ANNO Vili. Capodistria, 1 Gennaio 1874. E- f LA I V giornale degli interessi civili, economici, amministrativi DELL' ISTRIA, ed organo ufficiale per gli atti della Società Agraria Istriana. Esce il 1° ed il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. Atti ufficiali della Società agraria istriana. I signori Soci che non avessero ancora pagato ' abbonamento a tutto 31 dicembre p. p. sono pregati soddisfare sollecitamente al loro obbligo. La Redazione. Ed ecco cbe ci proponiamo di aggiungere un läitro anno di vita al nostro periodico, e che ci auguriamo nuovamente, perchè al proposito non venga meno l'effetto, quella fida benevolenza dei cortesi nostri amici, che sola ci potè sorreggere in passato nella modesta »ostia opera, e sola può confortarci a persistervi anche per l'avvenire. Noi ben sappiamo, che piccolo è il nostro lavoro, e che, ad ogni modo, uè le forze nostre nè le condizioni della vita che viviamo sono adeguate ai larghi intendimenti che ci animano. Ma sappiamo ancora, che non piccolo è il vantaggio di possedere come un registro di famiglia, pronto ad accogliere ogni voto onesto, ogni utile proposta, e capace di riuscire nelle solenni occasioni strumento efficace, per assicurare la vittoria ai più «legni partiti. È di questo che preghiamo ci sia tenuto conto ; di questo che si nobilita l'umile officio che abbiamo assunto di tenere aperte al vigile patriottismo queste ~~ne domestiche. Noi, dunque, proseguiremo. E proseguiremo, vo-gham dirlo, compre,d dell' importanza, se non di quello "è dato a noi di fare per la nostra provincia, del molto che pur possiamo procurare le sia fatto dai migliori. Dopo ciò, non abbiamo bisogno, per fermo, di riprotestare la fedeltà nostra incrollabile al programma, col quale ci siamo accinti a condurre questa nostra pubblicazione. Essa è ben nota ad amici e nemici. Che se taluno di coloro, che già ci furono am-compagni, si dà a credere di avere dinanzi agli occhi la stessa meta, pur volgendo in modo, da qualche tempo, da lasciarci vedere (soffrasi l'àmara espres- sione) assai più l'omero che la fronte, noi siamo troppo ceri del fatto nostro, perchè altro ci sia possibile che dolercene intimameute. Soggiungeremo soltanto, essere pur nostro l'avviso che il miglior mezzo di giovare alla causa della civiltà nostra nella nostra provincia sia quello di promuoverne il bene morale e materiale nelle vie che ci sono aperte, ina nou poter noi riconoscere per ciò necessità veruna di trasfigurarci e di dare altra fidanza della nostra lealtà che non sia quella, così nobile per' uoi e rassicurante per tutti, del retto giudizio del,'a posizione che ci è fatta. Nè ci turba il sapere, come la coscienza, mal sicura di se, tenti qua e là di rifarsi nell'accusa, e finga di scorgere le grette animosità del municipalismo e gl'indegni consigli dell'invidia nelle più schiette preoccupazioni del pensiero patriottico. Troppo è chiaro, quanto esso sia geloso unicamente della dignità del nostro paese e della giusta direzione dello spirito pubblico, il quale si facilmente può essere fuorviato anche da minime cause e mano mano arrivare là dove nessuno lo avrebbe voluto. Di fronte a questo pericolo, noi sebbene animati da vivissimo desiderio di concordia, e tolleranti, sino all' an negazione, delle stesse colpe che più ci ripugnano, finché il silenzio è prudenza che spera, non rifuggiremo dalla dura necessità di dare piena espressione alle meritate censure, se altro modo non ci rimarrà di adempiere l'obbligo nostro. Ma è grande la nostra fiducia, che noi, già così uniti e studiosi di attestarci il reciproco affetto nei giorni più tristi, non faremo oltraggio alle onorate memorie, ora ch^ ci è finalmente consentito di rendere' tutti insieme operosa 1' antica amistà e tradurre in atto non pochi dei più cari voti della nostra gioventù. Non rincresca ai nostri lettori, se piuttosto che rinnovar loro augurii che tutti abbiamo nel cuore, o ripetere i consueti proponimenti, o enumerare nuovamente gli utili officii della stampa, anche allora che ristretta ed umile ne sia l'azione, abbiamo stimato apportuno di tenere un cosi diverso linguaggio, venendo meno al costume di questo giorno, dedicato alle ingenue effusioni dell'animo. Per noi, lieti solo di ciò che può illustrare le penose prove della nostra vita, questo giorno vuol essere giorno di vigorosa risoluzione a non aver di mira che il bene della patria, a considerare, senza egoismi da una parte e gelosie dall' altra, anche gl'interessi particolari dei singoli comuni, fossero pure esagerati da giovanile entusiasmo, nell'insieme degl'interessi generali della uostra provincia, e sopra tutto a guardarci costantemente dalla funestissima epidemia delle malignità di partito, la quale uccide o sgomenta le più nobili esistenze, e lascia la vita e l'audacia ai peggiori. Non diciamo di più, perchè qui in casa il più è inteso da tutti, e perchè ci tarda di chiudere queste brevi parole con un saluto affettuoso agli amatissimi nostri comprovinciali: saluto che sorvolando su ogni cagione di rammarico, risuoni nelle regioni del pensiero sereno, dove dimorano le più elevate nostre aspirazioni, e dove già tanto ci fu sacro onorare con assidua pietà il nome dell'Istria nostra. Un fatto di molta importanza è successo nell' ultima metà del mese trascorso nella nostra provincia; venne dato principio ai lavori della ferrovia Pola, Rovigno, Divaccia. Causa le scarse relazioni tra città e città della provincia, causa anche il minore o nessuno interesse che dalla linea ferroviaria si spera in questa o in quella parte, non da per tutto