Mercol. lömarzo 1950 HHMO lil. HO. 118 la nostra lotta ORGANO DEU/ U.A.I.S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO - TERRITORIO DI TRIESTE DELLA MANODOPERA SI ACCELERERA' LA REALIZZA-ZIONE DEL NOSTRO PIANO ECONOMICO DlKtZRJNK KElJAZiORE — AMMINISTBAZION* Rtva Castelleone 2 — C APODISTRIA, telet. 170 ABBONAMENTI: Zona B e Jugoslavia anno: Din. 180, semestre Din. 90, trimestre Din. 50. — Zona A: anno L. 1400, semestre L. 740. trimestre L. 380 Spedizione in abbonamento postale DINARI 3. — LIRE 15. Conto con. nella Banca Istriana RISOLUZIQNE DEL COM. ICONO. DEL P.G. TU. sui problemi della manodopera Il popolo lavoratore col Potere Popolare DISTRETTO DI BUIE SUDDIMONE DELLE DNITA’ ELETT08ALI nei Comitati Popolari cittaiini e locali Con il rafforzamento dei poteri populará si arriva, pian piano, a cambiamenti radicali pure nel campo del Iavoro. La disoccupazione sparisce, e non solo ciô, ma co-mincia a mancare perfino la forza-lavoro. Non si dice piiù: Lavori? Non la vori? Nedle couver sazioni di oggi vengono trattati problemi nuo-vi scaturitl da una situaiziione nuo-va. Siamo molto lieti di tutto que-sto! A coloro che difendono il passai», seagliandcfci contro i poteri popolari, noi facciamo questa do-manda: Possono forse gli uomini inventare sempdicemente sistemi nuovi, possono forse i «scelti» tare esperimenti con le masse del po-podo lavoratore? Per svariati mo-tivi esisi non potranno rispondere aida nostra domanda, perció rispon-diamo noi: Gili uominii non possono inventare la stcxria nè giovaæsi délia fantasia per inventare sisitemi socialj nuovi. La storia non cono-sce casi di questo genere. Con tutti i difetti il potere popolare, con la sua economia è mille vodte migiliiore del sistema precedente. Il popolo lavoratore ora si perfeziona sempre più, awicinandosi con si-curiezza ad un beneeisere generaile. Ned sistema capitalista ]a situazione e ben diversa! La forza-îavoro è soggetta aile continue alternative di essere respinta od attirata, nel-i’epoca dell’imperiaikmo si arriva poi alla disoccupazione generale. La rovina di milioni di piccoJ-i pro-duttori è sempre più compléta. Il capitalismo diventa cosi l’ostaicolo per l’udteriore sviluppo délia so-cietà! IL POPOLO LAVORATORE CO- STRUISCE CON LE PROPRIE FORZE Temendo la giuiatizia del popolo si allontanô dal no.itro Circonda-nio una buona parte dei capitalisti portando seco i mezzi finanziari che avevano a pórtate di mano. In una situazione diversa Ose ad asem-pio, fosise continúate fascismo) essi avrebbero potuto forse aumentare da produiziione dedle fabbriche concentrando ed attirando nuove masse di opera!. La Lotta di Libera-zione Nazionaile spazzó via perô il vecchio potere ed id problema della produizione dalle fabbriche si pone ora in modo del tutto diverso. Prima la produzione veniva auméntala únicamente per ottenere nuovi profitü, ora invece il popolo costruisce quedlo che puó per prov-vedere in primo luogo ai propri bisogni! I fais! critici ci fanno l’accusa che la produzione ned Circon-dardo sia più bassa dedl’anteguerra naiscondendo il fatto ad asempio che l’induistria conserviera di Isola do-veva importare il posee (Arrigoni ed Ampeiea). Per tenersi in piedi questi stabidimenti dovevano inol-tre ricorrere alie sovvenzioni del governo fascista! Vero è invece che da hai la produzione aumenta in tuíti i settcxri! E non attendiamo di certo che la reazione ti pro-spetti la nécessita dedl’aumento della produzione. Noi sappiamo bends-simo che la produzione è la fonte principale delle ricchezze, quindi del benassere del popolo naturalmente a condizione che si producá per il popolo. Gdi sforzi del popolo lavoratore per la costruzíone di un’economia nuova vanno aumentando di giorno in giorno. Non temiamo affatto l’avvenire (essi si!), poftohié quando si costruisce con le sole proprie forze le ricchezze rimaingano al popolo lavoratore ed il benassere diventa cosi il suo benessere. CONCENTRARE NUOVA FORZA LAVORO SUGLI OBIETTIVI DA COSTRUIRSI Gli sforzi del popotlo lavoratore non si limiten» alio sfruttamento razionale delile macchine, ma esse sono attive anche nei senso délia formazdone dei nuovi centri eco-nomici e culturali, La funzione de-gili inveatimenti sotto il capitalismo ha un ruolo aissoüutemente diverso. I capitalisti oostruiscono per poter sfruttiare la mano d’opera dedl’ope-raio, il popolo lavoratore invece costruisce per aumentare la propria produzione. I capitalisti si spaventano sempre quando sono costretti ad investiré forti somme poichè sono continuamente minac-ciati dalla concorrenza, quindi dalla svailorizzazione. Nel sistema dei poteri popolari queete preoccupa-zioni non esistono. Se gli investi-menti sono rilevanti, tanto maggio-re sarà il rendimento délia produzione in seguito. Si costruisce ■generalmente a spese basse e sen-za correre il pericote di peggiorare îe proprie condizioni di vita. Nel Circondario dell’Istria nel 1948. gli investimentii per costruzioni am-montavano a 100.000.000 Din, nel 1949. erano di 250.000.000 Din e nel 1950. essi davranno raggiungere la cifra di 480.000.000 Din. Il numero degâi opérai nel campo delle costruzioni dovrà in quest’anno aumentare almeno del 100 p. c, (circa 2000 opérai nuovi solamente nel campo delile costruzioni!). Il suc-ce-sso dipende quindi dalla rapida mobilitazione della nuova forza-lavoro. I cominformisti diranno (corne sempre) che i poteri popolari (capí titisti) preparano nuovi «lavori forzati per il popolo lavoratore». Essi vorrebbero che le cose rimanessero come erano una volta, per loro gl! investimenti non hanno importanza aâcuna. Da ciô si deve dedurre che essi temono molto il rafforzamento dei poteri popolari ed i successi del popolo lavoratore in generale! ALLE ELEZION1 PER MIGLIO- RARE L’ECONOMIA DEL FO-POLO LAVORATORE! Nei pasti di Iavoro si istruiscono di giorno in giorno nuovi giovani. Giovani specialisti affluiscono continuamente dalle scuoié e dai cor-si. Molti di questi giovani si sono distiinti nald’attività concreta, biso-gnai quiindi eîllevarli. Ciô risuita tanto piu neeassario dato che il popolo lavoratore del Circondario ha il suo piano económico che esiige il più stretto callegamento ira tutti gli organismi economici e poli-tici con le masse più larghe del popolo lavoratore. Le elezioni am-ministrative dovranno significare anche una svolta neila nostra a.t-tività económica! Mentre la reazione ipsieme ai cominformisti critica, il popolo lavoratore del Circonda-nio si prepara a nuove lotte, spe-cialmenite nel campo delTeconomia e della cultura! S. V. SUDDIVISIONE DELLE UNITA’ ELETTORALI Essendo incorsi in alcuni errori tipografici neila pubblicazione precedente ripetiamo, con le dovute correzioni, la suddivisione delle uni-tà elettorali per i CPL di Isola e di Capodistria: 6) CPC — ISOLA viene suddivi-so in quindiei unità elettorali: I. unità elett. comprende: S. Simone, Via M. Moro, Via D. Alighieri; eiegge 1 delegato; II. unità elett. comprende: Víale XX Setiembre, Via delllndustria, Via Rossini, Via Gorki, Via Cairo-li, Via Carducci, Largo Kardelj (Largo Cavour); elegge 1 delegato; III. unità elett. comprende: Via Stazione, Via G. Marconi, Via della Libertà, Via E. de Amicis, Via C. Battisti; elegge 1 delegato; IV. unità elett. comprende: Via Antiche Mura, Piazza Caduti per la liberta, Via A. Volta, Vicolo Gam-bini, Via Zustovich, Via Mameli; elegge 1 delegato; V. unità elett. comprende: Via Mazzini, Piazza Mazzini, Via del Forno, Via Oberdan, Vicolo dei Pom-pieri, Vicolo delle Porte, Riva Venezia; elegge 1 delegato; VI. unità elett. comprende: Vicolo Scuole, Via S. Caterina, Via Be-senghi, Via del Viario, Via S. Pellico, Via Gambini, Via L. da Vinci, Via Vas'cotti; elegge 2 delegati; VII. unità elett. comprende: Via Manzioli, Vicolo Traverso, Vicolo Bonio, Vicolo Egidio; elegge 2 delegati; VIII. unità elett. comprende: Via della Fabbrica, Via dello Scoglio, Via Zammarin, Via S. Pietro, Piazza Duomo, Via Gioberti, Via S. Giovanni, Via della Puglia, Via M. d.Azeglio; elegge 2 delegati; IX. unità elett. comprende: Via Torrione, Via Ettoreo, Via P. Cop-po, Vicolo P. Pugliese, Vicolo P. Ughi, Via Bressan, Riva N. Sauro, Via Ospedale Vecchio, Riva delle Corti, Piazza Lovisato; elegge 2 delegati; X. unità elett. comprende; Via G. Verdi, Vicolo del Fondaco, Via Alieto, Piazza Garibaldi, Riva VII. Novembre, Via Pesaro; elegge 1 delegato; XI. unità elett. comprende: Via Tamaro, Via Contesini, Via S. Andrea, Via Madonnetta, Via S. Bor-tolo; elegge 1 delegato; XII. unità eilet, comprende le frazioni: Livizzano,.S. Donà, Cañóla, Pivol, Lonzano, Cervignano, Ca-sadievolo, Ricorvo, Pregavor; elegge 1 delegato; XIII. unità elett. comprende: Via Roma, Via Pregavor, Via S. Giacomo, Via G. Matteotti, Via Acque-dotto, Via Flavia; elegge 1 delegato; XIV. unità elett. comprende le frazioni: Costerlago, Montecalvo, Casanova, Limignano, Loreto, Sare-do, Marzane, Cavalier, Cañé, Básame, Saletto; elegge 2 delegati; XV. unità elett. comprende le frazioni: Barè, Carieghi, S. Giacomo; elegge 1 delegato. 8) CPC — CAPODISTRIA viene suddiviso in tredici unità elettorali; I. unità elett. comprende: Via Ver-di, Belvedere, Via I. Maggio, Via Spangaro, Via C. Battisti, Piazza del (Continua in IV.a pagina) DECISIONE La Commiistsione eiettorale dii-strettuale di Buie, nella seduta te-nutasi di giorno 8 marzo 1950, in relaeione aille elezioni dei delegati del Gomátato popolare distrettuale di Buie, indeitte per il giorno 16 aprile 1950, vista la decisione della Commiissiane eiettorale principale in Capodistria dd. 6 marzo 1950 circa ii numero dei delegati da elliegigere nei singoii comitati popolari locadi, dopo aver preso in ©same le istruzioni bipartite dai Comitato esecutivo del Comitato popolare distrettuale di Buie dd. 8 marzo 1950, ed in base all’art. 12 del decreto sulle elezioni dei delegati dei comitati popolari distnet-tuali dd. 26 febbraio 1950, ha DEC ISO: Alio soopo di svolgere le elezio-in dei delegati del Comitato popolare distrettuale di Buie, indette per il giorno 16 aprile 1950, i comitati popoilari locali dei distret-to di Buie vengono suddivisi nelle seguenti unità elettorali: 1. CPL — BASSANIA, nel quale vengono eletti tre delegati, si divide in due unità edettorali e cioé: 1. unità eiettorale, che comprende i seguenti villaggi e frazioni; Basisania, Pineta, Volparda, Lanterna, Ospizio, Borosia, Salvare, Stanzia Grande, Villa Ziani, Mede-ghia, Valfontane, Alberi, Monte, Corona, Siparina, Cortina, France-schia, Laura; in questa unità eiettorale vengo-no eletti due delegati; II. unità eiettorale, che comprende i seguenti villaggi e frazioni: Zambrattia, Montenetto, Romania, Giurizzania, Sipar; in queata unità eiettorale viene eletto un delegato: 2. CPL — VERTENEGLIO, nel quale vengono eletti sei delegati, si divide in cinque unità elettorali e cioé: I. unità eiettorale, che comprende le seguenti vie e piazze: Marconi, Pace, Nuova, Druisco-vich, Garibaldi, Macello, Bozzo, Mazzini, Fiaizza delle Scuole, Martini Istrlani, Fontana vecchia, S. Luigi, Monte Marzari; in que,sita unità eiettorale viene eletto un delegate; II. unità eiettorale, che comprende le seguenti vie e piazze: Ribar, Frascati, S. Giovanni, Olma, S. Croce, Libertà, Ferri, Piazza I. Maggio; in questa unità eiettorale viene eletto un delegate; III. unità eiettorale, che comprende le 'seguenti vie e frazioni: Piazza Duomo, Via Giardini, Gel-si, Principale, Media, S. Martino; Villa Forzi, Turini; in questa unità eiettorale viene eletto un delegate; IV. unità eiettorale, che com- prende i seguenti villaggi e frazio-n,i: , j in questa unità eiettorale viene eletto un delegate; V. unità eiettorale, che comprende i seguenti villaggi e frazioni: Covri, Cattunari, Martinčiči, Lu-coni Fernetiči, Stanzia Druscovich, Scrignari, Canal, cattunari, di Valle Valentiči; in questa unità eiettorale vengo-no eletti due delegati; 3. CFL — BUIE, nel quale ven-gano eletti otto delegati, si divide in sette unità elettorali e cioè: I. unità eiettorale, che comprende le seguenti vie e piazza: Garibaldi, S. Martino, Kardelj, Piazza deila Liberta; in questa unità eiettorale viene eletto un delegate; II. unità eiettorale, che compren- de le seguenti vie: S. Servóle, Mazzini, Gorki, VII Novembre, S. Leonardo, Pino Budicin, E. De A-miéis; . v in questa unité eiettorale viene eletto un delegate; III. unità eiettorale, che comprende le seguenti vie e piazza: Mosca, Corne io, Valerlo, Piazza delle Erbe, Via deH’Armata Rassa, Cornio; in questa unità eiettorale viene eletto un delegate; IV. unità eiettorale, che comprende le seguenti vie e piazza: Via al Duomo, Piazza Duomo, Via Dante Alighieri, Passo di Piazza, Via Carducci, Martiri XX Ot-tobne, Largo Trieste; in questa unità eiettorale viene eletto un delegate; V. unità eiettorale, che compren-prende le seguenti vie e frazioni: •S. Orsoia, Manzoni, Belvedere, I. Maggio, G. Verdi, Martiri Parti-giani, Piazza Maresciallo Titc, Brazzania, Contarini e Olmi; in queata unità eiettorale vengo-no eletti due delegati; VI. unità eiettorale, che comprende le seguenti vie e frazioni; Stadio, Pineta, S, Pelagio, Stazi i-ne, Venelia, Lubiania, Giurizzania, Stanzia Vigini, Stanzia Ferfuia, Gambozzi; in questa umita eiettorale viene eletto un delegato; VII. unitá eiettorale, che cornac i seguenti-villaggi e frazioni; Tribano, Croch e Bibali; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegate; 4. CPL — GRISIGNANA, nel quale vengono eletti quatro delegati si divide in quattro unitá e-iettoraii e cioe; I. