ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno Vili. No. 380 Redazione e Amministrazione: CAPODISTRIA Via Santorio 26 - tei. 128 LE CULTURALI OPERAIE II passaggio dfell’amministrazione dei mezzi di produzione all’autogestione operaia ha messo i nostri lavoratori idi fronte ad un compito generale di dovere e responsabilità verso la collettività. Per poter rispondere a questi compiti però essi hanno bisogno di un elevamento culturale ed economico accelerato e sistematico, poiché non è sufficiente avere negli organi di gestione bravi ed onesti operai, che si distìnguono sul proprio posto di lavoro. Al lavoratore che prende sulle spalle il compito di prender parte all’opera di amministrazione dei beni collettivi e di produzione, è necessario venire incontro con lo sviluppo della sua conoscenza su tutti i problemi comportati dal nostro sistema economico. Non è facile dirigere le sorti di una fabbrica ed esser utili in seno agli organi di amministrazione, come pure risulteranno inutili i nostri sforzi in questo senso se non verrà data la possibilità di un elevamento culturale a tutti quei lavoratori che provengano dalla campagna o che non si sono ancora qualificati come esperti ope: rai in un dato ramo di lavoro. E d’altronde non si può raggiungere lo scapo prefisso nell’autogestione se ancora in molti collettivi, nel presentare i risultati finanziari, la posizione del collettivo rispetto al suo bilancio ed al piano sociale, si rivela la completa incomprensione tecnica in buona parie delle maestranze, incomprensione che deriva dal livello inferiore di conoscenze professionali, tecniche e economiche dei lavoratori stessi. Non si può dire ohe questo problema sia nuovo o sorto ieri. Si è lavorato attorno ad essio ed i risultati sono costituiti dai buon numero di «diversità popolari ed operaie, dalle biblioteche, sale di lettura, enti culturali, società artistdoo-cultu-rald, ecc. che ogni agglomerato di abitanti ha a 'disposizione. Queste sono effettivamente organizzazioni ed obiettivi dove d nostri lavoratori possono trovare la possibilità di migliorare la propria cultura generale, ma in effetti ciò non corrisponde alle esigenze, perchè tutte le citate oifganizzazioni hanno lavorato disperse a raggiera, senza una cooperazione fattiva e comuni basi fondamentali di elevamento. L’interessamento intorno a quesito problema che ha nome elevamento generale della coltura ed economioo-professiooale in particolare, deve logicamente risultare più larga, più organizzata ed efficace. In base a quanto sopra, neil’intem-dimeoto di concentrare tutti gli sforzi lungo una via comune e per coordinare il lavoro, usufruendo doi mezzi a disposizione, si vanno formando nelle città le Comunità culturali operaie, per le quali funziona già l’omgano Repubblicano a Zagabria. Proprio 'in quella città queste comunità hanno dato brillanti risultati e sull’esperienza acquisita, esse vanno costituendosi anche nella nostra Regione, nei vari centri di Pola, Ro-viigno, ecc. Le Comunità culturali operaie raccoglieranno attorno ad esse tutte le Università popolari e quelle operaie, le società artistiche e culturali, le sale di lettura, biblioteche, le Case del lavoratore', oltre a singoli membri delle varie unioni degli ingegneri, tecnici, economisti, orofes-sori, insegnanti, medici, eco. Logicamente, acciocché il sostenuto programma delle Comunità possa esser risalto, e ciò lo garantisce l’entusiasmo dimostrato sino ad oggi dagli interessati, necessita la vokxnià e l’attaccamento dei lavoratori culturali principalmente. E questo, come abbiamo dotto, non manca. Assieme, compatti nell’intento di assolvere nel miglior modo possibile il compito prefisso, essi studieranno sistemi specifici ohe più si addicono all’organizzazione delle forme di elevamento degli operai. In tutte le città dove sono state costituite, le Comunità hanno dato fin’ora la sensazione di esser riuscite nel vero senso della parola; lavoratori culturali di tutti i rami e categorie