poteva essere apprezzata abbastanza e divisa la giusta esultanza di Pisino e di Rovigno per l'incominciamento dei lavori, alle porte di queste città. In Pisino si diede fuoco alle prime mine il giorno 16, ed in Rovigno il 23 Dicembre. I nostri lettori ricorderanno la parte presa dal nostro giornale nella questione della ferrovia istriana. Noi ci siamo studiati, suggeriti dalle nostre convinzioni, e rilevando l'opinione di moltissimi comprovinciali, di dimostrare, una volta che il governo aveva deciso in massima la costruzione di una feirovia in provincia per viste strategiche, la convenienza di una linea piuttosto che di un altra ; col proposito, per quanto era permesso sperarlo, che fosse fatto valere il giusto desiderio dell' Istria. Soltanto quando ci siamo dovuti persuadere, è doloroso il ricordarlo, che la questione economica, veniva sfruttata per diversi scopi e che, per vane speranze, si faceva mostra di abbandonare incrollabili prin-cipii, allora non abbiamo potuto trattenere una voce di seria disapprovazione, voce eh' era la eco fedele dei sentimenti di tutta la Provincia. Quanta gioia senta in cuore, ogni patriotta, per l'avvenimento d'oggi, e quanta ragione di amarezza, lo giudichi ogni onesto che desidera il prosperamento della provincia, ma perciò non dimentica mai i propositi sacri, e la dignità sua, della città cui appartiene e della provincia intiera. ' Detto l'animo nostro, porgiamo sincere felicitazioni ai fratelli di Rovigno e di PisiuO, per il bene che porterà loro la strada ferrata. Non vogliamo tacere ora, la meraviglia che. abbiamo provata quando, letto anche il verbale dell'ultima seduta della Dieta Provinciale, ci siamo dovuti persuadere, che la. Dieta non si era occupata per nulla della questione ferroviaria. Crediamo che a nessuno possa venire in mente, e non avrebbe allora argomenti validi per sostenere il contrario, che la linea tracciata, ora in costruzione, sia la più conveniente auli interessi della provincia; e in pari tempo crediamo che sarebbe stata opportuna una deliberazione della Dieta, perchè nessun mezzo fosse rimasto intentato onde ottenere la diretta comunicazione di Pola e Rovigno e l'interno dell' Istria con Trieste, centro naturale di sfogo dei nostri prodotti. Nè doveva bastare che la Giunta prov., come si rileva dalla sua relazione generale sulla gestione dell'anno decorso, avesse espresso il desiderio di procurare nel più breve tempo possibile la diretta comunicazione con Trieste, ma bisognava che la Dieta, in appoggio alla Giunta si manifestasse con un voto deciso, e che incaricasse la Giunta stessa a presentare petizione per il conseguimento di un tronco di congiungimento diretto tra Pinguente e Trieste, a completamento della rete ferroviaria istriana. Non poteva ignorare la nostra Dieta che nel frattempo, Trieste, stava adoperandosi a sostegno della Laak, la quale, per lo svolgimento della sua traccia lungo il territorio istriano, andrebbe a soddisfare, almeno in parte, il nostro intento. Ma, in ogni caso, potranno e dovranno i nostri deputati al consiglio dell'Impero, ocouparsi di questo importantissimo oggetto e corrispondere alle generali aspettative. (r) Dieta Provinciale. 1. Seduta — 26 Novembre 1873 — Parenzo. Si apre dopo solenne messa — discorso inaugurale del Capitano Provinciale — Presentazione del Commissario governativo sig. Enrico cav. de Clesius —-Si accordano permessi a deputati e sono annunziate dichiarazioni di impedimento di altri — Sono rimessi alla Giunta prov. gli atti relativi alle nuove elezioni— I neo - eletti Dr. Gabrielli e Madonizza prestano la solenne promessa —■- Il Presidente fa l'elogio funebre dei deputati Rubessa e Dr. Colombani. « 2. Seduta — 27 Novembre. Viene presentato dall'i, r. Consiglio scolastico prov. il conto preventivo pro 1874 del fondo pensioni del personale insegnante, nonché il preventivo pro 1874 del fondo scolastico prov. La Giunta Prov. presenta la relazione sulla domanda del Comune di Parenzo per addizionali al dazio consumo, quella sulla regolazione degli .oneri fondali nel distretto di Lussin, quella sulla proposta governativa intorno alla regolazione dei rapporti del fondo provinciale d'esonero, e quella sulle elezioni suppletorie alla Dieta Prov. — Sono approvate le elezioni a deputati dei sig. Dr. Gabrielli, Madonizza, Rev. Don Pietro Ziz, Rev. Don Antonio Spin-cich. — Il Presidente propone di eleggere una commissione perchè faccia un indirizzo all' Imperatore per il 25° anniversario della sua salita al trono. Vengono eletti gli onor.: Polesini, Venier, Bembo, Parisini, Rizzi.— Si passa alla elezione dei comitati e vengono eletti pel Comitato finanziario: gli onor. Campitelli, Pole- sini, Rizzi, Sbisà, Claiici, Petris, Madouizza — pel Gomitato scolastico : gli onor. Belli, Gabrielli, Scampicchio, Barsan, Covaz •— pel Comitato politico legale : gli onor. Luciani, Boccalari, Vergottini, Basilisco, Parisini — pel Comitato agrario: gli onor. Venier, Bembo, Madonizza, Parisini , Bogovich — pel Comitato di revisione: gli onor. Flego, Grubissa, Spin-cich, Ziz, Marotti. 