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Grisignana, Feroi, Bollara, Per-tici; ¿n quecta unitá eiettorale viene eletto un delegate; II. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni; Castagna e S. Giorgio; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; III. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Martinčiči, Rasmani, Lubici, Sai-nú in ques'ta unitá eiettorale viene eletto un delegato; IV. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Poiropati, Sauli, Bascar! e Malini; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; 5. CPL — CASTELVENERE, nel quale vengono eletti tre delegati, si divide in due unitá elettorali cioé: , I. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Gadare, Montrino, Vucchi, Ca-~stelvenere; in, questa unitá eiettorale vengo-no eletti due delegati; II. unitá eiettorale, che comprende la seguenti fraiziome: Caldania; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; 6. CPL — CRASSIZZA, nel quale vengono eletti quattro delegati si divide in due unitá elettorali e cioé: I. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Crassizza, Baredine, Gofozi e Vrhi; i in questa unitá eiettorale vengo-no eletti due delegati; II. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Terrebianche, Lozzari, , Buzzai, Punta, Braichi, Dvorine di sopra, Dvorine di sotto, Stanzia Zubin; in questa unitá eiettorale vengo-no eletti due delegati; 7. CPL — S. LORENZO, nel quale vengono eletti tre delegati, si divide in tre unitá elettorali e cioé: I. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: S. Lorenzo, S. Giovanni, Cresine, Carigador e Dollinzi; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; II. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Zacchigni, Canal, Coronichi, Sfer chi; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; III. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Babici superiore, Babici inferio-re, Bariči, Cuberton, Scaunizze, Scrignari, Biribazzi; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; 8. CPL — MARUSSICI, nel quale vengono eletti tre delegati, si divide in tre unita elettorali e cioé: i ‘ I ÍÜ.'I I. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Marussici, Cave, Palischi, Tar kusi * ' íj in’ questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; II. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioíiú Sorbar, Sainú Cemaz, Buttori, Sterzai, Vergnacco; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; III. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Kuberton, Gomilla, Filaría; in questa unitá ele dórale viene eletto un delegate-, 9. CPL — MATTERADA, in cui vengono eletti quattro delegati, si divide in quattro unitá elettorali, e cioé: I. Unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Carsette, Buroli, Crisine; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; II. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Matterada, Alessi, Monte Beno-lich, Martinčiči, Cranzetti, Ferletti, Mateliči, Montecucco; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; III. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Giurizzani, Cipiani; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; IV. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Piazudari, Vardizza, Momichia, Stetrpin, Babizza; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; 10. CFL — MOMIANO, in cui vengono eletti einque deiegati, si divide in tinque unitá elettorali, e cioé: I. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Berda, Cucibreg; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; 11. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni; Qscurus, Briz; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato; III. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Marischie, Monte; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato ; IV. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni: Momiano superiore, Smilovici, San Mauro, Cortivi, Bressani, Be-nezzani; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato ; V. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni; Momiamo inferiore, Cremegne, Scarievaz; in questa unitá eiettorale viene eletto un delegato ; II. CPL — VILLANOVA, in cui vengono eletti due deiegati, forma una única unitá eiettorale che comprende le seguenti frazioni: Viillanova, Spinottia, Pavici, Me-delini, Stanzia Deboni, Serbani, Valle del Quieto; in questa unitá eiettorale vengono eletti due deiegati; 12. CPL — CITTANOVA, in cui vengono eletti sei deiegati, si divide in cinq-ue unitá elettorali, e cioé: I. unitá eiettorale, che comprende le seguente vie; Onofrio Padoivan, Giuseppe Mil-lovaz, dal n. 2 al n. 10, Rotonda Nri. 1, 3, 5, Torchi, Torri, Piazza Liberté, Posta, Via Martiri Citta-novesi, Via S. Massímo, Asilo, Ospedale, Peistrini, 1. Maggio, Mura Nri. 5, 7, 11, 13 e 17; (Continua in IV.a pagina) Comizio eiettorale a Pirano II 10 c. m. al Teatro Tartini il Fronte Popolare di Pirano ha orga-nizzato il primo grande comizio pre-elettorale di massa. Come relatore per il programma preelettorale ha parlato il compagno Bortolo Fetro-nio. Il comp. Petronio, riscuotendo 1 aP-provazione e la simpatía dei nu-merosi presentí, ha iniziato il suo discorso dando un quadro generate della forza del socialismo nel mondo. Trattando le questioni del nostro Circondario l’oratore ha fatto ri-marcare che le nostre elezioni am-ministrative sono un indice sicuro della forza del popolo che ha conquístate il potere. Questo é il mo-vente della ignobile campagna di fandonie, e di calunnie recentemen-te scatenate contro la nostra zona e la vicina Repubblica Jugoslava, campagna in cui si trovano affian-cati imperialisti, e cominformisti. II comp. Petronio é passato quindi ad analizzare il contenuto e gh scopi completamente diversi delle elezioni nei paesi borghesi e socialist!. Mentre nei primi, come lo prova la prassi quotidiana, servono ad aumentare ancor di piü la potenza di un piccolo gruppo di sfrut-tatori, nei secondi é il popolo lavoratore ed il suo potere che diventano sempre piü forti. «II programma eiettorale — ha continuato il comp. Petronio — é un vasto piano di lavoro, con chiare prospettive e garanzie di successo». II compagno Petronio ha chiuso il suo discorso facendo rilevare che le elezioni si sVolgeranno nella piü ampia libertó democrática. Nella discussione che é s'eguita sono intervenuti il comp. Tavcer che ha parlato sulla situazione dei marittimi, il comp. Parenzan sul piano dei lavori pubblici, il comp. Ormas Italo che ha sottolineato l’im-portanza della costituenda Unione degli Italiana, il comp. Rossetti che ha discusso sulle prospettive di la-voro degli artigiani ed il comp. Fonda Libero che ha letto il progetto del programma eiettorale. Gli applausi dei cinquecento e piü lavoratori pres'entl sono stati una chiara dimostrazione dell’attac-camento del popolo al Fronte Popolare e della sua ferma intenzio-ne di procederé compatto nel lavo-ro ricostruttivo per una societá socialista. II piano económico annuale del Circondario Istriano pone di fronte a tutte le organizzazioni del partito ed a tutto il popolo lavoratore com-piti difficili ed impegnativi. Ii to-tale delle investizioni per i lavori previstl supera del doppio le investizioni dell’anno scorso, ció che rappresenta un deciso convoglia-mento della manodopera verso l’in-dustria e le costruzioni. La realiz-zazione del piano significa per i lavoratori del Circondario Istriano l'elevamento del tenore di vita per il 15 per cento. Con l’elettrifica-zione di 52 paesi e con la costru-zione delle case cooperativistiche verrá trasformato l’as'petto dei vil-lagi dell’Istria, che sempre — spe-cialmente nel non lontano passato — hanno fatto le spese dei ti-ranni e degli sfruttatori, i quali hanno vissuto e si sono arricchiti sulle privazioni e la miseria del no-stro popolo. Di questo passato ri-mangono oggi solíante dolorosi ri-cordi. 11 Potere Popolare, che ha ris'ol-to giá infiniti problemi di caratte-re económico ed altro, ha con ció dimostrato ia propria capacité e la propria forza vitale. Con l’ecnno-mia pianificata cerca di eancellare quanto prima le traccie del passato. Per il successo nella realizza-zione del piano é necessario mobili-tare ancora 2000 lavoratori stabili per l’indusrtia e l’edilizia. Procurare questa forza lavoro quanto prima é nel momento attuale il compito piü importante delle organizzazioni del Partito. II Comitato Circondariale rende noto, che la risoluzione giá presa alia IV. conferenza del Partito ad Isola del 29 gennaio stabilisce, che compitq basilare delle nostre organizzazioni di Partito é la realizza-zione del piano económico annuale. «Per la sua attuazione completa la Conferenza impegna tuttl i mern-bri del Partito ed invita tutto il popolo lavoratore ad una lotta decjt-sa per la portata a termine di questo compito la cui realizzazione-e-leverá le condizioni di vita ed il li-vello cultúrale del popolo lavoratore ad un grado superiore». «Per un piü fruttuoso assolvimento dei compiti previsti nel piano é necessario cambiare il sistema di lavoro fmora adottato, onde introdurre nuovi metodi di lavoro, assicurare una giusta premiazione in base al principio socialista — compenso in bas'e all’effetto lavorativo. E’ necessario migliorare la disciplina lavorativa e la puntualitá nel portare a termine gli impegni presi. La conferenza invita i membri del partito alia lotta contro le assenze dal lavoro per un maggiore rendimento lavorativo e per una migliore qualitá dei prodotti. (Dalla Risoluzione della Conferenza del Partito). Quantunque la conferenza del Partito abbia posto di fronte ai membri ed a tutto il popolo lavoratore quale primo compito la rea-lizzazione del piano, le organizzazioni del Partito e singoii membri non hanno preso con sufficente se-rietá questi compiti ed impegni. Oggi ci troviamo di fronte al di£-ficile problema della mobilitazione della manodopera, che rappresenta il piü importante requisito per la portata a termine di questi compiti. Giá nel decreto sul piano é stabilito, che sará necessario elevare la capacité professionale di un grande numero di nuovi lavoratori, dei lavoratori semispecializ-zati in specializzati e collocare nel-l’industria e nell’edilizia nuovi due mila operai. Questo problema si pone come improrogabile. (Vedi il piano). II Comitato Circondariale del PC per l’Istria richiama l’attenzione sulle s'eguenti deficenze: 1) II modo di impostare la mobilitazione della mano d’opera é burocrático, perció infruttuoso; in ció i compagni responsabili non va-lutano questo compito con la né-cessaria serietá. 2) Gli organi responsabili del Potere non rivolgono sufficente at-tenzione alia mano d’opera giá im-piegata ed all’evidenza delle riser-ve, come puré non hanno un contrallo sufficente sulle necess’itá delle singóle impres'e. Cosi puré si presta ancor troppo poca attenzio-ne e cura all’educazione ed alia pre-parazione professionale degli operai. 3) In base a dati accertati nelle campagne e nelle cittá esistono ancora molti operai ed operaie quali-ficati e semiqualificati, particolar-mente semiqualificati, che non e-sercitano continuamente la propria professione, perché ancora legati al proprio pezzettino di térra. Con un adeguato aiuto delle organizzazioni del Fronte questa forza lavo-ro potrá essere impiegata totalmente quale manodopera stabile nei posti di lavoro. 4) Al di fuori del Circondario T-striano, particolarmente a Trieste, é impiegato ancora un notevole numero di operai di varié professio-ni, mentre la stessa manodopera da noi manca. Oltre a ció tramite questi avviene la speculazione di ognt genere, che va a tutto danno dei nostri operai. E’ necessario convin-cere questi operai ad includersi nella produzione nel Circondario dellTstria. 5) Con una migliore organizza-zione, in collaborazíone con le filiad sindacali e considerando le at-tuali possibilitá, s’i potrebbe migliorare di molto l’approvvigionamento dei nostri lavoratori; inoltre, con una giusta organizzazione dei posti di lavoro, si potrebbe in grande mi-sura eliminare il trasporto gior-naliero degli operai dal posto di lavoro a casa e viceversa. Con la risoluzione di questo problema nel-io stesso tempo risolveremo puré il problema delle ass'enze ingiustifica-te dal lavoro. 6) Le organizzazioni del Partito e dei sindacati non hanno intrapre-so un lavoro costante e sistemático per ii rafforzamento delta co-scienza e della disciplina ira i lavoratori, per cui non sono State ancora elimínate le assenze e la par-tecipazione irregolare al lavoro, come puré la troppo alta percentua-le di assenze per malattia, di cui non é causa la malattia, ma spesso ia s’imulazione. 