ORGANO DELL'UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno VII. — N.° Redazione e Amministrazione: CAPODISTRIA Via Santorio 26 • tei. 128 * L’abbozzo del piano sodale del distretto di Capodistria è stato messo in pubblica discussione affinchè la volontà popolare possa esprimersi sii questo documento d'importanza cardinale per lo sviluppo dell’economia nel Capodistriano durante l'anno in corso. Al piano manca la certezza matematica in una delle questioni dim-portanza fondamentale : nell'ammontare del crediti che verranno concessi dalia Banca Nazionale. Tale incertezza però non pregiudica la discussione, gemprecchè questa si svolga nei limiti delle cifre indicate dall'abbozzo e inoltre, tale incertezza sarà in ogni caso di breve durata. Lo schema proposto non è il frutto del lavoro svolto da un limitato numero di persone, esso è stato varato dopo ampie discussioni e a-nal’si dei piani proposti sia dalle aziende ohe dai comuni. In parecchi casi sia le aziende che 1 comuni non sono risultati d'accordo con le conclusioni tratte dal Conslgl'o Economico, conclusioni dettate dalla disponibilità dei mezzi finanziari, che non permettevano e non permettono l’accoglienza di tutte le Lettori, attenzione! Da martedì 2 febbraio il nostro settimanale uscirà a sei pagine due delle quali dedicate allo sport. Oltre alle consuete rubriche, vi appariranno interessanti servisi, inchieste e Vangolo umoristico. Il presso verrà portato a 10. din proposte fatte. Secondo tali proposte solo per gli investimenti si dovrebbe stanziare un importo superiore a due miliardi e mezzo di dinari. Ritornare qu'ndi sulle proprie posizioni sarebbe a nostro parere fati-oa sprecata. Ma nonostante ciò la discussione ha possib lità di sviluppo. Non è detto ohe le opere previste nell’abbozzo del piano siano, nel momento attuale le più indispensabili e che altre, non previste, non possono aVere la precedenza. Gli elettori potranno dire la loro parola anche sulla ubricazione di alcuni obiettivi. Ad esempio se Dekani è la locaLtà più adatta Der la costruzione del macello e della latteria centrale del distretto. Sia nel primo che nel secondo caso una cosa deve essere tenuta presente: agli interessi generali va data precedenza nei confronti degli interessi strettamente locali. Ma sopratutto la d scussione potrà svilupparsi riguardo ai metodi che potranno garantire il migliore e più razionale impiego dei mezzi finanziari stanziati dal piano, in modo che questi non solo siano sufficienti per costruire quanto del piano è previsto ma affinchè ne resti un margine per altre opere utili, Tale impiego razionale dei mezzi si rende ancor più imperioso nell’economia, dove a una più o meno lunga scadenza gli importi stanziati dovranno essere restituiti alla Banca. Quindi in questo caso l’attenzione deve essere diretta anohe all'utilità delle opere che s’intendono finanziare, affinchè nel futuro possano dare il massimo rendimento per coprire le Inesorabili annualità bancarie oltre a tutti gli obblighi sociali. Oltre a quello che sarà il futuro aspetto delia nostra economia, dall'abbozzo del piano posto in discussione si può trarre un indice del costante consolidamento dell’eoono-mia stessa. Le entrate di bilancio saranno di novantanove milioni superiori a quelle del 1953, senza che nessun altro onere fiscale venisse a gravare nè le aziende nè i singoli produttori privati. L’aumento viene dato dall’entrata in funzione della miniera di carbone, delia fabbrica giocattoli, dagli utili della Banca dellTstria ecc. e sarebbe maggiore se non venisse a cadere l’imposta sul sale per il bestiame e la diminuzione del dazio sul vino. Le spese per l'amministrazzione statale, nonostante gli aumenti di paghe ad alcune categorie, diminuiscono per la prima volta dal 1945 e precisamente dal 705 milioni dello scorso anno al 636 milioni del 1954. Sia l’aumento delle entrate che la aimmuzione aelie spese (amministrative rendono poss;bile devolvere un maggiore numero di mezzi finanziari per l’attuazione di lavori pubblici, mezzi che dai 219 milioni dello scorso anno salgono a 398 milioni nell’anno in corso. Come vediamo dei risultati positivi sono già insiti nell’abbozzo del piano. La discussione popolare dovrebbe svilupparli e consolidarli. IL MALTEMPO imperversa in Europa Un’andata di freddo intenso, accompagnata dia violente bufere di neve e inondazioni, si è abbattuta sull’Europa. Parecchie navi sono affondate o si trovano in pericolo nei mari, del Nord, mentre una forte marea ha allagato alcuni parti della costa settentrionale germanica. Il mare ha Invaso anche le coste dello Yutland, demolendo le dighe di protezione. Lungo la costa orientale inglese la popolazione è in stato di allarme. Nella Germania e in Isvtezera la temperatura è scesa sino a 25 gradi sotto zero. Anohe sullTtalda imperversa una Violenta tormenta. In Jugoslavia il freddo e la neve hanno provocato danni e Jsterruzlanl nel traffico. A Belgrado fl freddo ha raggiunto i 20 gradi sotto zero. MERCOLEDÌ*, 6 gennaio 1954 Prezzo: 5 din — 10 Uro ABBONAMENTI: TX.T. Zona Jugoslava e RJP.PJ.: annuo din. 250, semestrale din. 130 Spedizione in c. c.p. pilo sociale LE ASPIRAZIONI E 1 PROPONIMENTI DEI NOSTRlfPOPOLI PER LANNQ.NUOVQ I risultati raggiunti nel 1953 avranno piena espressione La nostra opinione pubblica continua a seguire gli sviluppi del problema triestino In tutta la Jugoslavia le feste di Capodanno sono trascorse din un’atmosfera di gioia e serenità. I nostri popoli hanno salutato l'avvento dal nuovo anno nella ferma convinzione che esso sarà apportatore di nuovi successi nella nostra edttfScaaione socialista e nella collaborazione pacifica fra le nazioni nel mondo. L’anno nuovo si è tala'aito nella costöjenza dft aver raggiunto durante quello testé conclusosi grandi risultati, che hanno vieppiù rafforzato .agli occhi dol-l’cpin one pubblica intemazionale il prestigio del nostro Paese. Tale disposizione d’animo si è riflessa chiaramente nel messaggio di auguri al Paese, pronunciato alla radio dal Maresciallo Tito. li messaggio dice, infatti: «Per ciò che riguarda il problema intemazionale grande e importantissimo, la questione della pace, cbe ancor oggi preoccupa il mondo, posso assicurare 1 cittadini del nostro Paese, che noi, responsabili dinanzi ai nostri popoli e alla storia, opereremo tenacemente, collaborando con tutti 1 paesi e tutti gli uomini a-manti delia pace per 11 trionfo di questa nel mondo, mentre i sacrifici 'da noi finora compiuti per questa causa sono una prova dell'irresistibile aspirazione dei nostri popoli alla pace. Ritengo, pertanto, di non essere troppo ottimista se dico che, a tale riguardo 1 nostri popoli possono stare tranquilli! e indirizzare tranquillamente 1 loro sforzi alla realizzazione delle proprie aspirazioni e del loro molteplice sviluppo. Nel campo del nostro sviluppo Interno noi lasciamo il 1953 ed entriamo nel 1954 con grandi vitto- rie e prospettive sempre più chiare del nostro grande e più felice avvenire. L'anno decorso è stato pieno di una rigogliosa vita politica, economica e culturale interna. Il volto del nostro Paese sta mutando rapidamente e lascia sempre più lontano dietro a se l’aspetto misero e infelice del passato. Un grandioso lavoro è stato compiuto nell’ulteriore democratizzazione della nostra vita sociale, in generale, e della gestione nell’economia, in particolare. Anche nel 1954 troveranno piena espressione i risultai positivi di tutto ciò che ì stato iniziato e fatto, se ogni cosciente cittadino compirà per l'ulteriore perfezionamento del nostro sistema sociale, tutto ciò ohe è tenuto a fare e che da lui dipende. Grande responsabilità portano a tale riguardo le nostre organizzazioni sociali e politiche, la Lega dei oomuntsti, l’Unione socialista dei lavoratori, la Gioventù popolare, le Unioni sindacati, l’Unione delle donne, l'Unione dei Combattenti, le varie organizzazioni culturali ed e-ducative e, infine, gli appartenenti alla nostra Armata popolare, quadri di comando e soldati.» Da ogni parte dei paese e dall’estero sono giunti messaggi di augurio al Presidente della Repubblica e ai popoli della Jugoslavia, fra i quali quelli del