è stato un piacere gustare poi l’ese-eySiSaS..- 46? ...auaptettq. ji^usicale. del C.C.P.I. di . Capodistria «Amici délia Direzione » Redazlone - Amitnln. R. Cas'telleone .2 - Capodistria tel. 170 ANNO III. No. 162 Capo disida, Mercoledi, 25 ottobre 1950 3 Din. - 15 LIRE Abbonamenti: Zona B e Jugoslavia anno Din 180, sem. Din 90, trim. Din 50 — Zona A: anno L. 1400, sem. L. 740, trim. L. 380 I MiíBfiSBiM»—*■— 35 (omple)ji, 2,050 ejetutorj ed oltrel 20.000 jpeitatori - H biialicio della Rassegna culturale dell’Unione degli Italiani La più efficace rispôsta ai nemici interni ed esterni, la dimostrazicne più palese del rispetto dell'uguaglianza fra i popoli e punto dipartenza per nuovi e più grandi successi T , r . 7/ gurato successi ancor più grandi per t .£ , . 7 • La manuestazione a apertura Pm a mamtestazione conciusiva X largo da parte del Potere Popolare Le vie e le piazze di Isoia, pavesa-te a testa, presentavano uno spetta-colo veramente insólito in occasio-ne della solenne apertura della Rassegna Cultúrale dell’Unione degli Italiani. ¡ Pi@si»iinriivE Dopo i numerosi e significativl successi ottenuti dai lavoratori italiani del Circondario nell’editicazione dü una nuova societá di popoli liberi e fratelli, un altro significativo viene ad aggiungersi: La I Rassegna Cultúrale dell’Unione degli Italiani. Innanzi tutto essa é una conferma del libero sviluppo cultúrale della popolazione italiana del circondario ed ó una tappa importante sulla via dell’edificazione socialista. L’atiivitá artístico cultúrale, uni-tamente alio sforzo produttivo costante con cui gli italiani, uniti agli slo-veni ed ai croati, creano una vita piü bella e felice ai nostri popoli, questa attivitá, che si fa di giorno in giorno piü intensa, documenta come il potere popolare, conquista fonda-mentale della lotta di liberazione, sproni ed aiuti le piü larghe masse ad elevare la cultura nazionale ai finí deil’educazione sociale del popolo, faccia fiorire, non soltanto l’espres-sione artística derivante dallo slan-cio creativo che anima i nostri popoli, ma anche tutti i valori reali ed ii progresso nella cultura e nell’arte degli altri popoli. -Essa é la conferma che il nostro Potere Popolare realizza il rispetto dell'uguaglianza fra i popoli e ne fa una prassi quotidiana, che trova le sue solide basi nei principi ideolo-gici conseguenti del nostro Partito Comunista. La Rassegna cultúrale é anche l’e-spressione piü palese dell’atiaccamen-to delle masse lavoratrici italiane al loro potere, alia linea giusta e con-seguente seguita dei nostro Partito eü é la risposta piü efficace alie ma-novre della reazione e del revisionismo del cominform, fautori e so-stenitori dello sciovinismo e dell’o-dio nazionale. L’Unione degli Italiani é oggi un fattore decisivo nell’attivizzazione delle masse italiane alia attivitá cultúrale ed artística. Essa, sorta dalla lotta per I’elimi-nazione dei pregiudizi piccolo — borghesi sulla apolíticitü della cultura, é oggi all'avanguardia delle masse lavoratrici e si sforza di apporíare un valido cbntribuito all’edificazio-ne socialista, educando le coscienze dei lavoratori mediante lo sviluppo ideológico e cultúrale, che é l’arma piü potente per superare le difficoitá derívate dalle incomprensioni dei pro-blemi culturan, dall'ostruzionismo de-littuoso c daU'incoscicnza di queglí elementi che consíderano ancora la cultura come un monopolio ed un privilegio. / II successo otteráito dalla nostra Rassegna costituisce un passo decisivo per l’allargamento ulteriore della cultura tra le masse lavoratrici, compito essenziale che l’Unione per-segue e sviluppa in tutte le sue forme di attivitá. Queste attivitá abbracciano sempre piü larghi strati di popolo e costi-tuiscono una garanzia solida per le prospettive di ulterior! progressi. Giá il ritmo intenso della prepa-razioüe alia Rassegna cultúrale, che ha attratto nuové fórze all’attivitá artístico cultúrale, i successi conse-guiti dai vari conipíessi neilc Ras-segne locali, la partecipazione stra-grande di pubblico ai vari spettacoli e rimponenza delle manifesíazionS; cultural! della Rassegna, svoitesi in un magnifico quadro di folla, stan-no a dimosírare che gli italiani del-1’Istria, dopo queüi della Jugoslavia socialista, per primi hanno la pos-sibilitá e sono auimati da una volon-tá decisa di edificare una vita piü degna e felice per i lavoratori. 356 sono i lavoratori d’assalto italiani che sono in testa al movimento per la raaggiore produzione e che trascinano, col loro slancio e la loro abnegazionc, le masse lavoratrici nella lotta per l’edificazionc socialista. Migliaia sono 1 contadini italiani, che oggi nelle cooperative agricole di produzione danno la loro opera per il bene della collettivitá, 75 giovani lavoratori italiani hanno .acquistato' 1’ambito titolo di lavoratore d’assalto, lavorando alia Nuova Belgrado nelle file della brigata « A Bonifacio». E’ cosí che non solo nel campo della cultura, ma anche negli altri rami di attivitá gli italiani sono compar-tectpí degli sforzi e delle conquiste dei nostri popoli. Che ció sia una realtá é documen-tato anche dai fatto che, oltre 35 complessi artistici con 2050 esecutor-e 20 mila spettatori, soaO il hilando della nóstra Rassegna Cultúrale. Gli italiani del circondario hanno compreso giá da tempo ed ora lo di-moStráno concretamente che essi, li-berí in una libera societá, vogliono attingere alie fonti inesauribili della propria cultura, rendendola veramente proprietá di tutti ed elemento decisivo della loro vita sociale. CROLLINI DANTE Folla d’appertutto, lungo le vie e sui crocicchi, tutta Isola si é riversa-ta per le strade a godersi un magnifico spettacolo di lucí. I lavoratori della graziosa cittadi-na costiera, con le loro instancabili maní avevano compiuto Topera. Molto prima dell’inizio dello spet-tacolo d’apertura, la gente ha inco-minciato ad occupare la capace sala del Teatro Arrigoni, cosicché alie ore 19.30 tutti i posti a sedere erano giá occupati. Gli altri dovettero accon-tentarsi di rimanere in piedi. Erano presentí: il col. Lenac Mirko, comandante della VUJA, il comp. Laurenti Eugenio in rappresentanza del C. C. del TLT, ii comp. Beltram largo da parte del Potere Popolare per il futuro, in base alia parita dei diritti fra i popoli realizzata nella* nostra vita sociale. Grande animazione domenica scor-sa ad Isola. Vi erario convenuti dalle localité del circondario migliaia di la- 11 telegramma al Maresc. Tilo Dalla grande manifestazione della Rassegna Cultúrale delTUnione degli Italiani del Circondario dellTstria, inviamo a Voi i nostri piü fervidi saluti. I risultati raggiunti nello sviluppo della nostra cultura nazionale in sen-i so nuovo, democrático e progressivo, sono il frutto della lotta popolare, essí sono anche il frutto dell’appoggio dato costantemente dalTAmministrazione Militare dell’Armata Jugoslava per il nostro syiluppo. I Nol italiani con i fratelli slovepi e croati del circondario delTIstria, seguendo la linea del nostro Partito Comunista, siamo nelle prime file] della lotta contro il revisionismo cominformista di Mosca e satelliti, come: pure contro le manovre degli imperialisti poichó, sia gli uni che gli altri danneggiano enormemente il Proletariate internazionale , e minacciano la pace e la collaborazione tra i popoli. PorgendoVi nuovamente i calorosi saluti Vi confermiamo la nostra decisa volontá di seguiré sempre la giusta strada indicataci da Voi per uní migliore avveníre di progresso e felicité di tutti i nostri popoli. 1 EVVIVA LA FRATELLANZA E L’UNITA’ DEI NOSTRI POPOLI DALLA RASSEGNA DELL’UNIONE DEGLI ITALIANI DEL CIRCONDARIO DELLTSTRIA Parla il comp. julij, presidente del C. P. C. per 1T-stria, il prof. Sequi Eros, segfetario delTUnione degli Italiani Sella re-gione di Fiume, il doit. Franchi E-rio, il prof; Marras, graditi ospiti, anche numerosi rappresentanti delle organizzazioni dei P.C. del Cir- -condado, del Potere Popolare e delle organizzazioni di massa. La sala, addobbata con gusto e sem-plicitá, sulle cui pareti spiccavano scritte innegianti alla grande festa culturale ed al Potere Popolare, pre-sentava un aspetto imponente. Ogni più piccolo spazio era oceupato, quan-do alie ore 20, il coro misto del C.C. P.I. di Buie apriva la manifestazione, eséguendo l’inno «Partito Glorioso». II complesso córale di Buie ha di-mostrato un buon assieme di voci, particolarmente femminili, ma difet-ta ancora di uno studio più aecurato e di cura. Dopo l’inno, il presidente delTUnione degli Italiani del Circondario dellTstria, comp. Crollini Dante, ha let-to il discorso d’apertura. II comp. Crollini ha messo in evi-denza il significato della Rassegna Culturale, per lo sviluppo ulteriore della Cultura Popolare Italiana. Accennando ai riáultati finora ottenuti ha rilevato che essi sono la risposta piü efficace ai calunniatori, Dopo i saluti, é la volta del grup-po folcloristico. di Buie, nei caratte-ristici costumi popolari, che si é esi-bito in un balletto istriano. II pubblico ha dimostrato, con un caloroso applauso, di gradire lo spet-tocolo. Al folclore e succeduto il coro misto del C.C.P.I. di Rovigno, gradito ospite della Rassegna, che ha esegui-to «La nostra guida» meritandosi nu-triti aplausi. II coro maschile dello stesso C.C. P.I. ha poi cantato l’inno «Al lavoro», ottimamente interpretato, dimostrando di essere un complesso ben curato ed affiatato, con ottime voci e di-< retto con rara abilitá. Per gli appassiónati della música, é stato un piacere música», diretto dai giovane e valen te maestro Parenzan.' II complesso ha riconfermando in pieno la fama che esso gode fra il pubblico del circondario, con due magistrali esecuzioni dalle opere di flaydin e Cjajkowskij. Le pioniere della scuola elementare di Isola, sotto la direzione dei maestro Lugnani, hanno cantato la «Maggiolata», meritandosi un cordiale ed effettuoso applauso. 