MOJA BANKA ClfS, VIDUS! FILIALE DI CIVIDALE FILIALA ČEDAD novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Postni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.400 lir št. 45 (789) • Čedad, četrtek, 23. novembra 1995 BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA Certificati di deposito a 19 mesi annuo 8,75% netto importo min. 20.000.000 MOJA BANKA Dvanajst karabinjerjev je v zakristiji predarlo sofit an skopalo v pod, kjer so milsili ušafat skrito armo Matajur: v cierkvi ni orožja! Vse seje začelo še pred dovoljenjem videmske škofije - Senatorji Carpenedo, Fontanini an Bratina so vložili interpelanco notranjemu an pravosodnemu ministru - Velika solidarnost izražena Matajurskemu župniku Guionu Matajurski gaspuod Pasquale Guion Una vicenda preoccupante Med preiskavo v zakristiji cerkve v Matajurju je ratala v podu taka jama \ '-y' ■ ■ V- --H ' ài 'V. . * * -< : m ; ' f Non ci sono parole per e-sprimere l’incredulità e l'indignazione della comunità delle Valli del Natisone di fronte all'episodio della perquisizione della chiesa di don Pasquale Guion a Montemaggiore. Alla ricerca di armi! Ma quali armi? Come riporta la Vita cattolica, un carabiniere lo ha spiegato al segretario del vescovo: “Le armi degli altri, cioè non di Gladio”. L’ipotesi dunque non riguardava nemmeno il traffico illegale di armi già di per se odiosa visto che e-ra riferita ad un anziano sacerdote di 86 anni, da oltre 50 anni parroco di Montemaggiore e da tutti stimato ed apprezzato. Si ipotizzava addirittura un risvolto politico della vicenda. Di armi non ne hanno trovato neanche l’ombra. Ma è stata profondamente ferita ed offesa la dignità di un sacerdote che da una vita opera al servizio della comunità nel rispetto della tradizione religiosa e culturale della sua gente e che è il punto di riferimento morale di tutti coloro che si battono per la propria dignità, che non vogliono rinunciare alla propria identità slovena. E non è un caso che il vescovo Battisti abbia scelto l’anno scorso di celebrare la messa di Natale proprio assieme a lui nella chiesa di Montemaggiore. “Mi sento offeso nella mia dignità” ha detto don Pasquale. Ma l’offesa fatta a lui è stata fatta ad ognuno di noi. Il pensiero corre immediatamente all’altra vicenda, anche quella clamorosa, del 1989 quando don Guion e prima di lui don Zuanella si videro recapitare una comunicazione giudiziaria perchè ripetendo il rito millenario delle processioni di S. Marco (rogazioni) non avevano chiesto l’autorizzazione alle autorità competenti, come prevede una legge del periodo fascista per altro disattesa un pò dovunque. In quell' occasione ci fu u-na segnalazione ai carabinieri. E accaduto lo stesso anche questa volta? Sei anni fa si erano mossi sulla base di una legge, in questo caso da dove ha preso le mosse il blitz dei carabinieri muniti di telecamera e metaldetec-tor, evidentemente certi dell’esito dell’operazione? Mentre l’arcivescovo di Udine non nasconde la sua preoccupazione per la vicenda “dai contorni niente affatto chiari" ed attende chiarimenti dalle autorità competenti, noi non possiamo fare a meno di richiamare l’attenzione sull’atmosfera da anni cinquanta che si respira da qualche tempo. Gli ultra-nazionalisti sono stati condannati dalla storia, eppure la voce di chi paragona la maggioranza della CM al P-ci che “cinquantanni fa sostenne l'annessione delle Valli del Natisone alla Jugoslavia" solo perchè nello statuto ha previsto il rispetto delle culture slovena e friulana, purtroppo, trova sostegno perfino nel Ppi. (jn) Paršli so v vas Matajur ob 11.30. uri. Šli so k Pierini Medves, ki ima ključe an jo vprašal, naj jim odpre cierku zak imajo nieki za pregledat. Zena jim je odguorila, de je trieba priet poklicat an prašat gaspuoda. Ker Guion stoji v Bijačah je tiela iti klicat gaspuoda Natalina Zuanella. Pa dol pred ciekvijo so bli drugi karabinjerji, vsega kupe jih je bluo 12, adni v njih uniformi, drugi z vsakdanjimi obliekami an še z mancino. Muorla jim je dat ključ. Grede, ki je šla klicat Zu-anello so stopil v cierku z metaldetector an gledal pov-sierode. “Gledal so orožje, armo” je jau Pasquale Zuanella. An v zakristij je začelo piskat v sofitu. Poklical so sodnika an jal, de bojo mu-orli vrieč dol sofit. Ob 13. uri so obvestil videmskega nadškofa Battistija an mu sporočil, de bojo muorli podrobno perkuizit cierku. Škof jih je prašu napisan dokument, potlè je poklicu še špietarskega dekana Mateu- Si é conclusa sabato, con la manifestazione a carattere regionale indetta ad Udine dal Coordinamento dei comitati popolari per la difesa degli ospedali minori, una settimana in cui é riesploso, in tutto il suo fragore, il caso “ospedale”. Mercoledì sera, nel corso dell’assemblea della Comunità montana Valli del Natisone, é stato approvato all'unanimità un ordine del giorno, proposto dall’assessore alla sanità dell’ente Franco Barbiani, con cui si esige dalla Regione l’applicazione della legge regionale che prevede l’inserimento ciga an šu v Matajur. Ob 16. uri se je parkazu v vasi an sodnik Buonocore z napisanim dokumentom, ki ga je škof podpisu. An začel so gledat. “Ki za no armo?” je prašu sekretar od škofa. “Ne tisto od Gladio, tisto od te druzih” so oguoril gaspuodu, ki nie mu viervat na soje oči. Predarli so sofit, nardil veliko jamo v pod. Ušafali pa del presidio ospedaliero di Cividale nell’Azienda sanitaria udinese, l’adeguamento del servizio sociale di base, la formazione di personale ospedaliero. Ma la richiesta principale - per la quale é stato chiesto un incontro con la nuova Giunta regionale - é quella che riguarda il funzionamento dei distretti sanitari, che secondo la legge Fasola avrebbero dovuto entrare in funzione prima della dismissione degli ospedali. Secondo il sindaco di Cividale Giuseppe Bernardi non tutto é perduto per i 70 posti letto (30 nella sezione nieso nič, takuo so se pobral an šli. Pravijo, de parvo rieč, ki je jau gaspuod Guion, že 57 liet famoštar v matajurski fari, je “Al so ušafal bombo atomiko?” Ce bi ne bila stvar takuo resna, bi se bluo ries za smejat. Pa se na more, zak 50 liet po uojski, v demokratični daržavi je očitno šele naobamo skarbiet za chirurgia, 40 in medicina) che dovrebbero rappresentare il punto di partenza per la rinascita dell’ospedale, anche contando sull’esito dei referendum indetti dai comitati di difesa degli o-spedali. “Ho ricevuto tutte le assicurazioni dall’assessore Fasola e dal direttore dell’Azienda sanitaria Oleari” ha chiarito nel corso dell’assemblea Bernardi, che comunque continua a minacciare le dimissioni in massa dei sindaci se non si terrà conto delle richieste presentate nel documento. Michele Obit segue a pagina 4 slovienski jezik an kulturo, poviedat jasno an brez špota, de smo Slovenci. Vsa videmska cierku je izrazila sojo solidarnost gaspuodu Guionu an cieli naši skupnosti. Škof Battisti pa na skriva, de je zaskrbljen za zgodbo, ki nie nič jasna an je dau tudi viedet, de čaka pojasnila od kompetentnih oblasti. BERI NA STRANI 4 Nuovi stimoli sui5B Lo sviluppo non lo fa l’operatore pubblico. Infatti è la somma della crescita individuale delle persone che vivono su un territorio. Quindi si basa sul sogno (e l’impegno) individuale di crescere e migliorarsi. E se il sogno si allarga a tutta la comunità, ecco che si possono migliorare le prospettive di un’area. La controprova? Le grandi risorse finanziarie destinate alle aree marginali e rimaste inutilizzate. É partito da qui il dibattito promosso venerdì a S. Pietro dal Comitato Prodi per le Valli del Natisone. segue a pagina 2 Comitato Prodi per le Valli del Natisone Savogna, sala consiliare venerdì 24 novembre, ore 20 Incontro pubblico 1600 metri di risorse inutilizzate: il problema Matajur Interventi di: Pasquale Petricig, sindaco di Savogna, Paolo Cudrig consigliere provinciale, Stefano Sinuello, gestore del Rifugio Pelizzo Venerdì staffetta da Montefosca, sabato manifestazione a Udine Bernardi: non per V ospedale četrtek, 23. novembra 1995 1 Da sinistra Gabriele Blasutig, Firmino Maerinig, Domenico Tranquilli, Michele Obit, Giovanni Dordoli ed Enrico Gatti Bisogna puntare sui giovani per progettare lo sviluppo segue dalla prima Dove sta la soluzione per superare il degrado e la marginalità socio-economica? Nelle risorse umane e soprattutto nei giovani che devono trainare lo sviluppo, investendo molto nello studio. Quando la montagna perde un giovane è una disgrazia enorme perchè viene a mancare un pezzo importante della sua prospettiva di sviluppo. E importante che si faccia dunque un progetto per i giovani, costruendo in aree come quella delle Valli del Nati-sone progetti anche piccoli, quasi individuali. Queste alcune delle osservazioni e proposte del prof. Domenico Tranquilli, ricercatore dellTRES, ospite venerdì sera a S. Pietro al Natisone del Comitato Prodi per le Valli del Natisone nel primo dei tre incontri dal titolo “Montagna, il tempo è scaduto”. Tema della serata un progetto integrato per costruire il futuro facendo leva sugli strumenti europei messi a disposizione delle aree deboli. Vi hanno partecipato in veste di relatori il presidente della Comunità montana Mari-nig, il prof. Tranquilli e gli architetti Dordolo e Gatti, autori di uno studio sulle Valli del Natisone, mentre il ruolo di moderatore è stato affidato a Michele Obit. Molte sono state anche le sollecitazioni provenienti da parte di un pubblico abbastanza folto ed attento. Da tutti è stato condiviso il giudizio espresso dal presidente del Comitato Prodi Gabriele Biasutig, secondo cui la nostra è un’economia