ANNO VIT. Capodistria, 1.' luglio 1873. N. 13. VINCIA (■{ornale degli ìhìcpcssì civili, economici, amministrativi DELL'ISTRIA, ed organo ufficiale per gli atti della Società agraria istriana. Eare il 1 ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno f.ni 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti ni ricevono presso la Redazione. ATTI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. Abbiamo avuto dalla cortesìa di alcuni Sig. Membri che presero parte attiva ai la-Tori della Commissione provinciale, alcuni dati illustrativi sulla tariffa di classificazio- t ne stabilita per la Provincia dell'Istria e i che pubblichiamo più avanti. La Bsdazione avrà speciale cura di procurarsi ulteriori dati ed informazioni e prega intanto tutti quelli che avessero fatti studi sull'importante argomento a volerli rendere di pubblica ragione nell'interesse comune. I In quanto alla forza produttiva in naturali, ed alla relativa rendita in danaro, veniva nel corso ielle pertrattazinni commissionali, avuto riflesso a tutti i fattori influenti, riconosciuto, e ritenuto pel primo distretto quello di Capodistria, pel secondo quello di Parenzo, pel terzo quello di Pisino, pel |uarto quello di Pola, pel quinto quello di Vo-03ca, e pel sesto ed ultimo quello di Lussino. Questa classificazione dei distretti, si rendeva necessaria onde poter divenire a senso del § 30* iella legge 24 Maggio 1869 al voluto avvicinamento delle poste della tariffa di distretto con distretto della provincia, come non meno dei distretti confine, colle contermini provincie. Dai prospetti compilati per cura del Referente rovinciale e consegnati ai Signori Membri si ri-tva che il terreno coltivato presenta dietro Tatuale, catasto, ri distretto di Capodistria sopra una complessiva Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. -- Lettere e denaro franco alla Redazione. Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. Parenao Pisino Pola Volosca Lussino cstens. di jug. 142,775 k. 498 jug. 32.618 k. 57Ö n n v n n v n n n n 137,932 „ 347 149,108 „ 358 134,469 , 849 132,398 „ 905 163,202 ^ 480 45,119 » 1244 33,200 „ 260 45,623 , 120 » 11,135 » 411 23,448 « 145» Assieme jug. 859,S86 r 237 » 191,226 « 45C leghe qte. 85,00. leghe qte. 19,01 Questi dati servono a dimostrare approssimativamente ed in generale lo sviluppo dell' industria agricola nei singoli distretti come non meno a giustificare il posto, quinto> assegnato nella suesposta classificazione al distretto di Volosca; che,, colla Lettura della semplice tariffa,, sembra, questi,, occupare uno. de' primi posti Il terreno coltivato^ e coltivabile di questo distretto è tanto meschino* dì confronto alla totale sua esten ,one >d alla sua popolazione consistente di 37265 anime che parte di quest'ultima e principalmente la maschile deve cercare altrove lavoro, dedicarsi a qunVhe ramo d'industria e quella della costa alla marineria. Pter la coltivazione del terreno in questo distretto. vengono impiegate per la maggior parte le donne che rappresentano la cifra di 2.0,020 a-nime; H risultato dell'estimo parziale cioè l'applicazione delle poste di. tariffa ai singoli fondi, sarà, quello ehe giustificherà la stabilita tariffa di classificazione ed il posto assegnato a questo distretto nella provincia. Non meno interessante è poi di conoscere sotto quali delle tre denominazioni Arativi, Orti e Vigne, ed in quali classi di bontà verranno collocate le diverse colture sì semplici che miste, che per le particolari condizioni' agricolo-economiche dell' Istria si riscontrano in partite rilevanti nella: provincia. Su «mPsto-nsFuardo si osserva pel -distretto di IO *- Capodistria : Ar alivi, La I classe consta di Arativi ^sussidiati da olivi oppure da viti ; nella, II principia l'arativo nudo d continua fino àU'infima classe alternandosi con sfrigoli Mudi arativi-viiativ, Orti L i l'elafe' rapp&Senta -esiti sfrafoentè i canuetti migliori; la II puri cannetti e gli orti migliori di erbaggi- e frutti; la IH le capuzzere « le colture indicate nella classe II; nella IV" poi incomincia l'Olivetto protraendosi tale coltura fino l'infima classe abbracciando pure benché in minima parte tutte le preindicate colture 'Vigne. La I e H" classo comprendono le gnepure; nella III principia il collocamento della 'coltura mista «Arativo vitato« — Pel distretto di Faremo: «« Arativi. Tutte le classi comprendono esclusivamente l'arativo nudo. Orti. Le classi 1 e II sono destinate pei cannotti; la II poi anche pelle poche regolari piantagioni di gelsi; nella III classe incominciano gli orti propriamente detti coltivati a verdura e frutta, nonché gli oliveti tanto assoluti, che quelli aventi il reddito accessorio in cereali. Vigne I vigneti puri, sono collocati nella I vsqtte V; la coltura mista di arativo- vitato principia dalla III classe. — Pel distretto di Pismo: Arativi. Tutte le classi rappresentano soltanto l'arativo nudo. Orti. Emergono nella I classe e successive gli oìiveti tanto assoluti, che col reddito secondario del vino o cereali, nonché gli orti d'erbaggi o frutta, e nelle prime classi poi anche le cosidette capuzzere. Vigne. Nelle classi I e II vanno scritti puramente i vigneti assoluti, nella