novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ul. Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Poštni predal / casella postale 92 Poštnina plačana v gotovini / abb. postale gruppo 2/70% • Tednik / settimanale • Cena 1000 lir št. 45 (499) • Čedad, četrtek, 30. novembra 1989 Un errore sta già all’inizio nel titolo Commento al testo della legge Maccanico -1 Con il presente numero il nostro giornale inizia la pubblicazione, a puntate, del testo della legge sulla tutela della minoranza slovena approvata da parte del consiglio dei ministri. Alla pubblicazione dei singoli articoli seguirà un breve commento redazionale e qualche ipotesi di miglioramento del testo, dato che questo dovrà affrontare, speriamo presto, il dibattito parlamentare. Per questa volta il commento riguarda solo il titolo della proposta di legge del governo. Esso suona: Provvedimenti a favore delle popolazioni di lingua slovena delle Province di Trieste e Gorizia e di quelle di origine slava della Provincia di Udine. Per giungere a questa definizione la relazione al testo di legge dice: Nella normativa predisposta si dà perciò atto della differenziazione emersa tra le popolazioni minoritarie delle province di Trieste e Gorizia da un lato e quelle della provincia di Udine dall’altro (queste inserite da secoli nei nostri territori e successivamente nella comunità nazionale ed aventi proprie tradizioni e forme idiomatiche particolari). Il che non spiega affatto la necessità di una differenziazione, fatta risalire semplicemente ad una diversa storia politica, alle tradizioni e addirittura alle forme idiomatiche! Passiamo all'analisi del titolo, il quale contiene due definizioni distinte degli sloveni in Italia: 1) popolazioni di lingua slovena; 2) popolazioni di origine slava. Si tratta di una distinzione assurda dal punto di vista logico, storico e filologico, poiché indubbiamente luna e l'altra categoria possono essere incluse nella seconda definizione, così come lo sono tutte le popolazioni di ceppo slavo di tutta l'Europa centro-orientale, slovena compresa. In parole povere, da papa Woytila a Gorbačjov, da Miloševič a Kučan e per finire a Ivan Trinko, parliamo di gente tutta appartenente a popolazioni di origine slava. Quello che segnaliamo è il medesimo assurdo che nascerebbe dalla distinzione fra uccelli e vertebrati, perchè la categoria dei vertebrati comprende evidentemente quella degli uccelli. Si potrebbe obbiettare che la distinzione sta nella specificità del primo termine sloveni - uccelli, rispetto a di origine slava - vertebrati. Tuttavia dal punto di vista filologico le lingue slave sono ormai chiaramente classificate e scientificamente definite. Dunque è necessario definire anche le parlate locali di origine slava della provincia di Udine. La definizione giusta, nota anche ai sassi, è quella di dialetti sloveni; pertanto varianti locali della lingua slovena, di cui conservano la struttura fonetica, sintattica e grammaticale, il lessico fondamentale, le forme idiomatiche. Nè più nè meno di tutte le varianti locali dello sloveno delle varie aree dialettali. Ma qui subentra l'analisi del dialettologo. * * * La nostra argomentazione è provata, per assurdo, dallo stesso testo della legge Maccanico , dove (giustamente, ma insufficientemente) nei successivi articoli si parla della lingua slovena nelle scuole anche nella provincia di Udine. Le nostre correzioni. Prendiamo la matita rossa e procediamo. Prima ipotesi: Provvedimenti a favore delle popolazioni di lingua slovena delle Province di Trieste, Gorizia e Udine, cancellando il resto. O magari della popolazione, al singolare. Seconda successiva ipotesi: cancellare quell'orribile a favore, perchè l'applicazione della Costituzione non è un favore, bensì un dovere, un obbligo, che va a vantaggio del diritto e della democrazia e quindi di tutta la società italiana. Perciò la correzione: Provvedimenti per la tutela della popolazione di lingua slovena delle province di Trieste, Gori- P. segue a pagina 2 INTERPELACIJA ZUPANU O Reziji in zašč Točno besedilo zakona, ki ga je vlada sprejela ni bilo še znana, ko je v petek 24. novembra dal rezijskemu županu manjšinski svetovalec Renato Quaglia interpelacijo o izločitvi občine Rezija iz seznama občin, kjer se lahko rabi slovenščina. Okrnjeni seznam je, je dejal, v osnutku vladnega zaščitnega zakona. Svetovalec Quaglia želi vedeti, če sta deželna vlada Furlanija Juljiska krajina ali rimska vlada prosili občinsko upravo v Reziji za ustrezno mnenje in če sta se župan ter odbor o tem izrekla. Če ni bilo tako, želi svetovalec vedeti, kaj namerava Občina ukreniti proti tistim, ki so sklepali o tako delikatnem vprašanju beri na 2. strani RAZPRAVA O ZAŠČITNEM ZAKONU MACCANICA Vlada nam v zakonu ponuja res premalo Zakonski osnutek ministra Maccanica in zaščito, ki jo ponuja Slovencem videmske pokrajine. To vprašanje je bilo v središču pozornosti v petek v dvorani društva Trinko v Čedadu, kjer so se v dobrem številu zbrali predstavniki slovenskih organizacij in kulturnih društev. Da se je stvar premaknila z mrtve točke s tem, da je vlada predložila svoj osnutek je pozitivno ocenil predsednik prof. Viljem Černo, ki je odprl srečanje, in s katerimi so se vsi strinjali. Na hitro je Černo preletel zgodovino Slovencev s tega področja, s posebnimi poudarki na gospodarsko zaostalost po eni strani, na prizadevanjih in uspehih, ki so jih Slovenci dosegli na drugi. Na tej osnovi je poudaril, da nismo zadovoljni s tem, kar nam predlagajo, čeprav nas delno priznavajo. Tisto, kar mi želimo, je da rastemo in se razvijamo v dveh kulturah ne pa da nas silijo na raven nekega slovanskega ljudstva, na raven folkore, je nadaljeval Čemo. S tem se je strinjal Paolo Petricig, ki je nato obžaloval dejstvo, da so iz zakona izpuščeni Čedad, Čenta in kar je najbolj neverjetno vsa Kanalska dolina. Nato je na kratko predstavil vsebino zakona in se zaustavil predvsem ob vprašanje šole in slovenskega jezika. Luciano Chiabudini je nato zavrgel idejo, da bi Slovence videmske pokrajine "zaprli'' v muzej in je predlagal naj beri na 2. strani UN PIANOFORTE PER LA SCUOLA DI MUSICA - APERTA LA SOTTOSCRIZIONE Fate piano, se potete Il direttore della Scuola di Musica di S. Pietro al Natisone, maestro Nino Specogna, è convinto assertore del futuro dell'educazione musicale delle Valli del Natisone. La convinzione deriva dalla considerazione del ricco patrimonio di autentica espressione musicale e corale della zona e dall'esperienza pluriennale realizzata con i giovani della Scuola di Musica. Perciò il prof. Specogna ha lanciato agli amministratori pubblici, agli istituti finanziari ed ai privati la propria idea: l'acquisto di un pianoforte a coda da aggiungere al già consistente patrimonio di strumenti musicali a disposizione della Scuola. Sono immediatamente derivati degli impegni delle amministrazioni, è stato aperto un conto corrente bancario (presso la Banca Popolare di S. Pietro al Natisone, c/c 50118), e, soprattutto, il conto ha cominciato a riempirsi. Stefano Tomasetlg s prof. Paolo Chiabudinijevo La prima ad aderire alla bella iniziativa è stata la Farmacia Strazzolini di S. Pietro, con un milione di lire. Specogna ora ha fiducia che la sua proposta sarà raccolta da tutti quanti hanno a cuore la musica, perché con il nuovo pianoforte potrà essere sviluppata un'attività concertistica più ricca e qualificata. leggi a pag. 3 CONGRESSO Dì ZONA PSI Tra attriti e nuove vie E' stato un congresso denso di polemiche quello che doveva designare il nuovo direttivo del Comitato di zona del