11 gruppo folcloristico di Buie ha presentato poi un balletto popolare, eseguito alia perfeztone da 5 grazio-se ragazze nei tradizionali costumi e molto gradito dai ' pubblico. Al balletto é çeguito il coro di Verteneglio che ha cantato la Barcarola». II numero del programma che piü è piaciuto al pubblico^ è stato sen-za dubbio la «Vecia Batana», siena figurativa con coro di pescatori nei caratteristici atteggiamenti ed usi dei pescatori istriani. Diretta dai comp. Diqual, la banda di Santa Lucia ha poi eseguito una fantasia dalla «Norma» di Bel-lini e «Feste Campestri» di Belluc-ci, confermando ancora una volta di essere senz,altro la migliore del circondario. L’orchestra di Pirano, affidata all’a-bile bacchetta del m. Bevilacqua, ha concluso la magnifica serata,- ese-guendo un «bolero», dello stesso Be- voratori per partecipare alie mani-festazio'ni di chiusura della Rassegna cultúrale. Si" concludeva un periodo di attivitá cultúrale che rimarrá sempre impresso nella memoria di tutti i nostri lavoratori. La prima Rassegna cultúrale delTUnione degli Italiani era giunta ai suo epilogo, dopo tre giorni di vita cultúrale intensamente vissuta dai nostro popolo. Anche il tempo, un magnifico po-meriggio di solé, sembrava assecon-dare la gioia che pervadeva tutti i della fratellanza, ha visto susseguirsi un programma Vario ed intéressante che ha solennemente concluso la Rassegna. Ha aperto la manifestazione l’esi-bizione dei cori di massa di Buie, Verteneglio, Pola e Rovigno, accom-pagnati dalla banda di Buie, che han-no eseguito l’inno «Partito Glorioso». La voce di centinaia di bocche espri-meva l’attaccamento e la fiducia delle nostre masse lavoratrici nella loro guida: il Partito Comunista. L’esecuzione è stata perfetta ed ha dato l’impressione dell’atto grado di preparazione raggiunto e delle capacité dei cori partecipanti. II compagno Laurenti Eugenio ha porto quindi i saluti e l’augurio del C. C. del P. C. facendo rilevare che lo scopoi di questa grande Rassegna è la popolarizzazione della cultura fra le grandi masse dei lavoratori italiani. L’oratore, continuando, ha notato come in passato la cultura era il privilegio della classe dominante ed ii popolo ne era completamente escluso. II compagno Agarinis ha messo in evidenza sopratutto il significato della rassegna che costituisce un ulteriore ■ passo verso nuovi ed ancor mag-giori successi e che documenta la rea-lizzazione dei principi dell’uguaglian-za fra i popoli, grazie all’assistenza del potere popolare, che alie culture nazionali dei nostri popoli dà il suo pieno appoggia L’oratore ha rilevato inoltre che la rassegna costituisce la più efficace risposta alia campagna calunniosa che la reazione ed il cominformismo han-no scatenato nel vano tentativo di dimostrare la presunta snazionalizzazio-ne degli italiani nella zona Jugoslava del TLT. Traendo le conclusioni della rasse- L’arco di trioufo près so l’entrata del teatro presenti, ansiosi di gustare le ultime esecuzioni dei complessi Culturáli. Ben presto, i posti a sedere, preparati nella piazza del porto erano in-teramente occupati, mentre tutt’intor-no una grande folla si addossava al palcoscenico e sostava alie finestre per poter godersi lo spettacolo piü da vicino. II palco, eretto sullo sfondo della piazza, addobbato con le bandiere gna, Toratore ha sottolineato il fatto che ben 35 complessi artistico-cultu-rali, 2050 esecutori ed oltre 20.000 spettatori hano dato il loro contributo alia ottima riuscita delle mani-festazioni. II compagno Laurenti ha rilevato come lo sviluppo culturale dei lavoratori deve necessariamente accompa-gnare lo sviluppo dei mezzi di produzione per il raggiungimento delle me- Un particolare dell’addobbo di una piazza di Isola reazionari e cominformisti di Trieste e deUTialia, che, da anni, vanno parlando di snazionalizzazione del movimento italiano nella zona Jugoslava de! TLT, dove invece essi vivono, uguali fra uguali, con gli altri popoli fratelli. In particolare il comp, Crollini ha fatto presente come lo sviluppo della Cultura Popolare Italiana sia dovuto alie condizioni favore-volj all’elevamento cultúrale delle larghe masse lavoratrici, grazie alie cure ed alTaiuto materiale che il Potere Popolare dá alie istituzioni culturan. Gli é seguito il comp. Hlavati dott. Roberto che, porgendo ai presenti il súbito del C.P.C. per I’Istria, si é congratulato per il lavoro svolto in preparazione alia Rassegna ed ha au- vilacqua ed una fantasía della «Ve-dova Allegra» di F. Lehar. La grande partecipazione di pubblico e l’interessamento di tutta la popolazione italiana del Circondario per la Rassegna cultúrale, é stata una magnifica cornice aJTinsieme ed ha dimostrato, se pur ce n’era il biso-gno, la popolaritá della manifestazione stessa e l’amore di tutti i nostri lavoratori per la cultura. Gli italiani del circondario, che parte-eipano attivamente alia lotta per l’edificazione della nostra n íovn societá, si sono préscutati muniti e compatti alia grande festivitá che ha premiato gli sforzi comp’ati dai nostri lavoratoj'i lutti per la riuscita di questa prima manifestazione della cultura popolare italiana. Nelle giornate di sabato e domenica scorse, si e svoito a Portorose il Congresso delTUnione degli Invalidi della lotta di liberazione. Il Congresso e stato salutato dal comp. Radovanovič Bano, presidente del Comitato Centrale delTUnione degli Invalidi della Jugoslavia, che ha illustrato il lavoro svoito dagli invalidi della Jugoslavia per Tedificazio-ne socialista e le provvidenze del go-verno per gli invalidi stessi. Quindi, a nome delTUnione degli Invalidi della Slovenia e Croazia, hanno parlato i compagni Coban, presidente delTUnione stessa e Singer Jakša che fra T altro ha detto: «Abbiate la certezza che i popoli della Jugoslavia non dimenticheranno mai i lo-ro fratelli del TLT.» I due oratori hanno quindi esposto i risultati ottenuti. degli invalidi delle due Repub-bliche nel lavoro per Tedificazione della Patria socialista. A nome del Comitato Circondariale per TIstria ha salutato il Congresso, il comp. Beltram Julij, mentre, a nome del Comitato degli Invalidi per la zona A., ha parlato il compagno Franc Lipovec — Tine. La relazione principale e stata te-nuta dal compagno Grošer Justin, che ha illustrato il lavoro deli’ Unione degli Invalidi nel campo politico, propagandistko, economico e delTassi-stenza sociale a favore dei membri delTorganizzazione. Il relatore ha af-fermato che, nei quattro anni di attivita delTUnione, i problemi degli invalidi sono stati in linea generale risolti nello spirito sociale, sulTesem-pio della legislazione della Jugoslavia. te socialiste e come i successi del-l’attuale Rassegna si ripercuoteranno anche al di fuori del nostro ristretto territorio, indicando agli altri popoli, che ancora gemono sotto il tallone del capitalismo, qual’é lai strada che dev’essere percorsa dagli operai e dai contadini. AlTapplaudito discorso del compagno Laurenti é eseguito quello del rappresentante delTUnione degli Italiani dellTstria e della Regione di IL CONGRESSO DELL' UNIONE DEGLI INVALIDI Æ PORTOROSE Le provvidenze e le cure assidue per le viítime della lotta di liberazione .Fiume compagno prof. Eros Sequi. II compagno, salutando i conVenuti, ha affermäto che a Fiume, quando si ap-prese che la nostra Unione degli Italiani intendeva organizzare la sua Rassegna, si diffuse un sincero senso di soddisfazione poiche come a Fiume la nostra Unione intendeva dimostra-re quanto lavoro era stato fatto durante il breve periodo della sua esi-stenza, Continua in IV.a pagina Il comp, ha poi aspramqnte critica-to le ingiustizie che il GMA della zona A. attua nei confronti degli invalidi della guerra di liberazione. Egli ha messo1 in rilievo che, grazie all’interessamento delTUnione, oltre mille invalidi della zona A. e parenti dei caduti fruiscono di pen-sioni che ammontano a vari milioni mensilmente. Oltre a cid> 72 pratiche sono in via di soluzione. Nel Circondario dell’Istria 862 Invalidi fruiscono di pensione per un ammontare mensile complessivo di 1 milione 37 mila 360 din. Dopo avere accennato agli sforzi ed ai risultati delTUnione per ii costan-te miglioramehto delle condizibni materiali degli invalidi, il -comp. Grošer ha contlusO cdh la promessa che gli invalidi del TLT contlnueranno la lotta, uniti ai combattenti nella Jugoslavia di Tito, per il trionfo dei principi marxisti leninisti e della pace nel mondo. Il comp. Bolcic Stanko ha parlato sui futuri compiti delTUnione ed il compagno Pečar Sergio, a nome degli invalidi e dei congiunti dei caduti della lotfa di liberazione della zona A. Si e svolta quindi un’ampia discus-sione alia quale hanno partecipato numerosi compagni. A conclusione dei lavori, e stato inviatoi un telegramma al C. C. del P. C. del T. L. T., uno al' compagno Tito ed infine uno ai popoli della Jugoslavia in ringraziamento delle cure che gli invalidi ricevono e quale promessa di sempre maggiore at-taccamento alia causa comune. RISOLSiZtOME C.C. des P.C. T.L.T. Il Comitato Céntrale del P. C. TLT, riunitosi nel giorno 18-10-1950 nella sua III sessione approva i rapporti svolti dai compagni incaricati ed adotta la seguente risoluzione: I. L’attuale política internazionale é caratterizzata da un inasprimento generale dei rapporti tra i due blocchi, oecidentale ed oriéntale. Nel me-desimo tempo cresce continuamente la resistenza dei popoli conto la mi-‘ naccía alia pace, minaccia che deriva dalia política delle sfere di inte-tende al dominio sai popoiíj perseguita particolarmente dai, due grandi Stati che fauno capo ai dué blocchi, cíoé gli USA e l’URSS. Questa resistenza contro la guerra si accompagifa con la profonda aspirazione dei popoli aiPindipendenzá. La guerra mondiaie passata che ha assunto il carattere di una guerra di liberazione contro l’imperialismo fascista, nonché lo straordinario sviluppo e le vittorie della lotta di liberazione nazionale dei popoli coloniaii e semicoloniaii hanno conferitcl e vengono a conferiré sempre piü alia lotta contro l’imperialismo il caratJ tere piü largo. > Sono queste forze e queste aspirazioni delle larghe masse democra-tiche e dei popoli che caratterizzano fondamentalmente la situazione política interúazionaie e rappresentano un serio ostacolo ai piani imperia-yiistici. Queste forze spingono su scaia mondiaie a consolidare ed a rafforzare l’azione degli organi internazionali creati alio scopo delia1 salvaguardia della pace e per l’incremenío della colaborazione internazionale tra le Nazioni. Esse si esprimono potentemente nell’ONU contro la política degli imperialisti ene ha la tendenza a trasformare quest’organo in ün proprio isfrumento. Per tale ragione l’ONU rappresenta una aren?, importante attraverso cui si possono e si devono mobilitare tutte le forzfj delia pace per smascherare le forze dell’aggressione imperialista e fermare i guerrafondai di tutti i colorí. D’altra parte la casta burocrática soviética che monopolizza il potere nell’URSS e che rappresenta oggi la reazione nel campo socialista, svol-gendo una política di oppressione