la nostra lotta ORGANO DEM.* U. A.XS. DEL CIRCO N DAR ÍO I STRI AN O .TE R R ITQ R IO Direzione . Redazione - Ainmin. R. Cas'telleone 2 - Capodistria tel. 170 ARNO III. No. 155 Capodistria, Mercoiedi, 13 setiembre 1950 TRIESTE 3 Din. - 15 LIHE 8 SETTEAdRRE PREPARAT1VI ALLA RASSEGNA DELLE attivita' economiche uSfa memoraMIe Se j) 25 luglio 1943 hai dimos,trato quali óonsensi aivesse il fascismo nelle más se -popolari, 1’8 setiembre déllo stesso armo ira ugualmente ri. le-vato ini quali maní fossero -sta-ti posti- gil «8 ni »Moni d; fcaione'te» oon le quali MussolLni era partito alia conquista del mondo .sierran-do iguerre di fon-gain.táiggia contro popoli vicini e -lon-taimi. iSa -in ,1 talla il 25 ’uiglio ha signi-f¡cato ilj ¿rollo del fascismo e 1*8 .setiembre Jo sfaeelo de'll’apparato militare imperiálislta e l’inizio mel-l’Italia stessa. déla lotta armata contro il nazifascismo, qui’da noi le díte date hampo segna'to un nuo-vu .impulso e carattere: un enorme -sviluipp-o ál-'ái lótta stessa e l’ln--i-z1o dalla risedssa generalle deile ■genti slaive ¡per ie loro liberta na-ziomalii e del -popólo laivorator'e t.ut-tlo per le sue conquiste «ocíali. Qui’da noi I’8 setiembre 1943 se-gnó ]<á data dell’es-pilosione ,dei¡ sen-timénti di oribe!lióme, ad un ve-ratem-nio di infame opipressione e d¡ ób-.brolbriosa schiaivitü. Tutti cqjpro che haninó nivuto la fortuna di vivere quei gidrtii, ri-cordano le maniíestakiomi di entusiasmo e ¡gioia popol'are che lianno seguito il crolho del militarismo imperialista e l’inizio di urna nu-ova era. Una nuo-vai era In cu-i da noi so-no -sorti i priimi origami ese-cuti-vi p-opolari. Purtroppo qiuesta gioia fu di breive durata. Iil tradi-mento della borghesia- — che la portó alia collaborarzione con il ne. mi'co — e la foriza, d’urto delle di-visioni cora-zizate tedesche provocaron« nüoive rovine e nuavi. lutti. Interi villa-ggi. ivennera íh-essi ¡a ferro ed a fuoc-o, gli abi-tanti depo-r-ta-ti o pa.ssiati per le axmi, ma il popolo, c-he aveva- igiá asisaporato i pr.imi frutti die'.la ilibertá, non pie-gó, anzi que.sto nuov-o iterrore co-stitui uri maggior incentivo mella lotta-. Prava ne siano le mlgCa-ia-di giovani che in quei giorni rag-giunsero nei iboschl le fórmaz'ori dei combattentí par. la liberta, Ita-liani, sloveni e croati, affratellati da un canone .id-eai'.e di liberta, si uniromo alia grande armat-a* 1 dei popo!! in Batía contro il fascismo. Fu propri-o 7 anni.fa, ¡di questi giorni, che la ¡fratef lanza" italo-slava etotoe il suo battesimo di sam-gue- da‘ cui doveva poi essere cemen-tata nella dura e cruenta lotta. Cosí in qiueste teme, giá torméntate daT-odio rateíal-e creato dal n-azionalismo ed acutizzato da] fascismo, si -afíermava e prendéva »vitap-po una granítica fratelianza fra i popoli qui -conviventi che é stata ed é una umita mdistruttlbila e la base essenzial e déíla lotta del pc-polo lavoratore per il suo av-venire. Frufcto dell’es-ito ¡vittor'oso del-l-a lotta, c-om-baftuta nello spir'to della fratelilanza, é-^ií nostro Potere Po- polar-e Ja cui conquista é co-stata un enorme tributo di sarngue, di -utti, di saicrifici ,e di rovine, Potere Popolare che oltre -rap-pre,sentare la principíale conquista della lotta, cóstituisce la -piü ge-nu-ina espressione dét'la- volunta della íñalse lavoratrici ed i 1 símbolo piü nobile ed espresni-vo -della democracia- Fotlere Popolare che- ¡1 popo’o ha conquistato, che il poipolo difende e -che il popolo difendera contra . tutti i suoi merntoi. In agni fase dell’a Junga e cruenta lotta -le maK-se sono state oriéntate, edúcate e guidate dal Partiito, comunista che ha papu-to imprimere alia- lotta stes-sa ¡1 caralttere ¿la?,si sita che rirpec-chia gfji- interes.si di tutto il p-apc/lo lavoratore. Ció spiegá perché il popolo lavoratore tutto ha sernpre s-eguito, segu-e e seguirá il smo partito mel‘la lotta per la1 sua emarnc¡ipaz-ione completa epetr i] ra®giungiinento delle mete socialiste, Nulla pdssono contra questa re-aitü armai storica ed indliscutíbile, le inene e^la ra-bbia iln,potente della reaizione né, tanto meno, i'l tra-dirnento cainlnonnista, e negatore de[ .giloriioso p*assíito. Da noi fra !’8 setiembre 1943 ed oggi -c’é un nesr.0 di continurtá evolutiva e coítruU-iiva che sague ^il suo -ccfr-so logxo e naturale ne! e-dificaEÍcine sfeallsta che i liquidar tori cceninforuiisti rinmeiga'no senza' accoi gersi- che, con ció, pronuncia-no la -propria condanna. Che ne dicano e íaeciáno -reaizio-ne e ccm-informi.sti a b-racscett-o. il popolo lavoratore, umito e cctnpat-to ora come sernpre, difende le suo conquiste, lotta e lotterá per ¡l raggi-unigimento de'le sue -mete.-gui-dato e --orretto da," s-uo Partito, sem. pre all’aváinguiairdi a¡ « cus.tode ge-loslssiino del patrimonio ideológico mar x ista-le nini-st a. I LIV0MT0R1 DEL NOSTRO ClRCONDñRIO si preparono a dimostrare i successi ottenuti In ogni localitá si svolgono vere e proprie gare di emulazione Particolarmente imponente sará la partecípazione artigiana Mari mamo che ci avviciniamo alia Rassegna dei!le at-tivité ecomomL-’che, i préparât ¡y i aumentam-o d,i in-tensitá, Ogni nostro collottivo di lavoro. gii opérai delle fabbriche. 'i cantadLni, le cooperative agricole ci i nostri artigiani llaivoran-o a-'.la-'crememte onde poter ben figurare. Una vera gara d! emuláai-one 'si svolige nel circondario. IL comitato preparatore dolía Rasisegina svolge im’attiv.itá intensa .onde ass¡curare il pleno suiooéseo a questa iniiziatiiva che c¡ dará un íiuadro completo dei grandi progrès?! raigigiumti dalla nostra' economía socialista con le pro: pettive di un futuro ancor maggioré sviluppo. lAl’a Raisseigna occupera un posto premi,mente la, nostra eeonomia agrícola.1 Le imprese i-da,to con tutto ¡’entusiasmo giovamije il, loro attaDcam-ento al Partito (! ,-uitr.i-tai e á¡l potere Popolare. Prendenrto dadsi im-pegni,. avevano man i-festallo pe.r la costruzione del ¡oclalit mo. Apipénai fuori Zemun, alia s'nl-••tra del far-go víale che porta al-í’apri.-drotnb, s’a-pre alia vista un’, i ) -(antiere d¡ lavoro. Deci- ne e decime di grandiost fabbricati. in via -ii .'JltüiiSlri'one.' s,¡ - ussegu-o-uo, si-inmetriicanaente di-sposti. n,e- lai es- DDE GIORNI 5 N. BELGRADO I SUCCESSI NEL LAVORO E LA VITA IN BRIGATA Saim torreigigiai- îîu questo compl-Bs-so d-i edif'Ici, l’i-mponente palazzo govennaitiiv-o e, più a sinistra, gü edlfici d-elPuniversità. Al- icentro de,' can.tie.re sut tetto di un- -nu-cv-o edifici-o, non an cor a ultimato. svent-olano a festa le ban-diere delle brigate giovanili che qui dalnno lia ,'oro opéra iper la- raipida ulit-imaizi-one dei lovori in questo settore délia nu-ova capitale detlo stalto zcléiai ista- La bandiera- .itaili-anai con i-a* ifella rossa délia no-ztra brigata è al pasto d’onore. ' Co i il, rnia primo incontro con i igjovaini deffa brigata- «Bonifacio» fu li, p-rcpriiO s.ui p-o-sto -di laivoro. Un operaio da Saira.’avo, che mi ac-copaigna-va fu il ipriino interprete déliai riiconnsceniza- dei ' p-o-poli jugo» awi Verïb i nfcot-ri, ïor/oratori -volcntari. «Sono v-eracnente bravi — ml disse — g ¡à da dù-e settima-ne poi-tara-a ; Ça' ibàiradjiera- tra.nsitoria dcU’im-prf a di qiues-to cantiere.» Fcco dono, era- tutto un salutar- -*^t..L.>aànH —1— rl n d-',f oJsta-1 J~». .'JCV saluto si levavai ida ogni ¡parte per esprimere H’entuisiaEmo d¡ questi giovani nel lbro laivoro e la -gioia del compito -aisisolt-o, saluiti ed -entusiasmo -ohe erano indiriazat; a tutto il1 pqpci’o di2\ circondario, al pcitere pcipo!»ne, a-le faimiglíe, ai comipaígni. Ero c-ctnmosío e -con Jl cuore, rinigralziájyo questi valorosi dell laiv-cro, rhipro-uettendcini di portare q-uesto loro saluto a tutti ' i nostri lavar »tari, alé m anime di questi giovani. alie loro organJz-zaizioni, perché tutti álamo fieri di urna- 'simii’.e igioivenitü. 