Cividalese, Valli del Natisone e Manzanese del Psi, svoltosi domenica scorsa a S. Pietro al Natisone. La barca del Psi è sembrata far acqua da tutte le parti non appena sono emerse le rivalità, in primo luogo tra gli iscritti provenienti dal Psdi, i cosiddetti "semplificati ", ed i socialisti doc. Parallelamente, si sviluppava un'altra polemica che riguardava l'ipotizzata chiusura dell'ospedale di Cividale. La riunione ha lasciato perplessi e sconcertati i "pezzi da novanta'' del Psi che sono intervenuti, in particolar modo Zanfagnini, Renzulli, Saro e Bulfone. Ma andiamo con ordine. La relazione del segretario uscente del Comitato di zona Snidarcig, incentrata su una difesa ad oltranza dell'ospedale di Cividale, ha lasci- segue a pag. 2 Liesa: spet je senjam Tri dni praznovanja na Liesah za 20-letnico društva Rečan. V petak 8. decembra ob 19. uri odprtje dokumentarne razstave o 20-letnici kulturnega društva sodelovau bo zbor Iskra - Bovec Sledilo bo srečanje starih an novih članov V saboto 9. decembra ob 20.30. uri gledališka predstava Kaplan Martin Čedermac s skupino Oder - Rož iz Koroške V nedeljo 10. decembra ob 15.30. uri bogat kulturni program z domačimi pevskimi zbori in skupinami Prva slika pevskega zbora Rečan, posneta točno pred dvajsetimi leti, 1969. leta, na Stari gori Pei: due argomenti sui quali discutere Il tempo dei conti con la propria storia e il proprio nome é suonato anche per i comunisti delle Valli del Natisone. Convocatisi per discutere sulle elezioni amministrative del prossimo anno, i rappresentanti delle sezioni del PCI hanno dovuto affrontare una materia altrettanto (se non più) complessa e difficile: il tema della costituente di un nuovo partito, che non sarà più comunista. Come altrove le posizioni si sono imme- O Rez s prve strani ne da bi vprašali za mnenje najbolj zainteresirane. Quaglia hoče v interpelaciji tudi vedeti, kaj namerava Občina v Reziji narediti, da se ovrednotijo domača kultura in jezik, domača zgodovina in domače šolstvo, ter kako iti dalje po poti gospodarskega razvoja teh krajev. Renato Quaglia od župana zahteva čimhitrejši pisni odgovor. diatamente differenziate fra quanti (e non sono pochi) temono lo snaturamento degli ideali più puri del PCI e quindi la perdita dei valori di una tradizione di combattività e rigore e quelli che, mettendo in secondo ordine i richiami ideologici e sentimentali, si schierano con il segretario Occhetto per contribuire alla fondazione di un nuovo partito di sinistra. La discussione, svoltasi nel corso di una riunione a S. Leonardo, é stata solo interlocutoria e sarà presto sviluppata in altri incontri. Tornando alle amministrative, le sezioni del PCI si sono espresse per uno sforzo rinnovato allo scopo di ricostituire liste unitarie insieme ai socialisti, ai laici, agli indipendenti ed ai cattolici democratici. Lo scopo é quello — si legge in un comunicato stampa — di assicurare la continuità nelle amministrazioni già guidate dalle liste civiche , e nuove affermazioni negli altri comuni. Il dibattito continua fra chi pone il problema di punti programmatici per tutti i comuni e chi invece ritiene che ogni comune debba lavorare per conto proprio adattando il programma alle esigenze locali. IL CONGRESSO DEL COMITATO DI ZONA DEL PSI A S. PIETRO AL NATISONE Attriti e n dalla prima pagina ato scontenti tutti. Il segretario regionale del Psi Zanfagnini lo ha rimproverato di non aver interpellato la sede del partito prima di inviare al presidente della giunta regionale un documento di protesta sulla ventilata chiusura dell'ospedale. "Il partito non deve sbandierare glasnost - ha sbottato - ma deve discutere in casa propria e presentarsi all’esterno in modo coerente". Il presidente dell'Usl udinese Mattioli ha rincarato la dose: "Difendendo l’ospedale stiamo diventando i servi sciocchi della De, che mantiene il potere e la maggioranza a Cividale. Il discorso deve essere programmatico, deve guardare ai bisogni della gente e non porre i cittadini ad alcun rischio, garantendo loro i servizi di base”. Il sindaco di S. Pietro Marinig ha invece svolto quello che, a detta di molti, é sembrato il vero discorso programmatico del Comitato di zona, ponendo l’accento, tra l'altro, sulla necessità di continuare il discorso riguardante le liste civiche nelle amministrazioni locali. Marinig ha anche parlato di "inutilità della politica della sem- plificazione", scatenando la replica di Mazzola che ha ricordato i tempi della conversione: "Nell'85 abbiamo aderito al Psi fermamente, dando sempre un forte contributo. Se adesso siamo considerati socialisti di serie B, lo si dica e ci mettiamo da parte". In conclusione é stato eletto il nuovo direttivo del Comitato di zona. Ma sicuramente - riferiamo le parole di Nino Ciccone, segretario della sezione di S. Pietro - il Psi dovrà d’ora in poi scrollarsi di dosso le divisioni, poggiate quasi esclusivamente sulla vuota rincorsa alle poltrone, se vorrà mantenere intatta la propria forza politica ed elettorale. Altrettanto necessaria, secondo altri interventi, sarà una nuova dimensione del Comitato di zona, che avrà bisogno di maggiore energia, di un ruolo più attivo, coordinando le varie sezioni ma soprattutto diventando momento di raccordo tra la base ed i rappresentanti regionali e nazionali del partito. In margine, annotiamo, dell’intervento dell'on. Renzulli, la parte riguardante il problema della legge di tutela della minoranza slovena: ‘E’ un problemaccio. Il testo del governo é deludente, ed il ruolo che ha avuto il presidente della giunta regionale Biasutti non é stato splendido. E’ importante che il consiglio dei ministri abbia approvato un provvedimento, ma in Parlamento chiederemo di più, e sono convinto che alla fine otterremo un buon risultato". M.O. Direttivo: i prescelti Enrico Perissinotto, man-zanese, é il nuovo segretario del Comitato di zona del Psi eletto domenica. Vice-segretari sono stati eletti Nino Ciccone, Maurizio de Luca e Lucia Pertoldi. Del direttivo fanno inoltre parte Walter Bevilacqua, Lucio Canalaz, Beppino Crai-nich, Dorino Crucil, Rita Gueli, Giorgio Livoni, Stefano Masau, Alfeo Rossi, Lorenzo Zanutto, Giuliano Za-maro e Giuseppe Vidissoni. NA POBUDO GORSKE SKUPNOSTI ZA RAZVOJ ZIMSKEGA TURIZMA Matajur s še adno žičnico Razvoj turizma na Matajurju je nimar v mislih naših aministra-torju. Glavni odbor Gorske skupnosti Nediških dolin je odloču -takuo, ki je jau predsednik Chia-budini -, de narde blizu tistih im-piantu, ki že gor stoje, no "mono-vio". "Monovia" je na žičnica buj nizka, ko te navadne an gre zlo počaso napri. Za tel impiant špindajo 97 mili-onu, vse tele sude jih da dežela Furlanija - Julijska krajina. "Monovia", ki narde na Matajurju bo duga 195 metru, od tli bo vesoka od pu do adnega metra, vsaki krat se lahko popeje na nji 20 šjatorju. Za vse tele karakteristike jo bojo lahko nucal te mali an vsi tisti, ki se parvi krat parbližajo smučanju. Druga stvar zlo zanimiva: tel je an impiant, ki se lahko prenaša od adnega kraja do te druzega takuo, de če nie snega na 'nin prestoru se jo lahko prenese, kjer je. Škoda, de tele zadnje dvie lieta troštat, de se začne mest". Na snega na Matajurju smo ga le malo vidli. More bit, de glih na tuole je mislu predsednik Chiabudini, kar je jau: "Seda se muormo samuo koncu, naj še dodamo, de je Gorska skupnost odločila organizat an tečaj smučanja za otroke, ki bi ga vodile kooperativa Matajur an sci-club Monte Matajur. r. A cAC. *v i- » Otroci na tečafu smučanja na Matajurju (iz arhiva Novega Matajurja) PO SKLEPU MINISTRSKEGA SVETA V RIMU Volitve za