trovano tempo e modo di dare il proprio apporto, in aiuto alla classe operaia, ben sapendo di contribuire ad un miglioramento che non riguarda solamente i lavoratori da elevare, ma serve addirittura ad innalzare il livello del sapere della nostra gente. Le comunità culturali operaie diventeranno una rassegna di tutte le forze che desiderano lavorare per rendere gli operai competenti a far fforire con l’autogestianfe tutta la nostra economia per ‘giungere, attraverso un intenso lavoro nelle scuole, musei, (biblioteche, ecc. a quello che effettivamente forma la cultura di un popolo. Siamo certi che con sforzi concordi in seno alle Comunità, si potrà raggiungere un potenziamento ed uno sviluppo dell’autogestione ope- Laccordo è tuttora in vigore Il governo britannico considera tuttora in vigore l’accordo anglo-sovietico nonostante chi tra i due stati non siano intercorsi rapporti corrispondenti allo spirito nel quale ess sono stati conclusi, ha dichiarato io una conferenza stampa il rappresentante del ministero degli Affari Esteri britannico. Il rappresentante del Foreign Office ha aggiunto che sono allo studio del suo dicastero tre note sovietiche: ì IL MESSAGGIO AĐGURALE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Al 1955 il popolo Jugoslavo può guardare con ottimismo Qui cì rendiamo conto di quale prestigio e simpatia gode il nostro paese Il popolo un sincero indiano alleato Il Presidente della Repubblica Maresciallo Tito ha inviato ai popoli jugoslavi il tradizionale messaggio del nuovo anno che è giunto via radio dalla lontana India dove il Presidente della Repubblica si trovà in visita di amicizia. Così dice il testo integrale del messaggio: Cittadini e cittadine, compagni e compagne! Mentre entriamo nel Nuòvo Anno, vorrei in questo modo insolito, da un paese lontano, ma antico, dirvi poche parole. Sono profondamente convinto ohe i popoli della Jugoslavia possono guardare al 1955 con ottimismo per quanto riguarda il nostro ulteriore sviluppo interno e intemazionale. Noi quf, lontani dalla nostra patria, ci rendiamo conto ad ogni momento nei contatti con il popolo quale 'grande prestigio e simpatia goda il nostro paese. In nessuna delle località che abbiamo sinora visitato — e sono convinto che così sia anche altrove — esistono persone che non conoscano almeno in parte le dure lotte dei popoli della Jugoslavia per la loro vita e la loro libertà così come gli sforzi che i nostri popoli compiono per l’edificazione di una vita migliore. Ciò, come è naturale e comprensibile, ci riempie idi orgoglio. Nel nostro paese, dopo la guerra, abbiamo incontrato gravissime difficoltà e le abbiamo superate grazie alla nostra unità e alla nostra fede nelle capacità nostra, fermi nella convinzione che la via che percorriamo è l’unica giusta per il nostro paese, teso alla creazione di un più felice avvenire per i nostri popoli. Ora, mentre assistiamo agli sforzi nel popolo dell’India per lo sviluppo del paese e vediamo con quanta fede, costanza e conseguenza, esso supera difficoltà a prima vista insormontabili, ci appare più evidente la ragione per cui tra i popoli del nostri paesi si sono creati simili legami di amicizia e simpatìa. Malgrado le incredibili difficoltà che incontrano per la edificazione del paese, i dirigenti indiani cercano di superare ogni ostacolo in modo che il tenore di vita del popolo lavoratore raggiunga un livello sopportabile. Ricordo tutto questo, perchè esso è in pieno accordo con le nostre aspirazioni tendenti a ohe gli sforzi dei nostri cittadini, nell’ulteriore edificazione interna del paese siano il meno gravosi possibile, in altre parole che il tenore di vita si elevi gradatamente secondo le nostre attuali possibilità. E’ 'oomprensiibile che ciò richieda in una certa misura un ritmo più lento nella ulteriore indu-striallizzazione e sviluppo del paese. Tuttavia, secondo me, oggi noi cd troviamo ad un tale 'grado di potenziamento ohe questo ritmo non solo non ci recherà danno, ma