3. Seduta — 1 Dicembre. Il presidente partecipa la costituzione avvenuta dei varii Comitati, e da comunicazione di varii oggetti. Viene data lettura e passato al Comitato politico legale uu rescritto del Ministero di giustizia contrario all' istituzione dei libri ipotecari in Istria. Vengono rimesse al Comitato scolastico ed a quello di finanza varie pendenze. — Il Dr. Belli e soci presenta interpellanza al Commissario imperiale a proposito dei passi fatti dall'I. R. Governo tendenti-a concentrate presso la I. R. Luogotenenza in Trieste la sede dell'ispettore scolastico provinciale e del personale relativo. Il sig. Comm. si riserva di rispondere. — L'assessore onor. Petris riferisce a nome della Giunta sulla regolazione degli oneri fondali nel distretto di Lussin, con proposte concretate ; l'argomento passa al Comitato politico legale. Lo stesso riferisce in merito alla regolazione dei rapporti dello Stato di confronto al fondo d'esonero: pass? al Comitato finanziario. La Dieta accorda il permesso al Comune di Pa-renzo di riscuotere addizionali per 1' esercizio 1874. Dietro relazione e proposta del Comitato di finanza vengono approvati : il conto consuntivo pel fondo scolastico prov. 1872; il conto consuntivo del fondo delle confraterne [localizzate dell'Istria ex veneta, pro 1872, nonché il I preventivo del fondo stesso pro 1874; il conto consuntivo 1872 del fondo pensioni degli Impiegati prov., nonché il preventivo del medesimo 1 pro 1874; il consuntivo del fondo prov. di coltura 11872 compreso il fondo premi bovini, e quello del Iconsorzio per l'asciugamento della valle del Quieto. 4. Seduta — 4 Dicembre. L'onor. Spincich presta giuramento. L'onor. Belli e soci presentano interpellanza al ■ Comm. imperiale a proposito dell'introduzione della ■lingua tedesca obbligatoria nel ginnasio di Capodistria, le dell' istituzione di un ginnasio in lingua tedesca in ■Pisino. L'onor. Comm. imperiale dichiara che risponderà liella prossima seduta, e prende la parola per rispondere alla interpellanza prodotta nella anteriore seduta, lin seguito alla quale risposta l'onor. Belli, non trovatala esauriente, si riserva di produrre particolare mo-liioue in argomento. La Dieta accorda la riscossione di addizionali al ■Comune di Lussingrande. In seguito a proposta del Comitato finanziario ■tengono approvati: il conto consuntivo del fondo provinciale per 11872; il conto consuntivo del fondo d' esonero del suolo ■per 1872. 5. Seduta — 6 Dicembre. L'onor. Ziz presta giuramento. Il Presidente comunica alla Camera uno scritto firmato da 20 deputati contenente un lagno, contro la forma offensiva alla loro dignità, di una pubblicazione comparsa nel giornale ufficiale ; a seconda del desiderio espresso, lo scritto sarà inserito nel protocollo. Passa al Comitato di finanza una domanda della Società Agraria per aumento dell' annua sovvenzione. L' onor. Piego ringrazia la Giunta dell' appoggio prestato al Comune di Montona per costruzione strade ed invoca per sollecitazioni al governo onde esaurire 1' oggetto. Si accorda al comune di Muggia le addizionali pro 1874. L' onor. Campitelli riferisce pel Comitato finanziario sul conto preventivo del fondo di esonero pro 1874, e sul regolamento dei rapporti del fondo suddetto verso lo Stato, con la proposta di approvare il preventivo e l'esazione pel 1874, di un addizionale del 10*/0 sulle dirette, comprese le add. dello Stato, e formula concrete proposte riguardo il regolare andamento della amministrazione dell' accennato fondo, tanto nelle relazioni con lo Stato che con i debitori Tutte queste proposte sono accolte senze discussione. Dietro relazione dell' onor. Parisini pel Comitato politico legale, sul progetto di legge pel regolamento degli oneri fondali nel distretto di Lussin. vengono accolte in seconda e terza lettura le proposte modificazioni alla legge votata nel 1872, in armonia alle prescrizioni del ministro dell' interno. L'onor. Basilisco pel Comitato politico legale riferisce sul rescritto ministeriale intorno alla introduzione dei libri ipotecari in Istria e propone che la Giunta, assicuratasi l'adesione del Governo, elabori un> progetto per l'introduzione di detti libri. Il Dr. Stradi parla in appoggio, dopo di che le proposte del Comitato sono accolte ad unanimità. L'onor. Scampicchio propone e la Dieta incarica la Giunta a sollecitare dall' Imp. Governo 1' evasione del progetto di legge votato l'anno scorso per la rinnovazione delle inscrizioni1 ipotecarie. 6. Seduta — 13 Dicembre. Il Presidente fa varie comunicazioni. Viene passato al Comitato politico legale il progetto di legge per un Regolamento edile, che non ottenne la sovrana sanzione. Viene passato al Comitato finanziario una domanda di sussidio di studenti dell'Accademia monta-nistica di Leoben. Allo stesso Comitato é rimessa la petizione di alcuni comuni per sussidio di fior. f>00 per riattamento strade; è rimessa un altra domanda di sussidio di studenti dell' università di Gratz. Viene rimesso al Comitato politico legale un ricorso contro una decisione della Giunta Prov. Il Commissario governativo risponde alla interpellanza dell' onor, Belli e soci a proposito della lingua d'insegnamento nei ginnasi di Capodistria e Pisino. Dopo di che l'onor. Belli non ritenendo esauriente la risposta si riserva di produrre analoga mozione sul-l'argomento. L'assessore Dr. Amoroso, riferisce sul progetto di legge concernente la regolazione del torrente Cor-nalunga nel distretto di Capodistria e conseguente prosciugamento della vallata, proponendone l'accettazione. Parla in appoggio 1' onor. Belli. 