obnovo pokrajinskih in občinskih svetov V Rimu so se odločili, kdaj bomo šli prihodnje leto šli glasovat. Kot je znano bomo pri nas volili za obnovitev pokrajinskega sveta v Vidmu in večino naših občinskih svetov. Izuzeti sta le občini Dreka in Tavorjana, kjer so volili pred dvema letoma. Datum volitev seveda pogojuje tudi svetovno nogometno prvenstvo. Ob upoštevanju vseh prazničnih dni in predvidenih "mostov" prihodnje pomladi najprimernejši datum za volitve je po mnenju ministrskega sveta 6. maja. Un errore fin dal titolo Commento al testo della legge sulla tutela degli sloveni -1 segue dalla prima pagina zia e Udine. Meglio ancora, terza ipotesi, per tener conto della lettera oltre che dello spirito della Costituzione: Provvedimenti (o meglio norme) per la tutela della minoranza slovena delle Province di Trieste, Gorizia e Udine. Alla differenziazione degli articoli della legge relativi alla provincia di Udine verrebbe però così a mancare ogni supporto logico. Un guaio per la legge! Tuttavia è da supporre che l'ingegneria legislativa che ha partorito il mostruoso titolo della "legge Maccanico" avrà fantasia in abbondanza per escogitare ulteriori meraviglie. Vlada nam ponuja res s prve strani se poiščejo tudi glede zaščite vse možne poti. Anton Birtič je izrazil skrb, da čez nekaj let bodo o nas brali samo še v knjigah. Žalostno je, da moramo znova in znova dokazovati to kar smo je nato nadaljeval Izidor Predan, ki je tudi izrazil totalno podporo bratom iz Kanalske doline. Na kratko je nato spregovoril msgr. Angelo Cracina, ki je se je strinjal, da je potrebno nadaljevati naše politično delo s strankami. Renzo Rudi je poudaril, dejstvo, da so se Slovenci obdržali skozi stoletja in da so z lastnimi močmi in brez vsakega priznanja marsikaj ustavarili, zato ni treba obupati. Sprejet zakon, seveda izboljšan, naj je osnova na kateri še naprej graditi. Maurizio Namor je bil mnenja, da se predlagajo izboljšave zakonu in obenem preverijo obljube političnih predstavnikov s katerimi smo se v teh letih srečevali. Renzo Mattelig je bil mnenja, da je očitno kako so glede tega zakona zmagale nam nasprotne sile in je predlagal naj se ponovijo in poglobijo stiki z vsemi tistimi, ki zakon lahko izboljšajo. Adriano Qualizza je pa v drugem delu srečanja vabil naj pogledamo v naše doline. Spet se pripravlja tradicionalni pust in ne smemo dovolj i-ti, da nam ga vzamejo, da postane "carnevale". Razprava se bo seveda nadaljevala v okviru slovenske narodne skupnosti v videmski pokrajini in že v sredo 29. novembra je bilo srečanje v Reziji. V drugem delu petkove seje je bil govor o skorajšnjem kongresu SKGZ, ki bo 17. decembra v Čedadu. Benefici agli ex combattenti L’Inac precisa sull’attribuzione delle maggiorazioni stabilite dalla legge Pubblichiamo alcune precisazioni circa l'attribuzione o meno dei benefici alla maggiorazione che la legge stabilisce in favore degli ex combattenti. Vedove di guerra rimaritate. L’istituto ritiene legittima la corresponsione dei benefici in quanto il nuovo matrimonio, secondo la giurisprudenza corrente, non modifica la condizione fondamentale per l'attribuzione della maggiorazione. Pensionati equiparati agli organi di guerra. Il diritto alla maggiorazione va riconosciuto anche in favore dei pensionati che risultano in possesso della qualifica di equiparati agli organi di guerra. Prigionieri dei tedeschi. L'INPS ha stabilito che in assenza di cause che impediscano l'attribuzione di prigioniero ai militari e militarizzati in servi- zio alla data 8 settembre 1943, che vennero catturati dai tedeschi o dai giapponesi, la maggiorazione prevista per gli ex combattenti e categorie assimilate va concessa. Civili reduci dall'internamento. A seguito del parere espresso dal Consiglio di Stato, le istanze presentate da civili reduci dall'internamento vanno definite favorevolmente in quanto la qualifica viene giustificata anche dalla sola deportazione o dal solo internamento. Profughi. Chi ha conseguito lo status di profugo in relazione a eventi legati al riassetto politico del paese di provenienza (es. l'avvento di Gheddafi in Libia) resta escluso dal beneficio. Resta invece in favore dei profughi in seguito dei fatti collegati all'applicazione del trattato di pace. Disertori. Il reato di diserzione, anche se per effetto dell'amnistia non sia ritenuto condanna penale, comporta l'impossibilità ad ottenere la maggiorazione, salvo che gli interessati, in sede di giudizio, risultino assolti per insufficienza di prove. Patrioti. Non essendo stati menzionati tra i soggetti destinatari della normativa, 1INPS esclude la possibilità di corrispondere la maggiorazione. Riversibilltà del beneficio concesso sull’assegno di invalidità. La maggiorazione percepita alla data del decesso dal titolare di assegno ordinario di invalidità va attribuita, in aliquota sulla pensione spettante ai superstiti. Per ulteriori informazioni rivolgetevi al Patronato INAC di Cividale, via Manzoni, 25. Ado Cont “FRA IL NULLA E L’INFINITO” DI SREČKO KOSOVEL PER LE EDIZIONI DELLA EST Le grida custodite Il lettore può immaginare quanto una vita bruciata nell'arco di 22 anni possa, in ogni caso, lasciare un seppur labile segno. Ma se questa vita é la vita di un poeta, allora il segno non può non essere pesante, compiuto, forse indelebile. Lo é sicuramente quello lasciatoci da Srečko Kosovel, poeta sloveno vissuto a cavallo della prima guerra mondiale e morto, appunto ventiduenne, nel 1926, a causa di una meningite. L'Editoriale Stampa Triestina ha pubblicato recentemente un'ampia raccolta dei suoi versi, scelti e tradotti in italiano da Gino Brazzoduro. Sotto il titolo "Fra il nulla e l'infinito", l'opera, che fa parte della nuova collana di letteratura del-l'EST comprendente opere tradotte di scrittori sloveni, é un doloroso e sincero autoritratto, ma anche l’immagine speculare del periodo storico e culturale vissuto da Kosovel, periodo segnato da istinti di rinnovamento, di rigenerazione, di speranze intatte, ma anche dalle contraddizioni e dalle inquietudini dell'immediato dopoguerra. Kosovel fu poeta per il bisogno di dare voce a questi sentimenti, ma soprattutto perché questa voce potesse annunciare il nuovo mondo, quello della fratellanza umana universale che oltrepassa ogni confine nazionale ed ogni diversità sociale, pur sapendo bene Srečko Kosovel Fra il nulla e P infinito quanto utopistico fosse (ed é in fondo tuttora) questo mondo. Fu il poeta della riflessione, ma anche delle tematiche sociali, della religiosità, dell'estetica, del sentimento nazionale. Seppe descrivere mirabilmente nelle sue poesie (ci riferiamo soprattutto alla prima parte dell'opera) l'ambiente carsico, silenzioso ed autunnale, teatro della solitudine del poeta. Ma non si può non notare l’altra sua faccia, quella più legata alla realtà e all'impegno, quando guida e stimola i compagni a non lamentarsi ed a sopportare l’ingiustizia, perché "c'é un mondo nuovo, compagno, che beve i nostri cuori", quando cerca l'orgoglio e la lotta. Alla fine il cerchio si chiude, come se Kosovel avesse intuito in anticipo il disegno della sua vita e di quel mondo inutilmente cercato, alla fine c'é il freddo, il dolore perché tutto, compresa la poesia, é sfociato nel nulla. "La tua parola é morta/ancor prima di essere pronunciata,/ e la tua azione é fallita/ ancor prima di essere intrapresa" recitano gli ultimi versi del libro. Ma aldilà di questo pessimismo finale, se vogliamo anche violento e disperato, resta, a conclusione della lettura, la sensazione che la poesia di Kosovel sia viva, straordinariamente