ci consentirà ‘di raggiungere con maggiore facilità i fini cui tendiamo. Parlandovi dell’enorme entusiasmo e delle manifestazioni di simpatìa con cui siamo stati accolti in questo LIMITAZIONI PER I RUSSI Il Governo statunitense ha consegnato all’Ambasciatore sovietico a ^Washington, Zarubin, una nota diplomatica con cui avverte di a-var introdotto nei riguardi dei diplomatica russi residenti negli USA le stesse limitazioni in vigore nel-l’URSS ned riguardi dei diplomatici americani. paese durante tutto il tempo del nostro soggiorno, vorrei sottolineare che le nostre conversazioni con d dirigenti dell’India — particolarmente con il primo ministro iNehru — hanno un grandissimo significato per l’ulteriore mobilitazione delle forze amanti della pace in tutto il mondo e per di consolidamento della pace stessa e della pacifica collaborazione tra i popoli. Dalla idioliiarazione comune, pubblicata dopo i nostri colloqui', avete potuto rilevare che tra noi esiste una completa identità di vedute sui problemi 'intemazionali. Posso dire che ci siamo convinti qui che l’inte- ro popolo dèllndia approva e saluta con soddisfazione la politica estera del suo governo. Da questo bello ad ospitale paese ci recheremo in un altro sitato amico — la Birmania. Sono convinto che pure là la nostra missione sarà compiuta con lo stesso successo che ha incontrato qui. Mentre vi trasmetto i saluti di tutti i compagni ohe sono qui con me, desidero sottolineare che sebbene tanto lontani geograficamente, il nostro pensiero è con voi. Auguro a tutti i cittadini e ale cittadine della Jugoslavia, a tutti i nostri lavoratori, alla • -gioventù e ai pionieri un felice Anno Nuovo. Prima di lasciare il _______ridiano per recarsi in Birmania il Presidente della Repubblica ha esposto a una conferenza stampa le proprie impressioni sul paese clìe lo ha ospitato. «Nei sei anni passati l’India ha raggiunto dei risultati straordinari mentre il popolo indiano con le opere sinora realizzate ha dimostrato di possedere delle enormi capacità e possibilità creative» ha dichiarato . il compagno Tito ai giornalisti nel treno speciale che da Calcutta lo portava a Giansetpur. In un cordiale colloquio durato più di un’ora, il compagno Tito ha detto ai giornalisti di essersi fatto un quadro più completo dell’India di oggi e di quello che essa sarà in un non lontano demani quando saranno attuati i programmi dell’industrializzazione. Richiesto dai giornalisti jugoslavi su che cosa lo abbia maggiormente impressionato durante il suo soggiorno in India, il compagno Tito SEDUTE AL SINGHIOZZO DEL PARLAMENTO FRANCESE LA NAVICELLA DI MENDES FRANCE PASSA IL BURRASCOSO MARE della UEO Dopo non poche ansie, batticuore e colpi dii scena, Mendès-Fran-ce è riuscito a portare nel porto della ratifica gffi accordi di Parigi che sanzionano la nascita dell’U-tniionie dell’Europa Occidentale e ammettono un riarmo controllato delia repubblica federate tedesca. Che Mendès-Framce saia soddisfatto dei 27 voti dii maggioranza ottenuti nessuno oserebbe giurarlo. Dalle maggioranze che si contavano a centinaia di voitìi, non solo Mendès-France è sceso alla maggioranza di misura, ma ha visto contro di 'se, o astenuti, la maggior parte dei suoi sostenitori di ieri, mentre i voti che gli hanno ciato la maggioranza dei «27» gli sono andati o da avversari di ieri o da benevoli astensioni' di chii lo attende ai varco per rovesciarlo su dii un problema sul quale non si faccia sentire il peso delile interferenze e miniacele straniere! Questo in quanto la discussione aJlil’assembilea nazionale ha dimostrato anche troppo chiaramente che il voto finale non è stato strappato dalie argomentazioni del primo ministro', ma più eefmp Jteemente, da argomentazioni ben più solide provenienti sia dalle minacce di oltre Elba — poiché è da credersi che la minaccia sovietica di denunciare il trattate russoifraneese sia stata controproducente sul carattere francese — sia dalle non velate pressioni di oitremare. In