ANNO IX Capodistria, 1 Settembre 1875 N. 17 LA PROVINCIA DELL' ISTRIA, organo ufficiale per gli atti della Società Agraria Istriana. Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. Atti ufficiali della Società agraria istriana. SOCIETÀ ALPINA Non vi è quasi provincia italiana collocata a piedi delle Alpi che non abbia costituita la Società alpina, sezione del club Alpino Italiano residente in Torino. Anche il Trentino ha formata la sua società, fin dal 1872; ma nel nostro paese delle Alpi Giulie tanto importanti per ogni ordine di ragioni, e pur tante volte illustrate da scienziati stranieri e nazionali, ed oggetto di serj studj de'uostri comprovinciali, non si è ancora pensato a formare una società alpina. Dello scopo e dell'importanza di questa società il nostro giornale ha discorso altra volta. Un egregio nostro comprovinciale dalle Alpi della Valtellina ci mandava l'invito di formare il club Alpino, due anni or sono: dopo aver descritto le feste del quinto congresso del club Alpino Italiano (vedi "Provincia,, 1 ottobre 1873) dimostrava che l'Istria, come ha fatto il Trentino, potrebbe costituire il suo piccolo club. „ Certo noi non abbiamo monti elevati, come quel-„ li di altre regioni italiane, il nostro gigante è il mon-„ te Maggiore, che misura poco più di 1300 metri sul „ livello del mare. Ma abbiamo in compenso un intiero „ sistema di colline che si rannodano intorno ad esso, „ le quali si presenterebbero a mille svariate escur-„ sioni, potrebbero essere oggetto di molti interessan-„ ti studj naturali, formerebbero argomento d'una fin „ qui non tentata illustrazione della provincia. „ Non troveremo 30 o 40 uomini, i quali dieno il „ nome ed il loro obolo per dotare la nostra provincia „ di una istituzione per tanti versi così utile ? Qualche „ persona di polso che si metta a capo dell'impresa ed » una dozzina di giovani che la segua, e l'affare è „ fatto. Non foss'altro si dovrebbe tentare; il prossimo „ congresso della società Agraria ne offre l'occasione. „ Abbiamo riportato l'appello come era stato pubblicato due anni fa, perchè le condizioni non sono mutate; il congresso agrario che si raduna ai 6 del mese p. v. a Montona speriamo offra occasione ai nostri patrioti di mettersi d'accordo per la creazione della società Alpina. Intanto crediamo far cosa utile col pubblicare un progetto di statuto, compilato sulla base dello statuto del club Alpino italiano. Progetto di statuto per una " Società Alpina dell'Istria Art. 1. È istituita una società col titolo " Società Alpiua dell'Istria „ sede in..... Art. 2. La società Alpina dell'Istria baperiscopo di far conoscere le Alpi Giulie, più specialmente quelle dell'Istria. Art. 3. La domanda per far parte della società dovrà presentarsi in iscritto alla Direzione, la quale ha facoltà di deliberare sulla accettazione. 1 soci possono essere dell' uno e dell' altro sesso. Art. 4. Ogni socio è obbligato di pagare la quota annua di fior. Quattro, ed una tassa di buon ingresso di fiorini due. Art. 5. L'obbligazione dei soci è annua e s'intenderà perdurare auche nell'anno successivo, se il socio non manderà la rinunzia in iscritto al Presidente prima del 30 settembre. Art. 6. La società può nominare socj onorarj fra i distinti cultori di studj che si riferiscono alle montagne. Art. 7. I soci hanno diritto all'uso dei libri, carte topografiche e degli oggetti di spettanza sociale a norma di un regolamento da approvarsi dai socj. Art. 8. La società è retta dalle deliberazioni dell' adunanza generale dei socj. Essa è rappresentata da una direzione. Art. 9. Ogni anno si raccoglie 1' adunanza generale dei socj in luogo da destinarsi di volta in volta preventivamente dalla adunanza stessa. Art. 10. L'adunanza generale dei soci esamina i conti consuntivi ed approva il preventivo ; nomina la direzione sociale; stabilisce il luogo del futuro congresso; discute le proposte presentate nell' ordine del giorno dalla direzione e da singoli socj. L'adunanza organizza possibilmente una passeggiata Alpina. Le deliberazioni sono valide se approvate dalla maggioranza degli intervenuti. qualunque sia il