ORGANO MX'TOSIOME ANTIFASCISTA ITALO-SLAVA PER & CIRCGNDARIO DELL'IS TRIA Al NOSTR1 LETT ORI, Al LAVORATORI DEL BRACCIO E DELLA MENTE BUON ANNO AUGURA LA NOSTRA REDAZIONE, AUSPICANDO CHE 1L Í!Í5,2^IA PER NDI TUTTI FECONDO DI NU OVE OPERE E DI ^?nZ*-,„XnTSB1E’ ANNO UN MAGGIORE CONSOLI-DAME^° DELL’indiss°HUBILE FRATELLANZA TRA ^c^rP^AZI0NE 1TAUA1SIA, SLOVENA E CROATA DEL NOSTRO CIRCONDARIO, UN IT A DALLA COMUNE LOTTA E„TDAIAtA COMUN IT A’ DTNTENTI NELL’EDIFICAZIONE SOCIALISMO, ANNO DI PACE E DI TRANQUILLITA’ OPEROSA PER NOI, PER IL MONDO INTERO. Direz jo ne - Redazione - Ammiri. Via Santorio 22 - Capodisíria tel. 170 ÂNNÛ if. Ig. 223 Capodisirla, Martedi, 1 geunaio 1812 ABBONAMENTI : T. L. T. Zona Jugoslava e nella R F. P. J. Anno din. 250.— sena, din 130 — BILA DI UN ANNO IL CIO Lñ u. SESssmm oeuj_ assembella r. Entrando nel nuovo anno, non pos-siamo tralasciare di gettare uno sgu-aTdo d’insieme agli avven,¡mentí edi alla siiuaéione generale dell’anno che se lie va. Analisi ¡breve, riassuntiva e seraza pretese perché ogni valutazione troppo ¡inmediata degli avvenimemti é fallace. La storia è concatenata e ¡non possíamo isolante slngoW .periodi p,er trar ¡dalTanaltsi di essi quelle conclu-sioni che solo la storia vista da lon-tano puó daré. Una cosá pero rimarrá sema smentita anche per ¡gli osser-vatoiri futari e cioé che l’anno 1951 è stato uní an.no di preoccupanti tensión! ¡nei ¡rapporti fra 1 popoli e solo grandi gfoirzi delle forze amanti della pace hanno ¡poluto preservare Tuma-¡nitá da muove catastrofi insana,bilí. Le profonde contraddizioni che tra-vagliano il mondo contemporáneo so-no venute ini massima espressione proprio nell’anno che si è obtuso e difficile è stato il ¡compito ¡delle forze progressiste per allontanare Taggressione che miraacciava di tras-fortnarsi in violenza armata, II pro-trarsi della guerra in ¡Corea e la ste-rilitá delle trattative sono l’espressione piü ésemiplare di qiueste e ¡politiche dei burocra-ti. del Cremlino- ¡e n-elle epurazioni in grande sti-le. Si tratta di forze oe-.ntriif.ughe, ¡che Mois-ca non potra arrestare in quatntó sbino. ¡Un prodot-to del-lo stesso aniti-st-o-rioo regime feotmiinformiista-, ¡che forgía ¡da- se stess-O' -i propri becchini. Lo sviluppo' d-elle forze amanti della -pace e- 1a- sempre maggiore resistenza d-el popoli ad ogni poli-tica di intiimiidazicine ¡e di tninaccie, ¡sonó, gli elementi piü importanti -manifestatisi nel corso .dell’ultimo-anno-, Essr ¡costituiiscono' le tend-en-tee poisiitilve- ¡della sltuazione politica internazionale-. ¡Il ¡lo-r-oi ulterior.“ sviluppo ooindizionerá ¡il futuro del. Tumanitá. e per i semilavorati, sono State pub-blicate le decisioni ed il listino prezzi delle materie prime e ¡dei semilavo-J rati in base ai quale le aziende dio-vrano ¡funzionare dal ¡primo gennaio 1952. iL’introduizione ¡dei ¡nuovi ¡prezzi rap-presenta -un momento importante nel sistema económico. Naturalmentme le imprese proiduttive verranno a tro-varsi di fonte a¡d alcuni problemi che dov-ranno ¡risolvere. Esse dovranno esaminare quale sará, dopo Tintrodu. zione di questi prezzi. il loro costo di produiziome ¡quale sará il reddito della proddzione in q.uanto ¡día ció di-¡pende Tutile che potrá essere realiz-zato e l’ammontare delle pag-he ¡degli operai e ¡degli impiegati. Inoltre le aziende dovranno dedicare la massi-ma cura al miglioramento ¡della qualitá dei loro prodottí, ¡perché cosí ¡potranno venderli a prezzi piü alti. Un terzo problema idei collettivi di lavorž» sará quello di impiegare al massimo le materie prime nazionaü. Tempes silla Manica Sulle costé nord-óccidentali del-I’Atlántico, giá da alcuni giorni sta impervérsándo una furiosa tempesta. Sulle coste fráncesi ed inglesi vehgono segnalati ingenti danni ai porti, alíe rive ed alie ábitazioni lungo la costa. Nel canale della Ma. nica la furia del ciclone ha íoceato punte impressíonanti. Le ondate hanno raggiunto un’altezza di 9 metri, menire le raffiche di vento spirayano ad una velocitá di lñO Km. orari, frammiste a violenti sc-rosci di pioggia. Molte navi hanno lanciato i se-gnali di soccorso. 11 transatlántico vQueen Mary», di 81.000 tonn., ha raggiunto il porto di Southampton in- ritardo di 72 ore sul previsto, con a bordo 20 ferití fra passeggeri ed equipaggio. «BRACCONIERI DELLA PENNA» Dato che «Vita Nuova», Organo del pastare delTanticrtsto mons. Santiin, ci onora delle quailifiche di «Bracconieri ¡della peana», ¡di uvi-li e sudici eennaioli» síidandoci a sbugiardare le sue talsitá e usando per noi un trattamento non diverso da quello da esso sí órnate riservaío ai combattenti partl-giani, che ha definito: «delinqu-enti ed assassiimi», informiamc i lettori che, dal prossimo numero, pubblicheremio una serie di arti-coli Iu cui dimostreremo, tornen-do le prove, quali autentiche ca-naglie siano annidate nel «Covo di vía Cavana» a Trieste, dove ha sede il menzionato pasture del-ranticristo. L’ASSEMBLEA ANNÜALE ito storil lllilllllllllilllllllllilIIHIIIIIIilllllli:(HBillll!Hn¡MllllllllllllllllillllllllMIIIIIUn(llllUUIIIIIllllfl!HII!lli;illflIlllHlllIllllllÍltHIIllUmiIlll!i!IinMlllMIUIlinill1IH!liniMllllllinUIIll!II]lMIHlHl!IUUlllllUI!inill)liIilllIllli!llllllllli:illllllIlllllllilllllllllllllHII!l!l!lI!lillllllllllllIliniiIIIIIIUlllUIIIIlHlllUlllII^ PARTECIPIÁMO TUTTI AL ««CAPODANNO DEL BAMBINO»! La settimana scorsa ha .avuto luoso a Capodistria Tassemblea annuale del-Tlstituto Storiografico ¡par il Circondario dellTstria, cu.i hanno presien-ziato, graditi ospttti, i rappresentanti delle istituizioni similar! della Slovenia e dii Trieste. ¡Dopo aver ascoltato e diseusso la relazione sul lavoro svolto idalTIsti-tuto Storiografico nel nostro circonda. mica e política del paése. Questi provvedimenti erano ne-cessari prima di passare aiia de-cemtralizáziohe delTeconomia ed alia liberaHzzazidne del commer-cio. cioé. alia norroalizzaziOne della vita .sociale. Soltanto cosí il popoio — coniscio di tenere nelle proprie maní le sorti del proprio paese — potra impediré gli eventuali abusi di .singoli ispeculatori, la mentalitá dei quali si è fermata al punto di partemza I nuovi provvedimenti di carat-tere economiico finanziario non significano perció un rilorno al passato, come s’aífannáno a voler dimostrare i vari agentó dei Circoli cominform-reazionari al di là della linea di demarcaziione, ma bensi un 'iiuovo passa verso il socialismo semza la casta ¡burocrática, che sfrut-ta ed oppi-ime le ma-sse lavoratrici, un .nuovd passo yerso il vero sistema socialista, in cui íl popoio è ¿iroítamente partecipe aH'ammi. nistrazione di tutti- i settori della vita sociale. La situazione, venutasi a creare con l’att'Uale sviluppo, esige anzi-tutto una radicale decentralizzazi-ene del potere nel senso di raffor-zare gli organi del potere locali, derogando loro, aleone íaeoltá e competenze di quelli distrettuali e del comitato popolare Circondari-ale. II ruolo dei comitati locali va crescendo, la loro attivitá esige una sempre piü vasta autonomía eco-nomico-amministrativa e perciô ne. cassitano di personale proles,sional. mente esperto. In questi giorni si è corn,pinta la prima fase della riorganizzazione deirapparato amministrativo. II nu- ....................... ... r«d Isola e a Pira-no non esi-síc ricEnimeno un erario autccor-riere visibile al pubblico che, sempre numeroso, deve attendere — non aveindo dclti di chiaroveggeiiza — .che la sorte gli spediisca il so-spirato mezzo di trasporto? Ci é stato riferito che la percen-tuale dei lavoratori ammalati a carico deirassiLCurazione sociale ora tanto esorbitante da costituire un serio problema pe.r questa ,no:stra ístituzióne. Veniva particol,ármente sottolinea-to il falto. che la maggio.ran.za di questi ammalati era formata da coloro che .han-no, un massimo di tre giorni di maltirtóa e che poi ritor-nano al proprio lavoro. La pereen-tuale riferitaci, il fatto che nel cir-condario ncm ci sono epidem;e di sorte e la questione dei tre giorni ci hanno indotti a credere che la gran parte .di questi «ammalati» fos.se .coistituita da simu-latori, con ma.lattie invéntate di sana pianta per poter sbrágare qua.lche lavoret-to i.n campagna o godersi l’ultimo sole autunnale alie spalle della col-lettivitá, ricevendo, grazie alia ge-nerositá de-lle .noistre leggi sociaii (e dei medici, abbiamo pensatotó, la paga integralmente. I! dlreiltore dell’I.A.S. dal q-uale c-i si.amo recató, ha riportato tale questi,one nei: suoi termini reali. Con remanazkm-e delle nuove di-sposizioni ijulle as.sicuražioni sociali, che. pa.rtano 1'indenn‘itá di malattia a.l 100%' della paga perce-p:ta, g il pagamento,' anché dei tre giorni di imlaKtla dalla ditta alie assicurazioni sociali, si è avuta su-bito una fendenza aH’aumento nel numero degli ammalati, tende,nza abbastanza repentina per far dubi-tare che t,ra questi ammalati fosse Una aliquota di coloro che voleva-no .sfrufctare ingiustificatamente i nuovi benefici,. .Diffattl la percen-tuale degli ammalati che nell’ul-tima settimana di luglio era del 5,45 giá nella prima di agosto, saliva a 6,14 ,e nel mese di settembre a 6,72. Era logieo che lTstituto, data tale tendenza, .prendesse le misure del caso, raíforzando il co-nitrollo domiciliare degli ammalati, controllo che incominció a dare i primi ri--sültati: la pencentuale di ottobre discese a 6,51, quella di novembre a 5,39 e pe;r le prime due settimane di dicambre a 5,04. Tale percentua. le, per un regime socialista, puó consid-erarsi quasi normale e lo di-ciamo per un regime socialista perche xicordiamo, la Cassa Ammalati d’infausta memoria — che i comin. form e j¡li irredentisti vorrebbero, con tutto il resto, appiopparci di di nuovo — per la quale la percen-tuale del 3,5 era gi.ustifiicata solo dall’impexversare di epidemie con la conseguenza che il lavoratore ef-fettivamente ammaiato sentó va ri. spondersi dal .medico, (che in meniti BEálICIO ÄKiB&Ll deirUAIS di Capadishla Il 10 diesmbre 1850, gi.orno delle eleeioni per i comitati di base del-l’UAIS ha segnato un passo decisivo iper Ijülteriore • sviluppo di questa organizzazione. Queste elezi-oni hanno dimostrato che 1’uni.tá pbiliUca. e mora,le de-lle mass,e si é vieppiü consolidaita e che l’organiz. ■zazione. si é rafforzaita qualitativa-niente e numéricamente. A conclusione ‘ delTanno 1951, vogliamo fare una breve rassegna .del cammino percorso. In quest’anua son,o ¡stait-i r-aggiunti risultáti posi-tiv.i ed é istata acquistata una rioca esperienza, baise, pe,r i membri ed i dirigent.i dell’UAIS .di una migli-ore attivitá nel prossimo ainno. In primo piano va de.linea'ta l’a,t-'tiv.itá di chiariificazione política svolta daiil’UAIS. In decine e decine -di riunioni .e di consultazioni dei meimbri, si é acutizzata la lotta condona idall’orgainizza'zione con. tro ñ negatori ed ,i sabotatori della nostra. realtá soeiale, aiuitatd dai circoli irredentisti e cominíormisti di Trieste. Questa lo.tta ha pe,rmes_ so un evidente comsolidamento del. la SHUíizáone lócale e l’aperto, smas. ■cheramento - degl.i, ag.enti reaizionari di ogni colore, impossibilitatti, cosí a tramare su vasta scala, per la .realtezazivo’ne dei lo.ro fini a.ntipo-polari. La vigilanza costante del FIJAIS ha frústrate in tempo tutte le manovre di questi agentó oscu-rantistici. Tale vigilanza non man-cherá anche nel futuro. Intensa é stata .1’attiiv.iita per l’ele. vamento ideológico, e' cultúrale dei Prossima 1' Assemblea annuale della Federazione Cooperativistica Distrettuale Il comitato a.mim.i.nistra,tivQ della Federazione , ccíc)perativ>istica distrettuale di C.apodistria, ha deliberato nella sua seduta ordinaria del 24 die. 1951, in base all’artcolo 18 dello sta-tuto della Federazione, dii convocare la sua Asemblea ordinaria che si térra a Capodistria nella sala grande del teatro «Ristori» il 15 gennaio 1952 alie ore 8 con 11 siegúente ordine del giorno: 1. Elezione della presídenza dei la-vori, del verbalista e di due ver.ifi-catori del verbale. 2. Eleaiome' della ccmmissione di Verifica, . elettorale e della cornimis-sioine per la elaborazione e proposta delle conclusion,!. 3. Relazioni: a) relacione del comitato ammini-stratlv.o sul lavoro svolto dalle cooperative agricole ed altre. dalla Federazione e sui futuri com.piti del settore cooperativistico; b) Relazione dei conti di chiusura, c) relazione del .Consigli,o di. sor-vegllanza, d) relazione della commissione di verifica. 4. Discussione sulle relazioni sopra cítate. 5. Dimissioni del comitato ammi-nistrativo e del Consigno d!¡ sorve- gl.ianza. 6. Elezficne del comitato ammini-strativo e del Consiglio di sorvegli- ! anza. 7. Foinduzione dell’azienda coopera-tivisfica e discussione del suo sta-tuto. 8. Pr.aposta del bilancio preventivo pr,r ranno 1952. 9. Ricorsi e proposte. 10. Conclusione. 