Prendente del Consiglio greco, Maresciallo Papagos e del Premier turco, Minderes. Altri messaggi sono giunti da parte di uomni di stato esteri quali Clement Attlee, Morgan Phillips, Ađlai Stevenson. Questa disposizione d’animo, però, non ha distolto l’attenzdone della nostra opinione pubblica dagli sviluppi della situazione attorno al problema che sta a cuore di tutti i nostri popoli, 11 problema di Trieste. Il «Borba» in un articolo fortemente polemico smaschera le specula-Zlord intentate dalla diplom azzia i-dt aliana e da alcuni circoli occidentali nei riguardi della richiesta jugoslava per l’abolizione della legislazione fascista a Trieste. PALADINI DEL FASCISMO «In mancanza di argomenti per le loro affermazioni, secondo cui la Jugoslavia sabota la convocazione della conferenza per Trieste, conferenza da essa stessa proposta, la stampa Italiana e alcuni circoli ufficiali italiani — scrive ü «Borba» — hanno inventato l’argomento che la Jugoslavia emette rpoonmone delle leggi fasciste a Trieste per impedire la convooazlone della conferenza. «Con eìò — continua il «Borba» — 1 funzionari italiani si sono rivelati quali difensori del fascismo I VERI MOTIVI DELLA CRISI POLITICA II ALI AN A DOPO SETTE ANNI di politica fallimentare rio della democrazia cristiana, si trova cosi a parlare di «socialità» e di problemi sociali che in sette anni di governo trascurò Invece di avviare a soluzione. Però 11 fatto che 11 partito democristiano non se la sente di aprire una crisi governativa vera e propria, imponendo le dimissioni di Pella, indica che l’attuale classe dirigente italiana non ha un programma da «ricambio» e contìnua a mantenersi legata alla politica di Petla (o dea governi De Gasperi, che fà lo stesso) dei diversivi in politica esiterà e del più gretto conservatorismo reazionario in politica interna. Malgrado le recenti esperienze rappresentate dal fiasco dì Pella sulla questione triestina, per la quale era partito landa in resta, e dalle agitazioni dd lavoratori Stiantami che hanno dimostrato di avere esigenze sodai! del tutto estranee alla vecchia politica e che inutilmente le manovre, e gli apparenti dissidi!, Pella—De Gasperi cercano di rattoppare con un rimpasto di interessi particolari più che di programmi o di uomini. Primo ministro italiano da quasi sei mesi, l’onorevole Pella sembra essersi trovato alle prese con la situazione politico-sodale del suo paese soltanto negli ultimi 15 giorni. Dopo essersi attirato il favore, 0 la neutralità, dei vari gruppi parlamentari con il noto diversivo del concentramento delle truppe al confine jugoslavo, Pella cercò di mantenersi il consenso del parlamento italiano sfruttando fino all’estremo la decisione anglo-americana dell’otto ottobre tentando di ottenere l'appMoazzlane con le sue note dichiarazioni diplomatico-ricattatorie fatte in occasione della sessione del consiglio del Patto Atlantico. Giunto al potere con il carattere di ministero di transizione per elaborare, e far approvare, il bilancio dello stato, 11 primo Gabinetto Pella riuscì a vivacchiare più di quanto previsto dal suo mandato e, alla fine, sgonfiato il suo diversivo triestino dal fermo atteggiamento jugoslavo, si trovò a godere in parlamento di una maggioranza di comodo fornita di volta in volta da compiacenti astensioni neofasciste e centriste e del fattivo appoggio dei gruppi demo-cristiani e monarchici. Richiamandosi alla «delicatezza del momento intemazionale» nel settembre —■ con manovre di corridoio — l’on. Pella riuscì a far sospendere il primo sciopero generale dei lavoratori dell’industria, sfruttando il fatto che, data la crisi triestina, 1 politici democristiani e com inforni isti del sindacalismo italiano non ritenevano «politico» incrinare il fronte dell’irredentismo e dell’imperialismo romano. Però le masse lavoratrici non la pensavano come i loro dirigenti e, pressate dalle loro necessità economiche, costrinsero i vari sindacati a proclamare 1 due grandi scioperi — quello degli statali e quello dell‘industria — che rappresentarono le prime difficoltà interne del governo Pella e aprirono, in certo qual modo, la crisi nell’instabile maggioranza in parlamento in quanto le lotte operaie contro i licenziamenti, e per i miglioramenti salariali, condussero all’opposizione i deputati sindacalisti democristiani e certe correnti cattoliche che assunsero posizioni di condanna contro la politica sociale di Pella che, a loro avviso, porterebbe al pericolo di una radiealdz-z azione delle masse verso sinistra. In tale situazione, svanita la possibilità di «diversivi» Un politica estera, la direzione del .partito di Pella pensò dd salvare il salvabile scindendo il suo programma di partito dalle responsabilità del governo dando luogo alla più strana crisi governativa italiana. Strana in quanto aperta e condotta al di fuori del parlamento e nel quadro della crisi del partito democristiano, preso frà la necessità di non squalificarsi poWttcamente e socialmente di fronte aii lavoratori che seguono U sindacati cristiani e il bisogno di non perdere l’appoggio degli industriali nel paese e ded monarchici in parlamento. L'onorevole De Gasped^ quale segret a- e delle leggi fasciste Essi dichiarano, infatti, che l’abolizione delle leggi fasoiste a Trieste non può assolutamente ven'r presa in considerazione, poiché ciò provocherebbe opposizione tra l’opinione pubblica italiana. Tale «argomento» è stato aPPOggiato anche da alcuni diplomatici e giornali occidentali. Con questa loro posizione 1 circoli italiani hanno dimostrato che la loro condanna al fascismo è di carattere unicamente dichiarativo e che nella loro azione non solo non lo condannano, ma addirittura lo appoggiano», «La popolazione di Trieste — continua il «Borba» — lotta per l’eliminazione di queste leggi. In questa giusta lotta antifascista, nella elementari, la popolazione di Trieste ha avuto e avrà anche in avvenire l’aiuto attivo, deciso e conseguente di tutti 1 popoli della Jugoslavia». «Vani sono stati ì tentativi — conclude lì «Borba» — dì giustificare la situazione attuale con certi argomenti giuridici e con i riferimenti aua convenzione deu’Aja. L ai-fermazione che il G. M. A. non poteva abolire le leggi fasciste, perchè il diritto internazionale non permette alle forze di occupazione di mutare la situazione preesistente, è priva di qualsiasi fondamento, dato che la Gran Bretagna e gli USA non sono a Trieste degli occupatoli, ma soltanto dei mandanti che, assieme al mandato dell’ONU, hanno assunto anche doveri ben definiti. Uno di tali doveri è pure la garanzia ai diritti elementari dell’uomo e la completa uguaglianza dei diritti della popolazione, ciò che comporta senza dubbio alcuno l’a-boliz’one della legislazione fascista. Il G.M. A. a Trieste è tenuto a far fronte ai propri doveri. Come ha giustamente abrogato tutte le leggi fasciste contro gli Ebrei, così avrebbe dovuto eliminare tutte quelle leggi che rappresentano una discriminazione intollerabile nei confronti degli Sloveni.» MOSCA — II governo sovietico ha reso noto ieri l’altro di aver accettato l’ultima proposta occidentale per la conferenza a quattro di Berlino e di aver dato disposizioni per l’organizzazione dei colloqui. VIENNA — La stampa austriaca dedica tuttora grande spazio agli sviluppi defila situazione nel Sud Tàrolo. Particolare rilievo viene dato alla richiesta presentata dal partito popolare dell’Alto Adige, dd porre in atto gli accordi Gruber — De Gasperi del 1946 suli'antonomia regionale dell’Alto Adige. ALAHABAD — Dopo 3 giórni d’intenso lavoro si è concluso domenica scorsa il congresso 'del Partito socialista indiano. Alla presidenza del Partito è stato nuovamente eletto Aoharai Kri-palami. NEW YORK — Harold Stas-sen, ha dichiarato lunedì scorso ad una conferenza stampa che con Hanno f hi anzi ario iniziatosi il 1 luglio 1953 l’Austria non avrà più bisogno degli aiuti finanziari americani, grazie al soddisfacente livello di vita raggiunto negli ultimi anni ded dopoguerra. PARIGI — Vincent Auriol, che fino al 15 c. m. rimarrà ancora alla carica di Presidente della Repubblica francese ha respinto le dimissioni presentategli dal Primo ministro