1-1 -cctrtp-agn-o Timelli, -c-he é U: comandante della brigata, lavoraiva pres-so tina bettonfera- con, i coih-paigmi d el al secohd.a- compagina. Mi. portó rmibíto. in a tó n-ul tetto -della cas-a por -spiegarmi il loro laivoro. In q-Uesto : elloré si -costruisico.no cateé d’afbitaizicnie per ; l’awratbvi della nuova Belgrado, -Oignj ed-f-cio •nm-ia di ci.vnqu-e tp-Jain i che a vr aran o conriiplesisivamente 150 aibiitaziomi. se .favura, íuin si cemento aclaaíft. ed 1 inaiUon-i. Quaindo seno giunti. i ‘.re edifici erano -costru-ilti sino aj IV piano, ogg-i -stanno .g,iá laborando sulla -copertura de¡ tetti. Aocanto ai n'ostri lavoratori, su- ogni cbstru-. ziioíie lavora.no sei —‘sette mura-tori del! impij-e:a. Uno di' questi, che ,’aivoraiva sulla- copertura del tetto, mj dirisé: «Non -ho mal visto tanto si’ahci'O nel La-vioro. i voztri g'ovant cj, costripg-Qno ad uin ritmo di Javc-ro veramente elievato, el stanno sempre isotto con il mate-ríale.» Intanto Tinel'j mi zpiegsava deüe norme supérate, degli elogi, delle bandierine transitorie, dei suiccessi e dei prob'evni della ib r i -gaita. Il lavoro prose-guiva con ritmo di -gara, Oigni giorno le compa-cnie. -eareigigia-no fra- loro. Nelle set-te ore id'- .laivoro ralgig-iunigere u 200 c/c de-'la norme é cosa- nórmale-per loro. Tinelli i.nd¡cava i mfgl-ióri lavoratori- Fragiacomo Silvano, -opéralo a; Cantler.i Firan-esi -é «no de¡ miiglliori, Nei ]avori -di -cemento ármalo, ?i aistinig.ue anche Cerapa, A-driano. c-he, a- catea, fa i-’ c-ommesso nella icoop-e^ativa d¡ Caniipel Salara. Bubniioh Aniita é qp-era-ia- alia fa'b-brica Jaksetic e -quj si é súbito dimos-trata fra le miiglljori raigaaze. Anche Bordan Bruno, operaiip 1’EDiILlT di Capodiíltria, -si é falto notare per il -silo lavoro. ____lCá&í#nmt ut prMuirno numeroJ. LA RISOLUZIONE DEL COM. CIRO DEL P. C. T.L.T. I), Filen-um del¡ Com,ítalo Circondariaile del iP, C. per il Circondario dell’Is-triai nella sua I-II. r-iue-i-one ha disousso lo ¿voligim-entoi del piano eccnojnico annu-al'e. ¡i settore del nostro cammercio ed i comp-jti delFUAIS ne,L Cia’Qondario d-eUTqtria, accertando grandi successj nel-1’odi.emo fa-voro, svelando le manclievolez-ze che ostacolano I-a ,cre-scente attivi-tá lavcrativa delle mass-e, ponendo le direttrici ed i' compdt-i deli futuro lavoro. I- L’attkntd hwcraüvn deile masse, sotto la guida del PatitUo Co-munUstril c dell’Unione Antifascista. Italo-SUwa. nel periodo succesisivo al secando p|\enum si é ulteriormente rafforzatri. ottenendo risulta — ti evidenti. La popolazione deile citta e dei vjllaggi partecipa al Moro valontnrSo:, ha rilsposto alVapipeilo particoUirmente la g¡oventú. la quale ha dató, l’eeempio in grandi azioni lavorative. L’iniziativu creutrice nei nóstvl villcvggi aumenta vicppñ. Lo’sviluppo dei1. cooperativismo dimostra che némmeno le tempordnee máncame di meZzi tecnici ostacdtano il nostro popolo’ da.\!la. ccmapevolezza di sastituife i necchi rafíporti con ?moví, di lottare per Jn trasformazione■ socialista del'.a campa gruí, L’elettrificazione, nuove strade, señóle, la cannüz-zazione, ncquedoüti e nuove cuse culturali e cooperativistiche rappre-senta.no, decanto ai vidggiori obbiettivi di carattere genérale, i ri sáltate concreti delliii nuova, coscienza dei nostro popolo lavoratore, -II. 11 Plenum accerta che i successi sarebbero stati ancor mnggiori. se non ci fossero state delle deficienze presso alcuni arg/m-i e particolarmente predso alcuni or-gani inferiori, mancanze derívate dalla scarsa fiduefa nelle forZe delle masse pcptíláfri, dalla ristrettn e set-tarto visione nei rapporti col ¡popolo, coll’eludere Jé discwssioni e le decisióni 'di tutti -j problemi e provvediménti ássieme al’a popolazvonp interessatir. III. Le ragioni pin profonde dii que.site mancanze . le dobbiamo recercare nei rinmsugili della ' mentalitá, riflettente i vecchi rapporti di sfruttamento; nei resti del modo di dirigenza, intesi, non alio svi-lutppd della inizriátiva pópolure, ma comié método di comando, modo di dirigenza che é proprio' del-Vapparato pubbüco bcrghese, necessario per il carattere fXHÁale, de6 medesimo e che l’odíerno revisionismo nel movimento operaio, in concórdame cort gli interessi di una casta privilegíate!.' lo ha ancor piü sv&uppató, nl'largandolo puré nel campo político in Iuh regime in cui ¡la volontá viene dettata dall’nlio, vientre alia basé vige una sottomiissione cieca. Anche da noi. vi sono dei casi in cui is-imile jnetodo si nas'conde dietro tendenze personan ed ¡nte\. ressi dei ¡singóll, IV. Affinché queste mancanze vengano elimínate, il Plenum pone i seguenti compiti: 1) Rafforzare i¡ lavoro ideológico e cultúrale fra i membri del Í.Partito, irá i membri dell’UAIS e fra le masse. 2) Sviluppare ulteriormente l’iniziativa delle masse, atibándole j aillo colllaboraziCTie ed alia soluzione di tutti i prob'emi deifñ vita pubblica e, attraverso la critica costruttiva, miglio-j rare ij lavoro alia base. 3) Prestare maggioré nttenzione alio svvluppo ed al rufforzamento \ de i' Partito e dell'UAIS. Per far ció é néémsario includere nel. I iPartito huovi efeníenti ti quali. con i loro sacrifici nei lavoro. dilnwitrrano il loro attaccamento alia causa del pepoió lavoratore e. tra questi, includere particolarmente Velemento italiano ' delle citta, Apprcfondire la disciplino dei membri, migllorare il loro sistema di lavoro ed approfondire il loro mipporto verso gli impegni che hanno nei confronti del Partito. Allargafé IVAIS, attirándd nuóvj membri e rafforzare vlterim-mente quista crgavizznZione come fronte Unitario democrático del popolo 'laVorhtore. Formare dell’UAIS quellá potente fórzá che svól-gerá iil lavoro político ed educativo fra le masse- coltivando le forme '‘deli’autbamminbdtrwzione popolare, mobilitando le masse alia collasbarazione del lavoro del Potere ed a’i’esecu-zione dei compiti deU’edificazione económica, contrallando con le -ma-slse l’attivitá deU'apparutó del Potere, prestando aiuto affinché tutte le deci'siom vengano ademplutle in tempo titile ed ai termini di legge. Cpn qyesta ópera l’UAIS r¡.s¡ contempo Ismmchererá con 'sempre maggior succesíso glí eleinenli nemici, rendendo n loro imposkibil'a l’opera distruttivu. — Con quanto isopra: elencato e ctoé con la lott'a contro il burocratismo, con la limitándome del molo deii’apparato. amministrativo nell’ese-cuzicne delle decisioní degli organi eletti, — ai quali solí spetta il diriitto di decidere — e coU’eUminazione del profelssio-naf.vsnio non necessario, si rafforzera. il molo d’avanguardicu del Pal Hito nella: v-ita pubblica, ; 4) Dedicare maggioré cura alia organizzazioné dei pionieri. 5) Mobilitayc tutte le fo-rze nef.ll’esecuzione del I. piano económico annurfie, Lottare ccmtro l’indisciplina nej lavoro,. contro lo spreco e centro l’irresponsabiUtá. Con il miglioramento del. sistema :d'L lavoro -scoprire ylteripri riser.ve interne della, forzqt, lavorcr. Aumentare la produttivita de i! lavoro, szviluppando i \ lavoro d’m’halto e ¡a razionalizzazione, introdurre le norme nei rimanenti setter i preduttivi, curare la 0 iusta premiazione social'dsta, O Ne/ settore del commercio sprigionare l’attivitá, liberñndosi dalle formule rigide curando l’elasti.citá, la tempestivitá e l’e— sattezza, riel'; lavoro, Sviluppare l’mxto iniziativa dei quadri, i endenti&U cafceici a svolgere tutti i compiti loro wsseqnati. Incitare contra la burocrazia neU’appwrato amministrativo che deve < am.ruletars:. dti;l lato professionale, ridurlo numéricamente; orga-nizza.re in maniera: giu'sta la rete commerciale nelle citta e nella campagna. Ay.¡luccintre piü streiti rapporti coi produttxrri, colla fabbriche come puré con gU artigiani locali per la pro-uziíone e per Vesquiste delle merci e per la cor rispo nd ente aceita delle stesse. Indirizzare Viniera attivitá commerciale escluslivnmente al soddisfacimentó materiale e morale delle necemitá delle Jarghe masse pclpo’ari. ALLA RIUmONE DEL PLENUM CIRCQNDfiRlflLE DELL' ü. A. I. S. Approvata l'inclusione delle organizzazioni di massa Entro 1' onno ayranno luogo le elezioni nei Comitati base deli' U. A. I. S. iler.i nel tealro di Caipodi.stri,ai isi e iivolta la III riunione plenairiai del dc-rlQglio cir-condariale de l’UA’IS, presente -pure ill čornp. Kralj, F-ra-nic — Fetek, rappresentante del PC TLT nomchie a-ltrü rappresentanti Je organiizizaizlcni di massa. La relazione politica e -statai te-nuita dal comp, Beltram ohe ha| dato uin ibreve sguardo d’assieme alia situaiziome internaizionale, qu-ind;. ha sottot.ineato i comp,itL futuri delFoi-gainiizizaiz.ione. Ha- zie-guito qu-ndi Ja- dis-cussione Jie]ia, quale sono intenventl .¡I! comp, Nerino Gabbo — Cino. Medica ¿rinimo, Belič Ernesta, il icamp. 'Fauli-nič, Cepek- -Anita, Agarinis Naza- rio, Cebron Millka-, Zerial, Turfe ed altri. In -seiguito é stata a-piprovata al.i’unanimiitá -per aoclam-aizlcne, la, proposta dell’inclusione de-lie orga-nnzzaizioni di mais'sa: Partigiani, P-ersegu-itaiti Politici, Dome Anti-fasciste, Gioventü Antifasciista e Sinda-cati quale parte inteigrante deU'ÜAIS. , Indi, su proposta del comp. Ne-riino Gobibo — Gi,no, il Pllen-um de-main-da a] -Comitato Ciriconldaria.lo delil’-UAIS la ip-repara-zione delle e;e--zi-o-nj nei comitati di toase deli’UA-IS del n-asitro ciricond-ario. ■Il Plenum si conolude au.in-di con l’approiva.zione della nisoluizione con-d.us-iiva. La risoluzione conclusiva .In tosi-ei a-i e .reraizioni- ed' aille dis-ciKsi-oni, 11 Plenum dei- Comitatd Circcndariale dell’-UAIS dei Circondario deU’iIstria, tenutcisi il igi-or-no 12 settemibre 1950 al Capodistria, prende Ile se-guenti decisioni: 1) Le or,gain-i:z'zazioni del Fronte hanno i'.'- dovere -di rafforizare il lavoro polltico affinichè la c-oscien-za p-o’itJca- e la capacità d-el.-le nostre masse l.ajvoratrici si elevino seanpre di -più e affinohè si .sviluipuDi ulte-r'-orenente rihiiziativai de-llle masse ne.lla lotta giornaliera per l’esecu-zione dei grandi compiti che stanno di frô-nte a. !'’