cui competerá una maggiore responsabilità. Il relatore ha sottolineato anohe che la proposta del nuovo statuto era stata data in discussione ai membri delle direzioni repubblicane e che essa rapipresonta 1’ ospresaione del ruolo del Partito nella lotta per l’e-ducazione politica delle masse, nella lotta con tro le tendenize buroicratiche e i privilegi. II compagno Rankovié ha tratteggiato quindi lo svilupipo del Partito dal V. Congresso ad oggi ed lia reso noto che il numero dei mambri del Partito è aumenta-to di ben 311.204 unità, cioè il 60,47 %. Il eompagno Rankovié ha poi ri-levato aicuni dati riguardanti le per-soinie arréstate o punite dai quaili H-sülta icihe atitualmamte si trovano ancora ial lavoro correzionale 4.089 persone, mentre i tribunali hanno con» dannato finora 2.572 persone, delle quali 492 già r.imesse in libertà. Il eompagno Rankovié ha sottolineato (he fra i puniti la massa è costituita da persone comdannaite per attività spionistiche e che la modesta cifra dimostra la democraticità e l’essen-za umanitarià del nostro potere po-•polarc. Nella sua relazione il eompagno Rankovié ha trattato pure alcune de-fieenze dei lavoro delle organizzazio-n¡ del Partito. A comclusione dei la-vori pomeridiani di giovedi scorso, i delegati hanno eelebrato in un discorso del compaagno Djilas il 35. nemici del fascismo, contro quegli «slavi che mai sono stati bene come ai tempi dell’ltalia, quando veramente godevano di tutti i diritti e privilegi della popolazione italiana», nulla di piü naturale, ripetiamo, che Santin, indicendo la nuova crociata abbia aperto le porte di Trieste e dalo il benvenuto a quel Caino che, nel disperato tentativo di consolidare lo «Adriatische Kiistenlandy> di Hitler, ha fatto versare tanto sangue fraterno. Infatli nelle vene del principe Junio Valerio Borghese scorre sangue di fastosissimi cardinali e di papi che prima di sálire al trono pontificio erano «inquisitoria (Paolo V.) e lo stesso, gia comandante della X. Mas, appartie.ne a quello «storino» casato dei Borghese che, oltre il ti-tolo principesco principóle, conserva tultora altri tro titoli di principati, quattro titoli ducali, sei titoli di márchese, un titolo di conte, uno di ba- anniversario della Rivoiluzione d’ot-tobre. Nella risoluzioue conclusiva il VI Congresso rileva la neeessitá di continuare una politica estera di collaborazione per la eonservazione del-1, indipendenza nazionale e della pace nel mondo. In mérito al problema di Trieste, la risoluzioue sottolinea la giusta po-sizione e le pro poste costruttive del Governo Federale tendenti a risolve-re il problema di Trieste mediante accordi diretti fra il nostro paese e Vitalia e ribadisce il concetto che il Governo e i popoli della Jugoslavia non possono e mai potranno assen-tire ad un qualsiasi mercanteggia-mentó a danno del territorio nazionale con soluzioni unilaterali come lo desiderano i circoli imperialisti italiani e cominformisti. La risolu-zione ribadisce altresí che la t collaborazione con Vitalia nei problemi di interesse generale è possibile, ma soltanto a condizione che sia rispet-taia l’uguaglianza dei diritti e che Vitalia' rinunci dlla tradizionale política espqnsionistica dell’imperialismo italiano verso il nostro territorio nazionale. La risoluzioue, approvata all’una-nimitá, prospetta anche la neeessitá di.continuare ed approfondira la collaborazione con i movimenti progres-sisti e democratici, in particolare i movimenti operai e socialisti. Essa riafférma il carattere decisivo per lo sviluippo ulteriora del socialismo della gestione operaia nell’e-eonomia, della edificazione dell’in-dustria, l’intensificazione dei traffici e dell imiglioramento delle eomuni- CAPODISTRIA. — Oltre 15 mila persone hanno gremiio mercoledi scorso la piazza Tito, convénute dalle localitá cosí (ene e dalla campagna piü vícina. Sarebbero State senza dubbio piü numeróse, se molti non avessero dovuto rinunciare per non aver poluto trovare posto sui mezzx di Hirasporto. La \elevata quantitá dei partecl-panti al comizio, organizzato dal Fronte popotare nell’ambito della campagna preelettorale, sta a dimostrare che, pur irovandoci sol-tanto agli inizi dell’agitazione per le. elezioni del 7 dicembre, la no- ro'ne e tredici titoli di signorie di citta, ville e castelli con i rispettivi feüdi, rendite, benefici, possessi e privilegi. In questa solenne circostanza al ve-scóvo Santin facevano degna corona il Consigliere politico di Mussolini ed ora del G.M.A., prof, De Castro, il sindaco Bartoli e parecchie «ec-cellenze» rifulgenti in Trieste da quando la democristianeria ha abo-lito in Italia quel titolo tanto gra-dito dai gerarchi fascisti. Quale migliore opportunitá per Santin di sfogare il suo odio contro il nostro paese? Egli ha dichiarato di «non curare il fango che viene vo-mitato contro la sua persona», ed a questo riguardo noi siamo plenamente d’accordo con lui in quanto quel fango proviene únicamente dal suo o perito, che non puo essere altri-mentí definito e che noi ahbiamo ri-mescolato e ben diagnosticato. Per il resto della sua «omelian, ce la ve-dremo in seguito. cazioni. Particolare oura šara dedi-cata allo sviluppo deiragriooltura e del eooperativismo agricolo, quale mezzo per la trasformazione socialista nelle campagne. Un compito particolare viene pošto dinanzi ai Siudacati nel loro ruolo di rafforza-re e sviluppara i rapporti con i movimenti operai nel mondo. La riso-luzione sottolinea in particolare poi la necessita di indiriizzare il lavoro aireduicazione socialista delle donne, della gioventu e in generale una lotta a fondo contro ogni memtalita re-gressiva e .clericale. In conelusione la risoluzione riaf-ferma la necessita di curare anohe im avvenire il rafforzamento della eapacita difensiva delTArmata Poipo-lare Jugoslava e del nostro paese, come anche 1’indirizzo da dara al Fronte popolare perohe assuma un carattere -di orgamizzazione politica unltaria e attiva delle masse llavora- , trioi nella lotta per il socialismo. I lavoni del 'Congresso si sono con-clusi con. 1’clezione della direzione della Lega dei Comunisti della Ju- ' goslavia «he e risuiltata «osi oompo-eta: Segrel a rio generale: comp. Tito; membri del Comitato Esecutivo: Josip Broz-Tito, Edvard Kardelj, Milovan Djilas, Aleksander Ranikovic, Boris Kidrič, Moša Pijade, Ivail Goš-njak, Svetozar Vukmanovič, Djraro Salaj, DjuTo Pucar, Lazar Koliševski, Franc Leskošek e Vladimir Bakaric; membri del Segretariato: Tito, Kardelj, Djilas, Raukovic, Kidrič e Goiš-njak. Il Comitato Centrale e risultato eoinposto da 109 memibri, mentre J-a coinlmissione centrale di revisione ne oonta 23. stra popolazione é piü che mai saldare umta in atiesa, delia grande pro-i va. Bene ha inquadrato il pensiero il comp. Furlani quando, rivolgen-dosi alia folla plaudente, ha ¿lefio: «Qv'psta grande manifestazione di unitá, fratellanza e saldezza, é l’e-spressióne piü palese della nostra vóloilfá, che riconfermeremo alie prossiii\e elezioni, dimostrando al inondo, e in particolare al risor-gente fascismo in Italia e a Trieste, che la nostra volontá si fonde nelle parole Yugoslavia, Partito, Tito.» L’entusiasmo della folla si é fra-sformato in un’imT\eto di indigna-zione allorché l’oratore ha bolla,to le manifestazioni del fascismo a Trieste ed in Italia, biasimando severamente la política tollerante |? cómplice delle autoritá governati-ve nei confronti dei fascisti che stanno rialzando la. Itesta. Ai convienuti ha parlato poi V. comp. Mario Abram, il quale, dopo aver condanncéto il tradimento dei cominformisti di Trieste, ha sottolineato come le prossime elezioni dbbiano un’importanza fondamen-taitte per lo sviluppo vi tericre della democrazia socialista e per il consolidamento del vitólo dirigente della nostra classe operaia nella vita sociale, mediante V.elf-zione dei suoi rappnesentanti nel Consiglio dei produttori. In conelusione al comizio, i comp. Cotar Albin e Tommasin Plinio han-no proposto una risoluzione per il VI Congresso d(:l P.C.J., che é stata approvata con un’imponente ovazione, mentre i manifestanti ab-bandonavano la piazza al canto degli inni di lotta ed al suono delle musiche, che hanno echeggiato per Capodistria fino al calar c’iello sera. BUIE — Si è svolta la seorsa set-timana una serie di manifestazioni a Buie, Umago e Ciittanova, cui han- cora le lunlzioni 'del,lo stesso G. M. A. qáuile 'mandatario del Consiglio di Sicure’zza deH’QNU. Gli uffieiali della rilserva del di-atret'to di Capodistria hanno' invia to, te relazione apipunto al caso dei compa.gni Gruden e Pertot, una mo-zione al CjC. idella Lega dei Co,nu-niisti della Julgoslavia ,e all’Unionei degli Uffieiali della riserva di Belgrado :in oui protestan© per la in-giuiiiia eondanna e proponigono che G'nuden Albino venga insignito del-l’Ordine di «Erane nazionale». La vittoria di Eisenhower Il generale Eisenhower ha vinto le.ele.zioni amerieanle e ,sara íl nuo-> vo ipre'sidenite degli Stati -Uniti per i iproissimi quaiíitro anni. La vitto-ria di Eiiseinlhower riporta il partito. reptuibiblicano alia Casa Bianca dopo venti anni di 'amurilnisltrazio-nfé democrática. In realtá pero la nctevole afferltnaaioine delTex comandante atlántico non trova ri-sconitro in 'Sede parlamenta,reí. Al congresso infaitti ,i fiapuiblblicani hanno >con¡qufcitlato una llave mag-gioraniza isiui idemoeratioi. :Si trat-ta qiuinldi di una afifermazione perso-nale del t gene rale, piü elle di una vera e propria aiffenmazione del partito repubbU'camo e idtel'le tradi-zionali iposi'zioni reazio.narie d'ei vec-ehi dirlgenti come Tatfit, Mac Ar-thur e ,Mc Cant'hy. Le ragíoni della .sconifitlta dei tíle-imooratici vanmo riicercaiie nel lo» gorio a cui eslsii sono istati sot-topesti mei lunigihi venti anni di governo) (Continua in IV pagina) no partecipato migliaia di ex oolo-ni per celebrare la data del 6 novembre, a univers a rio della Riforma Agraria, oon la quale, nel 1946, circa 7.375 et tari d,i terra, già proprietà di alciuni latifomidisti, venivano riipartiti fra 1.630 famiglie di agricoltori del Buiese, mentre altri 500 ettari, sot-tratti con aste forzóse sotto il fascismo, venivano restituiti ai loro lcgit-timi proprietari. 2.000 er co’loni hanno manifestato per le vie di Bule, raeooiglienidosi poi nella Casa del Goopeiratore, dove han-no parlato i compagni Bonetti Romamo, Gorjan Antonio e Vok Anton, sottolineandio l’imiportanza dell’anni-versario délia RifoTma agraria e delle prossime eleziond. A Umago, mella sala dell’ex Arri-goni, si sono riuniti ;gli ex coloni di quella zona, 1.200 circa. Ai convenuti hanno rivolto la parola Škrinjar Mate, Gorjan Antonio e Bemié Libero. A. conelusione della' cerimonia, si è formato un corteo, che ha peraorso te vie della cittadina al suond di una banda. Oltre 600 ex coloni di C'ittanova e dintonni sono ¡ntenvenuti ad una ce-lebrazione, svoltasi án quella localitá gióvédx scorso, duiranité la quale han-no preso la parda, i éoumpagni Božič, Djmiinič, Eoropat e Férletti che han-no rieordato la ricorrenza e sottolineato l’importanza delle elezioni del 7 (licombrc. 