11. Varié. I contó di chiusura sono a disposi-zicne degli interessati presso la pre-sidenza della Federazione. In base all’art. 19 dello statuto, l’asscmblea c deliberativa se a que- . sta seno rappiresentati almeno due terzi delle quote, nel caso contrario l’assemblea avrá luogo 14 ¡giorni piü íardi, con lo stesso ordine del g’iorno e nel medesimo posto. casi ¡ncin ne aveva ne.ssuna - colpa, pferché tali erano le disposizioni), la parola: «abile». Che cosa significasse questo per un lavoratore ammaiato é fácile a comprendersi. O lavorare col feb-brone.a.didosso.iCOTi la prq.b.abilitá di gravi co.nsegüénze o reatare a casa, sen.za neminieno quel mínimo di soBtentamento, rappresentato dai «tre quintf di cinque sesti della paga basa» cerne complicatissimamen-te era >d,etto nei decretó di liquida-zicine della indennitá, onde evitare che i! lavoratore, poco esperto nei caleoli, potesse controllare quanto pezcepito e causare noie a,i buro-^ratilgi di|.fegiti con mutili ricorsi. <_Se Í{1 íbero degli -ammalati si la distribuzione di oltre mille paocht dono. Nel pomeriggio, la .piazza Garibaldi, trasformata in un bosco incantato, ha accolto lieti sciami di fanciulli che sgranavano sorpresi 1 loro occhioni nel vedere di .persona quanto loro avevano appreso dalle favole del non.no. Tutta la popolazione ha corrisposto generosamente all’iniziativa, ccritri-1 ib.uend'o con una somma di oltre 200.000 din. in offerte volo.ntarie. L'UDAIS di Buie L’iorganlizzaEione feimiminile antifascista del distretto idli Buie sta espli-canido in qiuesto periodo invernale un’intensa attivitá alia base. OCtre all’azioine per il Capodanno del Bambino, che. si chiude in que-st.i giiiorni. su iniziativa del Comitato Distrettuale, deli’UIDAISi somid statí aiperti idiversi corsi di economía domestica, oucito. ri'Camo, ecc. in yarie localitá del disitretto. A Bule una trenitina di donne 6 ragaizze, suddivise in due gnrppi, frfe-queintano il corso .di ecionomia domestica che viene tenuto dalla compa-gna Sorgano Lidia. Si svolge a Verteneglio un corso di ricamo e di lavoro a maglia, che è freqiuentato da una q,uín,dicina di donne e ragazze. Pure a citta.no'va, non appena avuto sentore che saretobe stato aperto un corso di taglio. l’interesse delle donne è stato vivissimo. Bastii il fat-to c.he si eran.0 iscritte imimediata-menite 82 donne, mentre altre avevano dato la loro adesione. Le lez'ioni hanno avuto un, inizio regolare, ma poi, totit’ad un tratto, il lavoro si è areinato con grande disappunto delle frequentatrici, perché Tinseginanite, certa Vigini, per tnotivi personali, ha interrotto le le-zioni. Vogliamo sperare c,he la Vi.gii.nl miodifichi queato suo attegigiameinto ,e che perciô il corso riprendera sen-za inciampi. In caso contrario LUDAIS prowederà con um’altra inseg-nante. Queste iniziative, che hanno tro-vato pratica attuazione nelle cítate 3 .localitá, dovrebbero essere seguite in tutto il distretto. BiCSLIETTO DA VISITA di una società d’assicurazione L' Assicuratrice Triestina vuol Timontaxp, facendo opera di serietà la difíidenza e le prevenziont tradizionali delle masse verso i contratti assicurativi mémbri ‘deirorganizzazioné. Essa si riassume in oentinaia di coníe-renze, seráinari, riunioni informative ecc. che sano stati tenuti durante Fauno. . Un,a parte precipua, del lavoro è stata deidicata alia, democratiezazi-one ¡del Potere Poipolare. Questa: è stata- ,cu>ra costante dell’UAIS che ha aiutato, la coavocazione delle riunioni e idei cflnsigli degli elettori. Con .la 'discusione aperta dei probleimi economici nelle riunioni di massa âeU’cgganteazkme so.no State'tróvate soiluziioni de,i vari pro. bl-emi, dati utili consigli, proposte eoc. I membri dell’UAIS di Capcdi-stria hanno partecipato in gran nu. mero a.I lavoro volontario per l’edi. ficaizione delle opere di intéressé pubblico Nelle numeróse aizioni condotte nella cittá quali: FalLesti. mento de,i parchi, la sistemazione dell’albergo, delle .case eperaie, il riarttame.nto delle S'tra.de, í lavori sulla pescheria .cittadina e per l’au. mentó della produzione alFinterno dei .collettiivi sono State date decine e decine di migliaia di ore lavora-tive, il che oostituisce un superbo bilancio di lavoro, comune. L’organiizzazione femminile anti. fascista, a sua volta, ha dedicato molta cura alia difesa della madre e del. fanciullo, alFassistenza alia vec. chiaia ecc. Durante l’anno le donne di Capodistria, con il loro lavoro volontario, hanno cucito l’arre-damento del reparto pediátrico, del. il’ois'pedale di, Capodistria, per l’aisilo e -per i nlldi d’inifanizia citta!dini,¡ Ora e,sse si dedicano parti,colairmen. te alia buona riuscifa dal «Ca,po-danno ,del Bambino.». Senza alcun dubbio le donne di Capodistria han. no preso un posto di primo piano -nella lotta comune per il consoli-damento del nostro potere e la irealizzazione d,i un mí.gliore a,vve-nire. L’esperiénza tratta da quest’an-no di lotta e di lavoro ci sa.rá garante che nel nuovo anno raggiun geremo .risultáti ancor maggiori Nella progressive demoeratóizza. .zi-one ¡della nostra vita 1’UAI.S do-vrá daré un cira,itere piü' concreto all’attivitá d’mformazione política della popolaz;o,ne, con la convoca zio¡ne di riunioni, consultazioni nel. le basi eoc. Per contribuiré alia decent,raliz-zaztóeme del potere popolare, con il gradúale passaggio aille piü larghe masse dalPamminJiistrazioíne della cosa pubblica l’UAIS dovrá dedicare un mciggiore interesse di quanto abbia fqttq sinora alie regolari oonvooaziosi e svolg'mento dalle riunioni degli elettori, dei c.msigli, al lavoro dell’ispezione popolare ecc. Nelle riunioni dei membri, del. FU AIS dovranno essere annalizzati i proiblemi economici e formúlate proposte .concrete per la loro solu. fcione — E allora, la facoiamo questa assi-curaeione? — Quante volte ci si è sentiti, un pô tutti, rivolgere una do-manda simüle! Fra le attivitá del mondo moderno ci si sono inserite anch’esse, le società d’assicurazicbj. Agentó e rappresentanti hanno invaso anche le localitá .piü remóte e sperdute; prmai fa parte della nostra vita quotidiana dover compilare for-miulari e prospetti che zelanti giova-notti dalla parlantiina sciolta ci sot-topo.ngo.no, in casa o al caffè. Confessiamo di essere piuttosto restó: a convincerci. C’é in noi una serta di radicata prevenzione, il dubbio di chi sente, eotto sotto, la «frega-tura». Non occorre spingersi lontano per trovare un caso di gente truffata: dii fattarelli simili ce ne sono a bizzef-fe. Un contadino dei pressi di Buie, ad esemipio. aveva un contratto di assicuiraziione contro gli incendi con una società italiana avente »ma propria rappresen,tanza a Trieste. Alio scadere del «premio» (quota da ver-sarsi periódicamente alla società) egli ofírl di pagarlo in jugo-lire. ma la società si r.ifiutó di accettarlo pre-tendendo aire italiane. Evidentemente alla società d’assicurazione faceva co-modo ignorare che ,nel T. L. T. le jugo-lire erano una valuta legale. ■— Coisi quando poi a questo pover’uomo brució la casa, egli si vide .negare Findeninizzo che gli spettava. (Ma non è dette, c.omiunq.ue, che o-gn,i contratto di assicurazioine debba risolversl in un guaio. Proprio non po-tevamo rassegnarci a crederlo: per questo abbiamo voluta .informarci sul-Fattivitá della| nostra Assicuratrice Triestina. Questa Società, per azioni. si è cc-stituita nel febbraio dlel 1947 con sede legale a Capodistria. Il capitale azionario ammontava ¡inizialmente a 10 milioni di jugo-lire. Nello stesso anno, in seguito alia deliberazione di due assemblée general! straordina-rie, fu portato a 100 milion'i. Era nei piani della Società di trasferirsi a Trieste per poter operare su tutto. íl Territorio Libero, .peró, per la man- t£>v.a «1 sis» livello nórmale, non é detto pero che le postre assicura-zioni sociali non abbiano dei pro-bltmi, Ne hanno e questi riguardano particola.rme.nte Fampio campo delle pensioni e que!lo del finanzia-mento. Salvo il finanziamento, non sono problemi tanto gravi da destare serie preoceupazioni, ma cti-munque vanno coosiderati. II primo ri,guarda la questiane" delia raceoilta dei documentó. provanti Fanziaratá di lavoro. In manc3'nza di dBéuímenti oirigifijali che compro.vino i.l suo stato di servi-zio, il richiedente puó produrre una attestazioine di ,due testv fatta di-nanizi a un tribunale e da ésso vi-dimata. Ed é qui che si verificano inesattezze ¡di ogni genere data l’in-co.sciienza' dei ¡ singoli e la superfi-cialitá con la quale i l'unzionari dei tribuna,li .interroga.no' i testó e ne compilemo ¿s- .dichiaraizioni. Sei, set-te mesi di/fávoTO, eseguito a inter-mittenze iü tre anni sulla ex fer-rovia Trieste — Parenzo, si trasfor-mano in. tre anni di ininterrotta anizianitá di servizio. Un aissicurato produsse la diichi,arazióme- di due testó, uno di 50 antii e l’altro di 45, comprovante un suo periodo di lavoro fatta ,nel 1805. II funzionario del tribunale non s’era accorto che ■uno dei due testó «ocular!» a quei tempi aveva tre anni e Faltro non era ancora nato! L’episodio risul-terebbe comieo se non ci facesse ri,Reiteré 'sulle decine di migliaia di dinari che ifr questo modo la collettivitá paga senza alcana giu-stiificazioine. Benché sia diffi.cile tal-volta controllare la- véridicitá delle dichiarazioni dei testó, i nbstri tri-buna-li non dovretobe.ro considerare queste dichiarazie.ni come uno sche-matiizzato lavoro di nórmale am-milniistraiziotue, ma come un lavoro denso di responsaibili'tá. In conformitá alie disposizioni sulle assicurazioni sc.eiau Fimporto della pensione vewchiaia viene fia-sato a seconda idell’áhzia.nitá di servizio (fat-to ánche all’estertj) e in báse all’ultima paga mensüe per-cepita. Fatta la legge qualcuno ci trova il método di approfittarne.. La nastra eccíncmia ha bisogno di la-voratori ■qualifiica.ti e di persónate técnico ca.pace, che, per motivi va-lutar.i ed altri, possiamo richiedere solo alia Jugoslavia. Ora non é un fenómeno casuale — data la diffe-reniza di stipend' tra il nostro cir-condario e- la R.P.F.J. — che tra questi lavoratori spességgino colero che sono prcssiml ai limite di etá necessario pe.r ottenere la pensione vecchiaia e che, compiuto un breve periodo di lavoro qui, si aí-írattano a presentare la domanda di pensione, ottenendola per legge in base all’ultimo stipendio percepito che é di molto superiore a quello spettante alcuni mesi prima. I casi di numerosi muratori sulla strada Risano—-Bivio e il caso di un funzionario della Circondariale venuto con i documentó giá pronti per la pensiono vecchiaia í-n sostitucionó cF nn altro p-nsienato, conferme.no quesí-. n afferm-izinnc. Onde C;vV- ;• • c:tiesta speculazione ’egale serrbbe cDnortuno completare le dtópnsvoeni sulla pemsione per vécela'r. i :i con opportun'e .FmUazicni e anche 1c aziende, nell’assumere per-sonale. dovrebbero tener in eviden-za anche questo fatto. Un problema piü grave é costi-tuito dal finanziamento delle assi-curazioni sociali poiché 1’attuaW'. percentuale del 26,5, corrispos.ta dalle aziende sull’importo coipples-sivo, non é sufficente a copriré tutte le uscite. II problema non ha per ora, possíbilitá di sojuzioni im,medíate, per cui ci ripromettiamo di paríame a tempo opportuno. M. B. a cata autorizzazione del G. M. A., la sua attivitá é limitata tutto,ra al solo Circondario. II lavoro d.ell’Assiouratrice Tr.iesti-na compren,deva dapnrima l’assicura-zione incendi. trasportó, responsabilitá civ.ile e furti. Con il 1950 si é estesoi anche al ramo infortuni, cioé dúsgra-zie accidentali, e grandine. La branca ¡piü efficiiente é quella dell’assi-curazione contro ,gli incendi, peró as-sume sempre maggiorie importanza anche quella dei trasportó. La buona riusoita del tutto, si capisce, dipende per la gran parte dal lavoro svolto dalla rete dei rappresentanti locali. Infatti é nelle prospettive future della Societá poteinziare quanto piü pos-sibile i, suoi organi pemferici e esten-derli In zone ancora non abbastanza battute. Certa ció non servirebbe a niente se la iSocietá non desse prava di gelosa serietá. Soltanto con la serietá piü ineccepibile si puó eormontare nella massa la difíidenza e le preven-zioni che abbiamo visto piü sopra. I dirigenti delFAssieuratrice Triestina lo sanno e si muovano in questa sen* so. ¡Per quanto riguarda, ad esempio, lo scoglio della temporánea instabi-litá monetaria, che puó tenere lanr taño dai contratti tanta gente pre-occupata per eventuali spastamenti di valore, essa ofíre la facoitá di rtve-dere, a richiesta dell’assicurato, i rapporti assicurativi. Questi. del. resto, sono a breve scadenza. La nuava attivitá .in via di appli-cazione, prevede di abbracciare la assicurazione sul bestiame e quella suigli auitoveicoli 'contra fl’autocasca (dan,ni risulfanti da u,rti e disgrazie). Inoltre si intende portare le cose assicurate al loro valore reale. Si intende cioé, nel caso di una casa valutata a mezzo ntilione di dinari e assicurata, invece, per 300 imila, estendere l’assicurazione all’intero ed effettivo valore. A ti tolo di cronaca, notiamo che nel ramo grandine la Assicuratrice Triestina ha incassato per ill 1951 800 mita dinari, pagaindone di inden-nitá un milioine e 800 mil a. Ad ogni modo., gli affari sano buoni. Per ogni eventualitá, la Societá tiene riassii-curato il proprio lavoro presso l’Isti-tuto Statale delle Assicurazioni della R. P, F. J. G. B. ßl > LA CASA PER OPERAI DI ISOLA Un fosco delitto a Sicciole . . . L’ll dicembre s. m. nelle acque della Dragogaa1,, nascosta sotto la carena di una, barca, atlraccaía alia riva, i militi della Difesa — popolare rinvennerio il cadavere di una ragazza che risuító essere una certa Markovič Santina di 18 anni da Sicciole. Tra la popolazione dei pacifici villa,ggi di quella plaga ,si parló di suicidio e tale fu la credenza quasi