-organiizzaizione del-,1’UAIiS. A ital fine le onganiizizaizion-i dell’UAIS devono sviluppare le -forme più varie di attività' cült-uraie-ideol-ogica. seconda le -condip.ioni concret-e di ogni organizza-zione d! base, «me, ald esempio- i cirdoli di studio, i circoli marxiisti, i grup. pi di lettura, d-i studio, cicft di |Con-ferenv.e, université popolori ecc. 2) L’UAIS deve da-rë tütto ra-iu-i-o ai Comitati Popofari nell’esecu-zLone dei coppitj conicr-eti, cort un - adeguato lavoro .politico e con un sistemático lavoro fra le malase la-voratrici- e co-si e'e-vare l’autoritñ dei Comitati Popojari stessí. Cifrare che i rapporti co.n gC.l or-gani del Potere a-vivenigano in toase ai- primeipi demcicraticii cioé curare il' principio della langa parteei.pa-zicne al e d-iEcussioni ed a-'/e de-cisioni. -Un ccenpiío part ¡colare clel-1’UAjIS' é quelio di assicuraro fa regola-re coiwceafcioine dei consi-gú di. eletto-ri e dei consiigli cittadmi, n-onché . il funzionamen-to del’L’iispe-ziane .popolare quale forma direíta di partee ipalzione de'le ma. se ipo-polari, alia- direzione deiü'amrnimi-stra-zione del potere. 3) Ne] campo oHga.maza>tivo le or-' gamieeaetnoi di base deTUAíS deveno svcfgére una Costante lotta conlro il settariiino, i-neludenclo un numero siempre piü largo d; citta-di-ni demooratici e specia-lmente nelle c.jttaidine colierc. Per questo i comitati dj base devono ra-ffor-zare la loro attivitá melle proprie (Continucuzione in ÍV¡, pag.) PM CIRCON DARIO la nostra lotta i m IN VALLE DEL QUIETO PER LA OLTREPASSÄTÄ ¡a NORMA DEL 350 °,0 da una compagnie* delFA. Jugoslava La, briga,ta' d ell’.Armala' Jugo--tava che preda la sua; opéra per 1’ in. i-glaizicne della va! o fiel Quieto è ,g;à al s-uo seconde? mere di per-mameiniza. Durante questo periodo '<1 i tempo- i risuTati lavorativi ;>t-tenqti da' que.Ai m¡-glia¡*¡ l'g i del ikçm.o juigo-lavo ono grandlosi e suipçranp tulte .le previsión i. t.,a br.iOata ha supera*« la horma generale di lavoro nelta mi ura del 200 La com.pa.gn'a del ser. mag. giore Fuel,"a,5 Nenada ha olti-ppa---rat'P ,'a notma. dei 350 %. H tutai'iir;, ris a Ita ita -inora ntte-. nul:, nePa gara per 'la maggiore proiuttività »volta ira i vari repart' de Ma brigata è ,perô quel o < t.lcr.uto dei aruppo dpi serg. Spasič che .hâ supéra-to la norma de] C72 n l a noTtra Armât a. oltre a’ compile piiwtp*’e, (tle è quelle di vare su!la cdi'fica ione .coialista dola, h astra terra, eontrlbuisce air la crearéone di, una vit'a ' mig'jore po: tu*ti. I' 1« de’ nç! tro ,circondario è gra.o al ¡a Sua! Arwa,ta per la liberté da. es; a apporta*»' con « siic.-L'cto de] moi f'- 'i o per l’aiiti- 1 . che jn ogni momente essa dé per il îvuo ultertore ,-viluppo. Bianlone deH’UDAIS a Croce Biases III 29 ago.-to ebbe -luogo una pi-u motne' di ma- a deil.’UDAIS a Croce Bianca alia quale partecipa.ro-no moite compagne. Erano ra/ppre-sentate le ‘basi di' Portoíose, Croce Bianca, Saint Jame e Fie-so, La CGinpagna Nivec tratto de,lie e tazinpfi, U^cempagnp Vcrgtnelía il. lustro invece ¡1 : igniflcato e. lo svi. lunipo ideiT-orgainjibaiztone dei.l’UD-AIS e g i -important; comp)ti della dóri.ma ,n-ei.'a Costruziir.ie del’ : Acial sno. Intéressante -riu-ci la relacione aullé cooperative de la Jugo-ía. via ten-uta delila fcerapagna Mara Rup ena d,¡ Belgrado che si trova qy¡j in vaj'aig g! a tura. II compaigno Mario Tellur i aocennù ai compiti di?l-le • .appartcnenti .alí 'UDAIS. , Le cqinipagnç r.oguirono con grande interesee i var.¡ punti del'.’ordine de] ©torno e presero parte a ]a< d-iixvui.v tone d'-nmstra.hdo eon ció la ‘toro maturita. ANALIZZANDO UN ASPETTO DEL PROBLEMA DELIA MANGDOPERA \ oiiin * m LE DIREZIQN! E LE al dilagare delle assenze in ce l.o sciwo del sifone ¡n Valle del Quieto Per la III. Rassegna delle Attivitá Economiche I Oí ¡uu nelfe ,’acaUta del o si sté Javorando con ogrni sorta di ¡tra económica che mol,to, a Capodi- .'oro capacité pur di sorpassarsi a vicenda ed. aU’esperiemza dei seconde aequ-isita in i anti arm i dj lavoro, ¡gli appremdisti antepongo»)« j] loro giovaniíe ardore, cercando di aguaigliare, in que sto modo, ¡1 divarlo che li .separa dai loro col-leghi piít aniziani. Sfrettasn&nte colle,gato con U 'problema de , a inafíiodonera - - da nod uno, dej' p,;ù a -,;-.il amti - 0 «quel, ’o della disc'ipr.ina: su lavoro t> de-'e a semr/.e i',)¡g su st itérate ohe r-nri <■' «i»lo ancora ris-nlto i» •oddiíif alíente. Si d.vVO *ar.i7.i r* !ri\r n < ’ ' m Iqualflíe rollp.ttivo d! hvvoío.. -la per o cH---;«teres ain-gmto dél'a d'reru-ns ■ e, rifp-etílv.'-imeilte, dela filíale sin., idacalc, cot> •• per :’ pportuni mo d: ' ani.bçldue. le a •. riw • i.iv.'.ie■'LI cate - »■ ’.'si-taibo uina perceptual’e, per J-dovaJe, <;uanti> i,Ui préoccupante. ; Ta,’e situairione, cone lu ni e alia iir-ao'- inea del a manodopera. n<»n > f:a nitro, logleainente -die auinen-: tare la gravita fieri problema pr’n-Icipale. i.ncidendo sía.voorpvi>''mente su In rv-o h¡7Ínnr none-hè.-.U'l ’ivetlo id; vila collective ed individúale dei la'voratori. E-ami.niamo, ad oscrn-pio, j» Bitu»-* zirne .«otto, quel rif) es o, nei : e-i gu-p/nt; col ettivi di lavoro: Al conservjficio Dolanig’ade la f ■ za di lavoro e di 93 <-peral. Ke-g : u|tim.¡ diec¡ gi<;rri¡ si : ono a.vu. te 134 a.-seniae per nía attia, 71 as-sesh'ze giur-tiíicate e 4 assenze ¡m-g'U'.-itificate,. casi da raiggiu,nigere, con de a.-semze, ¡1 27 % del a fonza lavoratiiva, A prerclndere dall’ei’evato numere di asserwze per ina aMia che seno d.i competenca dell’ufficio control-lo • delfl’ I.A. S. fq.ua,lora ne esišta uno) l’enorine Rpirciporz.icne f,ra as-senze giustificate ed ingiustiíieate fa sup,pc,rre che qua Icosa a>l!a De-laniglaidie -non fuinzi-omi cerne dovreb-be. Senza valer formulare ipoto:i, plú o meno aczardate, apipare certa i he la direz’ane ha as-u.nto per c a--.e.Eiizo ul !a-v?n o una po. iz'orie i ne-vifunistira che mnpro*nette Ü c¡ o, d ...........«zl-ooe delt» fatofórlca. Ail a dint'll, . " , rado si nota hi : tes a CO a, i-,.,' ■ '~i opérai Aù t;.i:a,!¡ due a! gi';ii. '°hli. ! , -'¡iluai'e dep,■ a ¿eiwe su il,-.; :>:i' , : I.a .-,itua,ziane de|-■ ¡'OMNIA là pria are che- in qùel cl. 1:1 ' : 'a .-IV lis .pala una g¡ a- . ve e.pidemra. lui. I: i It ! romp mai la direzione, fa filíale pirula,-ale ed. :n scneie, g-1 or gani ."■‘•.opct'-nli posón,» gill tificaire 243 n -en.ze cun di 177 -rai ed iin- rti collettivi piegati' ,per cut si arriva a! 25 % di p'Ssenr.'.e su,l laivoro? ■ La re ponsafolil-'a di qu-esto Ln-am-nviss'bi’p -tat6 di cose, lo iripf-tia-ivio iiuor.’arpente, ricade siite ,ri net. live dire/:-.»iii del tn'Cnv.tonalj «?. 1<-1 Lm e s’.'ilie filial' sj.nda.cali !e quai'i. a oro voita. dovreibtoero fair opera', dj oc. ua jo.r.e in seno alio mac.,,. • :l e.eneitare. ne] con- tempo. .ui:., • '•< l,a. prvsatone- nil,Ip direzion' ;,,T ; - • onda.no prov- vedimenfi a cai ( , i ' i.nd| ci-pimali invece di acuti,/./.,rc ■■ a-vita del problem» co| f: ; ja iis: ¡pfmatez.za ‘del]e mae- lrao/:- UNIONE DEG U ITA LIA NI Otfiffil rissltsti della If Assembles) Circolo di Cuitara di Meiel La «Globus Film» modiiicM i criteri di scelta dei films A Csipodisfria celebrate I’'8 settesribre Gia da tempo nos.tro circondapi per parteoi'pare. prcdcitti, all«- mos si -terra, fra non stria. Fra i m-agigiori enoositori figure-ranno certametnte i Camtiierl Navali Piranesi, che, con la i-oro oompleta a nloderna a'ttr-z :atura, pqtnanno dare un saggio delle capacita co-struttiye delle l-oro off,icin,e. Falegnaini, fatoibri-e carpenitieri stsfpna da-nclo g!,! u. timi- ritocchi ai model! i da, loro ®!a preparati e nel-. lo stesso tempo ne costruiscono dei ntiovi. In questo 'layoro s-i nota specialnie-nte fra i .giovani appren-di''tu il desiderio che ognuno d’essi ha-d-i euperare re siteslso e gli altri pey d'mostrare ill proprio.grado di perfezione. Modelti dii velieri, pialle, scailpel-Si, martelli, squaldre ed altri sitru-inenti di lavoro ven.gonb allineat.i ogni igdorno s:ul banicihi dll ipnoVa, in atte-sa di e-sere erposti ail pubh ico nello stand riservato al Cantiere, Assieme a questi la-vori dii arti-gianato; tegitti'mo vanto d’elle mae. stramze defla, nostra zona, trovera posto ]q svelta -saig-orna di un r.imor-ch'atore in legno, opera dei riostri carperd'eri, 'Ohe, 'iirii'tPaitftoi di co-stnuizioini narvai’i. hanno sempre fi-gurafo ottiimamente jo .ogre dove. i I,n, qu-esta -gar» d&^ffpsiraizione, gtovani e vecchi pongeyho iutte ie :,j>, . ' ----------------- .............. APERTE LE ISCRIZIONi dll' istituto magistrale di Capodislria ,Sono aperte le*iscriz'ojji alia ®r,i-mn classe e a.l ccnso, agigiun'-o de:’-I,’Istituto maigi; traie Italian» rli Gaped istria. Per Je bmda’jta e tutte -lc a'tre iiifonnae.': hi, «■'mi ger 1 alia dire-etone deji’I tituto, • tetemata prov-v.isbr'antente ne la sod-e del dipar-t'miento ip.er la cultura de .Comi-tato Fcpd’are Circon-daria'ie del-ristria. iiiiiiu,’Hi»iiiiiimiiniiumiimiimnHHiiiiiiii,:iiiiiimiiiiiiiininiiiniimuimmii!miiiiimiimiiimiHHumimiHnimiimiHiniMiiiniNinminiimmniiiiiiiiiimiiiiiiiiiii iiimiiMiiiiiMiiiNiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiimiiiimiHiiimiiiiiiiMiiimiiiiiimimmiimmiimiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiii Si e -coricluso satoato scorso i] cor-so profp.