1 PIRANO — II teatro Tartini e h spiazzo antistante hanno ospitato martedi scorso circa. 2 mila personne, intérvenufe al comizio del Fronte popolare. Durante il comizio hanno preso la parola i compagni Tómmasin Plinio, Saule Arturo e Abram Mario, che hanno parlato sull’importanza e sul significato delle elezioni e condannato, fra le grida di sdegno dei convenuti, le manifestazioni fasciste di Trieste e Redipuglia. MANIFESTAZIONI POPOLARI IN ONORE ALLE ELEZIONI LÁ FOLLA HA PARLATO Oltre 15 mita di persone a Capodistria a Riunioni di coloni nel Buiese ATTI VITA’!!] preelettorale ¡ ISO LA. — Durante la decorsa 1 se Mimara «ono eitati itenuiti i comi- | zi degli elettori nelle basi VIII, 1 IM, 'VI e I, ai quali ha ¡pantecipato ¡ tinca il 60% -clel itatale degli aven- | (ti jtíiriittp al voto. Durante tali, con | mjzi sono MaB trattati vari pxoblle-« f mi d’indole locale eid i memibri riel- | l.’UÁIS el .sono impeg malti. di dare U | loco- .¿oliiMdlbüljo mella gara preelet-íoíale per la reallzzazionfe deigli ab-bietóivi comunáK. Nella prima .base sono stali designate i seguenti ican-didtiti per il CP Conmínale e il CPD: Dellse Navio, Cuk Mirko, Bitsdon Sergio, Zaro Mario, Bari-sen Antonia, Citevatin Norma, Gimo: Gofcbo. A loro .volta gli elettori della II bais-e hanno «ceibo q.uali can-diidalti (ptr le. elfeizioimi del 7 dicem-bre, i comipagni: Memis Virgilio, SkerljS Jctže, Dellore Mario, Knez Vittoria, iDelise Giovanni, Perini Virgilio. , PIRANO. — Circa 400 elettori hanno preisenziato ai oolmizi pre-eJ¡el'torali Ifemutisi nella iH e III unité elatitorale délia cittá. Nella II circoscrilzioime per la presísima con-rullaizio.me sono stati sceltl quali candidati., a grande magigioranza di vete: per il Comitato Distrettuale del potere: Abram Mario, e Kante Ciril, per il CP Communale, imvece: Vidali in Markič .Silvana, Falconer Rcsso, Kante Ciril, Bartole Ferruc-cio, Imser.v lente Enrico., Plahuta Ljubica, De Grasisich dr. Ernesto, Tul'jak Picitro, Tomasin Lidia, Fra-tímUSm Mario. Oggi, doman! e do-pódemami saranno .teniuti i co-mizi nella xesltarati unité elettorali. Bule. — .Con un rilevan'ie con-earso di pcipolajzione hanno avuto Litigo nelle Ibaisi dell'UAIS le ríunio-ni di massa pree jhtitorali, durante le. quali sono isitaite dlscu&se le formalité .per la ¡candidatura, 11 modo di deporre il voto ecc. I membri dell’UAIS hanno deciso. all’.unani-mi.é .di proponte quali candidati: Ronelfî R vnano, Jugovajc Giudltta, Carrara Antonio (Craisitaza) ed al-tri; In ¡tutee le localité del conmine si rileva tuna férvida aitltivifé pre-élettorale. In ogini centro maggiore e minore isi assiste ad un fiorire d’inlziateve nella compelíiiizione socialista, A Baredinfî, tutto il pae-se. si è messo al davoro per riparare la istrada che conigiunge questa localité a Crasiiziza, in 3 g.iornate so-no stati riattaiti circa 500 meltiri di fondo istorariale. - Pure alla I base, (S. Giajcomo di Buie), in due .giorrai (sano stati «parali 200 metri di strada. O litre 300 ore di davoro volonltairio sono State date in questo periodo. I frontisti detla ex stazione hanno costruito la fontana ¡publbliea, realiazando cosi il 50% dag.li impegni. GRiISIGiNANiA. — Nelle basi di Terrabianche e di Caslagna, nella scorsa seteirmama si sono svolti i comiizi dagli faleteorl, duranite i quali isono riSiultati scelti a candidati: per ii CP Comunaie Tu’.jak Pietro, Vidonis. Anna, Sorcič Dinko, Bla-skiič Ivan e per il CP Diistrettuale: Coledani Giovanni e Tuljak Pietro. . A' Castagna invece, per il CP Comunaie: Giotti Albino, Doz Severina, ¡Kraljevič Jakov, Bazzelai Carlo, per il CPD: Biloslav Anton e Valenta Giovanni. Ai comizi ha presenziiato circa il 60% degli elet-tqrii In queiste due localijtâ si svi-lupfta '. l’emsuiazione socialistk pre-élfeUorale. Durante gli ultiimi giorni i fronisti di Castagna hanno Sica-yato’ le buche per i pâli di soste-gno delta linea per l’elettriiiçazionje del paese, A Reganizini e Griisigna-na. (centro) .sono sitíate effettuate cumulativamente 500 ore volonitarie. Si' so.no idistinti i compagni Poiani, G-rimaldo Nerino, Baristier Giovanni ed altri. y UMAGO. Nel centro di Uma-go sono State teniute sinora ère riu-nipni di maissa preeleltltlorali, oon una larga pantecipazione di popolo. Durante lt> svolginafanto di quesite, sono stati trattati vari .problemi ine-renti alie prosisiime elezioni. Sono stati preši vari impegni e cioè di allargare la isala di S. Pellegrino per ottienere una capienza di 500 persone, di ccstruire lo spogliatoio e una pista sul campo sportivo. Nei prossimi giorni si terranno i coimi-zi degli elettori MORNO. — Un cenitinaio di elet-.torl hanno partecipato al comizio elettorale .tenutosi mella localité di Monto designando quali candidati per il CP Comunaie: Manin Giovanni e Vivoda Antonio, per il CPD Zaochigna Ruggexo e Tončič Dome-nfeo, CAPODISTRIA. — Circa 1600 e-letlitOri, vale a dire ol'tre 11 60% degli stv'enti diritto al voto, hanno piresenziato ai. comizi elettorali délia »corsa setitimana. Nella III unité eleOborale sono státi delsignati a candidati i seguenti membri: per il OP Communale —Prijon Cario, Pe-saro Mario, Zueca Attilio, Zivec Vida, SupMna .Francesco, Vilhar Lojze, iFlego Gabriele, Lanza Francesco, Vidmar Maria, Zlobec Zoran, Kdber Drago, Dqponte Giovanni. Per il CPD candidati proposti sono: Pesaro Mario più volte lavora-toA d’assalto e Zueca Attilio. Nella IV unité, per il CP Conmínale: Pečarič August* Skočir M alteo, Zonta-Deistradi María, Furla-nič Fejice, Cupin Paolo, Satti Cario, Usai Orillo, Tremul Ferruccio, Faiust Umil, Martinc Peter, Decarli Niçolo. Per il CPD: Borisi Gíusep-ple e Ncrtbedo Naeario. Nella V cir-ccácrizione: per il CPC: Bolis Pie-tro, San.tin Mario, Burlin Francesco, Valen: IČ Josko, Steffè Arturo., Brajnik Carlefta, Buisan Ida, Deistradi Giovanni, Lonizai- Giuseppe, Korenika Alaria; per ,il CPD: Santin Mario, ' Gamdiusio Giovanna. Nella II unitá: Zacearía Leopoldo, Luis Vittoria. Croüini Elia, Cebron Shačko, Cink Stojan, Pensó Valeria, Maizizelli Giovanni, Zgur Tončka, Cetin Anton, Zetin Matteo, Padovan Manlio, Luxa Mila. Nella I Unité infine: per il CPC: Benius.si Romano, Pahor Stanko, Pesairo Antonio, Bordon Carió, Plesničar Lojzka, Gandiusio Ermenegilido, Badalič Lina, Dtesltra-di Ánna, Bandel Viktor, Ramani Pietro, Jeiž Anton, e Hrvatin Emil, Platno Aldo. Per il,CPD: Beltram Julij,' rBemussi Ersilia, Suplina Francesco e Zega Maria. CANDIDA Tl DEL POPOLO suhe inifuocaie saihb e del denerto africano. Non tenne p:r moto tem-pj il fucile in mano. F.u fgtto pri-gic,nitro dagli allesti. Da'.la prigiö-nié ritornó amareggiato nella sua piccola casa di Villa Pitone, aggrtp-ptlta aile .colline de.! te Terre Blanche. Ed è qui che Colledani trovó una altra vila, una vita plena di entusiasmo nella sua terra li.berata, dalla quale erano fuggiti fase 1st i e Uitlfondisti e tulita la camorra che, ave.va succhiato il spó sangup e la sua gio.vine®za. Seguí la corrénte di entusiasmo, e suo ceso si .lia reapressione pié íe-del.e .de 1 significato di lavoratore: un nomo la cu i .loria f futía di g i órnete operóse, una diétro Faltra. per ddecine .di anni. La quotidlana fatica ha raippresemtato sempre per il com-pagno Pe,saro pn motivo .di vita qua-si, quasi un ideale. Per questo gli elettori della 1. uiniita elettorale l’han-no proposto .alia candidatura. Eigli é .nato a Capodistria nel 1899. Fin da i primi a.nni ha avuto da lotitare contro dure d,if£ico'ltá ci-on.i-mi'ühié, resé pié tardi ancora pié di lavo to, ne venae in ’ tjesta., Fu ; gravi dpllafsua avversiow. al fasijis-acicolco nelle file del Pai^vto, Colle- ' K' **" 5 MAZZELLI GIOVANNI 11 compagno' Mazaelli Giovanni ,"candidato della II unité elettorale alie elezioni cotmunali, è nato a Castegnato (Brescia) nel 1922, ma dall’ anno successivo risiede in T-tria. Ha avnto un’esistemza difficile. — Eravamo otto figli -— ci ha raecontato, — e le fatiche 'di mio padre eontadino, per quanto grandi e ingegnose, nom erano sufficiemti a garantirci il pane. La fame, autentica fame física, mi ha .porseguitato d continuo. lio fatto ogni specie di mestiere, da carpentiere a eontadino a fomaio. Militare di leva nell’ eseraito italiano, il compagno Mazzelli lo ab-bandonava nel settembre 1943. Po-chi .giorni .doipo raocoglieva in Istria forze partigiane e lottava contro i nazifascisti. Nel primo comibaltimen-to, avvenuto ii 29 settembre dello eteeso anno alia staziome di Capo-distria, Timaneva ferito. Guarito, tí-preudeva la lotta. Dopo la Liherazione, il Mazzelli è tomato al lavoro nel campo paterno, quindi è «tato ehiamato allVIstra vino», al C.P.C. e infine alla «De Lan- ’ glade». Qui è presidente del comi-tato dirottivo e memibro del consi-gliio o.peraio. L’UAIS lo conta nelle rue file fin dal 1945 e di recente lo lia desiguato alla segreteria della IV base. ü compagno Mazzelli, onesto lavo-ratore, comhattente della Lotta di Liberazione, attivista ded Fronte Po-polare, si mérita senz’altro la fidu-cia degli elettori. COLLEDANI GIOVANNI Il suo paissato ‘non ha nulla di spéciale. E’ uni uotmo isemiplicle, corne ce ne sono a migliaia nella nostra illsèria, uomini ohe aifacciaitisi alla vita venivano trascinati a viva forza a combatiere ,per una causa che non. .era 1.a loro, (par urna causa cite loro iserlSfivano ostile aile più elcmentari aSpiraizioni del popolo lavoratore. Cosi anicihe Colledani. Nel 1942 venine cihiamaito aile armi e spedito dani ha una passlone, qualla della caccia, ma le ore che .gli reistayano libere dal lavoro .nei suoi céin,pi, ingrainidixi dalla ,réforma agraria, (e ha dedícate al suo popolo. Quante e quanle voite la no.'