generale. L’inchiesta svolta daigii organi della difesa ha dato peró un esito diverso. Ecco, in base, alie todagini sinora effettuate, come si sarebbero svolti i fatti. La domenica 9 dicembre la Markovič si recava al bailo assieme ad un’amica alia quale nello sitesso gior-n,o aveva con,f¡dato di trovarsi in stato imteressamte per rapporti con un certa Pagliara Silvano, da miolti an.ni immigrato ?. Sicciole da Motta di Livenza in provincia di Venezia ed ocoupato presso una ditita di Trieste. Nel bel mezzo della serata venne íl Pagliario, che peró n,o.n entró in sala, ma fece ohiamare da un’amica la Miarkovič. Tra loro avvenme un diverbio, poiché il Pagliaro non vo-leva saperne del figlio. Non si cono-' sce il seguito del diverbio poiché i Una ordinanza. emanata a suo tempo dal Comitato Popolare Circón,da-riale, proibisce la compiravendita det bestiame alie ,persone non autoniaza-te con regolare tóicenza. Ci sono peró degli individu!, che, in barba a tale categórico divieto. traggono dalla illecita comi|>ravendita de! bestiame lauti guadagui a darmo dei singoli allevatoiri di bestiame che, per un motivo qualsiasi, ricorronoadessi. Uino della categoría è tale Bertok Enrico, che nei mlesi di luglio e agosto c. a. ha acquis,tato 8 capi di bestiame per poi rivenderli a vari agricoltori rijeavando un illecito profitto. Bastí, il fatto che in uní solo caso guada1gnava, dalla vendita di una vacea, ben 12.000 dinarij Scoperto nel menitre esercitava questa attivitá illegale, è stato dehttn-tiato al Tribunale Popolare Distrettuale per speeulaziione illecita. Ccmparso in giudiizio. è risultato comprovato che il Bertok esercitava da anni la profess,ione di meidliatore, realizzando con tale attivitá specu-lativa ingenti guadagmi. II tribunale popolare, in base alie risultanize processuaM, .gli ha inílitto una ammenda di 22.000 dinari. E’ugualmente comparsa davanti ai giudici popolari una virago, tale Do-brigna Argia da Lopar jo,'nota in paese per il suo earattere violento e furioso. »Essa, ven,uta a diverbio, per futili motivi, con ,1a ccmpaesana BembiS Francesca, la aggrediva. col-péndola con ipugni e calci, strappan-dole 1 capelli e gettandola a terra, ove cantimuaiva a percuoterla sino chÿ la Bern,bič perdeva i sens!. Durante la svolgimento del processo, la Dobri.gna negava ostinatamen-te di aver traseeso inei canfronti della Bemibic, sebbene i testi a carico diimostrasserq it cantrario. E’stata condanmata a due mesi di care ere. Leggete e diffondete LANOSTRA LOTTA HOTIZI E BREVI due, dallo spaz’ antistante la sala, si recarono a passeggiare lungo. le .rive della Dragogina. La quel memento della Markovič non ,si seppe piü nulla, I genitori, preoccupati, avvertiro-no il giorno segmente gli organi della Difesa che ne rinitracciavano il cadáveres In base alia periizia medica è risultato non trattarsi .di suicidio ma di assassimio. Il Pagliaro, sul quale gravan.0 .fondati sospetti, è stato t,rat-tenuto in arresto. L’inchiesta è tut-t’ora in corso. ... e un suicidio tra i rottami tel «BEX» Il giorno 14 s. m,. versa le ore 12 lo stradino di servicia sulla strada Isola — Capodistria nei pressi dei rottami del «Rex» rinveniva II cadavere di un,a giovane donna che ri-sultó trattarsi' di tale Božič Milena di 26 a,uni, occupata in quatità di ca-meriera presso un albergo di Porto-rose. La commissione della Difesa popolare incaricata di espletare le imda-gini, testé conclusesi, ha appurato trattarsi di suioidia dov.uto. A quanta semlbra, a una disillusione amorosa. La scorsa settimana sono termlnati ! lavori di eletitrificazione di altri 3 paesi del circondario, lavori iniziati qualche mese fa. Questi paesi sono Labor, Glem e Borst. Per il momento hanno ricevuto la luce la scuola. la sede della cooperativa e quella del Comitato Popolare locale, nel mentre ,nel prossimo mese verran.no Anstallati gli impianti in 120 abiitazioni di tali paesi. Alia realizzazione dei lavori ha collaborate la popolazione lócale con il lavoro volontario, effettuando 1.220 ore per lo scavo delle buche dei palí di soste,gno della linea principale. La popolazione degli stessi paesi ha dato un grande, contributo alia rico-struziome ed al progresse económico. Nel 1949, in buona parte su base voluntaria, è stata costruita la .nuova sede del C. P. L., è stata riparata la strada che collega questi paesi con1 Partería stradale Capodistria — Uma-go, é stata fatoibricata la nuova scuola di Labor, aperta circa un mese fa, nel mentre proseguono i lavori di costruizione della casa del coopera» tore. —o>— Presso 1’Imipresa peschereccia «Sardel i a» di C it tan ova, son o state ef-fetitiuate alcune prove di impregna-zione delle saccaleve con una máscela composta col 50% di carboni-leuirn e 50% di catrame distillato, prove che hanno dato migliori risul-tati delle impregnazíonü delle reti con la corteccia di pino. La nuova imipregnaizionie) mantiene le reti ta» ottiimo stato per anni can un canse-guente grande risparmla. Can il precedente sistema l’impreginazione da* veva essere ripetuta piü volte ta una stagibne e ogni volta veniva" a costare 3.000 dinari. 11 sistema è pratied e rápida e presenta uin nitro lato positivo, quel-lo* di un maggior periodo d¡ conserva,zione. ! " 1 !v¡ ««mu Cronache giudiziarie L’autaparCiO autorrtabilistico del circondario è stato rafforzato in questo anno. — All’Impresa autotraspo'tti «ADRIA» erano assegnati 55 milioni di dinari per l’acquisto di nuovi au-tomezzi dalla fatobrica Mercedes. Altri automezzi della stessa fatobrica sono stati aequistati «Jalla impresa autotrasporti di B,uie. Ccmplessivamemte il numero degli automezzi, rispefto nlFainino scorso, ë aumentato idel 17%. 11 mov ¡manto passeggeri sulle auto* ilnee del circondario ha oltrepassato, nei primi 8 mesi delFanmo.. il miliiome di uinità delle quali 404.247 nel distretto di Buie. Le merci traspórtate ammontano a COMUNICATO In occasione dei festeggiamenti per il Capodanno 1952, il Comitato Popolare Circondariale per l’Istria ha deliberato che il giorno 31 dicembre venga considerato festivo a tutti gli effetti di legèe, in so-stituzione dei 2 gennaio 1952. DA UN NOSTRO ASILO INFANTILE L’AZIENDA ALBERGHIERA DISTRETTUALE „JADRAN“ DI VERTENEGLIO augura ai suoi affezionati clienii ed ai propri dipendenti numerosi successi nel! anno 1952 Il collettivo di lavoro de U IMPRESA COSTRUZIONI 99 EDILIT DI ISOLA ii augura a tutti i coliettivi di lavoro molli successi nel 1952. Il Consiglio operaio, il Comitato di gestione e la Filiale sindacale deli’Impresa VINO di S. Canziano, Capodistria augurano a tutti i lavoratori del collettivo un felice Anno Nuovo Nelle nostre cantine potete acquistare qualsiasi quantitativo délié più squisite bevande alcooliche istriane. L A S. p.A. INI SKIEIÈ DI Mill E SPEDIEIOIIB con le proprie filiali di Umago, Sesana e Pola e le proprie agenzie di Isola, Pirano e Piedimonte augura ai propri committenti e a tuito il colleltivo un Pelice Anno Nu ovo Boris Simmon Capodistria - Via Verdi, Telef. 11 >6ffettua le riparaziom di tutti i tipi di maccbine da ecrivere e calcolatrici Hipara le casse automaticbe ]sIflCIOJ,'ï3L IA ASSICURATRICE^Ÿ^TRÎAiKAWOD s A ©SOCTRIESTINA I ZAVÂROVAINICA D][REZIONE PIMÜVNO augura a íutli i suoi assicuraü molti successi per il NUOVO ANNO 1952 augura agli abitanti di Pirano i migliori successi per l’ÀNNO NUOVO, esorlandoli a riunire lutte le forze per l’edi fi cazione del socialismo It’ Azienda Commerciale Pirano augura a tutti i suoi acquirent!, agli esereizi turistiei, ai negozl e panifie!, nonehè a tutti gli altri, un FELICE A H H 0 R U 0 V 0 Il Comitato Amministraiivo della & RUDAV S. p. A. augura a tutti i suoi clienti un FELICE ANNO NUOVO ed i migliori successi nella ¡olía comune per 1’ edi= ficazione del socialismo L’ImiT « CAPODISTRIA con filiali a Pirano, Isola, Bu-ie, Umago e Citianava, augura a ifcutti i lavoratori, ogni suiccesso neiredifïcazione del socialismo e un felice CAPODANNO Ta* Impresa „R S B A" di ISOLA con le filiali di Cittanova, Umago e Pirano augura a tutti i lavoratori del Circon-dario numerosi successi nel. l’edificaziome (socialista del NUOVO ANNO CAPODISTRIA Augura sempre maggiori suc-cassi a lutte 'le cooperative falegnami del Cincondario Istriano e un buo-n CAPODANNO y CAPODISTRIA augura aile propric filiali di Pirano e Bute numerosi successi nel NUOVO ANNO 1952 ni open, OMHIA S. P. A. GRANDI MAGAZZINI AUGURANO a tutti i propri client!, commit-teuti edi al collettivo di lavoro un fruttuoso ANNO NUOVO COOPERATIVA AGRICOLA acquisti e vendite La Direzione augura a i u tí i i clienti, aile cooperalive agricole e di lavoro ed a tutta la popolazione, molli successi nel Nuovo Anno 1952 11 Comitato Distrettuale della ni «1 i Bule si congratula con tutle le associazioni di tiro a segno per i successi conseguid nel 195 1, augurandone ancor maggiori nel nuovo Anno 1 952 L A ï,B0R S.p.A. Commeicio air ingrosso lepimi CAPODISTRIA Augura a tutto il poipolo la-voratore un felice ANNO NUOVO L'Impresa Dislrelluale Il ii te augura ai suoi clienti ed ai propri dipendenti, numerosi successi nel nuovo Anno 1952 L’Azienda Agraria Scolastica Distrettuale dl S. Canziano di CAPODISTRIA Augura al proprio collettivo e alla propria clientela numerosi successi. Il Comitato Pepfeie U di Bertocchi - S. Tommaso Augura a tutti i lavoratori del paese un felice ANNO NUOVO ed i migliori successi nella comune lotta per l’e-rdiificaizioine del socialismo di Portorose Augura a tutti i propri clienti, ai dipendenti ed ai coope-ratori ideU’economia agrícola un felice ANNO NUOVO La Isfra-Benz CONNERCIO IN CONBUSTIBIbJ E bUBRIFICANTI con sede e magazzino generale a Capodistria — Filiali a Isola, Pirano, Buie, Umago e Citianova — Reparto gas a Capodistria, augura alia propria affezionata clientela un felice ANNO NUOVO. DI S. LUCIA con tutti i negozi di vemdila, trattorie e officine artigiane a ugura ai suoi soci e clienti un a,nno di prosperitá eooperativi-* stica per la costruzione del socialismo. IE COMI T AT O POPOLABE CITTADKVO DI Gapodistría augura numerosi successi al popolo lavoraíore del Circondario isíriano nel 1952 Il Collettivo di lavoro della AGMARIT S. A. Agenzia IttaFiítima Internazionale PICARO H TEL. 37 - 38 augura a tutti i coliettivi di lavoro un fruttuoso ANNO NUOVO L’IMPRESA AUTOTRASPORTI „ADRIA" DI C »ODISTRI A con la sua attrezzata officina meccanica e negozio di vendita pezzi di ricambio e numerosi mezzi di trasporlo, svolge un ruoio importante nella nostra economia. Essa augura a tutti i colleitivi di lavoro ed aile filiali sinda-cali un felice\Anno Nuovo. • L’ IMPRESA ELETTROTECNICA „EHE“ DI ISOLA esegue ogni lavoro elettrotecnico: insfallazioní interne, installazioni di cavi ad alta e bassa tensione, stazioni di frasformafori ed altri lavori eletirici. Fornisce il materiale elettrico alie imprese statali e prívate. Augura al suo coileiiivo i miigliori successi nel ¡11952 per una piü rapida edificazione del socialismo. IL COMITATO POPOLARE CITTADINO DI PORTOROSE augura a tulti i lavoratori, ai loro coliettivi e ai negozi commercial! i migliori successi per il 1952. çfkl FABBRICA MOBILI CAPODISTRIA - TEL. 17 augura a tutti i propri clienti prosperitá e successi nel 1952. Presenta i propri mobili di solida lavorazione e di vaslo assartimenio che prossimamente sará ancor piü arricchito. Lavorazione gualifativa e a prezzi di concorrenza é il _____ moito di concorrenza del nosiro collettivo. IL COMITATO POPOLARE LOCALE DI S. L U C I A augura ai lavoratori della propria circoscrizione un \FELICE ANNO NUOVO e i maggiori successi nell’edificazione e consolidamento del potere popolare e del socialismo. La lilla peí Mlnlarl „PRERAD“ con Sede e magazzini principali a S. Lucia, se-zione carni a Capodistria, lavorazione carni ad Isola ed il silos di Umago augura alia propria clientela un felice Anno Nuovo IL COMITATO DISTRETTUALE DELL’ UAIS E IL CONSIGLIO SINDACALE DISTRETTUALE augurano a tutte le gentí lavoratrici del nostro distretto, ai membri dell’ UAIS e dei sindacati, numerosi successi nel lavoro di edificazione socialista nel nostro territorio ed un FELICE ANNO NUOVO 1952 IL COMITATO ESECUTIVO del COMITATO POPOLARE CIRCOND ARIALE Augura un felice e fruítuoso anno 1952 a tutte le gen ti lavoratrici del Circondario Istriano. IL COM1TA TO POPOLARE DISTRETTUALE di CAPODISTRIA Augura a tutto il Popolo lavo-ratore un felice e- fruttuoso NUOVO ANNO 1052 LA FALEGNAMERIA DISTRETTUALE ,PROLETERM DI BUIE augura ai propri dipendenti e a tutto il popolo lavoratore molti successi nello sforzo comune, teso ad edificare il socialismo ALBERGO TRIGLAV CAPODISTRIA L’ Impresa distrettuale Albergo Triglav con annessi ristorante e caffé, inizia la propria attività il I. gennaio 1952 IMPRESA DISTRETTUALE AUTOTRASPORTI ' BUIE La direzione, il consiglio operaio e la filíale sin= dacale augurarlo a tullo il collettivo un felice Anno Nuovo e 1'unione di tuííi gli sforzi per l’ edificazione del socialismo. IL COMITATO POPOLARE CITTADINO DI augura a tutti i lavoratori, aile cooperative agricole e di lavoro un costante progresso e molti successi nel NUOVO ANNO 1952 „Vino export“ UM AGO Augura alla sua atfezionata clientela un felice e prospeioso ANNO NUOVO 1952. Offre i suoi finissimi vini istriani e Iiquori delle filiali di U mago, Buie, Verteneglio e Cittanova IL COMITATO POPOLARE CITTADINO DI ’ CITTANOVA Augura a tutti gli enti ed istituzioni e a tutta la popolazione lavoratrice della propria cir-coscrizione un felice 1952. LA COOPERATIVA AGRICOLA A G. L DI ISOLA TELEF. 