Laniel. HANOY — Un portavoce del comando francese dell’ Indocina ha reso noto che la pressione delle forze di Ho Chi Minh sta aumentando intensità a ehe è da prevedersi per la metà di gennaio uu’ultenioTe intensificazione delT offensiva. PECHINO — La radio della capitale cinese ha comunicato, durante una trasmissione degli scorsi giorni, ohe la popolazione della Cina ha raggiunto i 500 milioni di .unità. Dopo la risposto degli Occidentali all'Unione Sovl«tlco SI RICALCHERANNO le orme del passato? Con la risposta delle tre potenze occidentali, consegnata a Mosca il primo dell'anno, si è chiuso lo scambio di note per la convocazione della conferenza dei quattro ministri degli esteri. Formalmente fra il 23 luglio — data della prima nota occidentale per una riunione a quattro sui problemi tedesco ed austriaco — ad oggi del cammino sembra sia stato compiuto in senso positivo. Allora landra, Parigi e Washington ponevano condizioni sia al problema tedesco che ad ogni altra questione il cui esame le potenze occidentali subordinavano alla soluzione dei problemi che esse definivano principali, cioè quelli della Germania e delt Austria. Per parte loro i russi il quattro agosto risposero con controproposte chiedendo di dare la precedenza al problema cinese, e ponevano chiaramente la richiesta dellabolizione delle basi «atlantiche» americane in Europa. Gli occidentali rigettarono tutte le pregiudiziali sovietiche così come i russi, con la nota del 28 settembre, rigettarono tutte le condizioni occidentali chiedendo che una eventuale conferenza sulla Germania avesse luogo solo dopo una conferenza a 5, con la presenza del governo di Pechino. Gli Stati Uniti considerarono impossibile ogni impostazione dei problemi mondiali che comportasse il riconoscimento di fatto, da parte dell'America, dal governo di Mao e la progettata conferenza sembrò ormai relegata nel limbo delle buone intenzioni fallite. Poi nelle note successive le cose si allentarono e ufficialmente non si parlò più nè di condizioni nè di precondizioni e dalle due parti si ■’espressero soltanto «desideri» e «preferenze» in merito alla progettata conferenza. Che così bene o male si farà. A questo punto sorgono le domande sul come essa si farà e sui risultati che potrà dare. Rispondere a queste due domande non è cosa facile, se non impossibile, perciò ci limiteremo a esaminare la situazione politica generale nella quale la conferenza avrà luogo. Forse così ci si renderà conto deWatmosfera che regnerà a Berlino e, di riflesso, an- {Nostra corrispondenza) TRIESTE — La crisi economica triestina che giornalmente .va aggravandosi astsume ormai aspetti più che preoccupanti, paurosi. Solamente ridotti a queste condizioni di estrema gravità gii ambienti medi triestini stanno accorgendosi ed aprendo gli occhi su quelli che sono i focolai ohe hanno dato origine a questa depressione. E’ di questi giorni il discorso del direttore generale dei CR-DA nel quale si annuncia esplicitamente la precarietà dell'avvenire per questi cantieri. Gennaio—febbraio dovrebbero segnare il totale esaurimento (o quasi) delle commesse navali. La soluzione prospettata è B licenziamento di un forte contingente di manodopera specializzata, che verrà a gravare maggiormente sulla già disastrosa disoccupazione nella nostra zona. Le condizioni non sarebbero sitate LAMBICCO Provvidenziale «Si va verso una crisi economico ed è un luogo comune che in quest periodi i Governi di destra sono più qualificati per riversare sulle classi medie e lavoratrici gli oner della crisi. Che queste finalità ven gono poi mascherate con le più sva nate ideologie, che fanno poi sem pre capo ai consueti luoghi cornun del nazionalismo e dell’autoritaris tuo, è risaputo. E’ una vecchia tee naca, che non inganna più nessuno In una situazione così confusa, Ton, Pella cercò di guadagnare tempo ma non sempre gli avvenimenti assecon dano 1 desideri degli uomini. Sopra fatto dalle correnti nazionalistiche, forse immaginò ohe la politica estera potesse — vecchia illusione — giovare ad un capovolgimento della politica interna. Contro ogni previsione, si è visto, si è constatato, si è toccato con mano, che la «base» della Democrazia cristiana è di gran lunga migliore degli esponenti del partito, delle oosldette gerarchie; che molla «base» c’è ancora della gente che crede, e quel che più conta, che sa farsi asicoltare dal popolo». (Dall'articolo di fondo del «Corriere della Sera» del 25 u. s.). Per chi sappia a quali concetti ed idealità si ispiri il precitato organo dei miliardari fratelli. Crespi possono apparire stupefacenti siffatte preziose ammissioni nel momento in cui il Governo Pella — che facendo sferragliare le divisioni atlantiche ai confini della Jugoslavia, che ricattando dai maggiori alleati allentici le. città e terre della sponda orientale dell'Adriatico «lago di Venezia» per il ripristino della gloria imperiale di Roma, voleva trasformare la sua ireste da transitoria in permanente sta attraversando una profonda crisi. Quando però si tenga conto che nelle assurde pretese ed ingordigie, concernenti Trieste e le nostre terre, si sono contraddistinti i dirigenti socialcominformisti italiani, allora appar logco che il più «quotato» fra gli organi reazionari italiani definisca «consueti luoghi comuni il nazionalismo e l’autoritarismo» cioè i segreti di mestiere di cui tali organi si sono sempre serviti e che ora, per confessione del loro più «autorevole» rappresentante, costituiscono «una vecchia tecnica che non inganna più nessuno». A meglio servire i vari Nenni e Togliatti, che hanno voluto giovarsi degii stessi ferri del mestiere, il precitato organo pone loro sotto il naso quanto «si è visto, si è constatato, si è toccato con mano» ossia che «la base della Democrazia cristiana è di JP"8» lunga migliore degli esponenti del partito». Infatti nelle scorse settimane chi ha occupato la fabbrica della «Pignone» a Firenze, chi ha rivendicato il diritto al pane ed al lavoro è stata la «base» democristiana di quella fabbrica Ergo! Da quanto riferiscono i giornali, il recente provvedimento e «Lu e di interessi esclusivamente statunitensi. A questa punto il lettore potrebbe chiedersi, visto che «il problema della Germania» giunge fino alFEs-tremo Oriente, che cosa ne penserà il popolo tedesco e tutti gli altri popoli dei quali parleranno a Berlino i 4 «Grand-in. Domanda più che logica alla quale c'è da dare una sola risposta ed è che nell'interesse di tutti i popoli e della pace, il che è poi la stessa cosa, a Berlino, fra rivalità aperte e sottintese, le quattro potenze raggiungono un accordo che non sia nè la vittoria di un blocco nè un «modus vivendi» fra » due blocchi, basato su una ridistribuzione del mondo in zone di influenza. E chissà che le rivalità e le discordanze di interessi non portino i «quattro grandi» a tener conto anche degli interessi dei popoli per avere in essi i migliori alleati in quelFopera di distensione che — magari a controcuore — Mosca e Washington oggi dicono di auspicare! Le premesse per una tale soluzione esistono e sono state create, senza i grandi se non malgrado i grandi, dalla lotta dei popoli che vogliono la pace. Cosa cerca? Clara Booth Luce, ambasciatrice de^li UlSA. in Italia, che si trova attualmente negli Stati Uniti per un breve periodo di vacanza — così almeno si afferma ufficialmente — ha conferito negli scorsi giorni con il Segretario di stato agli «steri, Foster Dulles e con i suoi più stretti collaboratori. Essa è stata ricevuta ufficialmente anche dal Presidente, Eisenhower. Oggetto di questi contatti è stato (l’esame della situazione interna italiana con particolare riguardo a IFinst abilità del governo Pella. Il fatto che alfe consultazioni del Dipartimento di stato agli esteri abbia partecipato anche il consigliere dall 'ambasriat a statunitense di Londra, Jul. Holmes, incaricato degli affari su Trieste, da a pensare che lo sfondo di tutti questi contatti fra uomini di stato e diplomatici 'americani sia costituito dal problema triestino e che di esso si contìnua a fare una questione interna italiana quale apporto alla soluzione della crisi politica e sociale che da