.të profonria lo ha trovato solo, aullé strada verso la sua casa, iisolata quaii suM’estre-imo' .cositone della Valle del Quieto, di "ritorno da uña 'rîüuiofiè prGltrat-tasï sino a taridi, quante voilite la pioggia ibafteva le isue ttemipie e il fango s’appiciéicava pesante aile sue Bcanpe sui sentieri di campaigna da e per Griisignana, o in giro per le borgate delKe Terre Bianche. Il isuo lavoro per il foenessere del popolo si puô anche esprimere con i pasti salitati per manicanza di tempo, con le ode volo.ntarie, con .l’incessante fatica di operaio, oggi, alla Slovenia Ceste. Per le mbgliaia di ore, per le cen-tinaia di migliaia di passi fatti per m«. E’ stalo fra i primi fondatoT,i del magazzino dellTstra Benz, nel quale ba .svolto a lunge) funzionl di maigaizziniere. Volonterosi studi com-pitijti in .ptivatn lo lianno portátil a teuere I’amnimidrazione della stessa impresa, menskme obe oóditpa con la «lima e la. soddisfaakme di tut lo il colHettivo» -■ ‘Ih I Un’altra nassione del eompagno Pesaro nitre il lavoro, è la musroa. Au-todiidaitta, è gininito tooil suo violoincel-lo a far parte1 di comipl-essi d’archi. Si esibisce pure 'col quaritelto man-diolimiistiioo del C. LC., del nu ale è memibro altivo. E’ iscrilto all’UAIS dal 1950. Da moi intervint ato, lia diohiarato che la fiducia dimostratagli dai com« pa,gni eapodistrdani lo fa sentiré in dovere dl aidoiperarsi per sempre maggiori suceessi della sua azi end a e, nel caso che venga cielito, della amministrazione ¡del coanune. Gli scambi commercial! del distretto di L’azione del Govorno Fédérale i . guarda 1’impo.rtaizione e di con.se-.deila RiPFJ, tesa a riicercare nuove'| fguemza anche per Hespontazione. foniti di eisportazione e niuove po.ssi- | ; Tale preorientamento viene dettato ibillité di piazzamlento dei prodotti | ¡ anche dalla speculazione esagerata il progresso d(sl isiuo paeise, per la sua figura di lavoratore, oneisto e modesto, la popolazione di Terre Bianche ha desígnalo Colledani Giovanni a proprio candidato per dl Comitato Pcpolare Distretituale dii Bute. bm LA PRIMA UNITA' ELETTORALE DI CAPODISTRIA Pesaro Antonio. Questo oom-pagno è anzdtutitó un lavoratore. Non erediate che sià piocoila dote. Nel Tra i cooperator i j di Rflorno m E’ stato icamdidato dagli agrieolto-ri della piiaeola borgata di Morno, Manin Giovanni, un simpático uo-mo Eulla cinquanitina o passa. Non 10 hanno propOiSto, i suoi compae-sani, nella (ista dei candidati per 11 comme di Umago grazie alla .sua figura çhe gié da psr se sitessa ispira fiiduicift, ma per il suo passato e il suo (ppifesenite' di eoçnbaltente, paissa.to e presente che compendia-no la lotta e le aspirazioni ¡pié pro-gressiE.te della nostra igenite. II siuo. viso non ci é muovo, lo aibbiamo oonsiciulto quando Fuñica voee diegli oppressi era quella del mitra .e del fucile, nel 1044. Era aliona presidente del Comítalo Popo-lare Lócale di Liiberazione di Mor-no, fo.rma.to soitito la sua presidenta ancora riel .gennaio ide.llo is.teisiso an-no. F.u quello, anche per Mainin, u.n periodo duro di lotta e .di sotfferen-ze, ma non pesante perché era di ribellione ,a un paissato* ¡triste di stteniti e .di misarie, un passato consistente in seilté' boc.dhe dei suoi figli da Efaimare d.a un único ettaro di térra che non bastava n.srmmeno per il vecchip pa.dre tí la mo-glie, noncistante i sudori e le maní, dure •cclme isuole. aititaCéate alia vanga dalla maStinia alia sera. Fu ichiaimato, a liberazione avve-niuita, a dirigere la sezione sacíale del disratto. Vi rimase per due e pié airini quando i, bisagni socialí della popolazione, provata dalla guerra, enano pié i.mpellenti. Adem-pi cani añore al suo compito, poi, piteferi ritornare al lavoro dei cam-pi, al lavoro agricolo socialista, in iseino alia cooperativa agrícola di. lavoro del isuo villagigio nella quale era enfrato oon il isuo ©Itlaro di térra e con alitri diue, anche suoi, rice-vuti dalla riforma agraria. Continuó ¡penó la sua- opera di ccimibaittente nagli organi del poiteire, nelle onganiizzaizioni di massa, sa-crificanldo le sue poiche ore libere all’oipera di chiarifiicazione política tra la gente. Gli elettori di Morno hanno sapu-to fane urna buona »celta designando il Manin a loro candidato. Un uomo isimile non potré che continuare l’opera iniziata nel gennaio del 1944, per non ritornare mai pié all’ettaro di térra, aH’iruutile fatica esteniuant'e, per il sangue di suo fi-glio Augusto caduto affinohé pié alta sventolí la ibandiera del socialismo. mb jiuigoslavi .suii mercati esteri, allô -sccpo di colmarie il viuoto- creato dalla 'si'Cicità di queisfanno, haiavuito i suoi riflessi anche nel distretto di Buis. ' Al vaiglio1 idell'ahaliisi (più detta-gliaita e prafonida di quanta lo pôë- , sa feSsere qiueisto brève isicrittol: è-gi.unta anche l’eispontaizibne de!' distretto, non solo per qiuan(tio ri--guarda le possibilité di un suo .al-.Ja'rgamènto, ma anche peir quanto riguarda la sua strutitura, mercati, organizzazione inlierha, ©œ. Al quesito siull’esistenza o meno di un’organizzaizione commerciale d’esportazione, adegualta ai compiti, se non nagativaménité, si puô ri-spondere dubitativamenite, benchè la ibilanicia ;del «immercio. esitero d(el distretto di Buie preisenti, solo per .gli ultimi tre mesi, .run attivo di 2.781.000 dinari. Nei .tre mesi (ago-sto, îlattembre e ottoibre) ■5000’ State ©sportate merci per un valore compleisisivo .di 49,902.000 dinari (icontro i 47,1:21.000 dinari di merci impoîitate) e ciô ra®preise.nta indub-bia,mente un successo de! quale posisono eissere fieri i produtto-ri e gli esipontatori buieisi. Ma taie successo non so.ddisfa, poichè non tultiifc le risorse esisten-ti in q.uesto campo. isoino’ isitaie sfru.t-itaite. Quasi il totale dell’esportazio-ne idei prodoitti agricoli del Buiese si riversa su (Trieste e quiesto cer-tamenite, non per merito esclusivo dei nos.tri ©sparitato^i, .ma per la vi-cinamza .della ciitté e per il semplice faitto che nella maggior parte dei casi sono ,gli imiportatorl èriestini a venire ad iacquilsfare da noi. Ora, il sistdmatico ostruzionismo del GMA nella concassiorle dei per-messi di esportaizione in Zona B. pantdicalarmente per .le merci a noi, più indispensabili e specialmentie dc.po l’inisediamento dei fuinzionari italiani nel GMA ste&so (è da tre mesi ©he .at.tendiamo il permeisso p|er ipoter .importare il riiso, ora gi.unto da.llT.talia tramite importa-tori juigcslavi), coisitrinige, loro ma1'-grado, le nostre diète ad orientarsi verso altri mercati per quanto ri- L'Assembl IL NOSTRO TRAFFICO :b Da un piccolo traballante autobús e 37 camions nell' anteguerra o 21 moderne autocorriere e 194 camions di ogni portata In neiss-un campo delle nostre mol-teplici attivilté sono sitaiti raiggiunti pro.gre&si tanto evidemti come hel campo delle conaunicazioni. Dicia-mo evidenti, poiché qualche setto-re, alia luce di un esatne pié atiento preseniteré riisiulbati forise isupe-riori, ma non tanto appariiscenti all’oaservaEione semplice e auperfi-ciale it/..lllucimo (medio. Del resto •ne del (traffico roa-riltimo é di .gran Funga supérala deigli ammenti nel traffico terrestre. La riiduiziome del traffico. marittimo é isensibilje solo per qiuanlo riguarda quello costiero di passeiggeri. E’ in-veoe pressoché üiguale quello delle mer.c i. Inoltre nell’impoistazione ante-belliCa del traffico .pasiseggeri (che favoriva ,1a costa a scapito dei pae-si riel retroterra, per i qiiali mdlto speeso .Fuñico méizzo' di commnica-zione lera l’asinello) appare evidente la diiscriminazione naiziónale che il fascismo penseigiuiva ártche in questo campo. Aecanltó alFalulmento dei meizzi di tlrasporto é migliorata la irétie stra-dale e Bono isorite le officine e gli suitoigarage per il parco auitomobi-listico.. Gran parte dei nolstri let- tori conosce i moidferni auto-garage della Azienda per autotrasporti «Adria» Con le annesse officine per il oui compleisiso è »tato imveistiito l’importo di'126.650 000 di dinari. Anche ad Umago é stato aporto un muovo áutcigarage. La raiis isitradale. é sitata auméntala di 206 chilomeitri 55 chilometri di .sitrEde .sono, (State asfáltate ed altri 281 km. riattati .con una spe-sa ccmp'pesiva di 490.000.000 din. Quesito il bilancio nel campo delle comunicazioni con il quale il noisiiro po.tere isi prefjsnta alie pros-sirr(e elezioni. Ohe sia positivo non c’é biisoigimb di '(soltítoíinearlo. Le cifre parlano da solé e come le cifre parla anche il ibrulicare variopinto di alultohu.3, il foirtmicolio dei viag-giatori dinanzi alia Ta.verna di CapodiStria, quando la .sera, dopo la quetidiana faitipa, ritornano al sereno ripciso .del'le proprie case, del-la prcipria faimiglia. Giovedi scoirso ha avuto luoigo a Capodistria Fasscmhlea distrettuale delFUDAIS, cui ha presenaiato anche la comipagna Ziherl Ana, rap-presenitante del Comitato Centrale delle Donne Antifasciste della Slo-venia e i ranppresentainti del Potere e del Fronte popolare. La oompagma Jura, presidente del C. D. delFUDAIS, parlando sul molo deilForganizzazione fenuminile ha rilevato la mancamza di aiuto da parte del Fronte nella soliuziome dei compiti delle donne, aiuto che è in* disipensabile, e in genere una ten-denza a sotlovaliitaro l’elemento femimiinile nella vita pubhlica come anche la poca partecipazione delle donne stesse alia vita política. Le delegate hanno poi tratta.to vari argomeinti riguaxdanti i oomipiti prinçiipali della donna in partioolare delFeducaizione dei figli, della cura per Finfanzia e del lavoro di prepa-razione alie elezioni del 7 dieemhre prossiJtio. L’asseimblea ha eletto quindi la nuova direziione del Comitato di-streittua'le e le delegate che parteci-peranno alia Gonferenza delle Donne Antifasciste della Slovenia. DalF.as-semiblea è stato inviato pure un telegrama di saluto al VI Congresso del P. C. J. Leggete e diffondete LA NOSTRA LOTTA L’arretirateraza e il basso liveliîo culturale del popollo è stato un re-tâggio di sepoli di oppressione sociale e naaiiqnale in Istria. Alla fine della Lotta ,di liberaziiione, il nuovo p.oitere popolare (sorto sulle rovine deH’apparatioi boirghese d'iatuitto dalla rivoluzione) si è trovato di fronte all arduo compiito di riparare nel più hreve tempo possiibile le ingiustizie socliali e nazionali perpetrate dal deapotiLsmo absburgico, prima e dal fascisme l.oî, al danni delle popola-ziioini drl! 1 -tria e si è ace : ni n col la maaaima energia a .risolvere anche il problema delFelevamento culturale del popolo. Particolarmente grave era la si-tuazione deglii sloveni cui erano stati negati ; più elemeutairi diiritti nazio-niali. Perciô nma delle prime cure del potere è staita dedicata a riparare gli immensi danni smbitii dagli sloveni neti campo della loro oultura nazio-nale. Neil 1946, nomostante grandi (lifficoltà di ordine finanziardo e la deficemza dei quadri d.i imsqgnainti, funzionavanô gié ¡regolaTmente le scarole primarie in lingua slovena con 2822 alunni e 72 insagnanti, mentre quelle italiane di .tutti i gradi fino aile medle sWperli.ori contimua.va.no a funzionare regolarmemte con 3.365 alunni e 165 rnsegnanti. Da allora ^dno ad oggi sono stati conseguiti, sempre nel .campo della cultura, risultaiti veramente 'grandi, ohe le scmplici cifre se raffrontate aille difficoltà che il risanamento culturale ' oomportava, non possono esprimere nella loro interezza. Dalla liberazione ad oggi sono state instruite neg distretto d.i CapodiStria sei nuoive gcuole (Capodistria, Šmarje, Isola, Vanganel, Prade e Pomjan) e sono state eseguite ripa-razioni di vario genere agli edifici sco last ici per un valore complessiivo di O.ltre 72 milioni di din, mentre altri 25 milioni di din sono stati in-vestiiti per altire istituzioni cnlturali, fra oui il Teaitro del Popotlo in Ca-poidistria le Case dello .