e sfruttamento dei piccoli popoli ed un?, política di divisione del mondo con l’imperialismo oecidentale, oltre a! minacciare coa ció direítamente la pace mondiaie svolge un’azione di scissione delle forze della pace -tentando di sfruttare ai finí della sua política egemoaica e cerca, nel medesimo tempo, di paralizzare una ioro* azione efficace e conseguéatc in favore deil’instaurazione di una pace veramente democrática e duratura nel monde, Questa política dei díri-genti attüaii deila URSS e deila loro agenzia cominformista negli altri paesi fornisce inoitre nuove armi alie forze reazionarie ed imperialiste dcll’occidente neila loro lotta contro le forze democratiche e Progressive. Tuttavia lo stesso sviluppo delie condizioni obiettive nella vita política, sociale ed económica dei popoli, determina un continuo accrescimento delle forze anti-imperialiste e l’esigenza per uno sviluppo socialista nei mondo, mentre questa esigenza si fonde sempre piü intimamente con la lotta dei popoli per la pace, per l’uguaglianza e per l’índípendenza. La lotta conseguente per la pace, contro l’imperialismo e per 11 socialismo é oggi perció inseparabilmente legata alia lotta contro la política, revisionista ed antisocialista dei dirigenti sovietici e della loro agenzia' cominformista. AH’infuori di ció non vi é prospettiva di vittoria per i mo-vimenti progressivi che oggi si sviluppano potentemente non solo nelle coionie e semicolonie, ma anche' neile metrópoli dél capitalismo. Questi sono gli aspetti e ¡e caraiteristiche íondamentali della situazione política internazionale, nonché le prospettive del movimento democrático e socialista mondiaie. II. Per ció che concerne i compiti politici attuali nella zona anglo-ameri-G#na del TLT, essi derivano dalla situazione política reale e concreta, quivi esistente. Nell’amhito del regime instaúrate dai GMA ed imposto con la liquidazione progréssiva delle conquiste della guerra di liberazione, agiscono da noi quegli stessi fattori politici, economiei e sociali che oggi comprimono le masse popolari in Italia, questo legame delle forze r/eazio-' narne locali con quelie della repubblica italiana ó oggi completo non solo» ma é integrato dall’azione sciovinisia ed antipopolare della lócale agenzia cominformista guidata dalla direzione del PCI. III. Per quanto riguarda i compiti del Partito nel Circondario istriano, si sottólinea che l’esecuzione del piano ó la questione económica e política fondamentale per il processo deU’ediíicazione socialista nel Circondario. Ii Partito deve perció essere impegnato decisamente nella mobilitazione dü tutte le forze per l’eseeuzione dei compiti del piano. Le esperieuze dell’edi-ficazione económica devono servirci per miglíórare il lavoro, per reforzare il sistema di lavoro e per i’appiicaziOne conseguente del principie; socialista della compensazione secondo I’effetto di lavoro. Fiar l’edificazione del socialismo nel Circondario, ció che fe possibilé, soltanto in streíto legame con la Jugoslavia socialista, viene ad assumérei un'importanza essenziale lo sviluppo delle cooperative, particolarmente quelie di produzione. A queste cooperative bisognerá dedicare particolare attenzione, bisognerá sviluppare ulteriormente, richiedendo da esse di piü ed aiutandole di piü. La lotta contró i! burocratismo deve essere fondamentale nel nostro sistema di lavoro. Questa lotta non puó cessare soltanto con la diminuzione dell apparato amministrativo. 11 Partito deve vigilare ed impediré ogni concreta manifestazione del burocratismo che conduce alTisolamento dalle masse e crea gruppi privilegia«, caste. Ii Partito deve perció realizzare, attraverso il fronte, un controllc- continuo c fornire un aiuto continuo al-l’apparato amministrativo. II Partito deve sviluppare le conquiste deila lotta di liberazione, spe-cialmente con l’ulteriore sviluppo del potere popolare e della democrazia popolare, preparando le masse alia direzione delTeconomia e delTammini-sirazione, sviluppando ed elevando la loro coscienza socialista. ORGANO DELL’ UNIONE ANTIFASCISTA ITALO • SLAVA PER IL CIRCONDARIO DELL' ÍSTRIA Intensifichiamo Temulazione per la realizzazione degli obiettivi del piano economico annuale, che eleverá il nostro tenore di vita. LE RASSEGNE LOCALI DEI C.C.P.I. V) La cuäiisra une spolia priwiiegio di pocks? ©ra è patrimonio dolle Beruhe messe Lnsinghierl success! delC.GP.i.di Portorose Portorose, Ja gemma dell’Istria, do-ve -le bellezze e gli. incanti della natura sono resi piú atiben« dalla capadla e dal lavdro délf’ttomo, Portorose,. dove raróbieiue stesso ispira il senso artístico ed acuisce i bisogni cultural) el suoi abitanti, Portorose non poteva figurare in coda nella Rasségna dtf’ia Cultura Pppolare Italiana: Perl amo. se oggi possiamo' afferma-re che. Itabo della Rasségna lócale di Portorose, teijutasi nella serata di Veneren 20 ccrr., ha supéralo le. as-pettátive, si deve ceneludere che Portorcse ha saputo contraddistin-guersl ed eccellere anche in questo. Giá l’inizio della Rasségna stessa non poíava essere piú significativo ed interessante poiché era dato dal-l’apertura della nuova sede del Cir-colo di Cultura Popolare Italiana. E una sede migl^re. piú decorosa ed adatta non é facile a trovarsi. L'apertura di questa nuova sede é avvenuta con una breve e semplice cerlmonia durante la quale hanno rivolto alcune parole di saluto e di circostanza ai numerosi presentí il conip. Corso, ex partigiano, ed il comp. Cuzzi segr. del C. C. P. I. Fra la rappresentanze, intervenute alia cerimonia, flgurava anche quel-la del Circolo Cultúrale Sloveno di Pc.rtóVosé. La cérimoriia si é chiusa con il suono ed 11 canto deil’Internazionale. Ha fatto seguito quindi nel tea-trino nella Casa del Popolo, ben addobbato per la circostanza, il denso e vasto programma della Rasségna. Primo a comparire sul palcoscenico é il gruppo filodrammatico della bri-gata «A. Bonifacio» — ritornata da Belgrado dove ha mietuto i noti suc-cessi con il suo slancio lavorativo — che si cimenta nella interpretazione del terzo atto de- «L’AItoforno». II fatto che il dramma era assoluta-mente nuovo per il pubblico di Portorose, che l’intreccio degli atti pre-• cedenti, con lo svolgimento dei fatti e degli episodi che portano al terzo atto, erano del tutto sconosciuti e che, infine, la rappresentazione stessa non é stata preceduta da un breve riassunto del primo e secondo atto, ha determinato un senso di dís-ori entórnenlo e di perplesslté negli spettatori. Da tutto ció consegue che non puó essere formulato un giudizio confa-cente sull’interpretazione del dram-ma e sui suoi risultati, pur annotando che la finale, molto emotiva, é stata applaudita. Calato ■ il sipario sul dramma, il cero di Portorose, diretto dal m. Rota, ha iniziato il suo programma col canto dell’inno dei Lavoratori, e ■ del coro «Rigoletto», discretamente eseguiti. Al complesso córale segue ora quello bandistico di Portorose, ugual-mente diretto dal m. Rota, che suona la marcia «Primavera» composta dal m. Rota stesso e che riscuote nutriti battimani dal ■ pubblico. Cosí per quasi due ore le orecchie degli ascoltatori, che gremiscono il teatrino, sono deliziate da canti e suoni, magistralmente eseguiti, dei se-guenti brani di música scella: La banda, oltre la marcia citata, ha suonato: «La Marcia della Brigata» di Pahor. La marcia «Aurora» de! m. Rota e l’Internazionale. II coro, a sua volta, ha cantato. calorosi applausi che poi si sono rtn-novati 'quando essi hanno cantato l’in-no dei Glnnasti a la canzone parti-giana «Mamma, ti saluto». Non e mancato neppure ¡1 balletto, una coppia del quale ha danzato, con la perizia che lo distingue, «La vera frlulana» in costumi friulanl. Inutile dire che anche il balletto si e meritato vivi appiausi. Concludendo: la serata della Ras-segna locale dl Portorose ha dimo-strato qiiali grandi progress) cultural) siano- stati realizzati a Portorose dove due ann.i addietro non esisteva ne coro life banda. dei soli ricordi che le ha lasciáto lo sccmparso: ricordi non tutti dolci cer-to, perché evidente é la di lui infe-deltá che offuscava la vita felice della sposa, pur tuttavia essa continua ad amarlo anche dopo morto e a pensare a lui . . . Fino a quando, un ufficiale in congedo, venuto da lei per ritirare una somma di denaro, col suo modo di comportarsi tutt-al-tro che cavalleresco, riesce a smuo-verla dalla sua apatía e ad innamo-rarla tfa 1 meraviglia del vecchio domestico che . crede ai propri occhi. La parte della vedovelja i-'" Tva' novna, é stata brillantemente .,iu Complessi coral! sul podio alleslilo nella piazza principale di Isola. oltre l’inno dei Lavoratori e il coro dei Rigoletto; «La Zingarella» dal «Trovatore» del Verdi; «Rossa Bandiera» del m. Rota; «Stella. Alpina» e la canzone par-tigiana «Mamma, ti saluto». Nel primo intervallo la 1------igna Fragiacomo ha declamato itan-dosi applausi, la llrica < raio morto». Anche la pioriiera, Pava;. . ¡Lana, 6 apparsa alia ribalta per cantare, applaudita, la canzone: «Partigian, bel ragazzo innamorato». Ottima e stata l’esecuzione, con voce ben modulata, della canzone «Musica proibita», cantata dalla com-pagna Marc Elvina che ha riscosso molti applausi. La comparsa sul palcoscenico del coro dei pionieri e stata salutata da LA GÄRÄ DI EMULAZIONE BIMESTRALE PSLL ÜÄIS I'ATTIVITA' SI STA INTENSIFICANDO ilone sempre ni ta I Morí C. C P. I di Copodistria ♦♦ L’ O r s © » di Á» Cekov Martedi 17, alle ore 20, nel teatro Ristori di Capodistria ebbe luogo la terza rappresentazione in programma, nell’ambito delle rnanifestazioni tea-trali, in occasione della Rasségna Locale della Cultura Italiana. Dopo la commedia in Un, atto «El Minueto» di Sarfatti e la Musica da Camera dati dal C .C. P. I., ha esordito la nuova Filodrammatica della Filiale Sindacale r del Comitato Cittadino che è sorta proprio in occasione della Ras-segna con la commedia «L’orso» di A. Cekov. Questo autore che è il più típico rappresentante della vecchia scuola verista russa, ha messo, corne in tutte le sue opere, anche in questo lavoro una sott ¡le vena di umo-rismo, ottenuto con straordinaria sem-, plicité di mezzi, ché rende la. commedia vivace e briosa, destar.do ne-gli spettatori un’interessamento non comunc. L’intreccio è molto semplice: una vedovella, chiusa nel suó dolore per la perdita del marito, si s.tacca dalla mondanità per vivere pretata dalla nota filodrammatica Licia. Favonio che, anche stavolta, ha dimcstradto dl essere all’altezza