novi Si že obnovil naročnino Novega Matajurja? tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Postni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / .. .... . , , mm abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.500 lir ( o J Z) • Čedad, Četrtek, 20. marca 1997 Stampe in spedizione abbonamento postale. Comma 27, art. 2, legge 549/95. Filiale di Trieste Ne? Pohiti! I " uM. i R.. f1 Med Italijo an Slovenijo buojši cajti Il comune sloveno promotore di un riuscito incontro di amministratori Ospiti di Brda Posta anche la questione della chiusura del valico di Mernicco Nella splendida cornice del castello di Dobrovo il sindaco del comune di Brda, Franc Mužič (nella foto a destra), ha ospitato sabato 15 marzo una nutrita rappresentanza di sindaci ed amministratori della fascia confinaria, a partire dal Col-lio, passando per Cividale e le valli del Natisone fino alla Val Resia. All’incontro hanno partecipato anche i presidenti delle tre comunità montane del Collio, delle Valli del Natisone e del Torre Hadrijan Corsi, Firmino Marinig e Romano Grimaz, nonché il console sloveno a Trieste Tomaž Pavšič. Il comune di Brda - istituito recentemente ha una popolazione di circa 6 mila abitanti e l’attività prevalente è rappresentata da viticoltura e frutticoltura -, ha avuto così la possibilità di farsi conoscere ed allo stesso tempo di porre le basi per sviluppare ulteriormente rapporti di buon vicinato e collaborazione. Un orientamento largamente condiviso dai nostri amministratori e di cui si sono fatti interpreti il presidente Firmino Marinig, il sindaco di Cividale Giuseppe Bernardi e quello di Prepotto Giampiero Ce-volatti. Unico neo in questo clima positivo e di collaborazione, ha ricordato il sindaco Mužič, è rappresentato dal valico di Mernicco che è chiuso da oltre un anno e mezzo con grave disagio želne vlade Giancarlo Cruder. Takuo, de je biu krog cieu, od Rima do Tarsìa. Klima je sada ta prava za se diet kupe na dielo, za na-pravt skupne projekte an jih predstaviti Evropi, za rešit od-parte probleme med dviema sosiednjima državama. Med telimi je tudi vprašanje zakona za slovensko manjšino, ki ,nam ga sedanja oblast v Rimu obljublja že za tuole lieto. [Mi se troštamo, de bo ries. 2e tala atmosfera vpliva pozitivno na ljudi, ki žive na meji, v parvi varsti na manjšine, ki sta obie, takuo slovienska ko italijanska z veseljem pozdravile tolo novo fazo v odnosih Italija-Slovenija. Rimska iniciativa pa je v sintoniji s pobudami, iniciativami an srečanji, ki se dan za dnem dielajo na meji, kjer ljudje resnično želijo živiet v mieru an dielat kupe, se za-stopit med sabo. Tuole je jasno par šlo na dan tudi na sobotnem srečanju v Dobrovem, kjer so se zbrali administratorji, kulturni delavci an navadni ljudje pru z željo se buojše spoznati. In na tem je trieba še naprej dielati, saj močna mrieža odnosov med bližnjimi muora vplivati an biti upoštevana od centralne oblasti, (jn) Zdi se, da se je zaries odparla nova stran v zgodovini odnosov med Italijo an Slovenijo an de je paršla na dan volja po sodelovanju, ki sevieda ni stvar dobrega sarca pač pa zelo konkretnih interesov za obie strani. Takuo smo bli priča v zadnjem tiednu pravi diplomatski ofenzivi s strani Italije, ki je začela intenzivno"zidat” nje “Ostpolitik” pruoti sriednji an vzhodni Evropi an vie, de nie modro preskočit Slovenije. V Ljubljani so imiel pogovore na najvišji ravni narpriet predsednik vlade Romano Prodi, ki je pelju za sabo cieu kup bankirjev an ekonomskih operaterjev, potlè predsednik zbornice Luciano Violante an na koncu še predsednik de- Dichiarata fallita l’azienda che controllava lo stabilimento Veplas, nuovi pericoli Pittilino (Cgil): “Seme un accordo sindacale tra tutti gli interessati” Lunedì 17 marzo è giunta nelle mani dei sindacati la copia del decreto di fallimento della Sarplast, l’azienda di Siracusa che controllava la Veplas di S. Pietro al Natisone e la Vetroresina di Povoletto. “E’ stato nominato il curatore fallimentare - fa sapere Glauco Pittilino, sindacalista della Cgil udinese che segue le vicende delle due ditte - il quale però non aveva ancora ricevuto la comunicazione ufficiale della nomina. Ci manca così l’interlocutore principale”. La situazione di Veplas e Vetroresina è quanto mai difficile e delicata. La situazione viene definita da Pittilino “di limbo”, di attesa perché da una parte la notifica del fallimento potrebbe prefigurare la chiusura definitiva degli stabilimenti, dall’altra esiste una possibilità ancora aperta di trovare un accordo con un imprenditore padovano, Felice Scocimarro, che sembra ancora interessato ad acquisire le due ditte. Pittilino giudica comunque valida anche l’iniziativa di alcuni dipendenti della Veplas, guidati da Piergiorgio Domeniš, che si sono riuniti in cooperativa e spe- rano di ottenere la concessione in affitto dello stabilimento di S. Pietro. “A questo punto - spiega il sindacalista - la cooperativa potrebbe accordarsi con Scocimarro oppure definire la sua posizione con il curatore fallimentare, facendo un’offerta per l’affitto della Veplas”. Alla fine salta fuori il vero nocciolo del problema: “Un accordo sindacale può essere raggiunto sedendoci tutti attorno ad un tavolo, cosa che fino ad ora purtroppo non è stato possibile fare”, (m.o.) segue a pagina 2 Slovenska pesem Dvojezični pevski zbor iz Celovca na reviji Koroška in Primorska poje v nedeljo popoldne v kulturnem centru na Trbižu per la comunità del Collio sloveno. A questo proposito c’è stato comunque un impegno da parte degli amministratori friulani al fine di portare a buon esito la questione. All’incontro, organizzato dal Comune di Brda e dal circolo culturale Ivan Trinko di Cividale, è seguita un manifestazione culturale che è stata seguita da un pubblico folto ed attento. segue a pagina 4 Un film su Porzus, ma Cividale dice no Il film “Porzus” - che, rifacendosi agli atti processuali che hanno riguardato la vicenda, ripercorrerebbe la storia dell’eccidio di un gruppo di partigiani osova-ni, avvenuto nel febbraio 1945 ad opera di altri partigiani, ma garibaldini - sarebbe passato ancora per molto tempo sotto silenzio se non ne avesse parlato il sindaco di Cividale Giuseppe Bernardi. Lo ha fatto, casualmente, nel corso di un incontro organizzato a Cividale venerdì sera dal circolo “Iskra”, ospiti Alessandra Kersevan, studiosa della Resistenza, ed il giornalista Paolo Parovel. Bernardi ha