-.sioina-Ie per gli insegnan-fi della naslra zona, che, secon-do il sbitema g.ia pratiicato amche nel'a repubblica Jugoslav», ha lo scop:,? di eleVare le capacita pro-fr. sonal’| degli in T;gna.nti stessi e di matter!,i a: c-onoeiCenza, dei nuovi problClriii che informano la acuo a sficiailsta. Abbiamo aissistito alia proiezio-ne del film «Madame Curie», L’a-’to ed umano significato d¡ questo 'a-vero spientifibo ci ha prof-cndaiinen. te colpiti po,i,c,hè tali film, oltre a| ’oro indUbbto valore arti tico,. portarlo i loro frutói éducativ: ,ne.']a eoacienza dj tutti i nostri lavara-tori i quail si rendono conto che. raggiumgendo le' alte vette def.l’a-more verso l’umaniità intera co' band're dal proprio animo I’egois-mo e l’intere;se personale, che sono 'a caratteriotica della soeietà borghese, ,1’uano raggiunge ]a per. fez'one e si mette su un piano so-cia’e fiiiperiore. Soddisifatti dellai felice scelta falta da’fa nota societa -di tribuitrice «GloSús F! mi», abbiamo sfoiglia.tr> i i progiaimui cinematografici -per il me e d¡ etijesnibre e slamo rimasti • dekh i notando--che tale film non f igura più nef programma. Figura-no toen; i altri film che per| valore art!siír'o• ed .educativo so,no molto »d disolto d¡ «Madame Curie». Perché mai que. ta eslclusióne, questo controVenso? Perché inai ri"cigraiis’íuare neíle nostre sale cine, mirto grafi Che- dei ffhi che. non è aešardafo dire, -ono nociv.i a. 11’edu-cazi-one del no tro roopolo. film che ; thnolamo ne,gativamenite la férvida fantasía- ,dei. nostri adoletiCienti? Vogl'amo spe,rare che ] ai direz tone d® la Globus. Film mod if ich! d criteri d' scelta de i films da p,rolet, tarsi nel nostro exondar io adegu-arndosj ai sanj principi: edueaiti.vi deVa nostra, société sociali, la I[ 7. c, m. ale ore 20 lia avuto-luovo ail teatro .Rjstori di Capodi-stria la ceilelbraiziooe de.H’8 setiembre, de 1 l’insu,rreziione annata d«1 po-poio délia Vleneizia Giuil'a contre gli ocicuipatcri naizifascisti. > li teatro era affoüato di popo o. Preseniziavano nel paie» delle au-• torità i ormip. Nermo Gofcbo (Gi.no) e Krafl Franc . Petek-Hanno pérlato per l’oceasione l compagni Frión e Aibram i quaii ne te l’oro irelaizioni hanno commenta,'o que,.-ta data fatid'ca ne’la sto-ria- det nostro ipcraokj quando !’I1a-l'a -farrista è cro-lla-ta aotto ,i cólpí d¡. imagKo deile forze dcmocratiche doj mondo, D-opo aitresr ;ottplineato il carattere di que:,ta (lotta i ecm- paigni lian ! o detto ,che came zen ,'. n os,tro . ipb^jolo i-|pa:j a- a .spa-ll a-lottava con i popal; jiq-oslavi can-tro il çcttiume neminfo, 'cesi oggi lotta per i'.’edifícaizio-ne roc'iaiistd c per il tnio-nfo de la vérité. Viv-i applTausi hanno aie,coito la cmelustone dei discorsi, indi ha avito ,’uqg-o un ric-eo programma culturale coin ’a par.tecipaaiicme délie -apiano K-osen- e Eatti tula, dol caro di Radio Trieste, direïto da] maestro Ubaiidd Vratoec e di a, tri a-tisli. L’orche-itrá del ’A.J. di Por-i'oro e ha suon-ato magistraiinénte aiicûin.i p-'zizi di música c'a-s'ea, indi allai fine l’.’lnternazlonale. In conclus'ane a! a va.rn az'o.ne 1 y-r le ;.-<••! iy.:,«n¡ in oinre alia Ra -cgna Cu1 tura;!o, de ITlnlo",:: degi! Italiani, -abafo secr.o, he lia. sedé soc iale- del Circo o di Cultura P"-prjflare d-' Bule, o tomata la IV Assemiblea ordinaria d d «oci, alfa presen-za, di 200 o pié per sone L’asse,miblea si o swo ta in icl'.i-ma di entu,,-ja mo, so-ttq i siiubolj de!!;: fratéllahiza che adorhav-.-m > la sala, Scritte mura j iwne.igiavano n!"U-' ntoRe d'etgli Italiani, alia IV' As semble» de1! C.ircolOi. a la ln¿h» per l’al-lar.gainento d.ella cultura trn e ma-s-se -lavara tulci. A'Tordine del giorn-o: i’e ame dell’attivita cultúrale svolta peí 1949—1950, l’appro-vazicne delito Statuto e Tele-zione ael mam Congltatq Diretfivo. del Cinoolo. La relaroione, tenuta dal Presi-’ dente coinp.. Posar S-itvano, ha ris-pecchiato fedelmente i-1 lavoro svol-to d-al Circo’o dal 1949, h¡a rilevato i giuiQce.-ssi e im un1 a'pprcfándito -érame critico, le defioenze e áiflüccflta inicbntrate, I «oei hanmo cosí appre-so lo sivilulpipo deU’at'tiv.ité, cultura-' te, artística ed ideológica.. 11 Cir-colo d-¡ Cultura di Buie, -ch.e é uno dei ipifi attivi diel ¡djstretto. ha ri-]evato anche delle ¡nattivita. caúsate sopratutto dafa-uentei,: nio di una parte dei compon-enti de] C<>-m’-lato -che non hainn-b sap-ut-o e - vo-’uto attivitazari j nei problemi del Circoil-o ed -adattarii alpe es'genze soeiail-i- delta poipolaizlone de la cit-tadna. AI suo attivo -capta una tournée teatrale di 26 spettacoli i-n 6 inter-prfetaz-'oni e con 9320 spettatori; nej ni,entre i!' laivoro veramente i-deolagieo-cqltura.le cioé lie cpnfe-reniz-e prcfe^sqanali e scientl,fiche, i coa-si di cultura genérale e per ana, fafcet]. non sono stati curati a doVere tanto che un corso di ca-rattere preparatorio generale, ín-j-ziaitosi con- un buon numero di parteó'p-aoti, lia dovuto in «eguito essere sospeso. Neliai rei'aKione c .stafa puré trac, data la s-ituaizione finanziaria. del tecs-.'rajnento e del; niovimento del-'a biiblioteca, Nella diseus-siane sono intervenu. ti i -ccmpa'gni Bcnettl Romano, Fot-■’eca. Pietro, Bo-nvecchá Antonio. Ssnglia Nerco. Dnmbrosi pietro clic hanno trattato alcunj pa-rt'co’ari del iayo.ro cu turale e le forme ini-igi'i-ori di taile lavoro. D-opo l’a.pprovarzione delle propo-ste re afive aillo Statuto, i soci de-lagati ha.nno elet-to ií. nuovb Ctinii-taito Diisettivo ohe rifen, ta can,posto ' come ségue: Posar Silvano. Anto-nini- Giovanna. Fosar Mattea. Mar-' zar; France-eo, Stncoo Niño. Do: ich Anta, Dacnbr.i i Fietro, Vida-i Re- CONCLUSO IL CORSO PROFESSIONALS FER INSEGNANTÏ ijbç.yi so,, testé cormclus-o. ha yij't? ,, ra,y,colli, per as,s is ter e ^d>,U))0r serie ’) di (onferemze'e per to studio del e materie in esso tra.ttate, rief locali della; Casai del. Popolo di Firano. circa! un centinaiio di ¡nseignanti ita-'iani dii tutte le f.ocalita della nostra zona. ,11 corso comprendeva due temi di oaratteve ideoloigico e altri di ca-raftere pre.ttamente spola-tico. Le ,g¡ornate di studio sono state quanto mai intense perché., come aiccennato, a .differeniza dell’aftr’an-r,o ,il -corso ha imp.eignato g i inse-gnar.ti. oltre (he -con le conferen,ze gtor.naliere. anche nelfo studio che veniva- pratlcato in dircoli ristret-tj nei quali a materia veniva aina-lizzata offremdo a-i presenti, l'opportunité dii approjtondirs.i nei problemi .interes anti ‘..’insognamemto. I due 'temi: «Sviiuppi della de-iru)ui-ai7.ia jiej sociali: tno» cd «U uiar- xi mo-leniriismo come guida per ázione» hanno mol-t-o ínteres sato i maélt'ri- Interesramcnto -che s¡ è ináitílre.stato in modo spéciale melle riiinibni ¡pomeridiane per iífup,pj-. in cu¡ la disicuissione ,è .ítala Vivaci:-:ma ed i problemi ineredti, ma'-grad-o l’a brévité del tempo a dis-.posizione. sono stati svi-cejati nei loro vari .aspèttl. J temi podaigo'gi-ci, di carattere aquisltamente -p.vo-fefisiomajle, come aid eiseniipio: «i principi sdella nostra e durar»,: on e morale», hanno pure intéressa to- Î partee ipanti a' coa-so. Inf at ti cfue-sti temi assuinono enorme 'inoor-tan,za nela ¡otta che eo-.Muce !n nostrai istituzione ocoiastira per ]o sviluppo ideológico c »científico ne-Teducazione delto igiovani gcnc-razioni. Pure 1 «rapport! tra la scuola e la famiglia», che .devono essere sem,ar e ,p,:ù -tretti e freon-di„ sono stati ogigett-o di ««ah»... II giacigUo di un tl isuccupato triextino nik. gi’i autoiarri ed i traitori di M.--I,-i-.il' i e di Racovica. Del re to ciô è nattfrale e non ■ti rotaren de affatto. Conic iirfatti I non -duvreb1 n a nibbinrsi fine ti [poveri com ¡¡if- . "• 1 * ' I u-'an-'. a :umei--.i TajggUmtj da fa Ju j..Tavia, nnai’igradb l’anatoma di Mosca,- e le affwinazion-i .uilla ineigalimania de!. P'.-rno Qttlnquenna’e Jugo iav.o? Chi é il vero colpevole? , Ambiente dai baissifomd" .promiscuité Ira i due sessi, alicool. miseria e disporalzione, -ono stati i fat- :uo abibrobria. prese ).a sedla -.ufca «¡líale la .ragaz.z'na era -ejuta e ;r :,tñ di pe r fine anta vito della 11 gr-ttandola dallai fine tra. A: restât-» c quindi processate, è lato c ndannato a 10 anni e 8 me i di ca.rce.re. j O,-n -ci i’ demanda,-, è il Candusio j,’ lo co’«ovo e del slu« (n ilnine o su] banca de,el; imputa,ti, a] suo fian'-o. dovev.» ess-ere posta ati.cilie i,aie de il’UDAIS a- VFlanova ha parteciipa-te un grain numéro di donne. A Kucibreg hanno votato «tare T80 % delle donne dei pa.ese. I 1 _________''..'M - --I- in, programma- numeróse opere 1.1-rtohe e di prpsa, m,entre è. già a,s-sicurata la parteeipaizicme del ba,l-letto e de,¡ ¡pié not¡ di-rettor] d’or-chestra jugoslavi. Gas jugoslavo Inigeig.neri .¡uigo.itavi sono riusciti a proidurre gais util'iz.zando a] o scopo i;I carbone e itratto in Jugo-sl-avia. At-tu-a’mente il gas viene prodotto c-on |’a,iuto di una miscela-speeia, e, comporta da, vari tipi di carbone jugo si a va e la -sua qualité non è -per nulla inferiore a- queü'ai d:>l gas che finar» veniva- iprojot-to co,, carbone d’iunpartazione. Il nu,ovo piriKesso iprodiuttivo in-trodotto nella p,rodu:z;one d; gas con-ente di reaijizzare um’econ-omia dj circa 60 milioni di dinar! alita,n-no, cifra che pr'm» venivai spexa PP-r le 'mportaizioni de], carbone dall’eistero. ¿ In aumento la produzione dell'energia elettrica Neigli ufltimi an,ni la produizione d¡ energía elettrtoai in Croazi» è stata- iraddoppiata. Lo scorso anno irtfatti ,-nel’a Reipubiblica Croata- sono stati pro.dot.ti complessivamente 5,11 m.iHoni -di Kwh di energía montre si calico’a che quieisit’atnno la produzione totale sorpasseré i 570 ■milioni di Kwh. La produzione del tabacco I prrxluttori di tabacco ne]Ie re-gioni d.i Prikp, Krusevo e Brod, nella Macedonia hanno iniziato da alcùini ,g!