7) II problema delle brigate del Fronte e della gioventü non é stato impostato con la necessaria serietá, sia nella composizione delle brigate come puré nella preparazione técnica e nell’equipaggiamento delle stesse. Con le brigate del Fronte potremo piü fácilmente ed in notevole misura risolvere 1 problemi degli obbiettivi piü grandi sulle strade e nelle bonifiche, dato che in ció é necessaria prima di tutto la manodopera non specializzata. In base alie constatazioni di cui sopra, risulta chiaro che di fronte a tutta la nostra organizzazione dei Partito si presentano compiti difficili ed impegnativi, che potranno essere risolti soitanto se iniziere-mo efficacemente una risoluzione concreta dei singoii problemi nel-l’ambito genérale. La realizzazione del piano dipende dalla mobilitazione della manodopera, dalla disciplina cosciente dei nostro popolo lavoratore, dal giusto sistema di la-vóro e dal buon approvvigionamen-to dei lavoratori. Perció i comuni-sti devono essere, anche sotto questo aspetto d’esempio per spirito di sacrificio e capacita nel risolvere i nostri compiti previsti nel piano. II Comitato Circondariale del PC TLT invita tutti i membri a prov-vedere enérgicamente, in coilabora-zione con le organizzazioni di massa, all’eliminazione delle sopradette manchevolezze e deíicienze al fine di assicurare la manodopera necessaria per l’esecuzione del piano e-conomico annuale! Le barriere doganali abolite ira zona B eRFPJ Il Comandante della zona jugoslava del TLT col. Mirko Lenae, ha e-manato un decreto che prevede l’a-bolizione delle barriere doganali tra la zona «B» del Territorio e la Jugoslavia e l’estens'ione neila stessa zona delle tariffe doganali in vigore neila RFPJ. Nell’annunciare questo decreto il col. Lenac ha di-chiarito di aver preso questa decisione in seguito alia situazione ve-nutasi a creare nella zona «B», la cui economia ha dovuto sempre piü iegarsi a quelia jugoslava in quanto da questo Paese viene impórtate tutto il fabbisogno alia vita económica della zona. Tale provvedímento si é reso anche necessario a motivo del boicot-taggio económico di cui é soggetta ia zona B da parte degli angio-ame-ricani. AVVISO Apprendiamo dalla Commissione distrettuale per le liste elettorali, che dal 13 c. m. sono esposte al pubblico le liste elettorali nelle se-di dei comitati popolari locali risp. cittadini. Tutti gli elettori possono prenderne visione tutti i giornl dalle ore 9 alle 12, Chi non risulta 1-scritto neila lista eiettorale, non e ammesso alia votazione. I non 1-scritti possono inoltrare reclamo a norma del Decreto sulle liste elettorali. — o — BELGRADO — L’agenzia Tanjug-•informa che neila editta di Bjeio-var, in Croaizia, ha avuto luogo un meeting di cecosdovacchi residenti in Jugoslavia, durante il quale, il’in-gegnere Gethef emigrate della Ce-eoalovacchia quattro mesi fa, ha paulato sulla situazione in Ceco-islavacchia. Egili ha asserito che «Ja Jugoslavia e un paese libero ed indipen-dente e che il popolo cecoslovacco am® la Jugoslavia di Tito, nono-Etante tutte le diffamazioni com-infermiste.» IMPONENTE PARTECIPÄZIONE ÄL LAVORO VOLONTARIO ISSÂÉIË IN ONORE ALLE PROSSIME ELEZIONI Nella seconda settimana daU’ini-zio dell’emulazione preelettoraie la partecipazione al lavoroV vol Ontario é stata davvero imponente. Ol-tre mille persone hanno effettuato nei due Distretti parecchie migliaia di ore di lavoro d’as'salto per la realizzazione dei vari obbiettivi pre-visti dal piano trimestrale da ulti-marsi entro l’inizio delle prossime elezjoni. Ancora una volta il Distretto di Buie si é classificato migliore sia per la partecipazione degli organiz-zati del Fronte, per il numero delle ore effettuate come puré per il genere del lavoro portato a termine. Buona é stata la partecipazione ad Umago, S. Lorenzo, Cittanova, Madonna del Carso, Martincici, Verte-neglio, Bibali ed altri settori, men-tra a Cras'izza,, Villanía, Medighia e Zambratia gli organizzatori avreb-bero potuto far meglio. Nel Distretto di Buie si é lavoralo principalmente per la costruzione di case cooperativistiche, per ripa-razione di strade e per il rimboschi-mento. Nel Distretto di Capodistria invece la partecipazione é stata interiore a quella di domenica scorsa. Fra i migliori settori citiamo Isola e Pirano ove i cittadini gareggiano nell’emulazione preelettoraie. Buoni puré i settori di Decani, di Pucce, Tiniano, Corte e Vanganello. Migliaia e migliaia di giovani pi-ni sono stati piantati nelle zone íis-sate per il rimboschimento. A Vil-lanova ed a Pucce si é lavorato per l’elettrificazione del paese. Manca-no le relazioni di parecchi settori é ció perché alcuni fra responsabili degli s'tessi hanno la negativa per fettuato. Im complesso le organizza-i dati corrispondenti al lavoro ef-zioni del Fronte Popolare Italo-Sla-vo di Capodistria dovranno mettersi di buona voglia per superare nella gara d’emulazione il Distretto di Buie che ha tutta l’intenzione di aggiudicarsi la bandierina transitoria dal Comitato Circondariale del Fronte Popolare. CAPODISTRIA Domenica 12 c. m., giá di buon mattino i membri del Fronte Popo-lare ed i componenti la Brigata si sono recati per partecipare al lavoro volontario sui vari obbiettivi cittadini. Sul campo sportivo in costruzione hanno lavorato alio sbancamento del terreno ed al trasporto dello stesso, 25 persone che hanno eífet-tuato 100 ore. In piazza Brolo hanno dato la loro opera 30 compagni per lo s'ca-vo della canalizzazione e per il trasporto di 14 tonnellate di pietra. Tutto questo lavoro é stato effet’ua-to in 120 ore. Nel piazzale del Ginnasio 12 compagni hanno prestato la loro opera per l’asporto déi materiali con l’lm-piego di 3 carri che hanno eseguito 12 viaggi. In via Castel Musella hanno lavo-rato 13 cittadini per il carico di lastroni di pietra e per lo scavo della canalizzazione effettuando 52 ore lavorative. 3 compagni hanno dato la loro opera per il restauro della sede del Comitato di Base del Porto. In totale sono State effettuate 339 ore di lavoro volontario. II Comitato Cittadino del Fronte dovrebbe organizzare una maggiore partecipazione al lavoro volontario con la piü larga propaganda fra le masse lavoratrici. ISOLA Anche ad Isola la popolazione la-voratrice, domenica scors'a si é recata entusiásticamente al lavoro volontario in onore delle elezioni. Cittadini, operai ed operaie delle fabbriche, assieme ai militari della Armata Jugoslava, hanno prestato la loro opera su vari obbiettivi di pubblica utilitá. 155 persone, tra le quali 100 mili-tari dell’AJ, con esemplare spirito emulativo, hanno lavorato sulla co-struenda strada Baré - Isola, effettuando 620 ore di lavoro. Ad Isola 49 operai hanno dato 196 ore di lavoro, mentre altre 40 so-no state date dalla popolazione s'ui lavori della canalizzazione. Cosí lavora la popolazione di Isola per le prossime elezioni, permea-ta tutta neilo spirito nuovo che si sviluppa con la costruzione della societá socialista. PIRANO A Pirano é in continuo sviluppo l’emulazione preelettoraie. Domenica 12 c. m. alie ore 7,30 si é inizia-to il lavoro volontario per la costruzione del nuovo campo sportivo. Ben 140 compagni hanno dato il loro contributo in uesta giornata effettuando 511 ore lavorative. Sul lavoro si sono distinti i pom-pieri del distaccamento cittadino i quali instancabilmente contribuisco-no all’attuazione del piano. Complessivamente hanno dato la loro attivitá nelle due prime giorna-te della emulazione 230 compagni che hanno effettuato 810 ore di lavoro volontario. BUIE E’ in continuo Sviluppo la gara preelettoraie di emulazione nella cittá di Buie. Striscioni inneggianti alie elezioni ed al Fronte Popolare appaiono per ogni dove. Le mostré dei negozi, le sedi delle istituzioni democratiche e delle organizzazioni di massa sono imbandierate ed a-dornate con festoni di alloro. 1 cittadini nel contempo íanno a gara per superarsi e primeggiare nel lavoro volontario. Nei giorni di saba-to e domenica 11 e 12 c. m. hanno lavorato per il rimboschimento e per la Casa del Cooperatore 244 persone che hanno effettuato 540 ore lavorative. Questo successo s'ul lavoro non deve segnare un punto di arresto, ma deve spronare vieppiü tutti i cittadini a partecipare in modo ancor piü compatti alia emulazione pre-elettorale. UMAGO Domenica s'corsa ad Umago 150 militari dell’AJ e 169 lavoratori hanno fraternamente dato 1219 ore di lavoro volontario in onore delle prossime elezioni. Sono da segnalare i 33 compagni di Petrovia, 33 di Seghetto, 18 di Morno ecc. che hanno voluto, assieme ai lavoratori di Umago prestare la loro opera per la sistemazione del letto del torrente. Procede cosí con intensitá sem-pre maggiore questa gara di emulazione preelettoraie che vede ac-comunati nel lavoro, come giá nella lotta di liberazione, italiani slo-veni e croati uniti nel Fronte Po-polare. MADONNA DEL CARSO A Madonna del Carso la partecipazione della popolazione alia gara preelettoraie domenica 12 c. m. é risultata imponente. Nel settore cooperativista membri del Fronte e paesani si sono recati entusiásticamente al lavoro per concludere il piano di rimboschimento. 104 pre-s'enti e 416 ore lavorative sono State il compendio dell’attivitá d’as-salto di questa domenica. COPERTO IL PRIMO FABBRICATO deJlq scuolq elementare ilqlo - slovena di Capodistria I migliori operai del collettivo di lavoro I giorno 10 c. m. alie ore 15.30 ha aviufto luogo preaso i-1 cantiere di co-sitruzione della scuola citta-dina italoia!avena di Capodistria la cemimonia della oopertura del tetto del I padiglAone del grande edificio. Alia cerimonia hanno assistito rap-presentanti del Potere Popolare, delle oirigatxizaazioni di massa, della Amminiisitraiziooe Militare del-l’A. J. di Capodistria un gruppo di insegnanti delle scuole itailiane di Capodistria e le maestranze che hanno dttenuito una si significativa vittoria lavorativa. Id compagno Orando ha par lato brevemente a norne della Filiale Sindacale salutando gli aspiti. E' seguido il comp. Klum direttore dedil impresa di coBitruzioni EDILIT che ha assonito i lavori. Id comp. Klum ha soittolineato che la co-stnuzione é stata portata a térsate, nonostante si sia dovuto af-frontare e superare difficoitá non ¡ndlifferentii, prima fra esise la man-camza di mano d’opera quaiificata. Ma la capacita e l’abiditá dei iavo-ratomi disponibüi hanno sarmontato ogni ostaeolo e difficoitá ed il piano di lavoro é stato realizzato. II comp. Abram isi é congratúlate con gli operad che con il loro slancio lavarativo sono stati gli artefici di questo imponente edificio nel qua-le si sviluppará la cultura del no-stri figli. E’ segudto quindi un breve rin-freseo, durante il quale si é pro-ceduto alia premiazione dei migilio- ri - operai distinitisi sul lavoro e preciisamente_ dei compagni: BAT-TELLINO, CLARA, COLLARINO e SGOIFO muratori friulani che la-varano qul da noi ed i compagni: CODARIN, GLAVINA, FERINI, DEQRASSI, BONIFACIO, SABADIN, ŽNIDERŠIČ e LIPIRA. Vivi appüausi dei presentí hanno salu-tato queisti lavoratori che con le loro mani stanno effettuando la costruzione di questo edificio. La costruzione della scuola elementare cittadina italo-slovena di Capodistria é stata iniziata il 15 agosto 1949, quando sui ruderi di quel mactodontico e tetro peniten-ziario in cui subirono pene e tor-menti per lunghi anni gli antifa-scisti del territorio, venne posta la prima pietra. Per la costruzione lavorano circa 70 operai suddivisi in brigate come segue: 2 di muratori, 1 di fabbri, 2 di falegnami e carpentieri, 1 di trasporti, 3 di ma-novali ed 1 brigata speciale. Tutte queste brigate gareggiano nell’emulazione socialista. Le norme lavorative vengono supérate nella misara del, 140 p. c., mentre la norma della copertura del tetto é stata superata nella misura del 170 p. c. Sinora la migliore figura la 1 brigata muratori che supera la norma del 157 p. c. E’ comandata dal comp Sgoifo Giovanni ü quale la conduce vittoriosamente nella gara d’emulazione. Essa brigata si distingue anche per il minor numero di essenze ingiustificate sul lavorox Nel l padiglione della scuola tro-veranno posto 16 classi di cui 8 al pianoterra ed 8 al l piano. Le clas-si. saranno dótate'di un guardaroba interno od ogni aula risulterá mol-to ariosa. Ampi corridoi ed un ballatoio munito di fontanella ripareranno gli sco-lari durante la ricreazione, in caso di maltempo. La costruzione viene effettuata sec-ondo i piú razionali dettami della moderna técnica edilizia. I lavori per il I padiglione saranno ultimati con la prossima estate ed in breve potranno essere iniziati i lavori di costruzione del II padiglione. Questa vittoria dell’ emulazione socialista sard il vanto délia nostra classe operaia che costruisce per se e per % posteri un migliore e più felice domani. gricola di produzione «I. Maggio» di Buie-Brazzania hanno inziato il lavoro di costruzione della strada che collega la borgata di Biazzania con la strada principale Buie - Vertene-glio, strada che avrá la lunghezza di 1,5 km e la cui costruzione si é re-sa assolutamente indispensabile poi-ché nella borgata di Brazzania si é accentrata la maggior parte del patrimonio agricolo e di macchine del collettivo. I compagni della I. Maggio hanno voluto iniziare questo lavoro in onore alie prossime elezio-ni. Nella 1. giornata e cioé, domenica 12 corr. hanno preso parte al lavoro volontario 40 cooperatori i qua-ii hnno effettuato 150 ore di lavoro. Ma la loro attivitá non si limita a questo obbiettivo, essi concorrono puré volontariamente alia costruzione della Casa Cooperativísima di Buie e per gli altri lavori previsti dal piano annuale. II piano da semina del collettivo é stato realizzato in massima parte. 