tendenzialmente assistita, con progetti confezionati dall’esterno. Uno dei problemi centrali degli obiettivi 5B è l’esiguità dei contributi concessi ai privati (20%), con forme associative tra imprenditori e con la collaborazione con gli enti pubblici questi però aumentano enormemente (Marinig). Non ci si può basare solo su interventi dall’esterno (Dordoli), le valli del Natisone del resto non sono e non possono essere considerate un’area persa (Gatti). Il momento è decisivo, si tratta di crederci, di cambiare mentalità e non considerare strumenti come i 5B come un momento per pescare contributi. La Comunità montana delle Valli del Natisone ha comunque aperto uno sportello informativo e di animazione a cui ci si può rivolgere (Ciccone). Decentramento ed autonomia: questa è la chiave di volta, altrimenti nessun progetto può andare in porto. (Bo-nini). Difficili sono gli interventi nel settore agricolo (Osgnach e Chiabudi-ni). Si tratta comunque di cambiare mentalità, partendo dal progetto che u-no ha e intende realizzare e non invece dalla possibilità di ottenere contributi (Bevilacqua). E stata una serata interessante che senz’altro ha portato un arricchimento di idee e motivazioni come aveva auspicato in apertura il presdiente Biasutig. Il prossimo incontro, domani sera alle 20 a Savogna avrà per tema il Matajur, “1600 metri di risorse inutilizzate”. (jn) Bernardi scuote Alla terza votazione la Comunità montana delle Valli del Natisone ha dato l’ok allo statuto. Mercoledì 15 l’argomento si è esaurito con l’alzata di mano (25 voti favorevoli, 10 contrari) ma è poi riemerso nel finale, grazie ad un’interpellanza del sindaco di Cividale Giuseppe Bernardi. Dopo l’approvazione, il presidente Giuseppe Marinig ha ringraziato i consiglieri per un voto che “chiude la guerra fredda e dà la possibilità al cittadino di mantenere la propria identità culturale”. Poi, rivolgendosi ai soli consiglieri di maggioranza, Marinig ha detto che “hanno dimostrato di essere persone tolleranti e solidali, che fanno onore ad un’Italia più civile e ma- tura da inserirsi nel nuovo contesto europeo”. Un rospo duro da inghiottire per l’opposizione, contraria alla valorizzazione delle lingue e culture slovena e friulana a cui fa riferimento il nuovo statuto. Approvato, nonostante u-na richiesta di rinvio presentata dalla minoranza che é stata bocciata, anche il regolamento dell’ente. L’opposizione su questo argomento si é astenuta dopo a-ver presentato una serie di emendamenti, alcuni dei quali sono stati anche approvati. Finalmente nominato il Comitato tecnico consultivo, dopo vari rinvìi. Ne faranno parte Giancarlo Toffoletti per l’Azienda foreste, Ermes Biasizzo per l’Ersa, Danilo Marinig per l’Esa e Paolo Galluzzo per la Provincia. Il bello doveva però ancora arrivare con l’ordine del giorno sull’ospedale presentato dall’assessore Barbiani e con un’interpellanza del sindaco di Cividale. Quest’ultimo si é riferito alla dichiarazione di voto letta nella riunione precedente da Sergio Mattelig - a nome dei tre gruppi d’opposizione - per spiegare il no allo statuto. Bernardi ha parlato di “e-spressioni e concetti inequivocabilmente pesanti e offensivi” ricordano la frase di Mattelig con cui paragonava l’attuale politica della maggioranza al Pei che “cinquanf anni fa sostenne l’annessione delle Valli del Natisone alla Jugoslavia”. Bernardi ha aggiunto di non accettare “insegnamenti linguistici su lingua e dialetto” specificando - enciclopedia Treccani alla mano - che “scientificamente non esiste differenza sostanziale tra i due termini” e terminando con l’affermazione che “gli italiani di etnia slovena sono un modello di cui tutti noi dobbiamo vantarci”. Il presidente Marinig in una lunga risposta all’interpellanza ha concordato con Bernardi, rincarando ancora la dose. Se ne riparlerà, probabilmente, ma il nuovo corso della Comunità montana ha dimostrato di avere le idee chiare e di voler proseguire sulla strada del rispetto della dignità di tutta la gente che rappresenta, (m.o.) Mnenje ambasadorja M. Kosina Manjšina je pod udarom Dosedanji slovenski veleposlanik v Rimu Marko Kosin je za ljubljansko Delo dal intervju, v katerem obravnava tudi vprašanje odnosa Slovenije do zamejstva. Takole pravi: “Medtem ko se prepiramo z Italijani, manjšina seveda Se najbolj trpi, ker vse nacionalistične sile izrabljajo take razmere. Uvedli so prisilno upravo v goriski Kmečki banki, imajo težave s Tržaško kreditno banko, zmanjšalo se je slovensko šolstvo in razvila se je kampanja proti slovenski manjšini. Kar zadeva manjšino, moram reči, da ji je republika Slovenija, odkar smo samostojni, naredila več škode kakor fašizem. Zakaj? V časih fašizma je bila manjšina sicer zatirana, preganjana, toda Slovenci so vseeno imeli upanje, vsi so se upirali fašizmu, vsi so upali in bili prepričani, da bo enkrat tega konec. Ko sem pred enajstimi leti odhajal iz Italije, je bila ta manjšina samozavestna, imela je polet, bila je polna idej, verjela je vase in v svojo prihodnost. Danes pa so vsi demoralizirani. Zakaj? Tudi zato, ker smo hoteli svoje notranjepolitične preprire prenesti na manjšino. Ko sem bil jugoslovanski ambasador, sem vedno srečal samo enotno slovensko delegacijo, kjer so bile vse komponente, vse manjšinske organizacije. Ko so hodili k jugoslovanskim ministrom, ko so hodili k italijanskim ministrom ali predsednikom, so bili zmerom enotna delegacija. Jugoslavija in Slovenija sta takrat dajali manjšini veliko finančno pomoč. Res je šla ta pomoč v glavnem enim, eni veji, vendar mislim, da je bilo to narodno koristno, kajti manjšina se je gospodarsko okrepila, zaposlovala je toliko in toliko Slovencev”. In kaj je Italija dala slovenski manjšini? “Po letu 1954, ko je bil podpisan londonski memorandum o soglasju, je manjšina dobila pol milijarde lir za gradnjo kulturnega doma v Trstu, Tržaška kredi- tna banka pa je dobila začetni kapital. Leta 1971, ko sem bil v Ljubljani, je bila slovenska manjšina v Italiji v približno istih težavah, kot je danes: Primoroski dnevnik je skoraj propadel, teater je bil na tem, da ga zaprejo, Glasbena matica je hirala. Takrat je Slovenija dala denar, da so pokrili dolgove in da so te ustanove še naprej lahko obstajale. Slovenija je nqsploh do leta 1991, ko je bil v Italiji sprejet zakon za obmejna območja, nosila glavno breme financiranja manjšine, čeprav je takrat gospodarsko slabše stala kot danes. Hočem reči, da smo ves čas v prejšnjem režimu podpi- ■ »i rali kulturne ustanove slovenske manjšine v Italiji. Zdaj pa se delajo razlike po tem, ali je kdo črn ali rdeč. To je grozljivo. Prisilna uprava goriške Kmečke banke je povsem političen ukrep, saj ima na primer Banco di Napoli dva tisoč milijard lir izgube, pa ni v njej nobene prisilne uprave. Kmečki banki je šlo čisto dobro. Prisilna uprava je sledila člankom o Saftiju in udbomafiji, ki so jih raziskovalni novinarji objavili v slovenskem tisku. Išpektorji (v goriški Kmečki banki, op. ur.) so imeli s seboj prevode tistih člankov”. Kaj reči k izjavi veleposlanika Marka Kosina? Vsak komentar je zares odveč! Peterle chiede le elezioni anticipate Elezioni anticipate La democrazia cristiana slovena, uno dei tre partiti di governo, ha ufficialmente chieste le elezioni anticipate motivandole con la pochezza politica espressa negli ultimi mesi dal governo. 11 presidente Lojze Peterle ha affermato che il governo lavora poco e male e questo vale in primo luogo nel settore della politica estera. Secondo il leader demo-cristiano l'attuale ministro degli esteri Zoran Thaler non ha saputo impostare nel modo giusto i rapporti con l’Italia e la Croazia. Di elezioni anticipate par- lano pure i rappresentanti della Lista associata social-democratica che le subordinano alla decisione del premier Drnovšek che dovrà decidere se sostituire il ministro per le attività economiche Tajnikar, rappresentante della Lista associata. Drnovšek critica l’Italia Durante il Forum economico di Berlino il premier sloveno Janez Drnovšek ha indirizzato alcune critiche nei confronti dell’Italia che continua, secondo il capo del governo sloveno, con la sua politica di chiusura verso la Slovenia e la sua possibile entrata nella Comunità europea. Secondo Drnovšek Roma ha più interesse ad evidenziare problemi di natura storica piuttosto che cercare accordi di comune interesse che all’Italia spalancherebbero le porte per una sua presenza economica nell’Est europeo. Sì alla NATO La maggioranza degli slo- veni è per l’associazione alla NATO. Secondo il sondaggio svolto dal quotidiano “Deio”, il 64,2 per cento degli interrogati si è detto favorevole all’entrata della Slovenia nel Patto atlantico, il 15,3 % sono contrari, mentre gli indecisi arrivano al 20,5%. Secondo lo stesso sondaggio solamente il 21 per cento è dell’opinione che l’esercito sloveno sia in grado di difendere il paese. La maggioranza, il 55 per cento, è del parere che l’esercito soltanto in parte è in grado di difendere lo stato nel caso di un’aggressione esterna. Ex comunisti a congresso A Slovenj Gradec, sabato e domenica, si terrà il congresso della Lista associata socialdemocratica (ex comunisti) di Janez Kocjančič, u-no dei tre partiti che formano l’attuale coalizione di governo. Il congresso sarà l’occasione per una disamina della situazione politica in Slove- nia come pure per un dibattito approfondito in vista delle prossime elezioni parlamentari, La Slovenia nella Cefta Con il 1 gennaio 1996 la Slovenia entrerà ufficialmente nella Cefta, l’Unione centroeuropea di cui fanno già parte l’Ungheria, la