concreto il voto di ratifica dell’articolo uno degli accordi di Parigi ha visto favorevoli gli avversari del Mendès—France deilFa-prile e del maggio 1954, cioè del periodo aureo del giovane primo 'ministro francese. Dif fatta fra i voti favorevoli — e le benevoli a-stensioni — figuravano quelli dell’ala democristiana di Schuman e fra i contrari quelli di Daladier ed Eduardo Her,riot assieme a molti radicali. Insemina, se la sua ‘ abilità manovriera non risulterà fruttuosa, il primo ministro francese con l’uìtimo volto di fiducia di venerdì si trova in una delle posizioni più <$if3j;11 ino vara 14 4 3 7 13:20 11 Triestina 14 3 5 6 10:23 11 Lazio 14 3 2 9 15:27 8 Pro Patria 14 2 4 8 10:20 8 Spai 14 1 6 7 9:20 8 difficoltosa parata su tiro di Giair-rizzo. Dopo questa azione era il Napoli a prendere l'ito,iziiativia e dominava a lungo. U,baldi era impegnato duramente da una punizione di Amadei. Al 27’ Podio sfuggito alfa guardia di Toja, batteva irrimediabilmente Bugatti. Nella ripresa i locali si riprendevamo e segnavano una certa superiorità. Dopo un tiro di Pratesi, parato-con difficoltà, da Bugatti, Bradi, su un'altra punizione battuta da Höfling, mandava di testa la palla sulla traversa. Gli attacchi della Pro Patria non pervenivano ad alcun risultato. Era il Napoli che; raddoppiava il suo vantaggio al 42’, realizzando un rigore con Amadei per falò dii Fossatti su Podio. ROMA — UDINESE 1:1 (0:1). — Equo pareggio in una partita molto equilibrata. Nel primo tempo — dopo che Galli ai 27’ aveva sprecato un pallone, calciandolo contro l’esterno della porta, perdendo così Facc-asiane per portare la Roma in vantaggio, e Sel-mosson si era visto respingere il paltone da un palo — Bottini h-a segnato per l’Udinese deviando al volo un0 spiovente di Menegotti. Questa rete è stata ottenuta a tre ammutii dall'io scadere idei primo tempo. Nel minuto di ricupero -Cavazzuti ha battuto a sua volta l’esterno della rete. Nella ripresa per poco l’Udinese non ha aumentato il vantaggio -all 9’ con Selmos-son, il cui tiro con Moro in uscita è stato fortunosamente deviato in angolo dal portiere igiaillo-rosso. Poi la Roma è passata decisamente al contrattacco e al 20’ ha col,boil pareggio su calcio di rigore per fallo di Pinardi su Galli. Nyeirs ha realizzato la massima punizione. Successivamente, alla mezz’ocra, un’acrobatiöa rovesciata al volo di Pinardi ha impedito a Galli di tirare in parta da pochi passi. SAMPDORIA — CATANIA 1:1 (0:0). — La partita è sitata disputata sotto la sferza di un vento gelido di tramontana che ha reso difficile il controllilo, della palila. Nella Sampdoria ha debuttato l’italo-argentino Rosa, apparso peraltro ancora a corto di preparazione. Il Catania, grazi© ad una accorta tattica difensiva, è riuscito a strappare ili pareggio nelle battute finali della gara. Nel primo tempo il Catania ha giocato con il vento in favore, ma il gioco è stato equilibrato. La sdi-a occasione da rete l’ha avuta la S-ampdo-ria al 21’ quando Fantini ha servito Tortai completamente sodo a pochi passi dalla rete. Tortai ha tirato debolmente sui portiere ca-tamese. Nel secondo tempo la La Crvena Zvezda è partita il 30 dicembre scorso in aereo da Belgrado alla volta del Sudamerica, dove disputerà una serie di incontri con squadre argentine, cilene e urugua-gie. Gli avversari della squadra belgradese saranno: «River Piate», «In-dipendiente»; «Racing», «Colo-Colo» e «Penarol». Nel Sudamerica andrà anche la Vojvodina che farà prima una tappa a Malta. In Argentina, Brasile, Cile e Urguay l’undici di Novi Sad sosterrà una decina di incontri con le migliori cornpagini (di' quei paesi. Per l’occasione sarà rafforzata dai nazionali Vukas e Beara. Con alterna fortuna giocano già all’estero il Partizan ,il BSK, il Sarajevo, il Metalac e la Dinamo. AEK - DINAMO 1:1 (0:0) — -Nel loro terzo incontro in. Grecia, i Campioni di -Jugoslavia hanno pareggiato ad Atene con la locale AEK, riuscendo a mala pena a salvarsi da una sconfitta con una rete