11 progetto è rimesso in seconda lettura per la prossima seduta. L' assessore onor. Petris riferisce sul progetto di legge p6r modificazione del § 73 dello Statuto comunale per la città di Rovigno; il quale progetto è rimesso per seconda lettura alla prossima seduta. L' onor. Madonizza riferisce pel Comitato agrario sulla tariffa di classificazione per la regolazione dell' imposta fondiaria e fa proposta perchè la Giunta iutraprenda una inchiesta agraria in provincia. T'opo ampia discussione la proposta è accettata. L'onor. Basilisco propone che in seguito alla sfiducia in cui sono venuti i membri della i. r. Commissione prov. per la imposta fondiaria, eletti dalla Dieta nel 26 Ottobre 1869, si ritiri loro il mandato e si passi a nuove nomine. Accolta la proposta furono eletti a nuovi membri i signori Giuseppe Susauni, onor. Madonizza, onor. Sbisà, ed il sig. Clemente Orlich ; a sostituto il Dr. Nicolò Del Bello di Capodistria. Presentato dall' I. R. Governo il progetto di legge per l'organizzazione sanitaria viene eletto un comitato speciale per lo studio e riferta, composto dagli onor. Belli, Parisini, Luciani, Basilisco e Boccalari. 7. Seduta — 15 Decembre. Viene accolto in seconda e terza lettura il progetto di legge concernente la regolazione del torrente Cornalunga con lieve modificazione al § 3. Viene pure accolto in seconda e terza lettura il progetto di legge per modificazione del § 73 dello Statuto della città di Rovigno, con una ulteriore rettificazione. Si accorda la riscossione di addizionali, salva la sanzione sovrana, al comune di Pisino ed ai comuni censuarii di Gallignana e Previs. L'onor. Luciani riferisce pel Comitato politico legale, sulla tenitura dei libri notifiche e propone che sia chiesto dalla Giunta all' Imperiale Governo, uu stabile ufficiale giurato per tutti i giudizii della provincia, per la tenitura dei libri ora esistenti, e che sia accresciuto il personale di cancelleria, pel migliore servizio. La proposta venne accolta senza discussione. L'onor. Basilisco pel comitato politico legale propone di passare all' ordine del giorno sul ricorso di Matteo Petek e Comp, di Gimino contro una decisione della Giunta Prov. 8. Seduta — 17 Dicembre, La Giunta Prov., presenta una mozione d'urgenza onde ottenere dall'I. R. Ministero dell'interno di concerto coi ministeri di finanza e dell' agricoltura e del commercio, pronti soccorsi per la classe agricola ed operaia della provincia. Accolta l'urgenza, svolta la proposta dall' assessore onor. Amoroso, la Dieta 1' accoglie ad unanimità. L'onor. Boccalari riferisce a nome del Comitato politico legale sul regolamento edile proponendo alcune modificazioni ed aggiunte. 11 progetto venne accolto conforme le proposte del Comitato in seconda e terza lettura. 9. Seduta — 18 Dicembre. Viene rimessa al comitato finanziario una domanda di sussidio di studenti della facoltà filosofica dell'università di Vienna. Viene rimessa al Comitato politico legale una petizione dei comuni di Torre, Abrega e Fratta per essere separati dal comune locale di Parenzo. L'onor. Madonizza riferisce pel Comitato Agrario sulla progettata conduttura delle acque del Risano a Trieste, e propone che sia incaricata la Giunta di proteggere gli interessi minacciati delle popolazioni sul Risano; e che sia fatta petizione all'I. Governo, perchè in via di delegazione sia da esso destinata altra Luogotenenza per la trattazione e decisione in prima istanza dell' oggetto. L' onor. Belli dichiara di astenersi dalla votazione. Dopo animata discussione sono accolte le proposte del Comitato. L'onor Scampicchio, a nome del Comitato Scolastico riferisce sull' escuzione della legge sulla sorveglianza scolastica, proponendo che sia invitato l'I. Governo a curare la puntuale esecuzione delle leggi relative. Dopo viva discussione la proposta è accolta. L' onor. Barsan per lo stesso comitato riferisce sul concentramene degli impiegati scolastici provinciali e fa proposte nel senso che la Dieta non riconosca profittevoli le misure del Governo, e sia mantenuta, valendosi dei mezzi concessi, 1' Autorità scolastica superiore, nella sua sede, in Parenzo. La Dieta accoglie le proposte. L'onor. Barsan riferisco ancora intorno le leggi scolastiche votate dalla Dieta nell' anno decorso, e propone che si passi all'ordine del giorno. Accolta. IO. Seduta. — 19 Dicembre. L'onor. Scampicchio pel comitato scolastico riferisce sul conto preventivo del fondo scolastico provinciale pel 1874, con la proposta che sia approvato Yintroito di fiorini 45,043 je pari esito; e con la proposta ancora tendente a costringere l'autorità scolastica provinciale a tenersi ad alcune norme nell'interesse dei comuni, ed a presentare copia del rapporto annuale sulle scuole alla Eccelsa Dieta. L'onor. Campitelli vorrebbe aumentate le sovvenzioni ai Comuni, ed abolite le tasse scolastiche e propone che le sovvenzioni da 36.580 sieno portate a fiorini 49.772. La proposta è respinta e vengono accolte quello del Comitato. L'onor. Scampicchio per lo stesso comitato, riferisce sul conto preventivo del fondo pensioni dei maestri dell' Istria pel 1874 proponendo f. 10741 d' introito e pari esito ; proponendo ancora che 1' Autorità scolastica prov. sia invitata ad attivare regolarmente il fondo pensioni del personale insegnante col 1. Gennaio 1874, stabilite positive modalità. Propone ancora che l'Autorità scolastica sia invitata a pagare, stabilito il modo, la pensione assegnata in via di grazia dalla Dieta ad una maestra. Le proposte vengono accolte. ' L' onor. Basilisco riferisce per l'apposito comitato sulla legge per l'organizzazione sanitaria. La legge venne accolta in seconda e terza lettura con alcune modificazioni proposte dal Comitato. L'onor. Boccalari a nome del Comitato politico legale riferisce sulla petizione dei comuni di Abrega, Valle e Fratta per separazione dal Comune di Parenzo e propone che l'affare sia rimesso alla Giunta Prov. per le necessarie rilevazioni ed eventuali future proposte. Questa proposta venne accolta. 11. Seduta — 20 Dicembre. L'©nor. Barsan riferisce pel comitato scolastico intorno allo studio della lingua tedesca nei ginnasi di Capodistria o Pirano e Pisino e propone che sia fatta petizione all'I. R. Ministero onde non sia obbligatorio quell'insegnamento nel Ginnasio di Capodistria; sia italiana la lingua d'insegnamento in quello di Pisino; sia incaricata la Giunta di attivare un Ginnasio inferiore, o reale inferiore italiano in Pisino qualora non fosse in altro modo provveduto al bisogno. Dopo viva discussione, nella quale l'onor. Ziz fa mozione per la istituzione di un Ginnasio slavo italiano in Veglia, le proposte del Comitato sono accolte. La mozione Ziz perchè in opposizione al regolamento, non può essere ammessa a deliberazione. L'onor. Campitelli riferisce a nome del Comitato di finanza sul conto preventivo pel fondo provinciale pel 1874 e propone un introito di fior, 38,128, un esito di fior. 155.702, e quindi una deficienza di f. 177.574; e per coprire questa : un addizionale del 8 per °/0 su tutte le dirette compresi aumenti dello Stato, del 70% sul dazio consumo carni, vino, bibite spiritose, birra. La domanda di maggiore sussidio della Società Agraria è inclusa nel preventivo provinciale. Propone di rimettere alla Giunta la domanda di sussidio per strade, di alcuni comuni, raccomandandone la favorevole evasione. Propone di rimettere alla Giunta le domande di sussidio di studenti di varii istituti. Propone che la Giunta sia incaricata di curare con ogni mezzo legale la rifusione di imposte illegalmente pagati dalla I. K. Luogotenenza, quando amministrava il fondo prov. dell'Istria 1853- 56, al Comune di Trieste per spese di mantenimento e cura di partorienti. Propone che la Dieta faccia voti perchè fra i membri della i. r. Commissione Prov. sanitaria del Litorale sia nominato alcuno del personale dell'Istria. L' onor. Gabrielli raccomanda alla Giunta lo studio delle strade del Comune di Pirano. Dopo di che le proposte del Comitato sono accolte. Esaurito 1' ordine del giorno l'ouor. Venier propone un ringraziamento alla Giunta, al Capitano Provinciale, al commissario gevernativo ; tutti i deputati si levano. Il commissario imperiale ringrazia. Il Presidente chiude con un discorso la sessione. Notizie e documenti per la conoscenza delle cose istriane. I Gavardo di Capodistria. (V. numeri 13, 14, 15, 20, 21 22 e 23 della Provincia). Col n 82 *) Vedi Provincia n. 23 pag. 1369 col.l.) termina la serie dei documenti, bellissimi e d'interesse veramente patrio, contenuti nel libro delle Memorie mss. della famiglia Gavardo, e si chiude la parte vecchia di dette Memorie. A questa succedono alquante altre notizie, tra- *) Il lettore si sarà facilmente accorto che quello che segue su Pola, Albona e Barbana è cosa affatto distinta. scritte a cura del diligentissimo sig. Giovanni de Gavardo, vivente e possessore del libro. Incominciano esse con un breve'cenno di Gavardo Gavardo figlio di Cristoforo e nipote di Gavardo, cenno dal quale si rileva che fu sacerdote, d'ingegno felice, di estesa cultura, di rara dottrina, versato in molte lingue, e di esemplare costume. Recatosi in Inghilterra si rese caro ad ogni ordine di persone, ed ebbe l'cuore di essere ascritto a quella Reale Accademia. Morto a Parigi nel 1736 di soli anni 36, ebbe onorevoli funerali a cura del Veneto Ambasciatore Alessandro Zeno. In uua iscrizione latina posta già sul suo sepolcro, in Parigi, nella chiesa di S. Sulpizio, è bellamente riassunto il quadro dei di lui meriti e delle di lui vittù. (V. Stancovich, Biografie ecc. ecc. tom. III pag. 172 173 e 74.) La Signora Antonia vedova del fu sig. Antonio Crevato, erede Gavardo, conserva tuttora in Capodistria un ritratto ad olio di questo Illustre, ritratto, come pare, spedito allora alla famiglia dal sullodato Veneto Ambasciatore. Segue un brevissimo sunto storico della impresa contro Trieste, condotta nel 1463, da Santo Gavardo, del quale e della quale è stato già ripetutamente toccato nei passati numeri della Provincia. Contiene esso qualche minuta particolarità senza che ne sia indicata la fonte, ma è tale che non contrasta colle circostanze già note e bene accertate. Chi poi vorrà fare studi più particolareggiati su questa impresa, oltre il Sabellico, il Verdizzotti, il Vero, il Contarmi e le altre fonti citate, oltre i documenti riprodotti o compendiati nella Provincia, i Mss. del vescovo e Iurecon-sulto Rapicio, e altri documenti dell'Archio Veneto generale, troverà notizie e documenti nella Storia etnografica di Trieste dello Scussa, curata da F. Cameroni (Trieste 1863), nelle Notizie storiche di Trieste, pubblicate dal Kandier col pseudonimo di Giovannino Ban-delli (Trieste 1851), e, più che altrove, nella Storia Consilio dei Patrizi (Trieste 1858,) e nel Codice diplomatico istriano. — Essendo il Codice poco diffuso finora nella provincia, non credo inutile di dare qui l'indice ragionato dei documenti che accenno, colle stesse parole del suo benemerito editore. 1463. 25 febbraio Ind. XI. Venezia. "Doge Cristoforo Moro ordina che sieno presi alloggiamenti militari in Schwarzeneck, Corgnale e Cauti, territorio del Conte di Gorizia, e formata una bastita, per chiudere la strada maestra che mette a Trieste. „ (Archivio Municipale di Capodistria). É il documento del quale fu dato il regesto sotto il n. 4, nella Provincia N. 21 pag. 1352 e 53; però nel Codice diplomatico è più completo che non nel ms. di casa Gavardo. In questo è ommesso l'ultimo capoverso, nel quale si raccomanda la esatta osservanza degli ordini dati contro i Triestini, e si dispone come debbano andare divise le robe che fossero colte in contravvenzione. 