raccontato di essere stato contattato da u-na casa di produzione cinematografica romana (si è saputo poi che si chiama “Videomaura”) per ottenere il permesso per poter girare alcune scene del film a Ci-vidale. Dal sindaco ducale -come, si è poi saputo, da quelli di Udine e Attimis -la risposta è stata negativa: “Cividale, una città d’arte, non c’entra nulla con quella storia, e poi non è il caso di risvegliare un episodio del genere”. Ai produttori del film sarebbe stato anche concesso un finanziamento di tre miliardi dal Ministero per lo spettacolo, il cui ministro attuale, Walter Veltroni, ha promesso un interessamento sul caso, seppure, ha scritto a Bernardi, “tenendo conto della sua delicatezza”. L’episodio è stato raccontato da Bernardi nel corso di un incontro in cui sono stati presi in esame i tentativi di revisionismo a cui sarebbe soggetta attualmente la lotta di Liberazione. E la Kersevan ne ha citato un altro caso eclatante, la recente campagna di stampa di un quotidiano locale sulle cosiddette “fosse comuni” di Stremiz. E’ comunque probabile che del film “Porzus” se ne parlerà ancora. Risulta infatti che Alleanza nazionale sapesse, anche nelle sue alte sfere, di questo film, eppure avrebbe messo la cosa a tacere. Nello stesso tempo, della storia del film si dovrebbero occupare il settimanale «Panorama», con un articolo che dovrebbe u-scire sul prossimo numero, ed il periodico «Storia illustrata». M.O. Četrtek, 20. marca 1997 Perla Veplas nuovi pericoli dalla prima pagina Anche perché in questa fase latita più che mai la Regione, che pure attraverso l’assessore all’industria Moretton aveva in passato garantito il proprio impegno per la risoluzione del problema, anche attraverso una partecipazione della finanziaria Friulia. Intanto a S. Pietro si paventa un altro pericolo, quello che riguarda la mancata messa a norma degli impianti dal punto di vista della sicurezza sul lavoro. Un controllo da parte della questura di Udine è stato effettuato proprio lunedì. Lo stabilimento ha ottenuto una deroga per poter rimanere aperto, u-na soluzione che è però temporanea, (m.o.) Iz marginalnosti po ‘dobrih poteh’ Gorska skupnost sprejela dva važna dokumenta Gorska skupnost Nadi-Skih dolin je konec februarja sparjela dva dokumenta v zvezi s cestno in zeležni-sko infrastrukturo, ki bi lahko v veliki meri vplivali na kvaliteto življenja in predvsem na razvoj eokonomskih dejavnosti na tem območju. Osnovna ugotovitev je zelo preprosta in sicer, da je treba izvleči Nadiške doline iz geografske in širše marginalnosti, da jih je treba vključiti v širše komunikacijske tokove, zato da vsaj skušajo nadoknaditi zamujeni čas. Vse to pa ob spoznanju, da se nam sedaj z evropskimi sredstvi ponuja edinstvena šanša. Treba jih je znati izkoristititi, potrebni so dobri in racionalni načrti, potrebno je sodelovanje s sosedi. V prvem dokumentu je govor o ureditvi in razširitvi državne ceste št. 54, ki povezuje Videm s Čedadom in naprej mimo Spetra pelje do mejnega prehoda na Robiču. V dokumentu nadiški upravitelji zahtevajo ureditev in razširitev ceste obenem predlagajo tudi da bi jo bolje povezali s cestnim omrežjem v visoki Soški dolini, oz. spodbujajo pristojne dejavnike v republiki Sloveniji k razmišljanju o umestnosti okrepitve cestnih povezav na osi Kobarid - Bovec - Trbiž, Kobarid -Kranjska gora - Avstrija ter Kobarid - Tolmin - Idrija -Ljubljana. Vse bi bilo v obojestran-ki interes, pravijo v Spetru, in bi prispevalo k tistemu obmejnemu sodelovanju, ki ga Evropska unija spodbuja z inštrumenti kot so Leader 2, Fhare, Interreg in 5B. Drugi dokument Gorske skupnosti Nadiških dolin zahteva razširitev in posodobitev železniške proge Videm - Čedad ter obuja star načrt železnice od Čedada do Spetra in nato povezave s slovenskimi železnicami na progi Nova Gorica - Most na Soči - Jesenice. Tako prvi kot drugi dokument bodo upravitelji Nadiških dolin posredovali svojim kolegom v Soški dolini z željo, da bi njihovi predlogi dobili podporo tudi od sosednjih občin Kobarid, Bovec in Tolmin. S svojimi stališči in predlogi bodo seznanili tudi najvišje slovenske in italijanske predstavnike oblasti ter pristojna evropska telesa v Stras-sbourgu in Bruxellesu. Stari lisjak Giulio Andreotti večkrat pravi, da “kdor slavo misli, greši, a skoraj vedno ugane”. Zato si ne bomo vpisali za greh, če se nam je utrnil sum, da je neka zveza med rimskim sodnikom Pittitom, ki ukazuje karabinjerjem, naj kopljejo po Benečiji in iščejo grobove žrtev “slavo-komunističnih” partizanov in furlanskim pisateljem Carlom Sgorlonom, ki je z bučno reklamno kampanjo predstavil svoj najnovejši roman “La malga del Sir”. Pittito in Sgorlon sta namreč zaveznika v blatenju partizanstva, plavata torej v velikem toku zgodovinskega revizionizma, ki skuša zamenjati vlogo med žrtvami in rablji, predvsem pa skuša ohranjati v naših krajih oblast starim liberalnim ali klerikalnim, a vedno nacionalističnim slojem. Tistim, ki jim ironično pravimo, sirote hladne vojne. Od nje so živeli, sedaj pa bi radi imeli še pokojnino. Pittito rije po Benečiji in bi rad dokazal to, o čemer piše Sgorlon. Da furlanski in slovenski partizani niso bili osvoboditelji, pač pa le tolpa zločincev, ki je pobijala nedolžne ljudi sredi leta 1944. Kakor če bi tedaj ne gorele peči v Auschwitzu in Rižarni in vasi nad Fojdo. Kakor če bi Vlasovi kozaki ne morili in posiljevali v Kamiji. Kakor če bi X. Mas ne bila nemška pomožna sila, ne pa elitna enota borcev za vzhodno mejo. Zanimivo je, kako Sgorlon piše o Benečiji, kamor je postavil fabulo zadnjega romana. V njem odkrito cika na pokol pri Toplem vrhu (malga Porzus), v katerem - a tega Sgorlon ne pove - niso imeli Slovenci nobene vloge. Za Sgorlona živijo v teh dolinah “Slovani”, ki so se že zdavnaj italianizirali in furlanizirali. Točneje, za Sgorlona je furlanstvo le etapa na poti k italijan-stvu... Zato naj bi ti nekdanji Slovani sprejeli partizane z nezaupanjem. Upirali so se, ker so jim zapirali italijanske šole, da bi odprli slovenske. Saj, tudi nekaj podobnega je bilo. A koliko poenostavljanja. Koliko je v tem romanu pristnega navdiha in koliko slabo prežvečenih zapisnikov raznih procesov proti “beneški četi” in furlanskim garibaldincem, ki so Furlanijo hoteli izročiti Titovi Jugoslaviji... Tako pisanje skuša samo zabrisati resnico, da so fašisti podarili Trst in Gorico nemškemu “Adriatisches Ku-stenlandu”, Karnijo pa spremenili v “Kosaken-land”. Sgorlon