numero. Art. 11. La direzione è composta di numero . . direttori i quali eleggono a maggioranza di voti dal proprio seno un Presidente, un vicepresidente, il segretario ed il cassiere. La direzione delibera a maggioranza di voti degli intervenuti. Art. 12. La direzione è incaricata della amministrazione generale della società; tiene la corrispondenza, fissa il giorno dell'adunanza generale inviando l'ordine del giorno 15 giorni prima a tutti i socj. La direzione deve curare l'attuazione e 1' osservan-del presente statuto sociale. Art. 13. Il presente statuto, approvato nell'adunanza generale dei socj, non potrà essere modificato che in un'adunanza dove intervengano almeno la metà degli iscritti, e colla maggioranza di due terzi dei presenti. Mancando il numero voluto in una prima adunanza, ne sarà convocata una seconda dove le deliberazioni saranno valide qualunque sia il numero degli intervenuti. Art. 14. Quando i socj si riducessero ad un numero inferiore di 15, la società s'intenderà sciolta, e la direzione ne darà notizia ai socj coli' invito a deliberare in un'adudanza straordinaria sulla erogazione del patrimonio sociale. Articolo transitorio. La società s'intenderà costituita quando si sarà raggiunto il numero di 15 socj paganti. Il comitato promotore convocherà gli iscritti ad una riunione per passare alla elezione della direzione. Il Comitato promotore ■ IL GINNASIO DI CAPODISTRIA Vennero pubblicati gli Atti dell'I. R. Ginnasio superiore di Capodistria per l'auno scolastico 1874-75.— Togliamo lo seguenti notizie: furono iscritti 136 scolari ■ e di questi 126 hauno frequentato la scuola, dei quali 46 da Capodistria, 59 di altri luoghi dell'Istria, 11 di Trieste e territorio, 3 del Goriziano, 2 della Dalmazia, 2 del Tirolo italiano e^-2—del Veneto; italiani 117, slavi 7, greci 2. ■— Godevano stipendio dal fondo camerale istriano di fior. 84, numero 6 scolari ; dal fondo di finanza di fior. 150, numero 2; dalla Giunta provinciale istriana, di fior. 100, numero 8 ; e di fior. 20 -50 numero 6 ; da altri fondi di fior. 84-90 numero 3 ; di fior. 140 numero 1 ; l'importo complessivo degli stipendj somma 2278 fior., distribuiti a 26 scolari. Riportarono attestato di prima classe con eminenza numero 21 ; di prima classe numero 67 ; di seconda reparabile 20; di seconda irreparabile 3; di terza classe 12; e tre non furono classificati. Gli esami di maturità ebbero luogo i giorni 11, 12 e 13 agosto; si presentarono 14 candidati, dei quali 7 furono assolti, tre rimessi all' esame di una sola materia, cinque all'esame di tutte le materie da qui ad un anno. Constatiamo con vero piacere che l'Istituto procedette tutto l'anno in.piena regolarità, che il benemerito sig. direttore venne ajutato in tutti i suoi tentativi per il miglioramento dell'istruzione, dalle autorità locali e provinciali. Durante l'anno veniva completato il numero dei uocenti effettivi, che fu portato fino a dieci, numero, che non s'era raggiunto ancora mai dopo l'attivazione del presente Istituto. La direzione manifesta un desiderio che merita tutto l'appoggio; ecco di che si tratta: Lo spett. Municipio di Capodistria che aunualmen-te fornisce i libri a studenti poveri della città, volle quest'anno, gentilmente aderendo ad analoga ricerca della direzione, accordare tale favore anche a qualche scolaro forestiero ; generosità non mai abbastanza encomiata e che autorizza la direzione a sperare che le verrà dato di tradurre in fatto un' idea eli' essa nutre da tempo, e sarebbe di dar vita anche qui, come iu altri luoghi dove esistono Ginnasi, ad un fondo di beneficenza per studenti poveri. A tale fondo lo spett. Comune locale potrebbe, ove il credesse, devolvere la somma che spende annualmente, Come si disse, per somministrare i libri ai poveri scolari, restando così sollevato dalle brighe della relativa amministrazione. L'inclita Giunta provinciale, che ha parte così rilevante tra i benefattori della scolaresca povera di questo istituto, potrebbe destinare ad incremento del fondo suddetto una parte della somma eh' Essa spende annualmente per sussidj parziali, con che otterrebbe lo stesso