34 sono gli ettari di terreno semina-ti a frumento, una trentina verran-no coltivati a granoturco e cure particolari sono s'tate dedícate alio sviluppo della vinicoltura, infatti ben 340.000 sono le viti contenute nei vigneti del collettivo. E’ prevista per l’anno in corso la costruzione di una casa d’abitazio-ne che dovrá accogliere nuove for-ze lavorative. Si inizierá anche la costruzione di stalle per l’allevamen-to di 60 suini. I compagni Morgan, Zugan e gli altri membri ci assicu-rano che questo collettivo contribuirá notevolmente alio sviluppo e-conomico della popolazione di Buie. II compagno Codiglia, il piü an-ziano cooperatore, ci narra in breve quali erano le condizioni di vita dei coloni sfruttati dal latifondista lili di Trieste. Con la conquista del Pot. Pop. che ha dato la térra agli ex sfruttati, ora liberi contadini e colletti-visti nella «I. Maggio», la loro vita é cambiata. Non piü l’ingiunzione dello spietato latifondista, ma í’im-pulso e la volontá di contribuiré al vita, animano questi collettivisti nel-l’emulazione elettorale. Ivi italiani e croati si pres'enteranno compatti al-guidarli sulla giusta vía. BUROGRAZIA Giá altre volte abbiamo accenna-to ai fatti successi a Pirano e che dimostrano come nella cittadi-na moite amministrazioni sono af-fette da gravi sintomi di burocra-zià le cui conseguenze vengono ri-sentite specialmente dal popolo la-voratore Purtroppo dobbiamo ritornare in argomento per citare il caso del comp. Apollonio Romeo, operaio ai Cantieri, il quale, ammalato da oltre un mese, non ha ancora ricevuto le competenze dovutegli dallTstituto Assicurazioni Soeiali. Anche in una riunone di massa le-nutasi nel collettivo di lavoro delle Saline molti operai hanno stigma-tizzato nei loro interventi il sistema burocrático che vige nella filiale dell’IAS di Pirano. Questi sono i fatti, queste sono le debolezze che ancora affliggono la nostra amministrazione pubblica, questi pero sono anche i casi che devono interessare in spécial modo gli ispettorí popolari, eletti últimamente nelle fabbriche e nelle cittá. PARCO DI UMAGO Circa 15 giorni fa sono stati ini-ziati i lavori per la creazione del Parco pubblico di Umago. I dirigenti dei lavori sono il perito agrimen-sore Defranceschi Luigi ed il far-macista lócale Ballanza dott. Itálico. Questi due compagni si sono di-stinti per il loro spirito emulativo, dando ciascuno 39 ore di lavoro volontario. Degni di nota sono pure i compagni lavoratori del Silos. Sinora sono slati piantati tutti gli alberi ed arato il terreno dove sor-gerá il Parco. Gli organizzati nei S. di partecipare unilamente alie U. chiedono elezioni nel F.P. CON LA BRIGATA FEMMINILE „II. CONGRESSO DELL’UDAIS" A CANEGRA Ci sono pervenute numeróse mo-zioni inviate da varié filiali sinda-cali del distretto di Buie. In tali mo-zioni gli organizzati nei SU e gli operai del nostro distretto, dopo aver presa visione e discusso il pro-gramma elettorale del Fronte Po-polore — programma che racchiu-de ed incita ogni operaio cosciente alia collaborazione in ogni settore della vita sociale — richiedono di partecipare alie elezioni unitamen-te nel Fronte Popolare. Fra le altre filiali da cui sono state inviate le mozioni, citiamo le seguenti: La Filiale pescatori di Umago, la Filiale dell’ex Arrigoni di Umago, la Filiale Sind. della cooperativa agrícola di produzione di Seghetto, la Filiale dell’EDILIT di Buie, la Filiale della Casa del Cooperatore di Mat-terada, la Filiale dei Lavoratori Culturan di Buie, la Filiale Sind. di Ca-negra, la Filiale della Casa del Cooperatore di Marusici, la Filiale degli Stradini di Buie, la Filiale della Fabbrica di maüoni di Valle del Quieto, la Filiale della Casa del Cooperatore di Buie, la Filiale della Federazione Cooperativistica di U-mago. Nei contempo gli organizzati dei S.'ndacati Unici hanno voluto concretamente dimostrare il loro entu- siasmo ed il loro attaccamento verso il Potere Popolare, che li guida ora nella lotta per l’edificazione socialista, impegnandosi di gareggiare nell’emulazione socialista in onore delle elezioni. Gli operai deH’Edilit di Buie si s’o-no impegnati in onore alie elezioni del Fronte ad aumentare la produzione nella misura del 5 per cento, a ridurre il consumo del materiale del 7 per cento, a superare il piano quadrimestrale sindacale del 107 per cento ed a ridurre al massimo le assenze ingiustificate. La Filiale S ndacale di Canegra si é impegnata di portare a termine il 35 per cento del piano annuale in occasione delle elezioni del Fronte Popolare Italo-SIavo, di aumentare del 10 per cento il piano previsto e di eliminare le assenze ingiu-stificate. Gli operai della Casa del Cooperatore di Marusici si sono impegnati di portare a termine il tetto della casa, di ultimare i lavori della gallería e di raggiungere il 39 per cento del piano annuale entro il 1. maggio. La Filiale degli Stradini di Buie si é impegnata di aumentare la disciplina del 95 per cento, di eliminare le assenze ingiustificate e di RISOLUZIONE DI PROTESTA al comitato distrettuale del F.P. cerimonia Le donne lavoratrici del nostro circondario partecipano con entusiasmo alia lotta per la realizzazione del piano annuale. Fianco a fianco con gli operai esse gareggiano per aumentare la produzione, per elevare il tenore di vita della popolazione lavoratrice. L’esempio di María Metlika, di Duss'ic Aneta e delle numeróse lavoratrici d’assalto proclámate nelle fabbriche della nostra zona, ha spronato queste donne che hanno voluto daré od una nuova luminosa prova del loro attaccamento al Potere Popolare, al Fronte Popolare organo dirigente della nostra attivitá, partecipando all’attuazione del piano di rimboschimento con la brigata femmini-le di lavoro «II. Congresso dell’UD AIS». La brigata, partita <3a Capodistria 1’8 marzo, si trova ora allog-giata in un caseggiato nei pressi della cava di Cá Negra. In essa si trovano rappresentate le donne del- le tre nazionalitá eonviventi fraternamente nel nostro circondario. Le donne lavorano alio scavo, ed alia piantagione dei giovani pini neri nella zona brulla della punta di Salvore. Sin dai primi giorni esse si sono accinte al lavoro esemplar-mente guadagnandosi la stima dei compagni addetti alia sezione agri-coltura, che seguono e danno consign relativi ai lavori. Giornalmente vengono piantate 1500 piantine. L’impegno della brigata ô di pian-tare entre, il 23 mes'e corr. .18.000 piante, ció in onore alie elezioni. La brigata é comanda,a dalla compa-gna Delise Rlsmonda, operaia del l’Arrigoni di Isola che sa farsi ama re e nel contempo obbedire dalle altre compagne. La brigata è suddivisa in tre grup-pi comandati dalle compagne Vuk, Vidali e Bertok. Fra le migliori brigadiere si distingue sul lavoro la compagna Vascotto Luigi, la quale alterna l’uso della zappa con quel- 10 dei disinfettanti, delle garze e delle bende come infermiera della brigata. Fra le migliori compagne merita ricordata pure la giovane Pozzecco Diva da Seghetto e la compagna Bertok Maria da Pobeghi, che nonostante la sua avanzata etá — conta Infatti 68 anni — ha voluto partecipare anch’essa al lavoro ass'ieme alia brigata. Corsi di cultura generale ed atti-yità culturale vengono svoltl dalle compagne sotto la guida del Com-missarlo di Brigata comp. Jelka Mi-kovilovič. Due compagne fan da i-struttrici degli esercizi ginnici per 11 I. maggio. La disciplina e buona, il morale è altissimo tra le brigadiere le quali si recano al lavoro cantando canzoni di lotta. In questo spirito di emulazione e di lotta le donne antifasiiste componenti in brigata «II. Congresso dell’UDAIS» portano a termine i loro impegni ed elevano la loro parola di lotta «Tutto e tutti per il piano». CULTURA A PIRANO Si e tenuta a Pirano l’Assemblea della Filiale Sindacale degli addetti alia cultura durante la quale sono stati trattati i problemi riguardan-ai il piano di lavoro per il 1950. Sono stati eletti 5 membri per il Con-siglio cittadino e 3 ispettori popolari. Nei giorni 17, 18, 19 e 20 c. m. nel teatro Ristori di Capodistria, la Sezione Filodrammatica del Circoío di Cultura Popolare Italiano di Capodistria dará la commedia in tre atti di Cario Veneziani «l’ANTENATO» Su iniziativa di un gruppo di operai deH’Arrigoni di Isola, sabato prossimo alie ore 20 al teatro Arrigoni, sará tenuto uno spettacolo di arte varia. Seguirá un bailo popolare. I giorno seguente, cioé domenica, la manifestazione cultúrale sará ripetuta. L’incasso verrá devoluto pro O-spedale Civile di Isola. Domenica 12 c. m. oltre 30 membri del Fronte della localitá di S. Tomá si erano organizzati per par-¡tecipare al lavoro volontario per il rimboschimento nella Zona di Val-'marino. Da accordi presi con il Co-imitato Distrettuale del FP un ca-|mion designato per il trasporto do-veva arrivare alie ore 7 del mattino per il trasporto sul lavoro dei compagni che rimasero in attes'a fino al pomeriggio senza che appa-risse il camion promesso. Tale de-iplorevole mancanza è stata severamente commentata dai compagni che hanno inviato una mozione di protesta al Comitato Distrettuale del FP Italo-SIavo di Capodistria, stigmatizzando la mancanza di responsabilité del compagno che ave-va preordinato il camion. Essi han-no qualificato tale atto come sabo-taggio alia volontá operosa del popolo. Unione degli Italiani Ad Isola s'i é riunito il Comitato Promotore dell’Unione degli Italiani composto in maggioranza da insegnanti. Sono stati ampiamente discussi i problemi concernent! le future attivitá dell’Unione e divisi i compiti. E’ stata decisa la riattivizzazione di diversi cori, della filodrammatica e di un coro di música da lungo tempo rimasti inattivi. Una delle conclusion! piü importanti é stata quella di organizzare dei corsi di cultura generale per l’elevamento del popolo lavoratore. — O — Nel collettivo di produzione agrícola di Seghetto i collettivisti, riu-niti per festeggiare la giornata in-ternazionale della donna democrática, hanno assistito alia cerimonia della premiazione della compagna Muggia Lucia di 73 anni, membra del collettivo, la quale nonostante la sua avanzata etá lavora con tanta vigoria da risultare fra le migliori compagne del collettivo. — O — II persónate e le maestranze della Riba di Isola, riunite per discutere il programma elettorale del FP Ita-lo-slavo, hanno deciso di presentarsi compatti alie elezioni unitamente nel Fronte Popolare. Nella gara di emulazione preelet-torale i lavoratori della «Riba» s'i impegnano di riparare con il lavoro volontario il magazzino per la con-servazione delle reti, di abbellire e ricostruire la sede della filiale sindacale. oltrepassare il piano del 10 per cento. La Filiale sindacale della Fornace di Valle del Quieto sí é impegnata .di eseguire entro il 1. maggio 110 ore di lavoro volontario, di diminuiré le assenze ingiustificate del 95 per cento, nonché di superare il piano nella misura del 10 per cento. La Filiale della Federazione Sindacale di Umago si é impegnata di gareggiare con la Filiale impegati di Umago, di effettuare 385 ore di lavoro volontario, di pubblicare sul giornale múrale 10 articoli, di te-nere alcune riunioni di s'tudio co-operativistico nonché di allestire un grande arco luminoso. RADIO TRIESTE Zona jugoslava del TLT Lunghezza Rhonda ni. 240 MERCOLEDI 15 MARZO 6.30 Música del mattino — 6.45 Notiziario e lettura programmi — 7.15 Música del mattino — 12.00 Con certo del mezzogiorno — 12.30 Mu-sica leggera — 12.45 Notiziario e let tura programmi — 13.15 Concerto vocale del soprano Slavica Batti-stuta indi música lesgera — 14.00 Quintette allegro — 14.30 Rassegna della stampa e notiziario — 17.30 Altualitá pol'tiche — 17.45 Música rítmica — 18.00 Col nos'tro popolo — 18.15 Arie e duetti da opere — 19.00 Intermezzo musicale — 19.15 Notiziario — 19.45 Dvorak: Danze slave No. 5 e 8 — 20.00 Orizzonti 1950: Da Roma a Parigi legislazioni antioperaie — 20.15 Solisti italiani — 21.30 Programma vario dell’or-chestra allegra di Radio Lubiana — 22.20 Mus'iche da balletti — 23.00 Ultime notizie — 23.10 Lettura programmi giorno seguente — 23.15 Música ritmia. GIOVEDI 16 MARZO 6.30 Música del mattino — 6.45 Notiziario e lettura programmi — 7.15 Música del mattino — 12.00 Mu-sica operística — 12.30 Música allegra — 12.45 Notiziario e lettura programmi — 13.15 Concerto vocale del soprano Javodič Vida e soprano Tina Doles — 13.45 Per voi donne: con le compagne dell’Ampelea — 14.00 Suona l’orchestra Stojan Ste-novič — 14.30 Rassegna della stampa e notiziario — 17.00 Música varia —- 17.30 Attualità politiche — 17.45 Música rítmica — 18.00 Dai nuovi accordi fino ad oggi: assoli di Paolo Sivic — 18.20 Da opere antiche e oratori — 19.00 Intermezzo musicale — 19.45 Notiziario — 19.45 Trasmissione speciale elettorale per il FP Italo-SIavo — 20.30 Coro da camera di Trieste — 22.00 La vita dei popoli jugoslavi: viaggi attra-verso la jugosl. socialista — 22.20 Concerto s'erale di música leggera — 23.00 Ultime notizie — 23.10 Lettura programmi giorno seguente — 23.15 Música da bailo. COME SI PREPARA L'IMPERO MONDIALE DI WALL STREET GLI «AIUTI» AMERIČANI ALLA TDRCHIA NIENTE BURRO, MA MOLTI CANNONI IV La penetrazione americana in Tur-chia ebbe inizio prima délia fine del passato conflitto, prima che Ankara — dop aver dato ogni possibile appoggio ai belligeranti dell’Asse e dopo aver ammas'sato truppe ai confini turco-russi — si decidesse, per salvare le apparenze ed assicu-rarsi un posto in seno alie Nazioni Unité, a dichiarare simbólicamente guerra alia Germania. In virtú della legge «affitti e prestito, Ankara ricevette dagli USA tanks, aerei e cannoni per un valore di 130 milioni di dollari: dibat-titi che raggiunsero una certa a-sprezza ebbero luogo, appunto a tale proposito, alia Casa Bianca: nes-suno ignorava le aperte simpatie turche verso le forze fasciste, concrétate in un attivo commercio con il Reich hitleriano e nella conces-sione del passaggio attraverso gli stretti alie unitá italo-germanielie in missione contro la marina soviética. Gli sguardi' di Wall Street andava-no pero più lontano di «certi idea-lismi», ed ancora una volta es'sa seppe imporre il silenzio ai quat-tro galantuomini che levavano le loro proteste contro quegli indegni maneggi. Dopo la proclamazione della «dot-trina Truman» e l’approvazione congressuale della concessione di «aiuti» alia Turchia, la penetrazione americana in Asia Minore as-sunse forme ben definite: missioni militari statunitensi piovvero in Turchia, ispezionarono tutte le ba-si, decis'ero la creazione di nuove, stabilendo il riarmo della Turchia mediante forniture d’armi pesanti e la riorganizzazione dell’esercito, cui giunsero persino ad imporre al-cuni dettagli circa le nuove unifor-mi. 80 milioni di dollari vennero stan-ziati per gli armamenti, 20 milioni per la costruzione di porti e strade strategiche, con la condizione che nemmeno un centesimo fosse speso per altri scopi. II debito nazionale era, nel 1948, di 2000 milioni di lire turche; gli stanziamenti per la «difesa» del 1949 ammontano a 462 milioni di lire, Superando il budget totale del 1941 (anno di guerra); la popolazio-ne si dibatte in serissime difficoltà (circa 60 forme diverse di tasse e balzelli per coprire le spese militari), trascinata alia rovina económica da un governo incompetente ed ■incosciente («Nove decimi del budget'turco sono spesi nello stipendia-re impiegati ed ufficiali fannulloni», esteri Sadak, l’Aksam, è costretto te del partilo democrático, sul quo-tidiano Yeni Sabah, in un articolo intitolato «Non ele al mondo peg-gior regime di quello turco»); lo stesso giornale del ministro degli Esteri Sadak, l’Aksam, è costretto a rilevare l’assoluta insufficienza degli aiuti civili statunitensi «Nel-l’età dei motori, il 60 per cento dei contadini turchi lavora con mezzi del tutto primitivi . . .»). Ma che importa ció ai capitalisti americani? Soppress'e, nel 1947, mediante de-creti governativi, le restrizioni sul-l’investimento di capitale straniero in Turchia, essi pensano a stabili-re le loro banche ad Istambul ed Izmir, a monopolizzare tutto 11 pe-trolio turco sotto l’egida dell’Amé-rican Middle East Company, ad ac-caparrarsi ferro, cromo, rame, piom-bo, zolfo (di cui le locali industrie non possono piü disporre in alcuna misura s'enza passare sotto il gio-go mashalliano), provvedendo nello stesso tempo ai, mondare il mercato turco di merci scadenti (abiti u^ati, oggetti di gomma usati, suppelletti li úsate), che passano al consumato-re a prezzo raddoppiato e triplicato. Dominata dal reazionario «Parti-to Repubblicano Democrático», la Turchia (che durante il conflitto era sottoposta ad un regime totalitario di puro stampo fascista) venne a trovarsi, al termine della confla-grazione mondiale, nella neces'sitá di «democratizzarsi» al piü presto, spinta a ció anche dalle insistenti pressioni statunitensi, poiché Washington intendeva salvaguardare a tutti i costi il prestigio della «pro-tetta» agli occhi dell’opinione pub-blica mondiale. Nel gennaio del 1946, vennero cosí concesse le prime autorizzazioni alia pubblicazione di giornali non governativi; primi a fruirne furo-no, naturalmente, il locale partito fascista che va s'otto il nome di («Partito di Rigenerazione Nazionale»), il partito dei grandi agrari («Partito Democrático») ed il «Par-tito Socialdemocratico Turco», di GIUNGE LA PRIMAVERA fronte a cui i vari Saragat e Schu-macher si possono considerare il non-plus-ultra del progressismo. Sol-tanto molto piü tardi, all’inizio del-l’autunno 1946, dette licenze vennero ottenute — a costo di sforzi indescrivibili — dal Partito Socialista e dal «Partito degli Operai e Contadini Socialisti». La farsa duró poco, pero, alie elezioni del giugno 1947, i capi dei partiti progressis'ti vennero tolti dalla circolazione e cacciati in galera e sei mesi dopo, sotto il pretesto della sólita «cro-ciata anticomunista», i succitati mo-vimenti l'urono posti fuori legge, le loro s'edi occupate, i loro fogli vie-tati. «Severissime misüre e lo stato d’assedio — scrisse l’americanofilo Vatan — sono indispensabili per assicurarci la fiducia del capitale straniero». E da Bagdad, poco prima deli’assassinio legale dei capi dell’opposizione irakena e della sua messa al bando, il socialista Al Rai al Am, profetico, ribadiva: «Gli Sta-ti Uniti vogliono fare della Turchia un gendarme per proteggere gli interessi degli imperialisti americani in Egitto, Palestina, Siria, Irán ed Afganistán. Gli Stati Uniti aiuta-no i reazionari turchi e li guidano nella soppressione dei movimenti nazional-democratici. Sotto 1 pretesto di difendere il capitalismo dal-l’accresciuta pressione socialista, il presidente della Standard Oil e Har-ry Truman difendono i superprofit-ti americani nel mondo, bacino mediterráneo incluso. L’ assistenza puramente militare dell’America alia Turchia, é destinata a trasformare questa regione in uno strumento statunitense per la soppressione dei movimenti popolari nei Paesi r.rien-tali». Rivendicando l’onore di fornire a Wall Street le prime truppe d’urto per quello che Ankara sostiene es'-sere il Mare Nostrum turco, il conte Sforza di laggiü, Sadak, rimpro-veró, pochi giorni or sono, ai suoi protettori d’oltreoceano, di non aver incluso la Turchia nel Patto Atlántico. Senza rendersi conto,, oltre-tutto, che li Dipartimento di Stato non ha alcun interesse a distribuiré fondi e garanzie a paesi, che di fatto, sono a sua assoluta discrezione. Si tranquillizzi, ad ogni modo, il s'ignor Sadak: Washington progetta, tutta per lui, un’alleanza tra Turchia, Irán, Afganistán ed Irak, la rinascita di quel «patto d’acciaio» del vicino Oriente, che fu il trat-tato di Saadabad del 1937, e di cui l’ex ambasciatore statunitense in Irán, G. V. Alien, ha giá gettato le basi ad Ankara; esso coronerá in modo degno Topera dei reazionari della Mezzaluna, che per un centi-naio di milioni di dollari, hanno ce-duto a Wall Street la sovranitá e l’indipendenza della Turchia, conquístate a duro prezzo dal suo popólo appena venticinque anni or sono. Una rafíiguraz one del dio Mu more Dai tempi piü remoti ad oggi — purtroppo — i miracoli hanno s'em-pre avuto un certo fascino sulle gen-ti semplici, e non solamente su di loro. Anche le mentí degli uomini che non difettano (o difettavano) d’erudizione, sono state molte, trop-pe volte influenzate dalla supersti-zione, da un errato misticismo, da una metafísica semplicita ed assur-da che, promossa e sostenuta da in-dividui animati da scopi in genere assai poco confessabili, finiva per sviare ed ottenebrare l’intelligen-za piü brillante. Non abbiamo certo Tintenzione di farvi qui la storia e la íisiolo-_gia del miracolo attraverso i tempi: con questo nostro articolo intendia-mo soltanto portarvi indietro, sulle ali della storia e della scienza, ai giorni in cui, s'ul Nilo, cadevano re-cisi i papiri fiorenti, per divenire palinsesti di Faraone. La misteriosa morte del noto radiólogo inglese Archibald Douglas (leggi Ercibeld Dagles), il quale, poche settimane dopo l’esame della mummia del Faraone egiziano Tu-tankamen, si spense in seguito ad un’oscura malattia, ha ridestato re-centemente l’interesse degli s'tudio-si, guidandoli verso la misteriosa iscrizione che venne scoperta nel 1922 dall’egittologo Carnavon al-Tingresso della camera funeraria del Faraone stesso. RIÜNI0NE A P1RÄN0 DEL C.P. dell’Unione degli Italiani ^ —m—BUMBaraBaHsagB Si è riunito il 10 marzo u. s. il Comitato Promotore delTUnione degli Italiani di Pirano per discutere sui compiti che dovranno essere realizzati prima dell’Assemblea co-stitutiva che avrà luogo il 26 p. v. Per iniziativa dei componenti il predetto comitato, si è deciso di rea-lizzare il seguente programma dl at-tivita: il 16 aile ore 20 nella sede dei Circolo di Cultura sarà tenuta una conferenza scientifica ; il giorno 21 c. m., a cura dei maestro Be-vilacqua, sarà tenuta üna serata musicale in commemorazione dei compositore Giuseppe Tartini, men-tre il giorno seguente verrà alle-stita una mostra di cimeli apparte-nenti al grande maestro dell’Otto-cento. L’attività comprende pure degli incontri di scacchi tra la Scuola Náutica e le altre scuole medie di Pirano, un concorso per il Manifestó propagandístico dell’Unione degli Italiani, ed in chiusa, il giorno 25 al Teatro Tartini avrà luogo una serata di arte varia diretta dal com-pagno Michelini Marcello. MIRACOLI AL MICROSCOPIO Dalla maledizione di Tutankamen al grido del dio Mammone SI lavora sulla tomba di Tutankamen SulTultima porta che dava acceso alla sala dove giaceva il eorpo, si trovava una scritta che ammonia-va a non profanare la tomba, se non s'i voleva moriré di una morte spaventosa. Si credeva dapprima trattarsi di una minaccia incongruente e su-perstiziosa, ma subito venne dimo-strato che simili funeste profezie si compivano con una terribile su-perstizione. Carnavon sopravisse soltanto die-ci giorni alla scoperta dei sepolcro di Tutankamen: già il giorno della scoperta stessa egli senti’ un vago males'sere; il giorno seguente si am-malô senza che alcun medico po-tesse precisare la causa dell’improv-viso male. Il secondo studioso presente all’apertura della tomba, il prof. Garter, malgrado ogni av-vertimento, maneggiô senza scrupoli gli oggetti rinvenuti "nel Sepolcro; dopo poco tempo, la misteriosa malattia lo ass'aliva, indebolendolo sem-pre piü, fino a spegnerlo, dopo un lungo soggiorno in ospedale. Ma c’è dell’altro; il miliardario americano Giorg Gei-Guld, un ami-co di Carnavon, voile, trascorsi al-cuni mesi dalla morte di costui, visitare il sepolcro di Tutankamen. Il giorno seguente, i medici consta-tarono su di lui gli stessi s'intomi dei male misterioso: la diagnosi di peste bubbonica cadde appena pro-nunciata. L’americano mori’ senza che gli innumerevoli specialisti chia-mati a visitarlo sapessero spiegarsi le caus'e dei decesso. DaU’Inghilterra giunse poi l’industriale Giol Hulf, il quale, dilettan-dosi di egittologia, voile visitare la camera sepolcrale di Tutankamen: dopo poche settimane, la stessa morte lo abjDattè. Anche questa volta, le cause rimasero sconosciute. Quando poi, il radiólogo inglese mori’ in circostande inspiegabili dopo l’es'ame della mummia dei faraone, e morirono gli eredi dell’egitto-logo Baercher dopo aver ricevuto l’eredità, tra cui si trovavano oggetti prelevati dal sepolcro, l’inte-ressamento dei pubblico e degli scienziati crebbe di colpo. Molti studiosi si occuparono della cosa, finché si giunse ad interrogare un’insigne scienziato del campo a-tomico, il prof. Lauis Balgherini. La spiegazione venne, e fu tanto sensazionale da occupare colonne e colonne dei giornali e delle rivis'te a carattere scientifico e divulgativo. «Gli antichi egiziani — stralciamo dalle dichiarazioni dei prof. Balgherini — conoscevano già i principi elementari della disgregazione atómica. L’uranio era conosciuto ai sag-gi ed ai religiosi egizi: è perciô possibile, anzi molto probabile, che essi abbiano usato le irradiazioni a-tomiche per proteggere i loro béni sacri. Ricordatevi delle misteriose malattie da cui furono colpiti molti illustri egittologhi: io . sono ass'olu-tamente sicuro che si tratta di irradiazioni, probabilmente di radio-attività. Certo il suolo delle camere sepolcrali era coperto di uranio, op-pure vennero adoperate pietre ra-dioattive. Nulla da stupirsi, quindi se queste emanazioni assai perico-lose sono ancora in grado, dopo mi-gliaia di anni, di uccidere un uo-mo o di danneggiare profondamen-te ed irrimediabilmente la süa sa-lute». Cosi si spiega la straordinaria ef-ficacia delle millenarie maledizioni dei faraoni. Altre ricerche sono in corso, ed esse ci diranno con sicu-rezza corne gli egizi abbiano saputo precedere di secoli e secoli i moder-ni progressi nel campo atómico. Ed ora, un altro prodigio dell’an-tico Egitto, un «miracolo» la cui ri-sonanza fu addirittura mondiale e chè, oltije ad interessare i più s'eri ed insigni storiografi dei passato, occupé anche parecchie terze pagine, finché, proprio in questi giorni, il millenario mistero venne