Polonia, la Repubblica Ceca e quella Slovacca. Con la decisione di entrare in questo organismo in Slovenia sono nate pure alcune polemiche che si riferiscono alla liberalizzazione del mercato dei prodotti a-gricoli non gradita al mondo agricolo sloveno. Četrtek, 23. novembra 1995 V Špetru prikaz kulture Slovencev na Koroškem 30. novembra in 16. decembra na pobudo društva Trinko in Beneške galerije V Benečiji je moCna želja po spoznavanju in sodelovanju s sosedi in Se posebno s slovenskimi manjšinami. Zato so bili v zadnjih letih Slovenci s Koroške nekaj krat nasi gostje in vsakič so nam predstavili zelo kvalitetne in originalne prireditve. Se še spominjate na recital “Ponižani in razžaljeni” o svetovnih manjšinah v gledališču Ristori, ali gledališko predstavo “Kaplan Martin Čedermac” na Lesah, ali pa “Pesem upanja” v ažliški cerkvi in v Vidmu? Vsakič se nam je odprl pred očmi neki novi svet, ki pa nam je po eni strani tudi zelo blizu samo, da ga ne poznamo. Ob vsakem srečanju smo si tudi obljubili, da bomo ustvarili tesnejše sodelovanje, pa težave ene in druge manjšine, razdalja so to preprečile. Sedaj imamo spet priložnost okrepiti že obstoječe sodelovanje. Na pobudo kulturnega društva Ivan Trinko in Beneške galerije v Špetru bomo imeli spet priložnost se pobliže seznaniti z realnostjo slovenske manjšine na Koroškem, v Avstriji z vrsto prireditev, ki sodijo v okvir sreCanj “Spoznajmo se”. V Četrtek 30. novembra bo ob 20. uri v Beneški galeriji otvoritev razstave “Ta hiša je moja, pa vendar moja ni”. Gre za zanimiv prikaz stavbarstva Zilje, Roža in Podjune s posebnim poudarkom na značilnosti in posebnosti tiste arhitekture, ki je nastal na osnovi obsežnega raziskovalnega dela in monografije univerzitetnega profesorja Petra Fisterja. Otvoritvi razstave bo v občinski dvorani v Špetru sledilo ob 20.30. uri predvajanje filma “Backup” s podnaslovom “Slovenska beseda na Koroškem”. Re- Sele živ je spomin na ‘‘Kaplana Martina Čedermaca" ki so nam ga predstavili prijatelji iz Koroške (oder Rož) decembra 1989 na Lesah žiser je nam dobro znan Marjan Sticker. Nastal je z namenom, da se tisočletna zgodovina slovenskega naroda, prikaže koroški mladini, ki jo premalo pozna. In torej je kot nalašC posnet tudi za nas. Film v prvem delu dokumentira naselitev alpskih Slovanov na današnjih koroških tleh preko Brižinskih spomenikov, Celovškega rokopisa, turških napadov do izselitve v drugi svetovni vojni. V drugem delu filma, ki je sestAvljen iz 10 kratkih filmov šest študentov interpretira motive sodobnih kroških avtorjev. V soboto 16. decembra ob 20.30. uri bo v špetrski obCiNski dvorani predstava “Je zemlja naša last?”, ki jo je zrežiral Marjan Bevk, nastopa pa mladinska lutkovna skupina iz Šmihela. Gre za posebno gledališko zvrst in sicer senčno igro, v kateri se prepletata govor indijanskega poglavarja in pesnitve Mateja Bora. Tema je zelo aktualna in zadeva odnos Človeka do okolja. Kiek liepega začenja rast, odkar so Škrat začel cabat balon? “Kiek liepega začenja rast” je napisano v jasnem plavem nebu an dol zdol “Škrat” na napu bie-li, napu zeleni bandieri v rokah škrata, ki caba balon. Tala je parva podoba na bukvah, napisanih po italijansko an po slovien-sko, ki so paršle tele dni na dan, naročila pa jih je amaterSka skupina Nadi-ških dolin “Škrat”. Bukva so elegantne, v farbah, z barvnimi diženji (naredu jih je Moreno Tomasetig) an fotografijami. Pravca je takale: ljudje v Nadiskih dolinah so živi-el vsak za se an okorno guoril, takuo, ki so Cul po televižjone. Veseli so bli samuo, kadar so šli gledat cabat balon, njih skuadra ni inalomanj nikdar udo-bila an zatuo so se na koncu še kregal. Vse tuole je merku te star škrat, ki se mu je paržgala lampadina v glavi an seje zmislu, kuo postroj it reCi. Naredu je konsej okuo-le velike skale, zbrau vse ljudi an naredu balonsko bratouSCino “Škrat”, ki je nimar udobila, je hodila po vsiem sviete an veselje se je varnilo v naše doline. An na koncu še vabilo, kjer Ce smo pru zastopil, je skrit vas pomien tele iniciative: “Ce bi an ti rad živeu tako veliko aventu-ro, prid z nam an navadse cabat balon s sarcan, z glavo an ne samuo z no-gmi”. Paš kamu so namenjene tele bukva? se Človek v-praša. Otrokam? Sviet njih fantazije an izik,'ki ga nucajo za jo pokazat je dost buj živ an bogat, takuo po sloviensko ko po italijansko. Te velicim? Ja, more bit tistim, ki mislijo, de se sviet zaCne an konca z nogo-metain, z balonam takuo ki pravi pravca. An še posebno bi radi sviet spoznal an ga videl od blizu s svojimi očmi. Imajo pru ražon naši te stari. NiC ni vic ku ankrat. Ne uremè, ne vasi. Ne bre-gi, ne judje... samuo škrat so ostal nimar tisti. Le na-pri so dušpietni, se radi smiejejo an norCuvajo z ljudmi, (jn) Sabato 25 dicembre l’inaugurazione Portici inattuali ad Alpago dov’è nata Postaja Topolò La Benecia sarà rappresentata dal gruppo “Tamà” Per gli amanti di quelle particolari forme di espressione artistica che sono gli interventi e le installazioni, un appuntamento da non mancare assolutamente è rappresentato dalla settima edizione di “Portici inattuali”. La manifestazione si terrà, come sempre, nel suggestivo borgo di Sitran D’Alpago (BL), sfruttando gli antichi portici, i cortili e le stalle. L’idea di “Stazione Topolò” è nata proprio V petek 24. novembra ob 20. uri v Prosvetnem domu na Opčinah Izredni občni zbor ZSKD za odobritev novega statuta in pravilnika qui e non è casuale che la direzione artistica di questa edizione sia di volti ben noti alla “Postaja”: Flavio Da Rold e Gaetano Ricci. La Benecia sarà rappresentata a Sitran dal gruppo Tamà (buio), sotto il cui pesudonimo si celano due operatori culturali della nostra zona. Altri volti noti, per chi avesse frequentato Topolò, saranno quelli dell’udinese Gioia Danielis e del milanese Filippo Pe-dote, quasi a rimarcare uno scambio proficuo tra le due manifestazioni. Insieme a loro artisti italiani, giapponesi, croati e lo sloveno di Trieste Franco Vecchiet. L’evento sarà inaugurato sabato 25 novembre e si protrarrà fino alla sera di domenica 26, quando su Sitran tornerà a regnare il silenzio. Il paese è facilmente raggiungibile: 20 chilometri a nord di Vittorio Veneto, lungo la statale o l’autostrada per Belluno. Nella sala mostre del Municipio di Puod d’Alpa-go saranno inoltre in mostra i progetti dei lavori e-seguiti. —-— V. Simonitti e l’agorà degli sloveni 1981 Dal saggio di V. Simonitti: «Il Palazzo Comunale di Udine di Raimondo d’Aronco: una pagina della storia dell’architettura friulana da riscrivere». (Atti del Congresso internazionale di Studi su «Raimondo d’Aronco e il suo tempo» - Udine 1981). ... proprio in quegli anni Jože PleCnik, un tempo collega di Fabiani nell’atelier di Otto Wagner, fondava a Lubiana la scuola slovena di architettura e dava avvio al riassetto urbanistico -architettonico della città, riallacciandosi ai capisaldi che Fabiani stesso vi aveva posto quarant'anni prima. L’opera continuata con coerenti sviluppi da Edvard Ravnikar, allievo e successore di Plečnik, ha a-vuto come esito un grande sistema di attrezzature urbane unitariamente raccordate nel segno della Wagnerschule della quale qui, forse caso u-nico in Europa, l'architettura contemporanea è una delle fasi evolutive. Ne fa testimonianza il complesso di Trg Revolucije (divenuto oggi l’A-GORA degli Sloveni) dove l’unità delle arti costituisce ancora un principio operante, perseguito con esiti in cui il linguaggio del Movimento moderno trova le sue articolazioni caratterizzanti nel fare artistico popolare, qui percepibile però soltanto attraverso una lettura attenta ed e-sperta. La latente «presenza del passato» si fa sentire attraverso il paradigma struttivo sloveno del kozolec - proteiforme ed u-biquitario monumento nazionale risalente alla preistoria - sulla quale vi è in Slovenia una cospicua letteratura specialistica, tra cui citiamo la monografia di Marjan Mušič «The Architecture of thè Slovene kozolec /Hay - rack» pubblicata ne! 1970 dalla Cankarjeva založba di Lubiana. E evidente che il kozolec ha potuto assurgere in architettura a fattore maieutico-poetico soltanto nel rinnovato quadro degli studi esteticostorici della scuola Ri-gel-Dvorak, che ebbe continuatori in Slovenia soprattutto con l’opera e l’insegnamento di France Stelè. Per tutte queste circostanze non appare fortuito il fatto che i più originali architetti sloveni provengano per tradizione familiare e spesso, per prima esperienza personale, dall’artigianato. Lo stesso PleCnik, prima di andare a Vienna, fece l’intagliatore nella bottega paterna. Tale esperienza (cui poi nella Bauhaus vennero trovati dei surrogati) fu anche del giovane R. d’Aronco, muratore nell’azienda familiare a Gemona del Friuli. 