-orni l’immagaizizinaitura del tabac,Co raoco .to quest’ anno. La qualité -di questo .taibaiceo quest’a.n-no è .ottim» sotto tutti gli aspetti. Saltante «elfe tre localité men-zionate i co]t¡vaitorj hanno pian-taite cinca 480 milioni d.i plantjne. Fr» t cultivator! as.sumona il ruol-o principale lie cooperative agricole (lie hanno s cm in ato ben i] 75 % POSSIAMO ESSERE ORGOGLIOSI DEI NOSTRI FRATELLI RESIDENTI IN JUGOSLAVIA s0*** V 'w' 11.: Nel nuovo paese d'elezione III inostrifratelli contribuiscono aU'edificazione SI! I M I I i I I I ! I I ! H ill M M § M ! i I I „Áffíanchiamoci ai popolí jugoslaví nelia lotta per la pace)! e l’edificazioncsocialista -Dimostriamo,che šiamo internas,ionalisli sotto la guida del P.CJ. e del comp. Tito" del socialismo Silvio Disiot, della Rade Končar è 15 volte lavoratore d'assalto - Tutti i lavoratori italiani della «Prvomajska» sono d'assalto - Giacomini Attilio è decorato con la. Medaglia al Lavoro e diploma d'onore Ber-gamasco Antonletta è 15 volte d'assalto e da, 5 mesi ha port.ato a termine il Piano Quinquennale NOr.Tüp ESCLUSíViO XI Mentre si tenevano i Javori de lia eoníerprjza, ,i ¡delegati ban no ap-pre.-o che «L’Unitó» aiveva- riipor-tato un articolo calu,nn;oso e í-a< so sulla yi.ta de.j ¡'avoratori italiani ¡n Jugo: ila,vía., i lavoratori ita Jani hanno u.hto tnanife tato il ,proprio disgusto .bollando la- disonestS de-i con.ii.nfoimisti. talit., al a tribuna, il 'lavcratore Brumo Tutta, dolegu-to deig i d¡¡; cui 8 domine, e di quostv il 90 per rento sano lavoraitori d’assalto. «Ció significa egli ha1 aiffermato - - che litalUami nioin pestaño -indietro ¡ne’ile ga-re ¡di <]avoro socialiste e mella lotta. per una. piü alta, (pro-duttivditá dej lavara». Ed ¡mfatti gilí esemipi non mamca.no ai «Knio-strare la capacita e 'a eoscienza degi'i í.talian.i di questa, faibbrdca. Sebeo ico Antonio e stato procla-mato 3 .volte raizi-o,na,liaza,tore, piü volte lavoratore d’a,esa- to e premíate fe denlaro. Cerrado Min.i-neVli. é .stato .proa! ama lo .1 volte lavoratore d’assalto, urna vo ta -elo-giato e piñ volte prem-iato- Silvio Disiot é stato proclámalo addirit-tura per1 15 volte lavoratore d’as-sailto; Petrom'io Giorgio e 13 vo, te lavoratore d'a,sisailto; il compagno Mandin é raizionalizzatore c 3 val-te prodam ato lavoratore d assa to: Renato 'Soramio, Tremtin Ma-falda, Film,is Genoveffa, Faibris Na-tale, CoLlenz Giuseppe, questi so-no altri .noinii, di ital-ia-ni, anch’essi proclamati lavoratori d’assalto da due fino a 7 voilte • Ma non é termima.to ,1’albo d’o-nore Anche Z analta Mario, dele- > gato del lavoratori italiani della «Prvomajska», anche di-, Zagabria, ha vo'uto esprimere ¡la, fiereiziza socialista dei suoi compaigni. . che fui ha chato degli esempi. Ha, detlo , >.Mp’iatt1 dtoe «Tu?ti gü ita-liíni:. ¡unnicrratl clic lavoraiW tilla «Vrvoiiiaiskn» seno a iva ato ti. il'as-culto». E¡l luí. menzionatp Vrnnce-sco CuuZ'jani (> volte prociamníp d’assalto eci imignito della Medn-glia .a', Lavoro . c ' del diploma d'o- Eg.’i fa r¡levare che gfi litaiiam.,; di Maribor uni mio rhnašli Lndiet.ro a qiif'hi occupa t¡ in ai tre région i de la Jugoslavia. Anche a Maribor sono or! i. nel la- i’otta sociali.-ta. lavoratori d'au .-••alto, razi onal ¡'/..zaton, cvC. Su 2C italiani che >ovo-rano alla fabbrica ct;: automobil I- Il porto di Fiume catre ¡a meta cono bénemeriU del Ion re, corle i tu, Mel'e varíe a ?¡ende e fa.’ibriche d.¡ Maribor, ove iavora.no ce,inpjes ente lio Italia,ni immígrati, questi s puré a'bati e /tiinati. A Sarajevo e dimtomi — da quanto lia dich a-ralo i] compagno Osvaldo Orlando — vivono -e ia-vaamo i :,-.a, 120 ita iami. ¡1 Cir-co’o -leg i ita)iami che ave»® rice-viti, una .pi pria rede da parte rl.-| S'nda-tat-». sta ora co truénelo una nudiva, sede ton l’-iiiuto íinam-ziario- dp.'ile Autor¡tá popo!a,r¡ o-<■ rt?¡: a muovr. .sede avra va,.¡ local i ben accmiiemti. con la sa a di-Ve r ’ u n i n.n,i. la bit k.,t.eca ecc. Nel e faibrirhe di Sarajevo 40 italiani ono ,stati prcoiamati lavoratori d’a-sarto. Una famiglúa ínter a. t o-i :! padre Giovanni Verginel a, di 60 arami, L fig i Danilo e Francovo e ía miora Lidia, sorio tu 11 i la,'mra.tr,-¡ d’a-sealto' da due a> 9 vate. Toh non E. rnacora. é 9 vo te ‘eiminati per VUltye i favori interni. La centrale di Vlaíca. che fc-riiisce l’aicqua al a m¿-n-era ed alia lo of a eninera.ia¡ è -tata mon,tata proprio quest’ anno e.d e,ssa ?te:sa costitu-isce una nuo-vai giande vit,loria del Fiama quinquennale per lo svilupipo económico delllstria. ÍO-s) IL Momento storico nella Jugoslavia socialista V. mk SOLEMNE C0NSE6NA ÏÏM COLLETTIfO OI LñfOEO MELLE MÂMÏ DELLA DÏREZÏOME DEL C0MÜATÛ DIRETTIVO __________. y «Compagni, voi siete adesso i dirigen ti delT impreso. Dovete perció conoscere i suoi problemi, i compiti del futuro . . .» (Noel,-o cervario- da ««’impresa della región.• di Fiume) Fiume — agosto In questi gihrni, cerne in tutta la Jugo ¿avia, anche ne ,1a Regione rii Fiume 'i, coji-ettivi -di lavoro delle impreso econom-iche statali ccm.piono uní alto ptor-xo ,nella, -pro-pria atti.vita, eleggendo i Consi.gli opera-i e. rispettivamente, dal seno dei Consi.gli stesri, 1 Comitati di .gestione. In tal modo, grazie al a giu.ta linea del Partito Comunista con alia testa U compagno Tito, viene ¡mensa i,ni ¡atto. ¡per la prima vo ta nella stori-a della c.lasse opera',»■ la, parola, ¡d’ardine «le fabbri-che aig.li opera-i». Per questa meta miigl-iaia di uomini h¡an,no dato la loro vita, combatiendo riivoluziona-riamente, a- questa meta guardarlo oggi ne: mondo miliemi di prole-tari. Perfi.no nell’Unione .Soviética, primo paese socialista a,l mondo, dopo 33 anni di vita, questa meta non é stata raiggiunta e questa sog.no seco1 are dei lavoratori non si ,é realiizzato Perció ¡é con legit-.tnno orgog'io che i Javoratori deí-Ja Jugoslav-ia, e con easí i lavoratori itaíiani e .croati del],a Regione di Fiume, guardaría a quésto avvenimenío ed indicarlo, con il Joro esempio, la vía da seguiré anche a,gli, á*!tr¡ movimenti demo-cratici del mondo. Asslstere all’elazione del Com'-tato d.i gestione i,n un co lettí -o .nostro, significa entrare nella cc-scienza del lavoratori che si Pre-parono con ¡serreta al- grande momento ed ¡afila grande re ponsabi-1 ita ,d.¡, dirigere da soli -una fab-brica,, un’aizienda ecc, Noi abbia-mo scelto, per avere un’idea, un piccolo oollettivo; quel-lo deü’ a-zi.end® Auto-Fi]o-Tramviaria di ”1111116, uno di quei co'.lettivi che hanno ¡gia eletto il proprio Con-silgl-io operaio aH’inizio di questo a¡nno¡ e che oggi, dal su-o sen-i. hanno scelto gli uomini che dirige-ramio. Si dice che ,a¡ volte, la, trop-pa gioía fa ipiangere. E’ vero, lln compagno, jil quale nella lotta parti-giana ha visto moriré intorno a se •diecine'd.i. conipa-gini e lui stes-so i? rima.sto gravemente f“r to e non ha laisciato cade.re nep.pure una lagrima, era estrema-.nente commoseo qu-ando ha vo'uto spie-gare, prendendo la parola fra gli altri operai, í’importanza dell’ele-z-ione del Comitato di gestione. . «11 Partito ci ha dato , . il com- pagno Tito . • . siatno orgoglic-si ...» dice-val é qua?í balbettava, Ma i conipagni hanno cruiipreso lo stessio e, non- laisclaindoi'a finiré, hanno caídamente a.pp a-udito. Igi-nio Superi.na, per esempio, che ha lavorato per tutta la sua -vita nei Servizi ccinuna-li. sa che cosa si-gnifichi roffrire. Egli r¡corda quan- do i fa ci. ti. nei l342- -o a¡ggre-gareno ai battag.Uoni spec i a i degli e e-menti allogeni antifais¡r¡sti e fu apedito a Bari. Ricorda, quando, nel 1.944, da Bari. unito-i ai par-tlgiani pfJ.gliesi, riáioi a scappare ¡n Jugos,’avia e pascare tra i com-battemti di liberazione. Ricorda in ¡agüito a sua, partecipazione alie batí agite di Kni.n e di Mostar ové f,u .gravemente ferito , . . Ricorda queste cose perché ancor oggi egli é u,n invalido. Mai é stata. im-taocata la, jUa coseieniza di fla-vora-tore. Egli ha sempre -lavorato e lottato con una’ meta nel cuore ed un miraigigio ne.g i occh-i. Per que-sto lia meritato d.