zase trdi, da je “furlanski Tolstoj”, ker piše o vojni in miru. Stari patriarh Lev Nikolajevič bi se obrnil v grobu, a hvala bogu, tega ne sliši. Naj počiva v miru in njegov spomin naj še naprej lebdi nad brezovimi gozdovi Jasne Poljane. Sgorlon pa ima dobro družbo v Tržačanki Susanni Tamaro, ki je v svojem zadnjem romanu “Anima mundi” vse zlo pripisala “slavokomunistom”. Zakaj obujajo te prikazni? So mar to zmagovalci, ki pišejo svojo zgodovino? Arabci pravijo: “Psi lajajo, a karavana gre naprej.” Dossier Firmano a Cividale Hanno di gran lunga superato l’ambito locale e si sono trovate in prima pagina sul quotidiano romano la Repubblica. Una ben triste popolarità. Si tratta infatti delle discariche di Firmano che è diventata, come dicono ambientalisti ed ecologisti ma soprattutto gli abitanti del paese, la capitale delle discariche. Il comitato per la salva-guardia del territorio di Pre-mariacco e Legambiente organizzano una serie di incontri pubblici per presentare il “Dossier Firmano”. A Cividale l’incontro si terrà oggi, giovedì 20 marzo, alle ore 20,30, nella sala riunioni della SOMSI. VENZONE Palazzo Organi-Martina Mostra sul terremoto e la ricostruzione 8 marzo - 30 aprile Prišel je čas boljših odnosov med sosedoma Predsednika Kučan in Cruder Po uspešnem obisku predsednika italijanske vlade Prodija v Sloveniji je bila politika dobrega sosedstva in sodelovanja med državama ponovno potrjena ob koncu prejšnjega tedna, ko je Ljubljano obiskal tudi predsednik italijanske poslanske zbornice Luciano Violante. Predsednik republike Slovenije Milan Kučan se je v Ankaranu srečal še s predsednikom odbora naše dežele Giancarlom Cruderjem. Violante je v pogovorih z najvišjimi voditelji slovenske države poudaril popolno podporo italijanske vlade prizdevanjem Slovenije za vključitev v EU in NATO, izrazil pa je tudi prepričanje, da sosednji državi lahko brez vsakih pretresov in sporazumno rešujeta medsebojna odprta vprašanja. Predsednik poslanske zbornice se je na vseh razgovorih jasno opredelil tudi za rešitev odprtih problemov naše manjšinske skupnosti. Povedal je, da je formalno zadolžil prisotoj-no komisijo, naj pospeši postopek za sprejetje zaščitnega zakona, ki naj bi ga italijanski parlament odobril še v letošnjem letu, kot je pred dnevi zagotovil tudi predsednik vlade Romano Prodi. Takojšnje ukrepe ne glede na zaščitni zakon pa je Violante napovedal za priznanje dvojezične šole v Spetru, za publicizacijo Glasbene matice in odpravo omejitve minimalnega števila otrok za slovenske šole. Na srečanju med Violan-tejem in Podobnikom je bil govor tudi o italijanski manjšini v Istri in tudi glede tega vprašanja je bila izražena volja po sporazumnem reševanju vprašanj. Violante je tudi vabil svojega slovenskega koleg * na uradni obisk v Rim in tudi na sestanek predsednikov parlamentov držav srednjeevropske pobude, ki bo oktobra v Trstu. V močno italijansko diplomatsko iniciativo v odnosu do Slovenije sodi, kot rečeno, tudi srečanje predsednika Milana Kučana s predsednikom deželne vlade Cruderjem. Na pogovoru z novinarji je Cruder dejal, da smo priča povsem novemu obdobju v odnosih med državama, v katerem mora odigrati svojo življenjsko vlogo tudi dežela. Izrazil je tudi zadovoljstvo ob dejstvu, da imata Slove’1 nija in Italija sedaj skupni načrt, ki bo utrdil njune medsebojne vezi in pogoje za skupni nastop v odnosu do Evrope. S sedanjo italijansko vladno usmeritvijo je po oceni predsednika Milana Kučana prišlo do preobrata v italijanski politiki do Slovenije, s tem, da namerava Italija širiti svoj vpliv v Podonavju in še dlje v sodelovanju s Slovenijo in ne mimo nje. Kučan je zato poudaril pomen nadaljne krepitve sodelovanja med Slovenijo in deželo F-JK na prometnem, gospodarskem, kulturnem, ekološkem in drugih področjih. Assicurazioni salate per i Pahor presidente Cambio al vertice della Lista unita socialdemocratica (ZLSD) la cui guida è stata affidata al 33-enne Borut Pahor. Il giovane deputato di Nova Gorica, che subentra a Janez Kocjančič, ha ottenuto dal congresso un largo margine di consenso rispetto agli altri due candidati. A lui ora il non facile compito di imprimere una svolta al partito che alle ultime elezioni ha subito u-na consistente “disaffezione” da parte degli elettori. Sport e turismo in fiera Martedì è stata inaugurata al quartiere fieristico di Lubiana la 36. Fiera internazionale del turismo, dello sport e dell’arte di Alpe A-dria. Su una superficie di 8.000 metri quadrati ci sono 269 espositori, provenienti da 15 paesi. In questa cornice, oltre ad una variegata offerta turistica da parte delle agenzie e delle varie regioni della Slovenia, si trovano in primo piano il Sud Tirolo e la Croazia. Di grande interesse anche i padiglioni dedicati alla nautica, al cicli- smo e al fitness. Republika si ferma La crisi di Republika non si arresta. Trasformatosi da quotidiano in settimanale, il giornale questa settimana non è uscito. 11 blocco è dovuto alla decisione del distributore Door to Door di rinunciare alla distribuzione del settimanale. La ragione addotta è l’eccessivo aumento dei costi. Boom turistico Le proiezioni indicano che la Slovenia vivrà un an- no positivo per quanto riguarda il turismo. L’andamento della stagione turistica usualmente si verifica nel periodo pasquale. E tutti gli indicatori di quest’anno sono positivi. Soddisfazione si registra soprattutto sulla costa slovena dove l’afflusso di turisti è consistente. Naturalmente ciò è dovuto anche al tempo staordinaria-mente bello e all’anticipo di primavera di cui stiamo godendo. La stagione turistica si giovani prospetta buona anche per la Croazia. In base alle prime proiezioni per quanto riguarda i campeggi si dovrebbero registrare un movimento di 150 mila turisti e nove milioni di pernottamenti, due milioni in più rispetto all’anno scorso. No alla discriminazione Gli studenti di Lubiana hanno inviato una protesta formale ed iniziato a raccogliere firme sotto una peti-zionea per esprimere il loro netto rifiuto alla discrimina- zione di cui si sentono oggetto. Gli istituti di assicurazione sloveni hanno deciso di aumentare pesantemente il costo delle polizze di assicuarazione per gli automobilisti con meno di 25 anni di età. L’aumento è del 35%. Le assicurazioni motivano questa decisione sostenendo che i guidatori più giovani sono più avventati, meno esperti e secondo alcune statistiche responsabili di un alto numero di