1986 * 9-10 giugno - Lubiana. Dopo l’apertura della mostra degli Sloveni della provincia di Udine nel Cankarjev Dom ho visitato i lavori di riparazione e restauro del Castello, iniziali da qualche anno: hanno messo in evidenza parti molto interessanti e introdotto parti nuove ben ambientate. Ho visitato le adiacenze del Cankarjev Dom; dopo oltre vent’anni di lavoro è giunta alla conclusione la realizzazione del complesso di Trg Revolucije di Edo Ravnikar. Lo spazio davanti al Doni, tra le due torri, con il monumento a Cankar mi pare un punto unico in Slovenia. Valentino Zaccaria Simonitti 3 - fine Nella foto in alto: Un particolare architettonico del centro Dom Cankar a Lubiana (arch. E. Ravnikar) Aktualno Ironična ugotovitev župnika iz Matajurja Pasguala Gujona “Toliko orožnikov samo za dva čveka” ' ' ' ■ • “Ne vem, kaj bi rekel. Dogodek je nezaslišan in težko razumem, da so v cerkev poslali toliko karabinjerjev, da bi izvedli preiskavo”. Gospod Pasquale Gujon je nekoliko zadržan v oceni. Iz njegovih izjav pa je razbrati globoko užaloščenost nad ukrepom videmskega državnega pravdništva, ki je na podlagi prijave (anonimne?) odredilo preiskavo v cerkvi in župnišču v Matajurju. “Osebno nisem bil zraven, ko so razdejali verske prostore, prepričan pa sem, da so slabo ostali, ko so ugotovili, da v župnišču ni ničesar protizakonitega, še najmanj pa orožja. Ja, ja, nekaj so res našli: dva velika žeblja, ki sta očitno spravila “s poti” metal-detektor. Dvanajst karabinjerjev za dva žeblja!” Gospod Gujon, ne glede na zaključke preiskave, obstaja “politična” plat dogodka. Državno pravdništvo se je odločilo potem ko je dobilo prijavo. Ali sumite koga za to dejanje? “Nimam dokazov, a sem prepričan, da gre za stare gladiatorje, za tiste, ki že dolga desetletja delajo proti nam, pišejo sramotilne besede na zidovih, uničujejo pohištvo v cerkvah in pošiljajo prijave. Ne gre za nič novega. Čudi me, da se to dogaja danes, ko so padli marsikateri zidovi in ideologije in čudi me, da so se oblasti tako odločno in množično premaknile na podlagi ovadbe, ki je naravnost smešna.” Ali ne mislite, da je tistega ali tiste, ki so sprožili ovadbo, napotilo dejstvo, da je vasica Matajur bila v preteklih mesecih prizorišče nekaterih pomembnih dogodkov (božična maša nadškofa Battistija, Srečanje Slovencev, itd.) in samo priznanje, ki ste ga vi prejeli iz rok slovenskega predsednika Milana Kučana? “Gotovo je to glavni razlog za njihovo početje. Če mislijo, da so me ustrašili, se globoko motijo. V nedeljo bom, kot po navadi, prišel v Matajur in ob 10. uri vodil mašo.” Tako gospod Gujon. d. o PRADAM Via Garibal Tel. 0432-67 Per la indizia un sistema nuc ed economico IMPIANTI DI ASPIRAZIONE DELLE POLVERI centralizMT ■mm Jama v stropu zakristije cerkve v Matajurju, ki so jo napravili karabinierji med preiskavo Medtem pa se množijo izrazi solidarnosti do matajurskega župnika in protesti zaradi ponedeljkovega dejanja. Senatorji Fontanini (SL), Bratina (DSL) in Carpenedo (LS) so vložili na ministra za notranje zadeve in pravosodje vprašanje, v katerem sprašujejo, če je bila operacija legitimna in kateri so razlogi, ki so pripeljali do akcije. Protestne note so izrekli tudi SKGZ, SSO, SSk, DFS, VZPI-ANPI, odbor za mednarodne odnose slovenskega parlamenta in organizacije iz Benečije. Rudi Pavšič Posvet o manjšini in javnih upravah Demokratski forum Slovencev iz F-JK bo organiziral javno srečanje na temo “Manjšina in javne uprave”, ki bo v soboto, 2. decembra ob 16. uri v sejni dvorani županstva v Sovodnjah ob Soči (goriška pokrajina). Namen srečanja je, da bi javni upravitelji iz treh pokrajin, kjer prebivajo Slovenci, izpostavili svoje poglede in izkušnje v odnosu do vprašanj, ki zadevajo slovensko narodnostno skupnost. Po uvodenem posegu predsednika DFS Rudija Pavšiča, bodo k besedi prišli Igor Petejan, župan Občine Sovodnje ob Soči, Luigi Paletti, župan Občine Rezija, Viljem Černo, odbornik za kulturo Gorske skupnosti za Terske doline, Firmino Marinič, predsednik Gorske skupnosti za Nadi-ške doline in župan Občine Speter, Ivan Humar, bivši župan in zdajšnji svetovalec Občine Steverjan in Briške gorske skupnosti, Pavel Colja, bivši župan in zdajšnji svetovalec Občine Repenta-bor in Kraške gorske skupnosti ter Igor Tuli, svetovalec Občine Dolina. Sledila bo razprava na iznešene posege. In tremila a Udine Per difendere il diritto alla salute segue dalla prima Sono intervenuti anche Giuseppe Chiuch (“Va bene l’ordine del giorno, ma sono scettico perché la nostra realtà é priva di rappresentanza politica”) e Mario Zuf-ferli, che ha ricordato la promessa mancata di Fasola riguardo il pediatra nelle Valli del Natisone. La nuova presa di posizione della Comunità montana é nata da un incontro che si era tenuto, qualche giorno prima, tra la Conferenza dei sindaci ed il consigliere regionale Magda Sdraulig a proposito del piano di fattibilità a medio termine da poco approvato dalla terza Commissione regionale. E la Sdraulig é stata poi protagonista di una polemica a distanza con il sindaco di Cividale. Argomento, proprio i 70 posti letto che Bernardi é convinto di aver salvato, mentre secondo il consigliere regionale l’Azienda sanitaria ne terrebbe conto solo per l’anno 1995. Il dubbio rimane irrisolto e si risolverà solo tra un decina di giorni, quando il piano di fattibilità dovrebbe essere discusso in Giunta regionale. Tra venerdì e sabato si é infine esaurito il capitolo legato alla manifestazione a carattere regionale contro la chiusura degli ospedali periferici. Da Montefosca, venerdì pomeriggio, alcuni podisti hanno raggiunto con u-na staffetta simbolica Cartaria, da dove é partita una fiaccolata che si é conclusa sotto il palazzo municipale. Qui sono intervenuti il sindaco di Cividale Bernardi e la presidente del Comitato di difesa dell’ospedale ducale Claudia Chiabai. Quest’ulti-ma davanti a circa duecento persone ha tra l’altro chiesto alla Conferenza dei sindaci “un rapporto più organico con il comitato per poter affermare con più decisione ciò che noi vogliamo per l’ospedale di Cividale”. Erano invece in tremila, sabato mattina ad Udine, provenienti dal Gemonese e dal Cividalese, per “difendere il diritto alla salute, contro la liquidazione della sanità pubblica” e “contro la legge regionale che chiude gli o-spedali e aumenta i posti letto”. Tra di essi, in prima fila, tutti i sindaci - o i loro rappresentanti - delle Valli del Natisone. Michele Obit Je cajt še do konca novemberja iti pokušat naše stare domače jedila ÀI sta že šli na kosilo? Tudi lietos je ta pametna iniciativa parklicala tle h nam punofureštih ljudi Al sta šli na kosilo v kaj-šno našo domačo gostilno, ki parpravja jedila po domače, po starim? Imata cajt še do konca novemberja, sa’ vaja še do tistega dneva “vabilo na kosilo v Nediške doline”, ki so ga lietos že šesti krat organizal naši domači gostinci s pomočjo Slovenskega deželnega gospodarskega združenja, Gorske skupnosti Nediških dolin an Tergovinske zbor- Sabato 25 novembre alle ore 9.30 municipio di Drenchia convegno Interventi comunitari INTERREG Quali opportunità? Saluti del sindaco Zuf-ferli, del presidente della CM Marinig e del presidente della Provincia di Udine Pelizzo Interventi Ambro Eugenio Pierluigi Nassimbeni Igino Piutti Bollini Fabio Ivan Božič Rosana Scancar Conclude l’assessore regionale agli affari comunitari nice iz Vidma (Camera di commercio). Muormo reč, de tudi lietos “vabilo” je imielo puno uspeha. Naši gostinci pra-vejo, de že od parve nedie-je (lietos so začel 15. otu-berja) so imiel nimar puno judi, posebno furešte na kosilo an na vičerjo. Zgodilo se je, predvsem v saboto an v nediejo, de kajšan se je muoru varnit damu, ker ni bluo vič prestora. Se je paršlo tudi do tega, de “vabilo na kosilo” se je spremenilo v “vabilo na vičerjo”, posebno za kako veselo parložnost kot so srebarna al zlata poroka, kajšan rojstni dan. Tudi ko-škriti so praznoval njih “klašo” po tistih gostilnah an restavracijah, ki sodelujejo na teli iniciativi an ve-bral so jih pru zak so jim ponujale tako sorto jedi. Tuole pride reč, de je ’na pametna ideja, ki je dala dobre saduove an se je za-ries arzšerila. O tej stvari so pisali tudi po časopish (giornali), ki jih prebierajo po cieli Italiji. Za tuo muo-remo bit vsi hvaležni zadrugi Lipi iz Spietra, ki je lieta nazaj vekuštala to idejo an jo ponudla našim gostincem. Kakuo je šlo napri je vsiem znano. Ben nu, če želta bit tudi vi med tistimi, ki so že do seda pokušal naše domače dobruote (muormo reč, de jih je puno, ki ne parmanj-kajo na tel apuntament že od začetka), vam prepišemo še ankrat, kam se moreta obarnit za pokušat naše stare jedi: “Alla posta” (tel. 0432/725000), “Par Silva- ni” (725009) an “Alla cascata” (725034) go par Hloc (Garmak); “Par Vittorie” (730792) na Starigo-ri (Prapotno); “Par Škofe” (726375) v Podboniescu, “Alla trota” (726006) par Spehuonje; “Alle grotte” (709071) v Landarju, “Ai buoni amici” (709164) v Tarčeti, “Alla stella alpina” (709095) v Pulerju (podbonieški kamun); “Al giardino” (727019) an “Alle querce” (727665) v Spietre; v koči “Pelizzo” (714041) na Matajure (Sa-uodnja; “Bellavista” (724Ò85) v Dolenjim Tar-bju an “Sale e pepe” (724118) v Sriednjem. Se ’na stvar: tistemu, ki plača na koncu ratingo gostinci šenkajo ’no lepo skli-edo, nareto v laboratorju Lipe v Špietre. r i ■ESTn I Bau 0 0 0 n pòi ELLE imm di IUSSIG LUCIO PROPOSTE DELLA SETTIMANA • PULFERO - SS 55 Udine - Stupizza vendesf ottima casa al grezzo solo lire 120.000.000. • PREPOTTO - Zona collinare vendesi azienda agricola co vigneti, trattative riservate. • CIVIDALE - Centro stupendo attico con soppalco, 130 mq. • S. PIETRO AL NATISONE - Casa tricamere solo lire 105.000.000. • PREPOTTO - Ex casa colonica ristrutturata con grande scoperto. • CIVIDALE - Immersa nei verde ottima bifamiliare in ultimazione, finiture personalizzabili, scoperto S. PIETRO AL NATISONE (UD) - Via Azzida, 82 - Tel. 0432/727819 Kronaka '/vff\7sfó rave... SOLO DA NOI PREZZI ECCEZIONALI INSTALLAZIONE ANTENNE LABORATORIO RIPARAZIONI teeno adria CIVIDALE DEL FRIULI - V.LE LIBERTA’ 28/D - TEL.0432/700739 Tudi Ližo an Gusto sta parpo-magata za liep burnjak, ki je biu v čedajskim rikoverje An beneški popudan v Cedajskem rikoverje Smo vajeni prebierat al čut po televižjone an po radje samuo, al malomanj samuo, slave novice. Premalo se guori an se piše o takih stvari, ki pomagajo ljudem lieuš an buojš