17 augura a iutti i propri membri e alla sua affezionaia clientela fruttuosi successi nella ricosiruzione del nostro cooperativismo nel 1952. GLOBUS Società Films-Fotografica AUGURA A TUTTI UN FELICE 1952 COOPERATIVA AGRICOLA I--------- ACQUISTI E VEN DITE A C. L. BUIE A tutti i clienti e soci auguriamo un felice lavoro per lo sviluppo del ¡a nostra economía nel 1952 I________ L’ impresa Commerciale all’ Ingrosso „CEMENT“ S. A. CAPODISTRIA. augura a tutti i propri clienti un felice Nuovo Anno 1952. Raccomanda le sue grandi riserve di merci per 1’ industria e 1’artigianato a prezzi convenienti. ♦ AVVISO Avvertiamo tutta la nostra clientela che la nostra azienda eseguirá 1’ inventario annuale delle merci dal 1 al 10 gennaio 1952. Durante questo periodo non , potra essere effettuata alcuna consegna di materiali. „CEMENT“ S. A. Stabilimento Tipográfico GIULIANO CAPODISTRIA TELEF. 84 augura un felice 1952 a tutti i suoi clienti. „BOKSIT“ di IIMAGO augura ûn felice e fruttuoso Anno Nuovo a tutti i collet-tivi del nostro circondario, a tutta la popolazione ed a tutto il popolo lavoratore délia RPFJ. LA TIPOGRAFIA R. PECCHIARI di Capo distria augura un felice 1952 a tutti i suoi clienti. ILG0NSI6LI0 SINDACALE DISTRETTUALE DI BUIE augura a tutti i suoi membri del distretto, un felice ANNO NUOVO e molti successi nella edificazione del socialismo. LaCooperafivafloTicola di Bertocchi Augura ai suoi membri e aile Cooperative agricole di lavoro del nostro circondario molti successi nel Nuovo Anno L’AZIENDA ECONOMICA CITTADINA di * ISOLA augura a tutti i clienti e lavorafori un buon Capodanno ed un proficuo lavoro per l’edificazione del socialismo. La direzione della COOPERATIVA AGRICOLA ACQUISTI E VENDITE DI CITTANOVA Augura ai suoi clienti ed ai propri dipen den ti un felice ANNO NUOVO. IL COMITATO POPOLARE CITTADINO di ISOLA augura a tuili gli isolani i migliori successi nel nuovo anno 1952. ba Cooperativa Agrícola di CAPODISTRIA augura a tutti i suoi membri e a tutti i dipendenti un , felice e fruttuoso ANNO NOVO. La Filiale Sindacale „Arrigoni” di Isola augura numerosi successi nel Nuovo Anno 1952 a tutto il collettivo. LA COOPERATIVA AGRICOLA DI LAVORO CAMPEL SALARA augura a tutti i suoi cooperaiori lusinghieri successi nel prossimo ANNO NUOVO per il rafforzamento del cooperativismo. /L COMI!ATO POPOLARE LOCALE DI Gampel - Salara augura a tutti i lavoratori del luogo un felice ANNO NUOVO ed i migliori successi nella lotta comune per il socialismo. Radío Trieste Zona jugoslava del T.LT. MARTEDI 1. I. 1952 8.00 Música del mattino 8.15 Noitiziario 10.00 Varietà musicale 10.30 Suona l’orchestra RTZJ 11.00 Primo gennaio 11.30 Valzer sinfónica 12.30 Noticiario 12.45 Intermezzo musicale 13.00 Mélodie di succès so 14.30 Música per voi 19.45 Notiziaxio 20.00 «La sposa venduta» —• opera in tne atti di Bedrich Sme-tana 22.00 Música da bailo 22.30 Música diver,tente 23.00 Ultime notizie 23.10 Música per la buona notte MERCOLEDF 2 gennaio 1952 6.00 Música del mattino 6.15 Noitiziario 6.30 Música del mattino e agenda del giorno 6.45 ÇJiitusura della trasmissione mattutina 12.0?) Concerto di mezzogiorno 12.30 Noticiario 12.45 Ballahili 13.15 Problema id’attualitá 13.20 Intermezzo musicale 13.30 Chiusura della trasmissione meridiana 19.45 Notiziaxio 20.00 Canta Marisa Fiordaliso 20.15 Coixversazioni ed attualità 20.30 Varietà musicale 23.00 Ultime notizie 23.10 Música per la buona notte 23.30 Chiusura della trasmissione serale I GIOVEDV 3 gennaio 1952 6.00 Música del mattino 6.15 Noitiziario 6.30 Música del mattino e agenda del igiorno 12.45 Música divertente mattutina 11.00 L’angolo dei ragazzi: Conver. sazioni co,i ragazzi: Pagine di storia Racconto d’avventure ccxnrispondenza 1.2.00 Ouverture da opere 12.30 Notiziario 12.45 MuSíioin diivertento 13.15 Prohlemi d’aittualità 13.20 Intermezzo musicale 13.30 Chiusura della trasmissione meridiana 19.45 Notisiario 20.00 Música strumentale 20.15 Commenta di Giorgio Bordon 20.25 Música leggera per orchestra 20.45 II popolo ad micrófono 21.00 Música da bailo 21.30 Vita jugoslava 21.45 Concierto serale 22.45 Romanze 23.00U,ltime notizie 23.10 Música per la buoina notte 23.10 Chiusura della trasmissione serale VENERD1 4 gennaio 1952 6.00 Musica del mattino 6.15 Notiziario 6.30 Musica del mattino e agenda del giorno 6.45 Chiusura della trasmissione mattutina 12.00 Ritmi e canzoni 12.30 Notiziar.iO' 12.45 Orchestra da camera RTZJ 13.15 Prohlemi d’attuadlith * 13.20 Intermezzo musicale 13.30 Chiusura della trasmissione meridiana 19.45 Notizianio 20.00 Canti spagnoli 20.15 Dal mondo del lavoro 20.30 Dalle orpexette italiame 21.00 II nostro scenario 22.00 Tomma'sini: Paesaggi Toscani 22.15 Musica da ballo 23.00Ultime notizie 23.10 Musica per la buonanotte 23.30 Chiusura della trasmission« serale I SABATO 5 gennaio 1952 6.00 Musica del mattino 6.15 Notiziario' 6.30 Musica del mattino e agenda del giorno 6.45 Chiusura della trasmissione mattutina 12.00 Musica divertente 12.30 Notiziario 12.45 Deirmpressionismo francese 13.15 Pro'hlemi d’attualitci 13.20 Intermezzo musicale 13.30 Chiusura della trasmissione meridiana 19.45 Notiziar,io> 20.00 Roberto Murolo e la sua chi-tarra 20.15 Panorama culturali 20.30 Musica leggera 23.00 Ultime notizie 23.10 Musica per la buona notte 23.30 Chiusura della trasmissione serale II Comitato Populare Louie di S. Antonio Augura un felice Anno Nuovo a tutta la popolazionè ed i migliori successi nella lo.tta per il socialismo SfvxttivU „La nostra lotto9 il vastro giornale LA TIPOGRAFIA «la* ■hat «t,** w augura alla propria clientela e ai propri dipendenti un felice A N NO N U O O > Viaggio n@EEa LUNGA NOTTE Di Vladimir Nazor La barella, i po.rtatori, la dotto-re.isa, tutto è scomiparso. Ed io mi trovo, sano, dinnanzi ail’apertura d’uraa caverna. Davanti alla caverna fiorisce un albero, ai pi edi del-l’albero c’è una panca di pietre, alla soirgénte una panca di pietre, e seduto sulla paraca, nel sole, un vegliardo dalla l'unga barba ric-cittta. Tutito come in una favola. Egli mi guarda e sorride. — Sii il benvenuto, fratello Vladimir! Più forte delle pairóle, mi colpi-Bce il sUono délia sua voce: in lei sono la fonza, l’ami'cizia e la bon-tà. Ed io sono diventato calmo, sereno. Mi perdo a ricordane il rac-conto • del Peccatoire di «Planine», uno dei più vecchi ,1-ïbiu croate: an. ch’egii avava incontrato, dinnanzi ad una crêpa roociosa, presso lo zampillo d’una fonte, l’incantatrice che lo avava liberato dal Maligno. — Non ti attendevo, spirito délia montagne. — Oh, si. Tu mi hai ciercato, senza che tu stesso lo sapessi. Tu sei di qüelli che, ovunque vadano, non si ■ lasciano sviare dalla materia e dalla forma, ma cercano lo spirito di o-g-rai terra. Tu sai che ovunque c’è Uno di moi* -s- Ho biisogno di un incantatore, ora. Sono veochio e stanco, malato. — Io non raccol-go- erbaicce, non scopro font! magiche, non predico e non uso Sontilegi. Tu, perô, sei giovane e .sano. Ed io mi sentó giovane vicino a lui. Solchi di età perdute, solchi di secol-i sono incisi sui suo volto. Ma una goccia del suo filtro di for-za ¡semza tramonto corre nelle mie viene, e fà che io non ricada nella mia/ debolfezza. Leva il mio dorso, rende ferme le mie ginocchia._ — Di quando sei? — gli chiedo. — Di ètà remotissime. Forse, del-Tiniei-o del tempo. Io ricordo Teté greca, queila illiriica, la bogumili-ca, la turca e l’austriaca. — Chi sei? — Uno che rimane. Se mi riicomo. scerai, saprai tu stesso chiamarmi col mio giusto nome. — Come posso riconoscervi? Da che cosa? Egli si alza, Si voige all’apertura délia ca'vema. — Vieni! * Varchiamo la soglia rocciosa, pas-siamo sotto un’alta arcata, giungia-mo nel buio. Un silenzio profonido, pesante. Pure, io vedo, perché dal cor.po del misterioso vegliardo che caramilla dinnanzi a me irraggia una grande luce e forma un’aurieola gloriosa attorno al suo capo, attor.no a traita la sua figura. Andiamo attraverso un gigantesco cimitero: dapprima tumuli di terra, poi mucchi di pietre, lapida a caratteri- irunici, isteli sormontate da turbanti, croci, e ai-fine lastre di mairmo cora iract's tarai ■ dórate: E tutto è fradicio, seonneisso, cadente. Qua le là, teschi spe-zzati, corone regali e seéttri, armi gentilizie, mo-nete e medaglie, stili, pistóle e revolver, sciabole e bai-oraette-, tutto gettato in mucchi .polveros! ed ar-rugginiti. — La storia di Bosnia ... — mi lascAo sfuggire — Cosí gloriosa! — Gloriosa raramente. Spesso mio e rabí le ... — mi interrompe il vegliardo. Ed io atiendo che dai tumuli e dal' sarcofaghi si levino i re e gli eroi di cui tanto avevo sentito, tanto letto; spero di riconosoere alcu-ni, anche, e di parlare, come Dante nel suo Inferno, con le ombre del passato. Nùlla. Oscurità e silenzio. Ed a romperé quel silenzio, folle d’attesa, grido. — Bano Kulin! Re Tvrtko! Smail-aga! Benjamin Kallay! Spaho! Senza eco la mia voice si perde in vuoti spazi. Nessuno. La storia è marta. * Lenti corne in sogno noi andiamo ora per una strana contrada.. C’è un grande monte, con boschi e ru-seelli che, con un balzo, discendono al fiume. Dalle crepe del soffitto, piove luce, e il soffitto è un grande guscio di roccia e terra. La mon-ta'gna sotteranea è popolata di nin-fe ed ombre di eroi. Le ninfie sie-dono aile fonte o volanoi di albero in albero, gli eroi si aduna.no e s’inseguono, ccmbattono e corrono. C’è molto movimento, ma nessun rumore. Il canto delle ninfe rompe dalla lontananza come un’eco at-tutita. Le aimi sparano, ma non si odono ro-mbi. Le bocche gridano, ma non si Odono grida. Ricordo î canti dei leggendari e-roi toosniaci, credo di riconosceime alcuni nelle armature d’argento, montante su destrieri suiperbi, fulgida le armi pulite. E chiamo. — Tomic Mihovil ! Piccolo Rado-jica! Deirzeles Alija! Ma essi non sono uomini: fanta-smi vanenti che non odono nè han voce per irispondere. — Vila Raviojla! Jerisavlja dai capelli d’oro! La Ioto risposta è .solo un’eco cu-pa e lontana. E a me fa male il cuore. — Passato* morente — dico — ma ancor luminoso ed eroico. — Si — il vegliardo risponde — luminoso ed eroico., ma ispesso sol-tanto crudele, più bestiale che um,i-no quasi'sempre cisco al.bene, senza meta ¡precisa. Non si coriosceva. no i cou cri Ira il. bene e il male. Nella lotta tira gli dei bianchi e i neri, io vidi corne essi combattero-no, rca daU’una. ora dall’altra parte. E anché, oggi... S ir.terr'.mpe,' come se avesse det-to ir ..upo. Io lo guarda!. — Oh, tu devi essere uno degli antiohi Bogcmlli... Egli tace. Proa&guiamo. * Una pianta con un fiume, colline ai margini, sullo sfondo montagne. Agli alfeeri frutti, sui campi messi, sui prati erba, i pascóla folti d’arme,nti. Nelle paludi e oegli stagna, giù, presso il fiume, guadaño e guazzano grossi uccelli. I servi giuiagono da casoapole di rute. Si raccog-lie, si falda, si spicea, si pascóla alla luce di un sole invisibile. — Prosperitá a voi, uomini! Non rispondono, sebbene non siano fantasmi. — A chi appartenigono i campi? — Al iBEG, al padronie turco. ■ — A chi appartiene la frutta? — all’AGA, ,al signore. — E il bestiame? — Al convento. — II pollame? — Al conté. — II faeno? — Al mercante. E cosa appartiene a voi, serví? — Nulla. * . . . ie un vento impetuoso esca dalla bocea del vegliardo, e gli ste-li si piegano, i rami si fletto.no. Un nugolo di polvere si leva dalla stra-da, fronde strappate volano sopra gli albeiri, massi enonmi si scalzano dalle colime e precipitarlo in basso. — No, no! Ma egli non mi bada, continua a soffiare, e i tietti isi levano e si sfracellano lontano, e le mura va-cillano e cadono. — No, ino! E’ peccato! — No. Lo vedrai presto. Ed io vedo. Nelle case scoper-chiate e abbattute regnano la lai-dezza, la polvera, il sudiciume. — Soffia, soffia! — io grido ora. — Nelle loro case, roiei loro corpi, nelle loro anime! E resto, incantato, a guardare. * La volta é caduta, e tutto é pieno di solé, sotto il cielo aizzurro, ve-stito di verde. I roveti del bosco si so,no cambiati in frutiteti che qui fioriscono, lá portano caracha d’oro. E’ primavera perenne, i villaggi di casupole. dirute so,no spari-tl. Si ve-dono soltanto tende, sui prati, dove pascolano gli armenti, sui fiumi do-ve le donne* lavano, i fanciulli sal-tano, gli uomini pescano. E tutti vanno fraternaanente da luogo a luogo, da tenda. a tenda, seguendo solamente l’impulso del cuore. E sono i signará del lavoro. Indipen-denza da tutto e da, tutti, unione alia Natura, purezza di corpi e di spiriti. —. Che mando é questo? — II mondO‘ dell’utopia. — mi ri-sponde 11 vegliardo. — Un sogno irrealiizzabile. — Tutto ció che ,si sogna si puó realizare. II .sogno precede razióme-. Anch’esso .non appare dal nulla e per nulla. — Ma l’uomo . . . — Tutte le vie al -bene gli sono aper.te, se crede in ,sé stes'so, se ha fiducia nella propria forza . . . — Illusione! Ritorno al passato! — Non esiste ritorno al passato, anche se cosa puó pare,re. Chi ,sa che, nel suo eterno andaré, proiced.e solo in avanti, non puó volgersi a tornare. Quel che c’é di buono e di vivo, procede con noi, si rin-nova e si arriochisce in continua prodiigá. — Si. Ma quasi sempre attraver-so la lotta e il idolore. Che iare? — Affrontare coraggiosa,mente la lotta! Beneidir.e il dolo-re! --'21 Mi valgo a lui, e lo vedo, ;;i'o!