III, oltre a questi, anche qualche particella à' arativo-vitato ; dalla IV all'ultima poi arativi vitati e vigneti. — Pel distretto di Fola: Arativi. Tutte le classi comprendono esclusivamente l'arativo nudo. Orti. Dalla I alla VI classe orti d'erbaggi e frutta ed arativi - olivati. L'ultima*classe cioè la VII comprende esclusivamente l'olivato sopra fondo pascolivo. Vigne. Tutte le classi di tariffa abbracciano terreni "a coltura mista, cioè arativi-vitati. Alcuni terreni della prima classe, perchè piantati da viti a filari molto spessi non vengono sussidiati che da sorgàrola, che servo per pastura degli animali. — Pel distretto di Voloitca: Arativi. Le classi I e II comprendono i fondi arativi vitati <;on accessorio reddito di frutteti, nella III incomincia, il collocamento degli arativi nudi, ed oltre quésti poi sono inclusi altri terreni arativi vitati di progressiva inferiore produttività e ciò fino all' infìnu classe. , ®iV oi Orti. Costituisce la classe I soltanto i migliori castagneti (rinomati marroni di Lovrana e cb-uuni finitime); la II classe pure di castagnattié gli oliveti m'gliori; la ITI gli orti propriamente delti e producenti erbaggi e frutta; la IV i fondi col prodotto delle badie e foglio d'alloro e finalmente le cosidette capuzzere. Le rimanenti classi poi abbracciano alternativamente pressoché tutte le. premesse colture. Vigne. Tutte le classi Comprendono esclusivamente fondi arativi-vitati. — Pel distretto di Ltàtssinoiì 5 li Arativi. Abbraccia la I classe soltanto gli a-ratifri? nudi; dalla II in giù tanto questi che gli arativi vitati. Orti. Nella classa prima vanno scritti puramente gli orti di erbàggi e frutta; nella II oltre a questi anche l'olivato e l'arativo olivato sussidiato talvolta da viti e ciò inclusivamente all'infima classo. Vigne. Nella I classe vanno scritte le vigne assolutamente migliori; nella seconda oltre a questo anche l'arativo vitato e ciò sino all'ultima classe. La I. R. Commissione Provinciale perla regolazione dell'imposta fondiaria pubblica la seguente notificazione : Si porta a pubblica notizia la Tariffa di classificazione concretata e stabilita per la Provincia j dell'Istria in base al § 30 della legge 24 maggio i 1869 sulla regolazione dell'imposta fondiaria, col- j l'osservazione che gli eventuali reclami contro la 1 medesima potranno essere prodotti in iscritto dalle Commissioni distrettuali d'estimo fondiario, dal- : le Comuni e dai Possidenti segregati dal nesso j comunale o finalmente da quelli che pagano al-1 meno una sesta parte della complessiv i imposta I fondiaria del comune censuario, e ciò entro il termine perentorio di sei settimane decombili dal 15 j giugno a tutto 27 luglio 1873 presso le relative. I. R. Commissioni distrettuali d'estimo fondiario. | La presente Tariffa di classificazione trovasi ostensibile presso tutte le Podestarie nonché presso le Commissioni distrettuali d'estimo fondiario della Provincia, dove potrà pure venir presa ispezione" del relativo operato d'fcstimo generale. Dall'I. R. Commissione provinciale per la regolazione dell'imposta fondiaria Pàreozo li 8 giugno 1873. L'I. R. Consigliere di Luogotenenza-Preside Enrico de CIe»lns L'I.. R. Segretario di Finanza, Referente provi»ciale ■ ,. I «i fxs.n 6E520 1 f žoo Tariffa di Classificazione ' frf r?r' ts fi r:l slpškt'* cìiiirro ) r r 't PER LA PROVINCIA DELL'ISTRIA « «la .u-K-yr^'' {ìdfr>ian'>a ? iTiikfc.: j»5 Uh 12 50 10 - l Jhìi »I f®'-)'0' ' 23 17 50 10 - jilj kiiet'i J- i 33 —'25 -fr .1-7 . .i «A A- ,L 32 50 25 — Ì9 ut7HV p -L 2 _ 1 20 — 50 i : I 5 50 4 25 3 kUJJ j I i !" j* ■6 ei li 12 ii 4 , , 3.50, &5(f ■f ."O 2- . BjOt.J)lItS| • 9 50 i 6 50 «ita i ! 8 .50: 5- — - 16- 150' l'4 Jjj i"l S7 2 — 14 50 11 50 i 8 •MB r - 34 — - 1 ' f < 26 i I 1 2 7,0 60 5 .50 i eo I 516 22 jio-ioè:': Ì.Mpi m — 901 j 13 — m Uiuti 1 "f km ii o [ ( [ 450 2 j SO 10 ; j 2 50 2 . rt M;> Lil 3,50 2 - ;/:; > i j s"- '4— k-. 6^— i>« ■J.' iT, ?0 M m i 1 30 1 40 2*0 . . __ _ 10 ■> I1-Ss i ss o ls; T "T-V" ■ i 1 iT Pola e» - n irtitrv i Prati . Orti . Vigne Pascoli Boschi 13 50 23 — "I 15 — jjfjfcffij 22 _ 2 50 5 — iLaghi e Paludi 2 - ] i 11 — 9r 7 17 ■ 13— ■ 8 13 9 75 i 7 20 — 1 17 - ■ i 13 1 50 1 — — 4 : r ! 3 — 2 1 1 r i i U ■i I o! V.. ! J1"-»»"'*'' Ji J 2 50: 1 50 1;—.,13 50 -23 — 3 50] 1 SO f 1 I ! s1 3 —1--- 50 -9—6 \-\ r i - 25 — LA 1 501 1 i J - 4 2 ? 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' °1 50 1 ,4 : :r 4- i'.tyj f*" •sfn p |t»fl «BOtaw^É iZQ&awJB^ö t. : & 'fMc 4ini si btt — jjiiitfb^C/ e Finalmente abbiamo avuto notizie del nostro Comitato stradale, il quale si raccolse a seduta 1' 11 giugno p. p. per approvare i conti: consuntivo dell'anno scorso, e preventivo per quest'anno^ ne diamo i cenni che seguono. Ci 6ia lecito raccomandare alla spettabile "Presidenza, di approntare i conti di chiusa e quelli di previsione in epoca più conveniente, alla fine dell'anno j e ciò tanto per l'ordine dell'ammini-stragione, quanto anche perchè col ritardare la fissazione del preventivo, si lascia nell'incertezza i contribuenti sull'ammontare dell'addizionale alle imposte per cento 6trade. Il giorno 11 pp. ebbe luogo una sedut* del Comitato stradale