živi-et, predvsem tistim, ki so sami, ki tarpe zavoj o kake boliezni... Za reC adno, malo al nič se piše o ljudeh, ki “šenkajo” an part njih cajta za iti v rikovero gledat te stare, tiste, ki nimajo nobednega domačega človieka, de bi jim nesu kako karamelco, de bi se z njim poguoriu. Zatuo z veseljem vam napišemo telo novico. An liep popudan so pre- živiel “noni”, ki žive v Cedajskem rikoverje. Organi-zal so jim “burnjak”, taj-šan burnjak, ki je biu vas beneški, sa’ so jim jo veselo zagodli Ližo an Gušto, an tudi kostanj je biu beneški: pobral so ga domači ljudje gor v Dobjah, pod Dreko. Tudi fotografije jih je naredu an Benečan, naš parjateu Sergio Fon, ki se je rodiu go par Petarniele an živi v Rualisu. Na fotografiji, kupe z Ližam an z Guštam, miez “nonu” je tudi gaspuod iz Rualisa Mario Di Centa, ki je puno preskarbeu za tel liep popudan. L’allegra musica popolare delle Valli del Natisone ha rallegrato gli ospiti della casa di riposo di Cividale. E’ successo pochi giorni fa, quando, tra una castagna e Valtra, anche queste rigorosamente delle Valli del Natisone Liso e Gusto hanno dato ancora una volta prova della loro bravura nel suonare la fisarmonica e la foglia. Sulla foto, assieme a Liso e Gusto ed agli ospiti della casa per anziani c’é anche don Mario Di Centa, parroco di Rualis, che ha dato una mano, assieme ad altri volonterosi, per la buona riuscita di questo pomeriggio. BasUia pozdravja vse nje paijatelje doma in po s viete V kraju Morbegno, v provinci Sondrio, živi naša zvesta bralka in naročnica, ki iz Novega Matajurja izve za vesele in žalostne novice, ki se gajajo, iz tie-dna v tiedan, po naših vaseh in dolinah. Naša pridna gospa je Basilia Floreancig - uduova Ruggeri, ki že puno puno liet živi po sviete. Rodila se je v Zetovi družini na Lombaju med številnimi otroci. Doma ni bilo kruha za vse, zato je šla še zlo mlada služit v Italijo. Mlada in lepa, kot je bila, ji ni bluo težkuo udobiti moža, ki sta živela v veliki ljubezni, srečna in vesela. Pa ji je mož mlad umaru in tako je bilo konec sreče in veselja za našo drago Basilio. Basilia je videla po sviete lepe in bogate kraje, pa Senjam v Pačejkini družini v Matajure “Naš te mal je dopunu 2 lieta” V č e r a , srieda 22. novemberja, so imiel senjam v Pačejkini družini v Matajure. Njih te mal je dopu-nu dvie liet življenja. Nicola, ta-kuo se kliče puobič, je parvi otročič Lina Gosgnach an Božice Črnec. Božica je par-šla tle h nam zavojo diela iz Kričev-ca blizu Zagreba (Hrvaška), zapoznala je Lina, hitro sta se zaljubila an poročila. Takuo je paršla za ne-viesto tle h nam. Tata Lino, ki je jagar mu je za rojstni dan “šenku” sarnjaka. Lo-hni če je biu žiu, Nicola je biu še buj veseu se kupe z njim lovit, ki dieta vi? Nicola, de bi ti rasu srečan, zdrav an veseu v naši vasi ti vsi mi želmo. Gaspuod nunac Menig je iz Ažle Imeu je sarce ta za za pasan Lohni sta videli tudi vi po televižjonu tistega ga-spuoda, ki v kapelci od Poliklinika v Paviji je v nediejo 12. novemberja molu sveto mašo za vse tiste, ki imajo “novuo” sarce al pa, ki čakajo za ga presadit. Tisti gaspuod nunac je imeu obiešeno za pasan ’no boršetico, s katere je parhaju an čudan “tik tak”: tiste je njega sarce. Gaspuod nunac se kliče Gianni Menig an od prej-mka zastopemo, de je an “naš” človek. Pru takuo. Rodiu se je v Ažli 54 liet od tega. Njega tata se je klicu Fernando, zlo poznan je biu njega nono Edoardo, ki je dielu puno puno liet za suoštarja, njega mama je bla pa Emilia Cernoia iz Mečane. Po uejski družina je šla zavojo diela v Belgijo. Hitro se bliža dan Svete Barbare svečenice an pomočnice minatorju, rudarju. Beneška sekcija bivših rudarjev pripravlja an lietos liep praznik za vse soje člane an njih družine v nediejo 3. diče-berja. Ko po navadi se praznik Sv. Barbare začne z molitvijo. Ob 11. uri bo v špielar-ski cierkvi sveta maša. Praznik svete Barbare Potle v precesiji puojdejo vsi dol h monumentu, ki stoji pred kamunam, kamer položijo pušji rož an spregovorijo predstavniki se- kcije, Zveze slovenskih izseljencev an domačih oblasti. Popudan, od 14. ure napri, bo an lietos kosilo “Al fogolar” v Galja-ne, kjer bo godu Checco. Vpišete se lahko le do 1. dičemberja pri: Zvezi izseljencev (tel. 732231), Patronatu Inac (730153), Caucig (727753), Floreancig (733362) al Sso (700896). Kar so se varnil iz Belgije so šli živet v kraj Varzi blizu Pavije, kjer tata Fernando je začeu “dielat” kot mežnar. Vsi pa so ostal povezani na njih rojstne kraje takuo, de tudi Gianni je zmolit njega parvo sveto mašo parvo v Paviji, potlè pa v cierkvi v Ažli. Puno liet je biu za mi-sjonarja dol v Afriki, v Burundi. Seda opravlja svojo božjo službo le tam blizu Pavije. Zgodilo se je tudi njemu, kar se gaja puno ljudem: sarce mu je odpovie-dalo an na more čakat, de kajšan mu ga “šenka”, a s tistim, ki ga ima odkar se je rodiu na more živiet. Se ankrat pa so miedihi nar-dili čudež an 18. setembe-rja lietos so mu diel sarce artificial, ki ima tudi ’no ime, “Novacor” . “Novacor” pomaga živiet malomanj vsiem tistim, ki imajo bunuo sarce an čakajo na presaditev. Je pru ries, miedihi runajo nimar vič čudežu, pa tudi muoč an upanje pomagajo človieku ozdravit, al pa, če tuo ni mogoče, lieuš živiet. “Na stuojta nikdar obupat” je jau med mašo don Gianni an on je an živ dokaz, de človek se muore nimar troštat tudi kar pari, de nič vič na gre po pot, tudi par zdravju. narbuj je vesela, kadar se varne v rojstni Lombaj, kjer je mizerja lajala, kot po drugih naših vaseh, kjer je z lačnim trebuhom tarpe-la, ob sitosti jo pa veselo zapiela z drugo lombajsko mladino. Vsako leto rada pošpega v nje rojstno gnezdo, kjer je tarpela, se veselila in uživala nje rano mladost. Sreča se rada z nje starimi parjatelji, z njimi poklepeta o nekdanjem in sedanjem življenju, potem se pa varne v Sondrio, kjer živi sama že veliko liet. Rada piše parjateljem, posebno pa je rada, če ji parjatelji odpišejo. Pred kratkim je pisala tudi nam in nam povedala, da je na dan 11. oktobra dopunla 75 let svojega življenja. Pošjala nam je tudi fotografijo, ki je bla posneta 15. oktobra 1995, ko so se na fešti zbrali parjatelji nje klaše. Prosila nas je, če lahko ložimo fotografijo na Novi Matajur z lepimi in srečnimi pozdravi vsem tistim, ki jo poznajo in imajo radi. In jih ni malo! Basilia, tvojo željo smo z veseljem uresničili. Mi, tvoja bližnja in stara žlahta, vsi parjatelji, doma in po svetu, ti voščimo še puno zdravih, srečnih in veselih let življenja. Dorič in družina “Halo?! Družina Ku-kovac?” Ku-ku, ku-ku, ku-ku! “Halo?! Petelin?” Kikiriki! “Halo?! AjeKuos?” “Ne, nam je uteku!” “Halo?! Je doma Vuk?” “Ne, sta ga peja-la dol po vasi Zajc an Puh!” “Halo?! A je doma Cjuk?” “Ne, se skriva!” “Kam?” “Tu cemin!” “Halo?! Družina Baraka?” “Ne, tle guori družina Barakon!” “Oh vsi hudiči, sta se ložli na velikim!” “Halo! Kje je Marija?” “Na Starigori!” “Halo?! Kje je Ke-jac?” “Ta par Rit!” “Pa Rita, kje je?” “Ta par Kejace!” “Halo?! A je šindak špietarskega kamuna?” “Ne, tle guori predsednik Gorske skupnosti.” “Halo?! A je predsednik Gorske skupnosti?” “Ne, tle guori šindak špietarskega kamuna!” “Halo?! A je doma Muhorin?” “Ne, hode zmieram po Vasi” “Po keri Vasi?” “Porzus, sa’ na pozna druge!” “Halo?! A morem guorit z inženirjam D’-Aloe?” “Ne, je še prestrašen!” “A že dugo cajta?” “Petdeset liet!” “Halo?! A morem guorit z odgovorno urednico Jole Namor?” “Ne, je šla v brieg!” “Kam?” “Matajur!” “Halo?! A so doma Gušto an Ližo?” “Ne, sta šla gost za rojstni dan adnemu staremu možu.” “Buj star, ku ona dva?” “Buj, buj!” “An kuo se kliče?” “Matusalemme!” “Halo?! A je doma ex šindak svetega Lie-narta? “Ne, je šu v njega naravno daželo!” “Kero daželo? “Liliput!” četrtek, 23. novembra 1995 La cura dei più antichi a-itatori di Spietar fu quella i costruirsi case e capanne Ila base del terrazzo natu-ale che ne costituisce la ase geologica: il terrazzo più elevato va dalle Sedia ino a Dužca, alle Karvice al Ravan: tutto una piana oltivata fino a Sarženta; ul pianoro mediano che si tringe alla forra di Tobar-ia stanno i primi borghi; il arrazzo più basso, quasi a vello della Nediža si compone della Ravna di Spietar . oltre la forra, del Puoje i Biarč. Il terrazzo mediano venie prescelto per le case terchè è più riparato da quel vento perfido e gelido he compresso nella gola fra Robič e Stupica si infila ome una belva finalmente liberata lungo la Nediža. É juesto il “ponedižac”’, o ponediščak”, che è alimentato dai venti che provengono chissà da quali remotissime regioni, dalla Russia, dalla Siberia? e spazza l’Europa per cacciarsi nei cortili e anche nelle case dai camini e dalle fessure delle finestre. Poi, con le case di pietra e i tetti di tegole, gli Spietrov-ci dimenticarono le vecchie regole e si misero a costruire senza criterio lungo la nuova strada, che è diventata via Roma, palazzotti fino a quattro piani. E non sai se se ne lamentino o se ne inorgogliscano, di questo “ponedižac”, quando argutamente concludono “Spietar- vietar”. Il poveretto che si è avventurato da Cividale, dopo aver annaspato contro vento in bicicletta fino a Muo-st, si trova improvvisamente esposto alla bora micidiale che tira fra il Mija e il Matajur e fra questo e Sv. Martin. Al Kopavnjak e alla Figa il disgraziato si arrende e conduce la bicicletta a piedi. Dopo la chiesetta di Sv. Kvirin e l’ultima piccola salita ti trovi subito Mentre soffia il “ponedižac”, brulé al Belvedere -11 Olga Klevdarjova / tedeschi esprimono ammirazione per gli alpini sul Don “Al bel vedere”, la trattoria Strazzolini con alloggio, sei letti, oggi “Albergo