scopo. Qualche altro spett. Municipio della provincia potrebbe pure concorrere nell' interesse de' proprj. Di persone private poi a ciò deposte per gentilezza d'animo e per zelo del benessere di quest'istituto non v'è difetto in città, ed a queste la direzione non farebbe appello invano. Gli Atti del Ginnasio, contengono nella prima parte, un pregievole studio del direttore sig. G. Babuder: Le Georgiche di Virgilio considerate nei loro pregi ci' argomento e di forma con un cenno critico sopra alcuni traduttori italiani delle medesime. LA SCUOLA REALE SUPERIORE IN PIRANO La direzione di questa scuola ha pubblicato il programma, alla fine dell' anno scolastico 1874-75. — L'insegnamento venne impartito da sei professori effettivi e sei supplenti. L. Istituto venne frequentato da 101 allievi, dei quali 93 dell'Istria; goderono stipendio, dal fondo provinciale dell' Istria numero 7 ; dal fondo dell'I. R. finanza numero 1; dai t'ondi di privata beneficenza numero 2. — Riportarono la prima classe con eminenza 11; la prima 54; la seconda reparabile 18; la seconda irreparabile 11; la terza classe 3; nen furono classificati 1. Gli esami di maturità ebbero luogo il giorno 16 agosto; i quattro candidati presentatisi agli esami furono dichiarati maturi. L'Istituto fu arrichito durante l'anno di molti oggetti per la scuola di disegno ed i gabinetti di scienze naturali; anche la biblioteca venne considerevolmente aumentata. Il nostro giornale ha fatto già cenno del pregevole studio del prof. Hassek— La lirica italiana nel XIII secolo — contenuto nel programma. SALINE La Presidenza del consorzio delle Saline di Pirano ha risposto con la seguente informazione alla domanda rivoltale dalla spettabile deputazione di borsa in Trieste in seguito a mozione fatta dal sig. Deseppi: Spett. Deputazione di Borsa Trieste. Oltremodo grata la scrivente per l'interesse che codest' onorevole Deputazione le manifesta nel suo pregiatissimo foglio 11 coir. N. 1706 affine di promuovere lo sviluppo del commercio del sale marino di questo Consorzio è ben lieta di poter appoggiare a sì autorevole carica questo suo ramo d'industria col fornirle tutti quei dati che le si rendessero necessari onde riuscire a ravvivare possibilmente tale commercio pur troppo da qualche anno languente per mancanza di sfoghi. 11 prezzo che limitò questo Consorzio al proprio sale bianco di sopravvanzo, vale a dire di quel sale che viene confezionato dopo supplito ai bisogni dell'eccelso erario, è di soldi aust. 25 al centinajo di Vienna franco sotto il bordo dei navigli che qui vengono a caricare nel porto Rose di Pirano presso i magazzini di questo Consorzio, cassa pronta senza sconto. Tale commercio per sovrana concessione non è permesso a questa società se nou che per la via di mare e sopra navigli che raggiungono almeno le cento tonel-late di registro. Per ottenere la caricazione l'i. r. finanza non esige senonchè di essere avvertita un paio di giorni prima per le necessarie disposizioni finanziarie e da ciò non ne deriva nessuna spesa al naviglio, se si eccettui la contribuzione giornaliera di soldi 70 durante la caricazione e fino al momento della partenza, per la guardia di finanza che deve tenere al suo bordo. Il sale viene caricato alla rifusa e la spesa di gettare il genere da sotto il bordo sino in stiva può calcolarsi di un soldo circa per cento. La caricazione è pronta e meno il caso di pioggia con qualunque tempo si può caricare, non essendo il nostro porto Rose per la sua posizione molestato da alcun vento. La qualità del sale è identica a quella del sale bianco che viene venduto dall'erario. ^ Iu quanto alla quantità, siccome questo stabilimento è suscettibile di produrre in media in un decennio un milione di cent, all'anno, e non arrivando i bisogni dell'eccelso erario in questi ultimi anni alle cent. 400,000 all'anno, così ne viene di conseguenza che questo consorzio, qualora vi fosse il tornaconto, potrebbe disporne di altre mezzo milione di cent, all'anno da destinarsi per l'esportazione all'estero via di mare. Questo quantitativo presentemente non viene raggiunto per mancanza di