študente eoc. A tali somme sono da aggiunger-si le vooi di bilancio riguardanti le retribuzioni al personale insegnante ohe aminontàho ad altre decine di milioni. Aocamto a questi risultati e a questi sforzi vanno aggiunti gli aiuti materiali e morali considerevoli dali ai Gircoli d¡ Cultura, alie Bihio-teche e alie altre dstituzioni del genere. Per il oorrente anuo finamziario la so,nima prevista nd bilaneiio per la cultura, aramonta a quasi 146 milio-nj di din, ded quali oltre 48 saranno impiegati nella costruzione di nuo.ve souole (il Ginnasio a Dekani e la NelFambito dell’aigitezione pre-elet/torale, 11 Comitato Popolare Co-muinale di Pirano ha oonivocato le riu'nioni 'dagli elettori ai quali è stato ipre.senltalto un bilanicio del lavoro svolto dal coiïmne steis'so e, di r.ilfleisis.o, dalle, aziende sotito la sua giluridilsdizione. Dalla vasta eid ësaurdenite relazio-ne, iprese^ntata in taie aocasione, prendereimo solo la parte reguardante le aziende e i loro .risultati perché illustrante di più l’efficacia della demoicrazia oiperaia in atJto. Le prévision! pesBimilsitiiche dagli isoet-tici e quelle ötstili e maligne dei ne-mici sulla gestione delle aziende da parte dei collettivi di lavoro, non si isono avveraite. G,li opérai dei collaitivi piramesi ha.nno dimostraito di merifare la fiducia in loro riposta da tutto il popolo. Lo inldicano ,1e percentiuali di realizzaziiione della quota ael piano .sociale a lo.ro .alsseignate e dei ver-sameinti effettuati per l’ac.cumula-zione sociale isino alla fine del mese di septembre. E’ in testa l’AGMARIT con una realiizizazione del 360 per cento. Invece della quota di aoauimulazione sociale, prevista per tutto Panno in 2 milionii 670 .mila, sino alla fine di septembre quel coillettivo ha versa-to un importo1 di 9.649.000,- Con una isimile realizzaizione anche il fondo paghe idelFAgenzia Mar.iitti.ma saré inidubbiaimenite elevaito, e ciô nonoBta,nite l’imposta isuilFeoceidenza del fondo paighe. Ci aititendiaimo. da quelsto colle.tfivo un alto’ di altruismo, con un vensamento di una parte del.l’e'oeedenza riimanente per i bisogni della colletitivité Il colILeètivo della .Salvetti ha rea-liizizato il piano sociale per iil 94% e ;i Canit'iieri Piranesi per il 70% con un vensamento di 28 milioni di din. per l’accumulaziane sociale aui 40. 014.000 prev.ilsitii. Bilanci positivi re-gisitrano la tramvia con .un 102% e l’officina Gas con il 70%, Batto-no il pasiso invece iFAzienda Commerciale, con una realizzazione del 55% che non ha imifltuifo. perô Bulla situazione finanziaria delFazienda perché sono state d'fmimuite le s.pe-se, e quella alberglhiera con una realizizazione del 45%. La realiezazione del piano Bociaile nei suoi imponti glclbali permette giié ¡sin d’ora una pianificazione de-gii investimenti per il I. trimestre dell’anno futuro su luna »cala più vasta. Tra gli iravestimeniti ventilati figiurano quello della siisitamazione delta strada PiranorS-Lucia con lai even/tiualë isostitazione della linea tramviaria e la .costruzione di quartiert per abitazicme sia a Pirano che a iSiœiole. M. B. degli esportatori ltSriestini e dei produttori italiani che li rifornlsco-no e che praticano, peT i generi a nioi accorreniti, prazzl di gran iun-ga .superiori a quelli che si ,possono oítenere siugli. alt-ri mercati. ¡enteri. ; In sasitaniza sul tale icata austríaca, tedesco,'.,.ihglese, iscandinavo, ©cc. posisiamo:(venderé e comprare con. maggior vantaggio. lienza dover in-cappare .mella rete insidiosa d.éll'a burocrazia romana, trapiantata a Trieste dai ivari De Castro e Vi-telli. Ció significa che do.btoiamo indi-rizzárci verso ,il vero cbmmercio estero poiché quello con Trieste, per le sue carat.teristiche specifi-che, non puó essere considerato Corría tale. Esislttano a propositó difficolté, comunque sormonitabili, rap-presentate dall’lnesperieinza sia dei produttori che degli esportatori e anche da un’inadeguata attrezzatu-ra. Nlelle nostre can|t)ine vino, ad eisempio, manca la necessaria attrez-zatura per il1 filitraggio, per infia-scare, per appli'care le etichet-te, mancain-o lie cisterne termiche, ecc. rtuititi requisi.ti indispensabili per poiter porfiare la nostra produ-zione enologica al grado di concor-rere ,sui mercati esteri. Análogamente succede nell’industria conser-viera e nell’asso.rtitneinto, imballag-gio e qualité dei prodotti agricoli. Sono questioni che dovranno fesiseré risolite rápidamente sia ía Buile che a CapodiStria se non vegliamo subiré ulteriormente il ricaíito e la ceicité di coloro .che, contrariamente al trattató di pace., si sono insediá-ti a Trüeste. Possibilité di piaizizamenjto dei no-stri prodotti esiisto¡no. Non. é escluso, anzi ci sono degli iñdiiizi positivi, che 11 nos.tro vino venduto a Trieste veniva in segiuíto espor.tato in altri paesi. Perció nulla di pié lógico che, apportíFie le necessarie •migliorie, .questo vino fosse vemduto direttamente. dai nostri esportatori. L’esportazione de/lla pietra di Ma-'itissici sino ari ora vivaicchiava fra stenti e difficolté perché oricntata solo verso un mencato. Ora, invece, i primi approcci avnti con ditte in-glesi, ^prono proispettive ¡malto rosee per il plazzafnierjtio di questo nostiro prodotito su quiel mercato, .tanto rosee che la pietra potré sop-piantaTe la bauxiite mella graduato-ria d.el commercio estero del di-s.tretto .di Buie. Ojtre ai vantaiggi dhle si pobranno citenere con la vendita e l’acquisto presso il miglior diferente estero, un cespite moteivalje -nelVesportazio-me lo si potré oititen©r,e con la infro-duizione di altre vooi nella lista delle merci da esportaTe. Ci^erelmo un solo esempio. All’ul.tima fiera di Buie circa 800—-1000 taochini hanno doivuto prendere la via di ritorno nelle ibongate per mancanza di com-pratori, qiuantunque i phetazi aibbia-mo osicilleltio tra gli 800 e i 1200 dinari per un paio di itacchini jSi calecía .che il .numero attuale di questi animali .da cortil© s’aggiri sui 15.000 caipi nel solo distretto di Buie. Anche per venire imoqntro ai pradut-tori, foisogna organizzarte 1’acqui.sto e 1’esprotazion.e di questi e di alítsri pennuti sul mercato piü conveniente ed ottemere anche in .qUtesto modo un non inldififeTente introito valutario. MARIO.: i SANTI il Folere per la cultora del popolo sellóla elementare a Si-ociole) e l’at-trezzatura di altre istituziiomi (Scuo-1.a di pesca, Stazione radio, eoc. Questo in succinto é quanto é stato falto finora dal potere popolare nel distretto di CapodiStria per daré al popolo la vera oultura, che gli era stata negata per lunghi secóla dagli sfruttatori del passato. / COLLETTIVI DI PIRANO * -----------—---- Ollre il piano sociale Sulf’ importazione della stampa estera In seguito alla lettera del lettore P. K. ipubblicata nel n. 262 del no-stro giomale e riguardante Fimpor-tazione da.Ha Zona A di .gioxnali e ii vi-t.- sportive l’otfficio competen'te della VUJNA ha regolato la questio-ne. D’ora in poi si potranno impoT-tare e venidere nella zona B del TLT senz’alcuna restrizione i seguenti giornali esteri: AUSTRIA: Presse, Tagespost, Wiener Uustrierte Zeitung. Oesterreiohi-Bche Zeitung. ITAiLIA: Il Mondo, II Ponte, Tllii-strazione Itailiana, Risorgimento so-cialista, Il ¡Sole, 24 ore, Staidio, Cal-rio e Gclismo IlLuStrato, Sapere, Selezione e tutte le riviste di mode. GERMANIA: Der Stern, Münchener Tktstrierte Zeitung, Frankfurter Allgemeine Zeitung, Münchener Zeitung, Wuniderwelt. SVIZZE RA: Weltwoche, Neue Zürcher Zeitung, Basler Zeitung. U.S.A. Time, Life. CASTELVENERE. •— Al comizio. ©letitorale so.no convenute circa 300 person©, -che hanno deis’.gnato a candidati per il CP Comunaie: Vok Antonio, Antonini Pietro, Gaispari-ni Antonio, Krameistetter Pietro. Per il CPD somo isitadi scelti a candidati i compagni: Kramestetter Pietro, Vok Antonio, e Beraube An-t jU. PAL TRIBUNALE Appropriazione indebita Sono comparsi dinnanzi al Tribunale distreilfluale di CapodiStria, tali Belič Paolo e Jakomin Juliana, imputati di appropriazione indebida e malversazione in danno della cooperativa agrícola di tipo generale di Vanganel. 11 primo, segretario della stessa, distribuiva ca//é ed altri g\eneri cc-loniáli ai parenti ed al personale, senza depositare il controvalore, si assegnava premi sino ad un a(m-mon'fare di 15.000 dinari senza con-sultarsi in merito con i membri dfl comitato, in una parola, con la sua noncuranza e incompetenza provocaba alia cooplerativa un danno non in&ifferente. La Jakomin Juliana, gerente dello spaedió coóperatipistico di Vanganel atf'va eščogitato un sistema, particolare per aumenfure i suoi proventi. Dal luglio del 1951 sino al mese di giugno del 1952, essa prelevava nel negozio generi alimentan e vari che adoperava per conto proprio. Mancándole il dena-ro, si serviva di quello della cassa, provocando cosi un danno di circa 15.000 dinari. Da 'una ritvisione effettuata nella contabiliza venivano alia luce i «bei sistemi» in vigore nella. suddetta cooperativa ed i due colpevoli rin-viati a giudizio. Rei confessi, sia il Belič la Jakomin sono sf\ati condannati a 4 mesi e mezzo di car cere. CURIOSANDO ALLA MQSjTRA STORIO GRAFI CA su sum šoti' nDRimico ¡Ntl numero isiccns-o. -abbiamo dato mcitizia KfíU’Epertiura idella iMcisitra sitoriagrafiica di palazzo Taicco-, Fra l’ali.'ro idioevamo iche il maferiale storico-idciaifTileintario., q-uanlto mai copioso e iné-ereisis-ante, é disposito in modo ida daré al visi¡ta¡t o re l’ideai deilto.r ¡conrtiniuiité storica. Proprio, F(er .qlueisito, (p«r la Boddisíaizio,ne di avere ¡anraora piü-.tchiari gli aweni-menfti iche coT-rano- lungo Rarc-o di div.e¡rsi seiooli; .ci. siamo . rirtor-naiti. Ourioisanido,, icl, islamo imbaittuiíi .in oeinti episodi dalla Vita totriaita c,he sarebbe meocato non ¡coinoisieere. Sano faltó manginali o idi caipittaile im-portamza, cose .aceidenfcali o il pro-1 dortfo di compleisse situazioini; tna in ogni caso ipartano.-un lingiuaggio da-vaniti al quale .si ¡retsta pensierosi. Vo-gliajno ¡parlare al lefttoite di qual-cwno, 'di ques-ti aiwenimenlti. Abbiamo ¡so-Ito igli machi i reso-conitii istenoigraficii dalle -s-eldute della Dieita iatriana. qidella sips-cie1 idi Parlamento cihe si riuniva a Paremzo1. II ¡dlqpuitaito Mai-ko Lag.inija prenda a parlare, e, pronuncíate aliaune fra-si nellíaula sueoelc’/i ¡un finimoindo di proteste. E’ ranino 1883, e qiuesit-o uoiirta . é reo di eisprimerisi pella siua linigua imafterna: il cro-ato. II -falto é di per ise ¡sltesso- trcippo eloqu-enftta per aver ibiisoigno di com-menti. Turtaviy ¡o si intende-ré ir,e-glio nella isua drammaiti-ca pórtala se ¡t-eniamo presentí gli evenlti delta atonda istríana. Véccfii itesti di edizio-ne ¡Italiana eispasiti. alia mostra regir.rano interno al VI socolo la ve ñuta de gli Slavi in ístria. Queslo popolo trova ciltta'BaltJ'ameirjile id ¡fase, é icoisitrertito a 'tolyatocare n-el-le . campagn-e. Col tempo si aeccrge che ad a'slsicurar-gli í'esiisrte-riza é piü otile la yanga che la ¡sipada. Da iguerri-ero1 si fa agrieoltoile; Liberoi ¡cortltiivat-oré dei campi, soltito il gioigo della sola leg-ge della «abura, quando non ha crédulo di darsene una qiualonqtue. Ma non -dura m-oirto casi. Pirati, signo-rcltti e capitani dei piü fa-ntasitiei eserciti ¡sempre: il lotitaacc-errima per inlteresisi che non son-o mai quelli degli Si-arvi ¡riducoino questo popolo , alio isrtato iservile. íl seicoli li vedran- j no Ae-rvi, vassalli, meazaldri e nientet a’itro fin quasi a -pocihi anni addie-tr-o. Enio-ra is¡i sa mai quando é peg-gio. Ne-1 1772, pe-r citare un es-émpio, i ,conti di iMomiano diisitruiggono a-b lesivamente i vecchi do-ciume-niti a-g-rieoli peT pater initrcidurre niuovi e piü ¡graVosi itrübuti. Non c’era pericoilo che i conitadiini slavi stes-sero itrcppo ibene. Lo sitoriico Gian Filippo Tcmmaisino nel «De Comenta ri» — sioriltito iratoirno al 1700, pu'bblicato niel 1837 — dice teatiual-mente: «La po/^ertá di qiuesto tér-ritorio nasce anica ch’eissenido le vil-le di veri ciititadini .e nobi'li della ciibt.