della situazione. Lo stesso dicasi per Francesco Lanza; un 'ottimo Gregori Stefanovič, burbéro nella prima parte e amoroso nel finale, che seppe, con la. sua mímica che lo distingue, daré al personaggío ,.quel colore che ha fatto sorgere piú volte il riso tra gil spet-íaícri. Anche Emilio Cesnig, nel fe-dele serviíofe Luka — per quanto novello fflcdrammatico — ha dimo-strato doti che sono la promessa per parü piú impegnative. II lavoro é stato diretto da Francesco Lanza. D. S. La riuscita aianiíestazione cultúrale a Buie ■ Martedi scorsb ha avuto luogo a Bule ¡’apertura della Rasségna" lócale dclla^ culluj^ . Italiana. La manifesta-‘zione si éiSvolía in una ampia sala della neoeóistruita casa del coopera-tore, gremita di pubblico. Dopo il breve dis,corso di apertura, il complesso córale di Buie, composto da 48 elementi, ha cantato alcune can-zeni di lotta. Eliminiamo innanzitutto le deficenze e curiamo l'organizzazione AD UMAGO: 600 ore @ lavoro cultúrale Sembra che ad Umago siano veramente compres) l’importanza ed il significato della gara di emuLazione bimestrale. Infatti le organizzazioni di massa, sin dal primo momento, hanno svolto un lavoro che puó essere considérate, valutando ¡e difficoltà obiettive, senza altró soddisfacente. AU’áppelló dell’UAIS hanno corris-postó tulle le organizzazioni di massa, che si sono assunle degli impegni nell’ambito del piano económico locale, aCcolti poi nella riunione di massa tenuta il 6 c. m. Detti impegni prevedono, tra l’altro, la portata a termine del programma di canalizgaz.ione in città e la siste-mazione delle strade locali nel setto-re. Nel campo culturale sono in . programma corsi di cultura generale e di llngua croata, che inizieranno nella corrente settimana. Oltre a ció; cgni crganizzazione di massa si è posta dei compiti per il lavoro organizzatlvo interno (l’UÍDAIS si propone di metiere in funzione il nido- d’infanzia e sistemare l’asilo). 11 lavoro ha avuto inizio martedi 10 c. m. sugli obiettivi della canaliza zazione. Al lavoro hanno partecipato 50 compagni che hanno dato 100 ore lavorativ.e.: Domenica 15, il numero dei partecipanti é salito a 1G5 persone e 26 .carri, che hanno lavorato per 3 ore alia sistemazlone delle strade cittadine e dei giardino del CCPI, la cui sede è stata inaugurata merco-ledi scorso. Da quanto sopra esposto risulta chiaramcnte che l’emulazione si sta intensificando, ma tuttavia non ha raggiuhto áncora un grado sufficen-te di sviluppo. Infatti finora non si è provvisto ád crganizzare le brigate di lavoro per bloccbi di strade ed assicurare la cdhtínuitá del lavoro, che avviene ancor sempre pÆticando i vecchi 'me-todi. Cosí pure mancano i grafici nelle sedi di base e l’evidenza non è ancora a posto. E’ ben vero che è stato costituito un comitato coordinatore con il compito di dirigere la gara di emulazio-ne, ma ció non é suffic.ente per una buona organizzazione., del lavoro. Infatti la base nécessita di una organizzazione più forte e píu operativa ed in grado di dirigere e controllare continuamente la gara curandone tutti i particolari (distribuzione razio-nale della manodopera, controllo es-atto dell’effétto lavorativo, problema del materiale e dei trasporta, attrezzi, ecc.). Bisogna anche dire che in qualche base é stato trascurato un piú minuto lavoro di preparazione política, fa-cef.do epera di convlnzlone su quei singoli, che ancora sono influenzati da elementi antipopolari. Tale é il caso di Petrovia e del centro di Umago. In testa a tutti invece é sempre il ccllettlvo delia ¡cooperativa agrícola di produzione di Seghetto, che ha partecipato alia seconda azione di lavoro con 25 suoi membri e 3 carri. Dobbiamo puré rilevare che la propaganda visiva non é di certo suffi-ceníe ad aturare alTattivitá anche quei pochi che ancor oggi seguono 1 nero.ici del popolo. sul tipo di Moro Marco, detto Marsal, che proprio merccledi sera, poco prima della rap-rresentazione cultúrale dell’Unione degli Italiani, si dilettava a strappare i manifesti esposti, seguendo evidentemente le direttive del Suo amlcone Bullo, ’ ex podestá repubblichino . di Umago ed attualmente esule a Trieste da dove dirige i rlmasugli della de-mocristianeria di Umago. E’ necessario perianto che l’UAIS di Umago ponga quanto prima possi-bile riparo alie deficenze riscontrate. Solianto cosí i risultati non potran-no mancare. Alia Cantina Vino.... iiiiiii¡líliiniiiiniiiim;HiiiiiiiiiBiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiniuiiiu|)iiiiiii Il lavoro per la coslruzione della nuova Cantina di Umago sta avvici-nandesi alia fase conclusiva. Piú vclte abblamo avuto modo di seguirá da vicino I’andamento dei lar voro ed abbiamo potuto rilevare delle deficenze che poi sono State, almeno in parte, debitamente elimínate. Anche alia Cantina vino tutto non é ancora a posto. Infatti se in un ¡ rimo tempo le norme lavorative non erano State fissate e controllate giu-stamente, ora si é creduto porvvi ri-medio introducendo il controllo della norma per gruppi di lavoratori e non per singoli, come invece sarebbe stato piú efficace. Questa soluzione é stata adottata in seguitq alia difficoltá di controllo dei singoli, che effettivamente é notevole, ma non insormontabile. Con una simile soluzione ai lavoratori viene a mancare lo stimolo al lavoro e l’effetto lavorativo di con-seguenza non é quello desiderato, ma potra essere tale solamente quando saranno fissate norme giuste e con-trollabill sul singólo. Ai tecnia, ai dirigenti dell’impresa costruzioni ed ai dirigenti sindácali il compito di risolvere il problema. Nel collettivo il lavoro della filíale sindacale é molto ridotto o quasi nul- lo. Ció é dovuto in particolare al fatto che troppo viene trascurato l’elevamento ideológico dei lavoratori e che non si dá un aiuto efficace ai compagni preposti alia dirigenza della filíale stessa. L’organizzazione sindacale di Umago ne prenda atto e provveda di con-seguenza. Una scena de «La locaudiera» délia fiiodrammafica di Capodistria. Dalla II Coaierenza dell Umone deile Donne fintiíascisie Italo - Slave Wso/HZ/OflS La II. Conferenza deil’Unione Donne Antifasciste Italo Slave dei Dis-tretfo di Capodistria accerta che è necessario perfezionare la forma or-ganizzatlva,. per la giusta soluzione dei problemi delle donne in paese, i MONTIGNANO P.1S GflMFETflTO [fl SÜHZI BELLE TESBERE DELL' BAIS La popolazione di Montignano puo és'tere d’esempio a tutto il Circonda-ria, per la ccscienza e lo slancio lavorativo. I campagni di Montignano t anno sempre partecipato aile azioni di lavoro indette dalTUAIS, anche su obbiettivi lontani, corne la strada dei F.isano. Moite ore di lavoro volontario sono State date per la costruzione della casa dei cocperatore locale e della strada che porta dal paese a Van-gahello. Ora tutto di paese gareggia per la gara bimestrale. Montignano detiene poi un primato invidiabile. Infatti tutti gli abitanti, senza eccezione, sono iscritti all’UAIS. Anzi l’organizzazione dei paese ha già da qualche giorno completato la distribuzione delle nuove tessere dell’ UAIS, che, purtroppo, moite altre localité non hanno ancora preparate. E questo un esempio che moite altre organizzazioni alia base dovrebbe-ro séguire, poichè il possesso della tessera deîl’UAIS rende il membre più attaccato alia propria organizzazione c lo fa orgoglicso di apparie-nervi. per una sistemática attivrzvazi.iue delle dprme, ncH'esecúzione dei piano s-nmtale, per cpstrulre quanto prima un rnigUore avvenire e per il raffor-zamento della fratellanza Italo-Slava. Heríanlo salutiamo all’unanluiltä l’iniziátiva del Comitato Dirbtíivo deU’UAIS per l’inclusione della no-stra organizzazione nell’UAIS, !1 che consideriamo il miglior modo per l’al-largámento delTcrganizzazione, aeché possa diventare veramente ún’orga-nizzázione popolare — il Fronte Fo-polare, che abbraccerá tutta la pogo-lazjone. Con viva gioia c'includiamo nel cooperare ail’esecuzione del piano único delj Fronte, coscienti che il Fronte fará propri tutti i problemi delle don-ne e li risolverá assieme ad esse. Perianto facciamo appello a tutte le donne del nostro distretto di seguiré tutti; i compiti datl dal Fronte nel rafforzamento del Potere Popolare, nella' lotta contro i distrútton dei nostri interessi e contro i calun-niatori della nostra realtá. Partecina-te con la vostra parte di lavoro nella, costruzione e ricostruzione nei nosiri paesi e nelle cittá. Date aiuto al Potere Popolare nei suoi sforzi per l’ele-vamento cultúrale ed económico del-l’Istria. Rafforzate ed allargate la for-za del Fronte Popolare con l’attiviz-zazione dei suoi membri e con l’in-clusione di nuovi membri nella sua organizzazione. Con mgggior serieta ancora prendete i pompiti per la so-luzione dei problemi della madre e de! bambino c per l’educazione delle drrne c per risolverli con l’aiuto del Fronte. Un ottimo successo hanno ottenuto i pionieri della scuola otlennale ccn il loro coro, ben affiatato, che ha ese-guito «I vendemmiatori» e l’assolo con accompagnamento «Impara a fi-schiettar». E’ seguito un pot-pourri di canzuni popolari buiesi, cantate dal complesso córale di Buie. In chiusura della serata, il gruppo folcloristico locale ha danzato la «Monferrina» e la «Bis-poica». Vivi applausi del pubblico hanno coronato la bella manifesta-zlone’ ñndhe Cittanova ha vissuto la sua i7.:riíestazione culturale La popolazione Ci Cittanova é ac-corsa in massa per assistere alio spet-tacolo culLuraie, crganizzato dal CCP in occasione della Rasségna lócale delia cultura italiana. La sala del cinema locale era stipata di persone, mentre numeróse altre, che non ave-vano potuto trovar posto nella sala, stazlonavano all’esterno. La serata ha avuto inizio con bre-vi parole d'apertura del compagno Florenza il quale ha sottolineato lo sviluppo preso dalla cultura italiana grazie all’appoggio ed ai mezzi for-nili del Potere popolare. Poscia il gruppo filodrammatico locale ha rap-presentato la commedia, in un atto, «La corda». Calorosi applausi del pubblico hanno salutato la bella interpretazione dei compagni Varin Marino, e Nanut Nella. Alia commedia é seguita una fantasia marinaresca, ese-guita in modo perfetto dal pionieri di Cittanova. Ottimo pure il coro di Verteneglio che ha cantato alcune canzoni popolari e il gruppo folcloristico di Grisignana nel bailo popolare «7 passi». limo successo del complesso o oorole a S. lucia Quella di mercoledi 18 corr. è stata una fra le serate culturali che, se non fanno época, certamente