sfogo, per cui anzi raggiunta la quota di sale confezionatasi per conto erario vieue sospesa ancora in bella stagione ogni ulteriore fabbricazione del sale, non convenendo a questo consorzio di fabbricare altri magazzini oltre a quelli che già possiede pel collocamento del genere. Tiene nonostante sempre disponibile un deposito nei magazzini consorziali esistenti di circa seicento mila centinaia. Le spedizioni all' estero per via di terra nei Principati Danubiani è monopolio dello Stato che vende il suo sale a privati e per questa via esso ne smercia circa cent. 70 mila all'anno. Il sale marino di Pirano è conosciutissimo in America ed anche nelle Indie, pelle quali ragioni questo consorzio ne spediva alcuni carichi. Molto sale si smerciò nell'Albania turca prima che quel governo ne introducesse il dazio d'entrata, ora questo commercio è affatto arrenato. Sebbene il nostro sale per le sue qualità corrisponda meglio di qualunque altro, nonostante sembra venga preferito il sale di pezzatura grossa come quello di Trapani specialmente se trattasi di viaggi lunghi, pel motivo che essendo il nostro di grana minuta si aggruppa in modo da presentare delle difficoltà per la scari-cazione in quei luoghi ove non si usa adoperare la zappa, unico istrumento che si presta in questo caso per romperlo, e che da noi si pratica con somma facilità e poca spesa. Questo sistema potrebbe facilmente introdursi anche nei luoghi di arrivo del genere. Una questione che meriterebbe di essere studiata e di formare tema di ricerche per parte della Rappresentanza del Ceto Commerciale di Trieste, sarebbe quella di rilevare se vi potesse essere la possibilità dell'esportazione per via di terra e per transito al di là del confine dell'Impero Russo, valendosi delle ferrovie a vagoni pieni e suggellati per garanzia della finanza. Questo commercio, per quanto riguarda i principati danubiani, è oggidì doppiamente monopolizzato, cioè dallo stato come venditore e da uu Istituto Bancario Ungherese, divenuto cessionario della casa Rittmeyer e Flesch. E lecito di credere che, ove le tariffe della ferrovia lo consentissero, questo commercio potrebbe essere intrapreso da qualunque privato che credesse trovarvi il suo tornaconto e si proponesse di rispettare nel transito le convenienze dello stato come monopolista. E da ritenersi che cessato il monopolio di un'assuntore privato, questo commercio non mancherebbe di prendere più estese proporzioni. Ecco quanto può francamente esporre la scrivente a codest'onorevole Deputazione in risposta alla pregiata sua ricerca, dichiarandosi sempre pronta ed onorata di darle tutte quelle ulteriori dilucidazioni e schiarimenti che le si rendessero necessari in argomento e frattanto col più profondo rispetto e pari considerazione ha il pregio di protestarsi La Presidenza del Consorzio delle Saline in Pirano. I nuovi scavi di Aquileja Aquileja, città che sotto i romani fu dichiarata fortezza di primo ordine, anzi la prima dell'impero, con una popolazione di 600,000 abitanti, (Kandler-Istria-1846, N. 54), e la cui pianta era di 250,000 passi, conta in oggi poche centinaja di abitanti ed è ricetto per la massima parte di famiglie dedite alla pesca. Caduta sotto il martello inesorabile dello scita, sfregiata, spogliata dal Goto e dal Longobardo (Zandonati - Guida storica dell'antica Aquileja-Gorizia Seitz, 1849), a-vrebbe pur anco riprosperato sotto i patriarchi, se altre folgori nemiche non l'avessero di nuovo lacerata. Diserti i suoi quartieri, discinte le torri, franate le mura, non potè opporsi al saccheggio de' Veneti, nè contendere il terreno agli Ungheresi, calpestato ben otto volte, ed altrettanto dal Mussulmano. dall'Albanese, dall'Uscocco e dal Francese. Ora de' suoi monumenti si può dir benissimo che " Giacciono sulla nuda arena „ e che . . sulle tombe illustri a pascer l'erba „ " L'avido armento il pastorel vi mena „ Iu fatto, (li questa veneranda figlia di Roma resta appena fra i preziosi ricordi, non interamente mutato, il solo tempio o Basilica colla torre, il quale è diviso in tre navate da 11 colonne di marmo e granito, avanzo di sontuosi