á, cioé padroni di Bcuateire -le decimle e vigesiime dei grani, diada e vini. QuaiStio sono isignori, tanto sono toro nemiici e M fainno (ai con-tadini, N.djR.) cenito angherie com-paBsionevolii». ■ «Sono loro ndmlci». E’ ibutta qui, in questte tre parole, .la- fonte rilelle dis'giraizie delia gente slava in latría. I proprieitaTi iteri-ieri che «hr.nno villa» ¡O i «nobili‘ della cititá» s-on-o come y.ampiri, mai isitanchi di di'su sanguare i colon!, e a-nizi «nemitei» perché fonse non ricevono ancora atotoasfanza. - iMa gli isilaiv-i erano igfetmte índuisitre e inltielligjémte. La marea montante délle angherie, dei soprusi, li co-strinise -a unirsi ancora piü strfitita-mente, al di ila dei soli lejgami di lingiuia e Idii ibradiziorle. A miaur-a che i terript lo penme|-!(ievano, fondavano socieitá cuitiüráli ed enti economici coiUaíitiiVi.■ Un manifestó datarte 24 c itcibre 1848 proclamava la cositiitu-zione in Triesje dell’«Unione Slava» per l’eleivaiziome loulUurale e ci-vi'e ¡seiconido i primeiipi delila liberté, della luiguagliaruza, della fralier-nilté. 'N-ello isteisiso ainn-o, ancora a Triesite, veniva aperita una scuo-la in limgua si-avena. Bibliot-eche, co-cipsrabive conibEidine; itea.tri so-rgeva-no nella nositra zima. Nel 1884 gli Slavi fondavano ia Capodiis-tria la Csoüa di Prestito -e Risparmio. I iaitifonidisti, «si-gnori» iniscmoi-a comi-nciav.ano a itemerli. Il giornale ch-e in quel -tempo usciva a Ro-vl-gno, «L’Iliea fûtaliana», icosi iscrhia-va in un articolo di fon'd-o: «La stampa -slav-a è gonigoilanite. Essa conlsltaita icihe a Trieste -e neU’Iiribria i prepri candidat! isono atati elet-ti a primo, Bçfflurtiiïio, a diffiere-nza dei canididat-i ütallani che irr neEsun co.-degio sono passa-ti .. . Lasçiaimo -da-pante le nostre be:ghe e for.mi.amo, dal primo. aU’uitimo itali-ano, un fronte1 un-ico. E’ nota la, ccimipattez-za d-ergli avvensari. Chi ci di-ce che gli iSlavi rinigaliuzziti per la poissi-bilità della vilttoria, non ri-escano a sopraffarci?» Eaco, temevano i piccoli Dei del denaro che la compaitibaaza,' ila in-dusibre 1-aiborioisîtà dagli Slavi potes-s-e merttehe fine alla serviitù, allô sfnubtaim-enito in a'.ltia. É appur.lbo con la f-erocia e la vilità di pchi ha paiura, graltificavano qiu-es-to popolo di i.n-sulti e si ing-eg-navano di rendergli doffici'le r-eslsitenza. Maitko Laginja .avfova il torto di asprim-e-rsi in um-a- liingua odlata. Odiallla pe-nchè oolciro clh.e la parla-van-o «on era-no ipiù dispoisti ta far-si dissaniguar-e. Inuitil-e sltare -a illu-min-a-r-e la figura ldi qiuesit’ucmo, tutti la conosco-no: veniamo senz’altro-, corne promesse, lall-Tepisodio. Parla Laginij-a (Dal reisocoinito s-tenegrafi-co): i«-Ml ono-ro idi dichiarar-e che mi iSe-rvirô délia mia li-nigiua madré, la «roata-, co-nosc-enid-o qu-esita meg-lio che l'Italiana, e penché -io, abbemchè iiütlriano, isono «ait-o -ed -educato in queista limgua. A scamiso idi -eqiuivo-ci d-ichiaro pure antecipatamemte, che coi mio proceldere io non -inl.'enid-o per «ulla1 pr-egiuidicar-e alla pret-ta italianità della -oispitailiisisima -Par-en-zo, «è di quanti albri sono italiaini nell Tâtri-a». (Legge -e pronunicia varie parole in lingua slava, che, non: -escendo quersto idiorna coimpreso dagli srt.e-nagrafi, -non possono ineppiur ripro-dorr-e. I deputati iburtti, meno gli c-n. Cri-sanaz, Sterk e Zamliidh abban-donano la sala; il puiblbliieo dà regni Ild'i disapp-rovazion-e, e si oidomo fo-r-f iti .rubnori). | Laginja. «Diohiaro mio sol-en-ne I I dov-e-r-e amziitiuütlo di prort-es-taire ener-, . gic-ame-mte icomtro i-1 prooedere della maggioramza di quasta e-oceisa , , Dieita provinciale. Ho n-elil-e mi.e ma-ni il res-oconlto stemografico della XI-I sediuita del 23 ortitobre 1869, in oui il depuitato on. Ravinik av-e-va dichiaralto d’aiveir idiritto di parlare la prdpria limgua, Che -era la slava, la quarte -eg-li conosceva maglio della Italiana'. Questo diriitito- fu- riconc-sciubo dalil’eccelisa ipr-eisidemza, e non comsita Ida quel protocollo che -gli oMo-reivoili depurtati fos-s-e,ro- lusicijd dalla sala. Cio e-ra inel 1869. Oggi siamo- rnje-1 188-3, quindi si igiuidichi il v-oistroprog-rasso- in questo Tiguardo». Ir-r-ederlt'iiÈ/.nio, ogniuno rioonoisce-rà. Si, l’-irredenltiismo di ieri -e di oggi, sempr-e lo- isiteaso. Fra le -alit-r-e icon-siideraiziomi iche ci veimgono- spontanée, v-oigliamo tfanne iuna -soila: è v-argagn-oso usare la ibamdi-era n-aizi-o-male per coprire ¡gli ispo-rchi -inrt-eres-si di ira gupipo di privilelg-iati. Lo i-rredemtiismo, qualoira non! si itratti di avvemltiuriisim-o viisionario, non è altro che l’-eispreissione' ldi qiu-eati in-,osi. ETTORE BATTESTIN Due anni ía apiparve nei giornali romani Tan,nuncio -cihe una (lilla cotí!,ni creí a le -cercava una dart-tilograf a. Sii p-re-sentarono circa 200 raga-z-ze. Durante ,1 a-tteisa, alcun-e rampe di scale cr.ollar.on-o sortto 1-1 pe-so causando numeróse vitóme. Da questo íatto é s-tato ¡realizzato il film «Roma ore 11», del quale presenitia-mo una scena: la ragazze in atiesa sulle scale. QUADRANTE ORIENTALE FACCIA TOSTA IN TECHNICOLOR Ne,11’ U.R.SjS., loirmai. le Beljsaikoiv non ha nessunis- scaimipanaile dei sacristi uf- ma -peraino ad ogni oonsi-se'trtimane dii -passiome non sima intenzione di abban- íioiadi. derazio-ne dei real! a-aippor- si icoutano. Ce n’è ipeT lut- donaire la idoilee poltrona II compagno Beljsakov ti esistenli in seno a quel-ti: -squiillano i -sacri bronzi minijisteiriale per q nal che non conosice mezze miau- la socie-tà, oignuno puo giu-della Pravda, ectheggi-a- 1-eitto dii ¡Proicuste, e que- re: ¡basta il mínimo aliar- dicaire .assi-stenido alia prono i ¡bronssetó delle cap- sto suo tenace attaccamen- me per fallo scattare con dez-ione di u-ñ qüklsiasi téil-pelle minori, e le eorse af- lo lo ha poftaitio ad esse- sacro fervore contro i cd- tatihd' dii' filírí ru'áfe'. '4,, fainmose al confessionale, i re un provato maestro nel- struttori del comunismo in ; ' t;,’ mea cu lipa, le recri- la teomica dello soaricaba- celluloide, rimproverando Tl ' TT A VIA. il ci» tn p a gn o minaizioni, ¡gli ató di fede ri-le. loro -tntito quamto fa della Béljsakoiv niuiané' ;uicor e di cointrizione non si La Pravda se la pren- cinematogra-fia ¡soviietica u- semipre ITncontraslato «sps-oontano. de — ¡come dii recente — no degli spebtacoli piü cialista» della cinemato-gpa- Dqpo dii che, crocéfisisi con le seeneggiature? Ec- squallidi e igrotitesebi del £¡a soi^tjica: in che eo-rid- gli uni, fíagellaiti gli a-ltri, c-o Beljsakav unirsi al oo- no-sbro tempo. • stano j-è ^ Teaj,j (<í,p.eé;¡a. gli isoa-mipatli si ¡ta-stano il ro ¡dei detrartitori, ¡trasfor- A ch,i vada ¡asorit-ta _ la 1Í!tá)) - flSsere ,c.q„torina, eolio con ¡soispiretti ¡di sol- marsi ¡con ammirevole ce- ¡decadienz-a ormai crónica , , ,- , , ... , i. i j • . , . . ¡i - , • to dagli st-aibiilimenti di llevo, ¡si rimetton-o an gpal- lenta -da impiültato m giu- del cinema rvissq, e chia- j • . ,, ... , la ;la cr-oioe -(servirá per la di.ee, scagionare il míniste- ro. Come nelle attuali ¡con- Proc ^ a U j! ¡!jS' prossima «stazione») e la ro ¡da -C-g-ni respo-nsaibilitá dizioni, sotto un regime ®Ja- “. . U¡Zbe'kistan, della proicesaione prosegne, sal- e partiré, laneia in resta, che non sopporta i-1 miini- Uruzija, ¡delta Jermenija e modianido le consuele lita- confio gli infelici autori mo ¡seostaimenito dagli sebe- delle altie rc.pitbbliuiu1 -nie a-1 ¡baffuto AltÍ9simo. da lu! stesso ispirati e con- mi ipropagandistici piü pa- non-russe, conlro -cui , _____ -aáMti^íí sigliati, subissamdoli con radoesali e balordi, fare questo fainigerato versipel- LA CAMPANA suona da ogni aorta d’aocuse. dell’arte ¡o del semplice le ai soaglia, sullo ¡tracce qualche temipo con porti- ¡Né questo camaleontico -buo-n guato (nel cinema co- della Pravda, con par-colare frequenza per jl esemiplare della fauna mo- me nel teatro, nella let-te- ¡tic-olare voluittà, sacrifican-eompagrto ¡Beljisaikov, mini- scovita esita a rinnegare ratura, nella scuiltura, .nel- doli sull’ara della ¡sua ¡pol-stro sometico per la cime- su due .piedi quanto il la pittura nella música) trona ministeriale, senza matografia. Ma, dn un mo« giomo ¡prima portava aille sia imipossibiile, è e-viden- troippo dispiacere -da pardo o inelP altro, la croco stelle, com’è il caso del te. Quanto di buono si te della oonfrateraitá raz-«lie -gli ¡viene preparata film «Onore Sportivo», da passa ¡produrre con di veto zista del Kremlino. ¡trova seimipre ¡un Barabba lui celebrato prima e scon- aprioristico non solo ¡ad ¡di ricambio. II compagno fessato pod, in seiguito alie ¡ognii indagine ¡psicológica, K. Trogloditi da Cagliari a Matera Nelle abitazioni scavate nel calcare poroso a Matera scende dai muri una specie di viscida patina, si forma cosí quell’ aria strana che sovrasta di continuo i „sassi“, come una specie di nebbia, gialliccia e sudicia - Quando qualcuno vuole allargare la propria spelonca.trova delle ossa di antenati, che finiscono al museo - In certi villaggi sardi di paglia mista a fango, la gente scappa all'avvicinarsi di un forestiero nel timore che sia 1’ agente delle tasse cusano e condannano le allucinazio-ni rivendicatorie e la política d’av-ventura del Governo De Gasperi. ■ Atbv (Al prasisi-mo ¡num-ero ¡la f-Mjs Matera, capoluogo della provincia emonima, corita 18.000 abitanti. Di quesli, due terzi, ossia 12.000 persone parí a 3000 famiglie, vivono in grotte. Queste specie di tañe nella rocela.al centro della «cittá» si chía-mano «sassi». II noto scrittore italiano Cario Levi ha descritto Matera ed i snoi «sassi» nel libro «Cristo H é fermato a Eboli». Ña andiamo oltre: nella «Gazzetta del Popolo» del 21. 9. 