Belvedere”, caffè e bigliar-do, - arredamento vagamente liberty, come del resto al “Roma” che quel glorioso arredo conserverà per sempre. Per tradizione il “Belvedere” è il luogo della politica; vi ci venivano i Kukovac, i Likar, gli JuSič, poi i Costaperaria e gli Strazzolini. Prima della guerra vi ci veniva perfino Musoni, un po’ orso, a conclusione dei suoi eruditi e un po’ retorici interventi in consiglio comunale e nei comizi sulla ferrovia. Oggi ci vengono tutti, perchè regnano la concordia, il patriottismo, la volontà di vincere: siamo in guerra e qui, al riparo dal “ponedižac”, si commentano le vittorie dell’Asse. A questi dibattiti, che trovano luogo fra la partita di scopa o di ramino, ognuno può portare il proprio contributo, ma che sia in linea con la verità, così come la portano i giornali e con la consapevolezza dell’immane sforzo che l’Italia sta attuando per la difesa della civiltà europea, eccetera, eccetera. Chi non è d’accordo è pregato di star zitto. Anche oggi, che è l’ultimo dell’anno, si commenta animatamente, quasi in risposta al pensiero di Giorgio Venuti e dei soldati italiani: qui a Spietar, l’eroismo degli alpini in Russia lo conosciamo bene. E Tona Srakar, segretario del fascio, spalanca gonfio d’orgoglio la prima pagina del “Gazzettino” di ieri, su cui spicca su quattro colonne il titolo “La Divisione italiana ‘Julia’ all’ordine del giorno nella battaglia del Don”. Che i tedeschi in guerra siano invincibili è noto a tutti. Ciò che colpisce invece è che gli stessi tedeschi siano pieni di ammirazione per le gesta degli alpini italiani, anzi, dei nostri, della ‘Julia’. Il maestro in pensione Kovačin, di Ažla, avrebbe da ridire, ma ritiene che è Spietar: Il ponte sospeso sulla Nediža in una vecchia cartolina meglio star zitto. Pensa, invece: “Se i tedeschi ci fanno i complimenti, sotto c’è qualcosa”. Srakar vorrebbe leggere il comunicato tedesco per intero; tutti vogliono sentire invece della ‘Julia’. Poche righe, ma molto significative: “Nei combattimenti difensivi nella grande ansa del Don si è particolarmente distinta la divisione italiana ‘Julia’”. Il maestro Kovačin lascia perdere. L’impiegato comunale che porta il nome di Miha Sčink, mostra il “Gazzettino” di qualche giorno fa e dice: “Qui c’è tutto sugli alpini”. La notizia è la stessa, ma c’è un lungo articolo ripreso direttamente da un giornale germanico, di un autentico giornalista germanico: “Gli alpini sul Don” e sotto “Inferno di ferro e fuoco in un paesaggio gelato”. Legge, emozionato, il nostro Sčink: “Berlino, 18 dicembre. In una corrispondenza di guerra intitolata ‘Alpini sul Don’ che il ‘Volkischer Beoba-chter’ pubblica su quattro colonne, Ernst Veit e-salta il valore delle truppe dell’ ‘Armir’ operanti su quel difficile settore del fronte orientale. Il nemico, rileva il corrispondente tedesco, moltiplica, specie in questi ultimi giorni, i suoi tentativi di superare il gran corso di acqua per impadronirsi delle importanti posizioni difensive tenute dagli italiani. Questi tentativi si effettuano special-mente all’imbrunire oppure a notte inoltrata e richiedono da parte dei difensori una vigilanza assidua ed instancabile. Il nemico non bada a perdite nè per quanto concerne gli uomini nè per i materiali bellici. I sui attacchi assumono spesso una violenza inaudita alla quale possono solo far fronte nervi di acciaio, la tenacia, il coraggio delle truppe italiane addestrate ad ogni sacrificio ed ad ogni aprezza di lotta. Nelle ore notturne i combattimenti assumono aspetti ancora più drammatici. Tutte le armi di fanteria, fino ai mortai pesanti, vengono impegnati senza tregua a scaricare contro gli assalitori un vulcano di ferro e di fuoco. E quando un attacco è infranto, bisogna prepararsi spesso durante la stessa notte a respingerne un altro magari più violento”. E qui deve prendere fiato e inserirsi nel giro del brulé con quelli che gli sono attorno a sentire come i tedeschi ammirano gli alpini. Si direbbe il mondo alla rovescia o, giornalisticamente, l’uomo che morde il cane. Il segretario prende il giornale e fa la staffetta: “Nelle loro posizioni, sistemate in parte in collina e fortificate con tutti gli accorgimenti della tecnica difensiva moderna, gli i-taliani offrono uno spettacolo di forza indomita e di sicurezza. In un passaggio particolarmente pericoloso gli alpini rimangono sulla breccia anche per sei giorni consecutivi prima dell’avvi-cendamento. Il campo di battaglia è letteralmente crivellato dai colpi delle granate e delle bombe aeree. Durante la notte questi crateri si trasformano in altrettanti nidi di mitragliatrici che bloccano le velleità aggressive dei rossi. Le notti - prosegue il giornalista tedesco - son rigidissime, il fiume è gelato presso la riva; dai baffi e dalle barbe degli alpini pendono ghiaccioli. Durante queste lunghissime notti il silenzio è quasi più pauroso del fragore della battaglia; ogni orecchio è in ascolto per cogliere il più debole rumore, ogni occhio cerca di scrutare l’oscurità in cui è scomparso un paesaggio senza stelle. Il nemico può attaccare da un momento all’altro, può attraversare il fiume su zattere silenziose. L’insidia si trova dovunque. Ecco che a una certa ora della notte, in un punto qualsiasi del fronte, i bol-scevichi tentano la sorte per l’ennesima volta. Le artiglierie sovietiche a-prono un violentissimo fuoco contro le posizioni italiane”. Al “Belvedere” l’emozione è forte. Fuori sta gelando ed è d’uopo un uovo giro di brulé. Miha Sčink riprende la staffetta. M.P. (segue) Lesica an lesjak sta žnufala tabak, tabaka nie bluo... Liepe piesmice naših nonu poviedane te malim v vartace v Spietre Vičkrat smo pisal, de v spietarski dvojezični vartac ne hodijo samuo otroci pa tudi njih mame an tata pa tudi noni. Tuole ne pride reč, de hodijo samuo na otroške prireditve. Ne, ne, muorajo an oni pomagat an na-rest njih part. Ze vič liet te mali od vartaca. ki ne znajo se pisat, snemajo doma na trak pravce an pesmice. An potle pridejo uon bu-kvaca. Tle zdol vam pokažemo an par mar-vic od lanskih bukvi. Te zadnje dvie so od none Pie iz Matajurja, te druge pa od mame Andreine iz Kozce. Ankrat je biu adan, an mesuo ga nie bluo vič je hodu pod podan, so sniedli an drekič. je paršu tu konac *** an je skočnu tu lonac. Marjanca spod klanca *** je nesla uodo, Ankrat je biu an mož, an san pustu bargeške, je nosu babo tu koš, san leteu za njo. koša se je obarnila San paršu cja pred prag, . an babo uon zvarnila. je kuhala grah, *** san ga teu pokušat Miha Milieu je babo za- anta mi je tiela s deti, jo je ne su tu kos go na kuharinco dat. brieg an jo je vargu tu *** mieh, mieh se je razpoknu Tin, tin, hlodac. an babo tu rit Stoknu. Ka boš s hlodacan? Liesinca runu. Lesica an lesjak Ka boš z liesinci? sta žnufala tabak, Jabčice targu. tabaka nie bluo, Ka boš z jabčici? so jedli mesuo; Diklican daju. Ka boS z diklici? Prasetaca pasle. Ka boš s prasetaci? Sadlace miele. Ka boS s sadlaci? Kolača mazu. Ka boS s kolači? Kamnjace uozu. Ka boš s kamnjaci? Cierkuco zidu. Ka boš s cierkuco? Not bomo molili, di nan da Buog kruha gor za uha. Tanči, tanci kuos! Kuo bon tancu, ki san buos? Kan s’deu tuoje šulnice? Moji jubci san jih dau, de bon drieve par nji spau. Te mali v dvojezičnem vartcu na diete. V jesenskem cajtu imajo opravilo z vsieh sort peram. Tel je cajt, ko kimetje ubijejo prase. Takuo smo se zmislili na pravco, ki jo je Paolo iz Hostnega napisu za Mojo vas 15 liet od tega. An dan dvie žene so šle v Cudad kupavat prasé. Kar so ga kupile, so ga diele v žaki. Telo prasé jin je uteklo an tele dvie žene so letale ta za njin. Po ciesti so srecjale adnega moža Laha an so ga prašale: “Nunac, avete veduto un prase-to, po ciesti letato, tri kuarte dugato, pet tavžent koštato?” Tel uog mož, ke nie zastopu, je prašu: “Ce, če?”. “Ne ucé, prasé!” so jale tele dvie. “Černut?” je prašu še tel mož. “Ma že gu Cemurje je, hitimo!” je jala adnà. Kar so ujele telo prasé je jala: “Vidiš, če niesan bla znala dva jizika, sida smo ble šle damu brez praseta!” Puno cajta od tiega ta par nas so goril samuo slovensk, nieso znal ne po talijansk ne po lašk. Četrtek, 23. novembra 1995 L’ 1-2 finale sul campo del Cormor lancia i giailoblu solitari in testa alla classifica Savognese, è vera fuga? La Valnatisone non riesce ad imporsi al Cordenons - Primo successo del Pulfero che domina i Rangers - Un Reai regale, la Valli del Natisone stoppa la capolista e Drenchia la aggancia Risultati Promozione Valnatisone - Cordenons 0-0 Juventina - Ajello 1-0 Ruda - Sovodnje 0-1 3. Categoria Pulfero - Rangers 0-1 Cormor - Savognese 1-2 Juniores Serenissima - Valnatisone 2-2 Cividalese - Sovodnje 7-1 Giovanissimi Bressa - Audace 2-3 Esordienti Audace - Com. Faedis 2-0 Amatori Vacile - Reai Pulfero 1-5 Piaino - Bergnach 2-7 Anni 80 - Valli Natisone 3-3 Poi. Valnatisone - Ziracco 0-1 Pocenia - Bar Campanile 2-0 Prossimo turno Promozione Bearzicolugna - Valnatisone Cussignacco - Juventina Sovodnje - Fiumicello 3. Categoria Fortissimi - Pulfero Savognese - Stella Azzurra JUNIORES Valnatisone - Sovodnje Giovanissimi Audace - Buonacquisto Esordienti Donatello Olimpia - Audace Amatori Reai Pulfero - Tolmezzo Bergnach - Ziracco Valli Natisone - Collerumiz Povoletto - Poi. Valnatisone Bar Campanile - Passons Classifiche Promozione Pro Aviano 23; Tamai 20; Fanna Cavasso 18; Tolmezzo 15; Fontanafredda, Tricesi-mo 14; Porcia, Cordenons 13; Caneva 12; Azzanese 11; Bearzicolugna 10; Zop-pola, Maniago 7; Valnatisone 6; 7 Spighe, Juniors 4. 