defini- tivamene chiarito. Tra le rovine dell’antica cittá e-gizia di Tebe, si levano due monu-menti alti venti metri, i quali, secondo le iscrizioni lasciateci dagli architetti di 35 anni or sono, risul-tano essere monoliti eretti in onore del faraone Amenhoté terzo. La parte oriéntale delle due statue — dedícate erróneamente dai pos'teri al dio Mammone — crolló durante il terribile terremoto che sconvolse quella regione nell’anno 27 avanti Cristo. Delle 500 tonnellate di pie-tra rovinate, manca, incomprensibil-mente, la mínima traccia. Ma un altro mistero circonda il monumento del faraone: numerosis-sime iscrizioni scalfite alia sua base, rivelano l’affluss'o a Tebe di turisti provenienti da ogni parte del grande impero, al preciso scopo di udire un grido che — a detta delle scritte stesse — la statua avrebbe emesso súbito dopo il sorgere del sole. Insigni storici, tra cui Germánico, Adriano, Plinio e Tácito, conferma-no il fenómeno; non mancano pero piccate e risentite tes'timonianze di persone che attesero invano il verificara del miracolo. L’imperatore Settimo Severo, d’al- tra parte, fu cosi colpito da quello strano grido, che ordinó il ripristino del monumento, il quale venne áriz-zato e stabilizzato. Da allora, pero, il grido non venne mai piü udito, ed il suo segreto venne tramandato con voce bassa e tremante, da coloro che attendevano — tale era l’o-pinione corrente — il terribile ri-sveglio del dio Mammone. I secoli si seguirono ai secoli. E nella scors'a primavera, duemila anni piü tardi, il mistero cessó di sus-sistere. Si trattava, come nella mag-gior parte di simili casi, di una sem-plicissima soluzione: lo zoccolo del monumento rimasto in piedi dopo lo sconvolgimento tellurico - - ancora pesante circa 700 tonnellate — presenta una crepa in tutta la süa lunghezza. Al sorgere del solé, le due meta si riscaldavano e, sotto certe condizioni atmosferiche, le loro ruvide superficie, venivano a strofinarsi Tuna all’altra, creando un rumore che, raccolto e amplificato da una cavitá sottostante, dava luogo all’impressionante grido. Poi vennero gli architetti di Set-timio Severo, ammucchiarono cinque blocchi marmorei sullo zoccolo e... addio miracolo! SCHIAVO DELLA TERRA i ignoto necjxo americano yersione di Peter Kolosimo Schíavo della térra, schiavo dei secoli, ogni soleo conosce i tuoi passi bruciati, ogni zolla il tuo pianto. Ogni zolla sboccia nel tuo tormento, ogni albero íiorisce del tuo grido. Ed io so, schiavo della térra, prostr&to sulla térra, il viso tra gli steli a spegnere nella rugiada le ferite dello statfile, gli insulti del padrone, 10 so il tuo sangue per aver esso bagnato i miei polsi coi tuoi polsi urlanti avvinti all’aratro. So la tua lame e la tua sete, 11 tuo viso di terrore dinanzi al compagno caduto, il tuo pianto di gioia al pane amaro, il tuo riso ed il tuo pianto tra le spighe gravide di male. Schiavo della térra, schiavo dei secoli, alza il tuo capo dolente! Sentí... al di lá dell’Oceano corre la voce di tuono. Ascolta . . . forse doman! l’alba cantera il risveglío. .......................... „ », mu, mmmmmmmm »...um mmmmmmmm .............................nimm mm,mumm .................................... Hanno perfino risus'eitata la teoria dei diritto divino dei re, dei re dei commercio, in questo caso (1). «Il punto debole della loro posi-zione è questo, ch’essi sono sempli-cemente uomini d’affari. Non sono filosofi: non sono biologi né soc o-logi. Se fossero tali, tutto andrebbe meglio, naturalmente. Un uomo d’affari che fosse versato in ques'te due scienze saprebbe approssimativa-mente quello che occorre all’umani-tà. Ma fuori dal campo commerciale, essi sono ignoranti. Non conosco-no altro che gli affari. Non capi-scono nè il genere umano nè il mondo, e tuttavia posano da arbitri della sorte di milioni di affamatl e di tutte le moltitudini in blocco. La storia, un giorno, si permetterà un riso omerico a loro spese. Ormai io era preparata ad avvici-nare la s'ignora Wickson e la signera Pertonwaithe, ed il colloquio che ebbi con loro non mi riservô più sorprese. Erano dame della mi-glior società (2), che abitavano ve-ri palazzi. Possedevano molte altre -dimore un pô dappertutto, in cam-pagna, in montagna, in riva ai la-ghi o al mare. Un esercito di servi-tori si affrettava intorno ad esse, e la loro attività sociale era assordan-te. Erano patrone di Università e di chiese, e particolarmente i pa-stori erano pronti a piegare le gi-nocchia davanti a loro. Queste due donne cos'tituivano vere potenze, col denaro di cui disponevano. Detene-vano in misura notevole il potere di sovvenzionare il pensiero, corne io dovevo ben presto apprendere grazie agii avvertiment.i di Ernesto. XIII puntata di Jack London Esse scimmiottavano i loro mari-ti e discorrevano coi medesimi ter-mini generici della política da seguiré, dei doveri e delle responsabi-litá che incombono alie persone ric-che. Si lasciavano guidare dalla me-desima morale dei loro consorti, dalla morale di classe: e spacciavano frasi filanti che le loro stesse orec-ch e non comprendevano. Di piü ,si irritarono quando io descrissi loro la deplorevole situa-zione della famiglia Jackson: e poiché io mi meravigliavo che non a-vessero slabilito un fondo di riserva in favore di quella, mi dichiararo-no di non aver bisogno che nessu-no insegnass'e loro i loro doveri sociali. Quand’io chiesi risolutamen-te di soccorrerla, rifiutarono non meno risolutamente. Ció che piü mi sorprese fu questo, che esse enun-ciarono il loro rifiuto in termini quasi identici, sebbene io fossi andata a trovarle separatamente e ciase una dl loro ignoras'se che ave-vo visto o dovevo vedere l’altra. La loro risposta comune fu questa, che esse erano felici di cogliere quel-l’oocas'ione per mostrar bene, una volta per tutte ch’esse non aceorde-rebbero un premio alia negligenza, e che non volevano, pagando i si-nislri, tentare i poveri a ferirsi voluntariamente (3). Ed erano sin^ere, quelle due dame! La dopp’'a convinzione della loro superiorità di classe e della loro eminenza pers'onale sal'va loro alla testa e le inebbriava. Esse trovavano nella loro morale di casta sanzioni per tutti gli atti che compivano. Quand’io fui risalita in car-rozza alla porta dello splendido pa-lazzo della signora Pertonwaithe, mi voltai per contemplarlo, e mi sov-venne dell’espressione di Ernesto, il quale aveva detto che anche quelle donne erano attaccate alla mac-china, ma in modo da sedere alla sommité. I «FILOMATI» (4) Ernesto veniva spesso a casa no-stra, dove non lo attirava soltanto mio padre, nè i pranzi di contro-versia. Fin da allora io mi lusinga-vo di entrarci per qualche parte, e non tardai a saper che pensare, perché non ci fu mai al mondo un aspirante simile a quello. Di giorno in giorno il süo sguardo e la sua stretta di mano si fecero più fer-mi, se è possibile, e la domanda ch’io avevo visto spuntare nei suoi occhi divenne sempre più imperiosa. La mia prima impressione gli era stata sfavorevole; poi, mi ero sentita a'tratta. In seguito venne un eccesso di ripuls'ione, il giorno in cui egli attaccô la mia classe e me stessa con cosi pochi riguardi; ma ben presto mi resi conto ch’egli non aveva affatto calunniato il mondo in cui vivevo, che tutto ciô che egli aveva detto di duro e di amaro era giustificato; e più che mai mi avvieinai a lui. Egli diventava il mio oracolo. Per me, egli strappava la maschera alla società, e mi la-sciava intravvedere verità tanto in-contestabili quanto spiacevoli. No, non vi fu mai un innamorato simile. Una ragazza non puô vjve-re fino a ventiquattro anni in una città universitaria senza che le sia fatta la corte. Io ero stata corteg-giata da imberbi studenti novellini e da professori canuti, senza conta-re gli atleti della boxe e i giganti dei pallone. Ma nessuno aveva con-dotto l’assalto corne Ernesto. Egli mi aveva stretta ira le sue braccia prima ch’io me ne avedessi, e le sue labbra si erano posate sulle mia prima che io avessi il tempo di pro-testare o di resistere. Di fronte alla s'incerità dei suo ardore, la dignité convenzionale e la riserva verginale sembravano ridicole. Io perdevo piede sotto un attacco su-perbo e irresistibile. Egli non mi fe-ce nessuna dichiarazione nè richie-sta d’impegno. Mi prese ira le sue braccia, mi strinse e considéré or-mai un fatto acquisito che io sarei sua moglie. Non ci furono discus'sio- ni a questo proposito: la sola discus-S’'one che nacque più tardi, si riferi’ alla data del matrimonio. Era inaudito, inverosimile, e tuttavia, con il suo criterio di verità, la cosa funzionava: io gli affidai la nra vita, e non ebbi a peritirmene. Eppure, in quei primi giorni dei nostro amore, io mi inquietavo al-quanto della violenza e dell’impe-tuosità della sua galantería. Ma questi timori non erano fondati: nessuna donna ebbe la fortuna di pos'-sedere uno sposo più dolce e più te-nero. La dolcezza e la violenza si mescolavano in modo curioso nella sua passione, corne la disinvoltura e la goffaggine nel suo contegno. Egli non se ne liberó mai, ed era cosa incantevole. La sua condotta nel nostro salone mi evocava la prudente pass'eggiata di un toro in un negozio di porcellane. Se mi restava un ultimo dubbio sulla profondità dei miei sentimenti verso di lui, era tutt’al più una e-sitanza sub-cosciente, e questa sva-ni’ precisamente a quell’epoca. Nel t club dei Filomati, una notte di bat-taglia magnifica in cui Ernesto affronté i padroni dei giorno nel loro proprio covo, il mio amore mi fu rivelato in tutta la sua pienezza. Il club dei Filomati era il più distinto che esistesse sulla costa del Pacifico. Era stato fondato da miss Brentwood, vecchia zitella favolo-samente ricca, alia quale esso tene-va luogo di marito, di famiglia e di giocattolo. I membri del club era-no i piü ricchi della societa e le mentí piü forti fra i ricchi; era con loro, naturalmente, un piccolo numero di uomini di scienza per daré all’insieme una tinta intellettuale. II club dei Filomati non posse-deva una sede propria; era un club d’un genere speciale, i suoi membri s'i riunivano una volta al mese nel domicilio privato d’uno di loro, per udirvi una conferenza. Gli oratori erano generalmente pagati ma non sempre. Quando un chimico di New York aveva fatto una scoperta, per esempio a proposito del radio, gli erano rimborsate tutte le spese di viaggio attraverso il continente, e inoltre gli veniva consegnata una somma principesca per indennizzar-lo del tempo perduto. Lo stesso av-veniva per l’esploratore reduce dalle regioni polari e per le nuove stel-le della letteratura e dell’arte. Nes-sun vis'itatore straniero era ammes-so a quelle riunioni, ed i Filomati avevano adottato la regola di non lasciar trapelare nulla delle Joro discussioni nella stampa: cosicché perfino gli uomini di Stato — era-no andati al club alcuni di questi, e fra i più cospicui — potevano e-sprimere tutto il loro pensiero. Stendo davanti a me la lettera, un pó sgualcita, che Ernesto mi scrisse vent’anni fa, e copio il seguente pas'so: 1 2 3 4 (1) I giornali del 1902 attribusco-no al signor Giorgio F. Baer, presidente dal Trust dell’antracite, l’e-nunciazíone del seguente principio: «I díritti e gli interessi delle classi lavoratriei saranno protetti dagli uomini cristiani ai quali Dio, nella sua infinita saggezza, ha affidati gli interessi della propríetá in questo paesen. (2) Qui la parola «societá» é im-piegata in un senso ristretto, secando Tuso dell’epoca, per designare i parassiti che senza lavorare ingras-savano del lavoro altrui. Né gli uo-míni d’affari, né i lavoratori manua-li, avevano il tempo e l’occasione di giocare questo gicco di societá. (3) Nelle colonne delT«OutIoo/v», Rivista ebdomadaria dell’epoca (18 agosto fS06)„ é riferita la storia di un operaio che perdette un braccio in circestanze assolutamente simili a quelle del caso Jackson. (4) Questa parola significa: gli amici dello studio. VINCE CORETTI la coppa città di Buie Il Premio ciollistico BUIE è steto vinto dai Canlo CORETTI del Fe-dale Longerai» che aggiunge c-osi alla sua c-oiilana di vittori-e un’altra smagliante a-ffermazione. La gara si è svojita nel circondario Isitriano e oui percorso BUIE, UMAGO, PORTOROSE, ISOLA, CAPODI-STRIA, MONTE TOSO e r-itorno a BUIE peir un totale di km. 75 circa. Eoc-o in sinteisi la cronaca: 25 corridori prendoi» il via da Buie che viene dato alie ore 10,12. Un corridiOfrie si mette subito in fuga atrase inando cosí tutto il lot-to dei concorrenti in una corsa velacissima. Questo primo anima-tore non era niente ateo che il m musco’o capodilstriano GRIO del Proleter. II >siuo tentativo pero ve-niiva ben presto stroncat-o dal pronto intervento di Braico, Coreititi e Danieli che súbito si mettevano alia testa del plotonccino per regalare l’andatura. Infatti il tiep-iido sole primaverile riscaldava il físico di oigni corridore e tuibti sem-bravano a-vere l’argento vivo in carpo. Si transita cosí a grupp-o compatto per Umago con BRAICO in testa che, ¿n vena di strafare, si incaricherà di essere sempre lui l’anlimaltore owero, per diría1 -in gergo cielistioo, di essere sempre lui a tirare. Subito doipo Umago Délia Santa fora ma ri-p-enderà ben