1951, Ugo Zatterin scri-veva: — Non si sa da quanti secoli questa gente viva una vita da trogloditi. Spesso, quando qualcuno, vuol allargare la propria spelonca, trova delle ossa degli avi, che finiscono al museo. Gli alloggi primiti-vi sono in parte cambiati con Tan-ciar del tempo, sicché ora le entrate sono chiuse da una párete muni-ta di porta, e addirittura di qual-che finestra sulla strada. Dall’altra carie non puó esservi alcuna finestra, essendo queste tañe profúnde tdívoUa anche 20 metri. Nella jnag-gior parte dei casi si tratta di un único vano, nel quale dimora Viniera famiglia. La stailla per il be-íiame, «che fa parte della famiglia», si trova nel vano comune_____- Non esiste acquedotto o canaliz-zazione, perció nessuna di queste spelonche possiede l’ombra di un impianto sanitario. Ogni sirada serve da canale per i rifiuti, che ven- €¿LE/D[)scOPI© La ¡poliizia mouvagese si -tirova in ámbanaiziZiO ¡perché non s-a come comunicare a ¡un -etvaso dal cancére che ha tu tito ¡il Idiribto di s.tar¡senle dn ¡liberta. ¡Prima ¡che ¡la fuig-a di co-stui veniisis-e ¡scofflerta, le auitorita ne avevano crdiihaifa ¡la scanceraeione. Ai r ripertuitl aúchiaimi a'ltlraversb la radio -e ■ la1 sitam/pa l’evaso non -ri-s¡poim¿)>, cre/detKto evidenitemien-be che si tratta di un itru-cco per ríac-ciuffarlo. Un bi.ologo londinese è ghiotto di diversi inseti dtquàtici. Qunado non Kirova di quesli, egli si accon-tenta di cavcullette, larve e ragni. — Ho provato anche i ragni inglpsi — ha detto in una riunione di specialisti per l’alimentazione, — ma questa specie è troppo piccola e in quanto al gusto molto inferiore a quella di egri ragni delVEstremo Oriente. La caigna di un agricaltore di Li-sibona ha allavato un porcellino, ri-trovato ¡sul mar,gime di ¡una filtrada sertza la. soro-fa. La nota cantante negra Joséphine Baker ha pre:[enit\ato una protesta agli S. U. per le discrlmina-zicñli razzidli nei confonti dei negri. Nella stessd occasione ha accusato il direttorp di un giornale americano di gver svisato le intenzioni di und sua precedente, analoga, protesta. ' '■ ■ I recin'ti di fil di ferro a'trtraver-scHi da co-rrente e’.it-trica non ivaigo-no a fe-rma-re le pecore. Infatti, 11 -loro manto di lana aigisc-e d-a iisola-tore. * Un ferroviere londinese ha tróvate un ingegnoso sistema per cal-colq.U b combinare qualunque ac-cordo musicale in brevissimo tempo. L’inventore ha detto che se Ciajkowski e Chop-n fossero stati a conoscenza del suo método, ó-vrebbero certamÿr.ifte composto piu opere. (Se nv i,z io Jiuigcpress) La rivoluzi-one id’o-ttcibre, nonosta.mt-e bui'.iti i su-o-i i-c>mici, .n-oncKtar.he la Iburoicraizia coin-trorivo-luZioniaria isciv.ieitic-a, Che ha sfrurttato per il -pro-prió itornacon-to e ¡per i ¡sluoi iprivilegl -egoiiisitlci il ¡san'gue, ¡i ¡sacrifici e lo erotismo, nonastante itutito -ció ¡la -Rivoliuizio-n-e d’oibtob.te significa e signifi-¡clherá B-emlpre ila prima grandiosa vitltoria del proletariaio -in ¡un s-ol-o e granid-e paese, isiignifich'eirá ¡sarrapr-e ríniizio idiell’epo'ca del sociaUsino. (dal discorso celebrativo di Milovan Djilas al VI Congresso del P.C.J.) Il Húsito- ieah& GIORGIO DANDIN DI MOLIERE La compagnia di ¡prosa del nostro teatro inizierà proslsimamente; la nuova étagions con u;n claslsiiico di Molière: «Giorgio Dcindin». Giovan Battisrta Poqueliin, detto Moliièr-e, «aoqiue -a Pariigi nel gen-jiaio. 1622 e raipprelsenlto, par il suo tempo, uno idagîli spiriti più liberi che Tumaniità del XVII isacolo pes-sadesse. Nelle sue comimeidie,, eg’i ha lasciarto ¡un quadro inicisilvo delle condizioini Bociarti di allora. Vi ¡si nota aniche un audace sipiriito di rwol-t,a oontro l’oppreissione delrt’ar.isrto-crazia e del clero. E’ necaslsario ril-avare che Mo'i.ère . non è mai arrivaito, né poteva arri-varé, a ¡scoprire la radic-e del male ch-e -aÆfligig-eva il isistema sociale rii allotrà. ¡EgU ved-eva iso-litanito i v'izi ed i difetlti dei co-rroitti fav-oiriiti dalla sonte, ma mon è .giura-bo ¡de-1 rtiubto a denuidar-e l’initima essenza di quella société. Perô è i-nnegabile che co« le sue accuse ha ¡gioVa.to alla causa -umana, .preicedenidio -ainlzi in un icento- qu-al ¡modo i igrandi en-ciclopedisti, ch-e ¡crearono ¡le basi ideotogiidhe del lilberalismo e della fiutura socielté toorghase, m-eMa q-uale i-n iseiguilto isi .svüuippava il proleia-ria*o. Molière rimaslt-o orfano della madré a 10 anni -e senza atouma guida, vaga pe'r le strad-e di Parigi. Le rEippcGÉMlazi-oni ¡di farse e scene corniche, date Ida buiffani per le piazze lo eiîitaisiano. A 14 anni lo- inc-o-ntra Gais-sanldi -e lo- ¡guida agili isituiii. E’ prqprio in iqiuesti anni içhe lo Epirlto rilbcfie ciel igioivani-ssimo Molière si volige al 'te-ai‘jr.0'. Il isuo iteartro non puô -eisis-ere ch-e -iccmico. Ainic-he nei mem-enti di dol-ore, qiuanldo- il dram-ma -umano è ¡più isemitiito, egli è portât» a seirvirsi della c-om-iciità, cento reltciggio e -ricordo dei -buiffio-ni ¡nielle piazze della -sua P-arigi. O-gn-i do-lore è riitorto ¡n-e’la ismorfia ¡de-1 ri:so cmaro e saitirico che increi:ipa il lab-bro dei suoi personaggi vit'.ime di un’ingiU'ïtLzia sociale. Cosi in Giorgio Dandin, che ¡è for-se il lavoro , socialmente ipiù m-a'turo. Teatro difif.icil-e ¡qu-ello idel -Molière, ispeicie pèr l'init-eripr-etazio-nie dei ¡ca-raititeri ¡cihe in-elTasisiem-e deb-bono ¡reigigere la ¡trama ¡centrale, -in-tessiuità di ispunti is-ociaii. S-on-o -anico-r.a -i part'iiciolari caratiteri a manit-e-nere vivo to sipirito della ¡«¡c'mm-e-dia deU'arte», forma ¡sitreititamenie le-gElta ¡al teatro mole-riano. Molière ha lasciaito ideitlto «elle ¡sue oper-e ¡chie al T-eaitro si va' pe.r iisitiui-rci, Idiver-tenidoci. N-oi .tenlt-er-e-mo di riuscirc-i allitrav-erso quella forma iche crediaim-o isia più gradirta ai no,airi qpe'itatori. FRANCO DESIMONE gono semplicemenie gettati davahii aile porte e il tutto pci, con la pi:g-gia, corre e va a fermarsi in fondo alla città, nellu campagne, dove si leva un lezzo tremendo che fa distinguere Matera. Nelle abitazioni scavate nel calcare poroso, scende dai muri una s¡fecie di viscida pati- na. Si forma cosi quell’aria vizi ti che sovrasta di continuo i sassi», a.)ne una specie di nebbia, gialliccia e sudicia. Nemmeno per le bestie L’ultimo censimento ha registra-to 2997 simili abitazioni. Circa dltri 660 alloggi sono al disótto del livel-lo della strada. Passando si possono scorgere grate simili a quelle che di solito coprono le aperture della canalizzazione. Sono lo «finestre». Zatterin scrive che in qugsti «alloggi» il contadino piemontese e ve-nezia.no non i'ervebbc némm.eno le vacche o i cavalli. La gente usa sedersi durante il giorno dinanzi aile grotte, ma anche all’aperto dominano {il ¡iuridume, i rifiuti e le mosche, cite sembra si citrino dei bdmbini, Un giorna-lista, che a Matera stava indagando sulle orribili condizioni igieniche, ín.seguito a una sua corrispondenza veniva cacciato d’autorità dal luogo per aver «provocato il „ disordine nella città». Qui non esiste il cittadino, ma un insieme di indivilni-, guardati con sospetto dai carabinieri. .1 funzic-nari ctjmunali tuttavia pretendono ugualmente che questi poveretti pa-ghino le tasse. Mussolini in una sua visita alla città aveva deito: «Disapprovo di non icssere stao informato prima della situazione a Matera. Voglio che la cosa si muti alla maniera fascista, immediatamente!» Ma anche De Gasperi, alcuni mesi fa, ha trovato la stessa situazione, ed ha versato due lacrime «sincere». 12 mila uomini continuano a vivere in spelonche da trogloii.i. Silvio Negro, nel «Corriere della Sera» del 7. 2. 1952, scrive in un reportage dalla Lucania: «Sia chiaro perô che i famosissi-mi sassi d.i Matera non sono affat-to le peggiori abitazioni umane di questa parte dello stivalh itálico. Puô crederlo chi scende dal vago-ne-fetto a Ferrandina, giungendo di-rettamente da Roma o da Milano e, fatta una corsa qui, subito ri-prende il treno. Ma chi viene da Isola Capo Rizzuto ,o chi ha visítalo certi sotterranei di Andria, puô dire che ci sono abitazioni peggiori dei «sassi» di Matera, che questi ultimi anzi nonostante la loro umi-dità e la mancanza di sole e di luce, hanno àlei punti di vantaggio sul più squallido tipo di casa con-tadina del Meridione, costruila sia pure in mattoni, ma formato da un único piccolo vano che serve a tutti gli usi, compreso quello di stalle per gH amimali da lavoro e da cor-iile. Qui almeno il vano, quando è único, di solito è ampio e con nic-chie laterali». Silvio Negro parla quindi aperta-mente delle «abitazioni trogloditi-che», esistienti e a Matera e in altr]e località del Meridione da lui visita-to. E’ necessario rüepare che nelle caverne a Matera si ¡iusïïsguono m.olie epidemie, che mietono in primo luego i bambini». Lsé epidemie fantio villime in massa Cià significa che dall’epidemie muoiono in primo luogo i bambini, e gli adulti meno. Owero, quegli e-iementi che riescono a sopravvive-re al periodo infantile, hanno in se tanta energía vitale che più tardi possono superare le meno gravi epidemia. Il Negro dice di «una certa immunità» contro le infezioni in quelli che superano Vinfanzii. Tuttavia Matera ha la massima percentuale di mortalüà infantile in Italia. II popolo non si préoccupa di q festi decessi in massa, «perché ci sono sempre stati». Non ha scopo — inlende dire nel suo articolo Silvio Negro — cl-struire case per questa gente, far-li trasferi,*; da Matera ed altri cen-tri simili nelle zone agricole, poi-chè essi non intendono abbandona-re le spelonche, i loro «sassi». Ci sono abituati.... Lasciateli in pace! Mancava soltanto che aggiunpes-se: Combatiste piuttosto ulteriormente per la «liberazione di Tries-}' e la civilizzazione della Somalia». L’a utore del famoso libro «Cristo lermato a Eboli», Cario Levi, pubblicava alcuni mesi fa su «L’I -lustrazione Italiana» il reportage «Viaggio in Sardegna». Descrivendo Cagliari, .egli ha affermato che mol-te famiglie abita-no in caverne, cerne a Roma in víale Tiziano, ai pie-di del Parioli, o dietro al Campido-glio. Ma le caverç a Cagliari sono più impressionanti di quelle remane, e forse più vecchie. di quelVe di Matera. Ve ne sono oltre il Buori Camming (le carcieri), sulla colli-netia pietrosa che si eleva al di sopra del quartiere operaio di S.A-vendrace. La collina è perforata in vari punti, bruciata dal sole; uomini e donne si sono rHirati nelle buche, come gli eremiti a Tebe. Anche il «teatro romano», con le sue grandi scalinate di pietra, brulica come un alveare di uomini. Uomini lopi a Cagliari Attraverso la collina si possono incontrare, sp.esso del resto, delle conche. Sono segnatá da númeri: civici come al quartiere Flavio di Roma. «Siamo numerati per non perderci!» ha gridato una ragazza al Levi che stava osservandola. Su di una porta stanno appesi i simba li della monarchia e del neofa-smo. In essi credono gli uomini delle tañe. Più in là la terra si apriva ull’improvviso e dei ragazzini n\s u-.scivano come talpe. Anche Riccardo Longone ha pub-blicato un servizio sulla Sardegna. Ha visitato la provincia di Nuoro, la cittá e i paesi che la circondano. Egli ha scritto che in qiiisti paesi solo le persone piü agíate dormo.no in un letto, mentre il nórmale gia-ciglio della popolazione sarebbe la térra nuda. Abitazioni di fango I paesi di Onifai, Irgoli RED (Umago): Pavlovié, Smo-ljo, Goluhovic, Dodig, Tesovic, Mi-lojikovc, Kornjaik. Boskovic, Krstovjc, Kararnikic, Paunovic. ARBITRO: Kravauja. MARCATORI: Al 28’ Krstovic su rigore, al 35’ Saj in II su rigore, al 20’ Hornjak, al 26’ ;Sajin II. ■ :.l ■ i. V- . > ■ . ¡ Su un terreno ehe certámente non si puó pa.ragonare ad un catnipo di calcio, abhiamo ieri assistito ad una sorpresa, cioé alia división« dei pun-ti ira le squadre del Verteneglio e dell’Odred di Umago. Poehi erano coloro ehe prevedevano un rieultato equo, ma il Verteneglio, eon 1.a sua squadra comiposta essenzlalmienite da gioivani guidati dall’onnipresenite Millo, ha imposto agli avVersari