¡. far parte del Potere popolare, per qiuestq egli é stato sempre un altivo siñdaca--1 ista, un ottirno front-ista, per que-sto ha dato íinora ¡la¡ sua attlvita nei Conciglio operaio, Chiedete: cosa significa tutto questo? Oh, siügnifiica molto. Una biografia ¡preasoccbé u¡gua'e hain-no i ,compa,gni Vzekos’av Favalec. tneccanico, Branko Pirnat, autista, Scrobogna Michele, meccanico, Ju-retic Ivan, tramviere e Duka Vu-kovicv -áiUtisitai; uomini che sana stati 4 miigli-ori nel proprio collet-tivo, ottim.il 'operad, (coacJe.nti ¡?o-i prattutto. Oggi, 23 agosto, questi compáigni. ?ono stati eletti a- far parte de'la Direiziane dell’azie-nda. Matiurattlsi nellla lotta, essl pren-dono nelle mani, .ai nome del col-¡ettivo tutto, iai direzl-obe degli af-. fari. Ne sono ¡caipaici e meritevoli de) resto. Come (é meritevole il ccimpagino Luka Vukovič, il quale ha percorso circa- 200 m-ila chilo-metri seniza effettuare aimna, ri-parazione, im-antenenedo l’a.uta in piena efficie-nza., é un ex emigrato. Vissuto in Francia per lunghi ainni lontano dalla sua ¡Patria, una volta sottopo?ta¡ a regimj anti.demo-cr-atici e feuda i, é ritornato nella Patria socialista al momento dcjla lotta piü diffici.le, la lotta per l’e-dific&zlone di un m-igiliiore awe-nire. Anche ,Luka Og¡g,i -ha visto r.eaiizzato il suo sogno: «le fabbri-che agí-i opera-i». Questi uomini discutono. -I; d¡-re'.tore, compiendo ¡l’atto di con-tfágflia dftjjlariienda '»la direz|ione del Comitato d-irettivo, con una certa commozlone nel a voee. espo-r¡e 1-a sitúa,zione del ¡piano; «Com-pagni, atbbiamio lavorato con eo-scieniza ed- abbiamo fatto o'tre U po.flbile. I nostri antobús -hanao percorso. f'.no al 20 agosto, o tre 2 miliani dj, ohilometri ed il piano é stato realiizizato per i] 133,02 per cento. X nostri tramvai ha-nno traaportato in qiuesti me?,i o’tre G milioni di persone pe.rcorrendo o’tre 17 milioni d¡¡ chilometrl, Compagml, ,vo¡ siete adesso i dt-riigenti dqlli’lm(presa. Dovele |pe,r-ció conoscere i .suoi prablesni, i compiti de] futuro . . .» X membri del Cansiig'io e del nuovo Com-itato discutan,a Hamno gió -nella Joro voce q.uel tono d'l chi septe di avere una, grave re-sponsabilita, Foimare briigale sul percorso tramviarlo, assumere nuó-vi faibbri, nvigliorare ía disciplina del personaje, aumentare le capacita del- parco rotabije trainvi^-¡rio ed automobii' istico, ,r¡iorg*nl,s^ zare H¡ ]¡a,vcro nell’officina- meccas nica, dirigere i lavor] di costru-zione della nuova ¡linea filoviaria che dovrá ini.ziare il .servLzio verso la fine di quest’an.no . . . ecco i prob’eüni, concreti e gravi, — Noi ci augur ¡amo Un bu o¡rí ]avoro — si dicono i neoeletti meui-btfi della Direiz-ione — Buon lavoro, si, vi augurano tutti i lavoratori del oollettivo. Supe.rina Igi.nio, amato da tutti, conosc-iuto. viene eletto atl’unani-miita Presidente del Comitato di-rettivo. Iginio alza ¡’a fronte fin’&b lora curva- sul- tavolo, guarda i.n ■faccia al -compagni e dice; «La no-■sitra conquista- ¡é ¡conquista de] nostro Partito, é mérito, anche que-,sta vittorla del a salda e giusta-direzione del compagno Tito. C m-pagni inv'amcigli i ,nostri saluti . » E, ne, X-’entuBia-ano di tutti., viene letto un te egramma. Un te!e-giramma d¡i- sincero a-ffetto, di soluto, ¡per il compagno Tito. Destino maledetto niel delle Germania obbtigata a scatenare la sua potenza in nuovi massaori lili...... i;illllllllllimillll|l|lj|tl¡|||||||||||j||||||||||||||||lllllll!IUIIIIIillliltllll!lini¡llllli|]¡l]llllll¡lllll¡UIIIIIIIIIIIIIIIIIII[jlllllllENIMIIIIillllllltlllllllMIIIIIIIIIIIIIIIII ^8. puntata IL T ALLONS DI FERRO DI JACK LONDON vi quando mancavano anelli nella catena fissaita attraverso tutto ¡1 paese- Cap,¡¡tolo XIX, TRAiSFORMAZIONE Devi tra-sformarti completamente, mi ¡scriveva Ernesto. Devi cessare di eisistere e diventare un’ai'tra donna, non solo cambiando il ituo modo di vestir:e, ma facendo ■peille. njuoya, .solto ií ve-stito, Devi rifarti completamente e cosí bene che lo stesso non ti pos-sa ricono scere, modificando la tua voce, i ¡tuoi geisti, il., tolo partame-nto, il tuo modo di camminare e ¡tutta la lua¡ persona. Oibbedii a quest’ordine. Mi eser-cltai, mo te ore ai giorno, nel sep-pellire definitivamente 1‘Avis Ever-hard di ¡urna volita .solto la pelle di una nuovazdonina che potrei chismare un’a itrai me fstess-a. ¡Si,mili risultati non si pos,sano otitenere se non) a fprz.a di volomtó. Ferfino ¡nei particalari della mía initonazidne, io mi adoperai sanea tregua linché ’a voce del mió nuevo perso-naig’gio fu fissata e divenne automática. Questo automatismo acqui-sito era ’a condizione easenzialft per ,rap,presentare bene la mia ,par_ te Xo dovevo giungere a illudere me sfessa. S.¡ prova- aicunché di va lingua, per esempio i] fra,ncese. Daipprmia, o- s¡ .parla in modo co-¡sciente. con uno sforzo dalla vo-lonta. Si penosa- nei'a nostra lingua, e si traduce in framease, oppure si legge in francese. ma si deve tradurre nal a- nostra lingua, prima d-¡ capare. Piü tardi, lo sforzo di-yepta aUlomaUco, ohi .studia si sen-te ¡m iu¡n terreno- solido, legge, sicrj-ve e -p,emita, all® franceise, se¡nza •ricorrere ai,’a propria lingua. Cogí pure, per' i nostri travesti-menti, era neoessario esercita-rci finictoé le nos,tre parti artificial'i folssero divenita.te real, finché, per ritornare noi stessi. ci fosse ne-cosario uno sforizo d’a,ttem,zione e di volontá. In primeipfo, naturalmente, branco’avamo un po' a la cieca e nóvenle ci smarrivamo, Sta-vamo creando uin’arte nuova-, e a-vevamo molte cose da sooiprire. Ma ill lavoro progrediiv-a dapper,tutto: nuovi maestri sorgevano in questa arte, e tullo un fondo di truiccihi-e di eapediemt i si andaiv-a lentamente acC'Umu,lando. QUe-sto fondo divenne una specie di mamuale che passiava da.l fumo alfalfe?» e faceva parte, per cosí dire, del programma, d-¡ - stud i della scuo'.a della ri- --m Fu in quel moananto che unió pa-dre sicompanve. Le sue lottere, che m¡ erano g'unte rego ármente, ces. saronoi di arri.vare-, Non¡ lo si ri-vide -piü ¡ne 1' nostro quartiere centrale di Pall Street. I nostri coin-pagini lo cercairono daioper tutto, Tutte le priigicnT dal paese furono frúgate da!, nostro servicio segreto. Ma egli epa pemdiuto ¡casi coinp'e-tamente come se la terra Jo aves-se inghiottito, e fino ad ogigi non -si ¡é poituto .scoiprire il minimo in-dizio del modo in oui peri (2). Paissai sei mesi’di soUtudine nel rifuigio, ma questi non furono ¡perdu,ti. La n¡» ¡tra origanizeazione avan-zaiva a, grandi passi, e montagne di lavoro si aocumulavano sempre davamti a poi. Dalle loro prigiomi, Ernesto- e gli altri capi decideivano que Xo che si doveva- ¡fare, e noi, che eravamo fuiorl, lo dovevamo compiere, Il programma compor-tava, per esempio, la propaganda orale; l’orgamiizzaz.iorie del nostro sistema di spiomagigio con lutte ;1e sue ramificazioni; lo staibjlimento deFe nosvtre tipograf-ie c.laindeistjme; e quella che noi chiamavamo la no li a ferrovia sotterranea, ossia Topera di metiere in, cornu,n¡cazio- rtn 1» luitt inis, dî riflliZi nUn^ (1; In queil periodo, U travesti-nlento divenne una vera arte. I rivoluzionari mantenevano scuole di nitor¿ in tutti i loro rifugi. Essi sdeqmivano gli nccessori dei comici ordinari ,come parrucche, barbe false. falso scipiraccigla. III giuoco della rivohuzione era un giuoco di vita o di morte, e questa maschera-tura sarebbe diventata una tra-p-pola. Il travestimento doveva essere fondamentnle, intrínseco, doveva far parte dell’ essere, come una seco-neta natura■ Si narra che la Vergine Hossa era diventwta una seguace, di quest’arte, e a ció si deve attribuire il successo della sua lunga camera. (2) Queste scomparse erano uno degli oirrori del'.’epoca. Ritornimo costantemente nelle canzioni e nelle storie, Era questo un risultato de t'a guerra sotterranea che im-perversà durante tre secoli. Il fe-nomeno era quasi tanto frequente fra ç/li olignrchi e nelle caste ope-raie quanto nelle , f ile rivoluziona-rie. Sema avviso e senza lasciar traece ,uomini• donne e perfino bambini sparivano: non Ji si rive-devano più e la loro fina restitua avvoltn nel mistem. II rápido ¡.nca'izare degli aweni-me¡n,ti, -i.l ¡precipitare dell’¡a¡ situazio-ne politiica. le ¡condiziani di ¡pre-emergenza determínate dalla psi-co; i bel ica créala, sia ipure con abbiettlvi diversi, dall’e due grao-di partí in carJisa, hanno necesariamente riportato la Germania al centro delTattenzione mondiale. QüeJ'-a che fu¡ una) grande poten. F.a, eapansionista e che a-vrabbe p¡o-tuto invece essere mutata, da una ragigla sepipur molto benavol’a política verso quel ¡poptílo — in un elemento di equilibrio, faittore primo d-el a pace in, Europa, torna alia, ri-balta come una mimaccia gia be,ni delinéala contrO la sicureaza del nostro continente, Tronc,ata dalla mal abba'sta-nza depreicabile! po itlca, delle sfei'e d' inf u-en,za i>n due insulsí mane un i, cos.tretto Tuno a,d organ'Lzzars¡¡ in una repuibbl'ichetta federale ¡mar-sh-alliizizata e Ta'tro in una Repiu-b-bjiicai Pqpolare ciecaanente sotto-messa al’l'e voglie del 'esipanslonis-ino soviético, -la GtermainLa ridlven-ta il per icol,o pubblico numero uno, si acclnge a scatenare 1-a sua¡ tremenda potenza ,in nuove onda-te di m-asrapri e di terrore, che il, ruó popolo, ¡l suo vero popolo, certo NON viuole, ma che le sano -imposte -da un, destino maledetto di cui g1¡, oocu.panti ??i sano fatti continu-atori. Ormai ¡1 .lavorio -i,ndeíesso¡ del Kretnli.no e del .Dipartimento di Stato- si s-vol'.ge su, direttive pa.ral’-lele: con la compHcita de-¡. dirigen-ti ¡germainici, il gia tanto biaisimato naKÍo-nalismo teutónico viene ancora- esasperato can rivend-icazioni e promesse, tanto da fardo straripar# ai .scmm.ergere ill der-iderio di pace del popolo e da imitarlo nellla mol. la di propui'sione delle due macelo ne ¡beil'i-che móntate i». Ger-mania. A questo proposito, Washington ha dovuto lavorare con molta aibi-i ita e . fermeizza, conducendo una campaigna che poseianra ogg-i individuare benissifno neJle suo fasi general-i. La -prima fase conslstette nell da-re a] ve,cc¡hio apparato nazista ¡una verniciatura di democra-zia, nell’e-vitare ¡aib i I-mente Tapp-icaizione ra-d-icale di tutte- quelle m-isure ¡che sarefcbero vai’.se a sradicare i) fascismo dalla base, ne'.Tii},divLduare e raccogl'iere ¡gli e.lementi costitu-t,iv,i del .núcleo centralle naz-ionali-sta e m¡ ¡itaristai ad oltranza. A questai faise diede indufcibiO impulso ,1’ex camerata di Hitler e tondatoxe del- «Fronte Nero¡», Otto Strasser che, insta Hato a] Cañada, raocogl-ie le í,i e di centirfáiia, di mo. v ¡mentí, partí ti, comitati, organiz-zaz.ioni ed enti reviisoinistici e fa-scisteggiainti, x cempiti affidati ad, Otto Straisser sono -in-vero assa-i multiformi, ma si possono cómodamente, radunare s-otto due caplto-Ji: Fonnazione di un esercito te-desco, e restituizioné al ReiCh de,i territori occupaiti dal sovietic] e dai Polacchi. La seronda fase della campagnai per ,il pote.niziainento bellico dellla Germania fu moho piü ¡comipl,¡cata ed investí diversis-simi setíori, coordinándome la atti-vi'ta ad un un-ic» fine. La de-nazificaizione ¡ven,iva, completamente a cessare, mentre le per.onalita ccmumiste piü in vista, vanivano scaiizate dai post-L piü pey ricolo.