incidenti. E una decisione discriminatoria e anticostituzionale, sostengono gli studenti. ima Stojan SpetiC Trbiž: slovenska pesem iz treh sosednjih držav Slovenska pesem, ki so jo prinesli zbori iz Slovenije, Koroške in naše dežele je ponovno zadonela sredi Trbiža. V občinskem kulturnem centru so domači kulturni delavci, člani slovenskega kulturnega središča Planika pripravili Primorsko in Koroško poje, revijo pevskih zborov, ki i, tdružuje obe največji pevski prireditvi, ki potekajo ob meji med Slovenijo, Italijo in Avstrijo. Prireditev pevskih zborov je postopoma prerasla v pomembno kul-tumo-politično manifestacijo, na kateri je bila izpostavljena volja po sodelovanju in medsebojnem razumevanju. V imenu prirediteljev je Rudi Barthalot (celotno prireditev pa je povezoval Anton Sivec) izpostavil razloge, zakaj je do take kulturne manifestacije sploh prišlo. Kanalska dolina je od vedno stičišče različnih kultur in jezikov in obenem stičišče zamejskega in matičnega slovenstva. To vlogo želijo ohraniti in jo celo obogatiti. Da bodo Slovenci v Kanalski dolini lahko uresničili takšno vizijo, je nadaljeval Barthalot, morajo dobiti primemo podporo od oddaljenih odločilnih centrov, ki večkrat pozabljajo in zapostavljajo Kanalsko dolino. Kot primer je navedel deželne prispevke za občinske uprave, ki vzpodbujajo slovenski jezik. V zakonu so upoštevane občine iz Benečije in Rezije, pozabljena pa je Kanalska dolina. Janko Zerzer, predsednik Kulturne krščanske zveze iz Celovca, je pohvalil prireditelje, ki so znali postaviti na oder toliko mladih pevk in pevcev iz različnih krajev slovenskega prostora. Deželni koordinator SKGZ Rudi Pavšič je ob spominu na Salvatoreja Ve- nosija ugotovil, da je treba nadaljevati na njegovi začrtani poti in obljubil pomoč kulturnim delavcem, ki si prizadevajo, da bi Tromeja res postala laboratorij uspešne večjezičnosti in prija-teljtsva. Sledil je pozdrav ribiškega župana Carla Toniuttija, ki je izrazil željo, da bi takšne pobude, ki so znak omikanega spoštovanja med različno govorečimi, postali stalnica na Tromeji. Po pozdravih se je končno začel koncert, ki so ga sooblikovali ženski pevski zbor Ivan Grbec iz Skednja, pevski zbor Jezero iz Doberdoba, ženski učiteljski z-bor iz Tolmina, pevska skupina Nomos iz Škocjana, K-vartet A Capella iz Dobrle vasi, Dekliški kvartet iz Borovelj, Dvojezični zbor iz Celovca in Pevska-inštru-mentalna skupina PD Drava iz Zvaka, ki je dobesedno navdušila občinstvo. četrtek, 20. marca 1997 La “Stazione” pronta per la quarta edizione “Postaja Topolove” dal 5 al 20 luglio e il 2 e 3 agosto Pogled na številno občinstvo na zborovski reviji na Trbižu foto: Magajna Più dei nomi, più dell’interesse sempre crescente della manifestazione, c’è che “non guardiamo alla fama, cerchiamo di individuare nella persona la chiarezza di percorso, di ricerca. L’elenco degli artisti sarà sempre in ordine alfabetico”. Moreno Miorelli, direttore artistico di “Stazione To-polò - Postaja Topolove”, in realtà per tutto il corso dell’anno non si toglie mai di dosso i panni che gli sono più consoni, quelli che gli consentono di fare da catalizzatore all’incontro “non tra artisti, ma tra persone che hanno una curiosità onnivora”. E’ così che in realtà gli interventi a To-polò sono dilatati nel tempo, anche se il nucleo resta la “Postaja”, che quest’anno si svolgerà dal 5 al 20 luglio e poi il 2 e 3 agosto. La novità sarà questa volta rappresentata da interventi in campo musicale. Vi parteciperanno infatti almeno tre musicisti importanti, ovvero “gente che sa lavorare con i suoni”, spiega Miorelli. Due sono americani, Alvin Curran e John Duncan (quest’ultimo - un curriculum di lavori in ogni parte del mondo - attualmente abita a S. Leonardo), uno è italiano, i “Giardini pensili”. Da queste tre esperienze dovrebbe scaturire anche un compact-disc, mentre è ormai certa una diretta radiofonica con la trasmissione di Radiotre “Audiobox”, il 13 luglio. Altri artisti che prenderanno parte alla quarta edizione della “Stazione” sono Gilberto Zorio, uno dei padri dell’“arte povera”, l’australiano John Nixon, l’o- landese Jan Van Der Ploeg, che lavora soprattutto con il colore, il giapponese Mako-to, gli sloveni Neda Rusjan (attrice del Mladinsko gledališče) e Vlado Repnik (regista e scenografo), il videomaker statunitense Bill Morrison. E ancora Franko Vecchiet, sloveno di Trieste, Giacomo Manenti, Carlo Delved, Luigi Bozza, Stefano Ghesini, Sabrina Rouganne e Stefania Corbelli. La cosa incredibile, e nello stesso tempo affascinante, dell’organizzazione della “Postaja”, è che questi artisti si avvicinano da soli, una sorta di catena che lega uno all’altro, e poi ad un altro ancora, richiamati solo dal fascino di un progetto e da un paese per certi aspetti magico. E’ così che funziona la “Stazione”, e non solo, dicevamo, nel mese di luglio, perché “in ogni periodo dell’anno c’è a disposizione un tetto, un piatto e la possibilità di operare”, dice Miorelli che annuncia per il prossimo ottobre la visita dello scrittore Claudio Ma-gris. Infine, la manifestazione non è solo questo. Nei fine settimana anche questa volta ci saranno molte cose da vedere e da scoprire, alcune con protagonisti gli stessi artisti, altre con al centro la parola (“Voci dalla sala d’aspetto”). E molte sorprese ancora. Michele Obit Musica per piccoli a S. Pietro Lunedì 24 marzo a-vrà inizio a San Pietro al Natisone un corso di musica prestrumentale, rivolto ai bambini più piccoli. Il corso si svolgerà nella giornata di lunedì presso i locali della Scuola di musica - Glasbena šola, nell’ala nord dell’Istituto magistrale a piano terra. Il primo corso, per bambini di 4-5 anni, avrà luogo dalle ore 16.15 alle 17, quello per i bambini del primo ciclo delle elementari dalle 17 alle 17.45. Il corso sarà condotto dalla prof. Lia Bront e si protrarrà fino al 23 giugno prossimo. Il corso è stato organizzato dalla cooperativa Lipa di San Pietro al Natisone in collaborazione con la Scuola di musica - Glasbena šola per conto dell’Amministrazione comunale sampietrina in base alla legge regionale n.5 in materia di valorizzazione della lingua e delle tradizioni locali. V Kulturnem domu v Gorici bo ponovitev komedije Kobala Pojdimo v gledališče “Afrika ali na svoji zemlji” gremo kupe gledat v torak 25. marca Ankrat smo se Benečani vičkrat zbieral za hodit kupe v gledališče, za gledat slovienski teater. Lieta nazaj smo hodili do