-gorante di giovineEza, di forza, di bellezza e d’amore. — Or,a so chi sel. Tu sei il Genio di quesita térra. * Qualcuno mi afierra la mamo e mi svegl.io. Apro gli occhi nella camer.etta d’un ospedale da campo. (Riduzione e versicme di Peter Kolosimo dalVedñzione in 'iingua tedesca). DUE POETI PAUL ELUARD Vent' anm Vent’annï valgionoi ciù che vogliono, sopratutto non essere più soli, perché è nella grande miseria che gli uomini sono fratelli. Vent’anni valgono l’universo, . senza fame, senza paura e senza odio, coerenti come un diamante, senza ferite, senza tormenti. Cantiamo sino a perdere i! respiro l’avveniire della nostra terra la speranza senza cenfini. E il sole ride nelle nostre vene. Mille e mille volte, venti anni comporranno una primavera in cui tutti i colori vedranno chiaro sotto il cielo della coscienza, La vita ha cambiale senso: gli anelli della nostra allenza tormanol già una catena che risuona di fiducia. (Versione di P. Kolosimo) LAURO CHIARI Riempe il giorno Riempe il giorno la tua faíioa come luce d’alba che colora i monti, ed hanno vcci nu.ove i tuoi gesti quando batte il martetlo sulla piastra e fai gradare i! trepano nel ferro. Muro 901 muro na-sccao le case, i cm tieri, le fabbriche. Nel cielo il fumo alto delle ciminiere eres ce con ¡a tua opera, che è sangue per la vita dei popoli. Dalle tue mani dure esc e, il métallo, luccnte per le navi e per il gramo, per le fucine, e per le ferrovie. II tuo lavoro è miaochlma che scuoie e che continua, è fiume lungo che non ha la foce è vento in corsa che non ha orizzontt ed è pane alla patria; è nostro pane. ECO DELLA STAMPA MEZZO SECOLO No;i spetta a me approfondine la dalicata e sostamziale impo-r-taroza che l’Eco délia Stampa h,a. per gli syiluppi d-elle aziemde indu-,striai! e commerciali, per le ccmparaziioni, per gli a.ggiornamenti di quelle attivi'tà, -per le inlda-gini di -cui ogni uemo, più o- mino insigne in quel mondo ha bisogno. Voglia invece ricoirda-re come il cinquan-.tenario deW’Eco délia Stampa sla un a-we-nimenito romántico per gli uomini di penna, tra i quali v.ivq, an-zi per tutti gli artisti, siano essi attori di cinema o di teatro o; -pittorl o poeti. Questa ricorrenza è appunto -un faitto abbaslan-za poético. Cin-quaaita anni, le nozze d'oro d-eU’E-cor délia Stampa con noialtri. Sono cinquant’anni, mezzo secolo, che le bustine azzurrqgnole di Umberto Frugiuele, gioiose farfalle tanto attese speicialmente nel clima- di speranze, di ill-usioni e di pugnaci ambizioni che riscalda la giovinezza, si posano sui noistri tavoli, .tra i nos tri libri, >tra i nostri ricordi. Il primo ritaglio, chi puô diment.icarlo? E’ un pô come il primo amore. Dà un leggero brivido di piacere apprendere irufatti per la ¡prima volta che vi sia ,s-,tato qualcuno che «btbia no.tato. il vcsijr.l nome e la vos tra- opera, in una qua.lsiaisi circoist-anza. EppOi: tanhi .ala-i ritagli, che vi hanno falto fremere, smaniare ed es.altare1, in virtîi dei quali avetç potuto difendervi, esprimere la vostra riconopcenza, precisare, combattere, vin-cere. Ë’ la- grande g loi a di parole scritte da gente alla -cui stirna tenete mol'to e che non av.reste lette se TiTjeci délia .Stampa nom le avesse lette, per voi _e non ve le avesse mandate. L’Eco délia iStampa è una sentinella sentimentale nella garritta delle nostre fantasie. E’ i’amico dei nostri sogni, è arazá una specie di buon papá che interviene ogni giorno- o ogni settimana, a metiere un pô d’ordine nella cotnfusione delle nostre informazioni, délié nostre amilcrzie, delle nostre inimicizie, dei nostri malinte-si, dei nostri trafftsi .s-pixituali. Insomma questa .istituziôrae ci è dïvenuta- necesisaria, quasi come il pane. Quando è passato un ipô di tempo che le. farfaillne azzurra-gnol-e di Umber.ta Frugiuele man si -siano. pósate sulla nostra scri-varaia ci paire di sentirci- isall. Queste farfaililine accampagnano il no-stro avvenire, illuminano il no-s tro. passato. E il .giorno che ci sa-remo aocorti che .nessuno parle.rà o scriverà più di noi? Allora ci sembrerà di essere mo-rti pure esserado aneara vivi, E’ una casa importantilssiima, questa Eco délia Stampa, duraque. Ci aiuta a vive-re, ici .aiiuta a non moriré. - ¡ Diego Calcagno PROBLEM CUnVRAU NEL CIRCONDARIO LÄ SCELTÄ DEÏ TESÏI WELLE FILODRÄMMÄTICHE Net numéro- precedente abbiamo. esaiminato alcuni problemi inerenti alla- scella dei testa nelle füodram-matkhe de.i C. I. C.. del Cjrconda-ri-c,. Daremo cira uno. sguardo ad alcuni autori ed aile loro opéré. Quali SiO.no gli au-to,ri che dal lato realistico ed umanitario si. avvici-nano di più alla nostra vita? Era i classici, Goido-ni e Molière abbiaimo- dette nello scorso numéro, sono i -più compreonsi-bili per un t-eafro di msjssa. Goldoni è per gli i'taliani il ti'piico, coimmedio-grafo pou polare. Più volte è stato rEppresen. tato da noi e s-empre- ha avuto un largo -consenso di pubblico.. Le sue opeire sono clrca 200 e la s-celta quind'i puô eissere lar.ga, sicu,r,i chc u.na qualuinç.ue di esse, se bene studiata, puô rportare il g-ruppo ad un sicuro successo. F girE.nùe ccm-mediogra-fo vene-porta aile iuci dejèa ribalta la société s-etteeentesca, tu-tta in-trighi e pett-egcleizizi. La fine edi arguta satira che fa di -essa è viva, di taie doviizia di argcimenti, di barzellebte ,e di storielle che inevi-tabilmente coraquls-ta .gli spettator.i. E’ saputo che Goldoni girando per le vie ed i lacali di Venezia, amno. tava tutti quei fatti che avevana uno spiccato isapore di pomicità e poi T.iipartava quesiti nelle sue com. medie, dopo averli arricchiti délia s-uà fantasia. Commedii'ogirafo realista è pure il frameese Molière,“,il quale da bam- II bino, evadiendo la sorveg,lianza del padre, tapezziexe, si recava ad as-sis-teire agli spettacoli che davano i saltibanchi sull-e rive della Senna, a Parigi. Naioque cosi la pas-sione per il .tçatro a G. B. Poquelin dette poi Molière, passione che lo portó a studiare e drofine a .sal-pare nal gran mare delle scene. Anch’-egli, che- pati non poche sof-ferenze, criticó con le sue opere la società contemporánea. Tale critica è più accentuata quando parla del clero e della nobiiltà monaxchi. ca, che Molière ved-eva oppositori a quell’arte populare e spontanea che egli praticava. «,I1 V-enta-glioi» — «La putta ono-rata.» — «Le baruff-e chio'zotte» — «La -bottega del ca-ffè» — sono fra le corn,medie di Goldoni quelle che più si prestano a delle rappre.sem-tazioni di carattere folcloxis-tico e pcipolaxe -di massa, oroentre peir i gruppi mémo numerosi sono consi-gliabili: «La donna vendicativa» — «I 4 rus-teghi» — «Un curioso accidente» — «La famiglia del’anti. quaria». — Per un teatro più sem-plice e di conversazione: «L Avara» — «L’Osteria della Posta». In quanto aile, apere di Molière, utiililzzabile per i nostri Gruppi vediiamo in primo luogo «Giorgio Dandira», Topera più progiressista e più foilcloristiicament-e intéressante. Anche «L’Ammalato immagionairia» NEGLI AMBIENTI VATICANI SI RINNOVA L’ARIA VIZIATA I TURQUI IH SAGRESTIA La chiesa cattolica vede dovunque i! crollo del suo tradizionale prestigio. Nel tentativo di conservare la íunzione di orientamento nel mondo, essa non rifugge da alcun compromesso — «Il Tartufo» — e-ce., son® la,v«iri degni della massima attenzione, ma presemtaino varie difficol-tà per la messa in scena e richiedo-no delle qualité ,che soló pochi dei BQStri Gruppi posseggono. ,Fra gli autori della fine delío scorso seoolo ,ed i primi- del 1900, mérita un particolare riguardo Ro. vetta, che ha dato alie scene «I disonesti» •— «La came,riera nova» — «II re burlones —, lavoni ch* eseguiti con una attenta, regia raj-giuniger,ebb.e,ro lo .scapo cui te-ndo-no le fàlodraimmaüiche II teatro da Butta, pur essendo un teatro difficile e che richiede un grand® sfor-zo d’int-erpretazlone, ha nella «Prin-cipeissa ed i ribelli» e ne «L’alberg» ,sul parta» dei motivi altamente pia_ cevoli ed -educaitivi. Con Pirandello gli istruttori delle filodrammattcbei potriebbero xaggiungere una delle vette più alte del teatro realista e pc-polare. Sono moite le opere dallo -scriittore siciliano, ma riteniamo plu adatt-e ai -mezzi ar.tistici a nostra diaposiziorae le segue-nti: «La gi-ara» -— ,«.11 berretto a -sona.gli» -ri* «Pensaci G-iacomi-no» —» «Lumie âi Sicilia», — tutte pervase da un pi®_ forado umanesimo. E ancora: pensiamo ohe Bernard SHÀW si vedrebbe molto volentieri sulle -scene del Cixcondario. Sono noti a . tutti le vi,r,tù arüstiche, let-terarie, umane e reali che hanno po-st-o in luc-e il grande autaa*e irlandaise, morto da pochi mesi. Delle sue opere, «Il Pigmalione» è fra quelle più fácilmente realizzabili, mentre «Ginevra» sarebbe intéressante peir ,l,a fine satira délia socle, tà d’o-ggi-giorno. Il francese Armand Salacrou, par il modo come trat-teggia gli .istinti, i sentimenti e le le-ggi inox.ali delTuomo, ci puô offrir,e un teatro- intéressante ed accès,sibile con «La terra è rotonda» — «La donna libéra» — «I frene- tici» «Un uomo corne gli altri». — Ci mancava anche questa di valer banchettare con i turchi, ora-sentii brontolare al gesuita che mi accompagnava. Eravamo, questo ai primi del 1951, nella grandiosa sede di piazza Pilotta della Pontificia Universitá Gregoriana e non vede-vo dove potessero essere questi turchi. Anche il cosidetto Anno santo (1950) era finito e bisognava escludere che la curiositá ve. ne avesse spinto qualcuno. Invece alia Gregoriana i «turchi» ci stanno propino di casa. Da almeno un cinquantennio essi, sotto la veste del moderno storicismo, (immanentista, si badi bene) bus-savano alie porte del piu importante istituto di studi caltolico. La Gregoriana, trascendenza o non trascendenza, si é decisa ad aprire. Qualcuno ha gridato alio scandalo, anzi vi é in atto una guerra guer-reggiata. Piú pyropriamente, a com-batterla sono gli intrusi e i gesuiti di vecchio stampo: i grandi della Gregoriana stanno a guardare at-tenti e compiaciuti. In materia storicistica per la chiesa facevano testo tradiziorial-mente il «De Civitate Dei» di Ago-stino e la dottrina tomistica dell’A-quinate. Nel «De Civitate Dei», che é una specie di processo all’umani-tá, é chiamata in giudizio tutta la storia dell’antica civiltá. Questo abbracciare in uno sguardo critico di insieme l’intera distesa dei tem-pi, dei popoli e delle nazioni prese il nome, improprio, di filosofía del-La storia. Era un primo abbozzo clt dottrina storicistica poggiante sui binomio libero arbitro — grazia divina, che per l’ortodossia cattolica si traduce cosi: libero arbitro amo-no, si, ma entro i disegni della volontá divina. Storicisticamente va intesa come azione delVuomo che fa la sua storia nelVámbito di un ipotetico volere divino. In se,güito Tommaso d’Aquino con la sua dottrina tomistica operó una sintesi tra la concezione stoi'icistica agostinia-na e la filosofía aristotélica. La nu-ova sintesi, basata su fondamenta metáfi\nche piuttosto che e,tiche( proclamó (sic!) la esistenza di va-lori perpetui, immutabili, radicati infine nella divinitd cattolica. Questo il pensiero e la posizione tradizionale, abbiamo detto, della chiesa. Posizione che non muta nep-pure dofio il teórico «moderno» delta storia, Giovanbattista Vico (J66.8—1735), un pó perché questi, sia' pune dibattendosi in un intimo confliito e Cóntraddizione, si rifa molto a Agostino, e mi '¡A per il conservatórismo cattolico. ,-p.a cfhie-sa ne andava, orgogliosa,' fac'endo, rispetto alio storicismo, la figura di una solenne, matura matrona che vive di rehdita del patrimonio avito. Se del caso, giungeva per-sino ad affermare che se Vantichi-td greca con i cicli di Éraclito-ave-va avuto Vínterpretazione «cosmológica» della storia, era stato il cristiane simo, medievalet a daré (sic!) la concezione dello storicismo come operato delVuomo nella storia. Ma ad un certo punto la chiesa si é accorta che qualcosa mancava. La filosofía aristotelico-tomistica si rivelava priva di concretezza sto-rica, cioé insufficiente a spiegare la piena attualitd della ¿¡.realtá e della vita. Ció che m'arAxiva era quindi una dottrina della cmetodología dialettica della storia. Ed é stato necessario, guarda il caso, cercarla proprio in quei rumorosi ed irriverenti storicisti che, pren-dendo l’avvio da Spinoza e da He-gel, erano intanto cresciviti pan-teisti ed anticristiani. Si senta un pensiero storico dello Hegel: ■ «II cristianesimo é sorfo in Oriente presso un popolo vissuto in una iniriterrotta conúizione di schiavitú política e di discordia civile: gli Ebr.ei, dimostratisi incapaci di or-ganizzarsi in un libero Stato, non avendo in esso trovato il fine della loro esistenza, trasferirono al regno dei cieli la missione non suputa compiere su questa térra. Si sotto-misero all’auioritá di un Dio e-' straneo e inesistente, osservandone supinamente una pretesa legge. Contro una tale interpretazione del-la divinitd e della legge insorse un certo Gesú, e cercó di convincere gli Ebrei che il Dio da essi adorato al difuori di loro altro non era se non la voce della loro libera coscienza; che la legge da essi este-riormente osservata doveva scatu-rire solo dalla