distrettuale. Dal conto consuntivo presentato (1872) apparisce i he dei 8200 fiorini preliminari, ne furono spesi soltanto 1962 mentre nefurono incassati a tutto dicembre, 3067. — Il preventivo approvato per l'anno in corso a tutto dicembre, è così composto: Stradini f. 1200; — Assistenza a stradini f. 1000; —- Pietrisco -ghiaja - massicciata compreso spargimento f. 1900; — Lavar i d'arte f. 2400; — Sussidi alle strade per opere d'arte 1200; — Nimunerazioni ad impiegati steurali 60; — Amministrazione (sopra luoghi del Presidente calcolati in ragione di 5 fiorini per settimana, e spesè di cancelleria per tenitura di libri e co* ' piature); indennizzo di via e imprevvedute 250. — Soninu delle spese fi: 8470. A coprimcnto, delle quali spese si porta: I ) il civanzo cassa dal 31 dicembre scorso —-fi. 1105.26. 2) 11 15 «/o aopra le dirette: fondiaria e bollica - 26594.76 - 6648 69 - 33243.45. Capatico e bellica - 8354.94 - 6416.20 - 14771.14. pigioni e bellica - 2782.05 - 188.62 -2970.67. industria e bellica - 2034.90 '■/, - 1562.38 /„ - 3597.29. rendita e bellica - 2035.65 - 1897.16 . 4032.81. Totale imposte fi. 58.615.36. 15 /., — fi. 8792.30 A. Di questi, calcolate lo arretrazioni del 40 per %, non si incassa che fi. 5275.50,- Alle quali somme aggiunti i probabili incassi di arretrazioni deli'anuo ecorso che si calcolano fi. s. 2000:; ßi arriva a contraporre alle somme dell' esito, la somma di introito di fi. s. 8380.46: che presenta una differenza di soltanto fi. 89.54 i quali si risparmieranno sulle varie partite. II Comitato, stabili di sussidiare coi propri fondi © di interporsi presso la Giunta Provinciale per altri eussidj : a) A vantaggio della strada Mar esego Trusehe e per costruzione di un ponte sulla Dragogna, di rile- j vante importanza per le communicaaioni tra Hontoua ! e Capodistria. — ' b) Per '»a strada da Muggia alla postale di Trieste, per Rabujese (per la quale si fa-amo pratiche onde vi concorra lo stabilimento tecnico Triestino pel suo cantiere di S. Rocco). c) Per la strada Ospo - Gabrovizza. d) Per la strada di Lacotischie e) Per la strada dei motìni per la quale dovrà transitare una messaggeria postale. (Per questa strada sarà fatto valere il §. 10 della legge).— I sussidj saranno dati per opere d'arte e verso presentazione di fa - bisogno. Venne deliberato che i varj membri del Comitato saranno incaricati della sorveglianza dei lavori su quei tronchi di strada che passano per il comune dal quale vennero eletti. Venne stabilita la tariffa d'indennizzo di via per i membri del Comitato, chiamati a seduta qui; e precisamente: per ogni seduta, i membri di Dollina e Bo-gliuno avi-anno fi. 5; — quello di Muggia e Covodo fi. 4; quello di Paugnano fi. 3. — Furono eletti a revisori del conto consuntivo 1872, i signori Stefano Petrin e Giovanni Vidali. Pinguente 1 Luglio. (ritardata) L'esposizione degli animali bovini ch'ebbe luogo a Pinguente il giorno 6 del corr. Giugno si componeva di 5 Tori e 5 Giovenche, animali tutti di non comune bellezza, e di pura razza, di questi dintorni, la sola, che a mio parere, prestar si possa con utilità all'agricoltura, ed alla scarsezza dei nostri pascoli. Particolare attenzione meritavano due Giovenche le quali, benché non raggiunta ancora l'età d'anni 3, si per le loro forme, che per la loro perfetta costituzione qualificar doveansi modelli, per razza. Meritevoli d'essere premiati furono i due tori bianco-grigio di razza originaria Pinguentina di proprietà di Antonio Cain, e di Giorgio Flego da Herpet, e la bella giovenca del proprietario Lorenzo Grosich pure da Herpet. In quanto poi ai due tori premiati l'anno scorso, a senso del § 21 dell'avviso di concorso della Società agraria, non avendo uno di essi proprietaij potuto giustificare, che durante l'anno decorso si abbia prestato alla riproduzione, il Giuri si pronunciò a favore di quel solo che si è giustificato, avanzando la proposta alla Spettabile Presidenza della Società agraria pel premio di fiorini 50: — Prodotto bozzoli. Capodistria, 1 Luglio. Nella trascorsa quindicina venne portata al nostro mercato la quantità di circa 30,000 funti di bozzoli, dei quali qualcosa più della metà, giapponesi. Il prezzo medio per la nostrana fu di fr. 1.45, per la giapponese di fr. 1 22. Vi concorsero moltissimi produttori di Umago, Buje, Yisinada, Tortole, Montona e Pinguente; riguardo la bontà del genere, i nostri compratori si mostrano soddisfattissimi ; anzi asseriscono di non avere osservato che pochi anni nei quali la perfe zione dei bozzoli avesse raggiuuta, quella dell'anno in corso, e specialmente, delle partite di Visinada, Buje, Montona e Portole. Pedena, 13 Giugno. Il precisare l'andamento dei bachi in questa Comune sarebbe impossibile, giacché delle poche partite qui allevate, in onta ai sfavorevoli tempi, alcune andarono e vanno al bosco nel modo il migliore desiderabile e talune dal II al IV sonno perirono affatto. La mia partita, proveniente dalle sementi prese dalla nostra società agraria, è andata egregiamente al bosco. Da quanto sento le condizioni di Pedena sono simili a quelle delle adiacenti comuni. Nella generalità però maggiori sono le partite che andarono bene. Temo però che nell'anno