viva, come può esserlo quella di un uomo che, seppure in fretta, ha vissuto, compreso, gridato, e neanche la morte ha permesso che le sue grida venissero dimenticate, ma anzi ce le ha date perché venissero custodite, come ori preziosi nello scrigno del nostro tempo. Michele Obit Srečko Kosovel - Fra il nulla e l'infinito - Editoriale Stampa Triestina - 1989 Per un pianoforte preso per la coda Le esigenze di una scuola sono abbastanza proporzionali al grado di maturità raggiunto. Non che precedentemente la Scuola di Musica di S. Pietro al Natisone non sentisse il bisogno di un pianoforte a coda, tutt'altro. Adesso l'esigenza è così forte che tale acquisto è diventato improrogabile. Potrei mettere in evidenza le grandi differenze tecniche ed espressive che esistono tra pianoforte a coda e pianoforte verticale, ma non penso sia il caso; basterà dire che i nostri allievi, andando a suonare in altre scuole, pur avendo modo di provare un momento prima il pianoforte, si trovano a dover affrontare difficoltà insuperabili e di conseguenza la loro esecuzione non è mai adeguata alla preparazione raggiunta. Inoltre la preoccupazione e la paura aumentano a dismisura proprio a causa dello strumento che si presenta enorme e incognito come uno spauracchio e soprattutto perchè la meccanica di un tale tipo di pianoforte li sconcerta appena toccano la tastiera. Inevitabilmente l'esecuzione è sempre scadente anche quando l'allievo è ben preparato. Fatto ancora più grave e importante è il dover affrontare un esame di Stato, che avviene sempre su pianoforte a coda. Già da qualche anno meditavo come si poteva risolvere il problema. Se fossi un politico probabilmente giungerei con maggior facilità ad una soluzione; essendo solo un operatore culturale non ho trovato modo migliore che giungere ad una sottoscrizione attraverso la quale rischio di chiedere qualcosa a nessuno, ma, avendo fiducia nelle persone, di chiedere invece abbastanza a tutti per giungere nel migliore dei modi a questo traguardo così importante per un centinaio di ragazzi. Mi viene in mente quanti soldi vengono messi in bilanci pubblici e privati per motivi, a mio modo di vedere, molto meno importanti; ma non intendo criticare ciò, chiedo solo a nome della Scuola di Musica di S. Pietro, a nome cioè di oltre cento ragazzi, anche un aiuto per l'acquisto di un pianoforte a coda. L'invito è rivolto a tutti, ai privati, alle istituzioni pubbliche, a tutti coloro che credono nel ruolo educativo e formativo della Musica. A tutti un grazie sentito. Nino Specogna Vabilo na razstavo 1 89 Benešk umetQ OD 2. JUNIJA PRIHODNJEGA LETA SKUPAJ Z VILLO MANIN KJER BO VELIKA RAZSTAVA O LANGOBARDIH w Čedad spet važno kulturno središče Čedad skupaj z Villo Manin v Passarianu bo prihodnje leto najvažnejše kulturno središče v naši deželi. Tu bodo namreč priredili veliko razstavo o prisotnosti in kulturi Langobardov v Furlaniji in v vsej Italiji. Razstavo, za pripravo katere že nekaj let dela skupina 30 strokovnjakov in raziskovalcev iz več držav, bodo slovesno odprli v soboto 2. junija ob svetovnem nogometnem prvenstvu, ki kot je znano bo potekal tudi v Vidmu. Pokroviteljstvo nad pobudo ima dežela Furlanija-Juljiska krajina, ki je za razstavo o Langobardih dodelila 4 milijarde. V obnovljeni Palladiovi pretorski palači v Čedadu, kamer se bo preselil nacionalni arheološki muzej bodo na ogled številni dragoceni in bogati predmeti, ki so jih odkrili v grobovih in nekropolah v mestu in okolici. Čedad, ki je po prihodu Langobardov leta 568 po Kr., postal glavno mesto prve vojvodine je imel vseskozi v teku 2001etnega langobardskega kraljestva v Italiji zelo pomembno vlogo. In seveda ohranja do danes vrsto zelo zanimivih in pomembnih spomenikov. Naj tu omenimo le Langobardsko svetišče, ki je med tovrstnimi spomeniki iz 8. stoletja eden najpomembnejših v Evropi in ki je zelo zanimiv tako z arhitektonskega kot z dekorativnega vidika. Velja opozoriti med drugim tudi na oltar vojvode Ratchisa, ki je ohranjen v krščanskem muzeju. V Villi Manin bo na ogled zanimiva in precej bogata razstava o Langobardih, o značilnosti njihove materialne in drugačne kulture. Razstava bo razčlenjena v 9 poglavij, od njihovega prihoda iz panonske ravnine v naše kraje do romanizacije in zatona. Razstavo, ki so jo v petek predstavili novinarjem v Trstu bodo januarja predstavili v Rimu in kasneje tudi v drugih večjih evropskih središčih. Architettura, futuro nel passato Appunti in margine al settimo convegno internazionale organizzato a Pirano i n- TI mmmrtnn cpmiitn ria un mi- Hpll'ÀIno AHria rnmnronHmra r^-r^r "Architettura dall’architettura", questo il tema del seminario internazionale di architettura di Pirano, organizzato per il settimo anno consecutivo dalle Gallerie costiere di Pirano e dall'associazione degli architetti di Lubiana. Un tema che ha inteso affrontare il difficile rapporto fra l’architettura già sperimentata e le sue possibili innovazioni. Terminato da tempo il periodo delle avanguardie, l'architettura si trova sempre più spesso a riflettere sul passato, a considerare l'esistente come valore e riferimento Per la costruzione dell'opera architettonica. Tuttavia non si tratta di riprendere acriticamente gli stili e le forme storiche del passato, quanto di misurarsi con esse per costruire nuovi significati e rendere possibili nuove innovazioni ed "invenzioni ". Il convegno, seguito da un numero sempre crescente di architetti jugoslavi, italiani ed austriaci, oltre a favorire possibili risposte ha stimolato nuovi interrogativi sulle questioni della costruzione architettonica per le diverse interpretazioni al tema proposte dai relatori provenienti da tutta l'Europa. Anche la mostra, che si affiancava alle tre giornate del seminario, dava spazio alle differenze trovando un denominatore comune nella buona qualità architettonica delle opere esposte. La mostra di quest'anno ha assunto un significato più importante per la presentazione di sole opere realizzate negli ultimi due anni, e per l'istituzione del premio 'Tiranesi" per la migliore realizzazione. La mostra aperta agli architetti jugoslavi e dell'area culturale dell'Alpe Adria comprendeva opere realizzate in un territorio vasto con prevalenza di partecipanti jugoslavi ed austriaci. Per l’Italia erano presenti, tra gli altri, il civi-dalese Giovanni Vragnaz e due architetti sloveni, l'udinese Aleš Prinčič e il beneciano Renzo Rudi. Il premio Tiranesi 1989" è stato vinto meritatamente, dall'architetto belgradese Bogdan Bogdanovič. L'opera un bellissimo monumento costituito da cinque coni di grandi dimensioni inseriti nel paesaggio rurale, trae tutta la sua forza espressiva e simbolica dalla essenzialità concettuale e costruttiva. Il premio, un'opera del noto scultore Lenassi, veniva consegnato al vincitore dal Ministro della Cultura della Repubblica slovena. D. R. Otroci so umetniki Tako je Paola iz Petjaga narisala skupino “Ježi” Q KAD LA Največji umetniki so brez dvoma prav otroci. Poglejte, kako je lepo narisala skupino najmlajših otrok "Ježi" mala Paola iz Petjaga, ki je letos komaj začela hoditi v dvojezični vrtec v Špeter Rime di simpatìa Chi è fautore dei cartelli piantati sulla strada per Pikon Il primo cartello, sulla sinistra, trae in qualche modo in inganno. C’é scritto "Attenzione: curva gelata' e, con la brina che ci si ritrova in queste mattine, é in fondo più che normale che ci sia. Le sorprese cominciano proprio oltre la curva. Vicino ad una piccola sorgente, solo un leggero fiotto, quattro versi scritti a mano su un cartello celebrano la