realizzata allo scadere idei secondo tempo. PARTIZAN - RAPID 3:2 (3:1) — In un incontro giocato il 1. c. m. a Rotterdam in Olanda contro la viennese Rapid, i belgradesi hanno vin- ATLETICA LEGGERA A Franjo Mihalič il cross di San Paolo Franjo Mihalič ha vinto la trentesima edizione del tradizionale cross di San -Silvestro ohe si oorre ogni anno nella grande metropoli brasiliana sulla distanza di 7.300 metri. Già a meta percorso Mihalič conduceva con un vantaggio di 50 ■metri, mantenendolo immutato fino al traguardo. La lotta, mancata per il primo posto, è stata accesa per le piazze dimore fra le squadre belga, cilena, finlandese,, giapponese, tedesca e FRANJO MIHALIČ brasiliana. Negli ultimi 100 metri il brasiliano Freire riusciva a piazzare 1 proprio «sprint», conquistando il secondo posto dinanzi a Van De-watijbe (Belgio) e Correa (Cile). Ecco l’ordine d’arrivo: 1. Mihalič Franjo (Jugoslavia) che compie i 7.300 m in 21’50”; 2. Freire Edgar (Brasile) in 22’27”, 3. Van Dewatybe (Belgio} in22’ 30”5; 4. Corea Jaime (Cile in 22’32”3; 5. Läufer (Germania) in 22’35”3. Seguono nell’ordine: Fonseca, Cornejo e Novas (Cile), Edgarmitt (Brasile), Toumäla (Finlandia), Silva L. (Brasile), Lauthìer (Francia), Rivero (Uruguay), Mendes (Brasile), Gonzales (Cile), Nelson, Souza, Belchior e Oliveira (Brasile), Santi (Uruguay). Callixto (Brasile), Umezava (Giappone), Gau (Brasile). La classifica a squadre vede in testa il Cile, seguito dal Brasile. Sampdoria insistendo all’attacco ha segnato ài 25’ con Rosa che ha, messo a rete con un tiro piazzato su lungo centro di Pafflin. La Sampdoria ha attaccato ancora a fondo mancando alcune facili occasione e il Catania ha pareggiato, al 40’ su azione di contropiede, con un colpo di testa dii Gozzi. ito con relativa facilità nonostante il punteggio possa far credere il contrario. Dominando nel primo tempo il Partizan si è assicurato un largo margine di vantaggio con due reti di Milutinovič,''al 19’ e al 24’, e una di Bobek al 30’, che permettevano loro di chiudere rincontro senza forzare. Le reti austriache sono -state realizzate al ail 44’ dà Probst e al 70’ da Koemer. PARTIZAN - ROTWEISS 1:0 (0:0) —■ Domenica 2 gennaio a Essen i belgradesi hanno sconfitto di misura la locale Rotweiss, squadra -della massima lega tedesca. Pur essendo privo di Milutinovič, dl Partizan ha imposto il proprio gioco al quotato avversario concretizzando la propria superiorità al 74’ con una rete di Bobek. Particolarmente ammirato il gioco di Čajkovski e Ze bec. B. ,S. K. - B. S. K. 0:4 (0:2) — In un incontro scialbo e svogliato i -belgradesi hanno subito una severa sconfitta ad opera -del Bayern Spo-rt Klub di Franooforte sul Meno. I padroni di casa hanno giocato -tutta la partita da dominatori su un undici senza fiato e pravo di mordente. SARAJEVO - FENHER BAKČE 2:1 (.1:1) — Nel primo incontro della tournée attraverso la Turchia, il Sarajevo ha battuto, dopo una bella partita’, la squadra campione turca per 2:1. ALTRI RISULTATI Ad Atene: PANATHINAIKOS — DINAMO 2:0. A Oranville: ZAGREB — ORAN-VILLE 10:2. A Beyrauth: DINAMO — RACING 7:0, A Zingenhuette: METALAC -ZINGEN 3:2 (2:1). A conclusione di un anno d’intensa e fruttuosa attività, la Società ginnica «Partizan» di Buie ha organizzato il 25 a 26 dicembre scorso il I. Campionato di tennis da tavolo deU’istria, cui hanno preso parte squadre di Pdsino, Albona, Parenzo, Rovigno e Buie. Per il considerevole numero dei partecipanti, le squadre sono state suddivise in due gruppi di quatto ciascuno. Sin dall’inizio, le competizioni hanno dato luogo a un avvincente spettacolo di agonismo sportivo. Uno degli incontri più combattuti è -stato quello di campanile fra la S. S. Bude e la «Partizan» locale: dopo due ore di vera lotta, il «Partizan»» è riuscito a superare l’avversaria per uno scarto minimo (5:4), grazie soprattutto all’ottima prestazione di Kosovel. Un successivo 5:3, ottenuto contro la S. S. Albona, gli ha permesso l’iogresso alle finali. Le squadre