Tarsta, potle kar so zgradil Kulturni dom pa v Gorico. An sada se nam spet ponuja liepa parložnost, ki bi jo bluo škoda zamudit. V pandiejak 24. an v torak 25. marca bojo v Kulturnem domu v Gorici ponovili lietošnjo gledališko uspešnico “Afrika ali na svoji zemlji” v režiji Borisa Kobala. Komedija nam kaže, kaj se zgodi, če v slovensko taržaško družino po nasreči pride ranjen človek, čarin ko afriška nuoč, an spusti sidro, ankoro v pastieji hčere. An če je nono star partizan, ki gleda le napri parvi slovienski film “Na svoji zemlji”, - vlogo super igra Adrjan Rustja,“star” prijateu an znanec Benečanu an še posebno našega Beneškega gledališča, ki mu je puno pomagu -, oča pa je pomemben manjšinski človek. Vse tuole nam kaže komedija, ki se nam bo storia puno puno sme- jat... pa tudi na jok vam pu-ode... Komedija je imiela velik uspeh v naši deželi pa tudi v Sloveniji. Takuo, de so se odločil za ponovitev v Gorici. Zatuo vas vabimo, de ne zamudite tele lepe par-ložnosti, de se nam pridružite an da gremo kupe v gledališče. Puojdemo v torak 25. marca zvečer an se ušafa-mo v Čedadu, na placu Rezistence, odkoder puojdemo pruoti Gorici ob 19.30. uri. Tisti, ki želi priti z nami, naj pokliče na Novi Matajur (tel. 731190), do pudan (12. ure) v pandiejak 24. marca takuo, de rezerviramo vstopnice. Pardružite se nam! Incontri resiani nelle scuole locali A cura del Comune e del “Rozajanski dum Sono iniziati presso le scuole medie gli incontri di-dattico-illusriativi che da diversi anni l’Amministrazione comunale di Resia organizza in collaborazione con il circolo culturale “Rozajanski dum”. Le lezioni si svolgono per classi con argomenti che riattano vari aspetti della vita e cultura locale. Sono te- Nuovo rido di lezioni-concerto Domenica 23 marzo, alle 18, nella sala conferenze della Società operaia di Cividale, si svolgerà il primo incontro del secondo ciclo di lezioni-concerto, promosso dall’assessorato alla cultura di Cividale con la collaborazione dell’Associazione per lo sviluppo degli studi storici e artistici, la Sonisi e la Banca di credito cooperativo di Marnano. Il successo di pubblico e l’apprezzamento unanime dell’edizione scorsa hanno indotto gli organizzatori a proporre un'ideale continuazione dell’iniziativa. La manifestazione è vista anche in funzione dell’attuale evoluzione di Cividale verso una prospettiva turistica e culturale di più ampio respiro. I seminari musicali si propongono la formazione di un pubblico consapevole e critico, interessato non tanto all’evento mondano, quanto alla fruizione attiva dell’appuntamento culturale. La prima lezione-concerto avrà come protagonista il pianista piemontese Giorgio Costa, il quale prenderà spunto da alcuni brani di Chopin e Beethoven per trattare un tema rintracciabile nel corso dell’intero sviluppo della composizione occidentale: la musica a programma. Gli appuntamenti seguenti si svolgeranno sempre di domenica, il 13, 20, 27 aprile e 4 maggio, sui seguenti temi: il trio pianoforte, i lieder su testo biblico di Brahms e Dvorak, il concetto di natura nella TV sinfonia di Beethoven, la dodecafonia. In questo ciclo si inserisce, venerdì 18 aprile, alle 21, il concerto per la presentazione della neonata scuola di musica della Somsi. L’ingresso è libero. nute anche in dialetto, ciò perché buona parte dei ragazzi comprende e parla regolarmente il resiano nel proprio ambito familiare e sociale. E’ questo un ulteriore passo avanti che si è potuto fare grazie anche alla collaborazione degli insegnanti e delle autorità scolastiche che, fin dall’inizio, hanno appoggiato l’iniziativa. La sensazione che si ha, incontrando la gioventù re-siana, è sicuramente positiva. In tutte e tre le classi, infatti, si è notato molto interesse per il programma proposto. Positivo è anche il rapporto con il proprio dialetto che non rappresenta un ostacolo alla formazione scolastica, anzi il suo uso viene incoraggiato anche nell’ambito scolastico. Prossimamente prenderanno avvio le lezioni delle classi elementari che, per praticità, verranno divise in due gruppi. Anche in queste lezioni verrà dato ampio spazio all’uso, almeno in forma orale, del dialetto locale. L.N. Četrtek, 20. marca 1997 4 Le reazioni al diniego del Consiglio di circolo alle lezioni di musica Corso con polemica Il Comune di Savogna: “Siamo contrari alla decisione, la maggioranza dei genitori è favorevole a realizzare anche quest’anno il corso della Lipa” Sabato 15 marzo ospiti di Brda Incontro a Dobrovo Otvoritev obnovljenega hotela v Kobaridu “Hvala” že odperja V sriedo 26. marca bo v Kobaridu pravi senjam. Kaj se bo zgodilo? Po pravzaprav hitrih obnovitvenih diel, ob 16. uri bo otvoritev hotela “Hvala”. To je bivši hotel Matajur na kobariškem placu. Hotel nosi ime po svojem lastniku, Hvala, ki je tudi gaspodar znane restavracije “Topli val”. Kot rečeno v sriedo popudan bo v Kobaridu pravi senjam an vsi so vabljeni. L/a Bront durante uno dei corsi tenuti presso la scuola bilingue di S. Pietro trice didattica Manuela Mecchia, i rappresentanti dei docenti Antonio Beuzer, Nives Birtig, Elfi Coren, Nadia Cucovaz ed Elvira Melissa, i rappresentanti dei genitori Pio Fedrizzi, Maurizio Germani, Angela Guerra, Claudia Visin e Giorgio Zonta e la rappresentante del personale Ata, Patrizia Pauletig. La decisione è stata presa a maggioranza. (m.o.) Knjigarne brez Pinne Marco Pirina, samozvani pordenonski zgodovinar je bil prisiljen umakniti z italijanskega tržišča knjigo “Genocidio” o domnevnih pobojih Italijanov v fojbah zaradi ogorčenih kritik predvsem pa zato, ker je bilo dokazano, da knjiga vsebuje številne lažne podatke. Sam Pirina je priznal, da vsebuje njegov seznam goriških žrtve komunizma 5 napak, več pa tržaški seznam. Un contributo concesso dalla Provincia al Comune di Resia Non è proprio un vespaio, ma il diniego del Consiglio di circolo della direzione didattica di S. Leonardo a realizzare un corso di musica gestito dalla Cooperativa Lipa a Savogna - che per altro era stato svolto già lo scorso anno, con soddisfazione di molti genitori - ha comunque provocato qualche reazione. L’assessore del comune di Savogna Germano Cendou dice che “a quanto so la maggioranza dei genitori e-ra favorevole al corso” e quindi “il Comune è contrario alla decisione del consiglio di circolo e lo farà sapere alla direttrice didattica”. Secondo la delibera (datata, con un evidente lapsus, 24 febbraio 1999), il consiglio ha preso atto “del parere favorevole espresso dai referenti per la cultura locale”, riguardo il corso tenuto da Lia Bront ha verificato “la coerenza dell’attività con le finalità formative dell’istruzione scolastica” rilevando poi “la necessità di fornire agli alunni valide occasioni extra-scolastiche che valorizzino la cultura di cui sono portatori e forniscano le conoscenze del contesto civile, sociale e produttivo del territorio”. Tutto bene o quasi, perché è per quelle “occasioni extra-scolastiche” che è nato il caso. Il corso di musica, insomma, non potrebbe far parte della normale attività didattica. Lamenta l’assessore alla cultura del comune di S. Pietro al Natisone, Bruna Dorbolò: “Altri generi di corsi, ad esempio quelli di sci o di nuoto, vengono svolti anche durante le normali ore di lezione. Invece, quando si tratta di dare agli alunni un pizzico di cultura...”