venturo il numero dei coltivatori sarà assai scarso in vista del meschino prezzo che il monopolio costituitosi in Istria fa dare alla gaietta. Pinguente, 1 Luglio. Sebbene un po' tardo mi affretto, appena mi è possibile, dar relazione sull'andamento dei bachi in questo nostro distretto di Pinguente. Nati as«ai per tempo, i bachi nei primordi furono lavoriti da pochi giorni di bellissimo tèmpo e dalla vegetazione dei gelsi fuor di modo prematura, in quest' anno; sicché gli allevatori se ne ripromettevano un raccolto buonissimo. Sopravennero però i tempi incostanti e freddi, sicché il loro sviluppo ebbe a ritardare non poco e si comiuciò a prevedere un esito infelice. Ciò non pertanto iì raccolto fu maggiore dello sperato, e i Bachi messi al bosco si comportarono in complesso abbastanza bene. Ciò non toglie però che qualche partita andò del tutto a male fra la terza e la quarta muta. I bachi e-rdiio tutti di qualità nostrana, e la coltura degli stessi è abbastanza generalizzata nel nostro distretto anche j fra i contadini, specialmente uel comune di Rozzo nel quale si ebbero una riuscita soddisfacente. Le partito però non sono troppo grosse e la maggiore, per quanto io ini sappia è di libbre di V ienna 160. Imboscamento del Car^u. L'Amicò dei Ctampi e. 6, reca la relazione del l'Imitato ftmjniaiatraWYQ d'imboscamento ael Carso, Ì2: 7 sull'operato d eli", san o IST 2. -- Durante l'anno furono introitati f.ni 3633.06 o spesi f.ni 3555.76. -- Furono eseguiti i seguenti lavori, in varif> località n prepara i formelle e buche n. 9070 e fošsv della complessiva lunghezza di piedi 16486; piantati n. 62588 tra pini neri, gelsi, noci, robinie pseudo araci'', pioppi, frassini, castagni d'India, aceri di MonpcUieri; dei quali 5120 perirono. Furono fatte lo seguenti seminagioni: n. 30 di pino nero ; n. 25 di frassino; n. 10 di pruno di Mahaleb; n. 10 acero campestre; n. 6 di carpino. Il conto preventivo presenta un introito di f. 3227.30, un esito di f. 3230. Il Comitato fa notare eho nel semenzaio hanno fatto cattiva prova le sementi forestiere c riuscirono a bene le sementi indigene. -- Accenna al Vantaggio .di seguire un detcrminato ordine noli' eseguirò gli impianti e precisamente in linea. Riguardo alla questione sulla pianta da preferirsi, così si manifesta il Comitato: Dalla esperienza fin qui acquistata, la pianta, elio preferisco terreni secchi e sopratutto calcarei e che nell'esposizione di tramontana e levante ha fatto ottimi prova di sè, ò il Pino nero (Pinus nigricans e austriaca ). E questa un specie legnosa sommamente commendevole sotto vari rapporti. So i luoghi che voglionsi imboccare, oltreché essere spogli affatto di qualsiasi vegetazione,rscarseggiano di terra, com'è appunto il caso da noi, couvjen dapprima con ogni sforzo migliorarne fa qualità. Questo risultato si ottiene appunto colla piantagione dell'essenza accennata, preparando essa poco a poco colle copiose sue spoglie, fortemente aderenti al suolo, il terriccio indispensabile alla buona riuscirà del bosco e di quelle altre specie legnose che si avrà in animo di-col-tivarsi nelK avvenire. Lo giovani p auto d'altronle del pino nero si mostrano robuste o rusticissimo fino dalla prima età 'fiori curando né venti, uè freddo, nò caldo, prontamente crescendo, mentre la natura sassosa del terreno- è loro assai con face ni e. Il fusto, ricchissimo di resina, porge un legname molto apprezzato, perchè durevple e sommerso nell'acqua, pressoché incorruttibile. L'albero ha vita lunga raggiungendo due a tre secoli. Esso non comporta però il connubio con ispecie legnoso a foglie caduche, li» quali traggono appo lui vita stentata a meschina, e finiscono col deperire, ciocche vuoisi ascrivere al motivo elio le barbe del pino andando lungamente strisciando il terreno finché trova»« una fessura nella rupe per insiuuarvisi e trarre il necessario alimento, tolgono alle radici delle altre piante la forza di g-stendersi o svilupparsi. A q,uesto riguardo si ò fatta l'osservazione clic in tutto le piantagioni rnì si e, il .pino vi ha preso il sopravento scacciando ed' annientando, per cosi dire, tutte le altre piatite che- gii stava« dappresso. Gli è in base a questa osservazione, che il Comitato è addivenuto nella determinazione dì eseguire d'ora itnpoi la nuove piantagioni ia senso omogeneo, vitle ». dire, di ma mescere i cguiferi, che s'adat- t ano per boschi d'aito fusto, colle specie a foglie ca-ssa si discorre articolatamente delle gesta miliari di molti individui della famiglia Gavardo, e dei servigi da essi prestati alla Repubblica di Venezia dal 1366 al 1578, 1 Gavardo si distinsero in Creta contro i ribellati Coloni, — in Toscana, —- nelle guerre col duca di Milano, all'Abbazia di Cereto, a Crema, a Brescia, — nelle guerre tra Capodistria e Trieste, — nella guerra di Ferrara — in quella detta del Friuli coli' Imperatore Massimiliano, e finalmente nelle guerre contro gli Uscocchi in Istria, e contro i Turchi nella Dalmazia. — Da tutti i fatti narrati apparisce che il valore dei Gavardo è stato pari alla loro devozione per la Repubblica. La supplica non, narra cose nuove a chi abbia famigliari i veneti fasti; pure accenna a qualche particolarità