sua origine piú puré. dalla loro stessa coscienza inórale. Ma gli Ebrei non capirono; continuarono ad adorare un Dio terribile e ignoto e il regno inesistente dei cieli continuó ad essere opposto alia vita terrena.» (Das Leben Jesu e Die Pósitivi-teat der christhchen Religión in Jugendschriften). Se la chiesa per tam,ponare le falle della sua barca che fa acqua non ha esistato a ricorrere a uno Hegel, non ha esitato cioé ad ac-cogliere alia Gregoriana i «turchi», é chiaro che non aveva altra alternativa. Per conservare gneora la sua funzione di orientamento nel mondo, essa cerca di adeguarsi ai tempi. Ma non sembra comunque disposta a crescersi gli «eretici» in seno. Prendere in blocco cosí come sono le attuali dottrine storicistiche potrebbe significare per lei trovarsi a braccetto domani, mettiamo, con l’esistenzialismo e lo st^unentali--smo. La chiesa ha accettato di tor- nare giovane e di farsi una nuova rendita. Ma fa buon viso e cattivo gioco: lo storicismo é un tema, cid che la preoccupa é saperlo conclu-dere all’ultimo momento in modo da non naufragare. A presiedere Topera di innova-zione che richiede, lo diciamo senza entrare in mérito all’.aspetto tec-nico-speculativo, una revisione e riplasmazione generali delle posi-zioni tradizionali, vi e l’Universitá Gregoriana retta, come é noto, da gesuiti. Essa é l’ispiratrice dell’encíclica «Humani generis» che é la conferma ufficiale, appunto, del movimento innovatore e indubbiamen-te ü documento piú notevole del presente pontificato. Al gesuita che mi faceva osserva-re quanto ció fosse temerario ho creduto bene di dire che, in fondo, il . . . diavolo non é poi cosí brutio come lo si dipinge. G. R. Le opéré minora di Anton Cecoy, corne «Uma domanda di matrimo-nio», ma anche le maiggioxi («Lo zio Vania.» e- «Le tre soxelle»), coq una lunga -ad attenta preparazioac potrebbeiro darci un saggia delle no. stre forze rae-H’interpr.etazione di quei caratteri russi tanto compli-cati e difficili. Un cerano mérita Titaliaias De Filippo. Le opéré di questo autore aasumono- sempre più un’ina. partanza artistiica di primo piano. Disinvolto. umano ,e reale, De Filippo ci ha dato in questi Ultimi anni un teatro largaimente sentito dalle ma'sse popolari. Da non di-menticare sano pure alcune opéré di De Benedetti, nelle quali. la s®-cietà barghese moderna è og-getto di critica. Sono o-pere interessanti: — «Era. no tutti fîgli-» di Miller — «Colti-viamo in -pace 1 -nostri Giardim» di Georges Roland — «Un ispet-tore ;in -casa Birlirag.» di J. B. Prie-stely — «Iracoratro al Reno» e «Pie-cole Vo,lpi» di L. Elmans. «Profonde sono le radier» di d’Ussesau --«L’amore dei quattro colo-nnelli» di Peter Ustinov, giovane attore e corramediografo inglese — «No-i vi-viamo» di Ernest Tôlier. Ma avre-mo l’occasion,e di ri-parlarne più dettagliatamerate in Seguito. Franco De Simone. IL TEMPO SI A PRENDERO DIVERTS IN GIRO In margine alie alluvioni - Luoghi in cui piove sempre e luoghi in cui non piove mai - II calendario del maltempo - La pioggia esterna «Il tempo é matto! Nora ci si ca-pisce piü niente!». II ritorraello non é nuovo, ma la ;sua ultima edizione ag-giornata ai particalari caprieci atmo-sferici di questi ultima anni, pare possedere notevoli attinenze alia realta. «II tempo é matto!»: e i diluvi de-lTestate 1950 aielTEuropa céntrale, la -sicei-ta contemporánea in molte altre regioni, la disastresa Gituazio-n-e metereodogica delTanno in corso, con le terribili alluvioni. italiane, sembrerebbero stare a crisma del detto, pcipolare. Ma la scieriiza ci dice di rao: gli ossea-vatori earafermano il contrario, contestando con dati di falto la mostea f-allace memoria, i no-stri, ricordi evidentemente paco sicuri o alte-rata da vari fattori. Le precipitazioni atmoisferiche nel. l’Europa céntrale oscillano su una media di 170 igiorni (nevicale cómprese). Si sono avute ainnate eminentemente sacehe con soli 140 gio-r-ni di precipitazioni, altre di par- - TffSliil LA MOTONAVE «SKOPLJE» CUSTRUITA NEI CANTIERI JUGO,SLAVI \ ticolare maltempo con 200, ma que-sti limite non sono stati mai supérate. II veochiietto che afferma di non aver visto (ai -suoi tempi!) pioggia per mesi e mesi, si lascia evidentemente ingannare dalla memoria. II record della successione .secca de-t-enuto sinora dalla Germania, regi. stra 50 giorni. Di giornate piovose continue, se ne cosntano, d’altra parte, 35 al mas-simo. Un. centenario — ci íornisce questi dati Tillustre metereologo d.r. G. Schindler — puó assis tere, tutt’al piú, ad una suc-ceissione di gionnate secche di almeno 4 settimane. Si note, iper quanto riguarda il contrario, che una pioggia continua di durata superio-re ai 2 giorni non s’è mai re-gisteata aielle nastre re-gioni. Le cuse cambiano, naturalmente, se ci sposti-amo a sud o a nord (verso la città norvegese di Bergen, ad eseirapio, dove il giorno in cui eventualmente non avesse a piovere è considérate vacanza scolastica!), ma anche là vigono medie da cui il ' tempo, nel periodo controllabile di un secolo e mezzo, non ha mai derógate in modo rimar,chevole. Non parliamo, poi, delle altre parti del monda dove le noistre tempeste e le nostre siccùlà verrebbero considérate contengan,ze da paradiso terrestre: nel deserto cilerao di Ata-cama non piove dal 1919; anrhe l’Egitto su-periore non vede picgge sensibili da dieci anni; TAntairtide conosce solo neve, mentre al contrario, sut fiume Paraná, alla frontière ibrasil-paraguayanai, piove in-interrottamente! \ * Tornando alie nostre regioni, no tiamo che ñera tutti i giorni dell’am-no pe.sseiggono uguate . .. prediapo-sizicne a diventr.re piovesi: i giorni interno al 5 aprilé seignano, di regola, ccquazzoni a rovescio. Poco mem, quelli di met à giu-gno ed ini-zio di luglio. II 22 circa, dello -stes. so mese, le prc-babilitá di preciplta-zioni atanosferiche torna.no a -salare, per scendere poi, dal 15-20 rigosto, sino a mata sette-mbre—ottobre. Anc he nel corso della g órnala vi sono ere in cui maggiormente s.i accentua la teradenza alie precipita-zioni: nei mesi di settembre e ottobre del 1950 cccniració quasi a-e-golarmsn-te a piovare varso le 16. D’altronde, è stato constátate che, in estáte, le piogge hanno inizio, per ,1a quasi généralité ctei casi, nel pomeriiggio'. Il volume medio delle precipitazioni atmo-sferiche generali si calcóla intorno ai 500 mila miliardi di metri cubi. II 73 per cento evapora nuovamente, il 20 per cento va ai corsi d’acqua, ed il 7 per cento si perde sui suolo. Considerando il viaggio di que-sit’enorme massa d’ac-qua, ci colpi-sce la gigantesca opera campiuta dalTatmosfera con l'aiiuto del sole. Si pensa che tutti gli abitanti del planeta, con tutte gli animali e? tutte le macchine, dovrebbero lavo-rare tremila anni. per inraalzare di pochi centemetri una massa d’acqua di 80 miliardi di metri cubi! L’evaporazione che, rapada a discreta, compie il miracolo, è, lógicamente, più forte d'estaite che d’in-ver.no: al Cairo, per ese-mpio, di 3 volte, neiUTng-hilterra meridionalé di 90 e nello-Spitzberg di ben 150! I fioomi trasportano annualmente 40 mila miliardi di metri cubi d’acqua al mare, la cui masSa evapora solo in ragione di 1/3500. Ed ora, do,po tutti queste date e questi eisempi, possiamo tranquilla-mente smentire i nastri vecchietit: e concludere che, mo, da noi il tempo non è davvero matto quanta a prima vista potrebbe parère. PER 1/ETERNA GIOVINEZZA Bogomoletz, medico soviético scomparso alcuni anni o r sono è stato Vultimo ad occuparsi di un problema che affatica Vumanità fin dalla sua apparizione sulla terra, ma poiché pare cha se ne sia oc-cupato con miglior risultato dei suoi predecessori, dobbiamó ricordarlo qui; il problema è quello del. la vecchiaia ch eha interessato scen-ziati e poeti e che intéressa cgni uomo, poiché tutti preferirebbero moriré anzi che invecchiare. II sie-ro trovato da Bogomoletz si basa sulle proprietá che ha il tessuto reticolo endoteliale di serviré do impalcatura a tutto l’organismo; rinnovando questo sostegno tutto il ccrpo ne viene a risentire; l¿ ricerche in questo campo sono in corso in tutto il mondo e data la loro importanza ci auguriamo che mantengano il successi che hanno dato i primi esfierimenli. Lottava giornata del campionato calcistico del Circondario PIRAN O - MEDUSA 1-0 (0-0) liicontro da dBmewticare Stimac ha realizzato 1'única rete PIRANO: Daprstto, Dudine, Dju- r.ifeic, Contento, Karic, Tagliape-,t'ra, Raza, Bonifacio, San-tomarc-o, Stimac, Crisman'. MEDUSA: Cernivaini, Stra.di, San-lin, Depanigher, Turcm-ovic, Par ronzan, Saibaidi-n, Orlati, Clemen-ti, Valen,ti e Vascot.to. PC Inicontro s.cistbo e priwo di conte. ñuto'técnico da ambo le partí. In-fatti'"durante tutta la gara non s.i é viata sul campo ne un azione ne un tiro a rete -ben aazeccato da lase tare mello spéttatere l’impressio-ne di aver assistito ad un ¿ncomtró di -calcio. L’unico tiro diretto a re. te dai 22 contenidenti fe stato es-e-güiito senza :tro,ppo comivinzione1 Il da St'llmac del -Piran» al 7 minuto del IX -tempo, ed ha sarpresoi il portiere capodi'stri-ano. Questo goal é stata la fortuna del Pirano: costretti a «rioupexare» ,il terreno perduto i capodistiria-ni si sono slanciati al- BREVE C0MMEWT0 SDGLI INC0NTRI Prima di .stillâre un -breve commenta . sulle partite deU’VIII gior-nata del campionato di calci-o del nostro Circondario fcisogna che ri-prendiamo severamen-te ,1e dLrezLc-ni del Verte,n-eiglio e del Buie, le cui squaidre -dofme-nica non si sono pre_ sentate in campo, dan-do cosi la v-ittori-a aile prop,rie avyexsarie. ÇomprendiEimo che la s-itu-azione eccnomi-ca dsi suddetti isodalizi non è ,-dell-e più rosee, ma,non possia-mo credere che a Buie ed a Vertene'gho non ci sia -chi. potrebb-e xiso.lvere nel miglior modo questo stato di code, e dar -modo ai due sodalizi, i quali si sono sempre distinti per La propria serietà spcir.tiva, dii contir nuare onor-evolmente il ca-mpiona-to. Fra i risultati mérita la citazion-e qui’ottemuto -daU’Aurora a Cit-tanudva. Dopo un’interminabile sente di insue-cessi la squadra capo-distriana è -r.iuscita a vinceire in trasfer.ta è cosi imjgl-io-raire la propria situazione in classifi-ca, che stava divenendo pericolosa. Il Pirano è riusclto pe-r la seconda volta ad -espugnare il campo ca-podistri-ano. Chi: ne ha fatto le spe-se questa volta è stato il Medusa, il quale non ë -riuacito a salvarsi dai marasma -regnat-o durante l’in-contro ed -ois-tac-oil-rire co;si la vi-tto-ria de il Piranesi. -Con questa vitto-ria il Pirano -si é appaiSto in classifica allTJmago, con il quale divide ora la saccnda polt-rona. Suideesso -a .punteggio altiso-nante e preivisto, quelio dellTsola contro la Stella- Rossa. Di buon- segno il paregg.io ottenuto -dal Partizan in quel di Urni’go. doive solo poche squr-dire riuaciranno a .ripairtit-e con le penne Imt-att-e. l’attacco abbandoinando ogni schema di gioco -e creando una maggi-o-re confusione tira 1-e loro file. II risul-tato di questo -gioco «mosca cieca» é stato naturalmente negativo mal-grado alcune occasioni presentat-esi ín seguito. A nulla * valsa ,1a bu-o-n-a volon-ta e l’lne.itamanto di Parenzan, perché dai bor-di del -campo- Tallenato. re Carini TOMim-ava tutto ere-ando oo-nfusi-ome e ñervo sismo con qu-el suo continuo vociferare non confa-cente alie sue imarasioni. Vorremmo consignarlo a im-oderarsi maiggior-mente e ad 'impostare la tattica di gioco prima deirimizio de-gli inicon. tri in modo che ¡gli uomini possano avere una chiara vision-e del gioco da svo'l'gere. Uno de: mariti dalla vittoria del Pirano é costituito priHcipalmente dai suoi dífenscsri che non -hanno-mai pers-o ,il controllo della sitúa,-ziome, anche quaindo nal II tempo il Medusa1 effettuc) ¡rntóti «postee, menti n-eila sua prima linea. Kexic fü sempre vigile e no,n si lasció aid-esicare anche s-e qualche volt-a si permise i,l lusso di avanzare o-lt-re la meta campo'. Vi'-cev-er-sa ,i-n campo medusano una vera pena l’ala destra Sabadin. Quainte le. oiccasion-i -perse?! Innu-merevoli -e iper eléiica.r'.e tutte- c-i v-onrebb-e un giornale solo per luí. Tut,ti hanno pi-ü o rneno fallitq. occasioni, ma Sabadin ha so-rpaissato la imisura, po-iché quandO' ha la palla fra -i piedi, -corre sen-z-a sapere dove e cosa fare, non eseguis-ce un pa'ssaggio, non vede mai il compa-gno libero, che é in poeizioine favo-revole ed é a no-stro avviso un dan-no enorme par la squadra. Carini do'vrá lavor-are -mo-lt-o per assestare la bara-cca piu+to-sto sconquassata. LE PARTITE DI DOMENICA IX. GIORNATA VertenegLio — Buie 'Partiizan — Saline Aurora — Uímago Stella Rossa — Mediusa Isdla — Cittainova Pirano — Strugnano Malgrado tutto il Medusa- ha pe-rso cggi un in-contro- che nom ha me-ritat-O' di perde-re, ma -che ha voluto perdere. L’arbitro Divo non ci ha per nulla s-O'didisfa-tti, -afabiamo mota-to in luí poca mo'bU'ità, ipo-ca oculatezza e rtiolto coinifabulare mutile con i giocatori. Un consiglio che desídeir, i-amo daré a tutti ,i giocatori indistintamente pairte-cipanti al mostro campionato è quelio dl moderare il prqprio Mnguagg-io, sia verso gli -avversari, che v-arso ,i compagni di squaidra. I RBSULTMTE a Cittanuova: A-urora—Cittanuova 1:0(1 :0) a Isola: Isola—Stella Rossa 7 : 1 (4:0) a S. Bor-t-oil-o: Saline^—Verteneglio 2 : 0 -p. f. a U,mago-: Umago—P-arti-zan 2 : 2 (2 : 2) a Capodistria: Pirano—Medusa 1 : 0 (0 : 0) a Strugnano,: Strugnano,—Buie 2 : 0 p. f. LA CLASSIFICA ALTRA LOPEVOLE INIZIATIVA PELLA TECNICA POPOLARE DARE ALLA GIOVENTU* la possibilitá di volare Previsto il prossimo inizio dei lavori per la costruzione del campo d'aviazione a Sicciole Isola 8 8 0 0 31 12 16 Pirano 7 6 0 1 23 11 12 Umago ■7 5 1 1 23 13 ‘12 Partizan 8 4 2 2 16 11 11 Strugnano 6 3 1 2 13 3 7 Médusa 7 2 1 4 ' 9 11 5 Saline 6 2 1 3 9 19 5 Au-rora 6 2 0 4 6 10 4 Verteneglio 6 2 0 4 8 15 4 Stella Rossa 6 2 0 4 6 13 4 Ci'ttamovà 6 0 1 5 2 22 1 Buie 7 0 0 7 4 16 0 CITTANOVA - AURORA 0-1 OTTIMA PROVA dei ragazzi di Selter La massima aspirazione dei giova-ni che vivono nelTera del progresso, deii’atomjca, degli a-pparecchi a rea-zione é quella di volare. Potersi librare n-ell’azzurro cielo, gu-idare un apparecchio, che rispon-tíe alia tua volontá, cabrare, tuftarsi in picchiate, questo é il sogno che domina le menti di moltissimi gio-vani. ■ Questa legiiiima aspirazione poträ esser concretizzata ora, ad iniziativa della Técnica Popolare, con la costruzione di un campo d’aviazione nella valle di Sicciole. ,Da oltre un anno, costruito dai gio-vani allievi deH’istituto Náutico di Pirano, aftiliati aii’Aereoclub locale, si trova nei magazzini di quella scu-ola„ pressoché inutilizzato, un aliante del tipo «Passero» il quale viene le-vato fuori solamente ini occasione di qualche rassegna della Técnica Popolare. In breve questo aliante poträ liJ brarsi in volo, nel cielo terso del no-stro circondario, ed i suoi costrut-tori saranno tieri di aver costruito un apparecchio che vola. A quanto apprendiamo dai dirigenti del Comitato Distrettuale della Técnica Popolare, se il Potere popolare verrá incontro alie necessitá dei gio-vaini (come avvenuto in numeróse altre occasioni) l’inizio det lavori per la costruzione dei hangar e il livel-lamento della pista di decollo e di atterraggio, potranno aver inizio nel prossimo mese di gennaio. A quest’uopo necessiterebbe l’inve. Un aliante del tipo «Passero» Dopo le disavventure capitafce -a'i ragazzi di Sctier, disavventure che releg.ano la squadra melle acque hasse della cassifica, finalmente oggi. con l’inclusione di ettementi -giovani. pieni di, entusiasmo sportivo e di volo-nta, essa é ri-uscita a strappare tutt’e due i punti in palio al coriáceo Citita-nova, volenteroso, si, ma privo, di técnica se si eccettua il guiizzante Gu-stincic ed! il giovane e bravo portiérd Scrigna. I oittanovesi erano partiti baldan-zosamente ai prism-i tninuti di gioco, dando l’itnpressione di sommergere con largo scanto i rivali capodistri-ani. Poi hainno ra-llentato, anche per l’iníortunio casuale toccato al 15’ a Filipiz che doveva afobandonare definitivamente, dando la possibilitá ai piú tecnici avversari di ¡portarsi con-tinuamente in zona utile, e raggiun-gere cosi il vantaggio co,n una rete m-agistralmente messa a segno con un preciso toc-co di testa del suo migli-or;e attacca-nte,, Zettoi Per la- cronaca: partenza a- tutta birra dei cittanovesi che mettono súbito in difficoltá g-li estremi aurori-ni, ma non, riescono a conciudere e soiupano banalmente occasioni d’oro. La pressio.ne del .citta-nova dura 10 miinuti, poi i c-apodistriani, passato il primo sbandamento, incominciano ad ingranare, diretti d'all’ impareggia-bile Zetto. Al 25’ su passaggio della s¡-nistra, con preciso toc-co di testa Zetto segna la rete della vittoria. I cittanovesi, rimas-ti in dieci per ¡’infortunio toccato a- Filipaz, non si demoralizza.no cercano disperata-mente di colimare lo svantaggio, ma tro-vano sulla loro strada un estacólo i-nsormontabile nel portiere Dobrigna ohe blocca elegantemente e con sicu-rezza ogni palla indi-rizzata alia sua rete. Ne-lla ripresa gli aurorini cercano di mantenere il puniteiggio adot-ta-ndo una tattica ostruzionistica; i cittanovesi invece tentano di rimontare lo svantaggio e dli portare le sorti almeno, in paritá, ma non ci riescono pur avendo diverse vol-te l’occasione favorevole. A m o. Mar-ca-tori: Zetto al 25 mo del I tempo. Le formazioni: C-ittanova: Scrigna, Zullich, Scroipetta, Vario. Urbaz, -Sai-n, Gustincich, P.avat, Filipaz, Sain II, Traivag'iín. Aurora., Dobri-gnat Calenda, Marsi, Faveiito, jvlele, Vattovani. Zet-t-o, Nor-bedo, Rasm-an, Zetto II. Pacchietto. SANO SPORT PER TUTTI Lo sviluppo dell’associazione OI TIRO A PAREGGIO CHE PREMIA GLI OSPITI Vittoria prevista UMAGO-PARTIZAN 2-2 Tutto no! primo tempo UMAGO: Nov.a-cco, Lenarduzzi I, Le-narduzzi II, Cairúiot.ti, Srečkovi, č, Do'Z, Sodcimacoo, Harujak, Sh el ed; a, G: raidi, Canciani. PARTIZAN: Cuk, Paskulin, Lovre, čič, TesoViič, B-eirtO'k, Vatovec, Hajdar-evič, Ledj-anac, Stamatovič, Jelačič, .Mitrovič. ARBITRO: Lonzar. LA 15. GIORNATA Di GARE DELLA SERiE „A” CHI FERMERA'LA JU¥E? Nuova sconiitta della Triestioa ! ■mihiii ii i« im i —- maiin. L'inter passa al Marassi con 3 reti di Nyers I RISULTATI: Florentina — Triestina 2:1 (1-0) Lazio — Bologna 1:0 (0:0) Milán — Legnano 4:1 (3:1) Nrpoli — Juventus 1:2 (1:1!) Padova — Novara 0:0 Pro Patria — Atalanta 1:1 (sospesa al 34’ per nebbia) Srmpdcria — Internazionale 1:3 (0:2) Torino — Lucchese 1:1 (1:0) Ud.inese — Como 3:1 (2:1) — Palcrmo 3:0 (1:0) LA CLASSIFICA: Juventu-s r.::i 24, Milán 22. Inter-n- z.c oale 19. PaJermo 18, Sp-al e La-17, Napoli e Novara 16, Pro Patria e Sampdoria 15, Torino e Ud,inese 14, Padova, FloreaUna e Atalanta 13, Ec'.craa 12, Lucchese 10, Triestina e Como 8, Legnano 6. La Juremtus cont.inua impertérrita la sea mareta, .verso il traguardo flnáie -travirlgendo tutti gli ostacoli che le si fraippcngono. Domenica é stato un -Napoli in -netta ripresa che ha tentato di sbarrarle il ipasso. Dopo un’avvincent-e ed emo-zionante lot-ta gli ze-bronl tiorinesi sono usciti in-columi -dai pericoloso -campo del Vo-noe-ro, a-gg.i ungen do cosí altri d-ue punti alia loro giá solida poslzi-cne in classifica. Non vediamo -proprio chi potrá ostacola-re con su-ccesso la-miarc.ia juve-ntina. Noi vediamo giá oggi in loro i camipioni del 1951-52. I diaVoM rossenneri del Milán so-no riuscitá aü irtsaccare nella rete del pur bravo portiere legnanese quattro retí sen-za forzare il tempo (¡el loro -gioco. Che i m-ilanistl si s.ta-no finalmente ripresi? Lo vedre-mq melle prossime partite. Cpn uin’e-ninesima affermazio-ne in campo avversario l’Internazionale fe stata l'unica delle vedette che pu6 rl'tcnersi scdldlsfátta, perché, «razie alia severa sconfi-tta súbita -dai Paler--mn ;‘n iquel di Ferrar;/ si fe assisa nuevamente al terzo posto assoluto !n classifica. Da -mettere in rilievo y rítorno in gran -forma dell’asso Nyers, artefice pri-noipale del succes-so neroazaurro ed autore delle tre retí, che han,no messo in ginocahio ¡a- pur volonterosa ma ancora slegata Sampdoria, nella quale ha riesor-dit-o e segnato puré l’unica rete la mez^’ala Bassetto. Il T-rlno. do-po una lunga serle di successl, é .tncappato In una glornata nerL'ed 6 Staío costretto a dividere la posta sul proprio terreno dalla modesta Lucchese, la quale, date le sue precarie comdiztohl di classifica, lotta -fino alio spasimo in ogni. incontro, pur di aggiudicarsi qualche pun-ticino. Imprevisto, ma meritato di -netto successo della Spal su un Palermo in perdurante -crisi. Regolarii le vit-torie della Lazio sul Bologna, del-l’Udinese sul Comía e della Florentina sulla Triestina. Quast’ulti-ma sí trova ormai sull’orlo del precipizio e, come albbiamo del resto scritto piü vílte, non sappiamo proprio -come potrá salvarsi. La n-eb-bia é anparsa. pur-e ¡nella -15. giornata, a Busto Arsizio, dove l’i-rlcontro fra i locali -e 1’Atalanta fe s-tat-ci interriotto .al 34’de-lla ripresa L’inlcon-tro, fors-e il piú interes-s-ante ,della -serie di -gare -dispútate nella VIII -giornata di campionato, si é .concluso con un pare-ggio, che par il Pairtrzan equivale a una vittoria. La squadra -cápoidistriana, ha.platícalo un ,gioco veloe.e e técnico -che poggiava -sul medio-centiro Ledjanac, (s-en:zai dubb.io il -mi-gli-ore dai 22 atieti- in campo), -che ha sa.puto non s-o-lo spazzare ogni azione uma.ghe-se, ma a-nch-e a rifo-mira ,il proprio attacco. La di-sciplinna -i.n campo o stata piü -che lencomiabile, e i.1 c-o-nt-egno di questo due squadre va adittato ad -esempio. Nel primo-tempo, -a- 5 minuti dai. Tiniizio su azione -di contropiede, Gitraldi. segna di prepotenza per i .local-i. Grande tripudio pe,r gli spor-tivi locali, -i -qual'i a-lcuni -i-stanti dopo suhiscono- pero unna decci-ai fredd-a per leffetto- -di un-a -rete di Ledjanaic. ,A1 14 -minuto, il Partizan) •passa in vantaig'gio- iper mérito d.i un autoret-e -di Lenarduzzi- I, che, facendo u-n paissa-ggi-o iaH’,i'ndi,etro al proprio partiere, non :s.i -a-we-deva daH’uscitá di eostüi -e m-e.tteva im-parabilmentie in rete fra 1a- grande c-ost-erna-zion-e -dei propri c-ompa-gni di squadra e del pubblico,. Sul finir-e del, tempo, Canciani ri-po-rta le isorti deU’incontro ip pa-r.i-tá -sfruttand-o- -un desato passaggio di So-domacco. -Per tutta la ripresa, présateme continua del Parti-z-an, per quanto infruttuosa. Le occasioni di- v-o-lgere a proprio fav-ore ,le s-arti de,H’incon-tro no-n sono máncate a-gli uomini di Lov,re-cic, m-a si vede «he la foir. tuna a loro -no¡n é st-ata henilgn-a. L. ISOLA-STELLÂR0SSft7-1 i-sola: Muscio-l¡n„ Co-ribatto, D-elise, Depase, Púgilese. Millo-ch, Delise II, Benvenuti, Dudine, Zaro, Daor.i. Stella Rossa: J-urissevic-h, Carraro I, Bertok, Štor, -Surich, -Carraro II. U--baldi-mi, Colcimib-im,, Ba-trpssi,, ^¡Radič, Degrassi. Arbitro: Suplina. Vittoria facile, come del resto previsto, -per i padrón i di -casa, i -quali non han,no faticato a plegare l’undici di Clarič giioca-ndo una partit,a tecni-camente superiore, imipostata sul qua-drilatero ^Pilgüese. Milloch, Zaro e Benvenr ,, che o-gg'i -h-a fun-zio-nato a d-overe. t Pure i ragazzi di Ancara-no, seb-be,ne inferior!- di gran lunga agli iso-lani, hánno -cercato di salvare l’onore. Senza tema d-i esa-gerare, possiamo d-ire che ci sono riusciti co-n una. rete di Colombin. Un -rilievo fe -piú che opportuno: almeno 3 delle reti subite idalla Stella Rossa sono -da im-putarsi -al portiere il -quale -nel primo tempo, í-erse a causa del sole. ši fe lasciato batiere con molía facilité, migliiorando poi nella -ripresa fino a permettersi di parare -un rigore al 24 minuto tirat-o da -Milloch. N-el primo tiempo, al 6’, 10’ ed al 14’ ha segnato Be-nvenuti- le prime tre reti iso-lane -a coranam-e-nto -di altret-ta-nte azion-i di linea del quintetto at-tacca-nte ¡solano. Zaro al 29’ portava a 4 i. -punti per l'Iso-la. Al 44’ Dudine, usciva da.l campo per non farvi piú ritorno. 'Nella ripreS'a. segnava-no nuevamente Zaro al 15’ ed1 al 29’. Nel segnare questa rete egli si produceva ¡una -diste,rsio-ne e doveva a sua volta us-ci-re dai campo. Poi ancora al 20’ Mil-lcch. Menomata cosi la squadra ¡solana di due uomini, il Stella Rossa si ri-prendeva e-dl al 35’ realizzava il punto de-lia bandiera per mérito di C-olom-bin. L’aisscciS/Zi-onp di tiro a segno che qui da no-i man ha- 1-u-nghe tra-dizi-on'i di vitapconista nel distretto di Ca-podistria -di 26 sezioni, sparse nelle cittaidine e ne'i pa-esi d-ell’i-n-terno, che, contamo circa u-n- mi-gliaio di me-mbri. Quest’En-no sono -state ef-fettuate 2 competizioini, una coin, i tiratori di Celje, nella quale i giova-ni del ciroo-nda-rio- co-nquiistavan-o il I. po-sto e ,1’altra -co-n Mar.iibor, iincontro che -ha visto sc-o-nfitta la n-o-stra squadra mas,chile per po,chi punti. I giovani sono quelli che piii si s-entomo attra-tti pe-r qu-esto- eserci-zio come lo -dimost-r.a il fatto che le -scuole cc-ntano i -piu aittiivi mem. bri. Le squa-dr-e della, tipo-gr-a-fia «Jadra-n», de-lla Banca, del Ginna-si-o sloveno, -di Ga-zon, Mc-nte di Capodi-stria -e dei giovani di Os-po . sono le piu a.ttive, mentre il la-voro delle altre . seziomi lascia a deside-rare. Cio non per ca-u-sa dei loro co-mponenti, ma de-gll istrutto-ri. designate -che^si trovano sul terreno e che si curain-o po-co- di- istruire e perfeizioinare i gi-ovan'i iln questo sano- -sport. P-oca aiuto ,'ricevono aniah-e dai membri direttivi del-l’Unione co-mbattefrti e della gio-ventti, i qua-li molte volte- dimo-strano" incomprensione in- questo s-enso. Sara bene a qilesto punto ricor-dare il caso di Os-po-. I diri.genti deirUnioine combattenti -del luogo a-v-evano mamifestato paca fiducia ■nella: gioventu icaalo -disappro- vando l’iniziativa di un membro del Comitato di-st-rettual-e dell’a-ssocia. zione il qua-le si era recato sul posto ' per svol’gere propaganda fra i giovani. Quanto isia risult-ata lontana dalla v-eriíá la poca fiducia dei membri dell’un'ione combatteinti di Ospo lo dimostra il fatto che i giovani di quel pa-ese hanno giá effettuato par-ecchie prove di ti-ro a segno e che in -poco tempo hanno acquistato e cons’umato oltre 100 pa-cchetti di muniziio-rii. Fra qualche mese, co;n l’inizio de-l-la primavera,. 