freschezza e la schiettezza dell'acqua. La firma é quella di un'ammiratore dell'acqua, ma solo a guardarla, é aggiunto tra parentesi. Più in là, un'altro tornante, e puntuale la storia in versi che spiega quanto può essere pericoloso guardare troppo le "curve": si rischia di andare a sbattere! La strada é quella che da Čemur conduce a Pikon, paese senza vita immerso nell'autunno dei colori, le case, tranne una in fase di ristrutturazione, ormai in balìa del tempo e della vegetazione impietosa. Ancora qualche cartello, e sulla sinistra compare il "posto" (Questo posto/si chiama il posto/ perché é posto/al posto giusto... dice il cartello). Il "posto" é una capanna, una piccola casetta, un'abitazione. Il proprietario, Danilo Bledig, é nativo di Merso di Sotto e abita ad Azzano Decimo. Qui, nel suo "posto", viene a trascorrere i fine settimana assieme alla moglie. II "posto" sulla strada per Pikon E' lui l'autore delle rime scritte sui cartelli. "Sono versi senza nessuna pretesa. Quando mi viene in mente qualche frase, ci lavoro con la testa e la metto giù, ma é tutto per divertimento" ci dice, e racconta di quando un giorno ha deciso di togliere tutti i cartelli, ma i cacciatori che ormai erano abituati, passando di lì, a leggerli, glieli hanno fatti rimettere. A loro Danilo ha dedicato la storia di un cacciatore che racconta ad un amico di aver sparato ed ucciso lepri e fagiani; il suo amico si accorge poi, guardando nel carniere, che il cacciatore ha preso solo castagne, funghi e pere. "Solo per ridere, senza cattiveria" scrive alla fine Danilo, ed é così per tutte le cose. Viene un po' difficile, adesso, classificare, dare un nome a queste cose. Sono poesie, filastrocche, cose fatte soltanto per riderci un po' su? Danilo stesso le chiama "barzellette ", ma in fondo ci va fiero, tanto che per ognuna ha una storia da raccontare. Così come va fiero del suo "posto", costruito con le proprie mani, e nel quale ci invita con gentilezza. Qualche giorno fa, quelli che ormai la cronaca usa chiamare "i soliti ignoti" hanno cercato di entrare nelle due stanze che compongono l'abitazione, sforzando una finestra. Il "posto" ha resistito, come tutte le cose fatte dalle nude mani, dal lavoro e dal sacrificio dell'uomo. Un po' Boccaccio, un po’ Trilus-sa, se non altro per quel modo ironico di vedere le cose, un po' anche Olivo (ricordate il poeta del Natisone?), sicuramente Danilo é una persona che rimane impressa nella memoria di chi lo ascolta e conosce non solo per la sua simpatia e gentilezza, ma anche per quel fare semplice e genuino, che da sempre contraddistingue la nostra gente. Michele Obit Lft CURVQ.- Un jiorrM' jHHCjtfiinJe ptr li vii, j fri uni folli Viri opta fi e tvmultvta, HRANILNICE Furlanije-Julijske krajine - KMETIJSKI STROJI - KMETIJSKO ORODJE - DREVESNIČARSTVO - STROJI ZA ENOLOGIJO - ČEBELARSTVO - AGR02IVILSTV0 TAJNIŠTVO IN INFORMACIJE: TEL. 0481/22177 - 22233 - 520430 GORICA 1.-4. DECEMBER - sejmišče Guidac j». prave... Dvie mame so se pogu-arjale par korite, kar so vodo točile tu cindierje, o njih sinuovah. — Popinsi, je jala ta parva, muoj sin ima eno lieto an že hode, guori an pleše Beneški tango! — Kaj tuoj, odguori te druga, muoj sin rata ši-gurno kajšan šindak: ima samuo dva miesca an vie že use gor na politiko! — Ma kuo more viedet, kaj je politika če ne zna še guorit! — Guorit ne, pa ben deli dan se joče! * * * Banda je godla na uso muoč pred adno hišo na sredi vasi. — Na zamierte, popraša an mož forešt direktorija od bande. Kaj imata kajšan sen jam? — Oh ne, godemo za šindaka, ker donas je njega rojstni dan. — Ben nu, zadost je ma-ledukan vaš šindak, bi se mu an pokazat na okno za zahvalit bando! — Ne more, zatuo ki šindak je tist ki gode trom-bom, an če zahvale muore pa genjat gost! * * * Stranišče na komune je bluo brez karte igienike. Šindak pokliče adno impiegato an jo pošja kupovat šest rotulnu u Supermarket. Impiegata ga popraša kajšan koluor mu gre pru. — Ah, odguori šindak, usaka farba je dobra, baš-ta de ne bo biela, ker se subit umaže! * * * An ufičial gre h šindaku an mu povie, de u njega komune bojo runal velike manovre. Za tuo, mu bo korlo luošt spat sudate tu hrame, ker je že mraz za spat pod tendam. Subit ufičial popraša šindaka dost sudatu bi moglo spat na nuoč tu hramu od komuna. — Po noč ne viem, odguori šindak. Viem samuo, de po dnevu jih spie dvanajst. * * * Adan muš an na krava se ušafajo na konfine od Švicere. Krava iz Italije je bla namieniena u Švicero, pa muš iz Švicere u Italijo. Muš je prašu kravo zaki gre u Zvicero. — Zatuo ki u Italiji me na ku muzejo, odguori krava. Pa ti muš zaki greš u Italijo, ka nisi imeu dobro u Švici. — Ja, za glih reč, nisem stau slavo. Ma naši emigrant so mi pravli de u Italiji usakega muša nardijo šindaka! HEJ, TI! Čes publikat kieki tojiga na Novi Matajur? More bit no fotografijo, kako novico, veselo al žalostno, članek (articolo), piesam... Parnesi na naše uredništvo v Čedad, ul. Ristori, 28 vsak dan od 8.30 do 12.30 an od 14 do 17.30. V saboto od 8.30 do 12. Te čakamo. Minimatajur Jagar Martin an hudič Stara pravljica iz Nadiških dolin v domačem dialektu Kadar je bila odparta jaga, Martin Jagru se nje vič zmeniu za hišne diela, ne za žvino, ne za ženo, ne za pet otročiču. Od jutrince do avemarije je s puško na ramanah lazu po dolinah in po breguovih za svojim starim psàm in uòhu za zajci in drugo dujačno, dostkrat la-čan an žejan, de b'se biu še kamanu usmilu. Družina je tarpiela veliko škodo posebno na jesen, kadar je bila sila spravit pod strieho pardielke taz puoja in nanast darvé in senà za zimo. Njega žena Katra nje mogla skarbiet za vse. Vsako vičer, kadar je par-šu damu, je biu kreg med njim in ženo, še posebno kadar je paršu s praznimi rokami, kar se je pogosto zgodilo. Katra mu jih je zguorila tar kaj, de Martin jih nie mogu prenest in za ji stuort mučat je začeu klet: 'ti hudičova baba, presneta sova, deb'hudič te ne vzeu". Nieko lieto je biu cieu ti-edan zamudiu gor na Miji za to dujo kozo. Vickrat mu jo je biu Fido pargnu takuo blizu, de b'jo biu lahko s palco zajeu, pa je bilo, kakor de njega "kugle" bi se bale koze: nikul je nie za-deu četud je streju, de se je odmievalo po vsi Miji. Zlomjen od trudnosti an jeze je sednu na kaman pod starim bukovim Štoram za se odpočit. Potrieba mu je bilo iti damu, kier je biu že tisto vičer priet sniedu te zadnji kos pogače, ki je biu nesu za sabo in so se mu noge tresle od šibkoče. Špot ga je bilo prit damu s prazno roko, tarkaj buj kier že vsa dolina je viedela, de je biu zaslediu dujo kozo. Kadar je pomislu na duom, je že vidu Katro kakuo ga čaka z metlo na vratih. 'Kier Buoh mi neče po-mat, naj mi pride hudič na pomuoč" je zakleu ves obupan. Nie dobro bleuknu te kletvine, ki ga niekšan rahlo odzad potuče na rame. Se hitro ogledne an zagleda za sabo vesokega, v čarnim ob-liečenega gospuoda s pi-njastim klabukam gor na glavi. 