saranno ricordate per lungo tempo daila popolazione laboriosa di Santa Lucia. II programma musicale, sia per il complesso bandistico, come per quello córale, era quanto mai indovinato ed adatto per degnamente figurare nella Rasségna Locale della Cultura Popolare Italiana che si svolgeva quella sera. Basti dire che per questa manife-stazione il rinomato complesso bandistico di Santa Lucia era chiamáto a fornire per la Rasségna una nuo-va prova della sua riconosciuta ed ap-prezzata valentía, con l’esecuzione di una .fantasia della «Norma»; di un intermezzo della «Çavalleria Rusticana»; di una fantasia obbügata per bombardino del «Ricordo d’Amore» del Bennati; di una fantasía de «La Favorita» del Donizetti, , nonché di una fantasia «Festa Campestre» del Bartoluzzi. E l’esecuzione di quei brani ,musi-cali, di fama mondiale, ha dimostra-to che il grado di perfezione del complesso bandistico di S. Lutia é difficil-mente raggiungibile e non superabile da complessi del genere che siano composti, come questo, da elementi che possono dedicare alio studio, ai-l’esercizio ed al diletto musicale le sole ore d’intervallo e di riposo del lavoro pesante e faticoso. E’ doveroso pero aggiungere che il mérito dell’alto livello raggiunto sulla scala della perfezione musicale dalla banda di S. Lucia, va attribuito, oltrechè a ciascuno dei suoi bravi componenti, sopratutto al suo dirigente e maestro, al compagno Ciqual Francesco. Egli puó essere definito un fenómeno piú único che raro, apparendo quasi incredibile che un semplice operaio-muratore — quale é. profes-sionalmente il comp. Diqual — abbia raggiunta la capacita e la perizia di un esperto e provetto maestro paten-tato di banda musicale. Tutto ció grazie al suo fine intuito musicale, accoppiato ad una decisa volonté ed a una profonda passione musicale, che hanno fatto di lui un campione ed un esempio luminoso di quali cose sia capace un semplice operaio anche in un campo che non è il suo. Per meglio garantiré il buon esito della Rasségna, é stato invitato :! complesso córale di Portorose, che, diretto con grande .amore e compe-tenza dei m. Rota, ha esegüito, me-ritandosi vivissimi applausi, il segu-ente programma: «Inno dei Lavoratori»; la eanzone «Stella Alpina»; la eanzone «L'Opc-raio», composta dal maestro Rota; il cero del «Rigoletto» e la eanzone par-tigiana. di ignoto autore: «Mamma, io ti saluto». In onore dei compagni sloveni che si sono prodigati per il successo della Rasségna della cultura italiana, la banda ha esegüito un pot-pourri del «Krasni Novi Svet» di Joze Cerin che é stato calorosamente .applaudito. II suono ed il canto della Interna-zionale; a cui si è associato il pubblico formando un único complesso, ha segnalo l’apoteosi della serata. Il godimento spirituale ed il beneficio artístico culturale, ritratti dagli esecutori musicali e dai popolo di Santa Lucia, appaiono evidenti dal raccoglimento con cui sono State se-guite le singóle esecuzioni e dagli applausi che le hanno corónate. La serata della Rasségna si è aper-ta alie ore 20.20 con brevi parole del comp. Fonda Angelo che ha sottolineato come mai qui da noi sia stato dato tanto sviluppo alia cultura popolare. Ora, grazie alTappoggio ed agli aiuti concreti del potere del popolo, sorgono dappertutto filodramma-tiche, cori, bande ecc. nel mentre la scuola, in tutti i suoi gradi, non é più il campo riservato a pochi privilegia«, ma la fucins, aperta .ai figP degli opérai, dove si forgiano le nueve generazioni nello spirilo social.sia. Un arco in una via di Isola. Conferenze ne’ quadro della Rasségna Culturóle Leltere dal carcere di Gramsci Giovedi sera, alie ore 20, nella sala maggiore del Circolo di Cultura di Capodistria, in chiusura della Rasse-gna Lócale della Cultura Italiana, il prof. Pielro Marras ha tenuto una conferenza su: «Lettere dal carcere di Antonio Gramsci». II conferenziere seppe tener desta l’attenzione del pub-¡blico intervenuto numeroso, con la sua interessante tesi nella quale il-lustró chiaramente la figura di questo grande martire del fascismo, che, nel dolore e nella sofferenza del cér-cere, colpito duramente anche nel cor-po, seppe avere sempre parole di rcnforlo per i suoi familiar) che egli amava piú di se stesso. Sebbene lon-tano dai suoi cari, egli tutto voieva sapere di essi e si faceva mandare- le fotografié dei fígli per essere a co-noscenza del loro sviluppo fisied, mentre per quello ¡ntellettuale si intrat-te leva a daré 'spiegazioni nelle lettere che scriveva 'a casa. Lettere piene di affetto per la moglie e per la madre che soífrivano per la sua prigionia le sue sfesse pene. Antonio Gramsci, anche se da parte del padre era di origine albanese e per parte della madre, sardo, puré si sentiva forte-mente italiano perché la sua culturé era1 italiana. Ej»li venne cacciato in carcere per la sua giusta idea inter-nazionale si, ma sénza influenZe stré-niere, mentre oggi questo stesso suo pensiero, nella sua patria viene caí-pestato. La rievocazione ,di questa grande figura ha riscosso calorosi applausi dagli ascoltatori molti dei quá-ii si soffermarono ,a congratulará') con l’oratore. A quesfa conferenza speria-mo ne seguano molte altre che puré sappiano interessare ed attrarre sempre maggior humero di persone,’ svi-luppando la cultura, nel campo siá artístico che político del- nostro popolo. Sullo stesso argoihehto 8 fíróf. Marras ha tenuto-urta .conferenza la sera del 18 cor. nella'sala. deil'é.-.Casa del Popolo di Pirano, affollata di pubbli-co che lo ha ascoltat.o con grande at-tenziohe ed applauditb.calorosamente. D. S. Lo sviluppo delle formozioni precapitalistiehe Mercoledi sera a Bùié, si è svoita un conferenza cultúrale inclusa nelle manifestazioni per la rasségna locale deii’Unione degli Italiani. Pciché il relatcre designato, doit. Erio Franchi era. impedita, parió ai convenu« il compagno Boneiti Romano,, sul tema: «Lo sviluppo delle formazioni preca-pilalisticeh». II conferenziere nella sua esposizio-. e ferni ai presen« un quadro chiaro dello sviluppo dell’evoluzione della societá umana dal periodo precomu-nista sino alia rivoluzione borghese. il compagno Bonetti, per la sua profunda conoscenza del tema, é stato .".cito csauriente riscuotendo gli applausi dei presentí. La Corea, incrocio di interessi ¡nternazionali Mercoledi 18, nella sala del cinematógrafo di Umago per l’occasione addobbata con bandiere e con varié scritte inneggianti all’Unione degli Italiani, il prof. Sesqui ha tenuto alia prc-senza di numerosi lavoratori, la esnferenza «Corea, incrocio d’interes-si ¡nternazionali». Ij’oratore, depo alcuni cenni geografía, storici ed economici sulla peni-sola coreana, ha affrontato, analiz-zan'doló, il problema per cui questo estremo lembo dell’Asia desta gli ap-i etiti insaziabili di due imperialismi. Dopo aver tracciato un breve quadro degli sviluppi politici dell’estre-iro oriente, il prof. Sequi ha fatto notare che strategicamente la Corea é una porta che apre la via alie región! industrian della Manciuria ed alia Siberia Soviética e ció spiega Eli interessi dell’URSS e degli USA sulla Corea. Continuando la sua esposizione, l’oratore ha messo in risalto come i preceden« dell’attuale conflitto siano stati creati dalla conferenza di Mosca nel 1945 alia quale, oltre all’URSS, partecipavano gli USA e la Ciña dei Kuomintang ed i cui risultai. *uro-no di dividere artificialmente la peni-sola, sottoponendola all’influenza di due imperialismi i cui interessi sono completamente opposti a quelli del l-popolo lavoratore coreano. Per quanto concerne l’attuale con-flitto, il prof. Sequi ha sottolineato tome ambedue le parti fossero prepárate alia guerra d'invasione, come é stato riveláto dai documenti segreti rinvenuti dai nordisti alia presa di Seui e, d’altra parte la rapidissima invasione della Corea del Sud di-mostra come il governo nordista fos-,, se preparato ad una guerra di av--'ventura. Chiudendo l’amportante conferenza, l’cratore ha messo in risalto la límpida posizione della Jugoslavia, per-meata da un sincero desiderio di pa-ce e gli effetti disastrosi dell’avven-íura per tutto il popolo coreano che é piombato nei lutti, nella miseria e nella rovina e che. deve subiré tutte le conséguenze deH’attrito tra le due sfere d’influenza imperialista. La fine della conferenza é stata applaudita dai numerosissimi presentí intervenuti puré dalle localitá vicinio-ri, i quali hanno espresso il desiderio che simili conferenze si susseguano spésso per dar modo ai nostri lavoratori di elevare la propria cultura genéralo. LÄ RÄSSEGM CULTURALE DEI PICCOLI Domenica matlina, ai Teatro Arri-goni di Isola, centinaia e ceptinaia di alunni delle scuole elementari hanno occupato ogni ordine di posti per esser presenti alla programmazi-cp.e di numeri culturali eseguiti es-. cLsivamente da pionieri. Possiamo dire che non ci asp «tavamo tanta capacita ed impegno da parte dei nostri pionieri. Tutti siamo presentata quindi la «Cenerentola» dalia filpdrammatica delle scuole e-lementari di Capodistria. Abbiamo scritto a suo tempo un gran bene di questo complesso, ma Lesideriamo ancora una volta rinno-vare un caldo elogio sia a questi pic-c 'li attori che, malgrado la loro gio- • vane eta ci hanno dato la soddisfazfw ne di vedere riprodotta sulla scem í.