. E alcuni genitori sospettano che si voglia in qualche modo boicottare un corso dove viene insegnato a cantare anche in dialetto sloveno. Il diniego allo svolgimento dell’attività in orario scolastico è deciso “per evitare la sostituzione dei docenti in ore di insegnamento curricolare” e “il protrarsi per un periodo eccessivo di attività di esperti già attivate nel corso di questo anno scolastico”. Alla riunione hanno preso parte la diret- D progetto di Renzo Rudi selezionato per Alpe Adria canti popolari sloveni delle valli del Natisone ben eseguiti dal coro maschile “Matajur” di Clenia, diretto dal maestro Davide Clodig. E seguita una presentazione storica della realtà slovena in Friuli da parte di Marino Vertovec, presidente del circolo Ivan Trinko, mentre Živa Gruden ha illustrato il Trinkov koledar di quest’anno ed il ruolo svolto dalla pubblicazione che attualmente è l’unica dove trovano spazio testi poetici e di prosa di autori benecia-ni. Quindi Luisa Battistig, Vladimiro Predan e Lucia Trusgnach hanno poi presentato alcuni brani dialettali suscitando grande interesse e partecipazione tra i presenti. Quella di sabato è stata davvero una manifestazione ben riuscita a cui ne farà seguito un’altra nel prossimo mese d’aprile, quando gli a-mici di Brda ci restituiranno la visita. Un affresco da restaurare La preziosa opera si trova a Stolvizza su un lato della casa Lettig La casa di Merso di sotto ristrutturata dall’architetto Renzo Rudi Renzo Rucli, architetto di Liessa di Grimacco, è tra i progettisti selezionati a partecipare alle mostre di Alpe Adria che verranno realizzate in Slovenia, Croazia, Carinzia, Stiria, Bugerland, Trentino e Friuli all’interno della IV Rassegna biennale di architettura del Friuli- Venezia Giulia. Rucli ha presentato alla rassegna - che ha previsto anche l’assegnazione del premio “Marcello D’Olivo’’, assegnato all'architetto friulano Pierluigi Grandinetti - il progetto della ristrutturazione di un fabbricato rurale a Merso di sotto (S. Leonardo). Il lavoro, esposto nella rassegna regio- nale di architettura assieme ad un’ottantina di opere che testimoniano la vitalità di un territorio nel quale l’architettura ha solide e importanti tradizioni, è stato apprezzato dalla giuria del premio, composta da Gino Valle, Sergio Polano, Gianni Contessi, Janez Koželj e Volker Giencke. Per l’edificio di Merso, risultato dell’aggregazione di tre corpi edilizi, addizionati in epoche diverse, è stato adottato - spiega Rucli nella presentazione del progetto - un metodo di ristrutturazione diverso dagli usuali per conservare intatto l’unico elemento di valore della casa, cioè il muro di pietra. segue dalla prima L’intento era quello di presentare la realtà culturale della comunità slovena del Friuli ed in particolare del circolo Ivan Trinko. Come tradizione vuole la serata è stata introdotta dai Molte testimonianze del nostro passato, delle genti che nei nostri paesi e borghi hanno vissuto per tutti questi secoli, sono andate perse negli anni e soprattutto dopo i disastrosi terremoti del 1976. Poche case tipiche sono rimaste, così come le chiese ed altri edifici costruiti con il lavoro ed il contributo delle popolazioni di allora in base alle possibilità di ognuno. Questo modo di collaborare veniva detto “tet u pieve”, contribuire cioè nella realizzazione di qualche opera o lavoro pubblico con il proprio apporto diretto. Ma i tempi cambiano e se persiste ancora sporadicamente questa consuetudine, soprattutto all’interno o per mezzo di associazioni o comitati, nel ripristino di sentieri e di piccoli edifici quali le ancone votive, ora è l’ente pubblico (Comune, Provincia o Stato) che interviene direttamente o indirettamente nei vari lavori da effettuarsi. Ed è stata proprio una bella notizia la concessione di un contributo da parte dell’amministrazione provinciale di Udine al Comune di Resia per il restauro di un antico affresco posto a lato della casa Lettig a Stolvizza, una delle poche testimonianze artistiche che si è mantenuta fino ad oggi. L’affresco rappresenta una crocifissione ed ha posto ai lati della croce la data 1772. La casa Lettig, secondo la tradizione orale La casa Lettig di Stolvizza, immagine tratta dal libro "Resia, paesi e località" di Aldo Madotto del paese, era abitata o frequentata da frati. Questo può essere collegato al fatto che Resia era per molti secoli sotto la giurisdizione civile e religiosa dell’abbazia benedettina di Moggio udinese. L’antico edificio, che si differenzia anche architettonicamente dalla tipologia resiana, rifacendosi più alle case carniche con archi, è stata ripristinata dopo il terremoto dalla Soprintendenza mentre l’affresco, nonostante si trovasse in u-no stato di degrado, non è stato restaurato. Per questo intervento si era interessata sia la proprietaria che il sindaco di Resia Luigi Paletti presso i vari enti competenti senza ottenere però esito positivo. In seguito poi sono in- tervenuti anche la coop U-topie concrete di Venzone ed il circolo resiano Ro-zajanski dum che si sono attivati per trovare una soluzione a questo problema. Una risposta positiva, dopo vari tentativi, è giunta dalla Provinca che ha preso subito in considerazione l’ipotesi di un contributo per il restauro dell’affresco. Sono bastati, infatti, pochi mesi per ricevere una risposta positiva alla domanda presentata dal Comune, seguita poi dalla stipula dell’accordo tra il presidente della Provincia Pe-lizzo ed il sindaco di Resia Paletti. In primavera dovrebbero iniziare i lavori che verranno svolti dalla