1463, 25 Febbraio Indizione XI Venezia. "Doge Cristoforo Moro ordina sieno venduti i beni dei Triestini in Muggia a soddisfazione dei debiti che avevano i Triestini verso i sudditi Veneti,,. (■Archivio Municipale di Capodistria). 138 8 1463, 11 Marzo Indizione XI, Venezia. "Doge Cristoforo Mauro fa costruire bastita presso il Castello di Schwarzenegg a spese dei comuni di Capodistria, Muggia, Isola e Pirano pei chiudere ai Triestini a via del commercio,,. (Archivio Municipale di Capodistria). Corrisponde ai due documenti dei quali si diede il regesto sotto in. 5 e 6, loro citato. Nel ms. Gavardo si dicono tratti ex libro veteri Ducalium. existente Offitio Sindicatus, ad pag. 186 tergo. 1463. 1 Settembre. Trieste. "Notizia di caduti nella guerra coi Veneti,,. (Archivio del Monastero di S. Cipriano di Trieste). 1463, 27 Settembre. Udine. "Guerra dei Veneti contro Trieste,,. (Archivio Comunale di Udine — Annali civici). id 20 Ottobre. id 31 Ottobre. Sono note comunicate al Kandier dal Dr. Vincenzo loppi di Udine. 1463. 14 Ottobre. Venezia. "Rafaele Zovenzoni poeta triestino all'illustre Guarnerio friulano, sull'assedio di Trieste e su cose di lettere,,. (Quaderno del Nodaro Articuccio da Rivignano. Archivio Not. di Udine). Comunicato al Kandier dal Dr. Costantino Cu-mano, il quale, a gara col Dr. loppi, arricchì il nostro Codice diplomatico di bellissimi e importantissimi documenti tratti dagli Archivii del Friuli. Il Kandier accompagna il diploma con un breve commento nel quale da notizie molto particolareggiate ed interessanti sulla vita, le opere, e le opinioni dello Zovenzoni. 1463. 4 Novembre. Venezia. "Doge Cristoforo Moro risponde a Re Giorgio Podiebrad di Boemia sugli offici fatti per la pace fra Triestini e Veneti, desiderata da Papa Pio II„. (Palazki. Nel Fontes Rerum Austriacarum. Vienna. Stamperia Aulica 1860 pag. 293, tratta dall' Archivio Veneto. Lib. Commemorialium. Invece d'indicare il Lib. Commemorialium, avrebbe dovuto indicare il — Senato Secreti, Registro XXI car. 199 tergo. 1463. 8 Novembre Trieste. "Il Comune di Trieste dà plenipotenza al Nobile e Patrizio Domenico de Burlo, Familiare e Ciambolano di Papa Pio II, ed al Nobile e Patrizio Antonio de Leo Conte Palatino, per conchiudere col Doge Cristoforo Moro e la Signoria di Venezia la pace, maneggiata dal Cardinale Nicense Bessarione Legato a latere, chiesta dal Sommo Pontefice Papa Pio II „ (Lib. Commemorialium XV carte 86 tergo e 87 dell' Archivio Veneto). Avrebbe dovuto dire a carte 87 tergo semplicemente; che a carte 86 tergo, 87, e in parte 87 tergo e trascritto per esteso il Trattato di pace del quale segue qui sotto la indicazione. 1463, 17 Novembre. Ind. XII. Venezia. "Pace fra Trieste e Venezia ad interposizione di Papa Pio II „. (Archivio diplomatico di Trieste). L' esemplare dell'Archivio Veneto qui sopra citato, giova a rettificare qualche errore di stampa: p. e. il furbis va corretto in furibus. Nel breve commento che fa seguire il Kandier dà interessanti notizie intorno alle ostilità corse tra Veneto-Istriani e Triestini, nonché intorno allo assedio della Città e alle conseguenze della Pace. 1463. Die 23 Novembris. Venezia. "Doge Cristoforo Moro rescrive all'Arciduca Alberto fratello di Imperatore Federico III sulla pace con Trieste, fatta ad interposizione di Papa Pio II„. (Minuta nel Registro Secreti XXI carte 199 dell'Acrhi-vio Veneto). Doveva dire a carte 206. chè a car. 199 come e stato notato più sopra, è registrata la risposta al Re di Boemia. 1464, 22 Febbraio Neustadt. "Imperatore Federico III loda Trieste per la fedeltà e valore nella guerra coi Veneti terminata colla Pace, adi interposizione di Papa Pio II suo amico, ed in premio dà a Trieste nuovo stemma colle insegne austriache „. (Archivio diplomatico di Trieste.) 1464. 22 Marzo Indizione XII. Venezia. "Doge Cristoforo Moro libera li Muggisani dalla custodia del Castello Schwarzenegk, tenuto dai Veneti in odio e guerra di Trieste, coli'assentimento del Conte di Gorizia che ne era il padrone«. (Da codice di copie del Comune di Muggia.). Nell'Archivio Veneto in generale e nel Senato Secreti in particolare ci sono molti e molti altri documenti relativi alle ostilità, ai casi di guerra, e agli uffici fatti dal Pontefice mediante il suo Legato Cardinal Bessarione e 1' Arcivescovo di Siponto ch'era a laterè del Cardinale. Il memorabile Trattato di pace (17 novembre 1463) e il non meno memorabile Diploma di Federico (1464 22 Febbraio) sono riprodotti anche nei Documenti per servire alla conoscenza delle condizioni legali del municipio ed Emporio di Trieste, e nella Storia del Consiglio dei Patrizi: in quest'ultima opera in testo italiano. Al breve sunto storico ora citato dei fatti corsi tra Veneto-Istriani e Triestini, succede nel ms. Gavardo 1' apografo d'una brevissima iscrizione incisa appiè dello stemma esistente sopra la porta d'ingresso della casa di proprietà del più nominato ,sig. Giovanni, posta in contrada del Belvedere. È una iscrizione composta di note croniche e sigle intreciate in modo da non presentare evidente il loro significato. È sommamente probabile però che sia stata posta dallo stesso nostro Santo Gavardo ad indicare l'epoca della costruzione di quella sua casa (1461.) Succede alla iscrizione una notizia di Alessandro Gavardo giureconsulto, criminalista, oratore, poeta. Di lui ancora vivente scrisse il Moschini (Letteratura Veneziana del seeolo XVIII Venezia 1806), "alla cogni-„ zione delle materie criminali unisce un genio sommo „ per la poesia, come lo mostrano i versi serio faceti „ che tengono posto in pili