che gli storici tacquero, e può quindi dar occasione a ricerche, studii, schiarimenti, raffronti. I fatti narrati in questa supplica, furono più > meno narrati anche dallo Stancovich nella Biografia degli Uomini distinti dell'Istria] seno-nchè il testo della supplica giova a confermare in gran, parte, e in parte anche a schiarire e rettificare, riovà poi, non fosse altro, a ravvicinare i fatti e quasi direbbesi a comporli in un quadro. "Ho detto altra volta che cogli Archivii di Venezia si potrebbe rifare la storia non solo delie Comuni, ma delle famiglie dell'Istria. A taluno parve esagerato il mio dire. Spero che la lettura di qùesto atto, uno dei mille, se non proverà di balzo- ìà giustezza del mio asserto, renderà alme- no più mite a suo riguardo il gifl«diž:X>. Certo non si rifarà in eterno la storia di quelle famiglie che poltrirono nell'ozio, perchè, morte senza lasciar traccia di se, mai ebbero storia; ma di quelle famiglie che vissero operose, e ne furono molte, che diedero individui al campo- pacifico delle industrie, delle arti, delle lettere, delle scienze, o al libi-rinto dei negfeii politici; o ai turbinoso trambusto delle guerre, di queste certo cogli Archivii dì Venezia, bene esplorati che siano, se ne potrà far rivivere fa' onorata memoria, anche olirà quanto ne disse l'assai benemerito Stancovich. E sarà una ! giustizia resa ai padri nostri, giustizia feconda di | nobili frutti, chè d'esempio accende, e gl'Istriani fortunatamente sentono ancora vivi gli affetti della famiglia, ed amano con ardore la eredità delle patrie ricordanze, fortunatamente dico rammentandomi quanto l'insigne F. Sclopis nella Storia delia Legislazione Italiana, or sono molti anni, esclamava: Sventurato chi s'infastidisce dei racconti del popolo di cui è parte! La vita dell'Istria, specialmente dal secolo XV, a tutto- il XVIII si confuse con quella di Venezia in modo che sono inseparabili. Ma gli storici Veneziani, »he ebbero sempre cura di porre nella miglior luce i fatti e gli uomini della Dominante, lasciarono talvolta nell' ombra, e talvolta dimenticarono quelli delle provincie. Talvolta, si noti bene, non sempre. Però, quello che non è registrato nelle storie, esiste negli Atti uffiziali della Republica, e dacché gli Archivii sono generosamente aperti agli studiosi, seaza privilegii nè restrizioni, tocca ora a- noi Istriani rivendicare e* mettere in piena luv© l'onore del nostro paese. Il* campo è aperto e la più giovane generazione -vi si metterà con ardore, non è a dubitarsi^ che . pius est patriae facta referre labor. (Ovidio) Lo Stancovich. a proposito appunto dei < vardo, cita più volte le Memorie MS.
  • Cà$(uì?~ stria. Dal tempo, delfo Stancovieb co teste, rie e- Raccolte non possono essec mancate, ed» i<>. mi figuro ehe la Raccolta Decreti e la €m>mh* esistano nell' Archivio del Comune,- e che le Memorie della famiglia Gavardo sieno custodite dai discendenti od eredi di quei benemeriti. La mia supposizione^ però 'naif è* Wrft&Mf e fé. cèrfezza gioverebbe non solaci me, ma^g quanti si occupano ö vorraimojiuccupaiat di studu .patri...Presa» perciò la Onorevole Sedazione della Provincia a J volersene accertare, e darcene la bnona novella nel prossimo numero. Inlanto si veda senz'altro la Supplica alla quale faccio seguire la Parte del Senato che la riguarda perchè, più o meno direttamente, conferma le cose nella supplica stessa narrate. Venezia, giugno 1873. i . • Tomaso Luciani. Serenissimo Principe Illustrissima Signoria Presi sicurtà io Oio. Francesco Gavardo dì comparer li giorni pacati a supplicar la Serenità Vostra che fusse contenta di concedermi il luoco di Capitana delle Cernide di Polesana, credendo che i molti et importanti meriti de'miei Maggiori, et quelli anco della mia persona, mi potessero far degno di quella grafia, come anco mi persuado che mi harebbono fatto se per difetto mio non fossero passati sotto siloritio, il che fu >er rispetto di non esser ingrato alla sua benigna au-dientia, dal che credo sia proceduto che Vostra Sublimità in altro modo ha dì quelle disposto. Onde cora-larendole di nuovo io dinanzi per dimandarle quella pusta grafia ch'ella intenderà, la supplico a considerar la mia persona, e per i meriti di so stessa, e per quelli de'miei antenati, i quali sempre con molta fede et con molto valore si sono adoperati utilmente nei servitii di Vostra Sublimità. Come fu M. Gavardo che del 1363, essendo So-iracomito di galea fu il primo che combattendo prese una porta di Ca.idia, et guardò Corfù, per le quali o-lerationi fu fatto cittadino di Veneti» con la sua posterità. M. Cm'sser) Rinaldo Gavardo, mandato Ambasciatore a Carlo Duca di Borgogna, lo rimosse di venir in Italia, sciolse la lega che col Signor Bartolomeo di Bergamo havea fatto, e la riconciò con questo Illustrissimo Dominio, andò, ardendo la peste, Commissario ia Toscana, ove conquistò molti Castelli, fece col suo consiglio che il signor Bartolomio predetto fece hereds questa Illustrissima Signoria di tutto il suo, servì 2$ unni questo Dominio con molti pericoli della sua vita, come Collateral, come Segretario, e come Kontio. Kell' isteseo tempo Messer Santo Gavardo suo fratello e mio Abavo, havendo