la pro-« pria tattica, giocando prevalcnte¡men-te sul ooutropiede. Nelle file dell’Odred iuvece ieri regnava alquanto nervosismo e. tutti quanti si perdevano in giochetti seonclnsionati ed in esi-bizionasmi che non frnttavtno nulla. Presi singularmente i gioeatori dell’Odred-sono dégli ottimi palleggia-tori, padroni assoluti della palla, ma, in quanto all’assiemie di squadra, la-sciano, a desiderare. L’inizio é veloce e l’attaeco dell’Odred porta súbito lo seompiglio raell’area avversaria ehe e difesa a denti stretti. Dnpo reitera ti attaeohi e calci d’angolo contro il Vertene-glio l’Odred finalmente passa su un’azione in -linea, alia qnale parte-cipa tutto l’attaceo; la palla viagigia verso l’ala sinistra ehie tira fortemen-te in porta, Bemardis ferma il pal-lone con le mani e 1’arb.itro non esi-ta a concederé il calcio di rigoire ehe viene tramutato da Krstovic. Al 35’ é il Verteneglio a fruiré dalla mas-sima punizione per un fallo di Do- RICONFERMATO L'OTTIMO STATO DI FORMA DEGLI ISOLANI ISOLA ■ SLOGA 7-1 (3- , ISOLA: Moiscglitii, Benvenuti, Da-gfiy 'Piuigliese, Delise, Gruber, Ul-•cigraii, ¡Zaro, Degraesi, Ettínvertuiti e Dudine. SLOGA: Mirar, iMiligolič, Le ñafié, Tič, Furlan, Vukabekié, Dekič, Kraška, Ansié, Kočevar II. Ariibitro: Simič, Noílt: Giornaita di sole, terreno Mirneciodevole, Spettatori circa mille: 'Angoli 4 a favore ctello Sloga e 2 ai favore dellTsola: Marcatori: Al 1’ Benvenuti, al 4’ Degra&si e al 25’ Benvenuti, nel I. ehrrtpo: Benvenuti al 3’, Ulcigrai al 20’, Benvienuti al 30’, Arsič, su calcio di rigore, al 40’ e Degrassi al 42’ dal II. temtpo. L’uniorje è rltornata alla viítcuia Eiuî campi «Sterni riconfermando ii suo abt'uale ottimo stato di forma: L’undici isolano, sotto la continua &pihta del quadrilaterp, ha giocato iimpeocalbilmerflt in ogni ileparto. tDultti bene. deirisolá, menitre della Síaga si sono distimti: Ansié, Dekié e Kočevar il. Al fischio d’iniizio l’Isola parte in vetacitá e gia al 1’ Benvenuti, su azionlt di linea, rnsacica imparatoil-mente. Continua l’a preasione ¡solana e al 4’ é Dragi e al 25’ Benvenuti a portare nuovamente in van-taggio la propria squadra. iNlella ripresa, la stessa música, suonaAa dagli isolani nel campo dc.l-lo Sloga. Al 3’ i tifosi lubianlesi del-lo Sloga devono .inighio.tltiré un altro boccone amaro ad opera di Benvenuti, imbetccato da Degrasisi. Se-guóno due- ibelíe uscite di Mosculin e il goal di Ulcigrai al 20’ che sírut- ta un’ocicasione sorta in una mi-schia su. calcio d’amgolo. •Gli azzurri isolani fauno aOcade-mia e ipervenlgono nuovmente alia segnalhura al 30’. Al 40’ ArsiS, su calcio di rigore, segna il punto della. toandilera-. Untennesima incursio-ne degli azzurri viene tramutata da Dagratssi al 43’ nella sel ama rete isolana. Ottimo Barbitraggio di Simic. Ginnasio Sloveno - Ginnasio Italiano 70 a 65 A Capodistria si è disputato un’in-coiitro di atlética leggera fra le Bjap-presenitative del Ginnasio Italiano e del Gininaslo Sloveno. L’incontro, che é stato comhattutr9sjmo e incerto, è fetal o vámto dal Ginnasio Sloveno eon íeggerd divaxio di punti: 70 a 65. Eco o i risultati delle gare : Ma s c h i 1 i : 100 m. p.: 1. (a pari mérito) Per-tot (Ginn. Slov.) è Giasetti (Ginn. Ital.), in 12”5; 2. Brian (Ginn. Sl.). 400 m. p.: 1. Vatovec Ivo, 1’0”5 (Ginn. Sl.); 2. Kaligarič, 1’3” (Ginn. Slovi). lOCO m.: 1. Pertot, 3’10” (Ginnasio (Slov.); 2. Venturini, 3’11”5 (Ginn. Slov.). 1 Slaffetta Svedôse: 1. Ginnasio Sloveno (Vatovec, Kaligarič, Pertot e Brian); 2. Ginnasio Italian» (Bolls, Pardo, Giasetti e Salvador). Salto in alto: 1. Cernivani Luciano, 1,50 (Ginn. ItaJi.); 2. G ¡olio, 1,50 (Ginn. Ital.). , Salto in iungo: 1. Giasetti, 5,40 (Ginn. Ital.); 2. Cernivani, 5,28 (Ginnasio Ital.). Peso (kg 4): 1. Vatovec Ivo, 14,71 (Ginn. Slov.); 2. Kriimančič 12,79 (Ginu. Slov.). Giavellotto: 1. Koamina, 33,40 m. (Ginn. Slov.); 2. Križmiančič 33,39 (Gihn. Slov.). Disco: 1. Kriimiamolč 30,11 (Ginn. Slov.); 2. Kocjančič (Ginn. Ital.). Femminili : 80 m. p.: I. Porro Edida, 11” 4 (Ginn. Ital.); 2. Codilia, 12”1 (Ginn. Ital.). 200 m. p.: 1. Porro Edda, 30” 2 (Ginn. Ital.); 2. Codilia, 31” 8 (Ginn. Ital.). Salto in alto: 1. Luis Aurelia, 1,20 (Ginn. Ital.); 2. Jakomin Maria, 1,15 (Ginri. Slov.). Salto in lungo: 1. Perini, 3,90 (Ginn. Ital.); 2. Porro, 3,88 (Ginn. Ital.). Peso (kg 3): 1. Križman, 8,11 m. (Ginn. Slov.); 2. Hribovšek (Ginn. Slov.). 8. GIORNATA DEL CAMPIONATO ITALIANO CALCIO - SERIE Mezzo insuccesso Interno della Tnestlna Giornala dei pareggi e delle gran-di firme Tottava idel campionato italiano di calcio. Infatti ben sei delle nove partite sono termínate con un risultato di iparitá. Nelle rimanenti tre, le grandi del campionato hanno raeimolato altri due punti, staccan-do'SÍ cosí riettamente dalle immediate inseguitrici. La sorpresa piii importante della giórnata ¿ venuta pero da Roma, do-ye la -capolista ¿ stata bloccata sul pgreggip dallgvgombattiva compagine lriuÍMig.,Brulitaj» fallosa partita (ben tre calci di, rigore, due a favore della Roma ed uno cointro). A causa del mezzo sin a eco, la Roma, dopo selle giornate di dominio, ha perso il pri-mato in clasisifica,. soffiato dall’Inter- n.azirinale, itiscila vittoriosa dallo sta-dio di Ferrara grazie ad una rete se-gnata su azione personal«, a nove tóiinuti dalla fine, da Skoglund, in una partita piuttosto equilibrata e veloce. Nell’ineontro istracittadino di Tormo ®i é autorevolmente imposta, cóm’érá d«l reato nelle previsioni, la Juventuj, che é andata in vataggio nel primo teinpo con una rete di John Ilainsen. Nella riipresa la Juve ha seignato aitre tre volte, mentre il Torino riuseiva a setgnare la rete della bandiera al 20’ cqu Maltrasio, Ancor piiisecca e convincente Ja vilitória del Milan nei' CoafriMití di una Pro Patria, che lia il grande mérito di avúr sapulo tener testa all’av-veraario nel primo ‘tempo. Nella ri- I RISULTATI Atalanta —; La-zio 0:0 J-uventuS —- Torino 4:1 : Milan —- Pro Patria 4:0 Na-poli —- Palermo 0:0 Novara —Boloigna 2:2 Roma —-U-dilnese 2:2 Samp-cloria — Como 1:1 nternazionale — -Spal 1:0 Triestina — Florentina 1:1 LA CLASSIFICA luternazionale punti 14, Juventus e Roma 13, Milan 11, Lazio 10, Bologna e Fiorentina 9, Napoli e Udiiniese 8, Atalanta, Torino e Pro Patria 7, Spal, Como, Triestina e Novara 5, Palermo e Sampdoria 4. presa pero a nulla sono valsi gli sfor-i dei difensori ospiti perohe, prima Liedliolm, poi Nordhal ed infine due volte Burini, sono riusciti a violare la jporta. Dopo qualohe bella prova positiva e convineenle la Trieatina e ricaduta nuovamente in un mezzo insuccesso interim, non avendo potato andare oltrc uu pareggio ncl confrqnto che domenica l’ha vista impegnata ucn la Fiorentina. Dopo aver ebiuso il pTimo tempo a reti inviolate, la Tric-stima riusciva a portarsi in yantag-gio al 1’ della ripresa con una rete di Curlii. Non ipa9savario pero cinque minuti che la Fiorentina ¡pareggiava con Beltrandi. Al'tra partita con due calici di rigore, entrambi realizzati, e stata quslila di Novara fra Bologna e Novara. Risultato comunqUe giusto, ehe riqpecohia ¡VqiiiBhrio di valori visto in camipo. RegoJari i risultati di Bergamo e Como mentre continua a stapire il NBjjioii, ehe non riesce piu a vincere una partita ed a segnare, malgrado i cento milioni spesi per il famoso J eepson. dig, ehe si sostituisoe al portiere e ferma il palione, mentre sta vareando las linea fatale. Nel secondo tempo la fisión omi a del gioco non camibia ed, al 20’, l’Odred segna nuovamente con Kornjak ChS riprende a due metri dalla porta una reapinta difettosa dii Fernetti. Sei minuti piu tardi, Sajin II sfwgge al proprio guardiano, mettendo in rete imparabilmente e pareggiando cosí le sort! delll’incontro. Vana é l’offensiva scatenata negli ultimi mi-nutj dall’Odred, ohe cerca imvano di paísárT a tatti i coatí,-ma il fischio finale inehioda ambedue le squadre splla paritá che, a nostro giudizio, é il Tisultato piii esatto di questa scialha contesa. Pino Aurora;-Umago 3-1 (2-1) COM UN IC A TO DELLA COMMISSION TECNICA La ‘Cammissicne Tecnica della Botitolega calciistica di Capoidistria ha emanalo il sieguente eomunl'caito auiglii incontri della II igiornata di caimlpionaito. diisiputaiti il 2 novembre c.a. OMOLOGAZIONI: Aurora — Cit-tanova 12-0, Buie — Odred 3-4. Saline •— Piyano 0-2, Umago —- Isola 3-0 pf.; Jadran - Partizan omolaga zione ninViata par aocertamenfi. PUNIZIONI: Zaro Giuise.ppe ,dsd C. S. Saline, una giornata di squa’i-fica pier av;e.r calpito intenizional-menite un awersario. Coisitanzo Slellio, del C.S. Saline amtnonizione pe.r protesta eontro le deo’sioni delBarbitTO. Giro ciclistico del Meridione Sabato è partito da Napoli il giro ciclistico del Meridione italiano. La primiâ' tappa è i'ftata vinta da Fausto iCoppi, che ha ibattuto in volata un gruppetto di sei corridori. Ieri ;si è ©volta Ja iseconida (tappa a- cronometro, a ¡squadre. La vittoria è arrisa pur'e questa volta alia .squadra della Blanchi formata da Cçippi, Gismondi e Carrea1. Ondine 'di 1 ¡arrivo della seconda1 tappa ¡Foggia-iBari di km 126: DBianchi áni:2 ore 56’18”, 2)Legna-no a 1’54”, 3)G,anma a 2’20”, 4)A-tala a 4’26”, 5)¡Banítali a 5’20”. CJasisifioa generale: l)Cappi in 8 ore 00’46”, :2)Minardi a: 1’54”, 3) Ma-gni, 4) Astrua, 6)Fornara. UMAjGOíi.Nhvaaco.ÍBfernie, Lériar- ; dulzizi I, Boise, Lenardtizzi If, Da-gri, Sordomaéco, Uenarduzzi III, G¡-raldi, Smilovic, Bose II. ¡AURORA: Dobrigna. Perini, San-tihs Faveiníto, Mele, Váttovani, Sa-badin, Notríbedo, Srihiaivon, Valenti, Zetto. ■■ '■/ Arbitro: Amiodeo. L’Aurora e passaita puré in quel di Umago, vincendo una partita ac-ceis¡a e tirata isino all’ultimo. II gioco é stato piuittcBto duro con vicen-dtevoli isoamibi di colpl. Le reti ca-poidilsitriane sono scatiurilte da sit.Ua-Ziani foirtuno&e, me no da aizi oni combínate, in q¡ua.nto il gióco cistriu-zionisttieo di st-retto falloinametoto, praticaHb idagli umaghesi, ha iimpe-dito .uh gioco técnico. In ogni moldo, il dlvario di classe é ben yialbile « quariti hanno as-siBitito alia partita se ne son resi tonto. L’Aurora é Ja squadra da batitere di quasto campionato. Dell’Aurora i miigliori sono atati: Zef.ito, autore di tñtSé e tre le reti, ¡Sehiavon, Valenti e Norbe-do, seniza düifteniticare il solito San-' tin. Fra i giocaitori .uynagWasi, ha fa-vorevolmente impressionato Dagri. L’arbitraggio di Amo, non é ©tato sceyro di pécche. Ed eicco la cronaca: Al primo minuto di -gioco la rete espodistriana -corre un Ibrutto pe-riteolo. E’ Sadomaoco clhfe, scatitan-do fra itenzini. sitrovaa ítlu per -A pom 'Dabrigna, ma ¡un attimo d’in-terteiziza igli fá perdere Boccasione, che avrabtoe forse potiuto -influiré sul -risultato. Dopo- qua'che azione alterna, l’Aurora 'si -distende alio attacco, ma la solida difesa lócale libera. La traversa1 si scsM-tuisce a No-vac-co e respinjge un ¡tiro di Schia-vo-n. Al 13’ pero su azione di cón-tropi-eide, i '.lc-cali pervengono a rea-lilzizare la reAe. Su calcio pialzzato dal limite, Gi-raildi l&scia partiré un bolide che fá rámahere ,-di sasso Dobrigna. Im-baldaniziti ¡tal succes-so, gli umaghesi cercano di radfdoppiare il van-taggio ancora con Zetto. No-vacco, libera. Al 21’, .per un evidente fallo di ¡mano di. Bo-se in¡ area, [’arbitro concede un. rigore. reaJizzato da Zetito, Al 23 ’ l’Aurora passa in van-taggio a ricota can Zetto,' Novacco, che . aveva ajbiboizzato la parata, lasóla fugigire la sfera d'i cnoio, che rotola lentamente nel sueco. Sul. 2-1 -si chiudé 1,1 primo tempo. Nella ripresa il gioco mantiene la fisonomía clel primo tempo. La única cosa be-lla é isfcata la terza rete ¡di Zeititp -che, a nostro pariere, é -r-egolalre, . (benché i giocafori ed il pubb’.ico umaghese sostengono il contrario. ; An¡zi, c’é ,da fare un appur.to 6ia-al pritibli-.