edificii. La base, i dadi, i plinti e le giunte di marmo sono sì bene collocati da armonizzare degnamente coi capitelli di lavoro greco e romano. La torre, creduta più antica della Basilica s'innalza klf. v. 38, e sopra il suo piano superiore godesi d'una stupenda prospettiva. — In qualunque sito però dell'agro a-quilejese vengano tentati degli scavi si trovano sempre avanzi della sua passata grandezza. Famiglie, musei, città conservano materiali in pietre, oggetti metallici, lastre di marmo, statue, vasi fittili, monete, anelli, sigilli, pla-sme di smeraldo, agate, crisoliti, diaspri, sardoniche, onici e carnei di egregia fattura; così pure idoli di creta, di marmo e di metallo, amuleti, talismani, lavori in vetro ed in avorio; lucerne, vasi con coperchio posti entro urne di pietra. Una bellissima statua di Venere rinvenuta in Aquileja ed un orologio solare romano - aqui-lejese conservansi nel Museo Archeologico di Vienna. L'amore per le insigni antichità aquilejesi anima anche iu oggi gli studiosi a tentare dpgli scavi. Già uel 1844 furono rinvenuti perfino muri formati a piccoli quadrelletti. e dei mattoni triangolari appartenenti alle così dette costruzioni reticolate e laterizie. Quest' anno si scopersero tronchi di muri di cinta, di vie bene conservate, di fogne, di chiaviche per le scobo delle acque, e delle interessanti traccie d'acquedotti (Isonzo n. 41, an. 1875). Oltre a ciò fu rinvenuta una lunga muraglia, che segna una curva ed altre traccie di fabbricati, la cui disposizione farebbe ritenere essere ivi situato il Circo de'tempi di Augusto. Ma su questo punto è discorde l'opinione degli eruditi. V'ha chi pretende essere quelle piuttosto le fondamenta di un teatro; mentre altri invece le vuole di terme. Asseriscono anzi che poco più oltre sarebbe esistita.la traccia della Cripta, della Basilica, e della porla che metteva alla strada Annia. Un' epigrafe di questa strada fu additata per la prima volta nell'anno 1806, e crediamo esista tuttora in monastero nel palazzo dei siguori conti Cassis. Ella è questa: Imi'. Caes. Divi. Tiìajani. Partiiici. F. Divi. Neiivae. N. Trajanus-Hadrianus. Pius. Felix Invictus. Augustus Viam. Anniam. Longa. Incuria Neglectam. In. Fluentibus Palusteibus. Aquis. Evervesatam Sic. Et. Commeantib. In viam Inter. Plurima. Indulgenti as Suas. In. Aquileiens. Providentissim PRiNCErs. Restituii'. Tra le antiche strade aquileiesi ricorderemo ancora la Gallica od Emilia, lunga circa 512 miglia italiane, che metteva Aquileja in comunicazione con Roma; la Flaminia per la quale marciavano in ordine le legioni della porta aquilejese fino a Ravenna; la Noricia, che per Gorizia comunicava col Norico, la Veruca che per Monfalcone conduceva nella nostra Istria. E. T. NOTIZIE Abbiamo saputo che nella scorsa settimana si era recato a Capodistria il sig. cav. Mayersbach, direttore della neo istituita stazione enologica per l'Istria con la sede in Parenzo. I possidenti agricoltori di questa città che hanno applaudito alla istituzione della stazione enologica, attendevano a dir vero, da qualche tempo e con lodevole impazienza, la visita del direttore della detta stazione, desiderosi di fare la personale conoscenza dell'uomo al quale è affidato un incarico di tanta importanza per la intiera provincia; desiderosi di sentire un giudizio ed un consiglio da una autor.tà competente e sopratutto di accertarsi che lo studio di ricerca per il miglioramento della produzione vinicola viene diretto con serii propositi. Ma questa volta con dispiacere di tutti il desiderio non venne soddisfatto, e vogliamo credere che la fermata di poche ore del su nominato direttore nella nostra città sia stata per ragioni estranee alle sue incombenze, e noi ne prendiamo occasione di parlare unicamente per esprimere il desiderio che sia preso in serio studio questo territorio dove regna la coltura della vite e la produzione del vino è di grande importanza. Tre signori membri della commissione centrale per la regolazione dell'imposta fondiaria, arrivarono nella nostra città la settimana scarsa, e dopo aver raccolto qualche notizia dalle autorità locali e da