'Ki češ od mene?" ga vpraša prestrašeni Martin. "Nič slabega!" mu odgovori te čarni gaspuod. "Ce se mi podpišeš na tolo karto, de donas lieto, glih na tuole mesto najdeva kajšno tajšno dujačno, de jest je ne bom poznu, jest ti dan cieu žaki denarja. Če pa donas lieto ne najdem na tim mestu dujačne, ki je ne bom poznu, ti ponesem ženo". Dugo cajta je Martin pre-mišljavu, kaj naj bi stuoru, pa nazadnje je le podpisu karto tistemu čarnemu gas-puodu, ki nie biu drugi ku sam paklenski hudič, katerega je biu, v obupu, poklicu na pomuoč s kletvino. "V cielim liete že najdem kajšno žvinco, ki tele gaspuod je ne bo poznu", je mislu sam par sebe Martin. Čarni gaspuod mu je pokazu ža-kjac denarja, ki je biu gor za Štoram an potlè je zginu brez sledu. Martin je veselo zadeu žakjac an leteu damu. Katro, ki je bila uon z sebe od jeze, jo je poklicu tje v izbo, de ne bi čuli in vidli otroci in sosiedje. Tam ji je odpru žakjac in pokazu cjeu kupac zlatniku in srebarniku. Katra se je pariela za glavo an starmiela brez besiede. Šele kadar ji je Martin razluožu, de ves tisti denar je biu pošteno zaslužen an paršpa-ran, kier on v tolko lietih, ki je hodu na jago je biu po-streliu vse puno dujačine, ki jo je po skriuš draguo pro-daju niekšnemu bogatemu gospuodu, brez nji poviedat. Katra se je pomirila. Buoh var, če bi ji biu poviedu, de tist denar mu ga je biu dau sam hudič za nje kožo! gre napriej SKRIVNOSTNA RISBA si 1 u A si A A A ■4 Si A SI si A si si A A A A A A A A d A A A A si A A A A A A A A A A L 1 A 1 A .A 1 A / A A A A A A A A A A A A A A 1 A A 1 4 1 A A s. t 1 A l ! 1 A A A A A A A A A 1 1 A 1 L 1 il A 2 l 1 1 A V A A 1 \l 2 A A ! A A 3 2 1 2 2 4 4 4 4 4 4 2 1 Z 1 2 l L l t 1 1 i A 1 2 2 3 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 A X 1 1 A z 2 2 2 z Z 2 2 4 4 4 4 4 4 4 4 4 i+ 4 4 4 i l 1 X. 2- T. 2- 2. 2. 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A / A 7 s. ,-f ; 2 A Z _ 0 SILA EJ RUMEN/A, MOORA ROZA 2ELENA ORANŽNA VSAKA ŠTEVILKA ODGOVARJA NAVEDENI BARVI, KAKŠNA BO RISBA? (Iz Galeba št. 1-2) KAJ SE ZGODI, GE FES SREČA MICO? PES O PES O PES O (Iz Galeba št. 1-2) <□ MICA <□ MICA O MICA PESMICA Le nostre chiesette votive -12. parte Un patrimonio di storia e cultura di inestimabile valore che abbiamo il dovere di difendere gelosamente Sv. Helena/S. Elena Ravan/Cost apìana Faedis La bella chiesetta é posata su un pianoro accanto alla strada che da Faedis va a Canebola, presso il borgo di Costapiana. E' una chiesetta del XV secolo che non ha subito grandi alterazioni. Il portico a capanna é di pietra squadrata con due archi a tutto sesto. L'aula ha una travatura a vista, l'arco trionfale a sesto acuto, presbiterio coperto da vele e costoloni ben distinti in perfetto gotico anche per l'abside esterna poligonale. La chiesa rientra certamente nello stile sloveno e precisa-mente fra le opere dei costruttori di Škofja Loka. L'altare ligneo, di linea classica, é del XVII secolo. Esterno della chiesetta di S.EIena presso Costaplana/Ravan (Faedis) Sv. Anton/S. Antonio Malina/Forame Attimis La chiesa di S. Antonio di Forame é stata costruita nel territorio dei signori d'Attimis verso il 1200. I resti dell'attuale abside sono della prima metà del XV secolo. L'interno é coperto da vele separate da costoloni poggianti su peducci. Vi sono frammenti di affreschi quattrocenteschi. Notevole é l'altare, dello stile "zlati oltar" di scuola slovena. Porta la scritta Adi 30 junius -1701 - P. di Caporeto - Procu-radore di M. Tomaso Turcut. L'autore é indicato in Bartolo-mio Ortari (Vrtar) di Caporetto. Sv. Ivan in Sv. Lucija/ S. Giovanni e S.Lucia Porčin/Porzus Attimis Porzus appartenne in passato alla famiglia dei signori di Attimis, ed ebbe denominazioni diverse a partire dal XII secolo. Nel 1370 apparve la denominazione Villa de Porciis in Scla-vons. In campo artistico Porzus é importante perché documenta, attraverso una lapide murata nel lato sinistro dell'abside, la presenza del capo-scuola dei costruttori sloveni di Škofja Loka. "Firmò" la chiesa, come suo solito, in tedesco Maister Andre von Lack, e datò l'opera 1477. Inalterata da allora l'abside poligonale che ricorda quelle delle valli del Natisone, il presbiterio é stato tuttavia notevolmente rimaneggiato. Un documento insigne del passato della Slavia. jlliAU li MìllD 11- U DH-l lìilv juuviiiniDinn- tnifll- - R AS/\I Iscrizione enigmatica quella scolpita su una lastra murata nella chiesa di Porzus/Porčinj, Attimis. E' rimasta indecifrata in parte. Vi hanno ietto "Maister Andre von Lack und Jacob sein geseii... 1477', in tedesco. Maestro Andrea di Loka e Jakob suo socio Zlati oltar di stile sloveno Malina/Forame (Attimis) L'abside dl S. Giovanni a Porzus; evidenziata la lastra TUTTOSPORT VSE O ŠPORTU Flavio Chiaclg - Audace I risultati 1. CATEGORIA Valnatisone - Gemonese 1-0 2. CATEGORIA Gaglianese - Audace 0-1 3. CATEGORIA Alta Val Torre - Ragogna 0-1 Pulfero - S. Rocco 1-0 UNDER 18 Valnatisone - S. Gottardo 1-0 GIOVANISSIMI S. Gottardo - Valnatisone 1-0 PALLAVOLO MASCHILE Vb Carnia - S. Leonardo 3-0 Prossimo turno 1. CATEGORIA Pro Fagagna - Valnatisone 2. CATEGORIA Audace - S. Gottardo 3. CATEGORIA Stella Azzurra - Alta Val Torre; Fulgor - Savognese; Lumi-gnacco - Pullero UNDER 18 Tarcentina - Valnatisone Le classifiche 1. CATEGORIA Tavagnacco 18; Pro Fagagna 17; S. Daniele 16; Valnatisone, Fortitu-do 15; Flumignano 14; Sanvitese 13; Ponziana, Gemonese 10; Cividalese, Azzanese 9; S. Sergio 8; Tricesimo 7; Pro Osoppo 6; Codroipo 5; Vivai Rauscedo 4. 2. CATEGORIA S. Gottardo, Tarcentina 17; Audace 15; Donatello, Riviera, Arte-niese 14; Tolmezzo 13; Bressa, Buo-nacquisto 12; Torreanese 11; Maia-nese 9; Forti & Liberi, Rangers 8; Com. Faedis 6; Reanese 4; Gaglia-nese 0. 3. CATEGORIA - Girone D Rive d'Arcano 16; Ragogna 15; Atletica Bujese 13; Treppo Grande 11; Savorgnanese 10; Rizzi 8; Cise-riis 7; Venzone, Nimis, Colugna 6; L'Arcobaleno 4; Alta Val Torre, Stella Azzurra 2. 3. CATEGORIA - Girone E Risanese 16; Savognese, Bearzi 11; Medeuzza, Flumignacco 9; Azzurra, Atletico Udine Est, Buttrio, Manzano, Fulgor 8; Ancona 5; Pul-iero, S. Rocco 4. UNDER 18 Buonacquisto 16; S. Gottardo 15; Valnatisone, Tarcentina 14; Cividalese 13; Tavagnacco 12; Azzurra 11; Savorgnanese 9; Reanese 8,- Na-tisone, Bearzi 6; Forti & Liberi 5; Stella Azzurra 4; Riviera 3; Gaglia-nese 2. S. Gottardo e Bearzi 1 partita in meno, GIOVANISSIMI Olimpia 18; Valnatisone 17; Buonacquisto 13; Savorgnanese, Nimis 12; Paviese 11; S. Gottardo 9; Fortissimi 8; Azzurra 6; Cividalese, Com. Faedis 5; Fulgor 2. ESORDIENTI (fine andata) Percoto/A, Buonacquisto 14; Azzurra 10; Valnatisone 8; Manzane-se, Gaglianese 6; Cividalese, Chia-vris/B 5; Com. Faedis 2. Gaglianese e Manzanese 1 partita in meno. PULCINI (fine andata) Nimis 14; Buttrio 12; Buonacquisto 10; Com. Faedis 8; Stella Azzurra 6; Valnatisone, Torreanese 3; Fulgor 0. PALLAVOLO MASCHILE Lav. Fiera, Team 87, Corno 4; Ar-teniese, S. Leonardo, S. Giorgio, Ospedaletto, Remanzacco, Vb Car-nia 2; Tele Uno, Codroipese, Tar-cento, Alla Peschiera 0. PRIMA VITTORIA DEL PULFERO E SUCCESSI DI VALNATISONE E AUDACE - VINCENDO CON IL S. GOTTARDO... L’Under 18 ritorna in testa In prima categoria la Valnatisone dopo la sconfitta nell'anticipo di sabato scorso a Muggia con il Fortitudo era attesa ad una prova d'orgoglio ospitando la Gemonese. All'ultimo momento all'allenatore Renato Tuzzi sono venute a mancare le due punte Roberto Sedi e Carlo Liberale, oltre ad un paio di infortunati, ed in più alcuni giocatori erano in precarie condizioni fisiche. Con molta caparbietà e un pizzico di fortuna che non guasta la Valnatisone é riuscita a conquistare un importante successo, che la rilancia nelle posizioni di testa della classifica. Sono scesi in campo: Specogna Andrea, Urli, Bardus, Sfiligoi (dal 46' Beltrame), Stacco, Billia, Zoga-ni, Specogna Daniele, Fadon, De Marco, Costaperaria (dall'80' Tru-sgnach). Dopo la fase iniziale di studio, la Valnatisone, sprecata un'azione da gol con Specogna e avendo rischiato con una conclusione di Vidoni la capitolazione, é passata in vantaggio con Franco Bardus. A seguito di un calcio di punizione calciato da Sfiligoi, il pallone é stato respinto dal portiere Pigani verso il centro area, dove il più lesto nel