á ¿ w.v í:- • v É ‘ 1 I rimasti soddisfatti dei vari nurner: presentati e, sopratutto della favo-la di «Cenerentola» che ha avuto un largo tributo di applausi. I pionieri di Pirano sonó stati i prima a comparire sulla scena con il balletto allegorico «Le quattro stagioni». La sua perfetta esécuzid-ne ha destato la sincera ammirazio-ne dei presenti ed i ricchi costumi. hanno contribuito ancor piú al meritato successo di questa scena alie-" gorica. E’ stata quindi la voita dej;lr alunL’á ni delle scuole di Cittanova che sono esibiti in una «Fantasía marinara» che ha dato all’ambiente la nota caratteristica delle rioétre numeróse cittadine costjere. Ecco apparire quindi sulla scena i pionieri di Isola in costume sette-centesco. Con rara maestría, i gic-vanissimi hanno danzato una quacírl-Blla di fronte ai loro compagni che seguivano il ritmo della danza. Attçsiss.’ma cia tutti, é stata ,rap- j¡y%: una favola che ci commoise nella nostra infanzia, come al compagno Tot-to che nella «Cenerentola» ha avuto modo di brillare per le sue doti di regista. Con la «Cenerentola» ha avuto ter-Snine la manifestazione cultúrale de-dicata ai nostri pionieri. * .............. ■■‘■•«■■«■■■■■■■■■i mmmmmm Comuaicato La sez^e ciclismo dell’UCEF per l’Istria, indice ed organizza per domenica 29. X. 1950, alie ore 14, una ciclistica a cronometro da Ca-‘ódistria a Monte di Capodistria: sulla distanza di km. 10, tutti in salita; La gara é riservata alie categorie allievi, dilettanti júnior, dilettanti sénior e indipendenti. II ritrovo viene fissato alie ore 13.30 presso gli spogliatoi del Campo sportivo di Capodistria. I premi saranno dodici al I., II. III.. di cgni categoría. Vige il regolamento ciclistico inter-t riazionale. M» U’í ¡ Jí COMRTJU «SMS**. v. * DA SINISTRA E DALL’ALTO: PANORAMA DI ISOLA — LA FOLLA ASCOLTA ATTENTAMENTE IL DISCORSO DEL COMPAGNO LAURENTI — IL COMPLESSO BANDISTICO DI BUIE — UN MOTIVO DELL’ADDOBBO AD ISOLA — IL GRUPPO ★ FOLCLORISTICO DI GRISIGNANA IN UN BALLETTO — IL CORO SLOVENO DI POMIANO — PASSI DI DANZA DEL GRUPPO FOLCLORISTICO DI BUIE — UNA SCENA DELLA «CAVALLERIA RUSTICANA» — I CICLISTI PASSANO SOTTO UNO DEI TANTI ARCHI DI TRIONFO — L’ASPETTO DI UNA VIA DI ISOLA — UN GRUPPO DI PIONIERI — UNA UČENA DE «LA CORDA» — IL BUFFONE DELLA «CENERENTOLA» — ■IL CHIOSCO DI VENDITA DEI LIBRI — UN ASPETTO DELLA SALA •£' DELL’«ARRIGONI» 1 (FOTO SEGULIN G.) 0 oo< y LE MOSTRE ARTISTICHE E CULTURAL1 DELLA RASSEGNA DELL'UNIOME DEGLI1ITALIANI MOTIVO DI PARTICOLARE CAPACITA ed impepo ' e dimastrazione di solide basi per Ï ulieriore sviluppo Le mostré dellapittura, dell'arte fotográfica, dellascuola italiana, della brigata ‘Bonifacio,, del libro e stampa erano espressione delle forze Creative delpopololavoratore eindiceperilfuturoprogresso LA MOSTRA DELLA PiTTURA 7 ARTISTI HAN NO ESPOSTO PIÜ DI 100 LAVORI In occasione della’ Rassegna é stata aperta ad Isola la mostra della pittu-ra cui hanno partecipato alcuni artl-stú italiani del circondario. E’ risul-tata questa la prima volta che i pit-tori italiani del circondario hanno esposto i loro lavori in comune. La mostra ha ospitato i lavori di 7 artisti, che — eccetto Fonda Atti-lio — sono tutti dilettanti od auto-didatti. L’impressione lasciata dalle tele esposte ci porta alia convinzione che questa mostra é stata di gran lunga superiori alie molte del genere. Oltre 100 lavori hanno trovato postó nella palestra di Isola. La sala, adattata dall’architteto Trombetta, ha oíferto ai visitatori una ottima im-pressione giá all’ingresso. I quadri presentati erano in maggior parte di formato piccolo e comprendevano tele ad olio, acquarelli, bianchi e neri e pastelli. La giuria nella scelta dei lavori, avrebbe poluto essere piü severa, tenuto conto pero che non si trattava di scegliere únicamente i la-vori di indiscusso valore artístico, nel vero senso delta parola, ma che la mostra aveva un carattere manifestativo per la prima volta attuato nel ramo della cultura, era naturale che venisse seguito un criterio in que-sto senso. Giova ripetere che la mostra, nel suo complesso, é risultata ad un li-vello molto alto e che anche il critico piú esigente deve riconoscere agli espositori doti di qualitá indi-scutibile. In genere possiamo affermare che la gráfica degli olit e degli acquarelli é stata migliore; ció che ó motivo di, particolare soddisfazione e che dimostra come gli espositori sia-no padroni piú della gráfica che del le altre discipline. Ció dimostra anche che essi han-no tutte le basi per uno sviluppo piú largo verso. nuovi successi nel campo della pittura pura. I motivi sono esclusivamente locali e riílettono la schiettezza della'vita nostrana. Le marine ed il paesaggio istriano sono curati in tutti i loro ca-rateristici elementi. Le barche a vela a Pirano, motivi della costa istriana, panorami delle nóstre cittadíne e ie pittoresche calli delle cittá della costa, sono tutte cose di colore ricco, parlano di espressione vissuta e del tenero amore dei nestri artisti italiani verso il paesqg-gio istriano. Ancfte in ció appare l’o-rigínalitá del sentimento e la séhiet-tezza genuina delle creazioni. I quadri sono chiari, ricchi di colore. La materia invece non sempre é lavorata giustamente ed esaurienta-> mente, come puré 1’armonia del toni non sempre é riuscita felice. Viceversa dal punto di vista della composizione, i lavori sono molto ben riusciti. Se vogliamo daré un giudizio sui singoli espositori, possiamo dire che Totto Oreste é piú produttivo che qualitativo. Nelle sue marine e pae- saggi eccede nel naturalismo con svahtaggio della pittoricitá. Ne deriva che l’autore degenera in colorí e in maniere apittoriche. I suci tratti sono qua é lá incisi. Tuttavia dobbiamo necessariamente riconoscere a Totto, che é piú scul-tore che pittore, un talento nQte-'vole, che dovrebbe trattare i motivi piú pittoricamemte e dar loro maggior sinteticitá nel' colorito e piú armonía ¿nella forma. L’architetto Trombetta espone tratti a penna nei quali non si é elevato oltre la forma ¡Ilustrativa e naturalística del nbvecento. In questa sua maniera egli invece é sottlle ed in parecchi motivi molto interessante, pieno di gusto. Particolarmente belli sono i quadri N. 85 e 86. Gli olii di Milos sono sinceri ed IN MARGINE ALLA MOSTRA SCOLAST1CA ESAURIENTE ESPOSIZIONE DEL GRADO DI MATURITÀ RAGGÍUNTO DAGLI ALLIEVI DELLE SCUOLEITALIANE DEL CIRCONDARIO MOlto interesse ha destato la mostra scolastica, aperta nella sala della Casa del Popolo. I visitatori si so-no resi conto, attraverso l’esposizio-ne, del metodo d’insegnamento adbt-tato, come le diverse discipline tro-vino la loro pratica applicazione e come un nuovo spirito animi la nostra scuola. La ristrettezza dello spa-zio ha impedito che tutto il materiale, presentato dalle varie scuole del circondario, venisse esposto. I disegni che si vedono, appena si entra nella sala, danno una idea chia-ra dei grado di perfezionamento raggiunto dagli allievi delle scuole professionals quelli di Capodistria, nella falegnameria, d’Isola nella mec-canica e di Pirano nella carpenteria navale. Meritano di essere citati, per l’accurata esecuzione, gli allievi: Zueca Claudio, Porro Guido, Grio Lucio di Capodistria; Valenti Licerio, Degrassi Livino, Pozzetto Augusto, Marin Lucio d’Isola; Dessardo A., Predonzani D., di Pirano. LA MOSTRA DEL LIBRO E DELLA STAMPA LE Nuoye pubblicazioni italIaNe nella r.f. p. j. Alia Rassegna della cultura italiana del nostro Circondario non poteva mancare una mostra del libro e delle pubblicazioni progressiste che dimo-strasse 11 costante interessamento del Potere popolare, delle Organizzazioni ed, in particolare, dell’Unione degli Italiani per l’elevamento della cultura; del popolo. La mostra é stata arredata e alle-stita in modo indovinato e con ott.:-mo b'uon gusto. I libri esposti sono stati divisi per materia trattata: let-teraria, storica e sociale nonché di divulgazione scientifica per rendere chiaro al visitatore di quali volumí potra valersi per i diversi rami. Giá da un primo, sguardo si ritrae un quadro dello sviluppo e dei pro-gressi raggiunti dalTeditoria italiana nelle Repubbllche .popolari della Jugo-slavia. Se si tien conto dei pochi an-ni trascorsi dalTinizio di un’attivitá che richiede molto tempo, mezzi in-genti e costante lavoro di autori ed editor!, possiamo ben affermare che i progressi fatti sono rilevanti e che Topera svolta dall’Unione degli Hallan! dellTstiria e di Fíume ha raggiunto, in questo campo, un ritmo costante che ha dato e dá ottimi frutti, ■ che ci garantisce un perfezionamento incessante di questa complessa attivi-tá. I volumi e gli opuscoli finora stampati (il programma prevede per il próssimo futuro un lavoro ancora piú ampio) permettono agli Italiani. della Jugoslavia di seguiré, passo pas-so, il ritmo rivoluzionario della lotta per l’edificazione socialista e per’ la fedeltá ai principi socialisti che si sta combatiendo in Jugoslavia. Anche i nestri lavoratori troveranno la giu-sta linea da saguire nelTedificatione socialista nel nostro Circondario. Ab-biamo notato tra le pubblicazioni nuovissime la tradúzione dell’ottimo volumetío sulla «agensi delTuo.mo e della societá umana» di Iljin-Segal che tanto plauso ha riscosso nel mondo. Anche da noi il libro in parola ávrá certamente una favorevole uceo-glienza parché aiuterá il popolo ad avvicinarsi nella maniera piú sccessl-bile ad uno dei problemi piú impor-tanti e piú attraenti della scienza moderna. Abbiamo notato puré il I volunte degli scritti del Maresciallo Tifo sull’ardua e gloriosa lotta del PCJ e dei Popoli jugoslavi per la libera-zione del proprio Paese e poi per i’edificazione socialista: di questo libro si sentiva da tempo la necessitá per la conoscenza della continuitft di finí e di intenti del PCJ nella lotta di liberazione e , neíi’cdierna, ardua lotta nel campo dell’economia per rendere la vita úmana degna d’esser vissuta da popoli liberi cd indipen-dertti. Nel constatare la multiforme attivi-tó dei nostri connazionali della Jugoslavia in questo campo, come r.e-gli altri, ci é sortó spont.aneo il desi-derio, unito alTammirazione per i successi da loro conseguiti, che anche nel nestro Circondario ci si metta sulla vía. di una propria attivitá edi-torlale,' ánche se modesta dapprinci-pio. La Dirigenza della nostra Unió* ne degli Italiani del nostro Circondario non ha trascurato certamente nei suo programma questo campo ¡m-portantissimo della vita sociale. - Oltre alie pubblicazioni useite in Jugoslavia, la nostra Unione ha prov-veduto pure all’acquisto per i Circoli di cultura del Circondario, delle mi-gliori pubblicazioni edite in Italia ed a Trieste sormontando difficolti non piccole, anche per le ingenti spese dovute sopportare causa i prezzi as-tronomici praticati in un Paese dove la cultura purtroppo non é fatta per il popolo, ma per chi ha i mezzi di permettersi quello che cola é un lusco. Abbiamo notato le Opere scelte di Lenin, TAntiduehring di Engels, le opere di Cronin e di Steinbeck e, come ben lieta sorpresa, una nuova edizione di un libro forse troppo poco letto oggigiorno: il capola,voro di Ippolito Nievo, «Le confessioni di un Italiano». Era principale intento della mostra di contribuiré ad un crcscente inte- Sulla' párete a destra delTiógresso attrae il gráfico, rappresentante le 45 scuol? italiane del circondario con il numero complessivo degli alunni che le frequentano e del corpo insegnan-te. Nella parte céntrale del gráfico, in altó, sta Timmagine del Maresciallo Tito. Sotto il quadro sí' stende un gran drappo bianco rosso verde, con la stella rossa, che sembra avvolgere il busto di Dante Alighieri, rappresentante insigne della cultura italiana. Sotto