1’aissocia.zioné di tiro 'segno si trovera di fronte airo.r-ganiz¡za'zíon-e del , campianato distrettua-le nel quale ■ verranno s-celti i miigiori • tirato-ri che- párte-ciperanno alie competizioni repub-blicame. Stante ció, l’unione dei tiratori dovrá svolgere un. intenso lavo.ro fra i giovani, dando loro la possi-b'IIita -di esericitarsi 'in qu-e’sto ramo di aittivitá sporti-v-a. Occorrerá 1’acqu-isto -di nú-ove armi di preci-sicne, di piccolo calibro e íucili ad aria compre,ssa che si pos-sono trovare in JugoBlavia. I míizizi finanziari si pqs.so-no trovare e a questo proposito- merita accein-nare iriniizia-tiva attua-ta da varié seizi-oai nell’or-gianizzare balli, abbi-nat’i a -gair-e, di tiro a se-gno e premio. -In questo modo si potra,n-no scpperire -alie deficenz-e mate-riali e rassocia,zione di tiro a segno raggiurugere Ib svilupp-o possibile. SAPETE CHE... ... Joe Luis ha di-sputato a Joko- gli ultimi tempi una lotta decisiva haroa un box match in 6 rounds contro la corruzione ed altri affa-contro 5 avversa-ri. L’ex campione * ri non puliti che negli ultimi tem-\ del mondo ha s-pedi-to al tappeto ) pi erano andati dilagando nelle sfe- per la conta regola-mentare ben 4 avversari, nel primo round, e il quinto alia fin-g della second-a ripresa. * . . . dopo l’inccntro calcistico Italia — Svezia, i giocatori svedesi j sono stati letteralmente assediati da ccmmercianti di ... calciato- , ri i quali hanno subíssato gli o- * spiti di offerte. Per sottrarsi a tali insistenze i giocatori hanno dovuto, tramite il portiere dell’albergo., ini-bire Vingresso a chiunque nella loro camere. II portiere é stato cosi severo che non ha perme'sso neppu- , re a Vittorio Pozzo, l’ex commissa. rio técnico della nazionale italiana, di far loro visita; solamente quañ-clo il capitana federate svedese Koch ebbe saputo chi era l’ospite gridó al portiere: «lasciatelo pas-sare, costia non e venuto ad acca-parrarsi i nostri giocatori». * . . . negli Stati Uniti d’America i fori competenti, hanno iniziato nc- cariçle squadre i,n paritá (1:1). P. ii!iiiiiiiiiiiiiiiiiiii¡iiiiiiiiii!iiiiiiiiiiiiiii!iiirm;:iiiiiiiiiii!iiiiiiiiiiiii!iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!iiiiii¡!iiiiiiiiii!iiMiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iniiiiiiiiiimiiiiiniiiiiiimiiiimiiimiiiiiiiimiiiiiiiiiiiimiiiimmimmmuiinimiimmiiiinmiMiiuiiiiininmiMiiiiimiiiiimii nei paesi del Cominform AU’ultimo Festival della Gioventü che -ha avuto luógo a Berlino, gli s,p:0rtivi russi hanno avut-o ancora unla occasione per -dimostrar-e’ il modo nel quale essi riescono a vin. cere. II loro trueco, in un modo un pó insólito, riese« -bene solo nelle manifesta,zi-on.i ceminformiste. Cas!, -ad -e-semipio, nella corsa- dei 10.000 met-ri, essi circon-davano il favorito ungherese, non permetten-dogli di portarsi in testa. In questa corsa giungeva per primo un russo. Negli in.cant.ri di pugilato i russi prati-cano 'spesse v-ol’te i colpi bassi. Ma in questi casi la s.tampa soviética dichiara vincitori coloro che dovrehbero -es-sere punitl, Dall’i-nizio della guerra gli a-t-leti ed i giocatori sovietici dimo-strano in tutti gli inco-ntri internazio-nali, ai quali parte-cipano, che loro han-no una concezione su-llo sport del tutto di-f-fe,rente di quella degli altri paesi. Essi delirano quando vincono meintre si abbattono se perdono. Nei paesi liberi lo sportivo cerca di daré quello che ha di meglio in se, ma, se per caso, viene sopraffatto, egli rlconcG-ce e si congratula con l’avversario per la sua superioritá. La cembattivitá 6 in ogni caso un in-cStams-nto, un sano sfc-rzo físico, ma fe di parí importanza il saper essere modesto nella vittoria e mantenersl sereni nella sconfitta. E’ questo che noi intendiamo-per «spi-rito sportivo». II vero valore dello spo-rt sta nel farsi distinguere, ma anche nelTes. sea-e a-utodisciplinati. L’opinione cominfonmista é del tutto differente. Per i cominformi-sti lo sportivo non é un individuo, ma una ma-cchina vestita in base ai regolamen’ti, che ha il compito prineipale di vincere, non rispar-mia-ndo alcun meizzo, né método, per dimostrare cosi la superioritá dei paesi -del ccminfo-rm e, in primo luo.go, queil-la -dell’URSS. Nei paesi cominíc-rmisti tutta l’at-tivitá sportiva viene organizzata dallo s.ta-to, mentre non esisto’no dei circo-li indipeinidenti. Un dato mini'Stero o un qualsiasi ente, sla-te-le d-exinhee il pian-o di aetivi-tü, nomina e ssstituisce i funzíonári, provvede agli attrezzi sportivi. I ca-pitani delle squadre v-e¡ngono scelti in primo- luego in base alia loro tende-nza política, e soio i.o secon-do luogo in base alia loro abilitá sportiva. Un caso esemplare é l’elezione di Fred Kfi'le.r a presidente del «Comitato sportivo tedesco» nella Ger-mania Oriéntale. Tale' comitato non é un co-ripo- ra-ppresentativo degli sportivi, ma un reparto statal-e si-mile a quel-li csistenti al tempo di Hítler. II Miler é completamente sconcsciuto quale spo-rtivo, ma e-gli si -è distinto nella -polizia «popo-lare» capita-nata dai dirigenti sovietici.. Oggi lo sport nella. Germani-a O-rientale è organizzato- cosi came al tempo di Hitler era -stat-o org-anizza. to il Servi,zio -dei Lavoro de.l Radch, attaccato a suo tempo dalla propa-ga-nda comunieta. In tutt-o cio non v’è nuîla di stra-no. Lo stesso. avviene in R-.imani-a, Bulga-ri-a, Ceccslovac-chia -e in tutti -gli altri pae-si satellite, dove lo sport è ofgani'Zze.to su tipo .sovie-ticô. Lo sport no-n {saisie per l’in-divi-duq, ma è un esercizio- f's'co di pr-eparazione al servizio militare. Skoneck:. il no-to ten-nista poîac-co, che -dopo la propria vittoria a Zurigo decise di rima-ne-re all’este-ro, desc-ri-sse cosi i ïïuo-l arrivi a Mcisca e Leningra'do, AH’arrivo al-l’aerodrtmo. di Mosca lo- portarr.no al miicroifo-no facendogli leggere un lungo discc-rso. Naturalmente, nel discorao si elévayano aile stelie i suiccessi sovietici. Cose stra-ne avvennero al suo primo m'CCT.itro- con gi-ccatori sovieti-ci. E più strann- di tutti l’arbitre.g-gio. Quando Skonecki stava vin-cendo per 6 : 2, Frirbitro comunica-va 4:4. Quando il russo perse il set, c,d il risuUs-to era 6 : 0, i’arbitro comunicava 7 : 5. Nei paesi li-beri il puibblico avrebbe fischiato taile im. fciroglio, ma i tifosi russi -restavano indifferenti. - Ta,ïe -compo'rtamento è per gli s.portivi sovietici cosa afoituale. Il loro prestigio è -basso persi-nO nei paesi sâ-teiiit-i. Co-n -ciô si spie-ga ccmo ad una recente pertita di fotbal in Polonia un gioic-atore ir-ritato cc-minciô ad un trsitto- a me-nar ¡calci aU’arbitro anzich-è al pal-lpne. Fox-se. era questo Túnico modo di far -crmpre-ndere al pubblico- -ciô che -pçns-ava. Noi possia-mo rider-e di fronte a questo sciccchezze, ma gli spor.ti-vi oel paesi satelliti non ridono. Essl-vedon-o..che lo sport in c^-sa loro è stato dénaturât» dalla pol-itlica -d-ei chrige.nti sovietici; la soddis-fazio-ne e la libertó nell-o sport sono proi. biti. Pur. avendo una tendenza spic-cala, nes-suno potrà svUupparsi in un adato ramo sportivo- se- rifluta di papa-gallare le írasi della pro-pe-ga-nda -so-yíetic-a. % F a-ncc-r più grave 6 i-1 fatto che non fe parmesso ai capi-tsni di sce-gUi’.rsi- le : prc-prie squadre. Sette gú-icatc-ri della «JAVA» di Praga venne.ro scelti non in base alie lo-rc? cupsgvá, ín-a ’parche ayevan-o supéralo le norma in. fabbrica. L’as-' segnazione di titoli fantastici, e ad-diri-ttr-ra di pre-mi spo-rtivi, per il con'segulmento di record in fabbri-chg ’.âtaitali è un vec-chi-o sistema fascista. C'ó succed.ava -ai tempi di Hitler e Mussolini. Le aítuali cause sono Identlshe a qu-ell-e di ahora. re sportive. Un tribunale distrettuale di New York ha condannato a sei mesi di carcere alcuni giocatori di pallacanestro univérsita-ri che hanno accettato forti somme di denaro per alterare, con il loro contegno passivo, i risultati di piú incontri. In casi ancor piú gra-vi, i tribunali hanno inflitto pene sino a 3 anni di reclusione. Nel motivare le sentenze, i giudici cosi si sono esprdSsi: (iNelle univ&rsitá, il gioco del calcio e la'pallacanestro non sono piú sport dilettanitistici, ma sono di-venuti dei mereati, di corruzione che lasc'iano tristi conseguenze sulla morale della gioventü universitaria». * ... a H.elsinski i] ginnasta 44enne, dott. Heikki Savoleinen, presterá a no me di tutti i partecipanti alie o-limpiadi; il giuramento olimpionico. Nonostante la sua non piú giovane etá, il dott. Savoleinen é uno dei migliori ginnasti attrezzisti del mondo. Egli ha giá; partecipato alie olim-piadi di Amsterdam mi 1928, ove conquisto la meéaglia di bronzo. Nel 1932, a Los Angeles conquisto il II posto. Nel 1936 a Berlino, su 144' concorrenli, si affermó al 9 posto ed infine a Londra nel 1948 vin-se la madaglia d’oro. * (.. il noto saltatore , austríaco Bradl (che é anche Vecónomo del rifugio di Manndlwandanhaus, giá noto per le sue ».prestazioni neiie gare internazionali e che conquistó uno dei primi posti nelle gare di salto a Planica) possiede un tram-polino privato per il salto, da lui fatto costruire secando i piani nor-vege.si. o* . . . sia gli Stati Uniti d’America come puré la Gran Brettagna non daranno alcun aiuto finanziario ai partecipanti alie olimpiadi. * .... a Honolulú il campione giap-ponese di pugilato della categoría pesi mosca, ha battuto il campione del mondo Dada Marín in 7 rounds, per k. o. técnico. * . -... ¿I campione d’Italia del lando del disco, Consolini, si fe am- m.onlJatn da poco tempo con certa Hannj Chiuk. * C • • te autoritá di polizia vienne-si hanno fatto chiudere lo stadio della nota squadra di calcio «Ra-pid» sino al 2 marzo■ p. v. poichó durante gli inconiri di oampionato si sono verifícate rípetute invasio-ní del campo. stimento dli una somm-a non troppo elevata. Alia medesima tonte abbiamo ap-preso che, con l'aiuto dei comitati della Técnica Popolare delle altre re-pubbliche federali della R. P. F. J., verrebbero acquistati altri 3 alianti del tipo «Passero» e 2 aiianti mo-derni, uno dei tipo «Triglav» per ü conseguimento dei brevetto di pilo-taggio «C» e «C» d’argento e di records. Verrebbe puré acquistato un idroveleggiatore del tipo «Jadran». L’acquisto di tali apparecchi fe condi-zionato a queRo di un ¡biplano per la trazione degli alianti, ed a quello di un aereo scuola per il conseguimiento de-1 brevetto civiie di pilota a motore. Con la costruzione del campo d’avi-azio-ne, degli alianti e degli apparecchi in argomento la spesa ammonte-rebbe a circa 4 milioni di d-inari che non fe eccessiva se si tiene cont-o delle necessitá attuali e deli’epoca in cui vivia/mo. Tale somma potrebbe essere recu-perata pioi a lunga scadenza con l’ef-fettuazione. di aeromeeting ed altre ini7.ia(ivc del genere,. Di cife sará bene tengano conto gli organismi del potere popolare. Per quanto riguarda le possibilitá tecniche di costruire un aereoporto della Técnica Popolare esse esistono, e con poca spesa possono essere rea-lizzate. Pfer quanto riguarda i quaidri tecnici per creare una squadra di pi-lotaggio sia per alianti, che per il conseguimento del brevetto di pilota civiie, ce ne sono sia a Pirano che a Canotí¡siria e in altre locailitá, bar sta iniziare il lavoro ed i quadri sa-rannio sufficenti. Fra i giovani del distretto, come detto sop-ra, regna un vivo iníeresse, bastí il fatto che i numerosi corsi di aereomoideliSsmo hantía mobilitato pairecchie centinaia di giovani, itali-ani e sloveni. Oltre a cife, potrebbero puré iniziare i loro regolan lanci i membri del corso paracadutisti di Capodistria e del distretto che ammontano a pa-recchie decine e che, ultímate le Ie-zioini teórico prajtiche, non banno ancora potuto effettuare i regolari' lanci per conseguiré il distintivo di paracadutista. Con la buena voiontá e l’aiuto degli organi del potere, i nostri giovani potranno in breve realizzare le loro asnirazioni. Quelle di volare e librarsi semore piü in alto nell’azzur-ro del cielo. S. A. ñWVSSO La Radio -Trieste — zona Jugo-slava, trasmetterá -gli a-uguri di Capodanno -d-eíle* diverse ditte e,d ist-ituzioni i gi-orni 31 dicembré 1951 -e 1. gennaio 1952 aille ore 12.45 e alie ore 13.45. GQMMmQñZmWE Nella riunione del comitato ammi-nistra-tivo del club filatélico -che ha avuto Luogo il gior-no 20 dicem-bre c. a. si è deciaa -qiuamto segue: Con il niuovo anino le riuin-io-ni dei sqci saram-no te-nute ogni domenica alie ore 9 mella sala delle riunioni nel in-uiovó albergo «Balkan». Entro la fine delTarïlïo i soci do-vrainmo versare le -quote sociali (180 di-n.) sul -c. c. 1-959-107. II g-iorno- 27 geinma-io 1952, alie ore 8 precise, avrá luago l’assemblea a-n-nuale del cl-uib. Tutti i soci hanno Tobibli-go di initervemire. La assem-blea avrá luogo -nella sala delle riunioni -del[ Comitato Distrettuale di Cap>odisirta. Il clu-b ha versato la somma -di din. 5.000.— per il Capodanno del Bambino. La sede del -clufo si tr-ova in via Verdi (Sl-ndacati Clittadinl). II comitato. Smarrimenf! Germán O.lga da Salara, ivi abitante, ha s-mar,rito il gioirno 23. del XII la sua «arta d’ide-ntitá a Trieste. — Qualora detta carta ñor» venga restituita, ncin é piú valida. * Fraigiacomo- Gior.gio da Is-ola ha s-marriito la sua cairta d’identi'tá a Trieste, il -girirno 22 dic-emb.re c. a. Se d-etta -cairta, n-ó-n sa-rá restituita, ri-sulterá -non valida. % Busleta ¡ Eriminiiat ida Sicciole N,ro. 9. ha smarri-to la sua carta- d’iden-ti-tá a Capp-diistrla, il 19 dicembre. 1,1 ri-nveinitare é pregato- restituirla alia proprietarLa, in caso contrario detta darla non ó valida. Direttore responsable CLEMENTE SABATI Stampato pressa lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubblicazione autórizzata