anni in qua travaglia la vicina Repubblica. Tale ipotesi non è affatto da scartarsi anche se i commenti più o meno ufficiosi degli organi di stampa americani e italiani tengono a rilevare — e si sa cosa ciò significhi neflla prassi sinora dimostrata — che la situazione triestina è stata toccate soltanto di sfuggita per dare l’occasione aLFambasciatrice Luce di esporre il suo punto di vista secondo cui La soluzione del problema triestino {e à sa quale sia la soluzione da lei propugnata; F8 ottobre insegna ! ) allevierebbe la crisi interna 'dell’Italia. Siamo dunque ancora in presenza 'di un'ennesima manovra, mascherata, a dire il vero, abbastanza male. Forse servirà per abbindolare qualche allocco d’America, ma non noi e tutti «doro che già hanno compreso il giochetto a cui gioca la «bionda convertita». MERCOLEDÌ’, 6 GENNAIO 1954 CORNALUNGA il fiume che sarà domato Il torrente Cornaiunga, che da tempo immemorabile costituiva un incubo per gli agricoltori della valle omonima per le frequenti alluvioni e, più ancora, per il conseguente ristagno delle acque nella parte bassa della valle, in depressione rispetto agli argini, finirà presto di esserlo più, grazie alle opere attualmente in corso per la regolazione del letto e per l'arginamento e il deflusso delle acque. Si sta compiendo così l’aspic:o che da secoli è rimasto inascoltato. Sin dall’opoca della Serenissima infatti, e via via attraverso le successive dominazioni, mai si è pensato seriamente a risolvere il problema, tanto sentito da quella popolazione.. Eccettuate, infatti, alcune opere di arginamento di carattere provvisori e più che altro a difesa delle saline, prima e della bonifica poi, nessuno si era curato delle centinaia di ettari, resi improduttivi dade alluvioni e dal ristagno delle acque, nel restante della valle. Il potere popolare, tanto sensibile ai desiderata della popolazione e aiio sviluppo economico generale, già da qualche anno aveva preso in seria considerazione la necessità di risolvere radicalmente e definitivamente l’annoso problema e, non appena fu possibile procurare i mezzi finanziari e materiali, ha dato ini-z o alla realizzazione di un vasto progetto per la bonifica di quei terreni. Non ci dilungheremo nei dettagli del progetto, dovuto agli studi di persone esperte in materia, fra le quali è doveroso menzionare in primo luogo il compagno Bordon Carlo anche perchè già ne parlammo a suo tempo. Informeremo piuttosto i nostri lettori sull’andamento dei lavori in corso e su alcune loro caratteristiche principali, valendoci delle spiegazioni forniteci sul posto dallo stesso autore del progetto. Il fine propostosi dal progettista, è di strappare alle acque, ristagnanti nella parte bassa della valle, 250 ettari di terra fertilissima, particolarmente atta a colture intensive ora in gran parte semi, o addirittura improduttiva, comunque non coltivata come le caratteristiche di fertilità e di clima Io permettereb- l’attuale situazione, non è da scartarsi il pericolo di un impaludamento malarico. Per il raggiungimento di questo obiettivo saranno necessari 200.000 m3. di scavi, 134.000m3. di spianamenti e 25.000 m3. di argini che richiederanno l’impiego graduale di considerevoli, tuttavia — in considerar’one del valore delle opere e del loro beneficio immediato — ben modesti mezzi. La spesa preventiva ammonta, infatti, a 70 milioni circa, dei quali il 36% soltanto sarà assorbito dalle opere in terra, mentre il resto, suscettibile di variazioni in dipendenza dei prezzi di costo delie materie prime, verrà assorbito dai manufatti e da altro. Caratteristica fondamentale del progetto è la grande economicità, raggiunta mediante lo sfruttamento razionale delle opere preesistenti. 1 lavori, iniziatisi appena due mesi fa, sono già a buon punto e avrebbero certamente progredito ili piu se non difettasse manodopera spedalizzata, la cui carenza incide sull’effetto lavorativo delle maestranze attualmente occupale, La sezione del collettore, preesistente nel tratto della bonifica delle Saline di Semedelia, è stata ampliata per tutta la sua lunghezza. Ora il «bagher» sta scavando col suo becco d’acciaio il nuovo collettore, che sarà il prolungamento del primo e che convoglierà al mare le acque stagnanti mediante un sistema di collettori sussidiari che disciplineranno lo scolo delle acque in tutta la parte bassa delia valle. Anche la regolazione dell’aveo dei fiume e degli argini sta procedendo con speditezza. Dallo sbocco in Val Stagnole fino a qualche cen-t'naio di metri oltre il ponte del bivio Vanganel — Šmarje (all’altezza della stazione dei trasformatori) buona parte del letto è stata regolata, mentre il livello dell’ar-gine, vagliato per il massimo della piena, è stato corrispondentemente elevato o costruito a nuovo. In un cantiere, appositamente allestito, si sta ora procedendo alatamente alla fabbricazione dei lastroni di cemento per il rivestimento sopra il ponte, all’altezza dell’ex stazione ferroviaria, nvesjtimento che, nell’impossibilità di: procedere in quel punto all’ampliamento della sezione dell’alveo, el minerà l’attrito delle acque, permettendo il loro rapido deflusso verso lo sbocco a mare. Per ora, forse, basterà un tanto a rendere un’idea, almeno approssimativa, dii quanto già fatto. Non mancheremo, in seguito di informare la opinione pubblica sugli sviluppi successivi di quest’opera altamente meritoria. SUL CIRCUITO CAPODISTRIA - CRKVEN1CA-POLA-CAPODISTRIA Sfrecciano i quattro bolidi dell’Autotrasporti “ADRIA,, Ora il «bagher» sta scavando col suo becco d'acciaio... IL PIANO SOCIALE 1954 DEL DISTRETTO DI CAFCD1S7RJA IL POTENZIAMENTO INDUSTRIALE VERSO UN'ALTRA GRANDE TAPPA bero, senza contare che, perdurando delle sponde dei fiume sulla curva La regolazione dell alveo a degli ar gìni sta procedendo speditamente Non si può affermare che l’abbozzo del piamo sociale dici Distretto di Capodistria àia ricco dii novità almeno per quanto riguarda il campo industriale. Una latteria centrale con l’attrezzatura per la fabbricazione del formaggio e dlel burro e un macello a Dekani, questo è tutto nel rampo delle novità. Fuori ’di ogni sensazionalismo, il piano ehe concede il 39, i % a manifestazione delle idee. Ogni reazione sociale iniziava e terminavo sempre la propria vita con un monopolio ideologico, con la proclamazione delle proprie idee quale unica salvezza. «Anche la via dell inferno è pavimentata di buone inten-zionii). Compito primo della democrazia siero, non esistono altri ostacoli a ta-socialista e di qualsiasi altra demo- li tendenze despotiche e pericolose, crazia è quello di permettere la ma- Nessuno teoria può liberarci di per nife stazione) delle idee, di. garanti- se stessa da queste cose. Ma lo può re che nessuno sia perseguitato per fare un'azione pratica e concreta su le proprie idee. Poiché soltanto in problemi concreti. Là dove ci Irò-una simile atmosfera quelle idee viamo: nell’1,organizzazione sociale, nuove, attualmente proprietà di sin- nel villaggio, nel comitato, nel paese goli, di una minoranza potranno af* o nell impresa. Dappertutto e sempre fiorare alla superficie. Dunque, una prassi collegata. logica- li vero comunista — democrate mente, alla corrispondente teoria sonore dovrebbe mai dimenticare, spe■ eialista moderna. Ma la prassi è di de nel nostro paese, dove tutto un primaria importanza anche par lo sistema di idee è stato così rapida■ sviluppo di queste teorie, poiché mente minato, che tutte le idee reuo- ogni passo reale della democrazia, ve anche quelle sue, cioèjono sem- ogni sviluppo di qualsiasi forma de-brate «stupide», «pazzesche», «ilio■ mocratiea è in realtà nelle nostre giche». condizioni, un progresso del socia- E cosi avviene anche con le for- lismo, un’ulteriore liberazione delle me nuove. Videa della rivoluzione forze creative. suo, (PASCOLO del CDEDLC eomiiioia a zampillare il petrolio Hei Montenegro antico - quello degli alti pascoli montani, dei “pečalbari“ a deiie-lotte secolari por la libertà » avanza il mondo moderno con la sua dinamica e il suo fervore di opere gigantesche Nostro servizio Il forestiero che mette piede sulla Bukovica, sulla Pandurica, sulla vetta della