3. Categoria Savognese 21; Ciseriis 19; Natisone 18; Stella Azzurra, Lumignacco 15; Paviese, Nimis 14; Gaglianese 13; Com. Faedis, Rangers 11 ; Moimacco 8; Buttrio 7; Pulfero 5; Fulgor 3; Cormor 2; Fortissimi 0. JUNIORES Cividalese 18; Natisone 17; Union 91, Bearzicolugna 16; Valnatisone 15; Lucinico, Chia-vris 13; Buonacquisto 12; Pieris 11 ; Serenissi-ma10; Turriaco 6; Sovodnje 4; Corno 3; Tor-reanese 2. Giovanissimi Majanese, Cividalese 18; Savorgnanese 17; Bressa, Audace 14; Pagnacco, Cussignacco 12; Buonacquisto 11; Tavagnacco 10; S. Gottardo 9; Astro 92, Rive dArcano 7; Basaldella 5; Pozzuolo 0. Amatori (Eccellenza) Pantianicco 10; Invillino 9; Reai Pulfero 8; Chiopris, S. Daniele 7; Tolmezzo 6; War-riors 5; Vacile 3; Mereto, Montegnacco 2; Chiasiellis 1. Amatori (2. Categoria) Anni 80 11; Bergnach 10; Remanzacco, Valli Natisone, Rodeano 8; Ziracco 7; Savorgnano 6; Collerumiz, Piaino 4; Pa-sian di Prato 3; S. Margherita 2; Marti-gnacco 1. Amatori (3. Categoria) Ziracco, Rojalese 9; S. Lorenzo, Xavier 8; Cavalicco 6; Cargnacco, Vides 5; Real S. Domenico 4;Povoletto 3; Ghana star 1 ; Polisportiva Valnatisone 0. Le classifiche dei campionati giovanili e a-matori sono aggiornate alla settimana precedente. Carlo Liberale - Reai Pulfero E’ iniziata con domenica una serie di gare che potranno dire se la Valnatisone è in grado anche quest’anno di ottenere la salvezza. Con il Cordenons gli azzurri hanno ottenuto un risultato di parità contro u-na squadra che per quello che ha dimostrato non merita certamente di essere a metà classifica. Il problema che affligge i valligiani è quello della mancanza di giocatori che sappiano andare in gol. Domenica a Colugna i ragazzi allenati da Ezio Castagnaviz si giocheranno una buona fetta di salvezza. Finalmente è arrivata la prima vittoria del Pulfero che ha superato in casa gli udinesi del Rangers. I ragazzi allenati da Luciano Bellida La rosa degli Over 35 Bar Campanile della Polisportiva Valnatisone Promocijska liga: Juventina in Sovodnje na 1. in 2. mestu Uspehi slovenskega Sporta Zadnji konec tedna je v zamejski športni realnosti prinesel vrsto pozitivnih rezultatov. Začeli bomo z nogometom. V promocijski ligi preseneča uspešna pot obeh sloveaskih predstavnikov, Juventine iz Standreža in Sovodenj, ki zasedata prvo in drugo mesto na razpredelnici. Sovodenjci so jx> spodrsljaju proti Maraneseju slavili zmago na tujem v Rudi; štandreška Juventina pa je pred domačim* občinstvom v zadnji minuti ugnala Žilavi Aiello. V košarkarski B ligi je peterka Jadrana vknjižila peto zaporedno zmago. Jadranovci so tokrat zmagali proti zadnjeuvrščenemu Cassami. Tokrat je za “plave” prvič zaigral tudi obetavni Jan Budin, ki je prišel iz Stefanela. Ce še ostanemo pri košarki, moramo zabeležiti slovenski derbi v moški D ligi med goriškim Domom in Kontove-lom. Zmagali so slednji in s tem zadali Goričanom prvi prvenstveni poraz. V moški odbojkarski B ligi pa je štandreška ekipa Vala v Bussolengu morala priznati premoč domačinov. Samo prvenstvo pa je doslej pokazalo, daje veliko ekip (med njimi tudi Val) kakovostno enakih, kar tudi slovenskim odbojkaijem ponuja možnost, da se bodo potegovali za najvišja mesta (R.P.) sono passati in vantaggio con Luigi Berghini raddoppiando poi con Michele Guion. Hanno quindi subito la rete degli ospiti, riuscendo a mantenere il vantaggio nel secondo tempo. Ad un quarto d’ora dal termine la Savognese, capolista del girone, si trovava in svantaggio sul campo del Cormor. Era quindi costretta all’inferiorità numerica per l’espulsione di Flavio Chiacig. Giocando in dieci i giailoblu sono riusciti a pareggiare con Federico Terlicher ed andare in vantaggio grazie al gol messo a segno di testa da Gianni Podo-rieszach. Prima della fine è stato e-spulso anche il difensore savognese Vanni Oviszach. Continua il buon momento dei Giovanissimi dell’Audace che hanno espugnato, grazie alle reti di Federico Clavora, Ivan Duriavig ed A-lessandro Massera il campo di Bressa. Non sono stati da meno gli Esordienti che si sono imposti per 2-0 sulla Comunale Faedis. La gara è stata a senso unico con i ragazzi allenati da Ivano Martinig che hanno colpito una traversa con Federico Crast nel primo tempo. Nella ripresa una doppietta di Crast ha dato la vittoria ai ragazzi di S. Leonardo. Sabato prossimo si giocherà a Udine l’incontro con il Donatello. In attesa del recupero hanno riposato i Pulcini che hanno concluso il girone di andata. Nel campionato Amatori quattro reti di Carlo Liberale ed una di Gabriele Manzini consentono al Reai Pulfero di ritornare da Vacile con un successo. Nel campionato di 2. categoria la Termotecnica Bergnach con tre gol di Stefano Predan, due di Gianni Qualla e uno a testa di Leonardo Crainich e Nazzareno Corgnolo, e-spugna il campo del Piaino raggiungendo in vetta gli Anni 80. La Valli del Natisone fallendo due rigori (Carlig e Clavora) si fa raggiungere dopo essere stata in vantaggio con le reti di Birtig, Massimo Medveš e Clavora. Gli Over 35 del bar Campanile hanno giocato contro la capolista Pocenia perdendo 2-0. Ziracco si impone a fatica sui ducali Poi. Valnatisone 0 Ziracco 1 Polisp. Valnatisone: Bucovaz, Morandini, Piccin, Qualizza, Catania, Lavaroni, Bassetti, Bait (Servidio), G. Dominici, Pavan (Faenza), Lippi. Cividale, 19 novembre - Ancora una immeritata sconfitta per la Polisportiva Valnatisone nel campionato di 3. categoria amatoriale. La squadra cividalese ha visto i rientri di Walter Bassetti e Loris Pavan che le hanno permesso di giocare con pjù tranquillità. La gara è stata equilibratissima. Nel primo tempo la capolista ha cercato di sorprendere i locali in due occasioni, ma il portiere Enrico Bucovaz ha chiuso tutti i varchi. Tra le file ci-vidalesi c’è stata la sostituzione dell’acciac-cato Pavan con Faenza che ha dato alla squadra più mobilità. Un’ottima occasione con tiro di Alessandro Catania parato con la coscia dal portiere ha concluso la prima fase della gara. Nel secondo tempo i ragazzi di Ziracco, grazie ad un difettoso controllo dei cividalesi hanno siglato di testa, con l’aiuto del palo, il gol del successo. I ducali, dopo aver subito la rete, hanno sfiorato in due occasioni il pareggio, prima con Maurizio Piccin e quindi con Massimo Lippi. Ora la Polisportiva può guardare con più serenità al futuro, certamente nei prossimi impegni ritorneranno i buoni risultati. Gli Juniores della Valnatisone dopo aver assaporato il successo vengono castigati Vittoria sfumata al novantesimo Ottima prova nonostante le assenze, i sostituti si sono dimostrati all’altezza della situazione Pradamano, 18 novembre - Gli Juniores si sono visti togliere all’ultimo minuto dai padroni di casa della Serenissima un successo più che meritato. Ai ragazzi, allenati da E-zio Castagnaviz, sono stati annullati due gol regolarissimi (a segno Del Gallo e Spe-cogna) che avrebbero chiuso la gara. Ma come spesso succede, dopo aver fallito una serie incredibile di gol sono stati puniti con quello degli avversari allo scadere. Le assenze di Claudio Bledig (squalifica) e Lancerotto (lutto) non si sono fatte sentire più di tanto. Azzurri all’attacco al 2’ con Del Gallo che approfittava di una indecisione difensi- va, ma non riusciva a concludere. Continuavano gli attacchi degli azzurri con Cristian Specogna che su cross di Bledig impegnava il portiere. Al 13’ Podrecca mandava il pallone nel sette, splendida deviazione da parte di De Matteo in angolo. Passavano i padroni di casa al 24’ su punizione di Narduzzi. Il portiere di casa in evidenza blocca una ravvicinata conclusione di Specogna. Alla mezz’ora la Valnatisone otteneva il pareggio con Podrecca. Per un atterramento di Del Gallo veniva concesso agli azzurri un calcio di rigore che Podrecca trasformava. Iniziava lo show di De Matteo sulle conclusioni di Del Gallo al 1’ ed al 9’ del se- SERENISSIMA 2 VALNATISONE 2 SERENISSIMA: De Matteo, Boschetti, Benedetti, Narduzzi, Intimisi, Martincigh, Pasinato, Mollica, Mungher-li, Morandini, Gentilini VALNATISONE: Primosig, Biitig, L Bledig, Golop, Valen-tinuzzi, Moreale, C.Specogna, Del Gallo (Pozza), Tomasetig (Bordon), Beignach, Podrecca. MARCATORI: Narduzzi al 24', Podrecca al 40’ e 43’ (rigore). Nella ripresa Mimgherli al 45'. condo tempo. Al 32’ Cristian Specogna colpiva la traversa. Al 38’ conclusione di Birtig, a lato di un soffio. Poi il pareggio della Serenissima, (p.c.) Claudio Bledig, difensore degli Juniores 8 novi mata j ur četrtek, 23. novembra 1995 Kronaka SOVODNJE Matajur - Fiume Veneto Zapustu nas je Angelo Pinku Žalostna novica nam je tele dni parSla dol z Fiume Veneto, miestace, ki spada pod Pordenone. Na svojim duomu je v petak 16. novemberja umaru Angelo Gorenszach - Pinku iz Matajura. UCa-ku je 91 liet. Angelo je dielu vic ku trideset liet po sviete, gor v Belgiji. Potlè se je kupe z ženo Angelo - tudi ona iz Matajura, rodila se je v teli vasi v Kramarjovi družini - varnu damu an šu živet v Fiume Veneto, kjer jih je čaku njih sin Beppino, ki je biu paršu pred njim v tel kraj iz Belgije zavojo die-la. Angelo Pinku, vsaki krat, ki je imeu možnost, je parhaju v rojstno vas, kjer živi Se an njega brat, Nac Pinku, stariš ku on dvie liet. Z njega smartjo je v žalost pustu njega, ženo Angelo, sina Beppina, nevie-sto Dino, nieCo Patrizio, kunjade, navuode an vso drugo žlahto. Na njega pogrebu, ki je biu v Fiume Veneto v saboto 17. novemberja, se je zbralo tudi puno vasnjanu iz Matajura an takuo počastili njega spomin. Naj v mieru poCiva. PODBONESEC Carnivarh Se an pogreb Nasa vas, ki je bla an je šele med narguorsimi tle v Nediskih dolinah se poCa-so poCaso zgubja. Umaru je še an naš