da dui gran Capitani a «ingoiar certame riportata vittoria, hebbe da questo Illustrissimo Dominio la condotta di 100 huomir.i d'arme et del 1452 li diede 1« vittoria all'abb&tia di Cereto contro il Duca dì Milnuo, conservò Crema et altri luoghi, liberò, essendo Governatore in Bressa, essa città d'un tradimento che li era stato ordita Mandato nei 1463 General nell'Istria, soggiogò tutto il Carso, acquistò San Sorvolo, Mochò, et Casteluovo, il quale a hii et suoi posteti fu dato in dono, et altri Castelli a me spese mantenuti Assediò la città di Trieste, rella qttal guerra con una ferita di veretow» fu privo di vita. Lasciò tredicimila ducati di credito oon questa Illa- strlfjsima Signoria, i quali no:i habbiaroo havuli mai nè dimandati. Messer Gio Filippo suo figliuolo et mio Avo servi questo Illustrissimo Dominio nella prima guerra del Friuli, et poi nella guerra di Ferrara, dove meritò la provisione in vita sua, il quale fino alla morte servendo con quattro figlioli consumò quasi tutto il suo. Perchè prima Messer Roberto mio padre or con 200, or con più fanti a sue spesa contra le nemiche correrìe in molte fattioni si ritrovò e usò ogni diligentia nel guardar la Città di Capodistria da molte insidie di quelli tempi. Andò del 1514 con tre barche armate a sue spese alla bocca del fiume Anfora e combattendo oviò che si conducesse vettovaglia in Marauo; prese due barche di Maranesi con M i tee e Nicolò Cosso ribelli di questo Illustrissimo Dominio, i quali haueano di taglia ducati 300, !a qual taglia nè hebbe, nè dimandò mai. Et essendo il detto quondam mio padre nell'istesso tempo delle guerre col Ile de'Romani Capitano in Casteluovo, a varj assalti del Conte Cristoforo Frangipane mai si rese, ma gettata la muraglia per terra, fu non senza danno del nemico fatto pregione, e ferito a morte; nel qual tempo medesimamente Messer Santo suo fratello, da poi che ritornò dall' assedio di Padova «on huomini a a sue spese, fu carico di ferite preso col Signor illustrissimo Ilieronimo Sauorgnano nel Castello di Prem d-alP istesso Conte Frangipane, per ricu-peration dei quali fu gran parte della nostra l'acuità venduta, oltre che il medesimo Messer Santo un'altra Volta dal Capitano di Postoina fu fatto prigione in Lubiana. Servi due fiate sopra Gomito di Galea, custodì valorosamente, essendo Capitano di Schiavi nell'Istria lì Castelli di quella. Messer Gavardo secondo fratello si attrovò eoa molti fanti a sue spese quando fu preso Monfalcone, scopri uno assalto che gli dovea esser dato, si offerì nel 1516, darli nelle mani la Città nemica di Trieste, e benché non paresse a Sua Serenità di accettare, si potèro però comprender chiaramente il valore e fedeltà sua a volersi porre a sì importante impresa. Di poi Messer Ottavian quarto fratello conducendo monition dalli Orzinovi a Crema a servitio di Vostra Serenità, fu privo d» vita. Et finalmente del 1549 per la constantia e sicurtà della nostra fede, tentata et osservata verso questo Illustrìssimo Dominio, habiamo perso Castelnuovo, la metà del quale era di ragion mia, con total rovina di casa Gavardo: delle qual tutte cose ne appar ampia fede per lettere di Sua Serenità, et altro ch'io sarò sempre pronto a dimostrare. Io Gio. Francesco Gavardo poi oltre l'hauer gli anni della mia vita spesi nell'e ereitio militare al servitio dì Vostra Serenità,, del 1568, nel tempo che li Uscocchi faceva o molti danni per questo Colfo, ritrovandomi Capitatilo in Barbana et essendo stà mandato da Vostra Serenità il Ciarisoimo Messer Catharin Ma-lipiero ooq iti sua Galea, una fusta e cinque barche dm) annate par oviar alla furia di essi Uscocchi, i quali quando haveano la caccia in mare, si salvavano interra, feci, Q.on una mia lettera offerta, a* ditto Clarissimo Malipiero, ch'io mi ritrovava pronto ad esser a loro jDersecutione con cinquanta e più homeni per terra, et con aviso che si ritrovavano per quelle rive et massime nel Canal dell'Arsa sei barche di quella crudel gente, della quale offerta et aviso detto Clarissimo Gentilhuo-mo diede, notitìa a Vostra Serenita, la qual si degnò con sue littere di risposta far grata et honorevol men-tione della mia persona. Onde attendend' io con gran caldezza d'auimo a questo fatto e cercando quelli contorni hor £ou 200 ejwr con 300 ho mi ni, senza iute-resse alcuno di Vostra Serenità, a tutte mie spese, alli 8 di Marzo presi 5 d Noro, tra quali erajl suo Capitano dimandato luri Majnicli, con perdita della vita d'un mio germano che si trovò a tal fattione, i quali lutti feci ap|ccar'per'*la gota. Et alcuni giorni di poi trovai e presi un altro Uscočco, spia di quelli di Bue-fari et Segna, il quale'con intervento et saputa di detto Ciarissinj.0 MalipieVo feci spiccar medesimamente. Per benigna ricognìtiono della quale operatione Vostra Sereniti mi diede'fucati,'60 all'anno della camera di "Raspo di prof^nnie^ribr anni cinque, con obligo di tènir due cavalli sottoTobb^d'ienza del Clarissimo Ca- «>,<: .;.,iO a.., *a " . . • pitano oltra^catto^. quafi^ho sempre tenuti et servito, et tutta vi atengo, S ' sejjrj^ havendo parso : alia Sublimità Vostra dopò filiti H^rjipi cinque anni riconfir*-marnii la detta provisio.ne pei^altri-cinque, aggiongemÌQ »jhe al detto ,tempo di questa niia fedel e pronta operatione, veduta èt,jripòi\osciuta dal'Clarissimo Malipiero antedetto, m^fu,'"^ ^tiq^Cl arissima Signorìa con lettere e patenti dato'carico d'invigilar alla estirpatone ài 'querie seeleratissime persone, con authorità di poter in ogni luoco di Vostra Serenità far genti per tal bisogno, et con attestation della prontezza del uiìo ser-vitio. Oltreché poi del 1570, essendo la guerra ^oùtra Turchi, mi offersi di. condur 25 cavalli* a suo sprvitio, et mandai dui miei fiigliuoli clic al principio della età di poter semrluyéqmè natie destinati a questo, l'uno che è Rinalao Be|la ^Com^a^nia del Capitano Michid Na'rdino a Z ai •à a cavalle, F altro Ruberto ìijfla toni, pagnia del C^gìjaiip'Pietro Rubeis. Et senteiiaoùìi tuttavia più cKe mai'incarnir:atò l'animo "di a^dà'r^'.siè'n? dendy tutd-i^oroi <* la mia vita neHa sua^^vjiit, sì pàr continuar nefti effètti del mio debito, efjXesideria, come per seguir le vesti31öb 9 f«>ì3?nrK! . Consiglieri ff Ser Vicenza Morosini Ser A gustili Barbarigo Ser Antonie» Bragadin Ser Domenico di Prioli Lunardo Otthobon Secretarlo. <4 . * (L'originale esiste nell'Archìvio del Senato. Serie Senuto Mar., Filza 72) *■' t: .r MDLXXYIII adi Vi Decembre. Consiglieri — aegroto Ser Ioanne Mocenigo Cai de XL —r Savij, del Consagio — SàtffdfTfT. (Terra ferma) -- Savij, agli ;-Qjrdjui. »•, fi a -Si trova cosi benemerita della Signoria Nostra la fa-miglia CraVardo dr Capodistria perla sua ardente fede j et devotione, et per le tante-laudevóli operatiöni fatto ! in servitio-dolio »tato nostro in«lacit.o della Signoria Nostra, col mede-1 giijiQ obligo che egli ha al presente di tenir due buoni cavalli et servir attualmente la Signoria Nostra ad o-bedienfia del Capitano.Rostro di Raspo, al quale et suoi successori sia dato aviso della presente concessione per la sua debita esecutione. Zuau de Lezze Kr. Pr. S, C. t- Gabriel Corner S. T. F. Stefano Thiepolo.S. alli Ord. 157» a'22'Novembre in Collegio i - - l " 0 rr oh« - • offMb?« O - 4[ö ■ .1 .-•'J t -y.' L,J : lo . t. -V7 Jllsll»Q irfwn Ól-A'.■ . .i., imi *i>*rr. 1R. o • A, - en f • ré. m ia .1 «d» »ifafl (L'originale esiste noli'Archivio del Senafó, Serie Senato Mar. Filza 72: - copia ufficiale nel Registro fWìcai'te'59-tergo). .•> •rji«'L ifctoifd o i i z i e. , AÌTO^if *3 8*1» 1 ^ ) ifl La snett Rappresentanza conunulg 1 nJe i'' J) a rt eoa la somma di nOTimÄöfei|äama? 'ilfa' so^ì^qflé,' à'ge'rta (fql nicipio di Mlteùo, pei» la .^reran^tir iffi^m&^g biento ad Alessandro Mnnzonr. « imi-t.') i:TTs n , m ofcaf» A iisttoq ioi« it in «ib i ,»5 iL £iih H 6t!»>; -L «M^a sfll j..' Ci fanno spfewre, eére Ja^olert«} Bf»sidtyia«fc.|let ntv sino: 'ì^VffSf^^i^^ì'ttPiiistó ^iniuikiteFfiftuia tóaia, colorare le p iglile i gromìaioiù eli?: ne hanno estremo bisogno ; ed in- questo incontro vórrefamn pure venisse ristaurata T attigna casa, il cui aspetto è di vera stamberga, e vorremmo ancora Vètfisse ingrandito l'alloggio del custode del Teafrb stesso, che ora è confinato ad abitare un bugigattolo, che potrebbe benissimo venir ingrandito bella meu*è $ètfcufMK !'ii i in! iiicraaiìi • !)T)0(W>h0.) Per deliberare l'impresa di costruzione di un nuovo edificio portuale sanitario, con attiguo piazzale e riva nel porto di Val di Torre, si terrà pubblica asta l'8 luglio presso l'i r. Governo Marittimo in Trieste mediante offerte scritte ed a voce in diminuzione del prezzo fiscale di f. 11,651.84. -a«m il: ,'»!»>> i .. ni iivv ; .. .ti In -!HY fcf 08'K-ti; Per gli studenti di medicina e chirurgia i- striani è vacante uno stipendio d'annui f. 315. ----- La Camera di Commercio di Lubiana decisa di indirizzare una petizione al Ministero nella quale viene chiesta la presentazione dei progetti della ferrovia Lubiana-Carlstadt ed eventualmente losefsthal e Laak-Trieste ancor nella prossima sessione del Consiglio dell'impero e viene fatta preghiera peli'ottenimento d'un moratorio del diritto di prelazione della Südbahn. (Prog.) Scrivono da Gorizia 19 giugno, al Progresso: Fare l'educazione agraria dei coltivatori nostri e della provincia, è raddoppiare provvidamente la fonte della nostra ricchezza. Compresa da questa grande verità, la Società agraria ottenne dall'i, r. Ministero dell'agricoltura un sussidio perchè dai signori professori Pouse e Monà vengano tenute delle letture pubbliche sui varii rami di tale importantissimo argomento, e queste si tengano nelle Comuni più agricole della nostra provincia, come : Cormojis, Gradisca, Monfalcone e Cer-vignano. Gorizia, Ronchi e Campolongo godranno anch'esse più tardi del beneficio di tali lezioni pubbliche, cui tanto sarebbe desiderabile che assistessero in buon numero i possidenti dei terreni e i coltivatori dei medesimi. E pure lodevole intendimento dell'egregio prof. Monà, il far sì che i convenuti alle sue prelezioni d'agraria conferiscano fra loro liberamente sui miglioramenti da attuarsi nell'agricoltura del paese, e che l'esperienza d'ognuno volga a vantaggio di tutti. Mai-, n »näh siatHBii La mattina del 29 giugno p. p. alle ore 5 circa si fece sentire anche qui a Capodistria una forte scossa di terremoto che durò qualche secondo. » Mi al—ITI «• Trrr-—T-J» II Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio ha diramata la seguente circolare. . . i, ■• . • , .... Ai sigg. Prefetti e Presidenti dei Comizi Agrari e delle Camere di Commercio del Pegno Il R. Ministero d'Italia al Giappone ha fatto conoscere che, dietro di lui richiesta, il Governo giapponese ha stabilito che i cartoni di seme bachi, destinati all'esportazione, avessero i b'dli in lettere romane, per esser così agevole a tutti il conoscere le indicazioni accennate nei bolli stessi (provincia, distretto, località, produttore del seme, preparatore del cartone, qualità riti seme). Però quel governo ha dichiarato che non o-stante tutti gli sforzi fatti, non sarebbe in grado, atteso la vastità delle provincie sericole, di mantenere fin da quest'anno l'impegno preso. I bolli sarebbero qnche in quest'anno per la massima parte impressi in caratteri Giapponesi, ad eccezione del nome della provincia ''he si spera si possa indicare in tutti i cartoni in caratteri romani. E ijuesfe 4mpoiltante innovazione sarà utilissima JSeVnostri bachicultori; mettendoli in guardia conl!rdfrodi che un"incorda speculazione può orgaife^aire a loro danno, coinè avvenne nella decorsa ftinfepfigna serica, per cui pende ancora processi contro i falsificatori di circa 30,000 cartoni. Il predetto ministro ha avuto opportunità di cwnstàtàrf'e che riguardo alia destinazione'dei cartoni sospetti, la minor parte sarebbe quella esportata jver l'Italia. Per le pratiche da farsi in Italia da colorocui fossero toccati tali cartoni e per la procedura da seguire gl'interessati troveranno pressoi il, Consolato e la Legazione Giapponese pressy dì noi tutto l'appoggio bisognevole per far valere,,i propri diritti. Il R. M austro fa finalmente conoscere che è probabile l'istituzione d'una società bacologica giapponese, alla qv le d' altronde sarebbe estraneo quel Governo, con io scopo di vendere direttamente in Italia i m1.; eirca del seme serico che può alla medesimi far bisogno. Neil' interesse della bachicoltura italiana, stimo convenien- > di >oivt ciò a pubblica notizia per mezzo dei signori 1 ere ti e (ielle legali rappresentanze dell'agric 1 tura e del commercioi Il Ministro CASTAGNOLA «m -Oj ifloisofey; ••;«> . ji -, Abbiamo ricevuto la seguente : i'isino, li 24 Giugno.. Domenica li 22 corrente ebbesi qui la solenne cerimonia religiosa della cresima. In questa circostanza il nostro signor Preposito Decano predispose che venga osservata la legge ecclesiastica pella quale uu padrino non debba presentare . Wlaì* V'. i - '.'.»J I f '... Su J 0.v3. } più di due figliocci. Tale disposizione apparve gradita novità, sdimenticftta com'era la legge, dappoiché per condiscendenza, da chi sa quanti anni veniva derogato alla medesima. Infatti non poche persone, in ragione di bonarietà o di generosità, per relazioni e co ivewienza venivano obbligate di tenere a cresima talvolta mezze I dozzine e più figliocci. Siffatta clientela, per quanto tenui fossero i regali d'occasione, apportava una Npesetfa che a mal agguagliare, poteva dirsi una piccola tem-! pesta, in questi, per molti di noi, nou troppo prosperosi tempi. E quando si udiva che entro breve verrà Monsignore, sentivasi aggiungere: -Questa benedetta ! cresima .... ma come, così presto?» Fra,i dimezzate, d j cui però si capiva il senso per benino. Sia lode a-dunque a chi ebbe tanto tatto pra ico di ottemperare alia legge, pella quale, stante che le visite di Monsignore si ripetono ogni cinque anni in circa, a nessuno riescirà molesto di tenere uno, o tuffai più due figliocci alla cresima a sì discretto intervallo. TIP. DI GIUSEPPE TONDELLI, Studi illustrativi della nostra provincia. Gli annali scientifici del R. istituto tecnico di Udine, volume VI; contengono una relazione del Dr. T. Tarameli!, professore di storia naturale in quell'istituto: Escursioni geologiche fatte nell'anno 1872 Dr-lle escursioni descritte, ha gran parte, quella fatta nell'Istria. Il Prof. Taramelli ch'era chiamato qui, assieme al Prof. Ricca Rosellini, per la compilazione della carta Geognostico agraria della Provincia, ricercò i dati onde completare lo studio .impreso dell'Alpi orientali, e specialmente delle condizioni geologiche del Friuli. I risultati delle ricerche sono esposti in due capitoli; iti uno è fatto un parallelo tra la serie eocenica del Friuli e l'equivalente serie dell'Istria; l'altro comprende i cenni sulla formazione della terra rossa, nelle Alpi Giulie meridionali. — Il nostro Tondelli ha pubblicato un utilissimo libercolo, che appena conosciuto sarà ricercato, ne siamo sicuri, da tutti gl'uomini d'affari, possidenti, maestri muratori ecc. ecc., è la: Pratica di conteggiare ossia modo facile di fare qualunque conto a qualsiasi peso, misura, prezzo e moneta ; colta riduzione dei pesi e delle mìsitrs e monete Austriache al sistema metrico e decimale> usato in Italia, Francia ecc., e da introdursi quanto /> ima anche neW Austria, aggiuntevi in fine l: fiere annue dell' Istria* L'edizione è accurata; senza incomodo il librettino trova posto nel portafogli, del quale diventa quasi, parte indispensabile, ^r Costa soltanto 40 soldi.' ____ NICOLÒ de- MàDON1ZZA Redatto;-?. VH1 ^