Vjelarinka, si chiede meravigliato: come può questo popolo nutrire tanto amore per una misera terra carsica che ha soltanto poc.ii pugni di zolla fertile da dare per essa tante migliale di morti, più di quanti siano i chilometri quadrati della sua superfice? Che cosa può esistere in questa terra più caro della stessa vita da chiedere il sacrifìcio del sangue? Quale, potere magico hanno queste rocce da generare gente eroica e combattiva, un pugno di abitanti (meno di mezzo milione) che sanno tutti essere eroi nell’ora decisiva? Bisogna essere montenegrini PeT comprendere questo grande attaccamento ad una terra selvaggia, per amare le sue vette brulle schiaffeggiate dal vento, per sapersi saziare delle albo cristalline, che si levano dalle altezze, montane, della luminosità del cielo, che si abbassa sulle rette: per sentirsi morire di nostalgia, come quelli che emigravano una volta, per fame, e tornare per essere sepolti nella loro terra durai più bella a più cara di ogni altra patria al mondo. Anche nell'ultima guerra di liberazione. nell’ultima recente epopea degli Slavi del sud, il popolo montenegrino è stato il primo ad insorgere, l'undici luglio del 1941, contro lo straniero oppressore. La più piccola repubblica della Jugoslavia ha dato circo 15.000 caduti in questa lotta: 6653 suoi figli sono stati fucilati e 10.000 sono passati attraverso i campi di concentramento nazifascisti. Il Montenegro ha dato il maggior numero di Eroi popolari ed all’Armata Popolare Jugoslava relati-ramante il maggior numero di ufficiali e generali. Viaggiare in Montenegro è il problema più anluo. Vie di comunicazione vere e proprie reore sono ma-esistite prima e appena oggi stanno prendendo forma. Prima della guerra si viaggiava a piedi o a cavallo per le strade montane che neppure, erano adatte alla carrozze poštah. L’unico tronco ferroviario in funzione era allora quello fra Niksič e Trelì inje. Dopo la liberazione é stata costruita la Niksič—Titograd. Ora sono pronti i progetti per la costruzione della «Magistrale Adriatica». che è importante sopratutto per il Montenegro. Essa collegherà i centri della vallata del Lim, attraverso Ko-lašin e Titograd, con Bar. sulla costa adriatica. Il Montenegro anteguerra era una terra di pastori e di agricoltori. U Montenegro del futuro sarà una terra preminentemente di operai e di minatori. L'industria del Montenegro, si riduceva a quattro primitive segherie, alla fabbrica di birra di Niksič, alle saline di Ulcinj- al sapo-mflciodiCaUaro, ali farse mile e alla fabbrica di mattoni di 1 ivat. Anche questi pochi obiettivi, nel corso della guerra vennero messi fuori uso. Che cosa è stato fatto da quando sono al potere gli uomini nuovi? Sono stati ricostruiti, riparati, rimessi a nuovo ed ampliati i vecchi obiettivi (la fabbrica di birra a triplicato la produzione); sono stati costruiti a nuovo: numerose segherie di grandi capacità, fra cui il complesso di Majkovac; quattro nuove fabbriche di calce e mattoni che soddisfano tutti i bisogni della Repubblica; due fabbriche di mobilio a Titograd e Catturo; due fabbriche dell'industria alimentare per la lavorazione della frutta a Bar e Bielo-poglie, due conservifici del pesce a Biela e Crnojevié; una fabbrica di tabacco e una par la lavorazione dei metalli e la fonderia a Titograd. Il più grande obiettivo industriale del Montenegro é senza dubbio, la ferriera dl Niksič. Questo gigante industriale è la base della moderna industria pedante della Repubblica QUI IL PUBBLICO] ## VGStìtO ti UOVO A differenza degli altri rareontini pubblicati nella sene «Qui il pubblico», questo di Lmarduizzd Rome-dio certamente non manica di originalità e fino a poco tempo fa era anche di attualità. Lo stile potrebbe essere più conciso, ma ciascuno ha il proprio modo di scrivere. Giudicate voi, del resto. Andrea coltivava, assieme al padre, un piccolo pezzo di terreno che permetteva loro di tirare avanti. Era un giovane alto, forte, dalla carnagione scura e dagli occhi buo- ni e timidi. Aveva da poco compiuto il 18. anno d’età e il Comune gli rilasciò la carta d’identità. Entrando in possesso di tale documento, 0 giovane pensava ai viaggi che avrebbe potuto fare. Voleva un vestilo nuovo. Un bel vestito, di quei moderni. Diversi dei suoi paesani ne avevano e camminavano per la strada dandosi delle arie di superiorità. Anche lui voleva fare bella figura alla domenica. Diceva che ne aveva il diritto, lui che lavorava tutti i giorni, e che si umi- wmmm Paesaggi del Carso (Foto Ogarev) liava di fronte ai suoi amici, cosi vestito com’era. Aveva i pantaloni rappezzati e la camicia rammendata al collo e ai polsi. Dopo tre mesi, i genitori di Andrea riuscirono a Taccimolare qua e là circa ottomila lire. L’importo non era grande, ma i vicini assicuravano che sarebbe bastato per soddisfare il desiderio del giovane. Partì alla volta di Trieste, un lunedì mattina. La sera precedente la madre andò tardi a dormire. Era intenta a stirare i suoi pantaloni rappezzati ed a rammendare la cornicia che s’era rotta sotto le a scelle. Smontò in città dopo tre, ore di viaggio e subito una vampata d’aria calda lo avvolse riempiendogli le narici di mille odori strani, che non assomigliavano per niente all’aria pura e profumata della sua campagna. E questo improvviso cambiamento d’atmosfera contribuì a stordirlo. Si fece subito indicare un buon negozio e diffilato s’incamminò per una via affollata del centro. Arrivò alla porta (Tun negozio rosso in viso, con i denari stretti nella mano, aveva paura che glieli rubassero, sicuramente c’erano tanti borsaioli in giro in cerca della loro vittima. Si accostò al banco incapace di profferir parola. Era emozionato e la testa gli pareva piombo. Presto indosserà un bel vestito, di quelli moderni. Stette ammutolito qualche minuto poi disse: «Voglio un vesti-ton. Il negoziante addocchiò subito il nuovo cliente. Squadrò il ragazzo da capo a piedi e sul suo volto si distinse un lieve sorriso : ecco arrivato il pollastro per gabbargli qualche migliaio di lire. Il timido giovane mise sul banco 7.500 lire senza parlare, dopo che il negoziante chiese di òhe prezzo lo voleva. Quest'ultimo contò rapido-mento il denaro e gli promise un bel e del suo sviluppo economico. Nel prossimo anno entrerà in funzione, aggiungendosi alle opere meravigliose della nostra edificazione socialista. Una vecchia tradizione del villaggio di Pastroviči (in Montenegro ogni villaggio porta il nome di una famiglia, e le famiglie restano compatte conservando le radici delle antiche tribù) vuole che ogni giovane, prima di sposarsi, debba piantare 10 olivi. La produzione dell’olio in questa regione ricca di bellezze naturali, selvagge e povere è il principale fattore economico. Una volta la po- vertà spingeva gli uomini ad emigrare, per quanto facesse loro male al cuore abbandonare la terra nativa. Ora i montenegrini hanno migliori prospettive. Dicono che faranno l’America nel loro paese, che non c’è più bisogno di andare a faticare oltre gli oceani, quando si prospetta 1 ■ Sulle polverose strade del Montenegro lo spettacolo quotidiano e antico quanto il mondo. Questa Repubblica va tuttavia aprendosi a vaste esperienze moderne CACCIATORI DI nelle “fonti dell’ NEW YORK, gennaio 1954 — Le . nstallazioni automatiche del radio-osservatorio dell’UniiversStà dell’O-hio trappresenifcamo senza dubbilo una delle ultime parole in fatto di tecnica moderna. cos&ibuiìsccno una grande agevolazione per gii astro-nomi, che non sono più costretti cosi a passare (insonni notti all’ad-cfiaiccio negli osservatori ad aspettare che la volta celeste si faccia limpida per poter impressionare le loro lastre fotografiche delle più minuscole lucciole siderali. Sistemato in una fattoria di proprietà dell’Uniiversità, ü nuovo e il più grande radiotelescopio d'America scruta sistematicamente o-gni più piccolo angolino del ciclo nel corso di sole 24 ore. Le sue antenne,! somiglianti stranamente ai cavatappi, ricercano instanca-burnente e impassibilmente nelll’u-niverso le origini delle radioonde, captando l’energia, sprigionatasi dalle stelle e dalle nebulose migliaia e milioni di anni addietro. Giornalmente