-i, -cómplice J’inerzia- colpe-vole della direzione di quel partito. L’Xnghii'terra, e speciaJments la, Francia, che nutnivano serie e ton-date a/pprerisioni circa una Germania tomata ai fasti milita,ri. erano rápidamente ridotte al sil enrió con inetodi a.xai conjvincenti. {Continua in IV. pagj •4r«v-—'Aar*»r ^ -*~». - ^jljljíff ffin,|,„l,i™ff- - J » flllüigj^g i-... L ’5^ kril i 'I • ¡ a-' •¡¡litio r *t< ¿KM # M .'-if J» ¿ ■ ; * y II destino della Germania IL GIRO DEL T.L. T. iCOPPA TRIESTE » IN ATIESA DELLA GARA CICLISTICA GU ATLETI SI PREPARAMO BlMSAMEMTE H passaggio per Capodistria probabitmerite alíe ore 16 di domenica Tabella orarlo - Ghilometrlea ilella l.a Mene (TriESte-Portorose) Mancano. a-ncora 4 igiorn; all’ini-zio del II Giro de) TLÏ — «Coppa Trieste Sport». L’ or.gantzzaziane delliai gara viene cúrala sino al minimo particolare. La manifestazior- ne Si. svok'erá. su -urt percurso di Km, 215, suddiv.isi in due tfrassioni di taplpa- ed i corridor], toccheranno lutte le ioc'alitá inag-gior,] -deile due zana del. TLT. La prima tappa- «ara pAÜiinagfiú e paüíntiJtbú Non i raro- incomtrare jn ces-te .s-trade grup.pl di ragaizizinj, e di gió-v-inettl d’asiübo i -séiss] che eonipi» no can. disinvollt.ujíii deile evolución] sui pattini a .rotellé. Quedo spettacoib — piur presentan do quat-che inconveniente é assai -pi-a-«wlole, .-sipeeiaimente per p’a.gitlilá e la gr’aeia con cu i s i c-imentaino queí.tj, ivivaci ragazízetti. XI pa'tt]-naggj'O a rotelle ebbe, a;nni ad-d-ictro, una: merítatai voga e gil amatori di quedo genere di. svago eraino numeras! e, in genere, dibi-li. Tole s ¡sana eserclzlo físico g-odeva di ¡una jncontrastata popolaritá, uniendo, alia utile íati.ca, lu Riace-vol¡ez¡za di a’cume ore trancarse in ¡lleta e ¡buonai contpagnia, L’introduizione dei ¡halli e la «mama per divertimenit'i piü vivaci «. dicam-plid ¡puré, di: m-aigigtere pr-omi-scuita, tripnfarono prontamente su] pattinaigigio, (favoriiti anche dalía¡ facilita presentalla^ da] bailare in confronto dellai dMficoíta, derivata-diailva ¡riceroa 'dell-’equ-ilitori.o, re.g¡-gendosi su otto ruóte fissate allle scorpe) ¡che !n¡ breve tempo declinó sino a scomparire quasi totalmente. ¡Qnel-c-he organ'iizzazione sportiva e ¡quailcibe privato 'tentaron-a -d-i ri-da-r vita a¡ tale eserci-zlo che per<5 rimase eirC'O-Kcritto a pochi raga'zzi. Il paittinaggio a rotelle oífre un vivarse e sapo ¡passatempo, prefe-riiblle al rnolti ailtri. II pattinare non presenta alcun COMUNICATI DoméniCarin cmrr. mése alie ore 13 av-rü .luago a Capodistria- .in oc-cas.ione della; Festa deiU’Uva-, una gara ciicliistica i-ndettai dail CP.C di -Caipod-ístria in -c-oilalborazione con la SSS Proleter, che sf svolgéra surt Giro ¡di Cápddi,siria, di km- 60 cinea, parí a ventl ¡giri. La gara ,é «¡perla a tutti ¡gil Al-üie¡vi & Diiettantl júniores assietne. La p-retniaiziome gara falta a (par. te e cioé. 10 -premii ¡per ra clarifica genérate, e -5 premi per gil -AlUeyi. La. 'C'assiüc'a- ¡venra- fatta iñ base airultima' traguardo, cerne per una gara cli linca. II! ritrovo.dei iconcfin-enf,; <• fissato per Domeni¡ea¡ 17 corr, alie ore 13 piressio li’UCEF di Capodistria. Per quanto non conitemiplato nel ¡presente re^olamento, vigé quello delPUCI, Per eventual! ¡chiarifiicazioni. ri-volgqrisi cgni igiorna alia Segi^eteria del Praleter pr« o l’UCEF. pericolo e nr»n é diffici]e' -imparare a- reggersi, íjj.í pattini, In düe .o tre lezioni. phiunque riesen a tener«! in pied¡i e ¡aicquista ¡in1 -breve i!, -enso deireqii'iili-br.io e la disin-¡voltra-ra ¡necesgiaria a,l pattinatofe. Come g-imiastic.-j, .offre -un eser-cizio eccellente, perché sottopone il físico -ad una Píficacq e ¡saiutate aziaoe ¡motoria, ritein-pra-ndo i ner-v-i¡ ,i mu'seoli, íavorendo la¡ respí-raizione e la circplaeione del ¡san-güe, maintenendo agife -ij oorpo che ne r!tra.e beneásere un-i-tainente allá mente, rallegrata d-a-1 hrio che s¡ d.iiffonde dal gioviale earosello unian-o in cu-¡, si garegg-ia in bra-vurá e aihilljtá. ¡I y-i.rtuosi di pattinagg.i-o dan-no saggi -di rara n troppo dis-ordine. Canje igiá dett-p, il Partizan ne! primo tempo, verso ij 40, riusciva a se-gnáre una rete b-uríona cpn Plašno, mentre nel isecondo, in sé-guito a belle triangoiaizioni, aumen. tava il ip-u-nteg-gio, ancora-con Plai-n-o «u passaggio di Plinio, nuevamente- a-i 25 con Plinio che, scár-ta-ti tre avversairi segnava- la terza-rete per la suai squadra cd aumen-tava ancora il pu-ntegigio .con- una quanta rete -seignata a-l 35, su- ri-g-o-re concesso daU’Ar-b-iti-o per im ¡gr-ogscl'ano fafilo, di un; difensore che ¡bloc,cava ]a- palla con le mani sulla linea deli a propria rete. La partita aiveva termine casi con il seguente punte-ggio, Fartlza-n Ca-p-edistria -ba-tte OS Bule per 4 retí a- zero. Amo ...............mu....i..mu..................................................................................................................................................................... Anno XXTII1 ■ E. F. Signor Cifipitano. ha arréstate qu&¡tn. donna che disturbara uña democrático, dimosi-mzione. fascista per Graziañil — Cara, mnnqlnre si serine cnn una o con due forchelte? — Ma complice, caro! Non e mica ancora iftfl-to inventido' l’onorevoie . Sp atar o! Le due chíese — Si, va bene, voi arete voluto creare anche vostri deviazionistu nía noi mle&.o caminciamo coi ro-ghi!. ; : - — Bene, bene, ja processeremo per ültraggio ad un eroe nationale, (liscors/.. sedizUa,¡i pil alto tradi- merdo. Come ci chiama? >'■ * .’. ' . • ’ —Italia! Ando íorse cosí? — Córrete, córrete, cavalière ! Sálvate il piccolo, doles drago dalle mani della ten ¡Lile palzella! llllllllMimlllllllilílmllHlimiillilllíl! Illllll!lliii>ll!ll!lll¡illll!¡ll¡>. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!iti¡iiiiimiiiiiiiiiiiii]i¡iiiiiiiiiiiiiifl¡ii!ii]ii¡M!iiiiiiiiiiiiiiiiiiii¡iniilniiiiiiiii¡Mii!i;iiiiii¡iiiiMiii!ii¡¡iiiiiiiiiiiiÉii'.niiiii!iiiiiiiiiii!ii]iiiiiiiniiiiiiiiiinuiiiiM¡im]üiSiiiiHiiiiiiiiiiiiiiMiiiii¡ii¡iii¡i[i¡ii¡iiiifliiiiiiiiiiiiiMiiiHiiiiii¡i(im iiiiMiiiiiiiniiiiiiiiiiiiniiiiiiliiiiiiiiiniiHiiiiinMiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiniHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiMniniiiiiuinwiiiMíiíiiiiiiinm Smarrimesli Il compag-nq Ráma-ni Mario da Capad ¡str.ia ha sm-árrito at.cuni giorni orsono ¡¡ suo port-afoglio (onténohte una- (pi-c-cóla -somma- -di dena-ro e dciéumonti vari., ira i quaíi. la -canta d’ideatitá, nel pies-si de] porto. IV-rinvenitore é prégalo di riparia-re quanto s-upra- -presso la nostra redarzib-ne, ¡ 11 g-or.no 2 c. ni., -nella r¡ven-dita-'di ©iomail'i sita in Via Cesare Batí Lsti -sono s-taite dimenticate ¡die-c.i fotografié, -u-n1 liibretto per Cir-cctazione di bici-cletta intestato al c-omp. K iadnik Ivain d¡ Lutoiaina-ed ivi abitante. IJ 'Compagino stess-o ipuó ¡ritiirare quar.to sopra, p-nesso -la rivendita menzionata-. G0M1NI6ÄTI jl'li’ÍAS,' ré.nde no¡tf5 a tu-ftis i 'da-’ t»r¡ di íáyoro' c-d a tutti, ,gli assicu-ratj, che -con i| i se.t'tém-bra c. a-è siat-a. eífettuátá lai riorgan-i-zzs-zio.ne de ¡’’Istitu-to con la costitu-zio.no- della d-iresrione distrettua>e detl’J. A. S. » Capodistria- che .hala g-Unusdmone su ¡t-utto -i] territorio, del C. P. D. ¡di Capodistria e la dir-ezio-ne d-lstrett-uale- dell’-I, A. S. di Bule ren -giuri d¡zione su -lotto il territorio del C-.-F. D, di Bule. L'ufficio del-la dirazione di strete tuale de TIAS .idi -Capodistria trova.-'i,, in vi-a AnimMrz-iata- -Nro. 1, Nro. tele» .ulico ti. Nro. C/c 1—901-67.' inenlré quello de.ü'a di-reziohe. ¡di-' strettuâ-Ie -di Bule è sit-ua-to in vía I Mag-ai-o Nro. 16 N-ro. telef. 23, N-ro. ¡C/C; 11—911-0-2..: Percló imvit-i-áfno tutti gq ¡inte-res'la-tl riiv-oligersi. megli ¡uffíci coni'-p-etenti, , , A,VVISO- AG-LI ALUNiNI Si aivvert-ono coloro che inten-d-oii-o is-criv-erri alfa; prima classe del .a ¡Scuola- .Técnica -Conim. Bienm. d'T! ¡: ■>;l jdMstirla, che le fiacriajkxA ■ lanioii» aiperte da-l -giorno 14 -al gi-orno- 16 c, ni. Gl i. Interes;ati -devomo presentare per I’isc-riziane ¡. seg-uentl do-curne-r.ti: 1. D-roiarwfe su carta da- ¡bollo -di 9 Din. 2. L-iieémza della ¡Scuola- Aw lamento, j 3. Carta ¡d’identitá, 4. Cèrt'Çrjüto di nasci-tá, 5. Ce-riif:¡eata di riva-cc.iinazFane. Si aviver ton ri gli. a-lunni. detla F-u-a-'a; A-vIviiiimento Crmm. e ’Técnica- Comm. Bienn. fl’L-olai d’Istria, eh,-. ]e lazi-ani avranno i-niz-io June di l3 ,c. m, ajile .