erano così suddivise: I. gruppo: «Partizan» ( Pisino), Ginnasio (Buie), KUD «Rakovac» (Parenzo) e «Partizan» (Rovigno). II. gruppo: «Partizan» (Buie), S. S. Buie e «Partizan» (Parenzo). Nelle finali a squadre per il I. e II. posto i pisinotti (Tomaišk, Braut e Brajlovič) hanno battuto i buiesi del «Partizan» dopo un incontro entusiasmante. Il III. e IV. posto sono stati appannaggio della ,S. S. Albona', vittoriosa sul Ginnasio di Buie. Il «Partizan» di Pisino è pertanto campione istriano di tennis da ta- ■ volo a squadre per il 1954. I pisinoit-tì hanno dominato anche nel singolo masohile, dove Tomašk ha superato -di stretta misura Braut. In campo femminile ha conquistato il titolo di campione istriano la squadra del «Partizan» di Buie, imponendosi alle stedentesse del Ginnasio di Buie. Nel singolo, l’ambito primato è andato a Bitkovič Vera, di gran lunga la migliare, seguita da Ivančič Giulia, Čilkovin Paimira, Ju-riševiič Katica e Vidonis Augustina. In serata, a conclusione del Campionato, ha avuto luogo l’assemblea del Centro di tennis-table di Buie, la cui čostituzione assume un grande significato per l’ulteriore sviluppo e il progresso di questo bellissimo sport in Istria. Intanto, il I. Campionato istriano si è svolto nel miglio-re dei modi e questo rappresenta un considerevole passo innanzi. Speriamo che nel prossimo avvenire i risultati siano anoor migliori. A BUIE PALLAMANO E PALLOVULO La «Partizani» -di Buie ha organizzato in occasione della Giornata ,del-l’A. P. J. (22 dicembre) due competizioni sportive contro le reclute della locale guarnigione. Mentre nella pallamano i buiesi vincevano facil- mente per 20:5, i pallavolisti del-l’A. P. J. si sono rifatti a spese dei primi con un secco 2:0 (15:9, 15:9). GINNASTICA Il ricco programma d’attività della «Partizan» buiese è stato completato nel dicembre da un’accademia ginnica, svoltasi in onore alla Giornata deH’A. P. J. I bravi ginnasti si sono esibiti in una serie di esercizi moto ammirati e applauditi. Nell’occasione si è svolta anche la cerimonia della consegna solenne della bandierina sociale. R. CAMPIONATO DISTRETTUALE DI BUIE Gli incontri ideila seconda giornata sono stati sospesi per la festività del Capodanno. Essi si svolgeranno pertanto domenica prossima 9 c. m. secondo il calendario previsto. pallacanestro La Crvena Zvezda terza a Sanremo I pàllacesltàsti della Crvena Zvezda di Belgrado si sono piazzati al terzo posto nel torneo internazionale dii Sanremo, vinto dalla squadra greca «Ran-ellitoios». Al torneo-hann-o partecipato il «Gira» di Bologna, il «Panelli-nioiS» di Atene, la «-Crvena Zvezda» di Belgrado, l’«Ebdin» 'dii Bruxelles, il «iPante-rit» di Helsinki e il «Pavia» di Pavia. Nella finale per il i. e 2. posto il «Panelliniois» ha baittato il «Gira» per 61:57 (33:35). Per ili 3. e 4. pasto si sono incontrata «Crvena Zvezda» e «Pamteirit». Ha vinto la prima per 67:64 (33:37), passando appena allo scadere del tempo. I belgradesi hanno, giocato meglio nella ripresa, riuscendo a rimontare lo svantaggio iniziale e vincere di stretta misura. Per la classifica dai 5. iati 6. posto r«Eb-din» dii Bruxelles ha battuto il «Pavia» per 66:56 (25:24). HOCHEY SU GHIACCIO INTERNAZIONALI AURONZO, 2 — L’inoontro amichevole fra il «Partizan» di Belgrado e la squadra locale s’è concluso con la vittoria ideila seconda per 0:2 (2:1, 1:1, 6:0). Direttore LEO FUSILLI Vicedirettore responsabile MARIO BARAK Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubblicazione autorizzata IL COLLETTIVO DI LAVORO DELL’IMPRESA DI CAPODISTRIA augura e tutto il popolo lavoratore sempre maggiori successione! Nuovo Anno Un (dice Anno-1955 augura a tutti i cotlettiui di iai/oio- V IMPRESA CITTADINA ECONOMICA LOCALE CAPODISTRIA Il collettivo di lavoro degli stabilimenti industriali augura un lieto e prospero Anno Nuovo a tutto il popolo lavoratore e al 31’ raggiungeva ili goal idei pa- Campionato distrettuale di Capodisìria Le «tournèes» estere delle squadre jugoslave