il telescopio ripassa •# Vi ISf S3' ikL, 0JPSE u- - me- "Hnwi -X I Impianti per lo studio dei fenomeni atmosferici montati su una nave americana ogni singolo segnetto di cielo, mentre il .registratore automatico segna sulla carta ogni corpo incontrato. Dì buon mattino un messo, appositamente incaricato della bisogna, raggiunge l’osservatorio, prelevando uno striscione dfil carta lungo un metro, segnato nel corso dei giorno precedente per consegnarlo poi agli sc:!einziati che, nei laboratori, esaminano attentamente ogni minimo mutamento negli spostamenti desgli astri e registrano tempestivamente Tappariziane di nuovi carpi celesti, fonti di radioonde. Nel corso dell’anno passato gli astronomi deli’Ohio hanno potuto così scoprire e registrare 200 nuovi corpi celesti, emittenti radioonde, vale a dire il doppio di quelli finora conosciuti. Questo lavoro ha richiesto naturalmente la costruzione di speciali e complicatissiimà (Strumenti e di una completamente nuova attrezzatura per l'osservatorio, che sono costati un centinaio di migliaia di dollari. Secondo le valutazioni di scienziati competenti, gli apparati del radioosservatorio dell’Ohio sono un milione di volte più sensibili del normale ricettore televisivo. C’è chi afferma (addirittura che .alcuni dei segnali captati da questo telescopio corrispondano a corpi emittenti ra-d oonde della potenza di appena un milionesimo dii .miltonestiimo del milionesimo di un W per un m2 di superficie di antenna. Perciò, appunto, l’antenna deve essere tanto più ampia e l’apparato ricevente tanto più sensibile. I segnali siderali, attraverso speciali cavi fortemente isolati, raggiungono un potenziatore e quindi un ricettore superheterodinico a grande potenza. Da quel momento il segnale ricevuto, e cosi potenza-to, si trasforma in energia elettrica, facendo funzionare la pennella del registratore. D’altro canto, il voler riportare il ricettore alle condizioni di poter nuovamente captare i segnali, richiede un lavoro di circa cinque ore. L’apparecchio ricettore e quello registrato-re sono sistemati in speciali carrelli, a fianco deH’antenna. In essi c’è pure un ricettore speciale per la segnalazione del tempo delle trasmissioni siderali’. Lo stabilire il tempo esatto è infatti un fattore di importanza capitale per individuare la pos'zione esatta da cui provengono le radioonde. Secondo le affermazioni degli a-stronomit dell’Università dell’Ohia la mole del radio telescopio, la sua attrezzatura e la sua sensibilità hanno reso possìbile la scoperta di stelle, mai conosciute finora, benché la scoperta — dovuta a Karl Janški — dielle radioonde provenienti dall’universo, risalga ad oltre vent’anni orsono. Molte delle fonti di radioonde, STEILE infinito“ scoperte a questo modo, vengono definite dal dr. Kraus, direttore dell’osservatorio, «fonti dell’inf nàto» e mentre dii sole viene registrato dial telescopio relativamente molto vicino, queste ultime, a giudicare (dal paragone fra il grado di grandezza registrato e la distanza rispettivi, risultano essere di proporzioni fantastiche. Alcuni dei corpi, identificati quali astri o nebulose, diafano dalla terra milioni di anni luce. Nonostante tutte queste importanti rivelazioni, gli studiosi stanno ancora cercando la risposta ad assUlanti interrogativi, quali: perchè alcune nebulose emettono potenti radioonde, mentre altre non ne emettono affatto? perchè i corpi siderali, fonti di radioonde po-tentiissdmei emettano spesso duce più debole? la radioenergia è prodotta da questi stessi corpi siderali o è frutto deU’accaval 1 amento di gas leggeri? Forse un tempo, non molto lontano, il radiotelescopio deU’osser-vatorio dell’Università dell’Ohdo sarà in grado di fornire gli elementi basilari per una esauriente risposte. il benessere in casa. Il Montenegro nasconde enormi ricchezze minerarie. Le ricerche finora compiute hanno dato grandiosi risultati. E’ assodato che nel Montenegro esistono vastissimi giacimenti di bauxite con riserve per alcune diecine di milioni di tonnellate. Alcune miniere sono state già aperte nella regione di Niksic. L’ulteriore sviluppo prospetta l’edificazione dell’industria dell’allumìnio e di materiali refratta-li. Nel territorio di Bar sono stati scoperti vasti giacimenti di alcuni milioni di tonnellate di «montmario■ nife», materia prima nelFindustria della porcellana, della carta ed usato per la fabbricazione di t>ari preparati chimici. Evidenti risultati sono stati raggiunti anche nella ricerca di giacimenti di piombo e di zinco nella regione di šuplja Stiena presso Plev-lie. La costruzione di una strada industriale c di una teleferica per oltre 4-0 chilometri permette già oggi il rapido e intensivo sfruttamento di questa miniera ed anche del grande complesso forestale del Monte Lju-bilia. Il Montenegro odora di benzina. A Buljariéi è stata scoperta la nafta: due giacimenti l’uno a 520 metri nel sottosuolo e l’altro a 550 metri. La ricerca continua. Si perfora anche nei pressi di Ulcinj. Strati di bitume e di asfalto preannunziano la nafta alla profondità di 880 metri. Nafta zampillerà anche a Crmnica. Le prospettive per il Montenegro, anche in questo campo, dunque sono più che meravigliose. Il futuro vedrà scomparire anche la tradizione degli, sposi costretti a piantare l’olivo per assicurare la perpetuazione della pianta che sola poteva dare il sostentamento, anche se misero, a quelle genti. Le ricerche condotte nella regione di Plevalj hanno fatto luce sulla esistenza in questa zona di enormi riserve di carbon fossile per circa 200 milioni di tonnellate. Il Montenegro possiede inoltre vari giacimenti di minerali di ferro, asbesto, barite ecc. La ricchezza è qui. Bisogna soltanto sfruttarla. Questo problema è strettamente collegato alla sviluppo delle miniere e dell’industria. Prima della guerra nel Montenegro quasi non si conosceva la luice elettrica. Ed oggi? Nemmeno oggi la luce splende in tutte le case. Ma intanto si gettano le basi, si costruiscono le idrocentrali e le centrali termiche. A Cattaro (1000 chilovattore) a Plev-Ije (2500), a Mušovič (1200), sono sorte nei dopoguerra le prime quattro idrocentrali. Il sistema idro-genetico di Glava Zeta (due centrali), la centrale di Crnojevié ad altri obiettivi minori (termocentrali e piccole idrocentrali), sono la migliore garanzia dello sviluppo economico del Montenegro. Oggi hanno la luce elettrica tutte le città della Repubblica e gran numero di villaggi. Fra cinque anni la luce entrerà in tutti gli abitati e vi sarà energia sufficiente per tutte le necessitò, poiché la ricchezza idrica e la volontà di costruire non difettano. GIACOMO SCOTTI vestito buono, resistente, dalla tinta calda e non finiva mai (Telogiare la fabbrica che gli procurava delle ottime stoffe. Il negoziante lo salutò -cordialmente stracciando nascostamente un cartellino dev’era scritta una cifra: Lire 6.000 e rìse soddisfatto. Il vestito nuovo lo impacciava nei movimenti e con sforzo cercava d’imitare l’incedere dei cittadini. Acquistò un pacchetto di sigarette dal buon aroma e voluttuosamente aspirava il fumo drogato. Sarà lui ora che offrirà la «cicca» agli altri. Anche a suo padre avrebbe donato qualcuna di quelle sigarette. L’oppio contenuto nelle sigaretta non tardò a fare il suo effetto nocivo nell’organismo del giovane. 