Eaccolte, e lo mostrerebbe „ assai più il poema eroi comico la Rinaldeide o II „ Lanificio di Cari'sborgo„. Il poema in 8. rima, canta scherzevolmente, alla guisa del Tassoni, le vicende non liete di uu Lanificio che l'illustre Conte Gio. Rinaldo Carli aveva eretto con santa intenzione nel territorio di Capodistria, ma che, rovinato per ben due volte dalle acque, dovette sgraziatamente essere abbandonato. Chi vuol saperne di più veda lo Stancovich Biografie Tom. II. pag. 424-428). — Lo Stancovich ha detto, e certo avrà avuto buona ragione di dirlo, che di tale poema esistono due esemplari in Venezia : ma io mi tengo in obbligo di avertire che li cercai indarno. E i conti Mo-rosini e gli eredi del Commendatore Agostino Carli-Rubbi mi hanno dichiarato di non possederlo. A tale difetto però ha supplito la non mai abbastanza lodata diligenza del sig. Giovanni de Gavardo, Esso mi annunzia di averne raccolta e conservata una copia insieme con un esemplare dell' Orazione recitata dallo stesso Alessandro Gavardo il giorno 17 Giugno 1774, *) sul feretro del marchese Giuseppe Gravisi di Capodistria personaggio distinto per ingegno, carattere, cultura, relazioni ed uffizii sostenuti onorevolissimamente a servigio della patria. Il MS. finalmente si chiude con un cenno, anche questo brevissimo, intorno Simeone Gavardo Arcidiacono di Capodistria (1382/ Questo cenno rimandandomi allo Stancovich, (Biografie Tom. III pag. 82) mi obbliga ad una rettifica che fo assai volentieri perchè amo sopra tutto e sopra tutti le verità. Nella Provincia N. 14 pag. 1268 col. 2.a dissi , lo Stancovich però, a quanto pare, non seppe di un „ altro Gavardo, che vissuto nella seconda metà del se-„ colo XIV, abbenchè insignito di carica ecclesiastica onorevolissima ecc. ecc. alludendo appunto all' Arcidiacono Simeone. Che allo Stancovich non sia fuggita la persona la prova evidentemente quanto dice nel loco citato: quello che, come par, non conobbe, sono la impresa sgraziata e la sua mala fine, da me riferite sulla fede del Verci e della Cronaca Bellunese, la quale ultima oggi non è più inedita come lo era in quel giorno. Il prof. Rinaldo Fulin nel suo Archivio Veneto. Tomo VI parte I ci annunzia che la Cronaca Bellunese (1383—1412) del Canonico Clemente Miari, è stata pubblicata per cura del conte Damiano Miari, in versione italiana, fatta per suo incarico dal p. Giovanni de Dona. (Belluno 1873. Cavessago pag, X 235 in 8. con una tavola genealogica.) È una pubblicazione della quale devono rallegrarsi gli studiosi delle storie patrie, perchè è una nuova face nel buio del medio evo, epoca tanto interessante per noi, onde giudicare più rettamente i tempi moderni. Dal citato cenno rilevasi che l'Arcidiacono Simeone Gavardo, dopo la morte del PatriarcaMorquardo, (1381) é stato eletto, dal Consiglio Generale del Friuli, Vice Domino del Patriarcato. Lo Stancovich pensa, non senza buona ragione, che il Gavardo fosse stato eletto Vice-Domino nello spirituale soltanto, perchè dal Livuti risulta che il Capitolo aveva nominato Vice-Domino nel temporale Federico di Porcia, subito nel giorno 11 Gennaio 1381. Lo Stancovich stesso cita qui, come altrove, una Cronaca Ms e una Raccolta di schede del Co. Agostino Carli. Ne ho fatto ricerca ma indarno, e nell' Archivio, al quale di Carli fu lungamente adetto, e presso gli eredi di lui. Chiuse anche le aggiunte al MS. della famiglia Gavardo, non sono chiuse le notizie relative alla stessa antica, benemerita, onorevolissima casa. L'Archivio dei Frari, grazie alle gentili premure del suo Direttore Nob. Toderini e del suo Capo-Sezione Prof. Cecchetti, mi somministrò ancora alcuni documenti che mi affretto di indicare coli' ordine di data ai lettori che mi hanno seguito fin qui. 1380 die 13 Octnbris Indictione IV. Captum "quod Michael filius Gavardi de Gavar-„ dis graviter infirmus in carcere, relaxetur pro nunc „ donec liberabitur. Et pro eostetit plezius Ser Ma-„ theus de Spellato de ducatis mille de presentando eum „ ad beneplacitum domini,,. (Senato Misti V. 36 carte 102;. E evidente che il motivo della prigionia non era di quelli che lasciano macchia. Si faccia riflesso alla legislazione ferrea dell'epoca, ai facili abusi degli uomini d' arme, alla severa responsabilità che si faceva pesare, nel caso d'insuccesso, sopra di loro e a casi simili, e s'avrà facile spiegazione della eventuale sua colpa. Nella vecchia Società ci furono delle colpe onorevoli alle quali obbligava il blasone e la spada ; nè la Società moderna è netta all' intutto da questa eredità medioevale. Questo documento giova poi a confermare la stretta relazione che esisteva fra le due nobili famiglie Gavardo e Spelladi, entrambi di Capodistria, relazione che fu già notata nella Provincia N. 20 pag. 1341, col. 2. 1475 6 marzo. Parte presa nel Senato all'unanimità di voti 156, sopra proposta portata da Rinaldo Gavardo e Francesco di Tuderto. Cancellieri dell'Illustrissimo Capitano Bartolomeo ecc. ecc. Il tenore della proposta non è riportato, nè dal tenore della parte si può categoricamente desumerlo, chè in tutto il contesto c'è studio, pare, di dire e non ispiegare la cosa, ossia di dirla in modo che la intenda soltanto chi è a parte del secreto. Ma appunto per questo è documento da tenersene conto, perchè combinato con altri documenti ed indizii, può sparger luce sempre maggiore sulle relazioni passate tra la Repubblica Bartolomeo Colleoiii, e il Duca di Borgogna. Dall' insieme dell'Atto apparisce che il Senato voleva disuadere il Capitano da una mossa od impresa, la quale, sebbene dimostrasse la grandezza dell'animo suo, era però intempestiva e di difficile, a non dire impossibile riescita. Gli argomenti spiegati a disuaderlo sono, che l'Italia e tutta unita in un sentimento, e che regna pace e tranquillità universale, la quale non vuol essere turbata, tante più che sorge nel Turco un nuovo pericolo per tutta la Cristianità.