vasnjan. Gino Specogna nas je za venCno zapustu v Cedaj-skem Spitale. Imeu je 87 liet. Na telim svietu je zapustu hCere, zeta, navuode an vso drugo žlahto. Za venCno bo poCivu v domaCem britofe, kjer smo ga podkopali v sriedo 22. novemberja. NEDISKE DOLINE Brrr, kak mraz Se nam je dobro godlo cieu miesac otuber: sonce je sijalo vsaki dan an temperature so ble “uoz mie-re” za jesen. Tele dni pa mraz, an tajšan, de vsi drebeniejemo. Temperatura je šla pod nic vsako jutro (v torak celuo štier an par kajšnim kraju pet). Padu je tudi parvi snieh. V saboto 18. Matajur je biu vas ovit v bieli koutri davje dol za krajam. Takuo so zaCele težave za naše judi, ki žive po gorskih vaseh. Je ries, de so hitro poskarbiel za oCet poti, pa je tudi ries, de nizka temperatura, predvsem ponoC, je spet zaledi-la vse poti. V pandiejak vic ku kajšan je paršu buj pozno na dielo al v Suolo pru zavòjo tega. Za resnico poviedat je že vic liet , ki snieg se parkaže novemberja an potlè nic vic an kar se že parpravjamo na puomlad, se spet parkaže. Lietos kuo bo? Al bomo še Cul lopate že zjutra, ko kopajo v sniegu za napravt stazico do darvi v lobjo al do poti? Al bojo še otroc metal marve kruha na bie-lo koutro an Čakal tiCace, de jih pridejo pikat? Mah, na vsako vižo, buojš de vetegnemo iz kleti kietne an de se parpravemo na hujše. SPETER Novi urniki v konsultorju V špietarskem poliam-bulatorje an v konsultorju je nimar kaka novuost za kar se tiCe urnike, pru takuo za nekatere servise (pediater, ginekolog an takuo napri), ki ankrat so, ankrat ne. Tele dni so nam sporočili tele novosti: nie vic “assistente sociale”, seda Ce imata kake opravila z njo se muoreta obarnit v Čedad (ex Inam); pediater: v pandiejak od 9.30 do 12.30, v petak od 11.30 do 13.30; ginekolog (dr. Scavazza): v Cetartak ob 11. uri z apuntamen-tam, na kor impenjative od miediha; psiholog (dr. Bolzon): v sriedo od 9. do 14.; za ciepljenje: v Cetartak od 9. do 10, “attestazioni e certificazioni” (ufficiale sanitario) v torak od 10.30 do 11.30 an v Cetartak od 9.30 do 10.30. Za “servizio infermieristico” se muoreta obarnit pa na Gorsko skupnost, tel. 727565. Kje je še božja besieda sloviensko SREDNJE Tu deset liet zgubil šeststuo ljudi Zadnje lieta je prebivalstvo, popolacjon našega kamuna šlo na manj. Rojstva so buj riedke ko smar-ti an vsako lieto gre po sviete puno ljudi. Pred desetimi lieti je naš kamun šteu 1.800 ljudi, donas pa jim ima kumi 1.200 an še od telih jih je puno proC od duoma an imajo tu samuo bivališče (residenzo). Tele zadnje cajte prave-jo, da bojo ukinili naš kamun an vse naše vasi bojo spadale pod podutansko občino, ker je previe špež za uzdarževat an kamun za takuo malo ljudi. V resnici tuo bi bluo pru, de bi takuo nardil, sada ni ku ankrat, kar naše vasi nieso imiele cieste an novi matajur Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l. Čedad / Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst /Trieste m Včlanjen v USPI/Associato all’USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Lema za Italijo 39.(XX) lir Postni tekoCi račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - Sežana Tel. 067 - 73373 Letna naročnina 1500.— SIT Posamezni izvod 40,—SIT Žiro raCun SDK Sežana Stev. 51420-601-27926 OGLASI: 1 modulo 18 mm x 1 col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% nieso ble povezane z avtobusom. Zadnje cajte avtobus voze dvakrat na dan v dolino an v Čedad, takuo judje bi ne imiel velikih težav za njih opravila na po-dutanskem kamunu. Z druge strani bi za Sigurno naši ljudje plačeval manj da-ukov. (Matajur, 1.4.1961) NEDISKE DOLINE Kje je še božja besieda po sloviensko Lansko lieto se je pri-dgalo an molilo po sloviensko po telih farah: Kravar, Sriednje, Gorenj Tar-bi, Oblica, Dreka, Štuo-blank, Topoluove, Matajur. An part po sloviensko an an part po taljansko pa v Lažeh, Ceglih je tu slu-žbovau puno liet najboljši duhovnik in Slovenj Anto-no Cuffolo. Tudi v Podutani se le kajšan krat sliši sloviensko besiedo v cierkvi an le zaradi tega so laški gjornali že vickrat napadli župnika Angela Cracina. Molijo po sloviensko še v Gorenji Vasi, na Liesah an Car-nimvarh, pridge pa so že po italijansko. Po sloviensko pridgajo gaspudje nun-ci v Viškorši an Prosnidu. Se ne sliši pa vic slovien-skega jezika po cierkvah rezijanske doline. SVET LENART TeCaj za orat z motorjem Je ostalo še malo konju an uolu tle par nas s katerimi so ankrat preoral puno njiv v naših krajih. Zdaj, ko se kmetijstvo zgubja nimar vic an obe-dan neCe ostat tle doma, ni tudi vič nobednega, ki bi orau. Za vasi, ki so okuole Podutane bojo imiel teoretični an praktični teCaj, kors za oranje z motorjem. Pru bi bluo, de bi vsi naši puobjé hodil se uCit na vse korse, ki organizavajo tle par nas, takuo se nava-dejo kiek novega, Ceglih študierajo iti po sviete. Sa’ vic znaš, vic se navadeš opravjat z motorjem, tudi po sviete si buj cenjen an buojš plaCo ti dajo. (Matajur, 1.5.1961) ' SOVODNJE Massera niema vic avtobusne linije Ze poliete lietos, Ce tuo na ostane par obeCanjih takuo, ki smo vajeni tle tode, bojo asaltal ciesto, ki z Sa-uodnje peje na JeronišCe. Kar bo ciesta asfaltana do gor, bi bluo pru, de bi se intefesal za de bo korie-ra uozila do tiste vasi vsaki dan an ne samuo dvakrat na tiedan, ku seda. Avtobusno linijo Čedad - Sovodnje, ki je bla last domače dite Massera, jo je preuzela impreža Rosina iz Čedada. Pravejo, de Massera ni mu stat notar s stroški, s špežami, kar bo buj lahko “Rosini”, ki ima avtobusno mriežo po vsieh vaseh naših dolin. Malomanj vse avtobusne dite dobivajo kontribu-te iz daržave, Massera pa ni dobivu nic od daržave an zatuo je biu parmuoran se podat drugemu podjetju, drugi diti buj veliki, ki pa je že podpart od daržave. NEDISKE DOLINE Nimar manj kontrabanda Kmalu bo šest liet odkar vaja “accordo di Udine”, zaradi katerega hodejo judje gor an dol Cez konfin. Vse je šluo na buojš. Se kontrabanda je manj od lieta do lieta. Ljudje ušafajo blaguo tu an tam an se na splaCa vic kontra-bandat. (Matajur, 16.6.1961) Miedihi v Benečiji DREKA doh. Lorenza Giuricin Kras: v sredo ob 12.00 Debenje: v sredo ob 15.00 Trinko: v sredo ob 13.00 GARMAK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak ob 11.00 v sredo ob 10.00 v Cetartak ob 10.30 doh. Lorenza Giuricin Hlocje: v pandiejak ob 11.30 v sriedo ob 10.30 v petak ob 9.30 Lombaj: v sriedo ob 15.00 PODBUN1ESAC doh. Vito Cavallaro Podbuniesac: v pandiejak od 8.30 do 11.30 v torak od 8.30 do 10.00 v sredo od 8.30 do 10.00 anod 18.00 do 19.00 v petak od 8.30 do 10.00 anod 18.00 do 19.00 Crnivarh: v cetartak od 9.00 do 11.00 Marsin: v Cetartak od 15.00 do 16.00 SOVODNJE doh. Pietro Pellegriti Sovodnje: v pandiejak, torak, Cetartak an petak od 10.30 do 11.30 v sriedo od 8.30. do 9.30 ŠPIETAR doh. Edi Cudicio Spietar: v pandiejak, sriedo, Cetartak an petak od 8.00 do 10.30 v torak od 16.00 do 18.00 v soboto od 8.0Q do 10.00 doh. Pietro Pellegriti Spietar: v pandiejak, torak, Cetartak, petak an saboto od 8.30 do 10.00 v sriedo od 17.00 do 18.00 SRIEDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak ob 10.30 v petak ob 9.00 doh. Lorenza Giuricin Sriednje: v torak ob 11.30 v Cetartak ob 10.15 SV. LIENART doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak od 8.00 do 10.30 v torak od 8.00 do 10.00 v sriedo od 8.00 do 9.30 v Cetartak od 8.00 do 10.00 v petak od 16.00 do 18.00 doh. Lorenza Giuricin Gorenja Miersa: v pandiejak od 9.30 do 11.00 v torak od 9.30 do 11.00 v sriedo od 16.00 do 17.00 v Cetartak od 11.30 do 12.30 v petak od 10.00 do 11.00 Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha ponoC je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvicer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za NediSke doline se lahko telefona v Spieter na Številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na Številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. Poliambulatorio v Špietre Ortopedia, v sriedo od 10. do 11. ure, z apuntamentam (727282) an impenjativo. Chirurgia doh. Sandrini, v Cetartak od 11. do 12. ure. Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 27. NOVEMBERJA DO 3. DICEMBBRJA Sriednje tei 724131 - Manzan (Sbuelz) tel. 740526 OD 15. OTUBERJA DO 1. DICEMBERJA Cedad (Minisini) tel. 731175 Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjufra, za ostali cas in za ponoC se more klicat samuo. Ce rketa ima napisano »urgente«. CAMBI-MENJALNICA: martedì-torek 21.11.95 valuta kodeks nakupi prodaja Slovenski tolar SLT 12,80 13,50 Ameriški dolar USD 1568,00 1615,00 Nemška marka DEM 1113,00 1147,00 Francoski frank FRF 323,00 333,00 Holandski florint NLG 996,00 1026,00 Belgijski frank BEF 54,00 56,20 Funt Sterling GBP 2439,00 2513,00 Kanadski dolar CAD 1161,00 1197,00 Japonski jen JPY 15,40 16,00 Švicarski frank CHF 1380,00 1422,00 Avstrijski Šiling ATS 158,60 163,40 Španska peseta ESP 12,90 13,60 Avstralski dolar AUD 1171,00 1207,00 Jugoslovanski dinar YUD — — Hrvaška kuna HR kuna 280,00 310,00 D/^ll/D BANCA Dl CREDITO Dl TRIESTE DV*IIVD TR2ASKA KREDITNA BANKA A CIVIDALE - V ČEDADU [il. Carlo Alberto, 17 - Telef. (0132) 730314 - 730388 Far (0432)730352 CERTIFICATI DI DEPOSITO La Banca di Credito di Trieste ha realizzato dei CD/Certificati di Deposito in lire con cedola trimestrale indicizzata di durata 24 o 36 mesi. La cedola in corso porta un tasso: nominale annuo 8,845% annuo effettivo netto 7,967% altri CU in Dollari e Marchi Li trovate alla Filiale di Cividale in via Carlo Alberto, 17 MOJA BANKA “LA MARMI,, DI NEVIO SPECOGNA LAPIDI E MONUMENTI S. Pietro al Natisone Zona industriale 45 tel. 0432-727073