1 suoi polmoni non erano abituati a quel tabacco. Sentiva il bisogno di respirare aria pura, di trovarsi nell’atmosfera calma del suo campicello. Invece i suoi polmoni stanchi aspiravano solo l’aria impregnata d’infinità di odori, dal lieve ma penetrante profumo delle donne, a quello sgradevole della nafta e della benzina. L’assordante rumore dalle macchina gli riempire gli orecchi fino a spdccargli la testa. Voleva tornare a casa, rivedere i suoi genitori, mostrar loro il suo nuovo acquisto, riprendere il lavoro nel campo fertile, e perciò girò strada per avviarsi alla stazione delle corriere. Voleva voltarsi, ma le sue gambe non rispondevano, i nervi e i muscoli non volevano ubbidirgli e a stento rimaneva in piedi, urtato continuamente dalla folla. Ad un tratto tutto intorno a lui cominciò a girare. I palazzi, le vetrine, le automobili, le moto ballavano una strana danza. Chiuse per un momento gli oòoh-i. Voleva gridare, chiedere aiuto, ma le parole gli morivano in gola. Barcollando come un ubriaco fece qualche passo a destra e ormai privo di forze cadde, esanime . . . . . . uno stridore di freni, un urlo disperato della folla. Pochi minuti dopo un fischio lacerante d’una sirena. Invano i genitori attesero quella sera il loro caro figliolo con Tabito nuovo. Invano l’attesero gli altri giorni .. . im LENARDUZZI ROMEDIO ••••••••••••••• «•»•«'»»«i**»*»«»«*®***##*#«® •••••••••»< C»4LE/D0seQPi© I gusti, sono gusti Uno scrittore francese, autore di «Parigi insolita» e dì «La vita selvaggia» si è imbarcato in questi giorni su una modesta nave da carico diretta in Indocina. Poiché U mezzo scelto non offre certo comodità, anzi pare che Clèbert (è il nome del scrittore) dovrà prestarsi a faticare per guadagnarsi1 l’ospitalità, a qualcuno è venuto il dubbio che lo scrittore voglia vivere una Darticoiare esperienza per poi scrivere qualche altra opera. parecchi mesi da mendicante.solìta» egli aveva infatti vissuto Prima di scrivere «Parigi inAd ogni modo, pare che Clèbert abbia dichiarato partendo : «Sono perduto, se continuo tranquillamente a guadagnare denaro». La fabbrica delle bugie Vi assicuriamo che non intendiamo riferiircà assolutamente alle solite malelingue di questo o quel rione. Si tratta di .una vera e pro- ! pria assoc azione, messa insieme a | Putte da un gruppo di artisti fàam- ’ manghi, e si chiama «C&rcolo dei bugiardi». L’ammissione non è poi troppo 1 fattile. Ogni aspirante bugiardo dede mentire per tre minuti di fila senza mai ripetersi e con tutta l’apparenza di; dire la verità. Incredibile ma vero, fra i candidati finora presentatisi cà sono solo 4 donne. Amore e produzione Un giornale tedesco di Berlino Ovest pubblica le istruzioni ricevute da una ragazza dello stesso settore dal fidanza* che abita in zona sovietica. Fra l’altro il giovanotto scrive? «Ricordati che i baci dovranno tendere a un aumento volontario delle norme di produzione. Le parole d’amore dovranno incitare gli amanti a compiere atti patriottici. L’esaltazione dell’amore dovrà alternarsi con la gratitudine vers il Governo che ha fatto abbassare i prezzi dei generi di consumo». Inutile aggiungere che la ragazza ha piantato il fidanzato. 11 molto signor Gomez I giornali di Barcellona hanno dato rilievo a un cognome come tele, senza particolari benemerenze da parte del suo possessore per giust’fìcare tanta pubblicità. Nelle cronache del giornalismo questo è veramente un fatto Insolito, se non unico. Una rarità è comunque anche il cognome in questione. Un certo funzionario statale si chiama infatti Manuel Gomez, Gomez Gomez Gomez y Gomez, ecc. H signor Gomez è quattro volte Gomez per parte di padre, é tre volte per parte di madre. SS: m POCO MARCATA LA QUINDICESIMA DEL CAMPIONATO ITALIANO STOP PER LA SAMPDORIA Buon anno per gli alabardati Sia Lazio che Milan hanno deluso i tifosi con un pareggio all'acqua di rose - spacconata dell'Inter sul Palermo La 15. giornata del campionato italiano di calcio non ha poetato grandi cambiamenti in classifica generale, giacché quasi tutte le favorite sono riuscito a spuntarla sulle proprie avversarie. Dopo più di un terzo di campionato, una cosa è certa, la lotta per il titolo sarà circoscritta alle due s-uadte milionarie: Intemazionale e Juventus, anche se la momentanea situazione fa operare una serrata lotta. Nessuna delle altre infatti, anche se tecnicamente non sono inferiori alle due vedette, non potrà resistere al lungo o snervante campionato, il quale richiedo riserve di egual valore dei titolari, cosa che solo le due menzionate possono vantare, e che, alla fine, farà sentire il suo peso determinante. Già ora la situazione è chiara. Lautem azionale conduce in testa con due punti di vantaggio su Ju- ventus e Fiorentina, superando, come domenica passata, ogni ostacolo senza dare l’impressione di forzare. Infatti, contro il Palermo gli attaccanti neroazizurri hanno sognalo quattro reti, tre delle quali da Bri-ghenti, a conclusione di altrettante azioni travolgenti che non potevano non dare i propri frutti. Quanto detto per l’Inter vale per la Juventus. Senza sudare, con più di un giocatore famoso ancora negli spogliatoi, i bianconeri sono passati contro un’Atalanta, dura a morire, con due staffilate di Ricagni, che hanno siglato il risultato di un’in-rentro affatto interessante, ma positivo per gli aspiranti campioni. Delle maggiori squadre, l’unica a sognare una mezza battuta di arresto è stato il Napoli, il quale non è riuscito, malgrado la netta superiorità tecnica e territoriale, ad andare oltre un pareggio a Novara, nella partita di anticipo giocata venerdì. So- lito punto debole dei napoletani, fanno molto gioco, ma segnano molto RISULTATI E CLASSIFICHE INTERNAZIONALI Crvena Zvezda — Rapp. Cairo 2 :1, Dinamo — Reims 3 : S, Hajduk — Wiener Sportklub 1 :2, Spartak — La Valletta 3 :1, Spartak — Wand eres 2 :1, Vojvodina — Olimplakos 2 :0, Hajduk — Cdbllterra 9 :3, Partisan — Colo Colo 8 :4, Crvena Zvezda — Rappr. di Suez 5 :8. — Orient 5:0; Finale per 11 III. posto: Scoglio Olivi — Elektra 4:2; Finale per il V. posto: Rappr. I-striana —Odred 4:0. CAMPIONATO ITALIANO TORNEO GIOVANILE Dl POLA POLA, 3 — Per tre giorni è durato il torneo giovanile di calcio al quale hanno aderito sei squadre e Cioè la Rapp. Istriana, lo Scoglio Olivi e VElettra di Pola, VOrient di Fiume, la Dinamo di Zagabria, VOdred di Lubiana. Il torneo si è risolto con la chiara affermazione della Dinamo la quale nella finale per il l. posto ha piegato nettamente VOrient per 5 a 0, dimostrandosi superiore a tutte le altre compagini in gara. Con lo stesso punteggio di 5:0 la Dinamo era prevalsa nelle eliminatorie sull'Odred. La forte compagine zagabrese ha meritato in pieno la vittoria per il suo gioco veloce e redditizio, temi preziosi del quale sono stati sviluppati dal quadrilatero, mentre il centroattacco Jerkovič si è dimostrato il migliore del torneo. Meritato pure il secondo posto delVOdred, il quale ha giocato il suo incontro più duro con la forte squadra dello Scoglio Olivi, incontro che si è risolto in parità e per il quale si sono dovuti disputare due tempi supplementari, terminati a reti inviolate. Nei successivi calci di rigore, l'Oriente ne ha realizzati due, contro nessuno dello Scoglio Olivi. 1 fiumani hanno ceduto nella finale, sia perchè stanchi sia per il terreno fangoso. Dal ‘canto suo lo Scoglio Olivi avrebbe meritato forse qualche cosa di più nella graduatoria finale, ma ha palesato incertezze, specialmente nelVincontro con VOrient, che gli hanno impedito una classifica migliore. poco. La Triestina, dopo aver tentato molte volte, è riuscita finalmente a ragli-ere il primo punto in trasferta a spese di quäl la Spai, che sembrava dovesse essere la meno disposta a concessioni del genere. Il sistema difensivo adottata dai muletti, cor* rispondente alla grande prova di Maldini, Ganzer o Valenti, si è dimostrato positivo. A nulla infatti sono vaiai i continui attacchi a valanga degli avanti spallini, perchè la difesa triestina ed anzi, con i suoi Lunghi ed improvvisi rilanci, ha messo più di una volta lo scompiglio nell’area avversaria, rimasto pero senza esito. A quota 12. ì triestini ora si trovano in buona compagnia, ciò che fa ben sperare per il futuro. Il fanalino rosso, il Legnano, malgrado l’impegno e la superiorità in campo, non riesce a concludere, aggravando cosi la sua precaria posizione in classifica. Domenica, contro il Torino, la storia si è ripetuta. Novanta minuti di netta superiorità senza il minimo frutto sono indice di poca penetrazione, che alla fine costerà cara ai bravi e volonterosi legnanisti. A Bologna l’unica vittoria esterna. Autrice la Roma, che, con Bronce e. Pandolfini, ha concretizzato la superiorità tecnica dimostrata in campo. A nulla sono valsi i contrattacchi dei padroni dii casa, perchè la difesa della Roma è difficilmente vulnerabile. COMUNICATO L'Impresa Autotrasporti «Adrius di Capodistria, commi Lea òhe a partire dal 4 gennaio c.a. la linea Ca-podi-tri a- Portorose è stata prolungata fino a