RCA di Reana del RoialE. Luigia Negro ) jih prave V saboto 22. marca ob 18. uri bo v cierkvi svetega Antona v Klenji SVETA MASA PO SLOVIENSKO Barbaraje dohtorca Veliki plakati, manifest po Čedade an po Spietre so oznanjali novico, de Barbara Os-gnach se je lepuo vešuo-lala na videmski univerzi an ratala “dohtor” v “scienze bancarie”. Zgodilo se je v petak 7. marca an je bla ries pridna, sa’ so ji dal 110 na 110. Za tel liep dogodek se veselijo tata Giulio an mama Lucia (ki puno li-et sta daržala tratorijo “Al giardino” v Spietre), brat, žlahta an paijatelji. Novi dohtorici čestitamo an ji želmo, de bi imiela puno sreCe v die-lu an v življenju. CRUCIL RENATO Kronaka ------------------------ Dvie Uet potlè je paršu Adriano novi mata]ur četrtek, 20. marca 1997 via Cicigolis 2 33046 Pilifero (Ud) tel. 0432/726085 Installazione e manutenzione di Grondaie - coperture - isolamento IMPERMEABILIZZAZIONE So muorli hitro iti na solar gledat, kam so bli diel vse tiste flokiče roza an plave, ki so obe-saval na vrateh od kambri v Ce-dajskem Spitale, kar se je rodiu kajšan otročič. Dvie lieta jih mesto nucal, odkar so bli zaparli porodniški oddelek (reparto maternità), zak se je rodilo premalo otruok. Od tekrat naš otroc se rode po Spitaleh ciele Furlanije. Zaki pa so muorli iti hitro gledat, kam so bli diel tiste flokiče, ki so jih ankrat nucal? Zavojo adnega puobčja, ki je imeu pru veliko silo prit na sviete an nie mu učakat, de njega mama puo-de v kajSan drug špitau v Uidan, v San Daniele al v Palmanovo. Zgodilo se je 6. marca zjutra. Tisti dan, že zagoda, Sara Cen-cig (ki je iz Carnegavarha) je čula, de se je kiek previe gibalo. Nje mož, Herman Velušček iz Liga, jo je peju v špitau za an pregled... pa Adriano se je hitro parkazu an stuoru čut njega močan glas! Se bruozar, de je šlo vse po pot, de v tistim trenutku so bli tam v Spitale an pediatra an an ginekolog! Je šlo vse pot an za rojstvo puobčja - sprint so se veselil mama an tata, pa tudi vse osebje tam v Spitale an pru zvestuo so obiesli tisti veliki plavi flok. Ze popudan pa so pejal mamo an puobčja v San Daniele, a kajšan dan potlè sta se obadva var-nila na njih duom, v Galjano, kjer družin živi an kjer jih je ča-ku Alessandro, parvi otrok Sare an Hermana, ki miesca ženarja je dopunu dvie liet življenja. Sari an Hermanu čestitamo, malemu Adrianu, ki z njega rojstvom je zaživeu - čeglih samuo za ’no jutro - porodniški oddelek v čedajskim Spitale an stuoru napisat o njega rojstvu na vse naše krajevne časopise, pru ta-kuo bratracu Alessandru, želmo puno sreče an zdravja v njih življenju. Giovanin je šu runat izpite za ličenco od ja-ge. Gor mez orožje ga niso vprašal nič, ker je biu alpin od čedajske-ga bataljona an se misli, de tek je naredu su-dajščino Ze pozna puško an zna tudi strejat. Pa za na strejat tiste, ki so prepovieda-ne, se muore zapoznat vsake sort Zvine an če se vide samuo glavo al samuo noge. Zatuo an profesor mu je pokazu adno za drugo puno fotografij, kjer žvine so imiele pokrit žuot an se videle samuo noge. Profesor je uzeu palčico, taknu noge od adne žvine an ga poprašu: - Ka’ je tuole? - Čingjal! - je hitro odguoriu Giovanin. - Ne, jazbac! An tuole? - Cjuk! - Ne sova! An tuole? - Vrana! - Ne, keka! An tuole? - Snica! - Ne, ščink! Na poznaš obedne žvine - je jau profesor - biež da-mu študjat an pridi nazaj za dva miesca. Pa priet poviejmi, kuo se kličeš. - Zagonajte! - je hitro odguoriu Giovanin grede, ki je zavihnu gor bargeške do kolie-na an mu pokazu noge!!! An mišjonar je šu du Afriko v zapuščeno Ugando učit tiste čarne judi, kuo se živi v civilni Evropi. Sem paršu tle za vam parnest kulturo, leče an dielo - je začeu pridgat mišjonar. Tisti čarni judje so vsi hna-du zauekal: - Uzaka! - Sem parnesu naš pravi sistem za lepuo živiet: Suole za vse, ’no lieto sudaščine an eleejone... An tisti so nazaj zauekal: - Uzaka, uzaka! - Vas navadem vse tiste reči, ki vam bojo dale civilno življenje: plačuvat taše, plačuvat ticket an podpisovat kambjalne! An tisti le buj na glas zauekal: - Uzaka, uzaka! Kadar je genju pridgat so ga pejal gledat kje žive oni an njih ž-vine. Pejal so ga tudi v hliev od krav, kjer so ble nardile debele “gu-bance” po tleh. - Gledite, kamar ložete noge! - mu je jau an star mož, ker po tleh je vse puno u-zak!!! V nediejo 16. marca smo šli v Benetke Tudi tle par nas je Caritas zlo aktivna Hiša za te potriebne: zazidal smo Kontributi našim kimetam - treeji del de so jih kupil vsi tisti, ki so želiel. Tudi tekrat zaslužek je šu v dobre te potriebnih ljudi. Dreka Romeo Bergnach - Kras 964.545; Tranquillo Scude-rin - Ocnebardo 214.260; Pierino Trusgnach - Trušnje 1.691.555; Podboniesac Paolina Banchig - Landar 598.425; Argentino Battistig - Podboniesac 3.465.230; Dino Battistig - Kala 1.600.305; Livio Battistig -Kala 605.015; Damiano Bla-sutig - Ruonac 182.495; Angelo Cencig - Carnivarh (n.81) 2.904.390; Elma Cencig - Carnivarh 745.825; Angelo Cencig - Carnivarh (n. 14) 8.398.560; Anna Cencig - Carnivarh 5.249.185; Davide Cencig - Carnivarh 3.572.915; Emilio Cencig -Carnivarh 3.316.720; Fabio Cencig - Carnivarh 1.685.235; Maria Cencig -Carnivarh 2.069.290; Nerina Cencig - Carnivarh 1.223.115; Pia Cencig - Carnivarh 2.990.155; Rosa Cencig - Carnivarh 709.640; Vito Cencig - Carnivarh 6.566.550; Angelo Cernet -Carnivarh 4.719.250; Franco Clignon -Čedermaci 2.910.390; Inoreta Comu-gnero - Zapatok 823.735; Antonietta Coren - Zorza 497.670; Giuseppe Coren -Bardo 336.230; Elio Costa-peraria - Varh 3.345.320; Mario Attilio Crucil - Obala 539.555; Angela Crucil - Zapatok 1.165.380; Pia Cudrig - Obala 603.000; Virgilio Dorbolò - Varh 3.145.750; Pasquale Dorbolò - Ofjan 127.475; Maria Dorbolò -Laze 326.495; Antonio Fan-tig - Pocera 554.615; Luciano Floram - Kočeanci 6.258.580; Daniela Franz -Tuomac 969.980; Agostina Franz - Jerebi 421.025; Livia Gorenszach - Bardo 1.229.340; Alessandro Go-sgnach - Marsin 1.878.145; Elena Gosgnach - Jerebi 424.875; Gelmina Gosgnach - Kala 670.200; Luciana Guion - Marsieli 328.735; Anita Iuretig - Dolenj Marsin 1.012:115; Primo Laurencig - Varh 1.687.725; Amalia Laurencig - Carnivarh 1.052.395; Paolino Maion -Zapatok 943.035; Ines Mar-seu - Dolenj Marsin 1.583.780; Michelangelo Marseu - Marsin 957.210; Pierno Medveš - Bardo 31 1.065; Aldo Medveš -MedveZi 807.295; Obala Giuseppe - Marsin 4.078.500; Angelina Palud- gnach - Zapatok 793.825; Maria Puller - Bjača 442.990; Giuseppe Puller -Bjača 597.340; Evelina