-ope 10. Per ulterior?, sich-iariménti rivol-gnrsi a'].a, Seg.'-ftteria- della fícuola-A vivíame*) to Cum; e Técnica-Ccmui. Bienn. ad Iso’a-, Víale I Maggi-o. Nel mese di agoito, rudi 26, morti denunciati 5, matrimoni .19 Nadi nel tnese dl ago;to: -Prodan Rcnii-lda, Deponte Luicio, -G-or-ellai Edina, Um er Boris, K-odilia -Fiore. la, Maie.r Liliana, Glavina Mila,, Sa-ndrin Giong-io, Rojaic -Dapi-!-a, -Cu-njai E eonoira, 'Apdilonio Gianni, Maipia!l'i Vittorio, Krcvatin Gluišano, Cafa Gl-artni, Meničanin Danijele, Simšič' Zvo-n-lmir, V-attor vant Elvira-, Ume:r Klaivd-ij, Bertnič Branko, Ivaoč-ič ¡Stanko, peibernar-di, Drago, Sa-n-drin -Rosanna, Bem-bi,5 Marija, Marši Ddr atol e Ko-ldr.ibar Flatvio. Marti nel mese -d-i agc.st-o: Sticot-ti Giovanina, Zorzenon- Ltlcl-a-. Ko-slqvli Gius-eippe, Sa-'.-v-aigno Gi-use.p-p-i-na e Saind-r-iin Bbstehai Matrimoni nel1 mese -d-i -«gosto: D’ago -t-i.n-i, i ir .um, m-encani-c-o, ¡coni Dep-cate N-eres, cažaj-inga; Pa-c-ohiet-, to Li-onetl-o, imptegato.. con Paro» vel Aniit-a. canalinga-; Fuifa-n-ič. Rudo f, 'i-.np-iegaio- ,-con Balb-ič Maria, ca«-.ji'inga; Ric-ccbon Antonio, agri-coltore. con Slik Gkasti-na, ¡ca.sali.n-ga; Brajnik Een-il, cantadino, ¡con Bordon Ri-na, c-a-salingai; Zuicca Bruno, earto, con Raimaini ¡Pia, ¡ca-fal’ingia; Ze-rjal Adalbert, atatjsta con K-abjlanl Alima) ¡rasrta; -CVor-56ek Branko, giornaljsta, con Rusija Ivanka-, impiag-a-ia; -Sa.varin, G.iu,- seppe, a-utista, -con Apollonio Ida, caml-imgai; Fučka- J-uluan, -mcccani-co, co.n Fortuna Ennelinda, ca-sa-1'in.ga-; Oblak- Lucian, eontadino, con Cu-pini Pina, sarta-; Pec Orlando, oiperaio, ic-oni -Oblak Li-ljana, -opera,ia; -Robba Giiudo, -marCionista, con Deponte Ida, casal'in,ga; Novakav-i.č • Stipe, Uff. JA con Bertok -Nella, ¡mplegaia; Tede.-io Angelo, opera-io, co-n Te-desco V-elja, sarta; Can-dido N.'l’-o, impiegato, con Knez ,N-ada, impiegata-; Než:,5 Iva-n, m-uratore, con ,Sabadin Antonia, ca:a in.ga-; Apo-lfeihio Giuse.p-pe, agr-jc-oltore, con- C-ah- Giustjna, .casaliniga:; koc-jainčič Renato, cantadi-ho, -c-on K-oiz-lan 'Falrnira, casalin-ga. BAOM THIESTS ZONA JH60SLAM DEL TLT Lungliezza d’ asida m 212 MercoJedi. 13. 9, 1959 6.45 No-tiziaiT-i-o, 7.15 Mthdca deli inatt-ino,18,00 Concerto per mez-zc-giorno, 12.30 O-rche.t.ra Gal-io, 12.45 Notir/.iarfo, 13.15 Danize • sin-fmirhei- 14.00 Ca-nt-al il c-oro «Tone Tom-šič» d-lrettoi da Rudolf Goibec, 14.30 -Rasse-g-n-a dellai sta-m-pa. - - 17.30 Convers-az-i-one d’ a-Uualita, 17,40 Meled-ie da f.Tms, 18.00 Col nestro ipep-o o. 19.00 Intermeazo ¡mušica',", 19.15 Nctšizia-rio. 19.45- Centa il ouin-tri-Io vocale d: Zagabrja, 20.00 Da-i -l-allstt-i dlopera-, -'20.30 Oviizront; 1S50: BuJgaria -dkijgi, 20.45 Mo.odie pon-olar-i. itaiianej— 21.30 • Orchestre divertenti, 22.00 Vit» jugoslava: La Juigošlavia allá fiera- ¡d-i ^TriesteJ 22.16 Brahtn¡:(:; Sinfoniá N.’ 4, 23.00 Ultime natiizie. Gí-c,ved-i 14. 9. 1950 6.45. Noticiario, 7-15 M/usi-c-a- del [pal,Uno.' — 12.00 Da] mondo o¡pe-r-istiico, 12.30 M-usilca diver-tente, 12.45 N-oti-Zíár-io, 13.15 ¡Quadri; ¡mus-i--c-ali, 13.4-5 La d-onm-a, 14.00 -C-omipo-siizi-oin.j por orcliestra d-i Anton Lajovic, 14.30 Rašsegna -deija stampa. — 17.3.0 Coniversaizioni d’attuialitá! 17.45 MiUs'-ca leggera Viemnese, 1-8.00 Lü-che- ¡per canto -e p-i-ain-aforte, 18,15 .S. Broikofjov: Concertó per viol’i-n-o. e-d¡ -o-r-cih-estra N. 2 , in Re íiia-gigior-e, 19.00 Intermezzo música e, 19.15- Ncitiziario, 19.45 Metedle gra'dijte, 20.30 Coro -d-ai camera di- Trieste dire-tto -da Ubaild- Vrabec, 21.15 Raptedie, 22.00 Pág-in-e scelte: «Visto, che no-n plove» di L. Pira:n¡d-ell-o e «¡Capitán Božo» .di R. Djmjtrijev-šč, 22,15 Zoltan Ko-. - dal-y-: Dal;!,» -suit e c Ut.,--y Ja-nc4», 22.30 Musiča da fcalil-o, 23.00 Ultime noticie, t ¡ - Ve-ncrdi 15. 9. 1950 6 45 Noti'."ario. 7.15 Música- del ma-H-šno. - 12.00 Rimskl-Korsakov: «II /gasilo -d’-onoi», ¡šilite da opera; om-o-niina-. ■ 12,30 S-u-oina- it fisarrn-o-nteista Avgust Stanko, 12.45 -Noti-z tarto, 13.15 Dalle ccmpo.-iziont conos-ciute di veochi maei.tri, 14.30 Ra ¡Cigna- ddVa sta-iiinm. —-. 17.30 C-.n.verra-zion.¡ d’attualitá, 17.40 Al-cqni canil kal.ia.nl, 18.0(5 Hassegna - 1- Vl-t-í» -n __ (Continuaz■ dalla III. pao.) LE -FORZE DEíL-LA NATURA AL Can enórihi saicrifi-ci -l’iridustria gemían,úc» ocieitíemtale veniva porta-la- al -1 iive.l-o prebel’i-i-co, -e -contem-pioraneomen-te si da¡va il- via, a-ttra-verso fistituío Mac p.lank di Dues-se,'d-ar|f ed il «Vere.i-n der iDeutschén Inizaniérerv». -ahe ricerche .sádesntif-i-che da ap.piicia-rsi- in ¡campo bellico. -Quanto al settar-e puramente mi. -litare, .neU’-aprile 1949, lia situazi<>--n-e era la- s-eguente; A Neusítaidt, 1’ «Ufficio Erfurt» s-otta la direzi-one dei ¡general! Gu-deria-n, Kuchler e Schuiatz, con il pretestio -di scr-ivere; una dettaiglia-ta storia -de ¡la ca-mpagna Russ-o-te.de-s.ca .studiava, in. realtá, i piatti ¡di uerra con l’Oxi-ente, mentre la gio-ventü, nei. cosidett; «í.amp¡ d'edu-oaiZio-ne física», ve-rriva ad-destrata ad i-n-noicu-i eser-ciizi ginnic] qualii U lamct-o d-i bom-be a ¡nano, il com-battimento i¡n campo a.perto, -le operaEiicmi da «comniandos» e cosí via, ¡Sqrgeva- la casLdetia «Guardia ñera,» arruolata tra ¡gli expriigi-onieri di guerra ed i dis-oiccupati di certi sentiimenti, mentre le autoritá bri-ta-nniche recíutava-n-o ¡ill t-orpo della «Gren®s¡cíhu-tz» (.guarda di fr-ontie-ra¡), e glli .aimeriicani, da] vecchl «.Djenstigruipipen», organáiazaivano un corpa) di 140 mi:la- membri. Di que rito, i ¡settorl 439, 503 e 466 formavana 1-a. scuola, d! aviazio. n,e, i settori 519 e 1.020 ,j -carristí, ed ¡i settori staz-iíoeanti a Lubec-ca, Ki.el e W¡Hhelm,shafen ].’e II i. t e della futura marina. Ció ¡naturalmente scnzai contare le fo-roe d¡, -po.-i-zia che, secom-do ill g-overno feder-ale di Bonn ed ] suo-i tutor!, rientrano ne,gl¡ alfar! d-i comuna amimini-stnaatene, Poi, ven.ne 1» -tenza- fase, durante Ja qltale fe aiperte -ed orina; .incon-trasta-te dis-c-us-ni-o-))! s-ulil’-op-po-rtun-itú-e -Je m-udalitá del riatnnb ted-es-ui si sivil-upip-arono sino a¡d‘as-sume-re la portata odlerna. della quale ognu-ho ¡p-uó rendersj. cunto seiguendo i dfbattiti e |e dichiara-zion-i di cu i i q.uotidi.an.l dan no esau.rieh.Vi -notir/.ie. Certo, 1» .sitúa,zicne é j-ooncertan. te, almeno per ¡un ossenvalore su-^. perficiailee paich-é, mentre' Adenau-é.r dicfiianai che. aíi una ¡prepara-zione -bellica -della Geiináinia- -accidenta!'e é da preferir si «uní .vasto «¡chier-aiméínt-u d-i for-ze all-eaite», -il sü¡o d¡retío rappresent-ainte Giérstn-nieifi-r -a-nnunciai -che. «a condi-zioni egua.i e g,i-uste», 1-a Tr-izona di sente iuipeig-nata a -contribuiré ¡alia rám-i-liitar^Ééjone dell!’Europa -Se si- .ag'giuingono- le contradd-iiz-iio-ni siacialdein-ocratiche- a- cu-i -f¡a capo Schumacher, si avrà u-n panorama per nullla -ehiaro, e tale da dare aditei alie p-iù diverse supposizioni. ■in ei-iatt»,,: lia situaiz-ione è a-ssai meno -intrícala di- quant.o sembri: non s! traita -im fon-do, ¡che di .s-cher-ma/glie conoertate a¡l fine di ottene-re dal rianno ted-esco ¡, inaggiori-vajitagig.1 p-ossiihil'i, Questo risiuita evidente dalle opi--ni-oni dei cirooB ¡uffioiosi tedeschi, i quail, ne-lla loro aizione «ad -uso interino», non sl p è r ,i t a ¡n ¡o d’ .invocare, in cambio deile fanterie germo-niche, ja revisione delte statuta d'oeeupaztene, Ja concessione di unai p-iü vasta autonomía i.n fat-to di political -estera e consislcnti promesse cir-ca le ¡cosidette «terre ¡irrédente». D’altro lato, sonq chiari i propositi de; «leaders» cominíormjsti alia viigiig'lia del congresso berlinese d-el Farti-t-o d’Unità Socialista, i quaili -gtocando suül’unan-ime- e -g-iu-stiss-ima aispiraßione del popolo all-r.Uinifica¡zi-one, 'ha¡n,no cércalo, a cercano tut tora) di c-öndu-rre lai loro politic,a .totalni ente a-sservita ag8.j in-teressi eigemoni-ci’ degl-i -otecuipainti-soviettoi. j ' ¡til E’ appunto fa-cendo app-ello ai sentimenti naz-ionalí- della popo.azione orientale tedesca, infatti, che i dirigent,] vaasalli dellTnforin-buero so-no riusciti ad ottenere, oltre -allai famosa organi,zizazi-on-e ¡giova-niie ¡pa-r ami litare de-lie «Canii-cie A./zurre», un esercito di polizia addestratissi-mo e pronto a prender posto suli fronte d] combattlmento. Giá ¡nel 1948, ]o ¡scriivente, invia-to ne’ia Germania Orientale, -ebbe I’ocicasione di constatare 3.a siraor-dinariai ef.ficienizai militare de! cosi-de-tti «Gruppi di lav-oro» organlz-za-ti sotto, l’a-lito patronato .del ¡gene-rale Sokolovski e della- «Polliizia- del Fo.polo»), din d’a-llora -organizza-taj in repart i- .motoriizizati ed in per-fette un i tù cora)7jzát&, , Alje dom-ande p-o¡, concernenti 1’ ijnpiego dei repartí for niti di can-noncini- contra,erel e mezizi a-n-tica-r-í’o, ¡le autoritá sowietiche dj Dresda e Lips-ia, noniché ¡i, dirigenti di- par-tito tecali. ri,sponde