riprenderlo é stato Bardus, che lo ha messo in rete. Nel secondo tempo gli ospiti valere una grossa porzione di campionato. Speriamo che i ragazzi di Bruno Chiuch possano confermarsi, in modo da agganciare i rivali per poi giocarsi la promozione in prima categoria. Finalmente, dopo otto giornate di campionato, il Pulfero ha ottenuto il primo successo, cancellando lo zero dalla casella delle vittorie, grazie ad una rete segnata al S. Rocco. Domenica prossima la squadra allenata da Paolo Cont sarà impegnata nella difficile trasferta di Lumignacco. E’ andata male all'Alta Val Torre nell'incontro casalingo con la seconda della classe, il Ragogna. Per i ragazzi di Cadò domenica prossima ad Attimis c’é l'occasione per ottenere la prima vittoria e lasciar così il fanalino di coda in mano agli avversari. Gli Under 18 della Valnatisone con una rete di Nicola Sturam su punizione ritornano alla vittoria contro il S. Gottardo, e allo stesso tempo in testa alla classifica. I Giovanissimi invece sono sconfitti a 4 minuti dal termine a S. Gottardo; sabato riposeranno in attesa dell'inizio del girone di ritorno. L'Alta Val Torre nella formazione della scorsa stagione hanno cercato di pervenire al pareggio, che hanno sfiorato quando Straulino ha avuto sui piedi il pallone a 4 metri dalla porta, ma invece del pallone il giocatore é finito in rete, e la sfera sul palo! Passato questo pericolo la Valnatisone ha amministrato con sufficienza il vantaggio, sfiorando in due occasioni la seconda segnatura. L'Audace vincendo il derby con la Gaglianese si porta al terzo posto in classifica a soli 2 punti dalle capoliste Tarcentina e S. Gottardo. Una rete segnata al 17’ del primo tempo da Dugaro Terry consente agli azzurri di portare a casa due punti che valgono oro. Per domenica c'é grande attesa in quanto sarà di scena a Scrutto il S. Gottardo in una gara che può NEL TORNEO FRIULI COLLINARE PER AMATORI UNA LIETA RICONFERMA PER I NOSTRI RAGAZZI Un Reai Pulfero da pole position Ci occupiamo ora della squadra amatoriale del Reai Pulfero, che sta disputando il Torneo del Friuli Collinare che é giunto al giro di boa. La nostra formazione gioca nel girone A, che vede saldamente in testa la formazione degli amatori di Invillino, che sabato hanno giocato la loro gara a Pulfero con una cornice di due tifoserie entusiaste e rumorose, seppure intirizzite dal freddo pungente. La partita si é conclusa con la vittoria per 2-1 della squadra ospite, che ha dimostrato di meritare la prima posizione in classifica. Il primo gol, giunto alla metà del secondo tempo su calcio di punizione contestato dai ragazzi allenati da Severino Cedarmas, é stato incrementato poi da un calcio di rigore apparso inesistente, che ha portato gli ospiti sul 2-0. La reazione rabbiosa del Reai Pulfero non si é fatta attendere, ed é sfociata con un calcio di rigore concesso per un fallo di mano di un difensore ospite, rigo- 2 ■ Adriano Stulln - attaccante re che é stato trasformato con freddezza da Paolo Cencig. Mancavano a questo punto due minuti al termine, il Reai si é sbilanciato in avanti senza fortuna, fallendo due buone occasioni. La formazione era d'altronde priva dei due terzini titolari perché infortunati, ed inoltre la sua potenzialità non é stata favorita dal terreno di gioco ghiacciato, che come si sa favorisce solitamente la squadra che deve difendersi. Per quello che abbiamo potuto vedere ci é parso inesistente il calcio di rigore concesso agli ospiti; siamo certi che i nostri ragazzi sapranno riprendersi prontamente già da sabato 9 dicembre nella prima giornata di ritorno. Questa sconfitta infatti non compromette la qualificazione alla seconda fase della nostra squadra, in quanto alla fase successiva prendono parte sei delle otto formazioni che attualmente si danno battaglia. La classifica prima della gara era la seguente: Amatori Invillino 11; Amatori Ru-bignacco, Reai Pulfero 10; Hi-ghlanders, Mobili Mirai 7; Bar Roma, Ai pioppi 4; Al sole 3; Onda Blue 0. Silvano Cedarmas - difensore Al termine della gara abbiamo chiesto un parere all’allenatore Severino Cedarmas, il quale si é detto dispiaciuto per la sconfitta, ma soddisfatto per il gioco espresso dai suoi uomini. OB SVETOVNEM NOGOMETNEM PRVENSTVU LETA 1990 KRATKA ZGODOVINA TEH PRIREDITEV (8) Po vojni Vojna vihra 1939-1946 je prekinila vsa mednarodna tekmovanja in tako je bilo na sporedu 4. svetovno nogometno prvenstvo komaj leta 1950. Gostitelj je bila Brazilija. Tudi tokrat je v zadnjem trenutku prišlo do raznih odpovedi tako, da se v Braziliji zbralo le 13 državnih moštev. Organizatorji so bili že prej porazdelili prijavljena moštva v štiri skupine, ki so ostale tako nesorazmerno sestavljene: v prvi in drugi je bilo po štiri moštev, v tretji tri a v četrti le dve. To je seveda povzročilo kritike in proteste, ki pa niso zalegli. Prva štiri uvrščena moštva so bila prepuščena sklepnemu tur- leta spet mundial komaj 1950, nirju, kjerje igral vsak proti vsakemu. Italija in Jugoslavija, ki sta bili uvrščeni v tretjo oziroma prvo skupino sta bili izločeni že v predtekmovanju. Prvič, je bila tudi Anglija prisotna na prvenstvu a je doživela nepričakovan a istočasno pekoči poraz (1-0) proti ZDA. Anglija je zgrešila enajstmetrovko, ki bi jo lahko privedla v finalni del prvenstva na škodo Španije. Vstop v finalni del so si pridobili Brazilija, Švedska, Urugvaj in Španija. Ob zaključku prvih dveh kol finalnega tekmovanja je bilo jasno, da bo tekma med Brazilijo in Urugvajem odločala o prvaku. Švedska si je z zmago nad Španijo (3-1) zagotovila tretje mesto. 16. julija je celotna Brazilija pričakovala zmago svojih ljubljencev. Pestra in tehnično izpopolnjena igra ni presenetila obrambnih igralcev Urugvaja. V prvem polčasu ni padel gol; a takoj v 21 drugega polčasa povede Brazilija. V 21' izenači Schiaffino a 13' kasneje Ghiggia zabije drugi gol in pribori Urugvaju drugo svetovno zmago. Dogodek je tako prizadel igralca Barazili-je Danila, ki je skušal narediti samomor. Tehnični vodja brazilske selekcije, Costa, ne samo, da zapusti vodstvo ekipe, ampak se izseli na Portugalsko. (mž) SOVODNJE Duš Teli nieso kiodini, so “kiodoni”! Takuo je muorla pomislit Giovanna Gosgnach iz Duša, kar je zagledala telo lepo "družino" kio-dinu. Zgodilo se je petnajst dni od tega. Šla je pod vas brat idrik, kar jih je zagledala. Takuo so bli velie an debel, de nie mogla viervat na nje oči. Priet ko jih je stentala se ji je parielo pru jih fotografat an takuo je nardila. Pred fotografsko makino so se parstavle Cristina Morielaz an nje nona, Pierina Dus, Tarčmunkine. Nona Pierina, ki ima 77 liet, zves-tuo prebiera naš Novi Matajur. Telekrat se bo vidla tudi na njim. Vsi mi ji želmo še puno liet zdravih an veselih. Tarčmun Zapustu nas je Giovanni Crainich V angleškim glavnem mieste, v Londonu je v starosti 77 liet umani naš vasnjan Giovanni Crainich. Žalostno novico so sporočil otroc, nevieste, zeti, kunjadi an navuodi. Giovanni je biu Kantonarjove družine iz Tarčmuna, družine ki donas jo nie vič. Že puno liet od tega je biu šu z ženo živet v Anglijo, tan sta zredila lepo družino. An par liet od tega je v tistim kraju umarla žena, nje pogreb pa je biu na Tarčmune. Tudi Giovanni je želeu za venčno počivat v njega rojstni zemlji an takuo se je zgodilo. Njega pogreb je biu na Tarčmune v četartak 23. november j a popudan. Starmica - Mašera V adni uri dva pogreba Je že znano, de naši zvonovi se vič krat oglase za oznant žalostno novico, ku veselo. Telekrat v našim kamune se je zgodilo, de sta bla v adnim dnevu, v nediejo 26. novemberja, dva pogreba an le ob tisti