— Dal contesto di questa parte ad ogni modo si deve conchiudere che Rinaldo Gavardo e stato un destro negoziatore che seppe meritarsi ad un tempo la confidenza e del Calleoni e della Repubblica. (V. Prov. N. 13 p. 1259 col. 1. e N. 20 p. 1342 col. 1.) (Senato Secreti — Registro 27 carte 3.) 1617. 15 Marzo. Supplica di Celso Gavardo nella quale ricorda di aver servito nella presente guerra senza stipendio, per sette mesi, durante i quali si è trovato negli incenda fatti da'1 nemici sopra i Carsi, al comando di Compagnie d'Ordinanze ; alla guardia dei Molini sotto la Villa de' Cani, (posto di molta considerazione e conseguenza); alla difesa del Castello e Villa di Ospo; e finalmente a' danni degli Arciducali, con assoluto comando d' una Compagnia d' Albanesi, per ordine del molto Illustre Signor Anzolo Giustinian Ca-valier et Governator di barche, armate eec. ecc. In vista di tutto ciò, non potendo più servire gratuitamente e perdurando le turbolenze di guerra, domanda di essere posto a stipendio nell' Istria o nel Friuli. (Senato Mar — Filza 213). 1617. 15 Aprile. Il Senato assegna a Celso Gavardo lo stipendio di ducati 10 al mese, e lo mette all'obbedienza del Proveditor Generale iu Istria. (Senato Mar—Filza—213 Registro 75 carte 36.) Nel Senato Mar poi, in principio della Filza 479, trovansi i quattro documenti dei quali fu dato il regesto sotto i n. 70, 71, 72, e 73 (Prov. n. 22 p. 1362 e 63.) e nelle Filze 504 e 508 vi sono altri Atti relativi allo stesso argomento. 1655....... Zuanne Gavardo di Gio. Francesco e di Francesca Gravisi, nato nel 1635, viene confermato cittadino e dal Maggior Consiglio e dal Consiglio dei X. (Avogaria del Comun — Cittadini L. 54.) NOTIZIE. Il giorno 11 dicembre ebbe luogo in Ckerso la seduta della Commissione d'estimo fondiario del distretto di Lussino, all' oggetto di emettere a senso del § 32, della legge 24 Maggio 1864 il parere sui reclami prodotti contro la tariffa di classificazione stabilita per la provincia dell' Istria. Fatto attento studio dei reclami e previa animata discussione sui medesimi, la Commissione distrettuale accoglieva per maggioranza la proposta del Referente distrettuale, cioè di non esser i ricorsi stessi attendibili, e doversi quindi proporre alla Commissione provinciale la loro reiezione, passando poi all' ordine del giorno sopra i ricorsi insinuati dopo trascorso il prescritto termine, nonché da persone non aventi diritto a reclamo. (Osser. Triestino). Anche le Commissioni distrettuali d'estimo di Pisino e di Capodistria si raccolsero onde deliberare sui rispettivi ricorsi presentati, ma non hanno ancora presa che si sappia alcuna deliberazione nel gravissimo argomento. Annunziamo col più vivo piacere che il nostro carissimo amico, egregio concittadino sig. Tomaso Luciani venne insignito dell'ordine di cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro, di moto proprio di S. M. Vittorio Emmanuele, con decreto d. d. Roma 11 Dicembre 1873. La Dieta prov. ha prese le seguenti deliberazioni a proposito del Risano: 1.° Viene incaricata la Giunta prov. a proseguire tutte le pratiche necessarie affinchè gli interessi industriali ed agricoli di questa provincia non restino pregiudicati dalla progettata conduttura del Risano a Trieste. 2°. Resti del pari incaricata la Giunta prov. di fare petizione in nome della Dieta all' imperiale governo perchè in via di delegazione sia da esso incaricata altra Luogotenenza della trattazione e decisione in prima istanza dell' oggetto. Sappiamo che tanto dai Comuni foresi, come da Capodistria furono presentati ricorsi in base all' Editto di investitura emanata dalla I. R. Luogotenenza iu Trieste, contro la progettata conduttura. Il Dr. Costantino ('umano, integerrimo cittadino, distinto scienziato, è morto nel giorno 20 dello scorso Decembre in Cormons. Nacque in Venezia nel 1811; studiò medicina e fu medico valente, favorito dalla fortuna di largo censo dedicò molta parte del suo tempo agli studi di storia di numismatica di archeologia. Neil' anno 1859 arrestato e processato per affari politici subì lunga e dolorosa prigionìa. Liberato, venne accolto con gioia e moltissimi onori in Trieste, fu eletto consigliere Municipale e poi vice presidente del Magistrato Civico; collaborò col Kandier nel riordinare 1' Archivio Municipale, e nella pubblicazione del Codice diplomatico triestino ed istriano, e compì molti lavori relativi all' Illirico ed all' Istria. Ringraziamento. La famiglia del defunto Leopoldo Kodermatz, capitano distrettuale in Capodistria, benché inmersa nel più profondo cordoglio per la sciagura di recente subita, sente di non potersi esimere dallo esternare le più distinte azioni di grazie a quanti parteciparono a sì luttuoso avvenimento con viva ed unanime condoglianza. Capodistria Decembre 1873. Orsola Bidescliini vedova Kodermatz. N. 312. La Direzione del Civico Spedale invoca anche quest' anno la pubblica carità pe' suoi poveri, richiamando la pia usanza di soddisfare al debito degli au-gurii e delle visite pel Capo d'anno con un'elemosina. L' offerte si riceveranno nella Cancelleria del Civico Spedale, alla Cassa Municipale ed al caffè della Loggia, e verranno portate a generale conoscenza. Capodistria 20 Decembre 1873. Dalla Direzione del Civico Spedale.