qualche possidente sulla produttività e sulla coltura del territorio sono ripartiti. Abbiamo sentito dire che sono diretti a visitare la nostra provincia. L'associazione operaja di mutuo soccorso di Rovigno ha pubblicato il Bilancio sugli Introiti ed Esiti, dal 30 giugno 1873 al 31 maggio 1875. La somma degli introiti fu di fior. 3219.34. Quella degli esiti di fior. 2984.47 alla quale, sommato il civauzo di cassa di fior. 234.87, si ottiene l'importo a pareggio. La sostanza della associazione somma fior. 1856.77, dej quali in cartelle pubbliche fruttanti interessi fior. 1421.60. Nell'epoca compresa dal resoconto furono distribuiti fior. 2038.20 iu sovvenzioni ai socj. Commissione per sussidi a studenti Italiani presso l'Università eli Graz. La commissione per sussidiare studenti italiani bisognosi, presso tl' università di Graz, ha presentato il resoconto dell' anno scolastico 1874-75, dal quale si rilevano i benefici vantaggi procurati dalla istituzione. La somma raccolta fu di fior. 552, di cui fior. 152 da privati, fior. 300 dal municipio di Trieste, fior. 50 dalla Dieta dell'Istria e fior. 50 da quella di Gorizia. Le sovvenzioni concesse durante l'anno furono di fior 267. Il resoconto si chiude con la lieta osservazione che, mentre il fondo della commissione, al momento che gli studenti italiani ebbero il loro comitato indipendente, non possedeva che fior. 378,78 iu contanti e 300 rappresentati da una obbligazione della ferrovia Czerno- vìtz-Iassy; ora dopo tre anni di attività, esso importa, ad onta delle continue generose sovvenzioni concesse, fior, contanti 1441.52. La commissione fa assegnamento sulla munificenza delle Diete, del Municipii e dei Cittadini privati anche per l'avvenire. Pre-so la punta grossa tra Capodistria e Trieste venne collocata una boa di segnalamento. La regata nazionale di Genova La società di ginnastica Triestina ha preso parte alla regata nazionale che ebbe luogo a Genova il giorno 27 del giugno passato. Tutti i giornali del regno e di Trieste hanno portate relazioni della bella festa, per cui ci crediamo dispensati di parlarne; ma crediamo necessario di ftr sapere che da ogni parte della nostra provincia si ripetevano gli applausi con cui furono accolti nella loro patria, Trieste, i bravi giovani, i quali hanno ottenuto la bandiera di premio alla gara nazionale e che hanno saputo destare le simpatie di tutta Genova e per la loro intrepidezza e pei generosi propositi da cui erano animati. La sera del 7 agosto p. p. con grande solennità nella vasta sala della Palestra sociale, il presidente Ing. Visentiui, consegnava alla società, tra gli evviva e le acclamazioni di giubilo, le tre magnifiche bandiere che la principessa Margherita, la futura regina d'Italia, aveva, consegnate ai bravi canottieri, dei quali riportiamo qui i nomi. Essi sono i signori: Antonio d'Elia, Ghezzo Carlo, Ghezzo Edoardo, Ghezzo Giovanni, Romito Vincenzo, Sillich Aristodemo, Sillich Silvio ed il sostituto Pincherle Giacomo. Il Municipio di Capodistria ha pubblicato il seguente: AVVISO In seguito a capitanale decreto circolare, 13 agosto con-., N. 5180, inesivo a dispaccio dell'Eccelsa Luogotenenza 10 pur corr. N. 7739, si porta a comune notizia che nel Litorale comparve uu insetto molto nocivo alle viti, che dai contadini fu denominato Ladron. S'invitano perciò gli agronomi e gii altri interessati possidenti a sorvegliare sull'eventuale comparsa di detto insetto nocivo, facendo tosto analoga denuncia U'i. r. Capitanato. Dal Municipio di Capodistria, 16 agosto 1875 Il f. f. di Podestà: Cadamuro Appendice alio statuto della società di mutuo soccorso fra gli artieri ed operai di Capodistria per la Sezione femminile Pubblichiamo lo statuto per la Sezione femminile della società di mutuo soccorso fra artieri ed operai di Capodistria, cou lo scopo di facilitare le pratiche necessarie, a quelle città consorelle della provincia dove si volesse istituire società consimili. Scopo della sezione Art. 1. Possono formar parte d' ora innanzi della società di mutuo soccorso fra gli artieri ed operai di Capodistria anche le donne. Esse costituiscono una