sono disposti molti e-semplari di mezzi didattici, tra cui: una cassetta contenente diversitá di carbone, ordinato nelle varié fasi di trasformazione, un’altra con i vari tipi di legname da lavoro nelle loro cáratteristiche ed ancor una con le diverse specie di filati. Fanno bella mostra" alcuni pezzi in gesso degli organi del corpo umano sezionati, la macchina elettrica di Winter ed altro materiale, nonché una serie di libri di testo sussidiari, ecc; in uso presso le nostre scuole di ogni grado. Sulla párete di fondo spiccano, con il ritratto di Galileo Galilei nel mez-zo, i chiaroscurii degli alunni del Liceo scientifico di Pirano, studi che si possono definiré capolavori d’arte. Vanno elogiati gli alunni di questo istituto: Petronio Rinetta Tamaro Maria Grazia, Ravalico Iole, Scomer-si Mario e Valente. Non mancano studi di stile, tra i quali . i migliori quelli di Divo Claudio, di Fornasaro Ovidio e di altri. Sono esposti in numero abbondante saggi di Ting’ua, disegni in applicazione agli insegna-menti sclentifici, studi anatomici ecc. L’Avviamento di Pirano si presenta con molti dipinti ad acquarello. Alia párete di sinistra risáltano i bei gior-, nali murali della scuola di Umago, preparatl in onore del XVI Aprile, del compleanno del Maresciallo Tito, ¡1 múrale della classe quarta elementare in onore del I Maggio, lo spec-chio delle gar'e di emulazione nella prima classe maschile di Buie. Infi-ne, affissi in bella prospettiva di luce, si oservano i disegni in grafiche di Cavo Maria, Mecozzi Claudio, Lanza Anna Maria, Milossi Alfredo, Sandri Elda, alunni della scuola Me- immediati, l’interpretazione mostra quá e lá una visione glusta, ampia ed armónica dei motivi tratti dalle na-ture morte e dalla sua regione nativa. Bartolomeo Fornasaro espone effi-caci e veramente belli paesaggi in bianco e ñero, in prevalenza marine. Alcuni di essi, per la scelta dei motivi e per la técnica, sono di una gráfica eccezionalmente riuscita. In essi si riflette il sentimento pittorico e l’occhio dell’artista. Senz’altro Fornasaro potrebbe esporre, in una mostra personale, lavori di maggiore entitá, che darebbero una dimostra-zione ancor piú efficace del suo talento. Parovel Luciano si é presentato a questa mostra troppo modestamente. L’unico suo lavoro recente, nei con-fronti dei lavori giá esposti nella sua personale a Capodistria, presenta in-discusse cáratteristiche d¡ sviluppo. Ció appare dalla moderazione del toni e da una lavorazione piú profonda del moteriale. E’ certo che Parovel si trova sulla vía dello sviluppo e che diverrá un buon pittore, capa-ce di emozioni artistiche e di inter-pretazione pittorica. Delise, nei suoi acquarelli ed olii, é un ottimo principiante, come tale non é alia pari degli altri espositori. — Anch'egli potra riuscire bene, se sabrá daré alia sua visione pittorica sensazioni piú largúe ed armoniche. Infine possiamo constatare a con-clusione della mostra, che essa é riuscita in pieno, e che essa ha dimo-strato oltre alia qualitá — che avrebbe potuto essere migliore, se la giuria fosse stata piú severa nella cemita dei lavori — le aspirazioni e le lode-voli ambizioni dei nostri pittori ita-liani. HLV. n........ ... Il coro dei pescatori del C. C. P. I. di Rovigno -------^ -i I C, C. P, I. di Umago «L'filtoíorno» prima opera aderente alia nostra realta presentato alia Rassegna La rappresentazione di questo dramma dimostra che i nostri Circoli di Cultura tendono al progresjo La filodrammatica del C. C. P. I. di Umago si 6 presentata mertoledi scorso al suo pubblico rinnovata nei ranghi dopo un intenso periodo di preparazione accurata per la Rassegna culturale dell’Unione degli Itl-liani. Alla presenza di un foltissimo pubblico e stato portato per la prima volta sulle scene del nostro circondario il dramma in un attb e tre tempi L«’Altoforno» di Piero Guerrini e Nereo Scaglia. Il dramma si snoda nel quadra della nuova realta sociale della Jugoslavia e rispecchia la lotta: dei lavoratori per la maggiore produtti-vita ed il potenziamento dell’indu-stria. Un altoforno, in costruzione nello stabilimento, diviene il centro delle aspirazioni di tutto il collettivo I RISULTATI DEL LAVORO SOCIALISTA DELLA “A. BONIFACIO« A N. BELGRADO In onore alia Rassegna Culturale dell’Unione degli italiani del Circondario delTIstria, la gioventú italiana del nostro Circondario, ha costituito la Brigata «A. Bonifacio» che, per il periodo di due mesi ha lavorato nei cantier.i di Nuova Belgrado, ottenen-do risultati grandiosi che rendono fiera ed orgogliosa la nostra gioventu la-voratrice. Di questi risultati è testimqne la LA MOSTRA FOTOGRAFICA I numerosi visitatori, che hanno af-follato i! lócale Che ospitava la mostra fotográfica del noto artigiano> capodistriano Pizzarello Libero, ban-no certamente ricevuto una gradita impressione, poiché le doti artistico-professionali dell’espositore sono State messe in chiaro rilievo dalle numeróse fotografié esposte. Degni di una sincera ammirazione per la felice scelta dei loro motivi so-no le foto di caratteristici paesaggi istriani, di angoli laboriosi delle nostre cittadine marinare e degli in-cantevoli panorami della costa istra-na. Figuravano puré, purtroppo sper-dute tra gli altri lavori, fotografió di nuove opere erette nel quadro del piano económico. I grandi magazzini dell’OMNIA e lavori stradali, in genere, erano i motivi che il valente fotógrafo ha scelto come dimostrazio-ne dell’intenso lavoro che si svolge nel nostro circondario. Meritano un accenno anche le fotografié di alcune scene de «La Lo-candiera», «L.Orso», «El Minueto» e la «Cenerentola» che il C.C.P.I. di Capodistria ha dato in questa Rassegna. Come ultimo commento, possiamo dichiarare che anche questa mostra ha saputo ottenere per la sua qualitá un meritato successo. Non dubi-tiamo che anche in futuro il compa-gno Pizzarello vorrá allestire altre osposizioni dando loro un piú spic-cato carattere di operositá lavoratl-va rispecchiante 1 nostri tempi. C. C P, I, di Isola Il complesso fisarmor. ico del C.C.P.I. di Isola ressamento de! nestro popolo per i problemi della cultura progressista e della vita moderna ¡n genere: sareb-be stata perció opportuna una confe-renza in questo senso, programmatica ed informativa, avente carattere di vera propaganda per il libro che alia pressima Rassegna non potra mancare. Per ora siamo grati ai dirigenti della nostra Unione per la loro opera rendendocv cosí interpreti del consenso di tutti :i democratici del nostro Circondario. _____C. C. P. /, di Cittanova «La Corda” di O'. Nei! La filodrammatica del C. C. P. I di Cittanova ci ha presentato «La Corda» di O’Nell. Dobbiamo purtroppo dire che questo lavoro é superiore alie pessibilitá attuali di questa filodrammatica. La scelta di un lavoro piu sernplice e meno impegnativo avrebbe senz'altro messo in luce le re-ali possibilitá di questo complesso ed i risultati sarebbero stati motivo di piú grande soddisfazione per tutti. La sceneggiatura era in contrasto con le piú elementari rególe del Teatro. dia di Capodistria. Lungo il tramezzo di faesile, che divide provvisoria-mente la sala, ci stanno i lavori fem- n.inili: centrini, fazzólettini, tovagli-clte, e i disegni in acquarello e pa-stello delíe scuole elementari di Bule, Cittanova, Umago, Pirano, Isola, Capodistria e di altri contri mi-nori. Su appcsiti tavoli, tutt’intorno, sonó collocati lavori di ritagiio in carta colcrata, raffiguraiioni di fiori ed aíberi, rappresentazioni di anima-li, plccoli cggetti in legno, giocattoli iri iegna e sughero, lavori in cartone, rafia e giunchi, modelli di utensili, lavori di plástica in argüía, lavori di in trépelo, ritagiio geométrico, lavori di traforo, erbari, piccoli modelli di retí, di attrezzi rurali, di mobili, di arnesi di lavoro, piccoli lavori ma-nuali preparati dai bambini dell’asi-lo infantile di Umago, cuscini, indu-ripenti per neonati, ed altro. Le alur.ne: Pauluzzi Maria di Buie, Bacci; Pierina, Gandusio Lucia, Vat-tovani Maria di Capodistria, Degrassi Arianna, Dagri Nilva, sono State tra le migliori espositrici di lavori mú-licbri. Dal gráfico anzidetto risultano i seguenti, dati concernenti la popola-zione scolastica italiana del circondario: Alunni 4.294, insegnanti 262, scuole italiane 45. ”11 medico di turno” di M. Resinad Nella serata conclusiva della rassegna 'cúituralé, orSártizzáfa dall’Unio-ne degli Italiani del circondario del-1 Istria, ¡1 gruppo filodrammatico del Circolo di Cultura popolare italiano di Isola, ha presentato al teatro Ar-rigoni il dramma in 1 atto «II medico di turno» di M. Resinad, nella regia di Anton Marti. Lo spettacolo ha avuto un lusin-ghiero successo, sia per lá interpre-tazicne che per la presentazione sce-nica. Anton Marti ha interpretato felicemente la figura, profondamente umana, del medico di turno. E’ ap-parsa chiaramente in lui la lotta interiore, combattuta fra il senso del dovere e l’odio contro il rivale. Al-fine il buonsenso prevale, ed egli si affretta, a portare a compimento la sua umana missione. Eccellente é stata pure la Vascot-to Livia, nella parte della moglie in-fedele, di coronario gil altri interpreti, Carpeneti Livio e Vascotto Mario. In complesso lo spettaeoío ha sod-disfatto 11 pubblico. II giovane com-pl.esso filodrammatico ha delle buone possibilitá di riuscita, stá ora ai dirigenti di condurre una preparazione adeguata onde daré in futuro al pubblico ¡solano l’espressione migliore della vera cultura, della cultura popolare. S. A. mostra della Rassegna Stessa che i suoi brigadieri hanno allestita, nei locali sottostanti alia Casa del Popolo e che ha avuto migliaia di visitatori. Giá all’entrata restaño impressl il buon gusto e l’accurata preparazione. Per ordine, vediamo esposti i gior-nali murali-dóHa Brigata dove íigu-rano gli articoli che i brigadieri sorivevano, e dalla cui lettura si puó rilevare quali erano i sentimenti, ¡’entusiasmo dei giovani e l’ammirazio-ne per l’edificazione socialista. Dopo i giornali murali, sono esposti i gra-fici del lavoro effettuato dalla brigata. Esaminando le percentuali di su-peramento della norma, si nota che non sono inferior! ai 180 %, con medie del 250—280, toccando anche il 365 c/c. Questa é la documentazione del grande contributo dato dalla «Bonifacio» alia costruzione della Nuova Belgrado. Molto espressivo il grafico-ne dove giornalmente venivano se-gnate, la migliore compagnia con un aeroplano e la peggiore con una lu-maca. Vediamo qúlndi esposta la bandiera .italiana, rossostellata, della Brigata, ricevuta in dono dall’Unione degli Italiani ed una bandierina triangolare con una scritta serbo-croata. Essa é la bandierina conquistata dalla Brigata perché la migliore di tutti i can-tieri di nuova Belgrado nella gara socialista per un’alta produttivitá del lavoro svoltasi il 25 agosto giorno in cui venivano eletti i Consigli operai nei cantieri di costruzione. Nella Mostra figura anche il ritratto ad olio di «A. Bonifacio», eseguito dal valente pittore, lavoratore d’assalto, Jakomin Giordano, veterano delle nostre brigate giovanili del lavoro. Al disopra del ritratto di A. Bonifacio, spicca il polit bureau dei CC del CPJ ricevuto in dono dal comando generale delle brigate, come pure é esposto un’altro dono dello stesso comando ossia un álbum cori fotografié che documentano la vita ed il lavoro delle brigate alia costruzione della Nuova Belgrado. Seguono esposti i diplomi che attestano i meriti consejuiti dalla brigata: 5 diplomi di brigata d'assalto, due diplomi quale migliore nello sport, 1 diploma come la migiio-re nell’arte drammatica. Infine, con1 cura ed in bel ordine, sono esposte le fotografié che documentano il lavoro e le varíe attivitá della brigata, le costruzioni in coá$o di N. Belgrado, fra le quali dá álTocchio lo scheletro del palazzo della presidenza dei governo; un’opera veramente co-lossale che, completata, osplterá 5000 persone. In alto spiccano, disegnati su tela, il distintivo di udarnik e della N. Belgrado nonché un quadro rap-presentativo del lavoro, tutti opera di Jakomin Giordano. di lavoro, che gareggia per complétame la costruzione prima del témpo stabilito. Possiamo ben dire che é questa la prima opera piú aderente alia nostra realtá che sia stata presentata al pubblico. E’ perció che é un motivo di particolare soddisfazione constatare come i nostri circoli di cultura ten-dano decisamente al progresso, limitando le vecchie forme e le tradi- zioni ormai supérate dal tempo e curando maggiormente lo sviluppo di una sana cultura progressista. La filodrammatica di Umago ha assolto onorevotoente il compito prefissosi. Essa é costituita da un complesso di elementi capad, che promettono molto bene accanto ai piú anziani giá provati filodramma-tici, come Petrovlch Mario, che ha curato la regia del lavoro, Sega Bruno e Solieri Giuseppe. La parte di Emilio, l’innovatore comandante della brigata e vittima del dovere, é stata sostenuta con na-turalezza ed espressivitá dal Petro-vich,. mentre Bruno Sega é stato un buon sostituto di Emilio. Fifacco Liliana, una giovane che promette molto bene, é stata un’A-lessandra veramente aderente al rudo di operaia e donna cosciente delle sue funzioni nella nuova societá. Malanza Laura é stata una Sonia, troppo impulsiva ed enérgica, dedita al lavoro ed alia causa comune, bene afflancata da Grassi Bruna, la ma-scotte della brigata. Solieri Giuseppe ha impersonato molto bene la figura losca del sabo-tatore Marco, mentre Galluzzi Aldo e Muggia Gaetano se la sono cavata abbastanza bene nelle parti di Ive e Giuseppe. Favilla Narciso é stato una buona comparsa. Peccato che il palcoscenico per la sua ristrettezza abbia guastato non poco l’insieme della rappresentazione. In genere 1’interpretazione d’assie-me é stata buona. Ha difettato ancora la dizioqe, cui il regista dovrebbe porre nlolta piú atterjzione, come puré al tono di voce troppo basso. La scenografia invece é stata primitiva, ma se prendiamo in -eensi-derazione che il palcoscenico é troppo ristretto per accogliere un complesso artístico, possiamo renderci conto dell'impossibilitá di far meglio di cosí. Prima della rappresentazione ave-va parlato il comp. Degrassi Luigi, presidente del C. C. P. I. di Umago, rilevando l’appoggio dato dal Potere Popolare alio sviluppo della cultura popolare italiana. I pionieri della scuola ottennale si sono poi esibiti nella breve scena «La lepre alio spiedo», cavándosela da veri ometti. Un coro di pionieri ha eseguito la canzone «II Cardellino», mentre un gruppó di pioniere si é presentato con un numero di ginnastica rítmica, che perú non ha avuto il successo che s.i meritava, sempre a causa del palcoscenico troppo piccolo, che im-pediva regolari novimenti. Maniíestazione conclusiva Continua dalla I.a pagina > Qui’ndi sul palco si sono esibiti i gruppi folcloristici di Buie e Grisi-gnana nelle loro danze popolari sem-plici e biricchine, esprimenti gli usi tradizionali del popolo, che oggi co-stituiscono un prezioso patrimonio .cultúrale. II coro misto del c. C. P. I. di Rovigno, ospite, ha eseguito una fantasia di canzoni popolari, mentre il coro maschile ha cantato, con rara maestría, «L’Inno dei Canottieri delTIs-tria», che ci ha dato Timpréssione Veramente dello spirito ardimentoso dei vogatori. Si é presentato poi il coro del C. C. P. I di Pola con due canzoni: «Terra Libera», ed «Alba di Lavoro» le cui parole e música esprimono in un insiérate armonioso ed efficace, la lotta del lavoratori che, con slancio ed a prezzo di grandi sforzi, edificano la societá nuova. Ospite graditissimo e fésteggiatissi-mo, si é presentato poi il coro slo-veno di Pomiano, che, con ,1a sua presenza, ha voluto testimoniare la simpatía con ia quale gli sloveni, seguono lo. sviluppo della cultura italiana e come sia sentita la fratellan-za dei popoli. II coro di Buie, accompagnato dalla banda, ha cantato quindi l’inno dei Lavorarari, che non ha potuto essere gustato dal pubblico per via che il suono della banda ricopriva la voce dei cantori. II coro maschile di Pirano, poco numeroso ma ben affiatato, si é esi-bito in «Brindisi» e «Maggiolata», canti di difficile esecuzione che richiedono una buona preparazione. Comunque il coro se l’é cavata abbastanza, bene. Le bande di Santa Lucia e di Buie hanno concluso il programma. lALL’-ARRIGONI- In serata si è svolta nella sala del-l’Arrigoni l’ultima rappresentazione, cui hanno collaborato i C. C. P. I. di Capodistria, Isola, ed Umago, nonché il gruppo mande,linistico italiano di Fiurtie, diretto da Mario Viasic. I mandolinisti, presentatisi per pri-mi sulla scena, hanno dato uno spet-tacoio a se, sollevando l’ammirazione dei folto pubblico. Gli amanti del canto sono stati ac-contentati dall’esibizione della soprano Silva Castellani di Capodistria, che ha cantato «Mi chiamano Mimi» dalla Bohème di Puccini e «Torna a Suriento». Leale Francesco, del C. C. P. I. di Isola ha cantato poi la romanza «Ron-dini al Nido» di Tosti. In precedenza, la giovane e gra-ziosa Carlin Graziella, ha cantato «Un bel di vedremo» dalla «Butterfly» di Puccini e la «Serenata» di Schubert, applaudita calorosamente dal pubblico. La giovane Carlin ha dimostrato del talento che fa ben speráre per il futuro, se perseverará nello studio. Molto bene si è presentata la filodrammatica del C. C. P. I. di Isola con «Il medico di turno» di M. Rezinachi, nella regia di Antón Martin e nell’in-terpretazione dello stesso Anton Martin, di Carpenetti Livio, Vascotto Livia e Vascotto Italo. E’ seguito il C. C. P. I. di Umago, con il I. atto del dramma «L’Alto-forno». La serata si é conclusa con «L’Or-so», commedia in un atto di Celcov. La maniíestazione pomeridiana di sabato Alie ore 16 di sabato, al teatro Ar-frigoni, affollatissimó di pubblico' in ogni ordine di posti, si é svolta la manifestazione pomeridiana prevista dal programma. La filodrammatica del CCPI di Buie ha iniziato la rappresentazione eán la «Cavalleria rusticana» di G. Verga. II complesso filodrammatico, pur essendo alia áua prima comparsa, é riuscito, grazie all’interessamento del comp. Marzari Francesco, che ha curato la regia, a daré un ottimo sag- LA RAPPRESENTAZIONE SERALE DEL 21 Alie ore 20 si é tenuta la rappre-sentazioñé serafe. ‘ Per primo é andato in scena «II Titano», neila interpretazione della filodrammatica del circolo italiano di cultura di Pirano, che ha presentato ¡1 II atto. La figura di Marco é stata impersonata ottimamente da Mi-chelini, mentre gli altri se la sono cavata anche con onore. II gruppo della brigata «A Bonifacio», portando sulla scena l’ultimo atto de «L’Altoforno», ha dato una chiara dimostrazione che pur laborando coi braccio, si puó ottenere buoni risultati anche nella cúltúra. La filodrammatica del CCPI di Cittanova ha presentato «La Corda» di O. Neil. E doveroso a qúesto proposito riconoscere che i bravi com-pagno di Cittanova hanno dimostrato un notevole coraggio presentandosi sulla scena con un lavoro tanto impegnativo. E’ nostro parere che per il tuturo essi cerchiano di scegiie-re un iavoro che piú si ádatti alie possibilitá reali della filodrammatica. Nuovamente il CCPI di Capodistria, con la sua filodrammatica, ci ha fatto ammirare alcune scene de «La Locandiera» di C. Goldoni, delia quale ebbimo giá occasione di parlare durante la Rassegna lócale di Capodistria. II complesso artístico del ginnasio italiano di Pola ha presentato poi il Jjuadro sinbolico «Le repubbliche», che ha riscosso l’approvazione dei presentí. II coro di Pirano, benché costituito da poco, sotto la direzione del maestro Bevilacqua, ha supéralo ogni piú rosea, previsione. affermandosí come un dei migliori partecipanti alia rassegna. Con ció si é conclusa la rappresentazione serale. gio di capacitó e di buona volontá. Posar Silvano, nella parte di compar Alfio e Bortolin Anita in quel-la di Santuzza, si sono distinti neli’in-terpretazione dei ruoli loro affidati, particolarmente difficili ed impegna-tivi. II coro misto del CCP italiana di Portorose ha cantato «II lavoratore», «L’inno degli operai», il coro degli zingari dal «Trovatore» di Giuseppe Verdi e il coro dei cortigiani del «Rigoletto». A questo punto dobbiamo purtroppo fare una nota di bia-simmo al maestro Rota che non ha saputo o non ha voluto sfruttare tutte le possibilitá dei voionterosi cantori. La filodrammatica del CCPI di Capodistria ha ottenuto un nuovo successo con «el minueto», 1 atto di Sarfatti in dialetto veneziano. Al so-lito ottima é stata l’interpretazione di Lucia Scher e di Dario Scher. Anche volendo considerare che una parte del pubblico ha peccato di par-zialitá, dobbiamo constatare che il gruppo di fisarmoniche del CCPI di Isola, avvicendatosi alia filodrammatica di Capodistria, si é fatto notare per 'la sua abilitá, eseguendo una fantasía di motivi di G. Verdi, «il so-gno» di Schurnan e «L’inno dell’I-stria». Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampa to presso Jo stabü. tipogra «JADRAN» Capodistria Eubbllcaziope «utorizzat»