-o (che ¡ntl super-itifo sportivo, ¡scaigliava pietre co-nrtro l’ar-bi-tro e i igiocatori capodistriani) che agli -a-tleti delBUmago, ehe di-fettano molto de.1 semso di autodisciplina. , PIRANO - MOMIANO 10-0 PIRANO: Bartollt, Contenito, Ros-so, Erneisfini, Dudin-e, Bonif-acio, Tamaro, Sa-ntoimarco, Razza, Da,pretita, Segala. MOMIANO: iScaimarella, An-dre-asič II, Andreasič I, Borin, G.ianol-la I, -Gianolla III, Jelič, Gianio-lla II, Pelin, Dj-urdjevič. Arbifro: Schiarvoo. Ija- sguadra piran-ese ha travolto la necpromoiisa Momiano satto una valan-ga di reti. La sguadra locale ha fa-tto il giooo del .gat-to con il topo con gli ospiti, -la -aui compagi-ri-e difetta ancor.a di gioco d’assie-me e di forza morale. Del Pi-rano poco da dire. II ri-sultajtp rispecchia «hiaramente qua-1-e -s-ia -la 1-evatur.a tecnica di guesita ¡squadira, ch-e, assi,eme alBAurora, alBOdreid «d allo Jadran dovrebbe s e nize dMbbio far parite diel guartetto-di testa. JADRAN - GITTANOVA 6-1 CITTANOVA: Slabile. . Filipa«, Ráidisldkft, Urbftc, Radih, 'Zacehi- ‘ gna, Višentin, Sain, Pavat, Poacec-¡ co, Cadenaro. JADRAN: Gregorič, Bolčič, filar-tok, Obad, Vatovec, Tolškan, Gregorič I, Bertok II, Gregorič III, Prašnikar. Arbitro: Suplina. Marcaori: Nel primo tempo: al 34’ Gregorič IH, al 35’ e al 37’ Prašnikar. ¡Nella ripresa: al 2Q’ Gregorič IH, al 29’ e al 30’ Gregorič II, al .44’ Radislovič. Giá \dalBinizio idell’inconitro, lo Jadran, ha aisisurltte iie redini del gioco e l.e ha - man-tenute sino, alia fine. Dei gioeatori d-eílo Jadran, il miglio-re ® stato Gregorič III, che, con palssagigi caliibrati al millimetro, ha reso passibile Bintreccio di toel-Ke aizioni. Pure l’ala siniiatra Prašnikar ha mostrato un gio-co di ottiima fat-tura. In complesso -si acce-r-ta ne!i> Jadran -la mapca-niza di un gioco d’assieme, poiohé ira reparto e re-panto , di tanto in .tanto, si rileva la mancaniza di co-nitaltito, il che potra in¡ . awveniire n-uo-cerie alia1 squadra. i La squadra del Cittanova é dótala di gioivani, che hanno si una pas-sione spiecata ¡per lo. sport della palla di cualo, ,m-a dif-ettano di pre-parazio-n-e -técnica Con un lavoró assidiuo, la ©qu-adra- dovrebbe usci-ne dalla situaizione in cui aíltual-mente ¡si trova. Z. Z. LE PARTITE DI DOMENICA Domenica prossima, quar-ta gior-nata del campionato di calcio della so-titolega di ¡Capodiis-tria si dis.pu-teranno i isetguenti i-nconiiri: Verteneglio - Aurora - del. -Gigante Jadran - U-mago - dlel. Ziv-eic Saline - -Cititanova - .dial. Tómasin, Proleter - Momiano - del. Prjon Bufe - Pirano - del. Škerjanc Odred - I-sola -del. - Ba-rak PER L'INCONTRO CALCISTICO INGHILTERRA - CONTINENTE Ernest Stojaispa! (il mi.gliore at-tac-cánte della riaizlonale aristriaca, d-opo iil fenómeno ,Sindiciar) in una iritervista conce-sisa a Zvone Mornar, cojlaboratore ¡della «Sportska Panorama» di Zagabria, ha espresso il suo parere -sulla coimposlzion-e delBundici deilla raippreEtentativa continenltta-l-e che nel proas imo au-tunno incon-trerá la sguadra inglese, in occasione del 90° ann-iversa--rió della FIFA (Fedíerazione caléis-tica inite-rnazianale). Secondo Stojaspal, l’áittuale mi-gliore formazlone sareibfoe la se-guenite: Pof-tiere: Zíe-man (Austria): terzi-ni: Cervato (-Etalia) e Marche (Francia); mediani: Caj-kowski (Jugoslavia-), Loran/t (Ungheria) oppu-r-e Ocvirk -Austria), Banifaci (Francia); avaniti Budai II (Uugheria), Puskas (Unigharia), No-rdhal (S-ve-zia-Italia), -Bobek (Jugoslavia), Ze-bec (Jugoslavia). Sarebtíero perció tre unigheiresi, tre jugoslavi, due fraricasi, un ítaiiário-, uño sv-e-áese e uno o ¡due austriaici. La maggiior dlffieoltá, se-corido Batteta austríaco, saiiebbe opiposta dall’attuale catti-vo grado di forma dei terzini destri dispoinibili: Buzan/sky, Gianassi, fíitankoviic, Ro-ekl, Retrt-er, e Bentucelli. Puó dar-si che le coste mig-liorino ed ai-tora alBincaricato- di formare la rap-presentativ-a continentale -non do-vretobe- esser-e diifficil-e la sceita. L’opinione di Stojaspa-l é ch)e la squadra inglese sará -battiuta, poic-hé a Higfoury (lo s-tadii-o di Londra) so-no ¡sinoira uscífe inde-nni le rappre-senita-tiv-e di Jugoslavia, Francia ed Austria, ch-e - poitevano anche vin-ciére, quirudi a urna rappresenta-tiva, forma-ta dai ¡miigllori calciatori conitinentali, che- abbia avuto un severo allename.njto ed i cui gio-ca--to-ri abbiano tr-ovato il gioco di assieme, non dov-rebbe eslser-e dif-ficilfe batiere la ¡squadra inglese. LA VITTORIA DI EISENHOWER (Cotinuazlope dalla 1 pagina) nella 'esiaeniza di ri-nnovamenlo es-pressa dal .popolo americano, nella mancata eon-cliusiane della -tregua in Corea e inttiLne nella pteUsanaUtá del - canidi-dato ¡de.i -repubblicani. Se questi hanno- vinto lo debbonio adEi-senhower-, ii qualle ha ¡s aputo man-tenere tina propria caratiteriistica política, dif-fer-erazianidosi in qualche modo dalla v-eoohia g-uandia del par-tito, neorísolazioniata In política esi tera e reazioflaria ift polínica inter- na. In che misüra il riuovo presidente degli Sta ti Unití sapra mante-nensi. indi penden, te rispe tto ai Taf-t e ai Mac Arithur, ai seguaci delle teoría re-azionaria della ¡guerra preventiva, isaprá imporre la questi una sos-tanziale cbntinuazione delta attiuale potiltica estera' dei deimo-craticii, vale a dire in chle misura Isaprá riispondere alie aspettatlve del popolo americano che lo ha e--lertito, é cosa cMe si vedrá in futuro. Ad1 agni modo , non vi é dubbio che lteleiziome di Eiisenhow'er ha su'scitato serie preoocupaizioni sia ■ aff’intebno degli Salí Unilti, che ¡'fra gli1 alleati degli americatii I sindacati ame-ricam, che avevanr. Stevenson, non hanno fatto misten ro del toro malumore. I rappresen-tanti sindacati statun'tensi -hanno d-atito .chiaTamente che la vittoria di Eisenh-oweT é un duro colpo per la classe opera i a amlericana che proprio tra ¡i .repubblicani ha i suoi mag-gibri nemi-ci. EisCnhower allá Casa Blanca significa la fine del New Deal di Rposévelt, la fine della política sociale dei demnocraitici e 11 ritorno al veechio liberalismo a -favore del grosso capitaJe. Neglii ambienti ufficiali oociden-tali la vittoria repubblicana viene cammentata -con -espressioni di spe-ranza ntella con|tlinuaizione dell’at-ituale política d-ei demoeratici, basa-ta sulla solidairittá atlántica, sugli aiuti militari ed econ-omici ai paes-i ailea-ti e sugli aiuti ai paos i poco isv-iluppati: T-ali ¡speranze sono fon-date sul faltito che l’ex comandante -atlántico é -un profondo conoscitore delle questioni e de-ll-e situazioni europee. La ma-ggior parte dei com-mentatori e degli uomini poli-tici non condivido.no pteró l’oittímiismo d-ei circoli ufficiali. Significativo é il comm-ento ¡del leader soeial-de-mocratico ¡italiano Saragat: «La sconíitta dei democra-tici — egli ha detto — é un grave colpo per la -política di soiidarietá internaziona-le. Le conaéguenize di quitsita iscon-fitta si faranno presto sen-tire». II laburista Davies ha affeiimato: «E’ un risultato catastrófico, il q-uale pqtrebbe -tra ¡l’al'tro acc r esce re la d¡nf.luen|za dei cinonnazionalisti Su Washington circa De questioni dello Estremo Oriente.» II prog-ettato viaggio di Eisen-¡hower in ¡Corita, e sopratu-tto la pros-sima nomina dei- nuovi capi reputa-blucan-i ai ministeri degli e-SIteri e dtella difesa- a Washington saranno la pri-ma si-cura ¡indicazio-ne dello orientamento della política dtl n-uo-vo presidente americano. Solo tra qualche m-efte si potra., quindi supere -qua-li ¡sara-nn-o le vere consitguenze della vittoria repubblicana negli Sta-ti Unífti RENZO FRANCHl RISULTATI CLAMOROSI NELLA 7a. DEL CAMPIONATO JUGOSLAVO La Dinamo si prende lo rivincita I RISULTATI - Velež — Zagreb 2:0 BSK — Va-rdar 1:1 Hajid-uk — Vojvoíli-na 6:1 Sarajevo —- Lokomotiva 7:2 Spartak — Pacnt-izan 2:1 Dina-mo —Stella Rossa 2:1 LA CLASSIFICA Partizan 7 6 0 1 26:6 12 Spartak 7 4 2 1 11:8 10 Hajduk 7 3 3 1 17:11 9 7 teil a Roissa 7 3 2 2 11:11 8 Dinamo 7 2 3 2 10:7 7 BSK 7232 9:12 7 Vardar 7232 14:19 7 Zagreb '7 2 2 3 6:7 6 Vojvodina 7 2 2 3 13:17 6 Sarajevo 721 4 14:16 5 Lokomotiva 7 12 4 8:16 4 Velež 7 115 6:14 3 Nessuno oerto si aspetitava un risultato cosí -clamoroso nella settima giórnata del camipionato di cálelo ju-g-oslavo, pronositicata come tranquilla. Invece é stato ¡proprio lo squa-dro-nc del Partizan di Belgrado, l’im-ba-tituto con-dottic.ro del campionato, a Jare il suo primo passo falso, per- di Sarajevo, dove la eornpa-gime loealle lin aff-ibbiato ali,a Tjoko-mntiva di Zagabria la bellezza d! ,se.t-le treti. COMUNICATOi Per la coipputazione de,gli anhi di lavoro ai fini dfelle pensioni delle persone che lavoravano i-n Germania prima della guerra e durante la seconda guerra mondiale e ehe erano colà aBsicuraf'ê, ci ne-ces-s-iitano i' dati relatijvi. Invitiaimo quirildi gli interessati a comunicare a qu-eato Isti-tuio i se-gue-n-ti dati: Co-gnotne e nome, data di nasc-fta, a-titiuale indirizzo, la data dreU-’aoc-upaziotiie, nonchè la ditta, ente o persona pre-sso la quale e-ra occupaito in Germania. I dati richi-eis-ti ci idevono perv-e-nire -entro il .1-5 -noivieimibre 1952. Is'titiUito per le Assicurázíoni Ca-poldi-sitTia RITRATT AZIONE Il isofctas-crit'to Zanchet-to Maririo. da Ancarano 84, rltraf-ta le dichia-razioni olfDenisiv-e n;ei confronti- del dr Adamo M-eldiv-ešček, -pronuncíate in ©ocasione dell’knprovvisa marie del figlio e risu-Itate infon-date anche a segui-to della íteniz-ia -medica. Direttore mesponsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo slabil, tipograf. «JADRANn Capodistria Pubblicazione autorizzata OFFICINE GAS PIRANO E ISOLA DISTRIA Dispo-ni-aim-o per ¡la v-end-ita libera di un -quantitativo di carbone coke di primissi-ma q-uali-tà al prazzo di ¡din. 23 al Kg. Per informazio-ni -rlvo-lgersi alla dirazione di Piran-o Presso L'AZI EN DA COMMERCIALE CAPODISTRIA TEL. 47 potete a-c quista re a preq-zA-di as soluta coinvenienza: tessuti, maglierie, calza- ture, confezioni, i peüami, giočattali, mobili, rnate- nale.elettr-ico, stoviglie da cucina, bicielette, appa- recchl radio, alimentari. " . ........................ Se 'vqlete fare un .buon acquis-to a prez-zi modici ■ivolgetevi solajmente alla «M -A N A» T-utto qu-ello -che vi oc corre trovere-te ¡solamente alla -«.M -A — ,N A» -«M A — N A» vi offr-e t-utto e a buon pre-zzo.