Qualla - Arbeč 1.197.625; Ernesta Qualla - Zapatok 906.810; Mario Qualla - Go-renjavas 513.065; Luigi Spa-gnut - Spanjut 700.110; E-leonora Spagnut - Laze 280.260; Vittorio Spagnut -Varh 2.074.110; Luciano Specogna - Gorenjavas 2.031.455; Alberto Specogna - Carnivarh 2.963.485; Fiorita Specogna - Carnivarh 2.007.865; Guido Specogna -Carnivarh 1.375.380; Irene Specogna - Gorenjavas 686.500; Zora Specogna -Carnivarh 1.443.690; Clara Suber - Tarčet 669.965; Luciano Zorza - Marsin 851.790; Gemma Zuanella -Zejac 125.755. (gre napri) Se jih je zbrala ’na koriera v nediejo 16. marca za iti v Benetke. Liep izlet ga je or-ganizala kamunska amini-stracjon iz Sauodnje za vse kamunjane, ki nieso pru mladi mladi. Ideja je bla lepuo sparjeta an hitro so se vpisal takuo, de kajšan je ostu doma... bo pa za drugi krat. Z njimi sta šla tudi ase-sorja Germano Cendou an Ivo Trinco. Ko so paršli v Benetke so šli h maš v veliko cierk svetega Marka an potlè, pod liepim an gorkim soncam, so pregledal an kos telega ki je med narlieušimi miesti na sviete. Cajt je biu tudi za ’no fotografijo. Var-nil so se damu, kar je bla že tarna, nomalo trudni pa tudi veseli, da so preživiel ’no posebno nediejo. Tudi tle par nas, ku po vsieh farah videmske škofije, smo v saboto 15. marca zbieral stare oblieke, borse an šuolne. Je ’na iniciativa, ’na pobuda od Caritas. S telim blagam, ki mi ga na nu-camo vič, se nardi an maj-han čudež: ’no hišo za potriebne ljudi an za tajšne družine, ki imajo posebne težave. Telo hišo so jo že začel zidat an pravejo, de na koncu lieta bo vsa na mest. An poštudierita, pru s tistim blagam, ki smo ga dal na-mest ga vrieč proč al ga zažgat, so “zaslužil” 384 mili-onu lir. Tele zadnie lieta je Caritas zlo aktivna tudi tle par nas. Naš judje zvestuo parskočejo na pomuoč, kar žene od Caritas organizajo kiek za pomagat te potrie-bnim. Takuo muormo reč, de je šlo zlo dobro tudi parvo nediejo febrarja, kar so “predajal” piskuline pred naših cierkvah. Tiste, ki so jih bli pamesli, nieso ble za-dost takuo, de so muorli parnest še druge čez tiedan za novi matajur Četrtek, 20. marca 1997 6 Prime idee per 'Moja vas Bambini e ragazzi, questa volta preparatevi per tempo. Inizia ora infatti il conto alla rovescia per la presentazione di racconti, poesie e disegni da indirizzare al concorso dialettale sloveno “Moja vas”, le cui premiazioni si terranno anche quest’anno alla fine di giugno a S. Pietro al Natisone. Il Centro studi Nediža sta predisponendo il bando di concorso, ma intano potete iniziare a pensare a quello che sarà il tema che vorrete proporre: una filastrocca, u-na fiaba, un racconto dei nonni, una storia vissuta, oppure un semplice disegno... Al concorso possono partecipare, con scritti nel proprio dialetto sloveno, i bambini ed i ragazzi che vivono nella Benecia e che, impegnandosi con il dialetto, vogliono dimostrare anche di avere a cuore la propria lingua e la propria cultura. Inkrat tle par nas so živiel Beledant Spis Davida Tomase tig za natečaj “Naš domači jezik” Inkrat, puno puno liet od tega, so živiel Beledant. Teli so bli pru čudni ljudje an vsi so se jih bal: so viedli, de ho-dejo okuole ponoc an de se srečavajo na krizališče potieh, de imajo fagle ta za nohatan... pa nič druzega. An mož go mez Gorenje Bardo je biu zlo kuražan an je teu odkrit, ki dielajo Beledant kar se kupe ušafajo. Takua an dan, že subit popudan, je Su go na Prie-vel an se je spliezu gu no oušo, ki je rasla glih kjer se srecjajo dvie poti an nar-djo križ. Gu ouši, skrit od perji, je poča-ku nuoc. Začeu je vidavat nieke luči, ki so se bližale an kar je tuklo punoci, Beledant od usieh štirih kraju so se srecjal glih ta pod oušo. Je vidu, de so parpejal za sabo ’no kravo an subit jo je zapoznu zak je bla od 'nega kmeta tan mez Bardo. “Počak, počak - je poštudieru med sabo - cjen pru videt, ki bojo sada uganjal!” Beledant so ubil kravo, so jo spekli an sniedli. Potle, kar so bli lepuo sit, so začel pijet, uriskat, plesat an skakat: so bli pru veseli. Takua veseli, de so metal v luht kosti od buoge krave. Mož gu ouš je ujeu piščielo od noge an jo j’ pardaržu. Beledant so pa le napri gjuoldal. Kar se je začeu od deleča bližat dan tist Beledant, ki je komandieru, je kuazu pobrat vse kosti an so začel nazaj skladat kravo - pa piščiela je manjkala! So jo gledal povsierode pa jo nieso mogli ušafat. Tist, ki je komandieru, je jau: “Nu, nu, tle nie vic cajta za zamujat: nardimo ’no piščielo uoz lesa!” Takuo so vetesal kuost uoz ouše an jo parložli cja h ruštu, potle so ogarnil vse s kožo an... krava je začela nazaj hodit! Mož gu ouš je vse tuole gledu an vidu, de Beledant so pejal kravo naglih du nje hliev od kuod so jo bli ukradli. Kar nie bluo vič obednega, je šu dol mez drieu an hitro splu v vas. Ku je jutarenca zuonila je srecju kmeta s kravan: ”Buog di srecjo” mu je jau. “Buog di, Buog di” - je odguoril kimet. “Kan greste nunac?” je vprašu. “Ka na videš? Pejen krave napajat cja na korito!” “Ah! Paš kan jo cjete pejat, oušova noga!!” Kar krava je tele besiede začula, tu an žlah se je usa zasula! Od tenčas usi so mu vierval, de on je zaries vidu Beledante. V “Vartacu” lieta 1978 smo prebral tele smiešne spise Trava morta Moja nona mi je pravla, de v cajtu fašizma se ni smielo gauorit slovinsko, an aldje so bli takuo prestrašeni, de so se bal gauorit slovinsko tu snužet. Flip an Toni so bli dva prijatelja, k se so miele dobrò radi. Flip je biu du-žan Tonu dno zomado za si-eč travò. Zjutra Flip je šu ti h Tonu an mu je jau: “Toni, al grema?” Toni mu je odgauoru: “Se no minuto počaj; Marjuta, naprav hitro kosilo, tle Flip me čaka.” Marjuta: “Reci mu, de naj počaka deset minut.” Marjuta jin je dala kosilo an so šli gu snužet, an kar so par-šli gor, Toni je jau: “Je fajn kos za sieč.” So začel sieč gobadva, ma Flip, ki je biu bul počasan, je pogledau gu luft an je vidu, de maglè začenjajo parhajat, ma potlè je začeu hitiet an on. Flip an Toni so glih finii sieč an daž je začeu it. So se hitro skril tu senik an tist moment so se zmislili, de na smiejo gauorit slovinsk; an še senik je biu blizu cieste, če kajšan je biu peršu, jih je biu ču gauorit. Tist dan so finii sieč vso travo za vso tolo po-lietje. Za feštegjat so jedli an pil vino. Toni an Flip so znal gauorit malo taljansk an puno slovinsk, an Flip mu je jau takuo, kak je znau, pu po taljansk an pu po sloviensk: “Bevi Toni trava morta”. Roberto - Dreka vartac S tornirti narrtu bm