sezione distinta, la quale è specialmente soggetta alle disposizioni della presente appendice allo statuto della società predetta. Queste disposizioni peraltro in quanto esse completino o modifichino lo statuto stesso, hanno valore di legge per la società tutta intera. Art. 2. La sezione femminile ha per base l'unione e la solidarietà, e per iscopo il mutuo soccorso materiale, intellettuale e morale. In particolare poi tende: a) a soccorrere le socie se ammalate; b) a prestar loro la gratuita cura medica ; c) a sovvenire le famiglie delle socie defunte di un sussidio per le spese funerarie; d) a sovvenire quelle socie che volessero partecipare del Fondo maternità in caso di malattia; e) a dare una pensione alle socie allorché ciò sia permesso dalle forze della sezione, verso norme da stabilirsi in congresso generale; f) a favorire l'istruzione delle socie, a procacciar lavoro ed a promuoverne la moralità. Art. 3. La società si compone di socie contribuenti e di socie effettive. Diconsi effettive quelle che partecipano ai vantaggi offerti dalla Società; contribuenti quelle che per non poter corrispondere alle esigenze tutte dello statuto pagano lo stabilito contributo settimanale senza diritto di un sussidio. CAPITOLO II. Jlozzi «Iella Sezione Art. 4- I mezzi coi quali la sezione provvede ai propri bisogni economici sono: la tassa di buon'entrata e le contribuzioni settimanali delle socie effettive e contribuenti. Art. 5. La tassa di buon' entrata resta fissata per tutte le socie indistintamente a fior. Uno V. A. Art. <>. La contribuzione settimanale delle socie che non fruiscono dei benefici risultanti dal Fondo maternità si limita a soldi 12 settimanali. Art. 7. La socia che partecipa anche al Fondo maternità paga altri 8 soldi settimanali. CAPITOLO III. l>eiramministrazione e dell'esclusione delle socie Art. 8. Possono venir ammesse quali socie tutte quelle donne dai 14 ai 36 anni, che o si dedicano ad una professione o si occupano delle facendo domestiche; sieno d'incensurabile condotta morale; vadano esenti da malattie croniche, e provino di non essersi allontanate in precedenza dalla società per più di due volte sotto frivoli pretesti, o per negligenza nei versamenti delle contribuzioni settimanali. Art. ». Quella donna che desidera associarsi fa do-manda scritta o vocale alla direzione e presenta, qualora ne venga richiesta, la fede di nascita ed un attestato medico comprovante la sua sana costituzione fisica, nonché, se essa vuol partecipare del Fondo maternità, la fede matrimoni-ile. Art. 10. Il nome della aspirante a socia viene e-sposto per otto giorni nel locale sociale, se in questo frattempo non viene mossa da nessuna parte fondata eccezione sul conto della aspirante, questa viene proposta per l'accettazione al Consiglio femminile, il quale subito che tre consiglieri presenti alla seduta dichiarano conoscere ed appoggiare la candidata, delibera inappellabilmente sulla sua ammissione, per voti segreti ed a maggioranza di suffragi. Art. 11. Ammessa una socia, le si consegna una copia dello statuto sociale ed una del regolamento interno, un libretto nel quale vengono notati i versamenti, nonché un viglietto di riconoscimento. Art. 12. Se la richiedente viene respinta dal Consiglio femminile, le viene ciò comunicato dalla direzione, senza obbligo di adorne ragioni. Art. 18. Ogni socia sul conto della quale constino colpe o mancanze che danneggino, disonorino o compromettano la società viene espulsa dalla medesima. Art. 11. La proposta di una espulsione deve essere fatta in iscritto, portare la firma di almeno tre socie, contenere analoga motivazione e venir presentata alla direzione, la quale ha 1' obbligo di avvanzarla al consiglio femminile. Però anche la direzione può, al caso, per propria iniziativa proporre al consiglio stesso l'espulsione di una socia, come pure il consiglio può di proprio moto decidere circa la detta espulsione. Art. 15. Il consiglio femminile dopo avere per mezzo di apposita commissione ascoltata la difesa della socia accusata o di chi la rappresenta, delibera inappellabilmente sulla sua espulsione. Art. l