presto. L’andatura non accenna a diminuiré anche se al comando si alterna, per brevi tratti, RINALDI che appare non in perfette condi-zioni di forma. Infaitti questo corridor e abbandonerà la gara all’at-tacco délia salida del Monte Toso. Verso Siccioie è sempre Braico in testa al piotone dei migliori, oom-pasto da Grlo, Rinaldi, Coretti, Da-meli, Divo, Délia Santa e dell’uni-co anziano Cimoroni. A S. Lucia ancora Délia Santa appiedato per for atura, ma anche questa volita il baldo giovane saprà .ricongiungersi al gruppo nelle vici- Unità elettoral) di Gapodistria e Isola (Continuazione dalla I. pagina) Tacco, Via S. Antonio-Abate, Calle del Vescovo, Calle Petronio., Via e Largo Porta Isolana, Via Mario Bratti, Calle Grison, Piazza Pier Paolo Vergerio, Piazza G. Oberdan, Calle Biagio; eiegge 2 delegati; II. unità elet. comprende: Via Francesco Trevisan, Via S. Gregorio, Via S. Gavardo, Via Cicogna, Piazza Nazario Sauro, Via Cristofo-ro Colombo, Via Castel Musella, Via Santorio Santorio; eiegge 1 delegato; nanz-e di Isola, dopo un dnsegui-mento condotto a forte andadura. Nella discesa da Croce Blanca Ci-manoni rimane -vittima di una grave cáduta che lo alt-ontanerá definitivamente dalla gara Questa discesa provoca qualche seleztone, dando vía libera ai p-iü temerari che guadagnano centinaia di metri suigli inesperti. Ma lo stradone a-sfaltato verso Isola pensera a ri-oarinigiungierli tutti nuevamente as-sieme. Subito dopo Isola Braico cede il comando del pilorone a Grio, evidentemente per diritto di cam-panilismo, ma il posto di capo gruppo durera ben poco perché Braico, che ha dimostrato oggi un’dnvidiaibiile stato di forma, ri-prende il suo posto. Gruppo compatto anche a Capodistria. Ma dopo la ride-nte cittadina Istriana ciominciano le šalite del Monte Toso. Come nelle previsión! questa sadita detterá legge. Infatti, come giá aiccennato, RINALDI cede, non resistendo alio sí-orzo. La šalita viene faitita a gruppo compatto e ad andatura regalare. Arriva primo sut culmine Coretti che durante tutto il canso deilia gara si era mantenuto nelle primissime posi-zioni e subentrerá d’ora in poi la sua azione. Infatti nella diiscesa egli tenta la fuga, ma Danieli è proto sulla sua ruota, facendo cosí falliré un serio tentativo. Ritor-nata la calma, approfitta Della Santa per scappare tutto solo ed il tentativo riesce in pien-o in quanto Coretti non insiste e nes-Euno come lui patre-bbe avere l’in-tere&se di agguantare il fuggítivo. Si alterna invece al comando con Braico e lo stesiso Coretti provoca strappi al fine di sfiancare gli in-seguitori. SiUH’ultima šalita verso Buie e precisamente sulla sella Calidania il fugigitivo Delila Santa viene riassorbito dal gruppo, continuando invece Coretti nello sforzo e nessuino puó resistergli. Solo Grio Alvino tenta, ma, con un ultimo strappo, Coretti si sorolla di dossio anche questo avversario e vola vel-oce verso il tragüardo di Buie. Dopo 12 secondi, arriva Grio e a 39 secondi Dela Santa. Quarto si claasifica Danieli a un pniino e nove secondi e quinto Braico a 2 primi e 7 secondi. Da rilevare il comportement o dei giovani corridori Della Santa e Braico che hanno saputo tener testa agli anziani. Ecco Tordin-e ufficiale d’arrivo: 1. CORETTI Cario del Pedale Longeramo che impiega ore 2,39’ e 39” a compie-re i 75 km. del per-corso. Media Km. 30,890; 2. GRIO Alvino del PROLETER di Capodistria a 12”; 3. DELLA SANTA a 39”; 4. DANIELI a 1’ e 9”; 5. BRAICO a 2, 7” tutti del Proleter. A TUTTO IL VAPORE CAMPION ATO D/ CALCIO DEL T L.T. IL pirano perde quota ARRIOOMI E AURORA IM MEMA FUOA Non ci aspettavamo in verita che ill Piranb andasse praprio a Trieste a laiscianci le penne contr-o la ponziianina. Ma, a dir il vero, o meglio per oalmare la nostra ap-prensione ci consola ill sapere che i Piranesi non meritiavano certo una si nera sconfitta. Oi consola ailmeno questo. Per tutto il resto il gioco del calcio ci ha abituati a simili soprese ed il pirano quest’anno e stato veramente la vittkna di questi «aforiisxni». Non vogliamo con quefeto sminuire la vittoria ponziianina che, con uno scar,to dj due reti, puo ben van-tarsi, ma per the praprio queste due reti so,no un po «fasiulle». Ovvero non fanno grinza. E, stavolta, e’en-tra amche la «pegola» (non quella per i natanti) . . . Ma passiamo ad altro per non incorrere in senti-mentalliismi! Eisaminando il tabetlino dei risul-tati, osiserviamo che l’Arrigoni ha rifatto ]|a sieorpacciata solita in-fliiggendo 8 reti a.1 S. Giovanni che non ha souse dii sorta. La sostitu-■zione del portiere non ha nulla a che vedere con la sconfitta. Otto reti non poissono aver attenuanti. Gli isoilani sono superiori e e’e ben poco da agigiungere. I campio-ni del TLT hanno vinto con estre-ma facilita e le sei reti segnate avrebbero potuto essere due volte di piu se l’orecchio indiscreto del cronista non avesse sentito negli spogdiatoi caipodistriani frasi come queste: «Oari aurorini, abbiamo terminato il primo tempo con 5 reti al passive: se la smettete di segnare, giuo-chiaino la ripresa, al- RISULTATI Medusa — Opicina 6-0 Aurora — Umago 6-1 Árrigoni — S. Giovanni 8 - 0 S. Anna — N. Gorizia sosp. Montebello — Citíanova 1 - 0 Ponzianina — Pirano 4-2 Gorizia — Verteneglio sosp. LA CLASSIFICA Arrigoni 18 14 2 2 87 15 30 Aurora 19 15 2 2 62 16 30 Pirano 18 12 3 3 42 16 27 Medusa 19 10 4 5 35 29 24 S. Anna 17 10 3 4 52 21 23 Ponzianina 19 9 2 8 47 39 20 N. Gorizia 16 8 1 7 46 30 17 S. Giovanni 19 6 5 8 19 42 17 Cittanova 19 6 2 11 33 37 14 Verteneglio 18 5 3 10 20 42 13 Umago 19 5 1 13 32 53 11 Gorizia 16 5 1 10 22 48 11 Opicina 19 4 1 14 23 74 9 Montebello 18 4 0 14 15 57 8 PROGRAMMA PER DOMENICA 19 N. GORIZIA — S. GIOVANNI campo N. Gorizia ore 15.00 PIRANO — VERTENEGLIO campo Pirano ore 15.00 MEDUSA — AURORA campo Capodistria ore 15.00 OPICINA — GORIZIA campo Opicina ore 16.00 UMAGO — ARRIGONI campo Umago ore 15.00 S. ANNA — CITTANOVA campo I.o Maggio ore 16.00 MONTEBELLO — PONZIANINA campo I.o Maggio ore 14.00 trimenti non scenderemo in campo». Cosa se ne deduce da tutto questo? che 11 gioco del calcio è fatito per chi sa anche perdere e non per i «fifoni». Comunque gli avvereari dello Umago sono avver-titi! — II Medusa invece ha vinto ed ha vinto bene contro un’Opi-cina preisentatasi in campo in una formazione di fortuna, che, del resto, non ha potuto reggere al confronto con una squadra molto bene amalagamata, sia in difesa che al-l’atitacco. In definitiva, un saiutare gaioippo di alRenamento per i gial-!o azzurri capodistriani. — II Montebello, la rediviva formazione ñero-verde, ha fatto caipitolare ancora il campo cittanovase. Orrnai quel campo non è piü tabú ed i prossimi avversari del Cittanova pensano ora con serenità alla rivale sp ode,sta ta della sua inviola-bilità territoriale. Le altre due partite in programma (S. Anna-Nova Gorizia e Gorizia-Verteneglio) sono sítate sospese per ragioni tec-niche. Coneludendo il nostro commente; Tunica sorpresa della gior-nata di gare oi viene dal Pirano. Per tutto ü resto situazione inva-riata in classifica. — O — BUENOS AIRES — E’ prosegui-to ogigi il torneo internazionale di scaochi i cui incontri hanno dato i segoenti risultati: Trifunovič (Jugoslavia) batte Luckis; Czerniak (Israeie) e Boldochan partite pari; Eiliskases (Austria) e Pirc (Jugoslavia) partita pari. I francesi Ros-solino e Guiiinano hanno dovuto so-spendere la partita, come pure io jugoslavo Gligoric con Maderna. SUVANI timtsii PREPARATEVI AL SUME USEIS DEL I. MAGGIO CÄMPI0NAT0 JUGOSLAVO DI CECIO III. unità elett. comprende: Via e Campo Ospedale, Campo Carpaccio, Via S. Nicolo, Via dei Serviti, Via G. Muzio; elegge 1 delegato; IV. unità elett. comprende: Via Piaggio, Piazza S. Marco, Via Ora-zio Fini, Calle Alberti, Calle Nal-dini, Piazzale Giuliani, Piazzale Bennati, Via delle Saline; elegge 1 delegato; V. unità elett. comprende: Via Calegheria, Piazza Tito; elegge 1 delegato; VI. unità elett. comprende: Calle Madonetta, Campo Madonetta, Piazza Angelo Caiafati, Via Šansone, Via Marconi, Via del Tintore, Via Parovel; elegge 1 delegato; VII. unità elett. comprende: Calle Tarsia, Via Francesco Crispí, Piazza Brolo Gandusio, Via XXX Ot-tobre; elegge 1 delegato; VIII. unità elett. comprende; Calle del Tacco, Via Madonizza, Via Fabbio Filzi, Via Manzioli, Via Gian Rinaldo Carli, Calle Vida, Via Porta Maggiore, Calle del Portone, Calle S. Vittore; elegge 1 delegato; IX. unità elett. comprende: Riva Castelleone, Via Venezia, Piazza Da Ponte, Piazzetta Angelo della Santa, Via Giorgio Calogiorgio, Via Giorgio Baseggio, Calle S. Croce-fisso, Erta da Ponte, Calle S. Vito, Calle della Bissa, Via Gramatico-polo, Via Vittorio Zupelli; elegge 2 delegati; X. unità elett. comprende: Via Verzi, Via della Liberta, Calle Sabini, Via Vico Predonzani, Calle Castelleone, Piazzale Serení, Via Umberto Bullo, Riva Ernesto Gio-vannini; elegge 1 delegato; XI. unità elett. comprende: Via Pió Riego Gambini, Calle Vettori, Piazzale del Ginnasio, Via Annunziata, Androna Benedettini, Via Carlo Combi, Piazza S. Francesco, Piazzale Ognissanti, Campo e Calle delle Orti, Calle S. Pellegrino, Calle S. Giustino, Via Giovanni Valle, Calle, Calletta e Piazza S. T-omma-so, Via Filippo; elegge 2 delegati; XII. unità elett. comprende: Calle S. Alessandro, Calle del Leone, Campo Cappuccini, Via Zarotti, Piazza S. Nazario, Piazzale, Calle e Riva S. Pietro, Via Eugenio Rotte; elegge 1 delegato; XIII. unità elett. comprende: Calle S. Elio, Via XX Setiembre, Piazza e Via S. Anna, Calle Leone d’Andri, Calle S. Gia.omo, Via S. Maria Maddalena, Calle Gallis,_ Calle della Fornace, Calle Filomena, Calle, Calletta e Piazza S. Andrea, Calle del Forno, Calle S. Lorenzo, Calle della Rotonda; elegge 2- delegati. Le ultime affermazioni in campo internaizionale del calcio Jugoslavo e particoüarmentie il p.iazzamento fra le elette per la Ooppa del Mondo, hanno moltipllicato addirit-tura l’interesise delle masse sportive per il campionato testé mes-sosi in marcia e che oggi ha rag-giunto,. a pieno regime, la sua seconda tappa. Come per il passato, anche quest’anno le migliori concorrenti del lotto non hanno tar-dato a farsi largo fin da principio, balizando di prepotenza al comando Uitt elettorali nel Bniese (Confinuazione dalla I. pagina) in questa unitá eiettorale viene eietto un delegato ; II. unitá eiettorale, che compren-prende le segiuenti vie e frazioni: Squero, Fiume, Mandraicchip, (parte prima), Piazza S. Marco, Riva dej Caricatori, via Giuseppe Millovaz, dall Nr. 10 in poi, via PoKzetto, Pesichenia, S. Andrea, Mura Nri. 6, 8, 10, 12, 14 e 16; Carpigna-no, Saini, Salvetta, Strada Cbntes-sa, Antenale, S. Spirito, Stanzia Rdsello, Vittoria, S. Vitale, Podie-dre; in questa unitá eiettorale vengo-no eletti due deiegati; III. unitá eiettorale, ene comprende le seguenti vie: Via C. Travagm, Rotonda, Nri. 2 e 6, Rivareila, Via Dalia, Terre del Vescovo; IV. unitá eiettorale, che comprende i seguenti villaggi e frazioni: Businia, Facchinia, Stanzia Grande, Stanzietta, Stanzia Bencich, Stanzia Venier, Carsin, Fanlia, Frascheria, Lama; in questa unitá eiettorale viene ele-tto un delegato ; V. unitá eiettorale, che comprende i seguenti villaggi e frazioni: Daila-Castel, Stanzia Gosana e Brusada, Caricature, Saini di Dai-la, Fermici, Zedina, S. Benedetto; in questa unitá eiettorale viene eietto un delegato ; 13. CPL — MADONNA DEL CARSO, in cui vengono eletti tre de;legaíi, si divide in due unitá elettorali e cioé: I. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni; Madonna del Carso e Metti; in questa unitá eiettorale vengo-no eletti due deiegati; della clalssifica. Delle tre tradizio-nali «elette» del calcio Jugoslavj, Stella Rossa, Hajduk e Dinamo — tutee e tre domenica vittoriose in trasferta con piglio autoritario ? spigliato dalla loro classe elevata — hanno sorvolaito leggere gli. osta-coli dei primi due turni e si trc-vano adesso appoiaiate, a pieno puntegigio, in cima alie iabeile di marcia. Particoilarmente significativa, poi, la P'OSizkme ddlo HAJDUK ebe ha saputo cogUye il frutto di due successi iniziah in alitrettante II. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni; Valizza, Sossi, Barboi, Bruttia, Mazzoria, Canegria, Zuippelia; in questa unitá eiettorale viene eietto un delegato ; 14. CPL — UMAGO, in cui vengono eletti otto deiegati, si divide in cinque unitá elettorali, e cioé: I. unitá eiettorale, che comprende i seguenti villaggi e frazioni: Morno, Ungheria, Schiavonia, Galici, Tigor, Oblogo, Fratrizzi, Co-lombera. Cagarotte, Cáldania, Tur-chia, Peteria, Stricca, Boisco; in questa unitá eiettorale viene eietto un delegato . II. unitá eiettorale, che comprende i seguenti villaggi e frazioni: Petrovia, Villanía, S. Nicoló, Ges-si. Caisan'ova, Finida, Seghetto, Ma-calé, Specola, Giubba, Rosazzo; in questa unitá eiettorale vengo-no eletti due deiegati; III. unitá eiettorale, che comprende le seguenti vie e frazioni: Tribbie, Moete, Saraso!, Via Ante Babie, Via S. Antonio, Lago, Borgo, Dante; in questa unitá eiettorale viene eietto un delegato ; IV. unitá eiettorale, che comprende le seguenti frazioni e vie: ComuneJla, Monte, Spinel, Fol'e-sina, Merlada, Punta, S. Pietro, Lungomare, via Cristoforo Colom-bo, Barco, Via della Madonna, Via Garibaldi, Piazza María Lina; in queista unitá eiettorale vengo-no eletti due deiegati; V. unitá eiettorale, che comprende le seguenti vie e piazze: Via Venezia, Roma, Vescovo, S. Michele, Pescatori, del Volto, Piazza S. Martino, Nicoló Beslic, Li-bertá, Corte delle Ore, Calle de Lana, Calle del Bandaio, della Torre, Via Mazzini; in questa unitá eiettorale vengo-no eletti due deiegati; Buie, 8 marzo 1950. difficili partite esferne. Come si vede, alio aippuntamento dei «ean-noni» é venuto a mancare il PARTI ZAN che, bloecato dnneni’a scorsa (5 marzo) a Zagabria dalla Dinamo, ha saputo pero ben presto ritrovare il ritmo di una spe-dita cadenza, imponendosi oggi di fronte alTagguerrita formazione del NASA KRILA. Di parí passo alie consorelle maggiori, pure le squa-dre della II Lega sono scese do-meniica per la seconda volta sul terreno di gioco. Alia poco auto- A CAPODISTRIA INCONTRO DI CALCIO DELLA LEGA GIOVANILE Viva era l’attesa per questo iin-contro tra due squadre di giovani che eran© preasoché sconoisciuti in campo técnico. Infatti sia il Proleter che la squadra ospi'te del MURSKA SOBOTA, hanno achie-rato in campo due formazioni nuo-ve di zecca ed il risulltato di pa-ritá conferma Tequilibrio dei va-lori in campo, AH’ini'z’io la pres-sione degli oispiti é stata bilanciata dá contraattaochi del Proleter. Se vi é ateta una preponderanza da parte degli ospiiti, ció é dovuto al-Tincionisistenzá delTattacco capiodi-striano, che non riusciva a tenere la palia piü di un. secando-. Lógicamente, u-omini d’attaceo che si muovono al rallentatore e che si decido-no a pessare la palla solo quando Tavversari-o ha giá trovat-o il temp-o necess-a-rio per -il piazza-mento, non piotrann-o cóncludere miolto. II s-egreto del pareggio degli osp-iti va qu-indi nicerca-to nel gioco difensiiy-o, nell’abilitá degli u-o-mini che hann-o saiputo tener testa a una técnica- di gii-oc-o ben diffe-rente dalla loro. Gli ospiti si sono schierati mella seg-uente formazione: Toth, Bussen Antalič Flizar, Ma-rossa Norčič, Stopar Sečko Hra-stelij, Šimom e Kulčiiar, Arbitro Dober! et di Lubiana. — O — LONDRA — E’ sitata disputata a Londra la finale di tennis da ta-vodo — doppi-o uomini -— che ha visto la vittoria degli jugoslavi Z. Dolinar e V. Harangozo sugli in-gilesi J. Leach e J. Carrington per 14-12, 22-20 e 21-15. rità saputa imporre del massimo campionato dalle ospitnnti. tre v-it-torie e'sterne su 5 incontri, le squa-gre cadette hanno fatto rispettare in pi-eno iil dover-e delTospitalita; incasellando 9 punti dei 10 messi in palio, avemd-o dovuto il solo PROLETER dividere la posta con il NAPREDAK. Dopo la seconda giornata, una sola squadra è rimaste a piunteggio pienô: il META-LAC di Zaïga-bria che perô ha go-duto il privilegio di due incontri caisalinighi. Ottim-o l’esordio del PROLETER, impostosi sUHo ZELE-SNICAR per 4 a 1 e squillante il succes-so deil-o SLOGA che, grazie al 3 a 0 infl-itto ail QUARNERO, è bal-zato solo ail 3. posto. L’OD-RED di Lubiana, infine, dopo il convincente debutto di domen-ica ■scorea 5 marzo a Zaïgabria, è in-cappato in una giornata poco felice ed, alla fine di una sfortuna-ta partida, si è vist-o piegare da una al-trettanto dis-graziata, quanto debilitante rete, ad opera del MILI-CIONER. ä I. LEGA - RISULTATI Hajduk — Lokomotiva t -0 Dinamo — Metalac 2 - 0 Partizan — Nasa Krila 3 - 1 Stella Rossa — Sarajevo 2 - 0 Buducnost — Spartak 2-0 LA CLASSIFICA Stella Rossa 2 2 0 0 3 0 4 Hajduk 2 2 0 0 2 0 4 Dinamo 2 2 0 0 4 1 4 Nasa Krila 2 1 0 1 4 2 2 Metalac 2 1 0 1 4 3 2 Partizan 2 1 0 1 3 3 2 Buducnost 2 1 0 1 3 4 2 Lokomotiva 2 0 0 2 0 2 0 Spartak 2 0 0 2 0 3 0 Sarajevo 2 0 0 2 0 5 0 II. LEGA - RISULTATI Metalac — Vardar 1 - 0 Milizioner — Odred 1-0 Podinic — Napredak 2-2 Proleter — Železničar 4-li Sloga — Quarnero 3-0 Riposa 11 Ottobre LA CLASSIFICA Metalac 2 2 0 0 2 0 4 Sloga 2 1 1 0 3 0 3 Proleter 1 1 0 0 4 1 2 Odred 2 1 0 1 2 1 2 Milizioner 2 1 0 1 2 2 2 Napredak 2 0 2 0 4 4 2 Quarnero 2 1 0 1 2 4 2 Vardar 2 0 1 1 2 3 1 Podrinie 2 0 1 1 2 4 1 Železničar 2 0 1 1 1 4 1 11 Ottobre 11 0 0 1 0 1 0 CAMPIONATO_ DI CALCIO CELLA R P. S Meritato pareggio (1-1) del Proleter sul Kladivar i——~~~~* nni mua Minim—■m— ■ Dopo la par-tita odierna, possia-mo senz’altro affermare che sul nostro Proleter c’é un’a-lea di rosee speranze per il futuro. La partita contro il Kladivar di Celje ha dimostrato che, pur non' giocando second-o tutte le proprie po-ssibilitá, dovute a scarsezza di aliena-mentó e d’insieme, il Pr-ole-ter ci dará in awenire al-tre sod-di-sfazioni piü gra-ndi di que-lda o-diérna. Quieldo che p-iú conta pero é Tattaecamento e la volontá dei sin-goli g-i-ocatori che oggi hanno dato tutto di se stes-si pur di donare alia nuo-va spcietá la prima soddis-fazione. T-utti meritano di ess-ere accumu-natii in um comune elogio ma spe-cialmeinte i 4 giocator-i che, per la mole del lavoro svolto, si sano ele-vati una spanna al disopra degli ailtri. Li uitiamo per ordine: Manzin, Daneu, Lorenzutti e Smilovič. Vore-mmo spendere una parola particolar-e per Manzin, che é stato senza dubbio il migliore u-amo in campo, applaudit-o frenéticamente modte volte dallo sportávissimo pubblico di Ceij-e per le sue usci-te temerarie, per i siuoi le-oparde-schi v-oli, per il suo colpo d’occhio e la presa siicura. Come Manzin, c-osi pure Daneu é stato un calasso in difesa per av-er saputo immoibilizzare la guizzamte ala des tra Belcer, senz’altro il migliore giocatore avvemsario e per i suoi tempestivi interventi. Come -la difesa, cosi p-ure le altre due -linee hanno a-vuto il praprio ani-matore. Nella mediana Lenarduzz-i ha dominato, sempre sicuro neg-li int-erventi,. anche dopo che verso la fine del I. tempo é nešteto parzia-lmente menomato per un duro colp-o ricevu-to. L’anima deiiTat-tacco é stato Smi-lovié. Lo si ve-deva dap-p-ertut-to -sempre fine palleggiatore, ottimo sia nel giioc-o di s-quadra che individúale. Tirando le concluisioni, poissiamo dire che il c-omportament-o dei no-s-tri calciatori in qu-e-sta prima gara ci ha lasciati soddisfatti. Infatti l’avere saputo tenere a bada jl Kíadivar, che per quasi tutta la durata del primo tempo ha t-enta-t-o di scard-inare la nos,tra difesa, imibastendo azi-oni a valanga, é gia indice si-curo deil-e nostre possibili-tá future. Le squadre sano entrate iri campo a,lie ore 15 precise nelle seguenti formaziomi: PROLETER: Manzin, Benvenuti, Dan-eu, Lemarduiz-zi, L-orenzutti, Lovrečič, Zacchigna, Chicco, Giraldi, Smiilovic e Korb-olijanovic. KLADIVAR: Klajnšek, Bernard, Tomšič II., Dobrajc, C-a-ter, Tomšič I., Balcer, Firm, Posinek, Marinček e Dodinjšek. Árbitro: Jančič di Maribor. -Súbito ali’ inizio gli ospitanti si porteño decisamente ali’ attacco. Al 3’ Tala destra Belcer, pur tro-vandois-i in posizione favorevolissi-ma, sciupa la palla mandándola banalmente a lato. 11 primo p-or-tiere ad essere im-pegnato é pero Klanjšek che al 6’ para un tiro calciato debolmente da Chicco. Ma sono gli ospitanti che si p-ortan-o nuovamen-te all’at-tacc-o, che frutta loro 3- calci d’an-golo pero infruttuosi. Al 17’ primo salvataiggio, forse anche fortunoso di Manzin. La palla passa da un giocatore aU’aitr-o fino che a 5 m dalla porta, la rieeve Belcer che tira íortissimo da sinistra verso la rete, mía Manzin interviene con i gino-echi ed allontana la palla, che resta pero in area di rigore, dove nasce una mischia nella quale si Circuito di Semedella domenica alie ore 9 Anche quest’anno il classico Circuito di Semedella va ottenendo il suo orrnai tradizionale successo. La gara é attes’issima non solo perché é la prima classica della stagione e perché radunerá un numero ec-cezionale di elementi di rango,, ma anche per le effettive indicazioni di forma dei singoli atleti. II percorso é cosa nota. Idéntico a quello dello scorso anno e piü precisamente a quello del I. «Criterium Internazionale. Puó quindi essere anche quest’ anno considerato velo-ce. Se i corridori vorranno fare sul serio la gara risulterá velocissima, tanto piü che le due curve s'aran-no rialzate permettendo una velo-citá abbastanza notevole anche in curva. I 39 e rotti di media, regístrate l’anno scorso, saranno certamen-te raggiunti e superati. La presen-za dei noti velocisti da adito a sup-porlo. E’ quella di domenica la prova ufficiale del calendario ciclisti-co 1950-1951, la prima, per essere piü precisi. Diverse squadre trie-stine ed Is'triane, il Proleter in par-ticolare, tenterá l’affermazione forte dei suoi Zollia, Fontanot e del sempre arzillo Grio. Questo Proleter pensa, non a torto, che il successo dovrebbe rimanere «in casa» tanto piü che puó contare su degli otti-mi allievi, eollaudati domenica nel t-u-ffa Manzin, uscend-one vittorioso. La pressi-one avversairia non di-minuisce, ma Manzin sven-ta tutte le azionj con le sue stupende parate. Altre beliiss-ime parate di Manzin al 37’ ed 41’ di nu-ovo sui piedi de! centroattacco Posinek. Nei primi minuti del secando tempo gli avversari attaccano. Giá al 2’ Manz-in si produce in una nuova behissima parata che riscuo-te vivissimi ap-plausi fra il pubblí-co. Pero si vede súbito che l’azione degli avversari non é piu cosi fluida e detiisa come nel primo tempo. A-11’8 minuto la rete della Proleter. Dalla desihra viene battuta una pu-nizione da Zacchigna, Giraldi a circa 8 m dalla porta awers-aria ri-ceve la palla ed al volo la spe-disce in rete sulla destra del por-tiere. Approfittan-do -del momentáneo afflosciarsii del Kladivar i no-stri imbastiHCono azioni a catapulta, la prima linea tira, ma i pal-1-oni finiscono immancabilmente sul fondo opp-ure i nostri attaccan-ti si fanno sorprenderé in banali fuori gioco. dovuti alia ta-ttica dei ter-zini avversari. Al 17’ Giraldi se-gna di nuovo, ma l’arbitro a-n-nuilla per fuori gioco. II Proleter preme e si aggiudica 4 cailci d’anigolo, senza saperli pero sfruttare. Ma gli osipitanti stringano satto cercando il pareg-gi-o. Giun-giam-o cosi ai 41’ del secondo tempo, quando nel.l’a-rea del Proleter si é formata una miischia, ne nasce un batti e ri-batti, finit-antoché della palia s’im-posse-ssa l’ala destra Belcer che fa partiré un forte tiro da 10 m circa, a p-ortiere giá piazzato, disgrazia valle che la palla venga devia-ta da Lovrečič a-ccorr-ente pr-oprio nel-Ta-ngolo opposto da cui si trovava il p-or'tiere. Dopo la rete del pareggio, gli oepitanti, sosteniuti a gran voce dalia folla, si p-ortano nuevamente aU’atitaeco per s-egnare la rete della vittoria, ma invano, sono invece gli istriahi che proprio a-Uo sca-dere del tempo riappaiono in area di rigore del Kladivar, senza p-eró cóncludere. S. PRIJON Premio Buie e la loro prestazione é stata una delle piü soddisfacenti. A guastare i piani «locali» peró potrebbe ancora una volta — e non. farebbe meraviglia a nessuno metterci «la ruota» quel Coretti Cario del Pedale Longerano, recente vincitore del campionato del TLT di ciclo-cross', del Premio Euie e vincitore morale, come tutti ricor-deranno, del I. Criterium Interna-zionale di Semedella nel quale sba-ragliava tutti gli avvcisari, arrivan-di al 70.0 giro con ben 4' di vantag-gio, ma incosciamente classificato quarto in virtü di un puerile re-golamento. Ed a proposito di regola-mento, direm-, súbito che il Circuito di domcn-ce n-R é a punteg-gio. Solo oguí 5 gir! ci sará un tra-guardo a prendo che non ha nulla a che vpetere c.¡.> la classifica íi-r.ale. Con-i.-iü il i<»rrido>e che arriverá primo al 2().o Gii-i (120 km) avrá vinto la prova esattamen-te come una comune corsa in linea. Una corsa quindi adatta anche per i passisti come Caretti, Javornik, Grio, Danieli ecc. E’ ass'icurata puré la partecipazione di un buon lotto di corridori della Zona A. del TLT e qualche atleta della vicina RPFJ. Noi riteniamo che il tracciato del Circuito possa consentiré anche a diversi giovani e «nuovi» di met-tersi in vista. Oltre a Della Santa, Braico anche gli altri sono attesi alia prova. Arrivo in volata? Non crediamo, in quanto quei corridori che si «sanno chiusi in volata» vorranno proprio tentare lo strappo. Gara apertissima quindi questo Circuito di Semedella che richiamerá una folta schiera di appass'ionati tanto piü che lo svolgimento della gara stessa avverrá in mattinata, domenica 19 corrente, con partenza ed arrivo (traguardi a premio com-presi) di fronte alio Stadio I. Maggio di Riva Castelleone. La con-comitanza del derby Aurora-Medusa non guasterá la magnifica riusci-ta spettacolare della gara e i nu-merosi appassionati e cultori dello sport potranno godersi al solé que-s'to e quello senza imbarazzi di sorta. II regolamento della gara verrá diramato a mezzo stampa e radio dal Comitato Organizzatore con Te-lenco dei premi. Durante lo svolgimento della gara, funzionerá un servizio iníorma-zioni per il pubblico a mezzo di aitopaiíanti. GINO VOLPATO Partite di ricupero del campionato di calcio della zona Istria dei gironi A e B in programma per il 19 marzo 1950. GIRONE A MEDUSA B — OLIMPIA campo Capodistria ore 11.00 GIRONE B BUIE — SEGHETTO campo Buie ore 15.00 CITTANOVA B - VERTENEGLIO B campo Cittanova ore 15.00 DAILA — VILLANIA campo Daila ore 15.00