Pirano, con partenza da P ir ano alle 6.05 e alle 18. La Direzione CAMPIONATO ITALIANO Serie A Bologna — Roma I : 2, Fiorentina — Sampdorla 2 :0, Genoa — Udinese 4 :1, Internazionale — Palermo 4 :0, Juventus — Atalanta 2 :0, Lazio — Milan 1 :1, Legnano — Torino 0 :0, Novara — Napoli 1 :1, Spai — Triestina 0 :0. TORNEO CALCISTICO GIOVANILE DI POLA ElAninatoitìe : Orient — Odred 3:2; Elektra — Rappr. Istriana 3:2 ; Orient — Scoglio Olivi 2:2, (vince rOrient su calci di rigore per 2:0); Dinamo — Elektra 6:0. Finale per £1 I. posto: Dinamo Interna«. Serie A 15 10 4 1 30:13 24 Juventus 15 0 4 2 23:11 82 Fiorentina 13 8 6 t 20:10 22 Milan 15 7 S 3 28:18 19 Napoli 14 6 5 3 21:11 17 Roma 15 5 7 3 23:18 17 Sampdorla 15 7 3 3 20:16 17 Lazio 15 5 5 3 19:19 13 Bologna 15 5 4 S 18:19 14 Novara 13 4 6 3 15:17 14 Spai 13 3 6 6 17:22 12 Udinese 15 3 6 6 18:26 12 Triestina 13 4 4 7 18:26 12 Torino 13 3 6 6 15:23 12 Genoa 15 4 3 8 16:25 11 Palermo 13 5 1 9 17:31 11 Atalanta 15 2 3 8 22:30 9 Legnano 14 1 6 7 14:23 8 TORNEO CALCISTICO GIOVANILE DI POLA Dinamo, Orienit, Scoglio Olivi, Elektra, Rappr. Istriana, Odred. COME ZATOPEK VINSE CON FACILITA' TROPPO CARA la foto per Miha I ić Difficilmente il campion» jugoslavo troverà un'occosicne tanto propizia per dimostrare le sue caj ccità Un pò di sfortuna in meno e certamente Franjo Mihalič, il più popolare fondista jugoslavo, avrebbe riportato per la seconda volta al di qua dell’Oceano, lambito trofeo di San Silvestro, che annualmente si svolge a San Paolo del Brasile. Infoiti, soltanto rintericnto fortuito di un fotografo, che nella foga di fissare col suo apparecchio lo stile del nostro primatista, ri era fatto troppo vicino al limite di pista atterrandolo, Zatopck, Ü campione mondiale, riusciva a tagliare in traguardo primo incontrastato. Lo seguiva Mihalič a 300 metri. re occasione perduta da -Mihalič ger misurarsi col fenomeno vivente topetk.. Crediamo di non esagerare, affermando che senza questo incidente l’atleta cecoslovacco non sarebbe stato tanto sicuro della sua vitto-Infatti i 300 metri di vantaggio Trieste e sfortunato episodio, so si pensa ohe questa è stata la miglio- BELLA VITTORIA SUL CAMPO DI SANTA LUCIA LA PERDITA Di;UN UOMO RINVIGORISCE il PIRANO L'Aurora sin dai primi minuti si è lasciata sfumare un'affermazione preventivata — Dessardo infortunato abbandona definitivamente il campo PIRANO B AURORA B 2-1 (0-1) PIRANO: Bartole, Dessardo, Giratali I, BrnestiìMi, Dudfae, Girai di II, Tamaro, Bonifacio, Izze, Giaoo-min; P.ccdnl. AURORA: Dab rógna, Orlati, Ramarti II, Giovarmàm, Santen, Botò, Dellavalle, Rama«! I, Cavalli, Barimi, Gombač. ARBITRO: Kravanja. Così damaniica è caduta anche l’Aurora. Un’incontro che, a voler essere sinceri, poteva vincere in bel- lezza fin dal primi minuti di gioco, quando Dellavalle, trovatosi da solo a due metri da Bartole, ha sciupato malamente due occasioni propizile, calciando malamente a lato una volta e la seconda nella traversa. Passata questa sfuriata, di Pirano ha cominciato a manovrare a metà campo senza parò riuscire ad impegnare Dobrigna. L’unico tiro infatti, è andato a sbattere sul palo. Al 20”, l’Aurora -passa in vantaggio per merito di Cavalli, che resistendo alle cariche avversarie, si porta Industria flìeecanica di Precisione BELGRADO Bulevar Revolucije 312 42 090 e 42-187 Telef oni PRODUCE: Elementi per motori Diesel di tutti i tipi • Spruzzatori (per motori Diesel) • Pompe di iniezione per motori a 4 tempi tipo «Spicca» • Carburatori per motori a benzina dalla capacità da 45-80 Cv. • Pompe per carburatori a benzina dalla capacità di 70 litri al!’ ora • Pompe tecalemit • Ingrassatori per tutte le macchine agricole ed automezzi con pressione fino a 200 chg cm’ • Calotte per motori a 6 cilindri • Interruttori d’accensione per automezzi • Guarniture per saldature autogene e lampade a benzina da 1 litro- Eseguiamo reftiffctaa ili IhIIb le pompe A’ IrIizIorb por motori Diesel. COSTRUIAMO : Secondo il desiderio del compratore tutte le specie di attrezzi come p. es.: callupe per la fusione a compressione, calupe per stampare baechelite ed altri dimili attrezzi. AUGURA a tutti gli amici d'affari e collaboratori come pure a tutti i lavoratori della nostra comunità socialista UN FAUSTO ANNO 1954 con l'auspicio di maggiori successi nell’ edificazione del nostro Paese. MIHALIČ AL TRAGUARDO DI S. SILVESTRO a cinque metri da Bartole, infilando di prepotenza con un tiro diagonale. A questo punto esce dal campo Dessardo per un’Infortunio e per tutto 11 reato deUtocontro il Pirano g .odierà in died. Nella ripresa, il -Pirano opera alcuni cambiamenti che mutano totalmente fisionomia tal gioco di squadra. Infatti, la linea • mediana del Pirano comincia a dettar legge Al 25’ Oiacomtn raggiunge il pareggio con un tiro dal Umite dell'area, che Dobrigna prima ferma, poi si lascia inspiegabilmente sfuggire, attraverso te gambe. Perdurando la pressione del Pira-no, cinque minuti più tardi, Oiaco-min viene atterrato malamente in area di rigore, per cui l'arbitro decreta la massima punizione, che Dudine trasforma oon un tiro angolatissimo. Vana è la fatica dell’Au-rora in cerca dei pareggio. H. sono stati guadagnati proprio negli istanti della caduta del fondista jugoslavo. Dopo il primo successo di San Paolo, il trionfo all’ippodromo parigino di Vincennes, i .primi posti ai cross belgi, organizzati dalla «soirée« di Bruxelles, questa vittoria sarebbe stata il più bel coronamento alla carriera sportiva di quest'anno per Franjo, il meritato premio alla sua grande passione per lo sport. Mihalič, negli ultimi tempi, era stato vivacemente criticato da qualche giornale sportivo della capitale jugoslava per la sua maggiore preferenza a partecipare a cross invece che a corse su pósta. Noi non condividiamo il parere di questi ultimi. Siamo convinti ehe un’atleta della classe e della coscienza di Franjo Milahié Iva il diritto idi seguire » disciplina ed il metodo di allenamento che lud solo può sentire essere più confacente alle sue doti fisiche. Altro punto sul quale Mihalič non è criticabile, è sulle sue partecipazioni a competizioni estere; egli infatti non può trovare ora alcun antagonista della sua levatura fra gli atleti jugoslavi, e le sue gare all'estero non possono ohe giovargli Egli inoltre ha ripetutamente dichiarato che l’unico metodo di allenamento dal quale sente di ritrarre un notevole beneficio è quello di correre per i boschi all’aria aperta, non risentendo il suo passo leggero alcun danno dalle inuguaglianze del terreno. SMARRIMENTO TONEL GIORDANO, da Ancorano, ha smarrito la carta d'identità il 15 u. s. ned tratto di strada da An-carano a Punta Grossa. Direttore LEO FUSILLI Vicedirettore responsabile MARIO BARAK Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubblio asiane antorinsata AVVISO L’Amministrazione dell'impresa Selveg —- Capodistria informa gli utenti di energia elettrica di avere un nuovo conto corrente presso la Bamoa d’Istria di Ca-pediatria, No. 06-309-01. Su questo conto vanno pagati tutti gli importi per fil consumo dell’energia elettrica dal 1° novembre 1953 in poi. Sullo stesso conto vanno effettuati tutti gli altri eventuali pagamenti rifornitesi al periodo susseguente la data sopra indicata. Tutti ì pagamenti che si riferiscono al periodo precedente al 1° novembre 1953 vanno effettuati ancora a favore del conto della Selveg presso la Banca d’Istria di CapodLstria N.ro 06-308-309-20. Capodistria, 5 gennaio 1954. L'Amminii trar i one INDUSTRIA METALLURGICA METALNA INDUSTRIJA RÀDE METALAC LESKOVAC R. P. SERBIA N. R. SER BUA Augura alla popolazione del Territorio Libero di Trieste un BUON ANNO 1954 e si associa alla lotta per la realizzazione dei diritti della popolazione del TLT. IMPRESA PER LE RICERCHE GEOLOGICO - MINERARIE ED EDILI, PER CONSOLIDAMENTI E PROIEZIONI DEI TERRENI ZAGABRIA kupska 2 augura a tutti i collettivi del Territorio triestino un FELICE ANNO 1954 L’AMMINISTRAZIONE ACQUEDOTTO DISTRETTUALE - BUIE augura a tutti UN FELICE ANNO NOVELLO UPRAVA KOTARSKOG VODOVODA - BUJE iefi svima SRETNU NOVU GODINU PRV0B0RA( FABBRICA CEMENTI BUON ANNO 1954 SOLIN presso SPALA č &t ta te d )a, h; ta