ur, ob dvieh an pu popudan. V Štarmici so podkopal Luca Franz, ki je v starosti 83 liet umani v čedajskem špitale. Luca je biu Kuosove družine, ži-veu je s sestro, saj nista bla ne dan ne drug poročena. Nomalo cajta od tega je sestra umarla, takuo de Luca je biu ostu sam ta na hiš. Zvestuo pa so mu parskočil na pomuoč navuodi, kar je imeu po-triebo. Puno judi mu je paršlo dajat zadnji pozdrav, saj Luca je biu zari- es an bardak mož an vsi so ga imiel radi. V Mašerah pa je biu pogreb Gi-ovannija Juretig - Muhoracu po domače. Umaru je, ko je imeu 65 liet. V žalost je pustu ženo, brata an drugo žlahto. Naj v mieru počiva. DREKA Barnjak - Sant’Andrat Umaru je Franc Laštu Po dugim tarpljenju je v čedajskem špitale umaru Francesco Trinco - Franc Laštu iz Barnjaka. Imeu je 73 liet. Zapustu je ženo, otroke, nevieste, zete, brate, sestre, kunjade, navuode an vso drugo žlahto. Franc Laštu je kupe z družino živeu v Sant'Andratu del Judrio an v telim kraju je biu v sriedo 22. novemberja popudan njega pogreb, na katerim se je zbralo puno judi tudi iz njega rojstnega kamu-na. GRMEK D. Bardo - Avstralija Zbuogam Petar Pred kratkim smo pisal, da je v Avstraliji umaru Pietro Vogrig (Vincent), Petar Marjanin iz Dolenjega Barda. Umru je v Avstraliji, v kraju, kjer je živeu nad 60 liet. Sada objavljamo njega fotografijo, ki nam jo je žlahta pošjala iz Avstralije, v spomin vsem tistim, ki so ga tle in dol poznali, ljubili in spoštovali. Učaku je visoko starost: 88 liet! Biu je pošten mož in kot takega bomo ohranili v lepim in venčnim spominu. Naj v miru počiva dol v tisti oddaljeni daželi, ki mu je bila nova domovina. PODBONESEC Ruonac Žalostna iz naše vasi Šele mlad nas je zapustu Silve-rio Medveš. Umaru je v čedajskem špitale, ko je imeu samuo 53 liet. Njega pogreb je biu v Ruoncu v nediejo 26. novemberja popudan. Vabilo Cluba 184 v kino v Škrutove Trieba jim je dat čast za njih težkuo pa še kakuo po-triebno dielo. Bi bluo trieba sevieda tudi jim vsak po svojih močeh pomagat. Gu-ormo od clubov, ki so nimar buj aktivni, kjer se zbierajo alkolisti, ki se zdravijo. Club 184 iz Podutane kupe z Acat iz Čedada je pripravu za petak 1. decembra lepo iniciativo v Škratovem, v sali sriednje šuole an tuole kupe s kamuni Dreka, Garmak, Sriednje, Sovodnje an Sv Lienart. Srečanje se začne ob 19. uri s pozdravom oblasti an s podeljevanjem priznanj, tistim, ki ne pijejo vič. Potle ob 20. uri pokažejo film znanega režiserja Ermanno Olmi "La leggenda del santo bevitore". Siedila bo debata, ki jo bo vodu doktor Aldo Rolle. PIŠE PETAR MATAJURAC Smieh je potrieben kot voda in sonce Za nomalo cajta pustim resne an težke probleme nastran an napišem nekaj, kar bo smieha vredno, čepru je naše življenje nabasano z vič žalostnih an resnih, kot veselih dni. Smeh je znak našega veselja in kakuo smo ga vičkrat potrebni, kot vode in zraka, kot sonca in kruha! Je ries, de zatuole že poskarbi naš Guidac, pa ne bo odvič, če se včasih posmejete tudi z mano. Pa pridimo na naše stare dou-tipe, batute, ki pa so zmeraj nove za tistega, ki jih ni še ču. Donas živi v naših dolinah štiman mož. On misli, de je zlo modar, tudi nekateri mislijo, de je študijan. čudejo pa se vsi, kuo se je takuo hitro navadu po italijansko, saj podpisava (nie-sam jau piše) tajšne artikulne, kot da bi biu pravi profesor. mm novi matajur Kadar je biu majhan, otrok okuole deset liet, je dielu s te starim tatam na puoju. (“Te star tata" smo ankrat pravli nonu, kot smo pravli “ta stara mama" noni. Nono in nona so za nas, te stare, že moderne besiede, od drugih kraju parpejene, uvožene, importane). Nu, za jo na kratko odriezat, sta tisti dan di-elala te star tata in navuod Ši-man od zjutra do vičer na puoju. No malo prej ko je šlo sonce za brieg, je te star ukazu navuo-du: "Šiman, pojdi dol pod zid, ob začetku parve brajde so beke. Obreži jih, naberi jih v dva snopa an z vezaj jih da jih ponesemo damu!'. Kduo od nas ne vie, kaj je beka, tista mahna varba, podobna tarti, ki nam služi za vinjike an druge reči vezat. Otrok je naredu takuo, kot mu je ukazu te star tata. Kadar so ble beke poriezane an nabrane v snope, v fažine, jih je bluo trieba zvezat an tekrat je zarju mali Šiman: "Tata!' Kaj je?" "S kuom (s čim) zvežen beke?" "Z lazo, preklet trotel!' se je razjezu te stari tata nad neumnostjo že odraslega otroka. In pojmo naprej. Puno liet od tega sta praznovala trideset liet skupnega življenja Tonca an Marijanca iz Gorenjega Barda. Že puno cajta je od tega, ko sta zapustila ta sviet, Buah jim daj venčni mier an pokoj. Marijanca se zbudi zjutra an ustane, mož pa je šele darnjohu. Žena ga potrese an zbudi, pa mu reče: "Tonca, donas je trideset liet, od kar srna se poročila. Al naj ubijem in oskubem petelina?" “Buoga žvina, kaj je petelin kaužaf' je zarju Tonca, se obar-nu na drugo stran an spet za-smarčou. Pa za zadnjo še tole. Marjuta iz Gabruce je bla skor dva metra visoka žena. Bla je mati od puno otruok. Vsi so ji nagajali, posebno pa te mal, Tončič. Kregala je vsak dan svoje otroke, ker jim je muorla vsak dan prat njih gvant, zak so se z igranjem umazali, opacali. In pomislite, de takrat se je muorlo vse na ruoke prat, ni bluo pralnega stroja (lavatrice). Niekega dne je zagledala na vartu malega Tončiča, ki je biu takuo opa-can od luže in prahu po obrazu in gvantu, da ga je kumi prepoznala. Začela ga je kregat in mu pravt, da niema usmiljenja, ker ji daje na doplih diela, kot njega sestrice in bratraci. “Poglej, kakuo si umazan, an poglej mene, kakuo sem čedna!' Tončič jo je stisnjen ob tleh, droban, majhan, žalostno gledu. Čeglih mu je bla blizu, jo je videu takuo deleč, da ji je kumi videu visoko v luftu glavo. "Vi mama (takrat smo vsi pravli mami an tatu vi), vi, mama - je ponoviu - lahko guor-te, ki ste takuo visoka, do vas ne doseže ne prah ne luža. Če bi bla takuo majhana an par-tleh, kot jest, bi bla tudi vi umazana in opacana!' je nadužni otrok poviedu visoki mamij svojo filozofijo. Vas pozdravja Vaš Petar Matajurac Odgovorni urednik: JOLE NAMOR Fotostavek: ZTT-EST Izdaja in tiska Ik^. A SSuTT Trst / Trieste f' ^SSStT Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Trieste n. 450 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 25.000 lir Poštni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za SFRJ - Žiro račun 51420 - 603 - 31593 «ADIT» 61000 Ljubljana Glonarjeva 8 Tel. 329761 letna naročnina 100.000 din posamezni izvod 1.000 din OGLASI: 1 modulo 34 mm x 1 col Komercialni L. 15.000 + IVA 19% Urniki miedihu v Nediških dolinah DREKA doh. 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Pietro Pellegritti Špietar: v pandiejak in sredo od 8.45 do 9.45 v petak od 17. do 18 SRIEDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v pandiejak od 10.00 do 11.00 v sriedo od 14.00 do 15.00 v saboto od 10.00 do 11.00 Gor. Tarbi v pandiejak ob 11.30 v sriedo od 15.15 do 15.45 Oblica: v sriedo od 15.45 do 16.15 doh. Rosalba Donati Sriednje: v torek ob 12.00 v petek ob 10.00 Gor. Tarbi: v torek ob 12.30 v petek ob 9.15 Oblica: v torek ob 13.00 v petek ob 8.45 SV. LIENART doh. Lucio Quargnolo Gor. Miersa: v pandiejak od 16.00 do 18.00 v torak od 10.00 do 12.00 v sriedo od 16.30 do 17.30 v četartak od 10.00 do 12.00 v petak od 10,00 do 12.00 v saboto od 11.00 do 12.00 doh. Rosalba Donati Škrutove: v pandiejak in torek od 9.00 do 11.00 v četartak od 9.30 do 11.00 v petak od 11.00 do 12.30 v soboto od 8.30 do 10.00 Dežurne lekarne Farmacie di turno OD 2. DO 8. DECEMBRA Čedad (Minisini) tel. 731175 Grmek tel.725044 Moimah tel. 722381 S. 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